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Normativa su alta fedeltà

Inviato: 31 dic 2010, 09:38
da klingsor74
Vorrei sapere se ci sono normative che stabiliscono parametri elettrici e meccanici standard, in conformità ai quali un apparecchio può essere considerato a pieno diritto ad alta fedeltà (norme DIN, ecc)?
Cordiali saluti, e buoni ascolti!
Giorgio

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 31 dic 2010, 10:15
da dueeffe
klingsor74 ha scritto:Vorrei sapere se ci sono normative che stabiliscono parametri elettrici e meccanici standard, in conformità ai quali un apparecchio può essere considerato a pieno diritto ad alta fedeltà (norme DIN, ecc)?
Cordiali saluti, e buoni ascolti!
Giorgio


Capita spesso (in giro per il mondo) che qualcuno rivolga questa domanda..
Ed ogni volta mi viene in mente questa paginetta di wiki:

http://it.wikipedia.org/wiki/Alta_fedelt%C3%A0

Dice bene, wiki, quando racconta che il termine è nato grazie alla RCA e la sua valvola 6L6.
Dice bene pure quando specifica che tal termine divenne un marchio, "corredato" da diverse norme DIN e RIAA.

Dice malissimo, invece, quando riporta:

"La qualità audio di qualsiasi dispositivo preposto al trattamento del suono, può essere misurata in laboratorio utilizzando appropriati strumenti, per mezzo dei quali si possono rilevare molti parametri acustici, elettrici e meccanici, che quantificano la qualità dell'apparecchio."

Pur essendo questa una credenza diffusissima, è decisamente falsa (alias scientificamente obsoleta).
Essendo infatti la qualità audio (ovvero il risultato finale) un "parametro" proprio di un sistema Tempo Variante (quale appunto è un sistema di riproduzione musicale) esso è scorrelato (per definizione) da qualsiasi misura eseguita nella realtà fisica.

saluti,

FF

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 31 dic 2010, 12:20
da UnixMan
dueeffe ha scritto:Pur essendo questa una credenza diffusissima, è decisamente falsa (alias scientificamente obsoleta). Essendo infatti la qualità audio (ovvero il risultato finale) un "parametro" proprio di un sistema Tempo Variante (quale appunto è un sistema di riproduzione musicale) esso è scorrelato (per definizione) da qualsiasi misura eseguita nella realtà fisica.
per correttezza e completezza forse sarebbe il caso di precisare che questa è una opinione tua. Giusta o sbagliata che sia, non coincide affatto con le posizioni della scienza ufficiale.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 31 dic 2010, 13:17
da dueeffe
UnixMan ha scritto:
dueeffe ha scritto:Pur essendo questa una credenza diffusissima, è decisamente falsa (alias scientificamente obsoleta). Essendo infatti la qualità audio (ovvero il risultato finale) un "parametro" proprio di un sistema Tempo Variante (quale appunto è un sistema di riproduzione musicale) esso è scorrelato (per definizione) da qualsiasi misura eseguita nella realtà fisica.
per correttezza e completezza forse sarebbe il caso di precisare che questa è una opinione tua. Giusta o sbagliata che sia, non coincide affatto con le posizioni della scienza ufficiale.

Per correttezza e completezza andrebbe fatta informazione.
E non disinformazione come stai facendo tu con questo intervento.

Quella che ho espresso non è una mia opinione, bensì è scienza.

La scienza, infatti, ti dice che già a livello di loudness (cioè di intensità percepita...figuriamoci a discutere di qualità !!) non c'è correlazione con le tue misurette.
Non per nulla il Phon ed il Sone non sono accettattati nel sistema SI.
(e stiamo parlando solamente di toni puri. Figuariamoci il resto...)

Quindi, please...

FF

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 31 dic 2010, 13:49
da UnixMan
citami qualche articolo sul JAES (o altra rivista scientifica peer-reviewed) in cui si affermi che "la qualità audio è scorrelata da qualsiasi misura eseguita nella realtà fisica".

Se non ne trovi, prova a pubblicarne uno tu. Quando lo vedo pubblicato sul JAES ne riparliamo.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 31 dic 2010, 13:58
da dueeffe
UnixMan ha scritto:citami qualche articolo sul JAES (o altra rivista scientifica peer-reviewed) in cui si affermi che "la qualità audio è scorrelata da qualsiasi misura eseguita nella realtà fisica".

Se non ne trovi, prova a pubblicarne uno tu. Quando lo vedo pubblicato sul JAES ne riparliamo.


Continui ad essere completamente fuori strada.

IO non devo pubblicare proprio nulla.

Semmai sei tu che devi dimostrare (a questo punto al mondo intero) che esiste una correlazione tra una misura fisica (dimmi tu quale) e la qualità percepita.
Non ti dovrebbe essere difficile (se fosse come credi e dici) trovarla ed indicarla qui.
E questo chiuderebbe il discorso...

Il contrario non è possibile (basta un po' di logica), perchè io non posso indicarti ciò che non esiste.
Se credi che esistano i draghi, sei tu che devi dimostrarlo. Non io.

Aspetto con ansia di vedere queste correlazioni. Prendile dal JAES, prendile dove ti pare ma illuminaci!

FF

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 31 dic 2010, 14:10
da UnixMan
Io non ho espresso giudizi di merito: non devo dimostrare proprio nulla. Mi sono limitato a dire che la tua affermazione non trova alcun riscontro nella comunità scientifica, di cui in campo audio la AES (Audio Engineering Society) è una delle voci più autorevoli.

Se vuoi dimostrare che le tue affermazioni sono in accordo con la scienza ufficiale, citami gli articoli (di riviste scientifiche peer-reviewed) a cui fare riferimento.

Altrimenti, qualunque cosa tu dica resta solo una tua opinione.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 31 dic 2010, 14:27
da dueeffe
UnixMan ha scritto:Io non ho espresso giudizi di merito e non devo dimostrare proprio nulla. Mi sono limitato a dire che la posizione della comunità scientifica, di cui in campo audio la AES (Audio Engineering Society) è una delle voci più autorevoli, è decisamente diversa dalla tua.

Se vuoi dimostrare che le tue affermazioni sono in accordo con la scienza ufficiale, citami gli articoli cui fare riferimento.

Altrimenti, qualunque cosa dici resta una tua opinione.


Se la tua intenzione fosse stata quella di "precisare" la posizione ufficiale della scienza e affermare che essa è diversa da quel che ho scritto io, avresti dovuto (come minimo) dettagliare questa tua affermazione.

Non s'è visto, invece, nulla in tal senso.
Se non quattro parole generiche (supportate praticamente dal nulla) a fini meramente polemici.

Eppure la verità è semplice.
La metrologia è una cosa seria, e la scienza ufficiale pure.
L'esempio del Phon, evidentemente, non ti ha "mosso" nemmeno di un millimetro.

Ma questo non cambia il fatto che, allo stato attuale, non risulta alcuna unità di misura (nè fondamentale nè derivata) della qualità sonora, con caratteristiche tali da poter essere credibile, e quindi da poter essere correlata alle grandezze presenti nel SI (Sistema internazionale), che (guarda caso) sono quelle usate per le misurazioni.

La Scienza ufficiale, quindi, allo stato attuale non prevede l'esistenza delle tue millantate correlazioni.
Perchè, per la Scienza, le correlazioni non si possono fare a chiacchiere.
(a dispetto di tutto ciò che possiate eventualmente "blaterare" tu o quelli dell'AES)

Come ti ripeto, non scherziamo.

FF

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 31 dic 2010, 14:30
da UnixMan
Ripeto: citami qualche articolo sul JAES (o altra rivista scientifica peer-reviewed) in cui si affermi che "la qualità audio è scorrelata da qualsiasi misura eseguita nella realtà fisica".

Se non ne trovi, prova a pubblicarne uno tu. Quando lo vedo pubblicato sul JAES ne possiamo riparlare.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 13:54
da nullo
Sperando di uscire dal solito ping pong, un banale esempio:
In effetti le caratteristiche di funzionamento di un certo altoparlante possono spesso determinarne una "personalità" più adatta a certe utilizzazioni (e conseguentemente meno adatta per altre) senza che sia possibile perciò dare un giudizio di preferenza assoluta con un altro ipotetico altoparlante la cui "personalità", porti a risultati diametralmente opposti.
Non è vero ad esempio che se un diffusore "suona bene" con la musica da camera o sinfonica debba per forza essere considerato buono anche da chi ascolta abitualmente solo musica "DISCO".
Ecco quindi che il compito del tecnico e dell'appassionato che vogliano trarre dei giudizi assoluti di qualità di sistemi di altoparlanti, basandosi su misure oggettive si complica enormemente dato che un certo insieme di risultati deve essere valutato in funzione della destinazione cui il sistema è orientato.
Da :

http://www.renatogiussani.it/misasc.htm

Quindi occorre accordarsi sui concetti base prima di partire col la partita di ping pong, di cosa stiamo parlando? Della definizione di caratteristiche che identificano un marchio, o di caratteristiche che devono auspicabilmente incontrarsi con le aspettative di un ascoltatore?

Se per garantire la ripetitività dei risultati, si deve annichilire l'utente finale, mi pare che siamo fuori strada. Una cosa è dover presentare una brochure da cui qualcuno deve attingere delle info di carattere generale, una cosa è stabilire come l'insieme interagisce e propone un messaggio in riproduzione. Una bella differenza fra uno strumento grossolano e qualcosa di sofisticato.

Non occorre scomodare né la Scienza (tramite i suoi ambasciatori), né improvvidi avventurieri che mulinano inutilmente le armi contro il pensiero ortodosso per risolvere la questione...

Basta la semplice osservazione dello stato di fatto della produzione e fruizione di prodotti atti alla riproduzione che si fregiano di appellativi hi-fi e hi-end, lo stato di fatto ha già sancito da tempo come stiano le cose... un totale caos!

Una soluzione per ogni "orecchia", con buona pace della ripetibilità dei risultati, che imporrebbero, ad es. un solo tipo di stanza, di baffle, di box di ecc. ecc.

Continuare col ping pong, mi pare perfettamente inutile, sarebbe meglio approfondire e spiegare la propria visione, lasciando alle persone la possibilità di farsi la loro opinione.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 18:49
da misureaudio
Da Wikipedia:
dueeffe ha scritto: "La qualità audio di qualsiasi dispositivo preposto al trattamento del suono, può essere misurata in laboratorio utilizzando appropriati strumenti, per mezzo dei quali si possono rilevare molti parametri acustici, elettrici e meccanici, che quantificano la qualità dell'apparecchio."
Sarebbe vero se ci si potesse accontentare di

a) qualità (*) fisica e tecnologica del dispositivo;
b) non ci fosse il "problemino" di cui qui sotto:
dueeffe ha scritto: Essendo infatti la qualità audio (ovvero il risultato finale) un "parametro" proprio di un sistema Tempo Variante (quale appunto è un sistema di riproduzione musicale) esso è scorrelato (per definizione) da qualsiasi misura eseguita nella realtà fisica.
FF
E questo deriva, per quanto risulta anche a me, dalla Scienza (Quella che più ufficiale non si può).

O mi dite che i meccanismi percettivi, seguiti da quelli mentali di formazione di significati, attribuzione di valori estetici, riconoscimento del suono attribuibile come un tutto inscindibile a uno strumento musicale naturale sono esprimibili con approssimazioni del primo ordine, prodotti scalari in spazi lineari di funzioni periodiche a supporto infinito (FFT), funzioni di trasferimento? Spererei di no.

Se fosse vero quel che dice Wikipedia per l'audio, non ci sarebbero più non dico le gare di formula 1 ma nemmeno gli incidenti stradali...

(*) Posto che per "qualità" qui indico un set preconfezionato di misure, (il cui output consiste di un vettore numerico), per di più ispirate a un modello descrittivo scelto a priori da noi. "Scelto da noi" non vuol dire "intrinseco alla relazione tra dispositivo sottoposto a test e formazione di contenuto percepito di tipo musicale e tale da essere esteticamente rilevante".

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 18:55
da misureaudio
Una rete neurale in backpropagation su tre layer si può assimilare a un automa deterministico a stati finiti?

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 18:57
da misureaudio
Suona meglio la perfezione alle misure di un finale Halcro o quanto esce, ascoltando, da un Klimo Beltaine?

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 19:56
da dueeffe
misureaudio ha scritto: b) non ci fosse il "problemino" di cui qui sotto:
dueeffe ha scritto: Essendo infatti la qualità audio (ovvero il risultato finale) un "parametro" proprio di un sistema Tempo Variante (quale appunto è un sistema di riproduzione musicale) esso è scorrelato (per definizione) da qualsiasi misura eseguita nella realtà fisica.
FF
E questo deriva, per quanto risulta anche a me, dalla Scienza (Quella che più ufficiale non si può).

Buon anno Mattia, è sempre un piacere leggerti.

Che ci vuoi fare...è gente "così"...(si arroccano,stizzano e "scalciano", piuttosto che comprendere ed accettare la semplice realtà)
Non è certo una novità in campo "idiofilo", nè in campo "pseudo scuola radioelettra".

salutoni,

Fabio.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 20:09
da UnixMan
Scusate ma, al di la' delle affermazioni a dir poco semplicistiche su Wikipedia e delle assurde pretese di Fabio di spacciare le sue tesi personali come coincidenti con quelle della comunità scientifica by-and-large, mi spiegate cosa c'entra tutto questo con la domanda che ha aperto questo thread?
klingsor74 ha scritto:Vorrei sapere se ci sono normative che stabiliscono parametri elettrici e meccanici standard, in conformità ai quali un apparecchio può essere considerato a pieno diritto ad alta fedeltà (norme DIN, ecc)?
Giorgio ha chiesto se esistono normative e standard, NON se/come si può giudicare il suono di un apparecchio!

Come risposta ad una simile domanda immagino che ci si aspetterebbe di ricevere riferimenti a normative e standard (che esistono: DIN, ISO, THX, ecc), non le solite disquisizioni da audiofili su suono e misure...

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 20:19
da dueeffe
UnixMan ha scritto:assurde pretese di Fabio di spacciare le sue tesi personali come coincidenti con quelle della comunità scientifica

Non sono mie tesi personali.
Se non hai cognizione alcuna di quale sia la posizione ufficiale della Scienza (o come comunque funzioni la Scienza), abbi almeno il buonsenso di tacere (almeno nel dubbio), anzichè provocare e sentenziare in modo semplicemente scellerato (visto che sei in posizione "rossa", e lo dico perchè non avevo certamente chiuso IO la discusione "pro domo mea" - per avere l'ultima parola -, ovvero senza segnalazioni "rosse" di avvertimento o chiarificazione in merito).

FF

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 20:30
da misureaudio
a) Buon anno a Fabio, a Paolo e a tutti color che ci stanno leggendo.
b) Non ho nessunissima questione pendente ne' antipatia per Paolo, questo lo voglio premettere.

Mi permetto di chiedere a Paolo:

"Quel che fa il cervello" lo puoi descrivere o anche solo approssimare con una Transfer Function modellante un qualsivoglia sistema LTI? :smile:

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 20:34
da dueeffe
misureaudio ha scritto: un qualsivoglia sistema LTI? :smile:

Ciao Mattia,

rinnovo gli auguri.

In Natura non vi è nulla che sia propriamente LTI!


salutoni,

Fabio.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 22:43
da UnixMan
misureaudio ha scritto: Mi permetto di chiedere a Paolo:

"Quel che fa il cervello" lo puoi descrivere o anche solo approssimare con una Transfer Function modellante un qualsivoglia sistema LTI? :smile:
ripeto: che cosa ha a che fare tutto ciò con standard e normative, che sono l'oggetto di questo thread? Tutti questi discorsi possono anche essere interessanti, ma in questo thread sono completamente Off Topic!

Ciò premesso, tanto per chiarire, la mia posizione personale sulla questione misure vs. qualità percepita è sicuramente "più vicina" a quella di Fabio che non alle semplicistiche affermazioni su Wikipedia che hanno aperto questa serie di off-topic. Ma ciò non toglie che la posizione di Fabio, per quanto legittima e razionale, sia a dir poco controversa e di certo non rappresentativa di quanto comunemente accettato dalla comunità scientifica ufficiale. Fabio potrebbe anche avere tutte le ragioni di questo mondo ma, se non sottopone le sue tesi alla valutazione ed alle necessarie verifiche da parte di tale comunità quantomeno scrivendo un articolo per una rivista scientifica peer-reviewed ed ottenendone la pubblicazione, non può in alcun modo arrogarsi il diritto di affermare che le sue tesi sono scienza. E tantomeno pretendere che qualsiasi affermazione contraria venga considerata «scientificamente obsoleta».

Questo ovviamente è vero a prescindere da qualsiasi cosa possa pensarne io, tu o chiunque altro in questa sede. Discuterne qui è perfettamente inutile. Se vuole un riconoscimento per le sue tesi, non è qui e con noi che deve difenderle.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 02 gen 2011, 23:14
da nullo
Dopo la partita, si potrà andare oltre?

http://www.youtube.com/watch?v=GGjsGIkwbeE

Mattia, Fabio, potete fornire link o citare altra fonte per far capire qualcosa in più anche ai comuni mortali?

Sistema LT per molti non ha significato.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 08:17
da misureaudio
nullo ha scritto:Dopo la partita, si potrà andare oltre?

http://www.youtube.com/watch?v=GGjsGIkwbeE

Mattia, Fabio, potete fornire link o citare altra fonte per far capire qualcosa in più anche ai comuni mortali?

Sistema LT per molti non ha significato.
LTI = Linear TIme Invariant.

Il funzionamento del sistema è interamente descritto dalla sua risposta all'impulso, la quale non varia in funzione del tempo.

In pratica ecciti l'ingresso del sistema con un impulso stretto e osservi l'output. La trasformata di Fourier dell'output descrive risposta in ampiezza e risposta in fase del sistema.

Il comprendere invece l'ascoltatore nel sistema complessivo porta all'introduzione della non invarianza. (*)

In realtà, legata per lo più a fattori termici, la non invarianza dovrebbe essere messa in conto anche nei dispositivi attivi e passivi degli stadi di segnale e potenza, e certamente andrebbe caratterizzato il comportamento in funzione delle variazioni di temperatura nelle bobine mobili degli altoparlanti, delle sospensioni in gomma... Diciamo pure che tali variazioni possono essere lente, non per questo del tutto ininfluenti sul risultato percepito.

La non invarianza legata all'ascoltatore è caratterizzata da altri meccanismi (ad esempio attenzione differenziale, aspettativa...), citati e spiegati più volte dall'Ing.Lorenzo Russo e dal Dr.Paolo Caviglia, (direi, a mio giudizio, con evidente chiarezza).

(*) (Più vari fenomeni non lineari legati alla fisiologia dell'orecchio.)(v. Turicchia)

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 08:24
da misureaudio
UnixMan ha scritto: ripeto: che cosa ha a che fare tutto ciò con standard e normative, che sono l'oggetto di questo thread? Tutti questi discorsi possono anche essere interessanti, ma in questo thread sono completamente Off Topic!
Un possibile legame di significati lo trovi, direi, nel proliferare nel tempo di vari standard di misura, (partiamo pure da DIN, IEC e altri), che hanno dovuto focalizzare l'attenzione su caratterizzazioni del dispositivo sotto test sempre differenti e mai soddisfacenti. Considera, all'opposto, norme DIN e set di misure proposte dalle riviste più note in campo internazionale. Aggiungi il fatto che spesso, cosa evidenziata ad esempio da Stereophile, possano essere dichiarate delle discrepanze tra risultati di laboratorio e gradimento soggettivo da parte dei redattori della critica di ascolto (sperando che non scrivano perché pagati...)

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 08:35
da misureaudio
UnixMan ha scritto: Ciò premesso, tanto per chiarire, la mia posizione personale sulla questione misure vs. qualità percepita è sicuramente "più vicina" a quella di Fabio che non alle semplicistiche affermazioni su Wikipedia che hanno aperto questa serie di off-topic. Ma ciò non toglie che la posizione di Fabio, per quanto legittima e razionale, sia a dir poco controversa e di certo non rappresentativa di quanto comunemente accettato dalla comunità scientifica ufficiale.
Paolo, potremmo concordare su un distinguo, quello tra comunità scientifica e comunità tecnica? E' un distinguo lecito, che non offende nessuno, che anzi fotografa una realtà ben precisa, quella che non confonde i tecnici applicativi, per quanto bravi e rispettabili, con i fondatori e "manutentori" dell'apparato teorico accademicamente accettato. Le tesi di Fabio sono la replica, spiegata in modo che può piacere o meno, della ufficialità della Teoria dei Sistemi. Io, che mi diverto all'idea di analizzatori di spettro & co. non mi sento minimamente offeso o sminuito dalla lettura di quanto scrive. Anzi, ne ho avuto sempre spunto per approfondimento personale, cosa che mi ha anche gratificato di un modo nuovo di guardare a certe fenomenologie di ascolto. (Mi sa tanto che Fabio tenda a "pagarla", nella comunicazione con il Forum, per i propri modi non sempre esattamente soft. Io andrei oltre e mi concentrerei sui contenuti. :smile:)

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 08:39
da nullo
Mattia, di queste cose si parla da diverso tempo e le loro implicazioni possono risultare o meno interessanti a seconda di come ci si pone, ti/vi ho chiesto una chiarificazione in questa sede, perché chi si sintonizzasse all'ultimo momento, e magari facesse una rapida ricerca sulla rete potrebbe trovarsi davanti ad una curiosa situazione del C. .... C. ... i. :grin:

http://motxam.interfree.it/linear_transfer.html



Interessante il passaggio relativo alle variazioni per così dire lente, è abbastanza facile percepire il risultato di simili variazioni sul suono, un riscontro sotto forma di misura è disponibile? In pratica, due "fotografie" del sistema fatte a debita distanza di tempo, sono possibili, ma possiamo dargli un valore univoco e ripetibile?

Mi pare che tu abbia anche fatto misure di tipo diverso e legate a sollecitazioni meccaniche, pensi sarà possibile quantificare per via statistica l'influenza di tali problematiche rilevate, oppure continueremo a dover cercare di eliminarne gli effetti in via preventiva, senza neanche potergli attribuire un valore di quel tipo.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 08:47
da misureaudio
nullo ha scritto: Mi pare che tu abbia anche fatto misure di tipo diverso e legate a sollecitazioni meccaniche, pensi sarà possibile quantificare per via statistica l'influenza di tali problematiche rilevate, oppure continueremo a dover cercare di eliminarne gli effetti in via preventiva, senza neanche potergli attribuire un valore di quel tipo.
Erano solo limitatissime esemplificazioni di tipo qualitativo sul comportamento di un pre a valvole non adeguatamente isolato, meccanicamente, dall'ambiente di ascolto (ambiente di propagazione di energia meccanica su onde generate dai diffusori, nel caso reale, quello che ci riguarda tutti ascoltando musica). Quello che si evidenziava era il comportamento residuale, rispetto a vibrazioni incidenti, di 2 set di valvole selezionate preventivamente come non microfoniche.

La questione dell'isolamento preventivo del sistema di ascolto è il punto iniziale imprescindibile, a mio avviso. Un impianto lo si valuta se è garantito a priori che in nessuna sua parte possa comportarsi come un microfono. Un set di molle ad aria costituisce una garanzia preventiva in tal senso. La cosa è, ribadisco, garantita a partire dalla teoria.

Aggiungo una osservazione importante: sono contrario strutturalmente all'adozione di metodologie di tipo statistico, dato che presuppongono, applicate alle nostre problematiche di ascolto e riproduzione, il calcolo di valori medi (un numero) su intervalli di tempo finiti, (non istanti infinitamente brevi). Pertanto si tratta dell'opposto di quanto invece va fatto: ricordate il discorso dell'Ing.Russo sulla non alterazione dei tempi di esistenza dei suoni (musicali)?

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 11:39
da klingsor74
Ho trovato questo elenco di norme DIN che standardizzano le apparecchiature ad alta fedeltà:
DIN 45500-1
DIN 45500-2
DIN 45500-3
DIN 45500-4
DIN 45500-5
DIN 45500-6
DIN 45500-7
DIN 45500-8
DIN 45500-10
Le ho trovate al link:
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_DIN_standards
Però non so dove scaricarle, magari in lingua inglese.....qualcuno di voi può essermi di aiuto?
Cordiali saluti, e buoni ascolti!
Giorgio

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 11:55
da misureaudio
Delle DIN trovo solo la lista senza ulteriori link.

C'è invece:

http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/en/ ... easurement

e

http://www.lennartlabs.se/philosophy/greathobby4.htm

fatti salvi i discorsi di prima...

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 11:56
da misureaudio
misureaudio ha scritto:Delle DIN trovo solo la lista senza ulteriori link.

C'è invece:

http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/en/ ... easurement

fatti salvi i discorsi di prima...
Specie sulla opportunità del titolo: "Audio_quality_measurement"...

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 12:17
da stereosound
misureaudio ha scritto:
LTI = Linear TIme Invariant.
Il funzionamento del sistema è interamente descritto dalla sua risposta all'impulso, la quale non varia in funzione del tempo.
In pratica ecciti l'ingresso del sistema con un impulso stretto e osservi l'output. La trasformata di Fourier dell'output descrive risposta in ampiezza e risposta in fase del sistema.
Sto seguendo con un certo interesse questo 3D, vorrei fare una domanda per capire meglio come viene stimolato il sistema:quale tipo di impulso viene usato per eccitare l'ingresso e come viene "osservato" l'impulso in usita?
Grazie!

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 13:15
da misureaudio
stereosound ha scritto: Sto seguendo con un certo interesse questo 3D, vorrei fare una domanda per capire meglio come viene stimolato il sistema:quale tipo di impulso viene usato per eccitare l'ingresso e come viene "osservato" l'impulso in usita?
Grazie!
Input:

definizione matematica:

f(t)=0, t<>t0, t0 assegnato.
f(t)=1, t=t0

In pratica si può approssimare con un file wav contenente un unico campione diverso da 0, lungo 1 sec. Si possono generare file test ad esempio con MATLAB.

fs=44100;
bits=16;
y=zeros(1,44100);
y(1)=1;
wavwrite(y,fs,bits,'c:\impulso.wav');

genera un file wav monofonico della durata di 1 sec. a fs = 44.1kHz

L'impulso effettivo corrispondente è quello dovuto al D/A che genera il segnale materialmente. I D/A di un RME ADI2 generano un impulso convenientemente privo di pre e post echo, ad esempio.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 13:17
da misureaudio
In uscita si preleva con una sonda, eventualmente attenuatrice e calibrata, il segnale, per inviarlo a un analizzatore.

http://digilander.libero.it/HarryKlein/ ... index.html

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 14:16
da stereosound
Indicativamente credo di aver capito anche se ,per mia disgrazia,non mastico questa materia così ostica...questa metodologia di analisi si applica ad un sistema completo di diffusori acustici? La sonda,in tal senso , è microfonica? ,e nell'eventualità che fosse microfonica come verrebbe considerata ed eventualmente eliminata l'interazione con l' ambiente?
PS,potrei aver fatto anche una domanda non esattamente correlata alla spiegazione data!
Grazie!

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 15:47
da misureaudio
stereosound ha scritto:Indicativamente credo di aver capito anche se ,per mia disgrazia,non mastico questa materia così ostica...questa metodologia di analisi si applica ad un sistema completo di diffusori acustici? La sonda,in tal senso , è microfonica? ,e nell'eventualità che fosse microfonica come verrebbe considerata ed eventualmente eliminata l'interazione con l' ambiente?
PS,potrei aver fatto anche una domanda non esattamente correlata alla spiegazione data!
Grazie!
La questione delle misure fisiche su una catena che termini sui diffusori in ambiente è stata trattata essenzialmente da R.Heyser, con la Time Delay Spectrometry. Si rimanda pertanto al consistente corpus disciplinare, a partire dall'articolo originale di Heyser. Non mi metto qui a raccogliere, mi vorrai scusare, il materiale necessario ad approfondire il tutto, considerato il pondus. Riporto da Heyser:

"A new acoustical measurement technique has been developed that provides a solution for the conflicting requirements of anechoic spectral measurements in the presence of a reverberant environment. This technique, called time delay spectrometry, recognizes that a system-forcing function linearly relating frequency with time provides spatial discrimination of signals of variable path length when perceived by a frequency-tracking spectrum analyzer."

Ricordo anche che si tratta in ogni caso di misure sul sistema fisico. La funzione di correlazione con il sistema che comprenda l'ascoltatore (umano) non è nota. Sul presupposto della non invarianza, (ineliminabile dall'ascoltatore, oltre che implicita, anche se in senso da chiarire criticamente, nell'intrinseca caoticizzazione delle emissioni ritardate in ambiente) non è nemmeno pensabile costruirla. In realtà la TDS serve a farsi una idea della consueta risposta in frequenza dell'altoparlante, visto forzosamente come sistema LTI, in virtù dell'isolamento virtuale della cassa dall'ambiente stesso. Su questi argomenti è sempre interessante reperire gli articoli dell'Ing.Paolo Nuti, fin dai tempi dei quaderni dello IAF, accompagnanti la rivista Suono. Son passati anni. Tanti.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 16:02
da misureaudio
Restano alcune osservazioni critiche delle tecniche di misura di altoparlanti in ambiente:

1) la cassa è un oggetto esteso in nulla assimilabile all'unione di corpi rigidi, e questo vale non solo per le parti sospese tenute insieme da sospensioni di cedevolezza data.
2) (idem per il microfono di misura)
3) la cassa genera un campo di pressione dipendente dal tempo, più da altri parametri normalmente trascurati perché a lenta variazione (temperatura dell'ambiente) o assumibili come costanti (quota altimetrica del sito, con conseguenti pressioni barometriche)
4) Il campo al punto 3) è, appunto un campo. Nessuna misura in un punto dice nulla del campo e tanto meno dice qualcosa della sua evoluzione temporale, peggio se parliamo di ambienti reali.
5) nessuna tecnica di misura della risposta in frequenza (comprendendo ivi tecniche per descriverne l'evoluzione temporale per segnali eccitatori di tipo impulsivo), anche se prevede sofisticate tecniche di "slicing" temporale (Short Term Fourier Transform, MLSSA, rappresentazioni Wavelet a scalogramma di Morlet, grafici assonometrici di decadimento spettrale) dice la "verità completa" sull'esistenza del segnale, e questo già a livello fisico. Ve lo immaginate il livello della costruzione più o meno faticosa, da parte del cervello, di un qualsivoglia significato musicale?
6) la matematica aiuta a rappresentare il segnale ma non coincide mai la rappresentazione con il segnale musicale, dato che si tratta di un fenomeno essenzialmente transiente. Tutti i testi di Teoria dei Segnali, scritti da chi progetta Radar, Sonar, Sistemi di Telemetria, gente per intenderci che si occupa di Satelliti ad uso militare, trattano chiaramente i limiti di utilizzo dell'abusata FFT e derivati. In particolare nessuno si sogna di dire che siano equivalenti, (conservanti tutta l'informazione, dimensione per dimensione) il segnale nel tempo e la sua rappresentazione, se il segnale non è stazionario.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 16:04
da misureaudio
Aggiungiamo l'osservazione fondamentale, cito testualmente dall'Ing.Lorenzo Russo:

"Le 'recchie sono due".

Non mi sento di dargli torto.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 03 gen 2011, 20:56
da stereosound
Bene!,intanto apprezzo le spiegazioni date...anch'io leggevo Paolo Nuti nei lontani anni 70-80 sulla rivista Suono. Già allora,pur non essendo mai stato nè esperto nè pratico di misure,mi piaceva leggere i suoi scritti e i vari appunti dello IAF. A quel tempo avevo già intuito che sotto l'aspetto percettivo(della percezione cognitiva individuale) si potevano non trovare possibili correlazioni con eventuali misure basate su stimoli acustici/elettrici di riferimento su un sistema di riproduzione sonora da testare. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti... ma molti dubbi restano.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 08:14
da klingsor74
misureaudio ha scritto:Delle DIN trovo solo la lista senza ulteriori link.

C'è invece:

http://www.worldlingo.com/ma/enwiki/en/ ... easurement

e

http://www.lennartlabs.se/philosophy/greathobby4.htm

fatti salvi i discorsi di prima...
Grazie tante, quindi purtroppo online si trova solo l'elenco delle suddette norme DIN.....peccato, sarei stato curioso di leggerle in inglese!
Tanti saluti!
Giorgio

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 08:50
da drpaolo
Gli Enti di Normazione si finanziano anche vendendo i fascicoli di normativa; è quindi impossibile (sarebbe illegale) scaricare da Internet le c.d. "norme".

Tra l'altro molto ci sarebbe da dire su questo, non ultimo il fatto che la "meravigliosa" Wikipedia citi ancora le norme DIN 45500, quando le norme tedesche aggiornate per l'alta fedeltà domestica sono queste (e recepiscono la normativa IEC e EN):

http://www.beuth.de/langanzeige/DIN-EN- ... =264614130

(tratte dal sito del distributore tedesco dell'Istituto DIN; se vuoi le puoi acquistare qui).

Dato che me l'avete tirata fuori con le pinze, parliamo allora di AES.

Pemetto innanzitutto che la normativa di standardizzazione ha lo scopo esclusivo (quando viene usata per paragoni qualitativi) di pura classificazione merceologica.

La normativa di standardizzazione viene emessa generalmente da Istituti nazionali o internazionali e quasi mai da libere e private Associazioni di Ingegneria. Negli Stati Uniti -a mia conoscenza - esistono Associazioni di Ingegneria che editano talvolta degli "Standard", ma solo in settori dove è assente la normalizzazione dell'Istituto nazionale.

Questi "Standard" diventano de facto gli standard dello specifico settore, ma solo in assenza di documenti di origine "superiore" e non hanno valore di cogenza.

L'AES è una libera e privata associazione di professionisti, non diversa, dal punto di vista della partecipazione, da AudioFaidate.
Non mi risulta che AES abbia emesso standard cogenti per il mondo dell'alta fedeltà, per cui -da questo punto di vista- il parere dei soloni AES non ha più valore del parere di molti di noi.
Anzi, ci sono alcune persone nel Forum che potrebbero tranquillamente insegnare molto all'AES, se solo ne valesse la pena. (ricordate il vecchio proverbio: a lavare la testa all'asino...).

(Che poi mi si deve dimostrare che il peer review, per l'AES , funzioni veramente....).

La normalizzazione è fondamentale in una società industriale complessa per ragioni che potete facilmente comprendere, ma da qui a pensare che possa essere tout-court sinonimo di qualità ce ne passa; essa è -lo ripeto- fondamentale per la classificazione merceologica e stabilisce in maniera perfetta quello che può, o non può, essere messo in commercio in maniera legale.

Le norme DIN (o similari) sono quindi perfettamente adatte al capo specifico della Stereofonia-Alta Fedeltà, ma più di li non vanno !

Tra l'altro, per la normativa europea vigente, ogni misura "merceologica" nel campo dell'alta fedeltà -come in ogni altro campo dell'elettronica- (potenza di uscita, distorsione, etc), fatta dal produttore, deve avere la tracciabilità all'Istituto Nazionale di Taratura, altrimenti si rischia di commettere, tra gli altri, anche il reato di frode in commercio.

Questo per informazione...

P.S. La Stereofonia-Alta Fedeltà definita dalla Norma DIN è -in sé- perfetta (ragionateci sopra con logica e lo verificherete anche voi); a maggior ragione non si capisce cosa ci stia a fare l'AES....

Paolo

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 10:10
da marziom
Ciao Paolo,
è un piacere rileggerti su questi schermi, come sempre del resto.
drpaolo ha scritto:Tra l'altro, per la normativa europea vigente, ogni misura "merceologica" nel campo dell'alta fedeltà -come in ogni altro campo dell'elettronica- (potenza di uscita, distorsione, etc), fatta dal produttore, deve avere la tracciabilità all'Istituto Nazionale di Taratura, altrimenti si rischia di commettere, tra gli altri, anche il reato di frode in commercio.
intendi l'uso di strumentazione certificata e riferibile SIT?

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 11:06
da misureaudio
Repetita juvant:

GRANDE Paolo! :smile:

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 12:40
da UnixMan
Ciao Paolo,

piacere di rileggerti "su questi schermi". :)
drpaolo ha scritto:Pemetto innanzitutto che la normativa di standardizzazione ha lo scopo esclusivo (quando viene usata per paragoni qualitativi) di pura classificazione merceologica.
esatto.

La domanda che ha dato origine al thread si riferiva solo a questo (per curiosità o qualsivoglia altro motivo), ma è stata (mis)interpretata come una richiesta se fosse possibile caratterizzare qualitativamente i prodotti audio in base a tali normative (mentre invece basta rileggerla per capire che non vi si faceva alcun riferimento diretto o indiretto a tutto ciò). Insomma un colossale qui pro quo. :D

Il mio riferimento al JAES (e ad altre pubblicazioni "ufficiali" di carattere tecnico e/o scientifico in generale) era volto unicamente a contestare una affermazione piuttosto arbitraria a sostegno di tesi legittime e possibilmente anche corrette (non sono entrato e non voglio entrare nel merito della questione, non fosse altro perché non sono sufficientemente competente in materia per farlo con cognizione di causa) ma che apparentemente sono a dir poco controverse e non generalmente riconosciute dalla comunità scientifica internazionale. Se non altro a giudicare dalla mole di lavori tecnici e scientifici (anche contemporanei) che continuano a mettere in relazione dati e misure fisiche con test di ascolto e viceversa. E che quindi apparentemente tendono proprio a cercare, definire e/o utilizzare quel genere di "correlazioni" che secondo le tesi di Fabio non potrebbero neanche esistere.

(tra parentesi, sarebbe molto interessante poter leggere una spiegazione chiara, compiuta ed esaustiva di questa apparente incongruenza. Possibilmente spiegata in termini semplici e quindi comprensibile anche ai non addetti ai lavori).

Per il resto, seguo con interesse la discussione. :)

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 13:25
da nullo
UnixMan ha scritto: E che quindi apparentemente tendono proprio a cercare, definire e/o utilizzare quel genere di "correlazioni" che secondo le tesi di Fabio non potrebbero neanche esistere.

(tra parentesi, sarebbe molto interessante poter leggere una spiegazione chiara, compiuta ed esaustiva di questa apparente incongruenza. Possibilmente spiegata in termini semplici e quindi comprensibile anche ai non addetti ai lavori).
Credo che si dica, fare di necessità virtù.... non potendo avere una correlazione esatta ( e come potresti?), ci si accontenta di una di tipo statistico, grossolanamente spannometrica.

... che è quello che si è detto fin dall'inizio, un conto è definire lo standard minimo per potersi fregiare di un marchio, un conto è poter definire la qualità di tutto il sistema che non potendo emulare il suono originale, deve accontentarsi di aderirvi in parte, con quel che ne consegue sul versante delle aspettative.

In ogni caso il risultato, ovvero il campo sonoro ricreato, dato per scontato che quello che ha affermato prima Mattia sia giusto ( e mi pare che sia incontrovertibile), non è indagabile appieno con le misure, questo, ancora prima di metterci l'uomo.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 14:24
da dueeffe
UnixMan ha scritto: contestare una affermazione piuttosto arbitraria

ma che apparentemente sono a dir poco controverse e non generalmente riconosciute dalla comunità scientifica internazionale.

Se non altro a giudicare dalla mole di lavori tecnici e scientifici (anche contemporanei) che continuano a mettere in relazione dati e misure fisiche con test di ascolto e viceversa. E che quindi apparentemente tendono proprio a cercare, definire e/o utilizzare quel genere di "correlazioni" che secondo le tesi di Fabio non potrebbero neanche esistere.


Ancora?
Devo ripeterlo all'inifinito che per la Scienza ufficiale la correlazione non esiste e non può esistere?
Non sono affermazioni arbitrare e non sono tesi mie!
Si tratta della posizione della Scienza ufficiale allo "state of art"!!!

Se poi esiste anche una quantità di tecnicisti (non Scienziati, tecnicisti...) che si ostina a cercare ciò che non può essere trovato (in barba alla Teoria dei Sistemi), beh, cosa dimostrerebbe questo??
Se in centomila ci mettiamo a cercare i draghi, questo è bastevole a dimostrare che i draghi esistono?
O ne devi trovare almeno uno?




UnixMan ha scritto:
(non sono entrato e non voglio entrare nel merito della questione, non fosse altro perché non sono sufficientemente competente in materia per farlo con cognizione di causa)

Ecco,
allora non lo fare, no?

Anzichè continuare ad etichettare le cose come "arbitrarie" o "non riconosciute"

FF

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 14:44
da sinuko
Piccola Precisazione:
L’Istituto Nazionali di Taratura non è il termine corretto.
Esistono gli Istituti Nazionali di Metrologia (http://www.inrim.it/) , che custodiscono i campioni nazionali delle varie grandezze (non tutte) …massa, lunghezza etc etc etc.
Una misura per avere “validità” deve essere eseguita con strumentazione tarata o da un istituto primario o da un centro accreditato SIT-ACRREDIA( sostanzialmente la struttura SIT garantisce che le tarature eseguite in un laboratorio siano eseguite secondo certi standard e secondo certe modalità.. in poche parole garantisce la riferibilità ai campioni nazionali [ ossia che stiamo utilizzando tutti lo stesso metro per fare le misure]) .

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 17:36
da UnixMan
dueeffe ha scritto:Non sono affermazioni arbitrare e non sono tesi mie!
Si tratta della posizione della Scienza ufficiale allo "state of art"!!!
bene. Se si tratta di scienza ufficiale, sicuramente ci saranno un bel po' di pubblicazioni scientifiche sull'argomento, specie vista la enorme portata delle relative conseguenze (e non solo in campo audio!). Allora p.f. postami i riferimenti agli articoli in cui tali tesi sono state enunciate e dimostrate. Naturalmente con riguardo a tutte le affermazioni che fai nel primo post, comprese tutte le conclusioni e le conseguenze che ne trai, ed in particolare a quelle sulla inutilità e non significatività di qualsiasi misura fisica.

Se troverò le medesime tesi e conclusioni enunciate e dimostrate su una o più pubblicazioni scientifiche ufficiali, allora indubbiamente avevi ragione a sostenere che non si tratta di tue opinioni e potevi perfino ragionevolmente affermare che le tesi contrarie sono «scientificamente obsolete» (e nel caso ti dovrei anche le mie pubbliche scuse, che non mancherei di farti).

Diversamente, le tue restano solo tesi non dimostrate (e sei tu che ti dovresti scusare con chi ci legge per aver cercato di spacciarle per ciò che non sono).

L'unica cosa su cui non hai bisogno di convincermi (perché è sostanzialmente una banale ovvietà) è che non esiste una correlazione deterministica diretta a livello di una singola esperienza (di un singolo soggetto). Ma questa mi sembra la scoperta dell'acqua calda. In pratica è equivalente a dire che non c'è modo di prevedere con esattezza una (singola) risposta soggettiva ad un dato stimolo. Cioè che una risposta soggettiva non è oggettiva. Ma va?

Ma per passare da una simile banalità al postulare che pertanto (tutte) le misure oggettive non hanno alcun senso ne mai potranno averlo, se permetti ce ne corre e parecchio.

E non basta certo appellarsi vagamente e genericamente alla teoria dei sistemi per dimostrarlo.

Posta i riferimenti ad almeno un articolo scientifico pubblicato (e non confutato) in cui si faccia tale affermazione e (fino a prova contraria) nessuno potrà più mettere in discussione quello che dici.

Diversamente non posso che concludere che tali affermazioni non siano mai state fatte in alcun articolo scientifico. E pertanto al più costituiscono una tesi non dimostrata, quindi non sono scienza "ufficiale" e soprattutto non rendono obsoleto alcunché.

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 20:58
da dueeffe
UnixMan ha scritto:
dueeffe ha scritto:Non sono affermazioni arbitrare e non sono tesi mie!
Si tratta della posizione della Scienza ufficiale allo "state of art"!!!
bene. Se si tratta di scienza ufficiale, sicuramente ci saranno un bel po' di pubblicazioni scientifiche sull'argomento

Ok, prendo atto che "sei de coccio".

Ti accontento.
E senza la pretesa d'essere esaustivo, vista l'immensa vastità della letteratura in proposito.
E, mi racconando: STUDIA!


Libro : Analisi dei sistemi dinamici
Autore: Giua Alessandro - Seatzu Carla
Editore: Springer Verlag
Data pubbl.: 2009

Libro : Introduzione ai sistemi dinamici.
Autore: Milani Comparetti Andrea
Editore: Plus
Data pubbl.: 2009

Libro : Analisi dei sistemi dinamici
Autore: Giua Alessandro - Seatzu Carla
Editore: Springer Verlag
Data pubbl.: 2006

Libro : Segnali e sistemi
Autore: Cariolaro Gianfranco - Pierobon Gianfranco - Calvagno Giancarlo
Editore: McGraw-Hill Companies
Argomento: Segnali
Data pubbl.: 2005

Libro : Teoria generale dei sistemi. Fondamenti, sviluppo, applicazioni
Autore: Bertalanffy Ludwig von
Editore: Mondadori
Data pubbl.: 2004

Libro : Esercizi di teoria dei sistemi
Autore: Palumbo Pasquale
Editore: Libreria Univ. Benedetti
Data pubbl.: 2003

Libro : Fondamenti di sistemi dinamici
Editore: McGraw-Hill Companies
Data pubbl.: 2003

Libro : Introduzione ai sistemi dinamici.
Autore: Milani Comparetti Andrea
Editore: Plus
Data pubbl.: 2002

Libro : Sistemi a eventi discreti
Autore: Di Febbraro Angela - Giua Alessandro
Editore: McGraw-Hill Companies
Data pubbl.: 2001

Libro : Sistemi dinamici (1)
Analisi
Autore: Chisci Luigi
Editore: Pitagora
Data pubbl.: 2001

Libro : Teoria dei sistemi. Appunti delle lezioni
Autore: Ruberti Antonio - Monaco Salvatore
Editore: Pitagora
Data pubbl.: 1998

Libro : Teoria dei sistemi. Complementi ed esercizi
Autore: non specificato
Editore: Euroma La Goliardica
Data pubbl.: 1998

Libro : Dai sistemi al pensiero sistemico. Per capire i sistemi e pensare con i sistemi
Autore: Mella Piero
Editore: Franco Angeli
Data pubbl.: 1997

Libro : Introduzione alla filosofia dei sistemi
Autore: Sacco Giuseppe - Sperini Massimo
Editore: Andromeda
Data pubbl.: 1997

Libro : Introduzione alla teoria dell'identificazione dei sistemi
Autore: Dalla Mora Manuela - Germani Alfredo - Manes Costanzo
Editore: Euroma La Goliardica
Data pubbl.: 1997

Libro : Introduzione alla sistemica. Pensieri
Autore: Minati Gianfranco
Editore: Kappa
Data pubbl.: 1996

Libro : Teoria dei sistemi. Quaderno. Vol. 3: I sistemi dinamici a stato vettore.
I sistemi dinamici a stato vettore
Autore: Balestrino Aldo - Celentano Giovanni
Editore: Liguori
Data pubbl.: 1996

Libro : Argomenti fondamentali di algebra lineare e teoria dei sistemi
Autore: Merli Liliana
Editore: Spiegel
Data pubbl.: 1994

Libro : La teoria dei sistemi. Presupposti, caratteristiche e sviluppi del pensiero sistemico
Autore: non specificato
Editore: Franco Angeli
Data pubbl.: 1994

Libro : Teoria dei sistemi ad eventi discreti
Autore: Tornambè Antonio
Editore: CLUT
Data pubbl.: 1994

Libro : Tipologia dei sistemi e origine della loro unità
Autore: Mathieu Vittorio
Editore: Accademia Naz. dei Lincei
Data pubbl.: 1994

Libro : Teoria dei sistemi. Esercizi e complementi
Autore: Gori Giorgi Claudio - Monaco Salvatore
Editore: Euroma La Goliardica
Data pubbl.: 1992

Libro : Dynamic analysis of complex systems
Autore: non specificato
Editore: Franco Angeli
Data pubbl.: 1991

Libro : Modi di attribuzione. Filosofia e teoria dei sistemi
Autore: Genovese Rino - Benedetti Carla - Garbolino Paolo
Editore: Liguori
Data pubbl.: 1989

Libro : Teoria dei sistemi e del controllo
Autore: Marro Giovanni
Editore: Zanichelli
Data pubbl.: 1989

Libro : Sviluppo dei sistemi e loro grado di ergodicità
Autore: Vassillo Antonio
Editore: Liguori
Data pubbl.: 1988

Libro : Alcuni metodi matematici nella teoria dei sistemi lineari di controllo
Autore: Pandolfi Luciano
Editore: Pitagora
Data pubbl.: 1986

Libro : Teoria dei sistemi
Autore: Ruberti Antonio - Isidori Alberto
Editore: Bollati Boringhieri
Data pubbl.: 1985

Libro : Introduzione alla fisica dei sistemi complessi. L'approccio mesoscopico allo studio di fluttuazioni, non linearità e autoorganizzazione
Autore: non specificato
Editore: CLUEB
Data pubbl.: 1984

Libro : Teoria dei sistemi
Autore: Balestrino Aldo - Celentano Giovanni
Editore: Liguori
Data pubbl.: 1982

Libro : Elementi di sintesi diretta dei sistemi multivariabili
Autore: Celentano Giovanni
Editore: Liguori
Data pubbl.: 1981

Libro : La scienza dei sistemi
Autore: non specificato
Editore: Accademia Naz. dei Lincei
Data pubbl.: 1975

Libro : La scienza dei sistemi
Autore: non specificato
Editore: Accademia Naz. dei Lincei
Data pubbl.: 1975

Libro : Principi dei sistemi
Autore: Forrester Jay W.
Editore: Etas
Data pubbl.: 1974

Libro : Argomenti di algebra lineare e teoria dei sistemi
Autore: Merli Liliana
Editore: Spiegel

La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza
Autore: Prigogine Ilya - Stengers Isabelle
Editore: Einaudi
Data pubbl.: 1999

Le leggi del caos
Autore: Prigogine Ilya
Editore: Laterza
Data pubbl.: 2008

Ilya Prigogine scienzato e filosofo
Autore: Gembillo Giuseppe - Giordano Giuseppe - Stramandino Flavia
Editore: Siciliano
Data pubbl.: 2000

La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura
Autore: Prigogine Ilya
Editore: Bollati Boringhieri
Data pubbl.: 1997

Tra il tempo e l'eternità
Autore: Prigogine Ilya - Stengers Isabelle
Editore: Bollati Boringhieri
Data pubbl.: 1989

Termodinamica. Dai motori termici alle strutture dissipative
Autore: Prigogine Ilya - Kondepudi Dilip
Editore: Bollati Boringhieri
Data pubbl.: 2002

La nascita del tempo
Autore: Prigogine Ilya
Editore: Bompiani
Data pubbl.: 2001

E questo è solo l’inizio.

Studia e poi ne riparliamo.


E voglio terminare (visto che non ami nemmeno la tradizione "esoterica"), con quanto Hahajah scriveva nel ’50:
“… insomma c’è tutto un mondo d’insetti nutriti d’escrementi che vorrebbe trarci nel proprio appestatoio! Noi dimostreremo loro che hanno sbagliato; i nostri passi non vacilleranno e tireremo avanti per la nostra strada, sicuri che il testimonio della nostra coscienza nulla ci rimprovera e perciò ci protegge e sorregge”.

FF

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 23:27
da UnixMan
Fa', t'ho chiesto di darmi il riferimento ad un articolo specifico sull'argomento in questione, non la bibliografia completa del corso di "audio secondo dueeffe"...

Re: Normativa su alta fedeltà

Inviato: 04 gen 2011, 23:50
da dueeffe
UnixMan ha scritto:Fa', t'ho chiesto di darmi il riferimento ad un articolo specifico sull'argomento in questione, non la bibliografia completa del corso di "audio secondo dueeffe"...

Scusa Paolo, ma di cosa stiamo parlando?
(con tutta la calma possibile)

Vuoi bibliografia scientifica o un link qualsiasi?
Mica è tanto bello arroccarsi ed arrampicarsi sugli specchi...

...e continui con questa fesseria dell'audio secondo dueeffe...

Partiamo dall'ABC...dalla storia...

Vedi un po' se leggendo questo (uno tra tanti) ti si "sblocca" la "fissazione" (anche se io, personalmente, a questo punto ne dubito fortemente)

https://ccrma.stanford.edu/files/papers/stanm4.pdf

Sempre premettendo che tutto ciò è prettamente inutile.
Perchè, alla fine, se quel che io, e la Scienza ufficiale, tramite anche la Teoria dei segnali, affermiamo non fosse vero, non avresti la benchè minima difficoltà a reperire questa benedetta funzione di correlazione tra misure ed ascolto e postarla qui.

Siccome essa non solo non è attualmente conosciuta, ma non può nemmeno esistere (è questo che sto dicendo, alla fine), TU non puoi postarla.
E non hai altra scelta che continuare a far casino, arrampicandoti sugli specchi.
(e non ho difficoltà a credere che a questo punto avresti la faccia di proseguire, chiedendomi di indicare uno scritto dove si dice che tale correlazione non esiste...ecc. ecc. Capisci almeno l'assurdo...se esiste ed è "vox populi", o comunque dominio scientifico, indicala!!! Altrimenti ritirati in buon ordine!

Questa è la verità.
E, onestamente, sic stantibus rebus, se fossi stato in te mi sarei taciuto da un pezzo (detta amichevolmente e senza polemica).
Anche se capisco che v'è gente che aspira a fare la fine del Generale Custer.

ciao.

FF