Sempre che non sia una goliardata, visto che gli anglosassoni trovano in genere divertente questo genere di scherzi....
....non ci vedo alcun problema.
Sono abituato da sempre a valutare le persone per quello che sanno esprimere sia in termini di capacità tecniche che di emozioni, senza curarmi di come sono o come vogliono apparire.
Anzi....in un mondo che ha una naturale tendenza all'omologazione a causa delle economie di scala dei processi produttivi, ho una innata simpatia per ciò che è genericamente "diverso".
Ho una amica transgender, persona con intelligenza e capacita' molto ma molto superiori alla media
E' una considerazione che è capitato di fare spesso anche a me.
La risposta che mi sono dato (al momento, e passibile di futuri miglioramenti) è che chi è costretto nella vita a percorrere strade più tortuose matura una migliore sensibilità verso il terreno.
Credo che sia più preparata all'analisi degli aspetti anche quotidiani e banali della nostra vita una mente che si è allenata per anni, quotidianamente, spesso nella dolorosa contorsione di ragionamenti costretti a scontrarsi contro il conformismo delle masse, "nuotando contro corrente", di una cullata nel dolce limbo dell'assunzione periodica di dosi omeopatiche di televisione.
Riflettere, ragionare, dubitare, porsi dei dubbi, confrontarsi, ricredersi, cambiare e ricambiare punto di vista....insomma alla fine è faticoso ma produce effetti positivi. proprio come per un atleta allenarsi regolarmente.
E la controprova mi viene dall'osservazione di tutte le ca@@ate che fanno al giorno d'oggi esponenti di classi dirigenti, e non parlo solo di politica (sarebbe come sparare sulla croce rossa). Anche nel mondo del lavoro si trovano persone che devono prendere decisioni sempre più impreparate a farlo, e sempre più inconsapevoli delle ripercussioni negative (in termini di business, non fatemi fare troppo il filosofo) e controproducenti. Sono certo che il problema ha all'origine il fatto di essere stati catapultati in vetta senza aver fatto la scalata, e spesso senza alcun altro merito che quello di una parentela adeguata o nel migliore dei casi di una buona capacità "di sapersi vendere".