Inviato: 18 ott 2005, 21:19
Questa discussione nasce come diretta evoluzione del 3D sugli attenuatori a scatti. L’idea è quella di ampliare gli orizzonti e valutare in generale la sezione di guadagno in tensione e il corretto posizionamento del controllo di volume.
Parto con alcune considerazioni personali di carattere assolutamente generale sugli stadi pre.
Le fonti moderne offrono ormai una capacità di pilotaggio e di erogazione di corrente molto diverse da quello che poteva esser fornito un tempo dalle sorgenti analogiche. Gli stadi ad alto guadagno con sorgenti digitali non hanno più alcun senso e quindi credo che gli obiettivi cui un preamplificatore moderno debbano esser rivalutati.
Personalmente credo che un guadagno intorno ai 15/18dB sia già più che sufficiente, se non addirittura eccessivo. I punti su cui focalizzare l'attenzione a mio avviso sono altri.
Vista la sporcizia che spesso si trova in uscita dalle sorgenti digitali l'idea di attuare un isolamento galvanico è allettante ma va valutata con attenzione.
Sono convinto che un buon pre debba essere quanto più lineare possibile e garantire una banda passante ben oltre quella audio.
Dovrebbe permettere la gestione del volume senza influire sulle sue caratteristiche funzionali.
Sono convinto che sia fondamentale importanza studiare circuitazione e layout in modo tale da ottenere la più elevata reiezione ai disturbi dell'alimentazione possibile.
L'unica vera funzione di un pre moderno, a mio avviso, dovrebbe essere quella di permettere il miglior interfacciamento tra sorgente e finale, con l'aggiunta del controllo volume, mantenendo la più totale neutralità sul segnale elaborato.
Dovrebbe permettere il pilotaggio di cavi di segnale anche lunghi, in modo tale da lasciare il finale o i finali a ridosso dei diffusori.
Credo che le soluzioni siano diverse e dipendano in gran parte dalla tecnologia scelta oltre che dalle condizioni al contorno.
Si potrebbe cominciare pensare a come fare un fratellino per il My_ref, contando sull’aiuto di un valido tecnico come Mauro Penasa.
Valuterei anche l’idea ad uno stadio buffer da integrare direttamente nella sorgente digitale, in modo da garantire una capacità di erogazione di corrente ed una impedenza d’uscita tali da poter pilotare anche un potenziometro da 10K senza problemi.
Mi sono scaricato i datasheet del buf364 della Burr Brown, sembra interessante…
Marco
Parto con alcune considerazioni personali di carattere assolutamente generale sugli stadi pre.
Le fonti moderne offrono ormai una capacità di pilotaggio e di erogazione di corrente molto diverse da quello che poteva esser fornito un tempo dalle sorgenti analogiche. Gli stadi ad alto guadagno con sorgenti digitali non hanno più alcun senso e quindi credo che gli obiettivi cui un preamplificatore moderno debbano esser rivalutati.
Personalmente credo che un guadagno intorno ai 15/18dB sia già più che sufficiente, se non addirittura eccessivo. I punti su cui focalizzare l'attenzione a mio avviso sono altri.
Vista la sporcizia che spesso si trova in uscita dalle sorgenti digitali l'idea di attuare un isolamento galvanico è allettante ma va valutata con attenzione.
Sono convinto che un buon pre debba essere quanto più lineare possibile e garantire una banda passante ben oltre quella audio.
Dovrebbe permettere la gestione del volume senza influire sulle sue caratteristiche funzionali.
Sono convinto che sia fondamentale importanza studiare circuitazione e layout in modo tale da ottenere la più elevata reiezione ai disturbi dell'alimentazione possibile.
L'unica vera funzione di un pre moderno, a mio avviso, dovrebbe essere quella di permettere il miglior interfacciamento tra sorgente e finale, con l'aggiunta del controllo volume, mantenendo la più totale neutralità sul segnale elaborato.
Dovrebbe permettere il pilotaggio di cavi di segnale anche lunghi, in modo tale da lasciare il finale o i finali a ridosso dei diffusori.
Credo che le soluzioni siano diverse e dipendano in gran parte dalla tecnologia scelta oltre che dalle condizioni al contorno.
Si potrebbe cominciare pensare a come fare un fratellino per il My_ref, contando sull’aiuto di un valido tecnico come Mauro Penasa.
Valuterei anche l’idea ad uno stadio buffer da integrare direttamente nella sorgente digitale, in modo da garantire una capacità di erogazione di corrente ed una impedenza d’uscita tali da poter pilotare anche un potenziometro da 10K senza problemi.
Mi sono scaricato i datasheet del buf364 della Burr Brown, sembra interessante…
Marco