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Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 10:24
da sinuko
Visto che la discussione potrebbe avere un certo interesse , posto nella sezione apposita.
Intanto vediamo quanti ascoltano anche (o solo) in monofonia.
Come detto da Nullo non è una gara a chi ce l’ha più lungo, quindi proviamo a vedere secondo
le nostre esperienze pregi ( ammesso che ci siano) e difetti sicuramente presenti di un ascolto
monofonico rispetto ad un ascolto stereofonico.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 11:18
da hobbit
Riporto la mia esperienza, non molta per la verità.
A casa di Mario (mariovalvola) col suo cassone ho ascoltato in maniera superba e non ho avuto sensazione che mi mancasse qualcosa.
A casa tua con le cassette Jordan e con i Lowther non mi convinse, ma con i cassoni sì, fu anche in questo caso un ascolto eccellente. Lo stereo non fu la cosa che mi colpì di più, ma furono altre le caratteristiche appaganti, almeno con un certo tipo di musica.
A casa di Paolo (Unixman), l'ascolto con il suo 6c33 fu ottimo e la stereofonia già fu più persuadente.
Nei vari raduni, Bottom a Ravenna e Contest a Vimercate faccio fatica a tirar le somme, come altre volte ho detto la cosa mi è sembrata caotica probabilmente perché la mia comparsa è stata sempre fugace.
A casa di Fabio (dueffe), l'ascolto fu anche in questo caso di elevato livello e la stereofonia una caratteristica irrinunciabile e la cosa che mi colpì era come i diffusori scomparissero. Cosa voglio dire? Che secondo me per apprezzarla bisogna costruire il sistema cercandola, seguendo delle regole, mentre ho l'impressione che i cassoni non siano l'ottimo da questo punto di vista. E' necessaria la cosiddetta sorgente puntiforme in maniera estrema lavorando eventualmente con dei monobanda.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 14:33
da berga12
Opinione personale nei pochi ascolti fatti.

Per me la monofonia elimina tutti quei problemi di fase e di incrocio tipiche dei sistemi stereo, che vanno a scontrarsi con un obbligato posizionamento e situazione ambientale non simmetrica spesso e volentieri che genera micro ritardi e riverberi che spesso in sistemi poco ottimizzati generano la sensazione di confuso. Come pregio il sistema Stereo è quello di distinguere strumenti che provengono da canali differenti e di porli spaziati tra loro nel palcoscenico di fronte a noi. Altro vantaggio è quello di poter avere una notevole profondità di ascolto.

Per me un sistema mono guadagna moltissimo in timbrica rispetto un sistema stereo, perchè eliminando in parte la messa in fase con il diffusore gemello, tiene solo la messa in fase dei singoli componenti che lo costituiscono, ecco perchè tendenzialmente su sistemi grossi il mono si può spingere ben oltre le 4 vie.

Detto ciò per me rende bene con un certo tipo di musica, sopratutto composta da pochi strumenti con poca spazialità e differenze tra i canali.

mi intrigherebbe non poco mettere un grosso diffusore proprio in angolo in modo da sfruttare le due pareti lunghe come sorta di carico....

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 14:37
da berga12
ah ps: costa la metà :)

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 16:40
da sinuko
X Hobbit,
Sono anche d’accordo con quello che dici tu, ma indubbiamente se vai su largabanada ti perdi qualcosa sulla timbrica (idem con casse piccole) come anche tu mi sembra che hai verificato.Ho in casa una coppia di rogers 3/5 e se ben posizionate riescono a ricreare una scene incredibile..io non avevo mai sentito nulla del genere, ma ugualmente è un ascolto che mi impressione per i primi giorni poi mi stufo. E' anche vero che ascolto da troppo poco tempo mono per poter dare un giudizio completo su differenti generi musicali.
X Berga,
Si Luca, mi sono reso conto che ascoltando mono si può giocare maggiormente con il numero di vie, adesso vorrei giocare con le 4 voi poi riferirò.
X Nullo, prendiamo in considerazione la riproduzione di alcuni strumenti distribuiti su un palco.
Ognuno dovrebbe, apparirci ben focalizzato in differenti punti dello spazio, dal vivo ogni strumento sarà una sorgente sonora che emette da una zona ben precisa dello spazio (la consideriamo puntiforme?) . Passiamo adesso alla riproduzione:
quando ascolto stereo avrò che il suono mi viene da due punti ben differenti e grazie a vari artifici (cervello, principio di sovrapposizione etc ) il suono mi “apparirà” arrivare dal centro a da differenti posizioni (il fatto che questa ricostruzione richieda una “elaborazione “ non è gratis in termini di credibilità) .
Consideriamo ora la riproduzione monofonica, ogni strumento verrà emesso dalla sola cassa presente, quindi più vicino alla situazione reale ovviamente tutti gli strumenti saranno sovrapposti o almeno questo mi aspetto. Anche questo non è indolore per quanto riguarda l’elaborazione richiesta dal nostro cervello.
Questo sono le prime cose che mi vengono in mente pensando ai pro e contro di ogni sistema.
Secondo me si dovrebbe chiedere a chi incide i dischi cosa cerca di mettere nelle due tracce per capire meglio i limiti dei nostri sistemi … ma questo per me è materia oscura.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 18:24
da baldo95
Una curiosità, usi un solo canale, i canali sono collegati in parallelo direttamente o tramite condensatore, trasformatore, altro

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 19:51
da PPoli
berga12 ha scritto:ah ps: costa la metà :)
Sempre che non ti senti moralmente autorizzato a spendere il doppi per i componenti. :smile:

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 19:54
da PPoli
Se dovessi dare un giudizio molto sintetico dei due sitemi ascoltati a casa di Paolo (Sinuko), direi che:
- Le Rogers sono impeccabili
- Gli Onken sono emozionanti

Io non ho dubbi su cosa scegliere, ma per fortuna non siamo tut<ti uguali.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 21:02
da stereosound
Negli anni 80 la RCF ha commercializzato dei diffusori particolari: le BR 2000 a dipolo( 5 vie)...andavano molto meglio di alcuni blasonati diffusori d'oltre oceano dal costo anche doppio.
Richiedevano però una attenta collocazione ma ripagavano con una performance veramente notevole,realizzati in pochi esemplari (credo un progetto di Gandolfi).
Anche oggi farebbero arrossire molti dei prodotti che sono in voga.
C'è qualcuno di voi che li ricorda !?


...nessuno è profeta in patria...

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 28 mag 2012, 23:59
da nullo
sinuko ha scritto: X Nullo, prendiamo in considerazione la riproduzione di alcuni strumenti distribuiti su un palco.
Ognuno dovrebbe, apparirci ben focalizzato in differenti punti dello spazio, dal vivo ogni strumento sarà una sorgente sonora che emette da una zona ben precisa dello spazio (la consideriamo puntiforme?) . Passiamo adesso alla riproduzione:
quando ascolto stereo avrò che il suono mi viene da due punti ben differenti e grazie a vari artifici (cervello, principio di sovrapposizione etc ) il suono mi “apparirà” arrivare dal centro a da differenti posizioni (il fatto che questa ricostruzione richieda una “elaborazione “ non è gratis in termini di credibilità) .
La elaborazione l'abbiamo anche dal vivo, lo sforzo eccessivo lo abbiamo quando si sommano elementi incoerenti, tali incoerenze sono dovute a vari fattori, su alcuni si può lavorare, certo non sulla qualità intrinseca della incisione.
sinuko ha scritto: Consideriamo ora la riproduzione monofonica, ogni strumento verrà emesso dalla sola cassa presente, quindi più vicino alla situazione reale ovviamente tutti gli strumenti saranno sovrapposti o almeno questo mi aspetto. Anche questo non è indolore per quanto riguarda l’elaborazione richiesta dal nostro cervello.
'nsomma... ascoltare più cantanti che emettono da uno stesso punto, che è occupato a sua volta da strumentisti ecc, può funzionare, ma occorre una bella rieducazione, devi concentrarti su determinati parametri, non diversamente succede in media con sistemi multicanale.

Meglio un pianosequenza o un montaggio convulso? Oppure meglio il dettaglio o l'insieme? Mi pare molto soggettivo e legato a gusti e abitudini.

Ma sti due benedetti canali, come li mescolate, con un trafo? Così a naso mi pare poco ortodosso, come del resto ha fatto notare Luce, molto diverso dall'ascoltare una traccia nata mono, sbaglio?

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 29 mag 2012, 06:15
da p_a_o_l_o
nullo ha scritto:Ma sti due benedetti canali, come li mescolate, con un trafo? Così a naso mi pare poco ortodosso, come del resto ha fatto notare Luce, molto diverso dall'ascoltare una traccia nata mono, sbaglio?
http://www.rane.com/note109.html

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 29 mag 2012, 08:46
da marziom
L'ascolto Mono è un qualcosa che mi sono ripromesso di provare in un prossimo (!) futuro.
Per come la vedo io però credo che abbia una senso solo quando tutta la catena (incisione compresa) sia stata pensata con un solo canale, quindi disco mono, testina mono, amplificatore mono.
Questo almeno è quello che vorrei sperimentare un giorno per farmi un idea di cosa si guadagna e cosa si perde in questa scelta drastica.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 29 mag 2012, 21:21
da sinuko
nullo ha scritto: La elaborazione l'abbiamo anche dal vivo, lo sforzo eccessivo lo abbiamo quando si sommano elementi incoerenti, tali incoerenze sono dovute a vari fattori, su alcuni si può lavorare, certo non sulla qualità intrinseca della incisione.
Si , ma il suono di uno strumento “proviene” da quello strumento e non da due punti uno situato alla tua destra e uno situato alla tua sinistra.
Idem per le voci.
nullo ha scritto: 'nsomma... ascoltare più cantanti che emettono da uno stesso punto, che è occupato a sua volta da strumentisti ecc, può funzionare, ma occorre una bella rieducazione, devi concentrarti su determinati parametri, non diversamente succede in media con sistemi multicanale.
?
Esatto .. dipende da cosa privilegi.
nullo ha scritto: Ma sti due benedetti canali, come li mescolate, con un trafo? Così a naso mi pare poco ortodosso, come del resto ha fatto notare Luce, molto diverso dall'ascoltare una traccia nata mono, sbaglio?
Per quanto riguarda il gira gira il problema non si pone...sono in procinto di provare una testina mono.
Per il CD lascio aperte diverse strade, posso ascoltare il destro il sinistro oppure la somma dei due (con un Trasformatore).

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 29 mag 2012, 21:29
da PPoli
Solo il destro o solo il sinistro NO.
Mancano informazioni e alteri il peso delle varie componenti.

In passato mi è capitato di provare pezzi di impianto non finiti e di avere solo un canale a disposizione. L'ascolto di uno dei canali era sempre insoddisfacente. Alla fine andavo sempre a cercare quel paio di dischi monofonici che avevo (uno di Simon & Garfunkel).

Se passi al digitale puoi mescolare i canali all'interno del computer.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 30 mag 2012, 05:48
da Echo
sinuko ha scritto:
nullo ha scritto: La elaborazione l'abbiamo anche dal vivo, lo sforzo eccessivo lo abbiamo quando si sommano elementi incoerenti, tali incoerenze sono dovute a vari fattori, su alcuni si può lavorare, certo non sulla qualità intrinseca della incisione.
Si , ma il suono di uno strumento “proviene” da quello strumento e non da due punti uno situato alla tua destra e uno situato alla tua sinistra.
Idem per le voci.
nullo ha scritto: 'nsomma... ascoltare più cantanti che emettono da uno stesso punto, che è occupato a sua volta da strumentisti ecc, può funzionare, ma occorre una bella rieducazione, devi concentrarti su determinati parametri, non diversamente succede in media con sistemi multicanale.
?
Esatto .. dipende da cosa privilegi.
nullo ha scritto: Ma sti due benedetti canali, come li mescolate, con un trafo? Così a naso mi pare poco ortodosso, come del resto ha fatto notare Luce, molto diverso dall'ascoltare una traccia nata mono, sbaglio?
Per quanto riguarda il gira gira il problema non si pone...sono in procinto di provare una testina mono.
Per il CD lascio aperte diverse strade, posso ascoltare il destro il sinistro oppure la somma dei due (con un Trasformatore).
Una testina mono legge bene un disco stereo?

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 30 mag 2012, 11:36
da hobbit
Mah, una testina mono farà un mix in qualche modo, come lo può fare un trasformatore o come lo può fare una maglia elettrica o un software. Potenzialmente con la maglia elettrica ed il software si hanno molti più gradi di libertà.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 31 mag 2012, 13:41
da berga12
non è bene sempre comporre L+R in un ascolto mono che non nasce mono di per se?

(paolo ricordi l'ascolto mono dall'amico di Tiziano a Bologna? FAVOLOSO).

Io continuo a ritenere che si privilegi in maniera estrema:

- Timbrica
- Fuoco
- Precisione
- Dettaglio
- Microcontrasto
- "puntiformità" della sorgente
- Fasatura


si perde tutta quella magia relativa alla profondità,larghezza,relatività,la dinamica tende un pochino a sedersi,l'effetto stereofonico e posizionamento sull'asse X scompare....etc etc...

la coperta è comunque corta, non abbiamo scoperto l'acqua calda...si ascoltava in mono più di 100 anni fa...

ora si ascolta in 7.1 7.2 in 3D e cavolate varie....

l'altalenare tra sistemi moderni e sistemi vintage lo si vede ovunque, nella moda, nelle auto, nelle moto, nell'arredamento etc etc... è il normale ciclo-vita.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 31 mag 2012, 14:28
da UnixMan
Sul fatto che il "mono" abbia degli indubbi vantaggi (ed altrettanti svantaggi) rispetto allo stereo (e viceversa) non ci piove, ma...
berga12 ha scritto:l'altalenare tra sistemi moderni e sistemi vintage lo si vede ovunque, nella moda, nelle auto, nelle moto, nell'arredamento etc etc... è il normale ciclo-vita.
non confonderei l'andirivieni delle mode o lo "stile" vintage di disegni moderni ispirati a linee del passato con la tecnica. Non mi risulta ad es. che nessuno si sia mai messo a (ri)produrre in massa vecchie auto secondo progetti e tecnologie "vintage". ;)

...e se per assurdo ci fosse qualcuno così pazzo da farlo, chi mai oggi comprerebbe ad es. una FIAT 850, oppure una 1100, una 128, ecc?

Stile, mode e gusti tendono a ripetersi ciclicamente, ma nella tecnica normalmente c'è evoluzione, progresso. Si va avanti, non si torna indietro. Non ci sono "corsi e ricorsi". Anche laddove si vanno a ripescare vecchie idee abbandonate, lo si fa perché reinterpretandole alla luce di nuove conoscenze e/o tecnologie le si può sfruttare in modi impossibili o addirittura impensabili in precedenza.

È praticamente solo nel mondo dell'audio HiFi/HiEnd domestico che da più di mezzo secolo si continua a girare in circoli viziosi intorno al punto di partenza o giù di li...

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 31 mag 2012, 14:40
da berga12
Che precisino che sei.

Ovvio che la tecnologia va avanti, e se mi parli di auto l'esempio non calza, ciò non toglie che la ford abbia ripreso la Gt40, la fiat la linea della 500, la VW del maggiolone, la ducati delle vecchie superport etc etc...

tecnologicamente in quel campo tornare indietro sarebbe assurdo, ma siamo OT.


sull' Hi-fi....siamo sempre lì, girala come vuoi la frittata, ma non ci si muove.

Ad ogni modo io ho elecato a mio parere pregi e difetti dell'ascolto mono....te? :D dai su, datti da fare invece di mettere i puntini sulle i! :)

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 31 mag 2012, 16:42
da UnixMan
berga12 ha scritto:Che precisino che sei.
:lol:
berga12 ha scritto:Ad ogni modo io ho elecato a mio parere pregi e difetti dell'ascolto mono....te? :D dai su, datti da fare invece di mettere i puntini sulle i! :)
mi pare che siano già stati elencati, quindi mi sembrava superfluo ripetere: con il mono ti perdi le informazioni spaziali, che lo stereo (o le varie soluzioni multicanale) tentano invece in qualche modo di riprodurre. Per contro, con due o più canali introduci un numero di problemi che in mono non ci sono (senza contare poi il fattore costi ed ingombri).

Ad es., se hai due (o più) canali la disposizione in ambiente (il posizionamento) dei diffusori e del punto di ascolto sono molto più critici, così come molto più critica è la gestione dei campi riflessi, rifratti e diffusi e dell'acustica ambientale in generale; c'è il problema delle interferenze tra le emissioni delle diverse sorgenti fisiche (diffusori) che ad es. creano il ben noto fenomeno del filtraggio a pettine, ecc, ecc. Insomma, tutto diventa molto più critico e complesso.

Personalmente però non potrei mai rinunciare all'immagine ed ascoltare in mono: per la mia personale percezione una immagine credibile è un elemento fondamentale ed imprescindibile per poter avere una sensazione di "naturalezza" del suono. L'ascolto in mono proprio non riesco a godermelo, ho sempre la fastidiosa sensazione che ci sia qualcosa di strano, di innaturale, che non è come dovrebbe essere. È grosso modo lo stesso motivo per cui non riesco a godermi l'ascolto in cuffia (e forse anche lo stesso per cui detesto i concerti amplificati, cui preferisco di gran lunga l'ascolto casalingo in stereo).

Anche dal punto di vista della risoluzione dei dettagli (almeno per me, ma in questo caso penso per chiunque), è molto più facile distinguerli se per farlo posso utilizzare anche le informazioni spaziali, cioè se questi provengono da posizioni (apparenti) diverse piuttosto che provenire tutti dalla stessa posizione.

Comunque sia, con le soluzioni attuali come fai ne manca un pezzo... per cui la scelta non può essere che soggettiva e personalissima.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 01 giu 2012, 07:15
da mr2a3
p_a_o_l_o ha scritto:
nullo ha scritto:Ma sti due benedetti canali, come li mescolate, con un trafo? Così a naso mi pare poco ortodosso, come del resto ha fatto notare Luce, molto diverso dall'ascoltare una traccia nata mono, sbaglio?
http://www.rane.com/note109.html
Secondo me questo è il punto centrale del problema (intendo per sfruttare il software stereo).
Avendo "giocato" parecchio con sistemi di crossfeed per cercare di riuscire ad ascoltare musica con le cuffie per più di 30 minuti (OK sono io ad avere dei problemi :wasntme: ) so benissimo cosa significa, partendo da una traccia stereo, "mischiare" le frequenze superiori ai 700/1.000 Hz. Praticamente è come mettersi due pezzi di gommapiuma sulle orecchie, e so anche che questo con il mono non c'entra niente, infatti ho un certo numero di dischi mono e, sia pure con il mio impianto stereo, suonano assolutamente vivi e in alcuni casi sorprendentemente godibili anche se "tutto al centro".

Non è che ci sia un Linkwitz da qualche parte che, magari in digitale, ha risolto il problema del downmix stereo - mono in maniera meno grossolana del semplice sommatore?

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 01 giu 2012, 09:26
da nullo
Io so solo che tutte le volte che si mischiano due segnali si attua un importante degrado del segnale, credo che tutti conosciamo la differenza fra dischi con messaggi manipolati e dischi ( anche molto vecchi) realizzati con cognizione di causa, frutto di riprese attente e fatte tramite pochi microfoni.

Amici che lavorano in studio, mi hanno sempre confermato questa impressione, ma la convenienza nella realizzazione di dischi con ripresa multimicrofonica e spesso fatte su strumenti suonati in tempi ( e luoghi!) diversi, ha tagliato la testa al toro.

In ogni modo è difficile parlare in senso assoluto, sopratutto se l'attenzione si fissa soggettivamente su cose diverse.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 01 giu 2012, 18:36
da stereosound
nullo ha scritto: In ogni modo è difficile parlare in senso assoluto, sopratutto se l'attenzione si fissa soggettivamente su cose diverse.
Anche la monofonia ha fatto in passato largo uso di ripresa con tecnica multimicrofonica ...anche a voler fermarsi alle sole "definizioni" si rischia sempre di perdere la giusta rotta.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 01 giu 2012, 19:04
da mariovalvola
ovviamente, l'ascolto in mono di dischi mono, per me, è la soluzione ottimale.
Il vinile stereo con la testina mono denon dl-102, si ascolta molto bene senza le alterazioni timbriche che si hanno in gamma medio-alta cortocircuitando o miscelando i canali del CD player.
Con la musica che ascolto, la soluzione migliore per il digitale, è la selezione dei canali disco per disco. Posso assicurare che se la registrazione è corretta, la perdita di informazioni è assolutamente trascurabile. Dipende dalle incisioni.
Aggiungo che il vinile mono tende a distorcere meno di quelli stereo e il rumore è spesso molto più basso.
Ricordo, che l'ascolto in casa, è sempre un compromesso. C'è chi gode con diffusori che vengono venduti come se fossero realizzati da un liutaio e che hanno spessissimo enormi e , per me, inascoltabili limiti dinamici e di resa in gamma bassa. Per molti il compromesso è accettabilissimo. Anzi per i fan delle scatole da scarpe, sono gli altri a essere giostrai che vogliono solo il casino e non la qualità. C'è qualcuno che gode con altoparlanti bicono color avorio. (ci sono passato pure io) non sono perfetti ma qualcuno li adora anche se ragionando freddamente sono degli ossimori con il magnete. In ogni situazione non basta elencare i problemi e i limiti. Bisogna conviverci e saper dare il giusto peso a ogni aspetto. Non basta elencare i difetti senza contestualizzarli e , soprattutto, pesarli. L'ascolto altrimenti sarebbe impossibile, in astratto, molte volte anche in stereo. Io non pretendo di convincere qualcuno che la monofonia sia LA soluzione. Ritengo semplicemente che, soprattutto con i dischi che ascolta Paolo e, soprattutto, con un Onken, la monofonia possa essere percorribile e foriera di enormi soddisfazioni. Bisogna provare serenamente senza essere prevenuti.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 01 giu 2012, 22:43
da nullo
stereosound ha scritto:
nullo ha scritto: In ogni modo è difficile parlare in senso assoluto, sopratutto se l'attenzione si fissa soggettivamente su cose diverse.
Anche la monofonia ha fatto in passato largo uso di ripresa con tecnica multimicrofonica ...anche a voler fermarsi alle sole "definizioni" si rischia sempre di perdere la giusta rotta.
Non ho mica affermato il contrario :smile:
mariovalvola ha scritto:ovviamente, l'ascolto in mono di dischi mono, per me, è la soluzione ottimale.
Il vinile stereo con la testina mono denon dl-102, si ascolta molto bene senza le alterazioni timbriche che si hanno in gamma medio-alta cortocircuitando o miscelando i canali del CD player.
Con la musica che ascolto, la soluzione migliore per il digitale, è la selezione dei canali disco per disco. Posso assicurare che se la registrazione è corretta, la perdita di informazioni è assolutamente trascurabile. Dipende dalle incisioni.
Aggiungo che il vinile mono tende a distorcere meno di quelli stereo e il rumore è spesso molto più basso.
Ricordo, che l'ascolto in casa, è sempre un compromesso. C'è chi gode con diffusori che vengono venduti come se fossero realizzati da un liutaio e che hanno spessissimo enormi e , per me, inascoltabili limiti dinamici e di resa in gamma bassa. Per molti il compromesso è accettabilissimo. Anzi per i fan delle scatole da scarpe, sono gli altri a essere giostrai che vogliono solo il casino e non la qualità. C'è qualcuno che gode con altoparlanti bicono color avorio. (ci sono passato pure io) non sono perfetti ma qualcuno li adora anche se ragionando freddamente sono degli ossimori con il magnete. In ogni situazione non basta elencare i problemi e i limiti. Bisogna conviverci e saper dare il giusto peso a ogni aspetto. Non basta elencare i difetti senza contestualizzarli e , soprattutto, pesarli. L'ascolto altrimenti sarebbe impossibile, in astratto, molte volte anche in stereo. Io non pretendo di convincere qualcuno che la monofonia sia LA soluzione. Ritengo semplicemente che, soprattutto con i dischi che ascolta Paolo e, soprattutto, con un Onken, la monofonia possa essere percorribile e foriera di enormi soddisfazioni. Bisogna provare serenamente senza essere prevenuti.
Credo che possa, anzi debba essere divertente indagare in varie direzioni, assurdo dare giudizi affrettati, inoltre si possono assaporare tranquillamente più gusti.

Ho avuto scatole da scarpe, grandi diffusori, tromboni, e adesso gioco con miniconi da meno di 10cm. sono sempre riuscito ad avere soddisfazioni e crucci ma, ripeto, mettersi davanti ad un impianto e cercare quello che non c'è mi pare sciocco, cercare di capire quello che c'è e quali siano le premesse, può essere istruttivo.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 01 giu 2012, 23:32
da UnixMan
nullo ha scritto:Credo che possa, anzi debba essere divertente indagare in varie direzioni, assurdo dare giudizi affrettati, inoltre si possono assaporare tranquillamente più gusti.

Ho avuto scatole da scarpe, grandi diffusori, tromboni, e adesso gioco con miniconi da meno di 10cm. sono sempre riuscito ad avere soddisfazioni e crucci ma, ripeto, mettersi davanti ad un impianto e cercare quello che non c'è mi pare sciocco, cercare di capire quello che c'è e quali siano le premesse, può essere istruttivo.
sottoscrivo. Non solo non esiste una soluzione ideale, perfetta e completa, ma (purtroppo?) allo stato attuale non vedo neanche una soluzione che possa essere definita oggettivamente migliore di tutte le altre in senso assoluto. Tutte le soluzioni esistenti hanno pregi e difetti, che sono frutto di compromessi diversi.

In una situazione del genere, consapevolmente o meno, tra i tanti compromessi possibili si finisce (giustamente) per scegliere quello che più si avvicina alle proprie esigenze, che privilegia maggiormente quegli aspetti che sono più rilevanti per la propria percezione personale (inevitabilmente a dispetto di altri). In altre parole, molto banalmente ognuno sceglie quello che gli piace di più. E sui gusti personali c'è poco da discutere: è meglio una "deliziosa" o una "golden"? :)

Tra parentesi, il medesimo discorso è valido tanto per le diverse tipologie di diffusori quanto per la questione mono/stereo (nonché per molte altre diatribe in campo audio... e non solo).

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 11 giu 2012, 12:22
da berga12
Comunque, mi permetto di dire che il topic era nato per parlare dell'ascolto MONOFONICO e dei suoi pregi e difetti. Solo ed esclusivamente di quello --> M O N O.

la seconda pagina di questa discussione è una quasi totalità di affermazioni/non affermazioni trite e ritrite sul fatto che l'ascolto non può essere solo Oggettivo ma è sopratutto soggettivo e che le strade percorribili sono infinite.


Scusate il francesismo, ma grazie al Ca....ciocavallo che è così.


Mario è stato nel mezzo, un pochino ha elencato il perchè ha scelto il monofonico e un pochino si è lasciato prendere la mano dal "moralismo Audiofilo" :) :D

Ma scusate, forse la mia giovane età ed inesperienza, non mi fa capire affatto gli altri interventi abbastanza poveri di contenuti, ma con un sacco di parole già lette...



Quindi questo monofonico cos'è? Perchè lo si usa? che pregi e difetti ha? come lo fareste voi? ci vogliono amplificatori particolarmente curati o la strada per raggiungere un buon risultato è più semplice? etc etc...

io mi riservo di fare un giro da Sinuko, magari da Mario, o da baldo65 (direi, se non sbaglio), magari per ascoltare qualcosa e farmi un'idea in più...

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 11 giu 2012, 17:11
da mariovalvola
Luca, sarai sempre il benvenuto.
Francamente, il mio intervento non lo intendevo come lo hai colto tu.
La sintesi è che ne ho pieni gli zebedei di quelli che parlano delle impossibilità della monofonia senza cogliere i limiti ben peggiori dell'ascolto in stereo con diffusori limitati dinamicamente, limitati come efficienza, limitati in alto o in basso (o nel medio).
Si parte sempre e comunque da ciò che si considera accettabile anche se imperfetto. Si parte da quello che si considera comunque, il male minore.
Solo così possono convivere i lowther, la bassa efficienza, le scatole da scarpe le trombe e anche la monofonia.
Se dobbiamo parlare di ascolto piacevole in mono, non possiamo prescindere dall'alta efficienza. Ascoltare in mono da un LS3/5a, è, francamente, un'azione che denota una propensione al masochismo non indifferente. Con un bel cassone, che sia un Tannoy Autograph, o un Onken (con la W o senza) oppure una Klipsch la Scala, le cose cambiano. Solo chi ci convive lo può capire. Chi usa altro e ci è abituato non può comprendere.
La monofonia, lasciando perdere i vantaggi contabili, di ingombri e di pesi (metà componenti), ti permette di concentrarti molto di più su quello che ascolti. Il piacere è diverso senza le spettacolarizzazioni date dalla tridimensionalità posticcia e, per me, irrealistica dei soliti impianti stereo. Se poi utilizzi altoparlanti vintage, diventa davvero difficile andare a effettuare una maniacale selezione dei componenti. Si aggiunga che utilizzando amplificatori e preamplificatori privi di controreazione, con tubi antichi o antichissimi, diventerebbe ancora più difficile mettere insieme due canali realmente uguali.
Io sono partito dalla stereofonia. Ne ho sempre colto i limiti in moltissime occasioni soprattutto quando avevo più tempo per ascoltare musica dal vivo. Quando vivevo a Pavia avevo amici audiofili con alte possibilità di spesa e ambienti d'ascolto consoni. Mai, ripeto mai, ho visto la luce come S.Paolo.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 11 giu 2012, 17:52
da baldo95
Il mio "ascolto monofonico" è stato all'inizio quasi obbligato per motivi di spazio condivido la passione dell'audio con quella delle radio; all'inizio usavo le Fostex FE206 in TQWT e la cosa era strana ma piacevole, poi passato alla Supravox RTF215 e la cosa è cambiata radicalmente senza pentimenti e adesso con Lowther P6Ma e l'acousta qui è il punto d'arrivo come diffusore; io ci ascolto di tutto dalla classica a Hendrix.
Come amplificatori non ho molta esperienza mi arrangio perchè non voglio la pappa pronta con soddisfazzioni e delusioni, non ho una sala o posizione d'ascolto; di solito ascolto sabato e domenica mentre lavoro sulle radio e personalmente riesco ad apprezzare meglio l'ascolto così che seduto davanti ad un cassone a fissare...boh
Voi quando ascolte cosa guardate, riuscite a concentrarvi sull'ascolto musicale e non sulla ricerca del suono.
A mio parere l'ascolto mono non la ricerca è da provare

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 11 giu 2012, 18:25
da plovati
baldo95 ha scritto:all'inizio usavo le Fostex FE206 in TQWT e la cosa era strana ma piacevole, poi passato alla Supravox RTF215 e la cosa è cambiata radicalmente senza pentimenti (..)
hai usato i Supravox nello stesso mobile dei Fostex?

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 11 giu 2012, 18:56
da stereosound
berga12 ha scritto:
la seconda pagina di questa discussione è una quasi totalità di affermazioni/non affermazioni trite e ritrite sul fatto che l'ascolto non può essere solo Oggettivo ma è sopratutto soggettivo e che le strade percorribili sono infinite.
...non esiste l'ascolto "oggettivo" purtroppo! :sad:
Quest'aspetto non credo però si possa ridurre a questi termini. :wink:
mariovalvola ha scritto:
La monofonia, lasciando perdere i vantaggi contabili, di ingombri e di pesi (metà componenti), ti permette di concentrarti molto di più su quello che ascolti. Il piacere è diverso senza le spettacolarizzazioni date dalla tridimensionalità posticcia e, per me, irrealistica dei soliti impianti stereo.

Come molti altri che sono negli anta, la mia cultura della musica riprodotta è iniziata con la "monofonia" ed è cresciuta con essa per tantissimo tempo. Per sintetizzare posso solo dire che spesso non è facile cambiare la vecchia via per la nuova... indipendentemente dai pregi e difetti e dai condizionamenti che ci impone il mercato.
mariovalvola ha scritto:
Mai, ripeto mai, ho visto la luce come S.Paolo.
Credo che questa considerazione si possa applicare a tutte le tipologie di riproduzione! :wink:

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 11 giu 2012, 19:29
da hobbit
Per me le questioni sono state espresse già esaustivamente dai nostri amici monofonisti, direi non per caso, vista la chiarezza che hanno!
Personalmente ho potuto ascoltare il monofonico a casa di Mario e capisco che può essere un punto di arrivo. La timbrica è espressa ai massimi livelli.
Sono convinto come ho espresso nel mio primo post che la stereofonia possa essere raggiunta da diffusori assimilabili il più possibile a sorgenti puntiformi, è l'unico modo con cui si può avere una coerenza. Questo come è stato fatto notare impone un sacrificio timbrico.
Personalmente credo che il sacrificio timbrico sia una cosa accettabile. È un po' come quando si guardano le cose mediante un illuminazione non bianca, se questa ha certe caratteristiche l'occhio riesce ad adattarcisi. Penso che anche nell'ascolto avvenga questo adattamento. Perciò non avere un sistema flat fino ai venti 20Hz non è necessariamente un sacrificio pesante, a patto che ci sia un decadimento accettabile.
È chiaro che in un ascolto comparato tra un sistema dalla timbrica più estesa e uno meno la differenza si nota, come quando si passa da una luce artificiale alla luce bianca.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 11 giu 2012, 19:39
da baldo95
plovati ha scritto:
baldo95 ha scritto:all'inizio usavo le Fostex FE206 in TQWT e la cosa era strana ma piacevole, poi passato alla Supravox RTF215 e la cosa è cambiata radicalmente senza pentimenti (..)
hai usato i Supravox nello stesso mobile dei Fostex?
No il mobile è http://www.supravox.fr/kits.htm TQWT pour les 215 in multistrato di betulla da 2cm

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 12 giu 2012, 16:08
da stereosound
hobbit ha scritto:
Sono convinto come ho espresso nel mio primo post che la stereofonia possa essere raggiunta da diffusori assimilabili il più possibile a sorgenti puntiformi, è l'unico modo con cui si può avere una coerenza.
Quindi escluderesti a priori i diffusori non monovia e non ,eventualmente, coassiali (almeno nel contesto di una riproduzione stereofonica) considerandoli poco attendibili sotto il profilo della coerenza anche ammettendo che sono capaci potenzialmente di riprodurre una timbrica corretta!?

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 12 giu 2012, 19:42
da hobbit
Premesso che i cassoni che ho ascoltato sono dei gran bei oggetti che non so che darei per poter permettermi di averli in casa.
L'idea di base è che il fullrange assolve a due compiti in maniera corretta, assimilare la sorgente puntiforme, trattare nella maniera più uniforme possibile la banda, con una preferenza per la parte più importante ovvero quella centrale. Un sistema due vie, che sia coassiale o MTM o che altro nella regione cross-over non dà questa possibilità.
Poi io mi limito alla mia esperienza d'ascolto (poca) e allo stato pratico potrebbero esistere infiniti sistemi soddisfacenti, che magari potrebbero rappresentare un'utile via di mezzo. Mi viene da pensare ad esempio ad una torre in cassa chiusa in D'Appolito, che se avessi le capacità di progettazione proverei sicuramente.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 12 giu 2012, 20:18
da stereosound
hobbit ha scritto:
L'idea di base è che il fullrange assolve a due compiti in maniera corretta, assimilare la sorgente puntiforme, trattare nella maniera più uniforme possibile la banda, con una preferenza per la parte più importante ovvero quella centrale. Un sistema due vie, che sia coassiale o MTM o che altro nella regione cross-over non dà questa possibilità.
Se parliamo del range di frequenze che vanno dal khz in poi,il fullrange può dare in effetti una resa più uniforme(fase coerente) praticamente fino a fine banda,manifesta però limiti dinamici che ne fanno apprezzare le ottime peculiarità solo per utilizzi "soft" ma non sono adatti a riprodurre, ad esempio, le dimensioni "reali" di una orchestra sinfonica in un "pieno orchestrale" considerando anche le minime potenze elettriche tollerabili e la limitata pressione sonora alle frequenze molto basse (non a caso qualcuno ha realizzato sistemi a tromba giganteschi rispetto alle dimensioni fisiche del componente utilizzato)... questa è una delle ragioni per cui non mi sono mai piaciuti.
Non credo sia possibile comunque, allo stato attuale, stabilire un riferimento che possa primeggiare rispetto ad altri...
Un sistema monofonico ad alta efficienza tende a semplificare notevolmente,invece, le problematiche della riproduzione stereofonica in genere (in ambiente reale) ,questa è una delle ragioni che lo fanno preferire...
Nella semplificazione però si perdono altre qualità riproduttive.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 13 giu 2012, 09:13
da berga12
Eh, finalmente si iniziano a leggere cose interessanti. come disegnava il buon Forattini in una vignetta con Andreotti ... "Eppur si muove", guardandosi il pipino con una lente d'ingrandimento...


La pecca più grossa del Monofonico, a mio parere, è quello di ricreare le giuste dimensioni Orchestrali. Non si può costruire una dimensione reale con un piccolo diffusore seppur in stanze di piccole dimensioni, è impossibile secondo me.

le scatole da scarpe, o i piccoli diffusori funzionano secondo me solo ed esclusivamente in stereo.

Tutti i sistemi Mono che no visto ed ascoltato erano tendenzialmente ENORMI, ripeto, 4 o 5 vie se non di più,con doppio cono per il basso solitamente....

Forse mania di protagonismo o è effettivamente così? è effettivamente necessario nei sistemi multivia ridurre all'osso le frequenze riprodotte dalle singole vie? o è effettivamente corretto usare anche un monovia come il pm6a che usa Baldo?

il mono non nasconde i difetti, ma anzi li amplifica. Ora l'orecchio ha meno problemi a distinguere i problemi di fase, o tagli sbagliati o posizionamenti scorretti ecc ecc.... quindi nell'ascolto monofonico tutto ciò che è sbagliato viene fuori in prima battuta.

quanto è influente il posizionamento in ambiente di un diffusore mono? al centro stanza? in un angolo? sulla parete lunga....

che differenze si colgono nell' "immagine" che si ricrea...


Vengono secondo me a perdersi tutti quei parametri di profondità e distanze relative, ed è quasi impossibile ora far sparire il diffusore, essendo lui unica sorgente...


Adesso stacco un canale e vedo che succede.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 25 giu 2012, 16:44
da mariovalvola
Accantono un momento i pregi e i difetti della monofonia.
Domenica Paolo ha fatto il grande salto: testina mono :)
Sarà lui a raccontare che differenze ha colto ascoltando anche i dischi stereo con la Denon 102.
Io, mi sono alzato ancora più presto (con la luce sono come le galline). Il viaggio si prospettava meno divertente del solito avendo, in questi giorni, un auto sostitutiva molto all'osso essendo, la mia utilitaria, piena più di rogne che di cavalli.
Ho colto l'occasione per fare ascoltare il DRD di gluca con la 2A3 monoplacca.
La giornata non era afosissima. Padova era ancora abbastanza sonnacchiosa al mio arrivo (poco dopo le 8). Con Paolo le ore sono volate in un attimo. Ascolti, chiacchiere, prossime realizzazioni, ecc.
E' stata la prima volta che ho visto la sala stravolta: un onken solo (per me normale... :) ) e un monumentale mezza coda bellissimo.
Il sistema, suonava benone sia con lo Zaika che con il DRD. Da lui devo ricredermi su un aspetto: il ccs dell'ampli DRD lasciava emergere le differenze tra raddrizzatrici. Forse le due 5R4 erano molto diverse. Non avevo, questa volta, l' Avometer IV in auto :).
ottimo pranzo in un ristorante molto tranquillo con un fresco pergolato. E' stato difficile fare tutto di fretta. Avevo, purtroppo, paura del traffico di rientro della domenica pomeriggio.
Grazie a Paolo, un'altra bella giornata.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 25 giu 2012, 18:12
da plovati
mariovalvola ha scritto:ottimo pranzo in un ristorante molto tranquillo con un fresco pergolato.
Daniel ? :wink:

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 25 giu 2012, 20:34
da baldo95
mariovalvola ha scritto:Domenica Paolo ha fatto il grande salto: testina mono :)
Sarà lui a raccontare che differenze ha colto ascoltando anche i dischi stereo con la Denon 102.
E' stata usata con trasformatore o resistenza di carico

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 26 giu 2012, 17:44
da sinuko
Per prima cosa grazie a Mario, che si è sciroppato 300km per sistemarmi la testina.
Appena arrivato Mario si è messo al lavoro..allego foto con la testina montata sul porta testina.
Poi ha iniziato un meticoloso lavoro di dimatura...anche senza la bilancia è riuscito a fare il lavoro (la casa non ruba...ma nasconde, certo questa volta la bilancia l’ha nascosta veramente bene).
Abbiamo dato inizio alle danze (utilizzando il pre http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=1&t=7275 ) , la testina entrava direttamente nel pre senza trasformatore. Un altro pregio di questa testina è che non ha bisogno di Step-UP.
Devo dire che rispetto alla 103 il miglioramento non è poco(non ho avuto apparizioni, comunque il miglioramento è avvertibile) in particolare su entrambi gli estremi di banda. Altro aspetto da non sottovalutare è il rumore di tic-toc . Con questa testina si è notevolmente ridotto, Mario da il merito al fatto che sia mono, io non so dire il perché ma il miglioramento su questo parametro è stato drastico. Insomma per il momento non mi pento della via intrapresa.
Veniamo al DRD costruito da Mario (con il solito tripudio di ferri) e progettato da Gluca. Ottimo. Con tutta onestà non saprei dire se meglio o peggio dello Zaika secondo me il livello è equivalente (magari un pre avrebbe favorito il lavoro del DRD, ma per il momento sono passivo).
Non mi resta che ringraziare nuovamente Mario della bella giornata... peccato che sia dovuto scappare presto ma effettivamente il traffico in questa stagione può essere letale.
Allego anche la foto di come il METICOLOSO Mario trasporta le sue elettroniche!!! (fate caso gli ha messo la cintura).
Ciaooo

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 26 giu 2012, 21:02
da gluca
sinuko ha scritto: Allego anche la foto di come il METICOLOSO Mario trasporta le sue elettroniche!!! (fate caso gli ha messo la cintura).
Ciaooo
ed è andata bene ... di solito lascia guidare i preamp.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 03 lug 2012, 05:10
da mariovalvola
Nel mio paesello, l'estate è stagione di feste. Fai fatica a stare in casa per il caldo.
Tra aziende agricole, offerte di vini locali ecc., in una chiesetta vicina a casa, ho potuto ascoltare un quartetto composto da un flauto una violino una viola e un violoncello. C'era anche un mezzosoprano. Ho potuto ascoltare la medesima esibizione due volte (venerdì e sabato) sedendomi una volta negli ultimi banchi della chiesetta e un'altra in quarta fila.
Stando più avanti percepisci, ovviamente , una localizzazione maggiore. Non c'entra nulla però con la iperlocalizzazione delle registrazioni moderne con i soliti impianti che generano un'immagine "scultorea".
E' tutto diverso. Emerge maggiormente una dinamica impressionante e una dolcezza che molti definirebbero eufonica e valvolare.
Domenica sera, clavicembalo e soprano. Lo strumento risultava molto diverso da quello che si ascolta in molti dischi moderni.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 03 lug 2012, 18:12
da nullo
Difficile salvare i dischi moderni, inutili riprese in primo piano, con suoni innaturali e dsposti col panpot senza nessuna particolare attenzione.

Batterie larghe metri, tastiere larghe metri, ecc. e voci assurde con soffi a volontà.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 03 lug 2012, 19:07
da sinuko
nullo ha scritto:Difficile salvare i dischi moderni, inutili riprese in primo piano, con suoni innaturali e dsposti col panpot senza nessuna particolare attenzione.

Batterie larghe metri, tastiere larghe metri, ecc. e voci assurde con soffi a volontà.
Roberto , mi fai un esempio di un disco ( un elenco ancora meglio, magari qualcuno è presente nella mia discoteca) che tu reputi inciso come si deve ? Almeno possiamo ragionare su qualcosa di condiviso.
E percè è inciso bene? Quali parametri ritieni degni di nota rispetto ad altre incisoni?

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 03 lug 2012, 20:02
da stereosound
nullo ha scritto:
Batterie larghe metri, tastiere larghe metri...
Capisco il tuo punto di vista! se disponi in un stanza due diffusori distanziati tra loro 3-3,5 metri ed ascoltati, più o meno, alla stessa distanza,allora è possibile che si dilati troppo la dimensione orizzontale.
E' anche vero che ci sono, purtroppo, missaggi esasperati sotto l'aspetto degli effetti ed eccessivamente "panpottati",ma questa ,fortunatamente ,appartiene ad una casistica minore.
Qui torniamo ad affrontare un argomento che spesso viene un po' sottostimato: la corretta disposizione dei diffusori in rapporto al punto di ascolto, tenendo presente ovviamente l'ambiente.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 03 lug 2012, 21:23
da nullo
sinuko ha scritto:
Roberto , mi fai un esempio di un disco ( un elenco ancora meglio, magari qualcuno è presente nella mia discoteca) che tu reputi inciso come si deve ? Almeno possiamo ragionare su qualcosa di condiviso.
E percè è inciso bene? Quali parametri ritieni degni di nota rispetto ad altre incisoni?
Domanda opportuna, risposta impossibile :tmi: in parte c'entra anche l'ultimo discorso di Max, collocazione ed impianto ti fanno sembrare osceno ciò che in altri casi può risultare ottimo. A volte nello stesso disco trovo tracce assolutamente incongruenti.

Dinamica naturale e non pompata :up: , strumenti che suonano assieme con livelli coerenti tra loro ottenuti per via del mestiere e del feeling tra musicisti e non per "attenzioni" del fonico :up: , riprese non ravvicinate ( a volte dentro gli strumenti ) con riverberi ambientali naturali e non code false introdotte con artifici :up: ... e via così; spesso in vecchi dischi, il prezzo da pagare è minimo rispetto ai vantaggi che spesso definiamo con il termine omnicomprensivo "naturalezza"

Avete presente l'entusiasmo con cui avete salutato i Mercury living presence?

Spesso ciascuno di noi sacrifica una parte a favore di parametri che ritiene fondamentali, vogliamo la dinamica dell'orchestra sinfonica in casa, o un rapporto fra le varie sezioni credibile davanti a noi. Io una sfera pulsante ( questo è la sensazione che mi da in genere un monofonico), non l'accetto, a meno che non sia corredata da un video, gli occhi che vedono un insieme organico, riescono a farmi accettare "l'ammucchiata sonora".

Suoni stereofonici buttati a caso davanti a te e slegati tra loro, possono essere altrettanto allucinanti, in alcuni casi si percepisce un collage assolutamente incongruente, che penso generi il gran fastidio che descrive Mario.

In ogni caso, non puoi separare disco e impianto, si può far fare bella figura a molti impianti pessimi e brutta a quelli ottimi, basta chiedergli ciò che possono o non possono darti. In ogni caso per capire quello che qualcuno ti offre, occorre tempo e disponibilità ( intendo nel cercare di capire quali filosofie, o scelte tecniche, stiano alla base delle scelte).

Mi spiace se mi ritieni evasivo, ma fin troppe volte abbiamo parlato di come una valvola si inventi qualcosa e faccia diventare magico un suono, o un condensatore faccia magie anch'esso, tante altre volte abbiamo spiegato come un ampli, un cavo o un pre, incidano sull'immagine in altezza, in profondità o larghezza.

Con quel sistema possiamo raddrizzare quadri storti e piegare quelli diritti quasi a nostro piacimento... tu mi chiedi quale quadro risulterà diritto a casa tua, dopo averlo reputato diritto nel mio contesto?

Sarebbe difficile avere un filo comune :smile: se, magari, farai qualche follia di quelle che piacciono a me, potremo divertirci a trovare punti in comune :wink:

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 03 lug 2012, 21:59
da sinuko
Allora sarò più preciso... nel tuo impainto quali sono i dischi che ritieni meglio registarti (o che rendono meglio).

Cosa vuol dire che rendono meglio? Perchè parli di confusione degli strumenti..sai come erano disposti al momento della ripresa?Mi sembra ovvio che il fonico cercherà di farti ascolatre la sua idea di riproduzione.

Si , alla precedente risposta sei stao molto evasivo e non sono riuscito a capirci molto.

Andando avanti con l'ascolto monofonico, mi sembra che la sterofonia sia un grande effetto speciale (paragonabile ai film 3D, che poi lo si preferisca al 2D è questione di gusti personali.... ripeto mi disturba di più il pensare che il suono di un singolo strumento mi arrivi da due punti nello spazio molto distanti l'uno dall'altro (le due casse) e questo è vero anche per registarzioni con molti strumenti, ...il suono di ogni singolo strumento viene da due punti opposti), questa è come la percepisco al momento.

P.S. Roberto , capisco che può essere importante anche l'impianto e l'ambiente per giudicare una registrazione , ma se ti ho chiesto è perchè ritengo utile sapere quali sono nel tuo impianto e nel tuo ambiente le registrazioni che suonano meglio.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 03 lug 2012, 22:42
da nullo
sinuko ha scritto:
Si , alla precedente risposta sei stao molto evasivo e non sono riuscito a capirci molto.
Rileggilo senza premura :smile:
sinuko ha scritto:
Andando avanti con l'ascolto monofonico, mi sembra che la sterofonia sia un grande effetto speciale (paragonabile ai film 3D, che poi lo si preferisca al 2D è questione di gusti personali....
Ci sono diversi sistemi di vedere in 3D, in ogni caso se si esaspera e si forza con le riprese, si percepiscono evidenti storture, se il fuoco scelto dal registra non è quello che scegli tu quando guardi, percepisci una stortura, se le riprese sono in campo lungo e lo schermo eccede in larghezza il tuo campo visivo, il tutto sembra andare meglio e, ad es. non percepisci i due ambienti, ecc.

Se in stereofonia percepisci una voce ed alcuni strumenti venire da più punti, è evidente che qualcosa non va, se non ci sono scelte deliberate in tal senso, devi sentire una sorgente unica e i vari riverberi distintamente, come devi poter sentire tranquillamente il lungo decadimento del suono una volta cessata la sollecitazione. Alcuni particolari strumenti, non sono però facilmente collocabili in uno spazio specifico, un singolo colpo su un piccolo campanello, ti costringe spesso ad inseguire il suono con gli occhi nella speranza di "vedere" la sorgente per collocarla opportunamente nello spazio.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 04 lug 2012, 05:24
da sinuko
[quote="nullo"
Rileggilo senza premura :smile:

[/quote]

OK. :up: Letto e riletto e ho chiarò quello che scrivi.
Confermo la mia domanda.
Quali sono i dischi che nel tuo set-up hanno il rendimento migliore (o ritiene tale)?

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 04 lug 2012, 06:59
da berga12
Aggiungiamo anche che un sistema Mono soffre molto meno dell'ambiente stesso, riflessioni e difrazioni generano molti meno buchi di emissione e cancellazioni o enfatizzazioni, la puntiformità della sorgente la si percepisce anche a bassi volumi,la larghezza della scena non è più un parametro fondamentale...


sul discorso Dischi,incisioni,fonici,chi rende meglio o peggio.........secondo me vi state infilando in un ginepraio senza uscita.

lo stereo è stato un effetto voluto successivamente, altrimenti si è sempre convogliato tutti i microfoni su un'unica traccia e basta...Ogni cosa è Mono, non esiste lo stereo nel suonare uno strumento o cantare. tutti gli elementi in qualsiasi incisione sono mono.

che poi vengano messi a sinistra,destra, o con componente sommatoria, è solo un'artefatto per permettere all'ascoltatore di ricostruire quell'effetto Live, o comunque con dimensioni simili al reale.

da quì ripeto, che tutti i sistemi mono che si rispettino che ho visto, erano tendenzialmente enormi....un mare di vie e molto larghi, tutto per sopperire al problema di cui sopra.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 04 lug 2012, 14:26
da stereosound
berga12 ha scritto: ...Ogni cosa è Mono, non esiste lo stereo nel suonare uno strumento o cantare. tutti gli elementi in qualsiasi incisione sono mono.
che poi vengano messi a sinistra,destra, o con componente sommatoria, è solo un'artefatto per permettere all'ascoltatore di ricostruire quell'effetto Live, o comunque con dimensioni simili al reale.
Luca,
mi duole in un certo senso doverti contraddire... :wink:
La monofonia di per se' è già un artefatto,non esiste la monofonia ragionando in termini "naturali":ciò che viene definito "monofonia" non è altro che la riproduzione di un evento sonoro
utilizzando uno o più microfoni,per l'eventuale ripresa, e registrarne il missaggio su un supporto singolo(una sola traccia) che ne permetta poi una replica(riproduzione) più o meno simile all'originale, ma mai perfettamente paragonabile(soprattutto nel caso di varie emissioni simultanee). Con un unico strumento ,ad esempio, le cose migliorano notevolmente ma con microfono di ripresa molto vicino allo strumento(ma questa è una eccezione!).
Ora è doveroso chiedersi: " come può essere definibile un evento sonoro "!?
Quale sarebbe la miglior tecnica di ripresa ed il miglior compromesso riproduttivo!?
La nostra cultura ci condiziona fortemente e spesso non ci permette di discernere correttamente quella che si potrebbe definire come "realtà"!!!
Non voglio dilungarmi troppo per non essere noioso,ma qui,spesso, si confondono vari aspetti(almeno per il mio modo di intendere la questione).

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 04 lug 2012, 15:36
da berga12
bene, buttiamo tutto nel water perchè nessuno dei nostri sistemi si avvicinerà mai nemmeno lontanamente all'evento originale.

investiamo in biglietti per concerti che è meglio.


non esistono, o non dovrebbero esistere microfoni stereo, il missaggio è un artefatto ma se vai in presa diretta è solo una sommatoria finale su una traccia.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 04 lug 2012, 16:35
da mariovalvola
Ma avete provato i dischi mono in un sistema mono con la testina mono? c'è da rimanerci male. Questo a prescindere dal tipo di ripresa (famosi i dischi rossi della americana Audiophile incisi benissimo ma registrati con tecniche "elementari" oppure i ffrr decca ovviamente più elaborati).
Molte volte, però, la realtà è comunque diversa. E' difficile da descrivere. Gli archi hanno qualcosa di "etereo" che è difficile da riprodurre. E' difficile spiegarlo. Quasi quasi mi faccio prestare un elettrostatico per ascoltare anche così. Ho un ricordo molto vecchio ma molto vivido. La dinamica te la scordi ma c'era qualcosa nel modo di porti la musica che era semplicemente magico.
Il mio discorso, Però, è diverso. Quello che mi ha fatto pensare ascoltando dal vivo venerdì, sabato e domenica, è che la stereofonia serve a poco o , meglio, a nulla.
Me lo sono detto tante volte ma , in questo caso, però, c'erano tutte le condizioni per apprezzarla: pochi strumenti e ascolto ravvicinato.
E' una complicazione enorme per generare un embrione di un effetto che dal vivo è comunque molto diverso. Può piacere a casa il risultato ottenuto. Qualcuno ci si può affezionare. Per me, anche nella migliore delle ipotesi c'entra poco con l'evento dal vivo. Capisco chi si concentra sulla finta tridimensionalità. Sempre si esaspera quello che c'è per compensare ciò che manca. Vale anche per altri aspetti della riproduzione. Ognuno, cerca quello che vuole. L'ascolto è un esperienza personale.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 04 lug 2012, 17:38
da stereosound
mariovalvola ha scritto: Ma avete provato i dischi mono in un sistema mono con la testina mono? c'è da rimanerci male. Questo a prescindere dal tipo di ripresa (famosi i dischi rossi della americana Audiophile incisi benissimo ma registrati con tecniche "elementari" oppure i ffrr decca ovviamente più elaborati).
Mario capisco i tuoi interventi e li apprezzo!
La mia cultura dell'ascolto della musica riprodotta,come quella di molti altri ,è cominciata con la monofonia dato che sono nato quasi sessant'anni fa.
A 9-10 anni ho costruito il mio primo diffusore "mono"( vari fullrange, ovviamente per uso televisivo) e ne son seguiti altri nel tempo che abbinavo alle varie fonovaligie di allora ed ad alcuni ampli Geloso, a 14-15 anni ho costruito il mio primo ampli a valvole stereo con diffusori a due vie( grande novità riuscire a percepire le sfumature sulle alte frequenze tenendo presente gli scarsi tweeters a cono in commercio)! In precedenza avevo anche realizzato un piccolo Juke box mono con componenti Philips che andava benissimo. Ho avuto anche qualche sporadica esperienza con i 78 giri...
Poi gli anni sono passati sin troppo velocemente tre varie vicissitudini.

Però devo aggiungere che sin da piccolo ho avuto la possibilità di vivere l'esperienza riproduttiva live in quanto mio fratello era un componente di un complesso musicale ed ho avuto l'opportunità di seguire,quindi,
per alcuni anni gli ascolti dal vivo,anche di altri complessi (belli gli anni 60).Ho anche avuto la possibilità di imparare a suonare uno strumento(senza pretese ovviamente). Sono stato nel tempo appassionato di registrazioni live di quartetti e gruppi jazz,orchestre sinfoniche, cori polifonici,organisti ,chitarristi,pianisti. Ho persino varie volte avuto l'esperienza di vivere gli ascolti in un teatro dell'opera con orchestra di 40 elementi...
Questo solo per dire che la condizione "reale" è una esperienza non riferibile: tu hai usato un termine molto appropriato...etereo!...cioè riuscire a percepire il suonoro con il contorno leggero dell'aria che ne rappresenta il mezzo,senza però avere quella sensazione di invadenza/negatività/durezza/eccessiva direzionalità tipica della riproduzione artificiale.
Non è facile trovare aggettivi adeguati!

Nella musica riprodotta vi sono notevoli limitazioni sia che essa sia diffusa in modalità stereo che mono. Per me le due condizioni hanno pregi e difetti ma non mi sento di promuovere una delle due rispetto all'altra per le troppe variabili.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 04 lug 2012, 22:36
da sinuko
Mentre seguo quello che scrivete..
Nella musica riprodotta vi sono notevoli limitazioni sia che essa sia diffusa in modalità stereo che mono. Per me le due condizioni hanno pregi e difetti ma non mi sento di promuovere una delle due rispetto all'altra per le troppe variabili.
sottoscrivo questa frase al 200 %.

questa sera ho ricoleggato il T500MkII .... il confronto con un cambio "veloce" da una configurazione all'altra è stato impietoso. Sia chiaro i Fostex hanno surclassato i JBL anche (direi in particolare) a detta degli amici presenti. Il mono non era il loro mondo, comunque hanno apprezzato una certa naturalezza e nessuna fatica di ascolto.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 04 lug 2012, 22:51
da nullo
stereosound ha scritto:
mariovalvola ha scritto: Ma avete provato i dischi mono in un sistema mono con la testina mono? c'è da rimanerci male. Questo a prescindere dal tipo di ripresa (famosi i dischi rossi della americana Audiophile incisi benissimo ma registrati con tecniche "elementari" oppure i ffrr decca ovviamente più elaborati).
Mario capisco i tuoi interventi e li apprezzo!
Mi associo e, aggiungerei, con curiosi e intriganti indizi, come dischi mono con testina mono e come quel "elementari" :smile:

Che nostri giocattoli abbiano limiti, mi pare indubbio, che qualche possibilità di indagine a portata di mano ci sia, pure.

@ sinuko

visto che proprio vuoi i nomi di qualche disco, ne butto lì tre con caratteristiche diverse ma interessanti, da Amazon le foto e le recensioni

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This review is from: Guitar Forms (Audio CD)
"Moon and Sand" by Kenny Burrell and the Gil Evans Orchestra is one of the most interesting guitar performances with a Latin combo that I have ever heard. The congas are dramatically panned to the left and the small drum kit at the right, giving the sensation of being stuck into the speakers.
The orchestra is in the back, and Kenny's acoustic guitar (recorded unamplified and without any compression devices) is closer to the listener. Rudy Van Gelder's engineering skills give the listener the sensation of being in a nightclub. Reverberation is one of the "key signatures" of the analog Verve Jazz sound in the sixties, in this recorded by Van Gelder at his personal studio.
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This review is from: Rock N Roll With (Audio CD)
Jonathan at (maybe) his most childlike and at yet at the same time his most rockin, rockin in an acoustic fashion that is. I think he might have called it at the time the first all acoustic rock album. Anyway its him and his band in a room with a nice echo playing together with great empathy. This record is all about room feel and the sound of a band playing live, getting it together in a room, like an early rolling stones recording in mono. Its a great album, just look at the cover, how could you go wrong? Nice mastering on the c.d. as well. Recommended.
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This review is from: Tchaikovsky: Ballet Suites - Swan Lake / Sleeping Beauty,Op.66a / Nutcracker (Audio CD)
Tchaikovsky is very prone to schlock. This schlock is at the forefront in the Ballet Suites. But this schlock can be irresistible -- the impetus behind some of the catchiest melodies in the orchestral repertoire. These works are most commonly performed, in concert form, as Suites, though one can find recordings of the complete works, obviously, and I recommend this route as to the best of the three ballets: "The Sleeping Beauty." (The Gergiev | Kirov Orchestra | Philips recording of "The Sleeping Beauty" is excellent.) If one's in the mood for what Tchaikovsky offers up in these works (tunes that stick in your head, basically), this is a great recording of the Ballet Suites. The sound quality and engineering are amazing. The performance by the Vienna Philharmonic (particularly the string section) is flat-out perfect. If these works are for you, this recording is for you.

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 21 lug 2012, 16:43
da UnixMan
La discussione sulla percezione originatasi in questo thread è stata spostata in un nuovo topic dedicato: http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=9481

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 24 ott 2012, 07:23
da ut-re-mi
berga12 ha scritto:non è bene sempre comporre L+R in un ascolto mono che non nasce mono di per se?
si perde tutta quella magia relativa alla profondità,larghezza,relatività,la dinamica tende un pochino a sedersi,l'effetto stereofonico e posizionamento sull'asse X scompare....etc etc...
la coperta è comunque corta, non abbiamo scoperto l'acqua calda...si ascoltava in mono più di 100 anni fa...
ora si ascolta in 7.1 7.2 in 3D e cavolate varie....
l'altalenare tra sistemi moderni e sistemi vintage lo si vede ovunque, nella moda, nelle auto, nelle moto, nell'arredamento etc etc... è il normale ciclo-vita.
Vero! Personalmente ritengo che la golden age dell'ingegneria acustica applicata al domestico sia stata generata periodicamente da questi progetti:
Autore [progetto] (diffusore) - ANNO

Thiele [la TL ha le sue origini nel design del labirinto acustico di Stromberg-Carlson(1930)] (IMF TLS50) - 1945?
Stewart Hegeman [Omni directive single point emission] (Citation X ) - Dicembre 1960
Amar Gopal Bose [direct/reflecting] (Bose 901) - 1968
John Dahlquist [Phased array 5 vie] (DQ 10) - 1972
BBC Design Department [Studio monitor] - (BBC monitor Rogers LS3/5a 15ohm) - 19th febbraio 1974
Roy Allison [dislocazione bassi in ambiente] (Allison One) - 1975
Joseph D'Appolito [Configurazione D'Appolito] (?) - 1980
Renato Giussani [DSR] (ESB 7/06) - 1982

In merito al topic, il mono è perfetto sotto i 100 Hz, più o meno, per motivi fisici.
Di li in sù, le orecchie sono due... e sono il migliore impianto di ascolto!

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 24 ott 2012, 08:43
da PPoli
Benvenuto Ut-re-mi.

Violinista di scuola tedesca?

Re: Ascolto monofonico

Inviato: 25 ott 2012, 06:42
da ut-re-mi
Magari! Semplice amante sabaudo della buona musica, colta e non colta.