... per quel poco che so io, il pannello carica e quindi "suona", Aloia, come avrai visto dagli articoli sui test di presentazione delle LrL e delle Apo ( C'è li hai?), ....
Ciao, per il momento sono solo ad uno stato 'larvale' e non ho ancora nessuna idea precisa in mente.
Vorrei in ogni caso attrezzarmi (strumentalmente ma soprattutto acquisire informazioni e conoscenze tecniche) per fare qualche misure sui diffusori ( inizialmente su un medio Davis, tanto per provare). Ho una scheda M-Audio Audiophile USB, domani penso di comprare-ordinare un microfono Beheringer ECM8000, intanto ho scaricato dal sito di C. Negro 'Speaker Workshop' e qualche info. Dovrei avere la possibilità di tarare indirettamente tutta la catena con un fonometro in classe 1 (a sua volta tarato SIT) che uso per lavoro (uno Svantek 948).
Vorrei partire da un pannello IEC non tanto perchè questo mi fornirà misure utili a descrivere il diffusore finito, ma perchè spererei di ottenere misure in qualche modo confrontabili con quelle fornite dai fabbricanti (tolleranze a parte). Lo scopo è solo quello di avere una indicazione della correttezza della misura che sto eseguendo, in pratica capire se i numeri che ottengo abbiano un senso oppure no. Diciamo che voglio verificare di non fare 'belinate' astronomiche... ovvero, essenzialmente per fare esperienza.
Articoli di Aloia sulle LRL ho solo i due su CHF, ne esitono altri?? Sulle Apo non ricordo dove siano stati presentati (era forse FdS?Mi sembra di averli, ma devo rivedere)
Ciao
Mauro
Originariamente inviato da MBaudino - 06/03/2006 : 10:42:20
ma sei sicuro che l'accoppiata Audiophile-Behringer sia quella migliore? mi pare che quel mic necessiti di phantom e forse era meglio una Firewire410, sempre M-audio, o perlomeno una con input microfonico con alim. phantom.
a parte questo, le problematiche legate alle misure non sono poi molte.
1-il pannello, IEC o non IEC?
direi che in sintesi si può parlare di estremi, il pannello migliore è quello infinito o quello reale, il pannello IEC è un compromesso. Personalmente "pannello IEC" è anche sinonimo di "pannello molto grande" e come tale va considerato, senza dare troppo peso alle misure precise.
Non ha senso parlare di "misure comparabili del pannello": se il pannello non è quello reale e la posizione degli altoparlanti quella definitiva, la misura sarà viziata dalle diffrazioni risultanti. Viceversa, la misura su pannello infinito, se è pur vero che "carica" costringendo la misura su un semispazio fino al limite inferiore, non introduce diffrazioni. Ecco che il pannello IEC può tornare utile. In primo luogo le diffrazioni sono limitate a circa 800 Hz, in secondo luogo dette diffrazioni sono da imputare quasi esclusivamente alla natura dipolare del pannello, ma se lo si riuscisse a chiudere posteriormente la risposta misurata approssimerebbe di molto la risposta su pannello infinito.
In linea di massima si può fare di necessità virtù. Avendo a disposizione un ambiente domestico, risulta molto difficile posizionarsi a debita distanza dalle pareti per limitare le prime riflessioni, inoltre il pannello è abbastanza grande. A questo punto una soluzione potrebbe essere quella di creare 4 "pareti" smontabili, una specie di cornice alta una trentina di centimetri, magari realizzata con materiale assorbente, penso a cubotti di materiale espanso per imballaggio, posta sul pavimento e su cui appoggiare il pannellone. Il microfono sarebbe posto a un metro sulla verticale dell'altoparlante.
In questo modo si ottengono i seguenti vantaggi:
A-mettendosi al centro della stanza le pareti laterali e il soffitto si troverebbero a debita distanza limitando le prime riflessioni e estendendo in basso il limite di misura
B-chiudendo posteriormente il pannello si eviterebbero le cancellazioni da emissione dipolare
C-il pannello può essere agevolmente "prolungato" sui lati per verificare l'insorgenza di eventuali diffrazioni
D-il pannello è facilmente smontabile e non necessita di strutture di sostegno, inoltre le vibrazioni parassite sarebbero contenute.
Per le metodologie di misure è utile fare riferimento allo standard seguito da GPM per rilevare le risposte su AR, quindi l'altoparlante andrebbe posizionato a filo del pannello e il microfono posto a 1 metro dallo stesso, in questo modo tutte le misure incorporano l'offset del gruppo motore e diventano immediatamente utilizzabili.
Ovviamente detto standard è anche stato scelto per l'utilizzo di AFW, dato che il programma prevede di sottrarre l'influenza del pannellone e introdurre le alterazioni dovute alle misure del pannello reale, mentre per quanto riguarda le fasi e le dispersioni, ferma restando la misura comprendente l'offset, viene ricalcolato l'angolo di incidenza rispetto al mic e la fase relativa, oltre che la dispersione. I calcoli sono ovviamente complessi e magari non si raggiunge la perfezione assoluta, ma l'alternativa è quella di costruire il diffusore definitivo e poi fare le misure...
Filippo