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Audio desk clone
Inviato: 28 ott 2010, 22:15
da nullo
http://www.audioreference.it/listini/li ... ysteme.pdf
A parte lo scritto nell'incorniciato, che mi pare un poco assurdo, il sistema pare funzionare.. come e perché non m'importa, almeno al momento.
Oggi ho preso un povero cd, l'ho stretto con una vite ed un bullone attraverso il foro, poi l'ho montato sul mandrino di un trapano a colonna ed in seguito, l'ho malamente scorticato alla audio desk, con l'ausilio di un cutter. Solito pennarello sul bordo e... sì, si respira un'altra aria.
Mi macinava in testa da tempo di creare un clone dell'audio desk e mi è parso il caso di raccogliere i vostri contributi prima di partire per l'avventura, perciò, ecco aperto il concorso di idee.
Come fareste voi?
Re: Audio desk clone
Inviato: 28 ott 2010, 22:52
da marziom
ora è tardi...ma ti dico subito che sono della cordata.
Re: Audio desk clone
Inviato: 29 ott 2010, 09:24
da UnixMan
ma in tempi di musica liquida state ancora a preoccuparvi dei vecchi dischetti? Modernizzatevi!

Re: Audio desk clone
Inviato: 29 ott 2010, 09:30
da marziom
già... dovrei pure riprendere in mano lo yapp.
Però mi interessa uguale:
Primo problema, quanta potenza serve sul motore?
Re: Audio desk clone
Inviato: 29 ott 2010, 10:06
da stereosound
nullo ha scritto:
...Solito pennarello sul bordo e... sì, si respira un'altra aria.
L'aria a cui ti riferisci come dovrebbe essere interpretata?...miglior suono...più chiarezza...minor distorsione !
Di quanto spessore e con quale angolazione è stata fatta questa "rettifica" ?
Re: Audio desk clone
Inviato: 29 ott 2010, 12:43
da nullo
stereosound ha scritto:
L'aria a cui ti riferisci come dovrebbe essere interpretata?...miglior suono...più chiarezza...minor distorsione !
Max, tu vuoi che ti spieghi qualcosa che è difficile spiegare a parole, per esempio in "american pie" chiedono:
Jim: Ragazzi com'è? Che sensazione dà la cosa delle donne?
Kevin: Gli vuoi rispondere tu?
Oz: È come una torta di mele calda!
Jim: Torta di mele?! .... Di McDonald's o fatta in casa
Il processo che ho portato avanti nel mio contesto, porta in generale a togliere tantissimo al segnale musicale come è normalmente inteso e ascoltato, e quel tantissimo impedisce di vedere cose c'è sotto, ecco, se intendi ciò che ho appena detto, puoi capire cosa intenda io quando dico che si respira un'altra aria.
stereosound ha scritto:
Di quanto spessore e con quale angolazione è stata fatta questa "rettifica" ?
Già una passata media è efficace, ma quella massima consentita è ovviamente meglio. Il limite dell'angolazione, è dettato dalla presenza del film riportato sul disco, non puoi eccedere, altrimenti cominci a sfogliare il film stesso.
Cd esempio.jpg
Re: Audio desk clone
Inviato: 29 ott 2010, 12:56
da stereosound
nullo ha scritto:
Max, tu vuoi che ti spieghi qualcosa che è difficile spiegare a parole
Ritengo che chi ha provato possa capire e descrivere meglio le eventuali ed evidenti differenti impressioni di ascolto!
Di solito anche i tappetini stabilizzatori/smorzanti da mettere sopra il cd danno un minimo miglioramento,
io per es di metto due cd,uno sull'altro,e la cosa funziona abbastanza bene...ma dipende anche
dalla qualità della meccanica di lettura del cd...
Re: Audio desk clone
Inviato: 29 ott 2010, 20:26
da nullo
Max, anche io uso un (particolare) platorello e sono messo così con la meccanica, svincolata e sospesa su molle ad aria su una base pesante e con un sacco di inerte sopra e sotto:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 9&start=40
Posso provare a dirti e che si rimuovono un sacco di artefatti che condizionano il suono, ma rimane difficile trarne un sunto per altri.
Tornando alla macchina:
Per la forza del motore, occorre far riferimento a quanto policarbonato vogliamo asportare nell'unità di tempo, comunque un po' di forza serve. Se si spinge con l'utensile il cd tende a piegarsi, occorre montare il cd in un sandwich che gli impedisca i flettere ed il tutto deve essere piuttosto stabile, durante la rotazione, altrimenti il filo non risulta pulito. Per rifinirlo, si può passare sul bordo della carta abrasiva con l'ausilio di un tampone, mentre il cd ruota.
Re: Audio desk clone
Inviato: 29 ott 2010, 20:31
da marziom
nullo ha scritto:
Per la forza del motore, occorre far riferimento a quanto policarbonato vogliamo asportare nell'unità di tempo, comunque un po' di forza serve. Se si spinge con l'utensile il cd tende a piegarsi, occorre montare il cd in un sandwich che gli impedisca i flettere ed il tutto deve essere piuttosto stabile, durante la rotazione, altrimenti il filo non risulta pulito. Per rifinirlo, si può passare sul bordo della carta abrasiva con l'ausilio di un tampone, mentre il cd ruota.
partire da una meccanica CD-ROM potrebbe funzionare?
Re: Audio desk clone
Inviato: 29 ott 2010, 21:06
da UnixMan
IMO troppo debole. E poi volete fare semplicemente una sorta di tornio che deve girare a velocità costante... parti piuttosto da un trapano.
Re: Audio desk clone
Inviato: 30 ott 2010, 18:22
da audiofanatic
UnixMan ha scritto:IMO troppo debole. E poi volete fare semplicemente una sorta di tornio che deve girare a velocità costante... parti piuttosto da un trapano.
http://www.youtube.com/watch?v=pQBAnjq6 ... re=related
Filippo
Re: Audio desk clone
Inviato: 31 ott 2010, 07:50
da nullo
marziom ha scritto:nullo ha scritto:
Per la forza del motore, occorre far riferimento a quanto policarbonato vogliamo asportare nell'unità di tempo, comunque un po' di forza serve. Se si spinge con l'utensile il cd tende a piegarsi, occorre montare il cd in un sandwich che gli impedisca i flettere ed il tutto deve essere piuttosto stabile, durante la rotazione, altrimenti il filo non risulta pulito. Per rifinirlo, si può passare sul bordo della carta abrasiva con l'ausilio di un tampone, mentre il cd ruota.
partire da una meccanica CD-ROM potrebbe funzionare?
UnixMan ha scritto:IMO troppo debole. E poi volete fare semplicemente una sorta di tornio che deve girare a velocità costante... parti piuttosto da un trapano.
Non è troppo debole IMO, è proprio troppo debole PUNTO.
Nel trapano difficilmente non si hanno oscillazioni fastidiose, forse occorrerebbe semplicemente preparare un sistema con albero, piatto e contropiatto, e poi provare a collegarci un adeguato motore tramite cinghia, non esagererei coi giri, visto quello che ha postato Filippo
Piatto e contropiatto li possiamo fare in plexiglass o MDF ( i pigri potrebbero usare due o più CD bruciati e/o inutilizzati, quello sopra andrebbe ovviamente ridotto di diametro di qualche mm.), ci si mette una finitura in morbido panno adesivo ( o similare ) per non incorrere il graffi, un piccola leva con un taglio per il fissaggio delle lama del cutter, la si può fare con un pezzetto di barra di alluminio o di legno duro.
Boccole e alberino sono pezzi commerciali, occorre solo fare filettare la testa dell'alberino, su cui monterei un comodo volantino, oppure un semplice dado, con interposta una rondella.
Una base in legno, un motore in CC, per poter regolare il numero dei giri ( nell'aero modellismo si trovano anche in ac con relativo inverter a basso prezzo), ed è fatta, per quanto riguarda i pezzi.
Una domanda che mi pongo è:
Perché cavolo hanno deciso di incidere dalla parte del fil contenete le info, e non sulla parte inferiore?
Re: Audio desk clone
Inviato: 31 ott 2010, 11:09
da marziom
non credo che la cinghia sia una buona idea... con lo sforzo tangenziale potrebbe slittare.
non pensate sia meglio una "trazione diretta"?
mi fate qualche esempio di motore? io credo che la costruzione dovrebbe nascere attorno a quello.
Re: Audio desk clone
Inviato: 31 ott 2010, 11:39
da nullo
Marzio, l'originale è a cinghia

, ma lo possiamo fare anche a puleggia

Scherzi a parte, è forse più facile con la cinghia, per calettare o fissare l'accrocco direttamente sul motore, occorrerebbe un discreto albero.
Esperienza di stamani:
Penso che gli ing. dell'Audio desk, si siano dimenticati qualcosa...
Ecco parte dell'attrezzatura usata nel test, in realtà, ho usato parecchi CD, oltre a quello in foto:
CD cloni fresa ecc.jpg
CD cloni fresa ecc 01.jpg
Uno dei due CD, è un clone, il bullone infilato nel CD, rimane centrato grazie alla rondella in gomma, il tutto viene poi serrato dal dado che spinge sulla rondella in ferro. Il tutto è da porre sul mandrino del trapano a colonna, con attenzione si poggia la lama sul CD mentre esso ruota, la lama deve rimanere contenuta nel piano che passa in maniera perpendicolare al piano CD e proprio per il centro di detto piano ( non tenetela con l'incidenza che usate quando sbucciate un frutto, ma tenetela come se dovreste tagliarlo a metà).
Piegatela poi in avanti quanto basta per portare lo spigolo e lasciate lavorare la lama, tenete il cutter morbidamente, mi raccomando e assecondate le eventuali oscillazioni.
Ora la parte che si sono dimenticati quelli dell'Audio desk, e il foro centrale? Con quello fresato la differenza è notevole, rispetto alla sola fresatura esterna, ecco la ragione della presenza della fresa conica, questa si può usare a mano libera, con l'ausilio di un avvitatore. Meglio se passate un pennarello sul foro prima di agire, così, avrete idea di quanto materiale state asportando.
Il pennarello andrà poi ripassato su entrambi i bordi, mi raccomando.
I risultati, sono per me enormemente soddisfacenti e, grosso modo, in linea con le aspettative, indietro non si può tornare, dopo aver ascoltato tali differenze.
Alcune impressioni di ascolto, le posterò dopo pranzo.
Re: Audio desk clone
Inviato: 31 ott 2010, 13:08
da nullo
Come dicevo ho lavorato su diversi CD che avevo a disposizione, sfortunatamente, non avevo al momento due originali uguali da mettere a confronto, fare il confronta tra due copie può essere fuorviante.
Qui però in problema non si è posto, come già riportato in altre esperienze, il clone ha superato l'originale fresato, e lo ha fatto proprio nei parametri dove un originale stravince su un clone.
Per cercare di venire incontro a Max, provo a scrivere due righe in proposito, queste non potranno purtroppo essere esaustive, ma solo di indirizzo.
Tutti i CD, sono ovviamente trattati col pennarello, gli originali hanno in genere il proprio punto di forza sulla miglior intelligibilità dei suoni gravi, nei transienti, nei tempi di decadimento e, di conseguenza, sui dati di ambienza, il clone fresato lo straccia su tutti quei parametri.
Chiaramente, se si va ad operare sugli originali, li riportiamo al livello di supremazia.
In alcuni CD, ho avuto modo di ricredermi sulla presunta ridondanza dei suoni gravi, era solo incapacità di leggere adeguatamente il segnale, prossimamente, vedrò di fresare alcuni CD della GRP, notoriamente un po' tronfi sul basso, per vedere se, anche in questo caso, avrò le necessarie conferme.
A proposito del mio dubbio di prima rispetto al verso in cui indirizzare la fresatura del bordo esterno ( magari ero stato io ad aver capito male):
http://www.apiguide.net/images-audio/profileurCD03.jpg
Estratto da:
http://www.apiguide.net/04actu/04musik/ ... phile3.htm
Il link, è estrapolato da questa discussione:
http://www.epidauro.org/phpBB3/viewtopi ... audio+desk
Anche qui, si dimenticano la riflessione sul bordo del foro, non saprei dire che valore abbiano i grafici postati, ma l'effetto è notevole e facilissimo da rilevare ad orecchio ( parliamo sempre di un contesto decoroso, ovviamente).
PS, se potete, asportate i trucioli soffiando, non trascinateli con un panno, al limite toglieteli con un morbido pennello.
Aggiungo questo link, qui opacizzano il bordo esterno con carta abrasiva e, con mio sommo stupore, si ricordano che esiste anche un bordo interno:
http://www.youtube.com/watch?v=bodniyBVABQ&NR=1
Re: Audio desk clone
Inviato: 31 ott 2010, 14:59
da nullo
Rifatto alcuni test e aggiunto dei nuovi, ad es. che si fresi il bordo esterno verso l'alto od il basso, non appaio differenze.
Ho provato ad invertire la sequenza di asportazione del filo partendo questa volta prima dall'interno, poi ascoltando il risultato, poi aggiungendo l'esterno, e devo dire che, almeno nel mio contesto, solo una persona affetta da grave sordità, non si accorge dei due step.
Re: Audio desk clone
Inviato: 31 ott 2010, 17:33
da stereosound
Grazie per i chiarimenti Roberto! Quindi facendosi un clone dei propri cd e trattandoli con le smerigliature a 45° su entrambi i bordi(esterno-interno) e successivamente col pennarello si avrebbero cloni nettamente migliori degli originali!? Appena posso devo provare.
Poi potrei passare alla fase costruttiva dell'accrocchio magari partendo da una mini centrifuga di recupero o usando un mini drill per bricolage che già posseggo.
Re: Audio desk clone
Inviato: 31 ott 2010, 18:57
da nullo
stereosound ha scritto: Quindi facendosi un clone dei propri cd e trattandoli con le smerigliature a 45° su entrambi i bordi(esterno-interno) e successivamente col pennarello si avrebbero cloni nettamente migliori degli originali!? Appena posso devo provare.
Detta così suona strano

Meglio dire che i cronici problemi che affliggono le copie, vengono in gran parte risolti, e a tal punto, da renderli preferibili, almeno nel mio personale contesto, fino a quando non si interviene anche sull'originale. Rimangono comunque diversi.
Per curiosità, separa anche tu il lavoro in due step, e vediamo se il tuo contesto è sufficientemente rivelatore.
Re: Audio desk clone
Inviato: 06 dic 2010, 00:52
da mau749
Riprendo l'argomento di questo thread perché oggi, per una strana associazione d'idee, mi son ricordato di tutti i discorsi fatti con Roberto (Nullo) al Bottom a Rimini in merito al miglioramento della qualità di riproduzione di un CD con il trattamento sui bordi.
A dire il vero ero un po' scettico non tanto sul discorso teorico della validità dell'intervento quanto sul fatto che le differenze fossero davvero così sensibili ma come suol dirsi: "...tentar non nuoce...".
Non avendo a disposizione l'attrezzatura per la fresatura del bordo ho ripiegato sul sistema della "carta vetrata" che è stata già illustrata: ho fatto una copia di un CD che amo particolarmente e che ritenevo potesse essere un buon banco di prova per la presenza di un tappeto armonico abbastanza complesso; parlo di Selling England by the Pound dei Genesis.
Quindi carta vetrata a grana molto fine (240), pennarello nero molto coprente, impianto ben caldo, e.... sconvolgente,... un' esperienza assolutamente sconvolgente!
La scena sonora, già ampia nel mio contesto, si è ulteriormente allargata in tutte le tre direzioni, in certi passaggi piccoli trilli e arpeggi provenivano abbondantemente da un metro al di fuori dei diffusori e tre metri dietro... ma quello che più mi ha impressionato è stata la "rotondità" e la "matericità" di questa immagine, le voci e gli strumenti solisti, il flauto in particolare, avevano preso un corpo finora sconosciuto e poi i bassi, asciutti, profondi e potenti al punto che mi sono alzato per controllare se non avessi inavvertitamente collegato il sub...
Non contento ed ancora non convinto (... è il disco... mi sono detto...) ho riproposto il trattamento su un altro disco che conosco a memoria anch'esso fin dai lontani tempi dell'analogico: The Final Cut dei Pink Floid.
Macché disco...!... è proprio il trattamento a funzionare... ad un tratto, nel brano The Fletcher Memorial Home, compaiono dal nulla per un attimo, leggermente a destra e molto lontane due voci femminili... in trent'anni che ascolto questo disco non le avevo mai sentite...
Ciao
Re: Audio desk clone
Inviato: 06 dic 2010, 09:39
da marziom
Maurizio, non ho capito: il confronto lo hai fatto tra CD originale e CD copiato (e scartavetrato)?
Re: Audio desk clone
Inviato: 06 dic 2010, 18:10
da Echo
mau749 ha scritto:
La scena sonora, già ampia nel mio contesto, si è ulteriormente allargata in tutte le tre direzioni, in certi passaggi piccoli trilli e arpeggi provenivano abbondantemente da un metro al di fuori dei diffusori e tre metri dietro... ma quello che più mi ha impressionato è stata la "rotondità" e la "matericità" di questa immagine, le voci e gli strumenti solisti, il flauto in particolare, avevano preso un corpo finora sconosciuto e poi i bassi, asciutti, profondi e potenti al punto che mi sono alzato per controllare se non avessi inavvertitamente collegato il sub...
Non contento ed ancora non convinto (... è il disco... mi sono detto...) ho riproposto il trattamento su un altro disco che conosco a memoria anch'esso fin dai lontani tempi dell'analogico: The Final Cut dei Pink Floid.
Macché disco...!... è proprio il trattamento a funzionare... ad un tratto, nel brano The Fletcher Memorial Home, compaiono dal nulla per un attimo, leggermente a destra e molto lontane due voci femminili... in trent'anni che ascolto questo disco non le avevo mai sentite...
Ciao
...sarebbe da fare anche un confronto con un disco rippato (come si deve con i programmi appositi) e riprodotto con un pc (settato come si deve) e vedere come si colloca tra le due esperienze
Re: Audio desk clone
Inviato: 06 dic 2010, 18:37
da mau749
marziom ha scritto:Maurizio, non ho capito: il confronto lo hai fatto tra CD originale e CD copiato (e scartavetrato)?
Esattamente, anzi LP (come primo riferimento a memoria), Cd originale e CD copiato.
Ciao
Re: Audio desk clone
Inviato: 06 dic 2010, 19:25
da UnixMan
dovresti confrontare a parità di condizioni, quindi due copie quanto più possibile "identiche" (fatte con lo stesso masterizzatore, con le stesse modalità, su supporti vergini uguali e dello stesso lotto, ecc).
Re: Audio desk clone
Inviato: 06 dic 2010, 21:34
da marziom
qualche settimana fa ho fatto un test similare, però il confronto è stato fatto tra CD originale, CD originale fresato e CD copiato fresato e "trattato":
img_2946.jpg
la "fresatura" è stata fatta con una punta a svasare per il centro e una lama di taglierino per l'esterno, in entrambi i casi poi ho passato il pennarello nero.
Nella copia, fatta su supporti verbatim color (-dicono- i migliori) oltre alla doppia fresatura c'è una mano di antirombo spray sul dorso.
Nel mio contesto (come direbbe Nullo

) i risultati sono a favore dell'orginale fresato, seguono originale e copia con alti e bassi reciproci, forse leggermente meglio l'originale.
Gli esperimenti andrebbero continuati curando meglio la "fresatura" (ho utilizzato quello che avevo per casa) perché il risultato e stato IMHO tutt'altro che ottimale...purtroppo però non riesco a reperire gli strumenti giusti e nel frattempo, come al solito, sono stato rapito da "altro".
Re: Audio desk clone
Inviato: 06 dic 2010, 23:06
da mau749
La mia non voleva assolutamente essere una prova esauriente e "controllata" e tutt'altro che esaustiva del "fenomeno".
E' cominciato tutto per pura curiosità per confermare o meno la veridicità, o meglio, la validità di tutta una serie di impressioni scambiate con Roberto a Rimini.
Non ho ovviamente motivo di non credere a quanto afferma(va) ma volevo personalmente valutare e capire se in un "diverso contesto" fosse oggettivamente possibile sentire davvero differenze sensibili.
E' stata dunque una prova molto estemporanea e "casalinga" fatta con mezzi di fortuna e nemmeno completamente aderente alle "specifiche" (vedi fresatura) e su un limitato numero di campioni.
Sinceramente non me la sono sentita di sacrificare un CD originale e quindi ho utilizzato solamente copie.
In effetti nella mia risposta precedente ho trascurato di dire che il confronto è stato fatto, per un paio di CD, anche con una copia non trattata oltre che con l'originale.
Rimane il fatto che di prima impressione le differenze ci sono sempre anche se non sempre hanno la stessa validità migliorativa pur mantenendo caratterizzazioni abbastanza simili ma quasi certamente questo dipende sia dal tipo di musica che dalla qualità di partenza dell'incisione.
Saluti
Re: Audio desk clone
Inviato: 06 dic 2010, 23:22
da nullo
mau749 ha scritto:
Rimane il fatto che di prima impressione le differenze ci sono sempre anche se non sempre hanno la stessa validità migliorativa pur mantenendo caratterizzazioni abbastanza simili ma quasi certamente questo dipende sia dal tipo di musica che dalla qualità di partenza dell'incisione.
Saluti
Purtroppo, giudicare il cambiamento in meglio o in peggio è difficoltoso. Cerco di spiegarmi, l'influenza è palese anche in impianti relativamente modesti ed interessa sicuramente livelli e qualità del segnale, in maniera tale da condizionare la sensazione di ambienza. Le tante variabili in gioco possono anche combinarsi in maniera beffarda in alcuni casi, ma in buona sostanza, se si ha l'intenzione di eliminare alcune forme di errore a prescindere dalla "piacevolezza" che possono regalarci, mi pare una strada da percorrere senza meno.
Ci sarebbe una ulteriore variabile da testare, il cd black:
http://www.masterizzazione-dvd.org/mast ... dblack.htm
http://sixohthree.com/295/cdr
ecc.
Sono tanto, ma tanto diversi dai soliti cd, e sentirete l'impianto suonare in maniera decisamente diversa dal solito. Sono sensibili anch'essi alla fresatura interna ed esterna.
PS
Sto facendo preparare da un amico tornitore un primo prototipo di piatto con relativo albero, boccola ecc. credo che potremo vederlo girare solo nel nuovo anno.
Re: Audio desk clone
Inviato: 07 dic 2010, 02:16
da mau749
Come già detto la mia prova doveva o voleva servire solamente a capire se le differenze delle quali abbiamo parlato e che tu hai definito "importanti" ci fossero davvero e se, soprattutto, io fossi stato capace di percepirle.
Qui entra in gioco quella "chiusura mentale" e di conseguenza quel diffuso scetticismo di fondo che molti di noi ci portiamo dietro quando si tratta di valutare situazioni che hanno, quando va bene, "fumose" giustificazioni tecniche che a ben vedere non avrebbero ragion d'essere e che, probabilmente, sono create proprio a nostro uso e consumo.
Il risultato spesso è un approccio decisamente sbagliato ed una cattiva predisposizione ad accettare anche una evidente differenza e, men che meno, un miglioramento che quasi sempre viene definito come puro condizionamento o frutto della nostra immaginazione.
E' un po' la vecchia diatriba sul suono dei cavi, delle resistenze, dei connettori e via discorrendo.
Ho definito "sconvolgente" questa esperienza pur assolutamente "casereccia" proprio perché, pur inconsciamente tentando, non potevo negare l'evidenza di un deciso cambiamento che nella maggior parte dei (pochi) casi testati volgeva senza dubbio alcuno ad un personale e soggettivo miglioramento generale del suono dell'impianto.
Ti confesso che sto facendo tesoro di quanto detto in quelle due piacevolissime ore trascorse a discorrere sui "massimi sistemi" della riproduzione musicale: tralasciando "sette", "guru" e "adepti" sto sempre più acquisendo la consapevolezza che esistono anche "altre vie" di miglioramento che esulano da quelle che un "ragazzone cresciuto" come me finora aveva seguito.
Ciao
P.S. Per i "rotoloni" ho ancora un basso punteggio di WAF ma sto portando avanti una sottile e subdola opera di convinzione...
Re: Audio desk clone
Inviato: 07 dic 2010, 13:10
da nullo
mau749 ha scritto:
P.S. Per i "rotoloni" ho ancora un basso punteggio di WAF ma sto portando avanti una sottile e subdola opera di convinzione...
Se trovi la maniera di permeare la psiche femminile, poi ci passi gli appunti?
Prova i cd black

, poi dicci quel che hai sentito succedere...
Re: Audio desk clone
Inviato: 07 dic 2010, 13:25
da mau749
nullo ha scritto:mau749 ha scritto:
P.S. Per i "rotoloni" ho ancora un basso punteggio di WAF ma sto portando avanti una sottile e subdola opera di convinzione...
Se trovi la maniera di permeare la psiche femminile, poi ci passi gli appunti?
Prova i cd black

, poi dicci quel che hai sentito succedere...
Sicuro... ma non garantisco il risultato con "soggetti" diversi...!

Re: Audio desk clone
Inviato: 07 dic 2010, 19:30
da stereosound
Oggi ho finalmente effettuato anch'io una prova con tre cd-copia fresati e tinti col pennarello nero indelebile sui bordi ed al centro. Gli originali sono della scheffield- lab che conosco da oltre 25 anni.
Devo dire che la prova l'ho iniziata con un certo spirito critico che probabilmente non ha migliorato la valutazione delle siffatte copie .
Rispetto agli originali non credo di aver notato dei miglioramenti...ci sono differenze che non considero effettivamente positive. Le copie mostrano,almeno nel mio caso,una leggera tendenza ad un suono più freddo, a volte leggermente accentuato verso la gamma medio-alta.
Comunque dovrò effettuare altre prove non appena mi sarà possibile.
Re: Audio desk clone
Inviato: 08 dic 2010, 09:15
da mau749
stereosound ha scritto:Oggi ho finalmente effettuato anch'io una prova con tre cd-copia fresati e tinti col pennarello nero indelebile sui bordi ed al centro. Gli originali sono della scheffield- lab che conosco da oltre 25 anni.
Devo dire che la prova l'ho iniziata con un certo spirito critico che probabilmente non ha migliorato la valutazione delle siffatte copie .
Rispetto agli originali non credo di aver notato dei miglioramenti...ci sono differenze che non considero effettivamente positive. Le copie mostrano,almeno nel mio caso,una leggera tendenza ad un suono più freddo, a volte leggermente accentuato verso la gamma medio-alta.
Comunque dovrò effettuare altre prove non appena mi sarà possibile.
Leggo che anche tu, da "vecchio" audiofilo, hai approcciato il problema con un certo scetticismo: ritengo che alla fine questo debba essere l'atteggiamento giusto non per negare certe evidenze ma per sgombrare il campo da facili entusiasmi che indurrebbero a sentire differenze o miglioramenti anche dove non ci sono.
Mi sembra comunque innegabile che anche tu queste differenze le abbia sentite e dunque qualcosa questo trattamento effettivamente fa, anche se non è detto che queste (differenze) siano sempre migliorative.
Hai provato il confronto con gli Sheffield che, almeno per quelli che ho io, di per sé hanno una timbrica "tendente al blu" ed abbastanza "asettica" e questa operazione che, penso, tenda un po' a "ripulire" la riproduzione, non ha fatto altro che accentuare queste caratteristiche rendendo poco piacevole il risultato.
Prova con qualcosa di più "normale".
Ciao
Re: Audio desk clone
Inviato: 08 dic 2010, 10:35
da stereosound
mau749 ha scritto:
Hai provato il confronto con gli Sheffield che, almeno per quelli che ho io, di per sé hanno una timbrica "tendente al blu" ed abbastanza "asettica" e questa operazione che, penso, tenda un po' a "ripulire" la riproduzione, non ha fatto altro che accentuare queste caratteristiche rendendo poco piacevole il risultato.
Prova con qualcosa di più "normale".
Ciao
Bene Maurizio!.. è certo che non ci facciamo prendere da facili entusiasmi nè ci poniamo col massimo dello scetticismo... Credo che bisogna avere un atteggiamento squisitamente e giustamente speculativo.
Il fatto è che già con gli scheffield non sono pienamente soddisfatto della qualità ,non certo artistica,figuriamoci se vado a provare cd commerciali...che cosa ne uscirebbe fuori?!
Ho fatto ieri sera un'altra prova con un cd GRP digital master di Diane Schuur(voce sublime quasi come Stevie Wonder al femminile); anche con questa incisione si è perso qualcosa in profondità ma rispetto allo scheffield si è dimostrata leggermente meno fredda.
Forse tu sei stato un tantino più entusiasta di me...Credo che il miglior risultato si ottenga probabilmente trattando gli originali, per fare questo, però, dovrei essere veramente convinto!
Re: Audio desk clone
Inviato: 08 dic 2010, 11:55
da mau749
Non è una questione di entusiasmo perché i risultati siano sorprendentemente migliori, è solamente che sono rimasto sorpreso da quanto le differenze siano sensibili.
Teniamo conto anche in quale contesto (come direbbe Roberto) sono effettuate le prove e non è detto che il sistema funzioni dappertutto, o meglio "sembri" migliorativo in tutte le condizioni.
Quello che mi lascia un po' perplesso è la tua affermazione, che ovviamente non ho motivo di contestare, di una minor profondità dell'immagine: nel mio impianto, tutto valvole, sono invece proprio le informazioni d'ambienza ad essere significativamente migliorate e non è che prima ascoltassi attraverso "il buco della serratura", anzi, l'immagine è l'aspetto che privilegio maggiormente nella composizione e valutazione di un impianto.
Mah,... misteri delle moderne tecnologie...
Credo sia opportuno fare una piccola puntualizzazione sul discorso dei CD "normali": le etichette "speciali" (Sheffield Lab, Telarc, ecc) sono nate nel periodo di transizione e di sovrapposizione temporale fra l'analogico ed il digitale e, almeno in parecchi casi, si tendeva ad "esagerare" un po' per mettere meglio in risalto le (presunte) qualità della nuova tecnologia che prometteva (a ragione) se non altro una maggior estensione in frequenza agli estremi della banda audio.
In quegli anni però sono stati partoriti anche veri mostri "digital recording" che, a mio avviso, sono inascoltabili anche sui buoni vecchi LP, come nel caso di parecchi DG analogici di quel periodo.
Probabilmente, e forse per ragioni meramente commerciali, questa impostazione timbrica è rimasta la stessa nel tempo portando a risultati non sempre "speciali".
Ormai ci siamo abituati al digitale (sic!) ed i buoni prodotti commerciali hanno raggiunto un standard più che dignitoso senza voler strafare a tutti i costi ed è essenzialmente questo il motivo per il quale ti ho suggerito di provare con questi ultimi.
A proposito di Diane Shuur: è un'artista che (anch'io) amo particolarmente ed ho tre o quatto suoi LP; ti dirò che non ci sarà mai nessun CD fresato o "pennarellato" che potrà eguagliare il coinvolgimento emotivo che dà l'ascolto del preistorico "disco nero".
Ciao
Re: Audio desk clone
Inviato: 10 feb 2013, 15:36
da nullo
Oggi ho abborracciato una scatola di cui mi vergogno un po', per la qualità del lavoro veramente tirato via... ma volevo chiudere l'accrocchio, rimasto troppo tempo in giro, in maniera definitiva.
Ecco comunque come lavora:
http://www.youtube.com/watch?v=Ctq6gKabfwc