Ripeto la domanda in altri termini e con qualche premessa.
Chiaro che noi abbiamo un bel tubo/cartuccia (questi due elementi sono solidali tra loro), che poggia su di un disco tramite un cantilever che finisce con una puntina, cui è collegato con una parte elastica nel punto di snodo fra cantilever e tubo/cartuccia .
L'insieme si può schematizzare come un oscillatore, e possiamo accordarlo alla frequenza voluta giocando sui parametri della cedevolezza e massa sospesa (tubo cartuccia), sappiamo che l'insieme viene (anche) sollecitato dalla ondulazione del disco( warp) e dalla sua eventuale eccentricità durante la rotazione.
Questo è abbastanza chiaro Trini, il modello in verità è complesso, le sollecitazioni lavorano in direzioni diverse e la risposta è quindi complessa. Sappiamo inoltre che se l'energia dovuta alle sollecitazioni si accumula, qualche casino prima o poi succede.
Quello che vorrei sapere io, è una cosa diversa.
Metto un altro link:
http://www.mat.unimi.it/users/antonio/metmod/Note_5.pdf
Pagina 17
5.3 Le oscillazioni forzate di un sistema lineare
Veniamo ora a considerare il caso non autonomo. E particolarmente interessante il caso di un sistema oscillante che sia sottoposto ad una forzante
periodica.
cut
Forzante diversa da frequenza naturale.jpg
Leggendo si può capire che con forma e modo ben più complessi ( nel nostro caso, rispetto al grafico) , la eventuale oscillazione del tubo, avrà anche una componente legata alla forzante rappresentata dal segnale inciso sul disco. Come una banda sonora ai bordi della strada (quelle righe o solchi distanziati ad intervalli regolari sulla pavimentazione) che crea vibrazioni poco tollerabili alla nostra auto anche se pesa diversi quintali, il solco con forte modulazione, non può non sollecitare a pari frequenza il braccio, in relazione ai parametri di massa del braccio/testina con la cedevolezza di quest'ultima.
Premesso questo e guardando questo disegno, si può pensare che tale movimento dovuto alla modulazione del segnale del left channel, che necessariamente finirà anche per fare oscillare il braccio non possa influenzare anche l'altro canale? ( ci sarebbero poi da fare considerazioni che riguardano lo stesso canale, per via dello smorzamento e fase)
Un set di misura che rileva il segnale sul right channel (quando questo dovrebbe essere muto) al variare della massa del braccio, pur non dicendoci come questo influenzi l'ascolto, può dirci qualcosa sul comportamento del sistema?
Usando uno dei tanti calcolatori disponibili in rete, si può notare che, per quando riguarda la frequenza di risonanza, non succedono sfracelli anche aumentando di molto la massa equivalente del braccio, qui ne trovate uno:
http://www.mh-audio.nl/MySystem/RF.asp
Ci sono dei valori preimpostati nel calcolatore che si possono variare a piacimento, se quadruplichiamo!! la massa ( da 11 a 44 gr.) la frequenza passa da 12,5 a 7,2 Hz
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