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Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 24 ott 2011, 21:54
da LuCe68
ho trovato sul sito della Decware questa citazione:
In a pentode such as the EL34 where the screens are not tied together internally, it is possible to wire it as a "true triode". It is the only pentode I know of that is. The other ones have internal connections on the screens that can't be changed so you end up with a "Pseudo triode" as I've heard it called. The "Pseudo" triode will retain some of it's pentode characteristics and be higher in efficiency generating slightly more power from the same bottom line.
la mia domanda è:
Come vanno collegati gli elettrodi del pentodo per trasformarlo in un "true triode" ?

grazie in anticipo
LuCe

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 24 ott 2011, 22:46
da UnixMan
Mmmh, non vorrei sbagliarmi, ma a naso quell'affermazione si riferisce alla g3, presente esclusivamente nei pentodi propriamente detti (come le "vere" EL34) e non nei tetrodi a fascio (6CA7 e relativi "cloni").

In ogni caso, fisicamente le griglie restano sempre "in mezzo ai piedi", per cui non sarà mai un vero triodo. E la connessione (g2 collegata all'anodo) sempre pseudotriodo resta.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 01:54
da EF80
Sarebbe da correggere quel "in mezzo ai piedi" nei pentodi la g3 si e' in mezzo, ma collegarla all'anodo non e' detto sia consigliabile, il supplemento di corrente che fornisce e' irrisorio e perdi la funziona di soppressione dell'emissione secondaria. Mentre con i tetrodi a fascio e' sconsigliabile e cmq la G3 non e' in mezzo

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 08:34
da LuCe68
Dunque se ho ben capito il "tre triode connected" consite ne collegare entrambe g2 e g3 all' anodo. Ho capito bene?

E di questo che mi dite http://www.t-linespeakers.org/tubes/triode-trick.html ?
E' un reale miglioramnto rispetto alla semplce resitenza? E' corretto traslare di 30V la griglia rispetto al catodo? Può essere di più o di meno e in base a cosa ?

Grazie
LuCe

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 09:30
da UnixMan
GizMo ha scritto:Sarebbe da correggere quel "in mezzo ai piedi" nei pentodi la g3 si e' in mezzo, ma collegarla all'anodo non e' detto sia consigliabile, il supplemento di corrente che fornisce e' irrisorio e perdi la funziona di soppressione dell'emissione secondaria.
...il motivo non è certo quello di ottenere un "supplemento di corrente" dalla g3 ma piuttosto quello di non alterare (alterare il meno possibile) i campi elettrostatici interni e quindi il funzionamento del dispositivo, rendondolo più simile possibile ad un triodo "vero".
GizMo ha scritto:Mentre con i tetrodi a fascio e' sconsigliabile e cmq la G3 non e' in mezzo
nei tetrodi la g3 non c'è, ci sono le placche di focalizzazione che funzionano in modo completamente diverso. Tra parentesi, secondo alcuni la loro presenza (cioè il funzionamento "a fascio") risulta utile anche nel funzionamento a (pseudo)triodo. Forse è proprio per quello che alcuni tetrodi a fascio connessi a triodo presentano caratteristiche di una linearità esemplare. IIRC, esistono anche alcuni veri e propri triodi a fascio!

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 10:37
da EF80
UnixMan ha scritto:
GizMo ha scritto:Mentre con i tetrodi a fascio e' sconsigliabile e cmq la G3 non e' in mezzo
nei tetrodi la g3 non c'è, ci sono le placche di focalizzazione che funzionano in modo completamente diverso. Tra parentesi, secondo alcuni la loro presenza (cioè il funzionamento "a fascio") risulta utile anche nel funzionamento a (pseudo)triodo. Forse è proprio per quello che alcuni tetrodi a fascio connessi a triodo presentano caratteristiche di una linearità esemplare. IIRC, esistono anche alcuni veri e propri triodi a fascio!
Infatti poi vanno anche meglio che i triodi veri, cmq ci sono anche pentodi che connessi a triodo sono molto + lineari di triodi veri.. vedi ef80 ef184 ma anche molti altri.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 11:53
da hobbit
Vado contro corrente. Secondo me i tetrodi/pentodi usati a triodi saranno costretti ad "imitare" e faranno sempre rimpiangere i triodi veri, salvo qualche eccezione sempre possibile. Sarebbe meglio capire come usarli al meglio rispettando la loro idea costruttiva e massimizzarne i pregi e mascherando il più possibile i difetti.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 12:24
da UnixMan
LuCe68 ha scritto:E di questo che mi dite http://www.t-linespeakers.org/tubes/triode-trick.html ?
E' un reale miglioramnto rispetto alla semplce resitenza? E' corretto traslare di 30V la griglia rispetto al catodo? Può essere di più o di meno e in base a cosa ?
se ne è già parlato in questo thread: "Pseudo triodi o aspiranti tali"

ed anche in questo post: http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 524#p52524
UnixMan ha scritto: Se non ho completamente frainteso il modo in cui questi dispositivi funzionano, la differenza tra comportamento "a triodo", "a pentodo" o "ultralineare" e` data dal modo in cui variano le d.d.p. (tensioni) relative tra gli elettrodi:
  • Se la d.d.p. tra l'anodo e la g2 (Vp-g2) e` costante, cioe` se Vg2 "segue" esattamente le variazioni di tensione dell'anodo (Vp-g2=K, Vg2-k=-K+Vp-k), il tubo si comporta come un triodo.
  • Se viceversa ad essere costante e` la d.d.p. tra la g2 e il catodo (Vg2-k), cioe` se Vg2 "segue" esattamente le variazioni di tensione del catodo (Vp-g2=-K+Vp-k, Vg2-k=K), il tubo si comporta come un pentodo.
  • Se infine la Vg2 varia seguendo il segnale sia rispetto all'anodo che rispetto al catodo, ed in particolare se Vp-g2 "insegue" la Vp-k con una ampiezza pari ad una frazione di Vp-k (Vp-g2=-K+p*Vp-k, Vg2-k=K-(1-p)*Vp-k ; p<1) si ha il funzionamento detto "ultralineare".
In tutti e tre i casi il valore di K non altera la "modalita`" di funzionamento, ma nondimeno altera i campi elettrici interni e quindi (IMHO) anche le caratteristiche del dispoditivo.

In altri termini, direi quindi che con un solo pentodo non abbiamo a disposizione un solo (pseudo)triodo ben determinato, ma una intera "famiglia" di triodi le cui caratteristiche sono determinabili (quasi) a piacimento variando la Vp-g2! :o

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 12:57
da UnixMan
hobbit ha scritto:Vado contro corrente. Secondo me i tetrodi/pentodi usati a triodi saranno costretti ad "imitare" e faranno sempre rimpiangere i triodi veri, salvo qualche eccezione sempre possibile.
tipicamente direi che sia proprio così, vedi la discussione che citavo prima, "Pseudo triodi o aspiranti tali". Poi al solito nella realtà le cose non sono mai bianche o nere, per cui ad es. come accennavo esistono alcuni "pseudotriodi" che vanno meglio di molti triodi veri (non di tutti!), ma si tratta appunto di casi particolari.
hobbit ha scritto:Sarebbe meglio capire come usarli al meglio rispettando la loro idea costruttiva e massimizzarne i pregi e mascherando il più possibile i difetti.
a mio avviso, il modo migliore di usare pentodi e tetrodi è a "Schadeode" (o "partial feedback" che dir si voglia):

Schadeode (a.k.a. "Partial Feedback")

dubbio su Schadeode a pentodi

Anche la "Super Triode Connection" (alias STC) dovrebbe essere interessante... ma non ne ho alcuna esperienza diretta (mai provata personalmente ne ascoltato nulla che la utilizzasse).

Con i tetrodi/pentodi probabilmente è una buona idea "giocare" con la Vg2 (DC) per ottimizzare le cose: chi dispone di alimentatori HV regolabili potrebbe provare facilmente a farlo... ;)

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 14:27
da EF80
UnixMan ha scritto:Con i tetrodi/pentodi probabilmente è una buona idea "giocare" con la Vg2 (DC) per ottimizzare le cose: chi dispone di alimentatori HV regolabili potrebbe provare facilmente a farlo... ;)
Ho sia l'alimentatore HV che il tracciacurve dove posso acquisire le curve di un pentodo settando la tensione di G2 a piacere, pero' non ho capito cosa si dovrebbe ricercare.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 14:59
da UnixMan
GizMo ha scritto:Ho sia l'alimentatore HV che il tracciacurve dove posso acquisire le curve di un pentodo settando la tensione di G2 a piacere, pero' non ho capito cosa si dovrebbe ricercare.
ad es. la max linearità? ;)

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 17:32
da LuCe68
Grazie a tutti in specialmodo ad Unix per i link: sei meglio di google :wink:
Non sono ancora sicuro di aver capito, spero vogliate togliermi questi dubbi:
da quanto scritto se la tensione tra Anodo e Griglia2 è identica alle variazioni la valvola si comporta a Pseudo triodo. Ne deduco che mettento in corto i due eletrodi o separali con un zener raggiungo lo scopo. Ora, per la rete si vende sempre una resistenza (dai 100 ohm a 1K in genere) interposta tra A e G2 ma a quanto testè detto così facendo le tensione non è costante a causa della corrente di griglia. Ma allora perchè viene messa la Resistenza anzichè no ? per limitare la corrente di griglia?

E per quello che riguarda G3? sembrerebbe dalle equazioni che il suo potenziale sia ininfluente....allora che ci stà afare? :?:

E infine come faccio a calcolare la caduta di tensione ottima tra G2 e A ?

Grazie
LuCe

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 18:39
da UnixMan
LuCe68 ha scritto:sei meglio di google :wink:
magari... :lol:
LuCe68 ha scritto:per la rete si vende sempre una resistenza (dai 100 ohm a 1K in genere) interposta tra A e G2 ma a quanto testè detto così facendo le tensione non è costante a causa della corrente di griglia. Ma allora perchè viene messa la Resistenza anzichè no ? per limitare la corrente di griglia?
si. La g2 è delicata. Quando è connessa all'anodo si rischia di eccedere la dissipazione max e distruggere il tubo.
LuCe68 ha scritto:E per quello che riguarda G3? sembrerebbe dalle equazioni che il suo potenziale sia ininfluente....allora che ci stà afare? :?:
a triodo cambia poco... ma nel funzionamento a pentodo serve eccome. ;)

Prova a guardare le curve di un tetrodo (un vecchio tetrodo, NON uno a fascio): noterai che per basse Vak c'è una specie di "ondulazione". Può sembrare una cosa da poco, ma non lo è: c'è un tratto che ha pendenza negativa! (il che implica impedenza negativa, quindi instabilità). La g3 (pentodi) o il funzionamento "a fascio" servono proprio ad evitare quel problema.
LuCe68 ha scritto:E infine come faccio a calcolare la caduta di tensione ottima tra G2 e A ?
prova a dare una occhiata qui: "DENNIS GRIMWOOD - OPTIMISED ELECTRON STREAM © TECHNOLOGY" ;)


edit: attenzione: la pagina http://oestex.com/tubes/oes.html ha i link tutti sballati (ah, le meraviglie di winzozz...).

Per accedere ai link, editate gli URL sostituendo "/D:/ee/Web Page 1207/Tubes/" con "/tubes/" (potreste vedere "%20" al posto degli spazi).

Ad es.:

http://oestex.com/D:/ee/Web%20Page%2012 ... triode.htm -> http://oestex.com/tubes/triode.htm

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 20:12
da PPoli
LuCe68 ha scritto:Grazie a tutti in specialmodo ad Unix per i link: sei meglio di google :wink:
Quest'estate in Grecia ho vito una maglietta con sopra scritto
"Fuck Google, ask me"

Carina. Peccato che non l'ho comprata.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 20:47
da EF80
UnixMan ha scritto:Prova a guardare le curve di un tetrodo (un vecchio tetrodo, NON uno a fascio): noterai che per basse Vak c'è una specie di "ondulazione". Può sembrare una cosa da poco, ma non lo è: c'è un tratto che ha pendenza negativa! (il che implica impedenza negativa, quindi instabilità). La g3 (pentodi) o il funzionamento "a fascio" servono proprio ad evitare quel problema.
Io ho notato altre cose vedi:

http://www.gizmoblog.eu/download/EF80-P ... 20200v.pdf
http://www.gizmoblog.eu/download/EF80-T ... 20200v.pdf

Le curve invece di procedere rette tendono ad andare inclinate, ma cmq abbastanza rette... pero' si comprime a sinistra il gomito, almeno nell'esempio delle ef80.

Queste sono quelle della EL34, non sono complete ma cmq si capisce lo stesso:

http://www.gizmoblog.eu/download/El34-Pentodo.pdf
http://www.gizmoblog.eu/download/EL34-T ... +G3%29.pdf

Questo invece e' la differenza irrisoria tra uno pseudo triodo con la G3 collegata al catodo e lo stesso con la G3 all'anodo...

http://www.gizmoblog.eu/download/6cb6%2 ... O%20G3.pdf
http://www.gizmoblog.eu/download/6cb6%2 ... O%20G3.pdf

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 20:47
da LuCe68
Mi sono letto lo zibaldone.
Se ho ben capito la soluzione migliore (qualora la tensiona anodica e di griglia massime coincidano) è un semplice diodo con l'anodo collegato alla placca e il catodo alla griglia.
Se ho entrambe g2 e g3 disponibili le connetterò ognuna col suo diodo all'anodo.
Sarebbe inoltre consigliabile un piccola resistenza come stopper per evitare autoscillazioni e che funga anche da fusibile. Ma visto che più alto è il valore di questa resistenza tanto è maggiore la distorsione (tanto da consigliare diodi a bassa resistenza) quanto deve essere bassa?

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 20:50
da EF80
LuCe68 ha scritto:Mi sono letto lo zibaldone.
Se ho ben capito la soluzione migliore (qualora la tensiona anodica e di griglia massime coincidano) è un semplice diodo con l'anodo collegato alla placca e il catodo alla griglia.
Se ho entrambe g2 e g3 disponibili le connetterò ognuna col suo diodo all'anodo.
Sarebbe inoltre consigliabile un piccola resistenza come stopper per evitare autoscillazioni e che funga anche da fusibile. Ma visto che più alto è il valore di questa resistenza tanto è maggiore la distorsione (tanto da consigliare diodi a bassa resistenza) quanto deve essere bassa?
E il diodo a cosa serve? in quale condizione fisica sulla griglia hai corrente inversa? per me e' piu' probabile che la giunzione introduca qualche rumore sulla griglia che poi si aggiunge al segnale colorandolo, poi definito dal tizio dell'articolo "suono migliore e piu' puro..."

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 21:37
da UnixMan
LuCe68 ha scritto:Se ho ben capito la soluzione migliore (qualora la tensiona anodica e di griglia massime coincidano) è un semplice diodo con l'anodo collegato alla placca e il catodo alla griglia.
mmh, l'ho letto molto tempo fa ma, se non ricordo male (per quanto riguarda la connessione a triodo) il rapporto tra le tensioni (DC) di g2, g3 ed anodo deve essere proporzionale alle geometrie interne (distanze interelettrodiche) del tubo.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 25 ott 2011, 22:22
da LuCe68
GizMo ha scritto: E il diodo a cosa serve? in quale condizione fisica sulla griglia hai corrente inversa? per me e' piu' probabile che la giunzione introduca qualche rumore sulla griglia che poi si aggiunge al segnale colorandolo, poi definito dal tizio dell'articolo "suono migliore e piu' puro..."
In effetti non mi è per nulla chairo: purtroppo quel testo è prolisso con pochi disegni e in lingua barbara. Quello che credo di aver capito è che serve a garantire che la tensione di G2 non sia mai superiore a quella di placca evitando così che G2 diventi il percorso preferenziale degli elettroni bruciano la griglia stessa. Una sorta di protenzione insomma. Comunque se qualcuno lo sa si faccia avanti.
UnixMan ha scritto:mmh, l'ho letto molto tempo fa' ma, se non ricordo male (per quanto riguarda la connessione a triodo) il rapporto tra le tensioni (DC) di g2, g3 ed anodo deve essere proporzionale alle geometrie interne (distanze interelettrodiche) del tubo.
Si è così. Però poi ti aggiunge una formula empirica dove Vgriglia=Vanodo * Vgriglia_max/Vanodo_max. In pratica per una EL34 la Vgriglia va abbassata (con zener?), mentre per un E810F dove i 2 max coincidono,non c'è bisogno di abbassare la tensione. Però è anche vero che c'è un disegno dove mette Vg2=50%Va e Vg3=75%Va.

Riassumendo sono passato dal "non sapere" al sapere di avere un gran casino in testa. Sai che progresso .... :sweat:

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 26 ott 2011, 00:00
da EF80
LuCe68 ha scritto:
GizMo ha scritto: E il diodo a cosa serve? in quale condizione fisica sulla griglia hai corrente inversa? per me e' piu' probabile che la giunzione introduca qualche rumore sulla griglia che poi si aggiunge al segnale colorandolo, poi definito dal tizio dell'articolo "suono migliore e piu' puro..."
In effetti non mi è per nulla chairo: purtroppo quel testo è prolisso con pochi disegni e in lingua barbara. Quello che credo di aver capito è che serve a garantire che la tensione di G2 non sia mai superiore a quella di placca evitando così che G2 diventi il percorso preferenziale degli elettroni bruciano la griglia stessa. Una sorta di protenzione insomma. Comunque se qualcuno lo sa si faccia avanti.
Con un diodo al massimo abbassi la g2 di 0,7 rispetto all'anodo, poi essendo la g2 teoricamente cortocircuitata all'anodo non puo' avere in nessuna condizione una tensione superiore all'anodo tranne nella situazione in cui la correnti siano talmente forti da rendere evidenti le resistenze interne, ma penso siano necessari diversi amper, situazione direi poco probabile.

Sta roba la avevo gia' vista, anche la cosa dello zener e di tenere la g2 + bassa al tracciacurve vedi solo le curve del "triodo" che si coricano di piu', meno corrente, avviene anche un'effetto di dropout per cui al di sotto di una certa tensione non c'e' nessuna conduzione di anodo se non una leggera corrente che resta rasa al suolo (in pratica da 0 a tot va a 0mA, poi parte una corrente leggere che resta orrizzontale giu' solo per la G2 poi le curve iniziano ad alzare nel momento che superi la soglia oltre la quale gli elettroni vengono accelerati abbastanza dalla g2 per arrivare anche all'anodo).

A mio modesto parere tutto quanto detto da quel tizio sono benemerite cavolate.. diciamo palese che gli piace la distorsione.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 26 ott 2011, 05:47
da LuCe68
E' quindi ?
Attacco le griglie direttamane all'anodo senza resistenze ? Cone resistenze? e di che valore?

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 26 ott 2011, 09:46
da EF80
le resistenze ci vanno, in hifi di solito si usano da 220/330ohm... (non preoccuparti della distorsione, tanto le el34 in hifi suonano male comunque XD)

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 26 ott 2011, 10:19
da LuCe68
GizMo ha scritto:le resistenze ci vanno, in hifi di solito si usano da 220/330ohm... (non preoccuparti della distorsione, tanto le el34 in hifi suonano male comunque XD)
e chi ha mai detto che voglio adoprare le EL34 ?
Ho un coppia di E810F mullard comprati tempo fa ad un mercatino a pochi euri. Dicono che suonino bene a triodo, e vorrei farci un finalino puscepulle da un paio di vatti :x .

Perchè le resistenze ci vanno ?

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 26 ott 2011, 12:05
da EF80
ah mi pareva volessi usare le el34, cmq le resistenze si mettono per limitare la corrente di G2 che essendo + vicina al catodo rischia di assorbire molta corrente oltre la sua capacita' di dissipazione perche' se anche la G2 e' cortocircuitata all'anodo, gli elettroni (specie quando il punto di lavoro dinamico passa per le tensioni piu' basse) per via della bassa carica spaziale della G2 finiscono per andare tutti giu' per questa invece che arrivare fino all'anodo e anche come gridstop per evitare che disturbi ad alta frequenza arrivino alla G2, di solito per convenzione questa resistenza si mette con valori abbastanza bassi, 100~220ohm io cmq ho usato diverse volte il 330/390ohm, sia con le kt88 che con le el84 e anche le 6l6gc in questo modo la G2 e' gia' ad una tensione almeno 2/3volt inferiore a quella dell'anodo, resistenze inferiori a mio avviso diventano invisibili.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 26 ott 2011, 14:36
da LuCe68
Ma per quanto mi dici non sarebbe meglio mettere una cosa mista tipo diodo LED + una resitenza mooolto piccola (10-20 ohm) così da avere circa 2V di caduta ma una bassa resistenza dinamica e quindi ridurre la distorsione dovute alla resistenza stessa?

PS: uno di quei link postati da UnixMax suggerisce una resitenza su G2 pari a 1/4 della resistenza anodica. Scendere sotto (secondo lui) non ti tutela affatto. Se è vero questo, mettere una resistenza da 200-300 ohm avrebbe senso solo per carichi anodic intorno al 1kohm.

PS2: mi sono riletto la parte del diodo, sembra che serva a proteggersi dalla situazione in cui la griglia emetta (area a pendenza negativa della curva anodica ?) bloccando il flusso di elettroni.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 27 ott 2011, 13:55
da UnixMan
GizMo ha scritto:E il diodo a cosa serve? in quale condizione fisica sulla griglia hai corrente inversa?
in teoria direi praticamente mai. Solo se la griglia fosse così calda da essere in grado di emettere elettroni come se fosse un (pessimo) catodo... ma di norma questo NON dovrebbe mai accadere, pena la probabile distruzione della g2 (e quindi del tubo).
GizMo ha scritto:per me e' piu' probabile che la giunzione introduca qualche rumore sulla griglia che poi si aggiunge al segnale colorandolo, poi definito dal tizio dell'articolo "suono migliore e piu' puro..."
naah. Casomai sarebbe più probabile il solito effetto placebo... ;)
GizMo ha scritto:Con un diodo al massimo abbassi la g2 di 0,7 rispetto all'anodo, poi essendo la g2 teoricamente cortocircuitata all'anodo
non lo è, di mezzo c'è una R e la stringa di zener.
GizMo ha scritto:A mio modesto parere tutto quanto detto da quel tizio sono benemerite cavolate.. diciamo palese che gli piace la distorsione.
?!

quello che fanno le curve vicino allo zero conta ben poco, quel che importa è come sono spaziate tra di loro nei punti toccati dall'ellissoide di carico!

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 27 ott 2011, 14:05
da LuCe68
:!: UnixMax tu mi attribuisci frasi che non ho mai detto !! :!:

Riassumendo quele è il metodo migliore per collegare a triodo ?

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 27 ott 2011, 15:06
da UnixMan
LuCe68 ha scritto: :!: UnixMax tu mi attribuisci frasi che non ho mai detto !! :!:
:o avevo riunito in un unico post le risposte a vari post precedenti. Temo di aver invertito qualche "quote"... :doh: ora dovrebbe essere a posto. :oops:
LuCe68 ha scritto:Ma per quanto mi dici non sarebbe meglio mettere una cosa mista tipo diodo LED + una resitenza mooolto piccola (10-20 ohm) così da avere circa 2V di caduta ma una bassa resistenza dinamica e quindi ridurre la distorsione dovute alla resistenza stessa?
Rispetto alla Va/Vg2, un paio di volts in più o in meno non cambiano nulla!

Per proteggere la griglia devi limitare la corrente (ig2). La "Rg2" deve essere dimensionata in modo tale per cui la Ig2 non possa mai superare la Ig2(max) del tubo. Quindi devi fare in modo che per Ig2=Ig2(max) la caduta su Rg2 diventi prossima a Vg2(0), ovvero Vg2 << Va così da limitare drasticamente ig2 ben prima che questa possa raggiungere intensità pericolose.

BTW: ho l'impressione che in tutti questi discorsi ci sia / ci sia stata una certa confusione tra i vari collegamenti possibili. :?: Nella connessione a pseudotriodo, con la g2 connessa all'anodo e quindi con la vg2 che "segue" sempre va (vg2<=va) le cose sono sensibilmente diverse rispetto ai casi in cui la g2 è connessa ad un potenziale indipendente, fisso (funzionamento a tetrodo/pentodo) oppure variabile ma diverso da Va (connessioni con modulazione della g2, ad es. UL, ecc). In questi ultimi casi è possibile che in determinate condizioni vg2 diventi addirittura maggiore di va, mentre a pseudotriodo ovviamente ciò non può mai accadere.
LuCe68 ha scritto:Riassumendo quele è il metodo migliore per collegare a triodo ?
come detto, IMHO/IME il modo migliore è... non collegare affatto a triodo, ma a "Schadeode". ;) (cioè in soldoni con NFB locale esterno anziché "interno").

Ciò premesso, volendo proprio sprecare le potenzialità del tetrodo/pentodo, ;) presumo che il modo migliore per collegarlo a triodo probabilmente sia proprio quello che hai postato tu (va=vg2 ma Va>Vg2).

N.B.: per l'appunto trattasi però solo di una supposizione ("educated guess"). Ancorché mi sia ripromesso di provare quella configurazione fin da quando la vidi per la prima volta anni fa, non l'ho mai sperimentata in pratica. :!:

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 27 ott 2011, 20:18
da LuCe68
UnixMan ha scritto:Per proteggere la griglia devi limitare la corrente (ig2). La "Rg2" deve essere dimensionata in modo tale per cui la Ig2 non possa mai superare la Ig2(max) del tubo. Quindi devi fare in modo che per Ig2=Ig2(max) la caduta su Rg2 diventi prossima a Vg2(0), ovvero Vg2 << Va così da limitare drasticamente ig2 ben prima che questa possa raggiungere intensità pericolose.
Che sia confuso non c'è alcun dubbio :drunk:

Prendiamo ad esempio(ovviamente esempio interessato) le curve dell' E810F http://www.r-type.org/pdfs/e810f.pdf a pag 6 e 7
Osservando le curve per Vg=0 (credo sia il caso peggiore), vediamo che la Ig2 è praticamente costante per Va elevate per poi crescere rapidamente quando la Va è minore di Vg2 (di almeno una 20 di volt) .
Adesso vi prego di correggermi se sbaglio:
1) per Vg1=cost e Va>Vg2 anche la Ig2=costante. Aggiugere una resistenza (Rg2) fra A e G2 significa separare i due potenziali di V=Rg2*Ig2 = costante
2) se Vg1=variabile e Va>Vg2 allora V=Rg2*Ig2 = varaibile il che porta a distorsione (intermodulazione?).
3) se unisco A e G2 con un collegamento franco (Rg2=0) V=Rg2*Ig2 = 0 quindi nessuna distrosione ed ho comunque un margine di 20V, per Va sufficentemete alte, prima che la Ig2 cominci a salire.

Se quello che ho scritto fosse esatto mi rimerebbero ancora uesti dubbi ?
1) Cosa accade al margine per Va=Vg2 piccole ? Bho ! da ignorante direi: ci metto uno zenerino da 5V cosi a Va=50V ho un margine del 10%, margine che percentualemte sale al decrescre di Va
2) Cosa accade se Va e Vg2 <0 ? Inannzi tutto è possibile ? Almeno in via teorica in un pushpull credo di si.
3) e G3? che succede a G3 se lo collego all'anodo? devo progeggerlo come G2? E posso collegare G2 e G3 insieme?

Grazie in anticipo a tutti coloro vogliano segurmi nei mie ragionamenti.

LuCe

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 27 ott 2011, 20:37
da plovati
piglia una valvola, la peggiore, anche rotta. Misura la distanza tra catodo e G1, catodo e G2, catodo e G3, anodo e catodo.
Se le trovi in qualche documentazione eviti anche di rompere una valvola e consumarti la vista.

Metti un potenziometro direi da 1-2kohm, muovilo fino a trovare il punto di:
a) minor distorsione
b)minor impedenza anodica

Mi attendo che in una di queste posizioni il rapporto tra i due rami del potenziometro sia lo stesso che quello tra le distanze delle griglie dall'anodo e dal catodo.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 28 ott 2011, 12:08
da UnixMan
LuCe68 ha scritto: 1) per Vg1=cost e Va>Vg2 anche la Ig2=costante. Aggiugere una resistenza (Rg2) fra A e G2 significa separare i due potenziali di V=Rg2*Ig2 = costante
2) se Vg1=variabile e Va>Vg2 allora V=Rg2*Ig2 = varaibile il che porta a distorsione (intermodulazione?).
senza meno. Ma se la R non c'è, a meno che in qualche modo tu non possa garantire che la condizione va<vg2 non si verifichi mai, il repentino aumento di ig2 quando va<vg2 porterebbe alla rapida distruzione del tubo... tra i due mali, io non avrei dubbi su quale scegliere! ;) :lol: :O)
LuCe68 ha scritto:3) se unisco A e G2 con un collegamento franco (Rg2=0) V=Rg2*Ig2 = 0 quindi nessuna distrosione ed ho comunque un margine di 20V, per Va sufficentemete alte, prima che la Ig2 cominci a salire.
se A e g2 sono uniti direttamente, per definizione vg2=va e quindi la condizione per cui vg2>va non può mai verificarsi...

Casomai, sono però da verificare le curve (e/o le "rp" relative a placca e g2) per vedere come si ripartisce la corrente di carico tra ia ed ig2 (con va=vg2, cioè "a triodo").

Oh, ma c'è anche un altro motivo per mettere una R in serie alla g2 (di piccolo valore, di solito sui 100 ohm). Quello di fare da "grid-stopper" per evitare possibili (specie con alcuni tubi molto probabili) "inneschi" (autooscillazioni) ad alta frequenza.
LuCe68 ha scritto:Se quello che ho scritto fosse esatto mi rimerebbero ancora questi dubbi ?
1) Cosa accade al margine per Va=Vg2 piccole ? Bho ! da ignorante direi: ci metto uno zenerino da 5V cosi a Va=50V ho un margine del 10%, margine che percentualemte sale al decrescre di Va
se ci metti uno zener, tanto vale metterlo con tensione un po' più alta... per l'appunto come nello schema citato. ;)

Tra l'altro, almeno stando alle simulazioni che feci a suo tempo, all'aumentare di Vag2 aumenta il "µ" del triodo risultante. Non solo: giocando con il valore di Va-g2 (DC) puoi alterarne le caratteristiche (µ, rp, ...) quasi a piacimento in modo da ottimizzare al meglio l'accoppiamento al carico, la linearità, ecc. ;)
LuCe68 ha scritto:2) Cosa accade se Va e Vg2 <0 ? Inannzi tutto è possibile ? Almeno in via teorica in un pushpull credo di si.
mmmh, direi di no. Anche in PP la tensione sull'anodo (=vg2 se a triodo) di ciascun tubo scende al minimo quando nel tubo passa la max corrente possibile (e viceversa). La vak non può arrivare mai neanche a zero: ben prima che va=vg2=0 le correnti ia/ig2 comincerebbero a diminuire fino ad annullarsi... dopotutto, è pur sempre un diodo a vuoto. ;)

(casomai, in condizioni di vak~=0 il problema sarebbe la ig1, dato che verosimilmente tale condizione si verificherebbe solo per vg1k>>0).
LuCe68 ha scritto:3) e G3? che succede a G3 se lo collego all'anodo? devo progeggerlo come G2? E posso collegare G2 e G3 insieme?
se la g3 non è già collegata internamente al catodo (com'è di solito...) nella connessione a triodo puoi senz'altro collegare anche quella all'anodo e/o alla g2. In tal caso mettere una resistenza in serie anche a lei sicuramente non guasta. Date le sue caratteristiche è improbabile che raccolga correnti significative ma è anche vero che, dal momento che non è pensata per farlo, verosimilmente è molto più delicata delle altre (ed in particolare della g2).

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 28 ott 2011, 13:47
da LuCe68
:smile: Bhe, non mi hai coretto su troppe cose forse comincio a capirci qualcosa....
UnixMan ha scritto: se ci metti uno zener, tanto vale metterlo con tensione un po' più alta... per l'appunto come nello schema citato. ;)
C'è un motivo per utilizzare uno zener piccolo. Nello pseudo triodo la tensione che puoi sfruttare non è quella anodica (più alta) ma quella su G2. Alimentare il tubo a 150V e poi poterne utilizzare 120 è uno spreco non tanto di potenza quanto di dinamica. Rispetto al link mi sembra, non solo un'esagerazione, ma addirittura controproducente, utilizzare una serie di zener da 6,2V: infatti se la tensione "cammina" di qualche 100mV con la temperatura, per quanto visto, non è influente sulla sicurezza, mentre di sicuro una serie di diodi hanno una resistenza dinamica più alta di uno soltanto. Se con EL34 c'è bisogno di margine meglio uno da 30V selezionato per una bassa resistenza dinamica. Con la E810F non credo ce ne sia bisogno perchè ha già un margine di 20V di suo. Almeno credo e spero.

Ok per la resistenza di piccolo valore per evitare auotscillazioni anche se forse una ferrite potrebbe essere più efficace.

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 28 ott 2011, 14:26
da UnixMan
LuCe68 ha scritto: C'è un motivo per utilizzare uno zener piccolo. Nello pseudo triodo la tensione che puoi sfruttare non è quella anodica (più alta) ma quella su G2.
ahem... ti è sfuggito un "piccolo" dettaglio: proprio quello è uno dei tanti vantaggi (e forse proprio il principale) della configurazione con gli zener!!!

Il limite è per l'appunto sulla Vg2(max), che spesso è sensibilmente minore di Va(max). Ma, se ci metti gli zener e quindi Vg2<Va, Va può essere tranquillamente maggiore di Vg2(max)!!!

Se ad es. Va(max) è di 400V e Vg2(max) di soli 250V, se metti una serie di zener per un totale di 150V tra A e g2, puoi tranquillamente lavorare a pseudotriodo con una anodica fino a 400V!

In altre parole, con gli zener il limite sulla tensione diventa (ovviamente, se ci pensi):

Va<(Vg2(max)+Vz)<=Va(max)

e non più Va<Vg2(max)<=Va(max)!

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 28 ott 2011, 21:07
da LuCe68
Osservazione più che corretta e ne faccio tesoro. Ho però una domanda:
Che succede se la tensione anodica scende fino a interdire la conduzione dello zener ? La G2 (e la G3) risulterebbe floating e il tubo come si comporta?

Re: Pentode "true" vs "pseudo" connected

Inviato: 28 ott 2011, 21:41
da UnixMan
LuCe68 ha scritto:Osservazione più che corretta e ne faccio tesoro. Ho però una domanda:
Che succede se la tensione anodica scende fino a interdire la conduzione dello zener ? La G2 (e la G3) risulterebbe floating e il tubo come si comporta?
con la g2 floating presumo che il peggio che possa accadere è che questa si carichi negativamente (per via degli elettroni che ci vanno a sbattere e che poi non possono più andare da nessuna parte) mandando il tubo in cut-off.

Ma non succede: in parallelo agli zener ci sono sempre le R! ;)