Inviato: 11 mar 2006, 20:28
Recentemente ho pensato di restaurare un vecchio cdp Marantz, dato che, spesso, con il decorso del tempo, alcuni componenti invecchiano, e il suono può assumere una forma “stanca”..
Ho pensato di scrivere un post, perché il risultato ottenuto è molto buono, (imho) da punto di vista sonoro.
Premetto che l’intervento è a metà strada tra la modifica e il restauro filologicamente corretto, in quanto mi sono spinto verso l’attualizzazione dei componenti.
Indispensabile, e comodo, per eseguire le sostituzioni richieste, è munirsi del manuale di servizio, acquistabile con una certa facilità e una modica spesa in Ebay, o, anche, rivolgendosi all’Ing. Heinz Depperman (e mail: service@cas-germany.com)
Un avvertimento: non sono propriamente un tecnico, e possiedo solo un voltmetro digitale..i risultati li ho valutati a orecchio…ma con attenzione…
Banalmente, la parte principale del lavoro concerne la sostituzione dei condensatori originali, con materiale nuovo nella sezione di circuito denominata Power Supplì e Servo Decoder. La maggior parte di questi modelli di cdp presenta, quale condensatore di filtro per l’alimentazione digitale (+5/-6 V) un valore di 6800 uF 16 Volts, scarsamente reperibile in europa.
In questa sezione, quindi immediatamente a valle dei diodi, io ho optato, dopo alcune prove, per l’intero set di panasonic FC. Considero importante che si usino gli stessi valori presenti originariamente nel cdp, pena una sostanziale modifica delle frequenze di taglio caratteristiche del circuito..
Coloro che avessero difficoltà a reperire il Panasonic FC 6800UF 16 Volts possono acquistare il set alternativo di Rubycon XYF in vendita su RS –Components.
I condensatori da sostituire sono quelli di +/-15V; +10V; +5/-6 V ; -10V a monte dei regolatori di tensione.
La seconda parte del lavoro consiste nel sostituire i condensatori a valle dei regolatori posti sulle medesime linee di alimentazione. In questa sede possono essere inseriti con successo dei Rubycon ZA, sempre con rispetto dei valori originali. A valle dell’ELcap sulla +5V è presente un condensatore a film Philips MKT370 0,1uF 63V. Io, per mio gusto, ne raccomando la sostituzione con r82 Arcotronics pari valore, o con un Ceramico Multistrato X7R. Il suono acquisisce una percentuale di maggiore apertura, o di realismo, se preferite.
La terza parte dell’intervento concerne la sostituzione dei condensatori di Bypass presenti sulle linee di alimentazione degli IC-
I Chip interessati dal’intervento sono: IC 41416c-20; IC SAA7310; IC SAA7220p/B ; IC TDA1541A. Ovvio, i Condensatori da sostituire sono tutti quelli sulle linee di alimentazione descritte sopra, relative a questi IC. In pratica, si cerca di pulire al meglio la tensione digitale ed analogica. Per questo intervento, possono essere usati sempre Rubycon ZA, di pari valore.
Per quel che concerne il solo SAA7220 io ho optato per un OSCON SH 47uF 20 V al posto dell’originale 33uF 25V. (Ricordo che si dice l’OSCOn 47uF abbia una prestazione paragonabile a un condensatore 100uF Low res) .
Per quel che concerne il tda 1541A, ho aggiunto al 47uF presente sulla -15V un cap di Bypass ceramico multistrato da 0,1uF.
Una nota: malgrado le piste della pcb di questi player siano troppo lunghe e a volte circonvolute, l’intera tecnica di Bypass adottata da Marantz consistente in SMD da 22n è eccellente, e non c’è alcuna necessità di sostituire questi cap con il volume improbabile dei vari wima e compagnia. Anzi, quando fate le saldature, siate accorti e cercate di non danneggiare quelle degli SMD….
Terminata questa fase del lavoro, vagliatene il risultato sonoro per almeno una settimana.
In particolare, notate come si è bilanciato il suono emesso. Mi riferisco alla zona del medio basso, all’area dei 10KHZ (buona parte dell’aria) e alla fascia fatidica 12500 14000 HZ e oltre, fino ai 17khz. Piatti percussioni e loro armoniche superiori. Un occhio alla timbrica e alla dinamica del medio basso, e allo smorzamento del basso profondo. Notate anche se ci sono fenomeni di “fango” o confusione del suono, che sono associabili a oscillazioni in cui possono incorrere i regolatori di tensione. La cosa non dovrebbe accadere con questi setup, ma tenete d’occhio la situazione.
Se dopo questo periodo di rodaggio il suono è sostanzialmente corretto, si può passare alla fase successiva: la sostituzione dei diodi rettificatori sul Supply digitale e analogico.
Poiché abbiamo rispettato i valori originali sul circuito, l’intento è facilitare la funzione degli Elcap di filtro, e dei regolatori. Sul circuito sono presenti, nelle posizioni indicate, due quartetti di diodi rettificatori 1N4002. Controllate BENE le posizioni, perché nel cdp ce ne sono in totale 12 di questi diodi, e non devono, per questo lavoro, essere scambiati…
Al loro posto io ho messo dei moderni diodi, passivati in vetro, con reofori in rame ofc, i BYV26C PH. Sono Fast soft recovery , 30uS. Gli originali si fermano a una prestazione da 150uS, e in sostanza fanno un sacco di caciara….rumore, o quel che è.
Eseguito il lavoro, costruitevi un nuovo cavo di alimentazione, con la tipica spinetta femmina volante a “8” apposita, e uno spezzone da 1 mt di cavo elettrico bipolare schermato, da 1,5mm, terminato lato presa a muro con una Shuco….
Fatto questo, ascoltate il cdp per almeno una settimana intensiva.
Potrebbe già piacervi molto, spero….
Se ancora non fosse tremendamente piacevole, potreste usare gli ulteriori, seguenti, “aggiornamenti”..al posto del TDA1541 originale di serie, ci montate un bello zoccolo con contatti a tulipano, e ci mettere o un TDA1541A S1, o , meglio ancora, un S2. Dove trovarli? Che ne so, io li avevo, arrangiatevi…
Fatto questo passo, qualora vorreste ricercare maggiore soddisfazione, potreste proseguire in questo modo: rintracciate gli opamp sul circuito, tipicamente NE5532..dissaldateli, buttateli via, al loro posto montate degli zoccoli, e metteteci dentro degli LM6172IN. Abbiate cura di aggiornare i cap sulla linea di alimentazione di questi IC, come fatto in precedenza.
A questo punto il cdp dovrebbe aver assunto da vecchio e piacevole che era, una personalità davvero molto interessante, e penso insospettata.
Al posto dei vari Rubycon, potreste usare degli ELNA SILMIC II (serie RFS)…non perdete tempo coi Cerafine, pur buoni, ma peggiori se non equivalenti ai Rubycon ZA, a mio opinabilissimo avviso.
Spero questo restauro vi piaccia, e vi dia soddisfazione.
Buon divertimento, e OCCHIO, cercate di fare solo quello che sapete e potete fare in sicurezza…
Saluti
R.R.
Ho pensato di scrivere un post, perché il risultato ottenuto è molto buono, (imho) da punto di vista sonoro.
Premetto che l’intervento è a metà strada tra la modifica e il restauro filologicamente corretto, in quanto mi sono spinto verso l’attualizzazione dei componenti.
Indispensabile, e comodo, per eseguire le sostituzioni richieste, è munirsi del manuale di servizio, acquistabile con una certa facilità e una modica spesa in Ebay, o, anche, rivolgendosi all’Ing. Heinz Depperman (e mail: service@cas-germany.com)
Un avvertimento: non sono propriamente un tecnico, e possiedo solo un voltmetro digitale..i risultati li ho valutati a orecchio…ma con attenzione…
Banalmente, la parte principale del lavoro concerne la sostituzione dei condensatori originali, con materiale nuovo nella sezione di circuito denominata Power Supplì e Servo Decoder. La maggior parte di questi modelli di cdp presenta, quale condensatore di filtro per l’alimentazione digitale (+5/-6 V) un valore di 6800 uF 16 Volts, scarsamente reperibile in europa.
In questa sezione, quindi immediatamente a valle dei diodi, io ho optato, dopo alcune prove, per l’intero set di panasonic FC. Considero importante che si usino gli stessi valori presenti originariamente nel cdp, pena una sostanziale modifica delle frequenze di taglio caratteristiche del circuito..
Coloro che avessero difficoltà a reperire il Panasonic FC 6800UF 16 Volts possono acquistare il set alternativo di Rubycon XYF in vendita su RS –Components.
I condensatori da sostituire sono quelli di +/-15V; +10V; +5/-6 V ; -10V a monte dei regolatori di tensione.
La seconda parte del lavoro consiste nel sostituire i condensatori a valle dei regolatori posti sulle medesime linee di alimentazione. In questa sede possono essere inseriti con successo dei Rubycon ZA, sempre con rispetto dei valori originali. A valle dell’ELcap sulla +5V è presente un condensatore a film Philips MKT370 0,1uF 63V. Io, per mio gusto, ne raccomando la sostituzione con r82 Arcotronics pari valore, o con un Ceramico Multistrato X7R. Il suono acquisisce una percentuale di maggiore apertura, o di realismo, se preferite.
La terza parte dell’intervento concerne la sostituzione dei condensatori di Bypass presenti sulle linee di alimentazione degli IC-
I Chip interessati dal’intervento sono: IC 41416c-20; IC SAA7310; IC SAA7220p/B ; IC TDA1541A. Ovvio, i Condensatori da sostituire sono tutti quelli sulle linee di alimentazione descritte sopra, relative a questi IC. In pratica, si cerca di pulire al meglio la tensione digitale ed analogica. Per questo intervento, possono essere usati sempre Rubycon ZA, di pari valore.
Per quel che concerne il solo SAA7220 io ho optato per un OSCON SH 47uF 20 V al posto dell’originale 33uF 25V. (Ricordo che si dice l’OSCOn 47uF abbia una prestazione paragonabile a un condensatore 100uF Low res) .
Per quel che concerne il tda 1541A, ho aggiunto al 47uF presente sulla -15V un cap di Bypass ceramico multistrato da 0,1uF.
Una nota: malgrado le piste della pcb di questi player siano troppo lunghe e a volte circonvolute, l’intera tecnica di Bypass adottata da Marantz consistente in SMD da 22n è eccellente, e non c’è alcuna necessità di sostituire questi cap con il volume improbabile dei vari wima e compagnia. Anzi, quando fate le saldature, siate accorti e cercate di non danneggiare quelle degli SMD….
Terminata questa fase del lavoro, vagliatene il risultato sonoro per almeno una settimana.
In particolare, notate come si è bilanciato il suono emesso. Mi riferisco alla zona del medio basso, all’area dei 10KHZ (buona parte dell’aria) e alla fascia fatidica 12500 14000 HZ e oltre, fino ai 17khz. Piatti percussioni e loro armoniche superiori. Un occhio alla timbrica e alla dinamica del medio basso, e allo smorzamento del basso profondo. Notate anche se ci sono fenomeni di “fango” o confusione del suono, che sono associabili a oscillazioni in cui possono incorrere i regolatori di tensione. La cosa non dovrebbe accadere con questi setup, ma tenete d’occhio la situazione.
Se dopo questo periodo di rodaggio il suono è sostanzialmente corretto, si può passare alla fase successiva: la sostituzione dei diodi rettificatori sul Supply digitale e analogico.
Poiché abbiamo rispettato i valori originali sul circuito, l’intento è facilitare la funzione degli Elcap di filtro, e dei regolatori. Sul circuito sono presenti, nelle posizioni indicate, due quartetti di diodi rettificatori 1N4002. Controllate BENE le posizioni, perché nel cdp ce ne sono in totale 12 di questi diodi, e non devono, per questo lavoro, essere scambiati…
Al loro posto io ho messo dei moderni diodi, passivati in vetro, con reofori in rame ofc, i BYV26C PH. Sono Fast soft recovery , 30uS. Gli originali si fermano a una prestazione da 150uS, e in sostanza fanno un sacco di caciara….rumore, o quel che è.
Eseguito il lavoro, costruitevi un nuovo cavo di alimentazione, con la tipica spinetta femmina volante a “8” apposita, e uno spezzone da 1 mt di cavo elettrico bipolare schermato, da 1,5mm, terminato lato presa a muro con una Shuco….
Fatto questo, ascoltate il cdp per almeno una settimana intensiva.
Potrebbe già piacervi molto, spero….
Se ancora non fosse tremendamente piacevole, potreste usare gli ulteriori, seguenti, “aggiornamenti”..al posto del TDA1541 originale di serie, ci montate un bello zoccolo con contatti a tulipano, e ci mettere o un TDA1541A S1, o , meglio ancora, un S2. Dove trovarli? Che ne so, io li avevo, arrangiatevi…
Fatto questo passo, qualora vorreste ricercare maggiore soddisfazione, potreste proseguire in questo modo: rintracciate gli opamp sul circuito, tipicamente NE5532..dissaldateli, buttateli via, al loro posto montate degli zoccoli, e metteteci dentro degli LM6172IN. Abbiate cura di aggiornare i cap sulla linea di alimentazione di questi IC, come fatto in precedenza.
A questo punto il cdp dovrebbe aver assunto da vecchio e piacevole che era, una personalità davvero molto interessante, e penso insospettata.
Al posto dei vari Rubycon, potreste usare degli ELNA SILMIC II (serie RFS)…non perdete tempo coi Cerafine, pur buoni, ma peggiori se non equivalenti ai Rubycon ZA, a mio opinabilissimo avviso.
Spero questo restauro vi piaccia, e vi dia soddisfazione.
Buon divertimento, e OCCHIO, cercate di fare solo quello che sapete e potete fare in sicurezza…
Saluti
R.R.