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Inviato: 14 ott 2005, 22:07
da nick
Ciao a tutti,
dato che nei negozi della mia città si trovano dei potenziometri orendi, mi è venuta l'idea di costruire un attenuatore a scatti per il Penasa; sulla rete ci sono un sacco di link, questo l'ho appurato, ma vorrei sapere :
1: un coso del genere, che vantaggi ha rispetto a un pot "normale"?
2: cosa devo comprare per costruirne uno? mi sembra di aver capito che serve un selettore a 4 poli e più posizioni, ma dove posso trovarne uno adatto?
Grazie,
Nick

Inviato: 14 ott 2005, 22:28
da plovati
Beh, non sempre brutto significa scarso. I potenziometri Alpha a vedersi sembrano quelli della nonna, ma le prestazioni elettriche e soniche sono più che adeguate, sopratutto considerando il costo basso.

In questo stesso sito c'è una paginetta di spiegazione sugli attenuatori a scatti, nel progetto PRIMO. Inoltre in gestazione c'è un progettino (Scattenuo, attenuatore a scatti HI-FUN) che utilizza un deviatore 24 posizioni Palazzo e normali resistenze 1% 1/4W.


_________
Piergiorgio

Inviato: 14 ott 2005, 22:33
da titano
Ciao Nick

il discorso relativo al potenziometro VS attenuatore a scatti è sempre di attualità. Valutarne pro e contro è sempre un discorso di gusti personali e compromessi, senza contare che spesso dipende anche dalla singola applicazione. C'è molto da dire quindi...cominciamo e sentiamo cosa ne pensano gli altri .

Il vantaggio di un attenuatore a scatti risiede nella possibilità di utilizzare elementi discreti con tolleranze ristrette e di qualità eccellente al posto di una pista conduttiva spesso tutt'altro che di buona tolleranza prestazionale
.
Una curiosità della quale molti non sono a conoscenza risiede nel fatto che le piste in carbone dei potenziometri logaritmici hanno una curva tutt'altro che logaritmica. Come penso saprai, la scelta di un potenziometro logaritmico è legata alle caratteristiche dell'orecchio umano di percepire i diversi livelli sonori in modo non lineare. Nei potenziometri continui tale andamento è ricavato dividendo in due o più parti la pista conduttiva che alla prova dei fatti risulta spesso avere un vero e proprio scalino, piuttosto che un andamento curvilineo nella curva di attenuazione.
Usare una serie di resistenze migliora notevolmente questo parametro ma diminuisce drasticamente la risoluzione, spesso limitata a 20/30 passi.
Hai al possibilità di tarare l'attenuazione di fino per la tua situazione, ma se ti dovesse capitare spesso di cambiare amplificatore potresti ritrovarti a sentire la mancanza di una maggiore risoluzione.

Un passo ulteriore sono i così detti attenuatori ladder, nei quali il partitore resistivo viene ottenuto con due sole resistenze per posizione sul percorso di segnale. Ovviamente avere meno componenti sul percorso del segnale è un vantaggio, almeno in teoria, soprattutto per quanto concerne segnali di debole intensità per i quali il rumore introdotto da più resistenze in serie può farsi sentire.
Lo svantaggio è legato alla necessità di un numero molto elevato di componenti e di un costoso deviatore a scatti da almeno 24posizioni 4vie.
Inoltre non avresti un ingresso ad impedenza costante e questo in alcuni casi può essere un problema.

Una soluzione alternativa da provare è quella di utilizzare un potenziometro lineare con piste in cermet e ricavare una curva pseudo-logaritmica con qualche artificio.
Un link molto interessante è il seguente:

http://sound.westhost.com/project01.htm

Per quanto concerne la scelta del potenziometro lineare ed in cermet posso darti due ottime ragioni:

1) i potenziometri in cermet sono eccellenti per uso audio, nettamente superiori a mio avviso a qualunque altro materiale "comune".

2) i potenziometri lineari in cermet si trovano facilmente, costano il giusto e le prestazioni generali sono nettamente superiori a quelli con curva pseudo-logaritmica.

Non ti resta che provare.

Marco

Inviato: 14 ott 2005, 22:45
da mr2a3
Solo un paio di dettagli:
- non mi sembra gli attenuatori ladder abbiano impedenza variabile, la somma delle due R è sempre costante
- la (buona) idea di Rod Elliot invece ha questo problema al variare del volume.

Piuttosto io sono tra quelli che apprezza la precisione "stereo" degli attenuatori a scatto, sarà una fisima ma al variare del volume con pot. "normali" più di una volta ho avuto chiara l'impressione di spostamento dell'immagine . . . . . . anche se su questo non ci metterei una mano sul fuoco.

Ciao
Massimo
P.S. Ma questa non era una discussione per la sezione componenti?

Inviato: 14 ott 2005, 22:51
da titano
Ciao Massimo.

Si certamente variano il volume nella soluzione proposta da Rod Elliot hai una variazione di impedenza.

Per quanto concerne i ladder...il problema è la "risoluzione" dei valori commerciali delle resistenze. In alcune applicazioni, tipo i pre di Allen Wright, anche queste piccole variazioni creano dei problemi poichè il controllo volume è parte attiva del filtraggio riaa.

In un caso comune la cosa è generalmente trascurabile, anche nel secondo caso proposto.

Per quanto concerne la differenza tra le piste direi il problema non è posi improbabile. Come dicevo prima il punto debole dei potenziometri logaritmici è legato alle modalità con cui la curva è ottenuta che causa spesso differenze rimarchevoli tra una sezione e l'altra.
Avevo un articolo sul problema da qualche parte, vedo se riesco a trovarlo...

Marco

Inviato: 14 ott 2005, 22:55
da nick
Ciao,
Massimo, probabilmente la linea di demarcazione non è cosi' rigida tra gli argomenti; per cui non credo che sia proprio OT;
Piergiorgio, ho recuperato (solo adesso, sigh) su google la discussione sugli attenuatori a scatto tra Massimo, te e Riccardo di agosto; ma, quel progettino in gestazione, quando nasce :D ?
per Marco, infine, ok, se trovo qualcosa ci provo.
Ciao e grazie,
nick

Inviato: 14 ott 2005, 23:04
da titano
Ciao,
Massimo, probabilmente la linea di demarcazione non è cosi' rigida tra gli argomenti; per cui non credo che sia proprio OT;
Piergiorgio, ho recuperato (solo adesso, sigh) su google la discussione sugli attenuatori a scatto tra Massimo, te e Riccardo di agosto; ma, quel progettino in gestazione, quando nasce :D ?
per Marco, infine, ok, se trovo qualcosa ci provo.
Ciao e grazie,
nick



Originariamente inviato da nick - 14/10/2005 : 17:55:51

La questione progettino sembra interessante. Io è un po' che penso a come autocostruire un attenuatore a scatti con almeno una quarantina di passi. Pensavo di disegnare una serie di stampati per utilizzare componentistica smd. Il problema è trovare il modo migliore per realizzare i contatti di scambio.

Nick se decidi di farti un attenuatore a scatti prova a telefonare alla Palazzo direttamente (come suggerito da Piergiorgio) e senti se hanno commutatori che fan al caso tuo. Dovrebbero costare molto meno dei classici elma...
Per i pot cermet guarda da ditrelec se nei dintorni non trovi nulla.

Marco

Inviato: 14 ott 2005, 23:15
da nick
la cosa più interessante che ho trovato a livello progetto, con tanto di istruzioni passo passo, è disponibile in:
http://www.penguinlovers.net/audio/Attenuator.html
ma il problema (per me) è che una trappola del genere -mi riferisco al selettore (?) - non saprei proprio come cercarla, se non descrivendola con borborigmi e versacci gutturali, per non dire dove trovarla! (come avrai capito, sono un po' gnurante di elettronica...).

tuttavia c'è anche un calcolatore che dovrebbe aiutare a calcolare le resistenze necessarie, ma non l'ho provato.
Per inciso, c'è anche una sorta di kit in un link nella stessa pagina, ma il mio cinese è un po' troppo arrugginito per provare ad ordinarlo :-)
CIao
Nick

Inviato: 14 ott 2005, 23:22
da titano
Puoi sempre provare ad ordinare questo...sono già montati.
Un amico ne ha acquistati diversi e si è trovato molto bene.

http://search.ebay.it/_W0QQsassZkyc111QQhtZ-1

Marco

Inviato: 14 ott 2005, 23:36
da mr2a3
Io è un po' che penso a come autocostruire un attenuatore a scatti con almeno una quarantina di passi. Pensavo di disegnare una serie di stampati per utilizzare componentistica smd.
Mitico! 40 passi SMD, meglio dei DACT 8)

Temo però che non sia cosa semplice, piuttosto perchè ti servono 40 step?
Personalmente ne usavo uno misero a 11 (o 12 non ricordo) livelli e devo dire che nel 70% dei casi ne utilizzavo sempre solo due o tre.

Se me lo fossi fatto probabilmente sarebbero stati sufficienti anche gli 11, piuttosto ne avrei concentrati 5 o 6 nella "zona critica" lasciando il "molto alto" e il "molto basso" più grossolano (tanto . . . . . . )

Ciao
Massimo

Inviato: 14 ott 2005, 23:38
da nick
Marco, vuoi mettere il gusto di costruirne uno? In fondo il problema per me èa questo punto nella reperibilità del selettore, poi è tutto in discesa (a parte il tempo...)
Ciao
Nick

Inviato: 14 ott 2005, 23:42
da titano
Eh mitico...se fosse facile farlo lo avrei già fatto :D

Per il numero di passi. Diciamo che mi capita spesso di provare diversi amplificatori a casa e quando cambia la sensibilità di ingresso può succedere di sentire la mancanza di quel passo che ti darebbe il giusto volume per non disturbare le cornacchie. Abito in condominio e i vicini...insomma ci siamo capiti.

X Nick...perfettamente d'accordo. Contatta la palazzo e facci sapere.

Marco

Inviato: 14 ott 2005, 23:46
da plovati
Marco sempre esagerato: 40 passi??
Allora mettici un bel DAC moltiplicatore come suggerito da Mauro. analog ha anche il LogDAC. Oppure semplicement spazia opportunamente a livelli di dB diversi, più fitti nella zona di volume usuale, più grossolani sotto un certo livello.

Per il progettino attenuatore Scattenuo, come sapete siamo stati tutti un po' presi. Comunque non è difficile da fare. I commutatori sono recuperabili nei mercatini o con un ordine che superi il minimo fatturabile direttamente in Palazzo (fate un bel gruppo di acquisto). Le resistenze sono standard, si trovano dappertutto ho pagato 18 euro tutta la serie sufficiente a fare 4 attenuatori stereo. Provo a postare qui un file Excel con i calcoli:


Immagine Allegato: Scattenuo.zip ( 2498bytes )

Il file è scaricabile dal sito di Maarten ( http://www.platenspeler.com )

PS: Grande Danilo! Questo forum è una cannotata. Se avete bisogno di un programmatore web, contattatelo!

_________
Piergiorgio

Inviato: 14 ott 2005, 23:48
da plovati
Eh mitico...se fosse facile farlo lo avrei già fatto :D

X Nick...perfettamente d'accordo. Contatta la palazzo e facci sapere.

Originariamente inviato da titano - 14/10/2005 :  18:42:00
Anzi fai partire un bel gruppo d'acquisto nella sezione componenti del mercatino..

_________
Piergiorgio

Inviato: 15 ott 2005, 00:03
da titano
Non mi piacciono le mezze misure. E se dovessi proprio farlo non mi accontenterei di meno di 40passi.

Ho raccolto diversi articoli sugli attenuatori a relè piuttosto, 64passi. Il manuale d'uso dell'aleph 1.7 descrive bene quello utilizzato da Nelson Pass per i suoi pre top.

Altra cosa da provare dovrebbero essere i nuovi integrati di Burr Brown (tra l'altro disponibili in sample sul sito www.ti.com ).
Ho sentito commenti positivi, soprattutto tenendo conto del prezzo di acquisto.

Marco

Inviato: 15 ott 2005, 03:43
da nick
Eh mitico...se fosse facile farlo lo avrei già fatto :D

X Nick...perfettamente d'accordo. Contatta la palazzo e facci sapere.

Originariamente inviato da titano - 14/10/2005 :  18:42:00
Anzi fai partire un bel gruppo d'acquisto nella sezione componenti del mercatino..

_________
Piergiorgio


Originally posted by plovati - 14/10/2005 :  18:48:55
ok martedi' telefono e posto!
a presto,
Nick

Inviato: 15 ott 2005, 04:54
da riccardo
Io sostengo da tempo la superiorità degli attenuatori ladder, i quali, di fronte alla assoluta o quasi fedeltà al segnale, hanno 3 inconvenienti di cui tener conto:
1) la bassa risoluzione, che crea difficoltà negli impianti ad alta efficienza
2) l'ingombro, in qunato sono sempre circa 4 x 5 cm
3) non ridete, il dannato alberino spesso corto.
Naturalmente, nessuno di questi 3 inconvenienti vi potrà mai far ritornare a un pot normale, dopo che avete sentito cosa è capace di dare in termini di suono un attenuatore resistivo a scatti.
Tuttavia, da un paio di mesi aq questa parte, ho avuto la sconvolgente conferma che l'elettronica ha fatto passi da gigante (My_Ref...) nel "sound"..
e quindi pensi sia assolutamente il caso di vagliare gli IC. Magari si può restare a parità di prestazioni, ovviando sia alla bassa risoluzione ceh alll'ingombro..
Questo a patto che sia possibile ovviare all'utilizzo di Relays. cosa che non mi è del tutto chiara...
Lumi?


Non mi piacciono le mezze misure. E se dovessi proprio farlo non mi accontenterei di meno di 40passi.

Ho raccolto diversi articoli sugli attenuatori a relè piuttosto, 64passi. Il manuale d'uso dell'aleph 1.7 descrive bene quello utilizzato da Nelson Pass per i suoi pre top.

Altra cosa da provare dovrebbero essere i nuovi integrati di Burr Brown (tra l'altro disponibili in sample sul sito www.ti.com ).
Ho sentito commenti positivi, soprattutto tenendo conto del prezzo di acquisto.

Marco


Originariamente inviato da titano - 14/10/2005 : 19:03:59
Saluti

R.R.

Inviato: 15 ott 2005, 05:06
da gluca
mmm tutto sommato non si viene a spendere pochissimo per un oggetto del genere.

Avete mai provato gli attenutatori di tipo magnetico? Intendo i trafo alla S&B, Sowter o Audioconsulting oppure gli autotrasformatori di Dave Slange o Tribute?

Io sono very very happy con gli S&B. Un pò carucci ma belli assai. Gli autoform di D Slange credo vadano sui 200USD la coppia ... un bel prezzo direi. Con quei soldi non ci compri un paio di DACT

Pendo sia molto meglio una soluzione del genere dato che i trafo offrono una resistenza enormemente più bassa all'ingresso della griglia del preamplificatore (ooops suppongo si parli di tubi ...). Ed in più isolano anche galvanicamente out della sorgente con in dell'amp.

Ciao
Gianluca

Inviato: 15 ott 2005, 05:30
da riccardo
Indubbiamente la soluzione a trasformatore ha il suo fascino.
Ho letot tuttavia diverse volte appunti volte a sottolineare la colorazione che il trafo, non perfettamente lineare, conferisce al suono,..
No ho esperienza diretta in questo caso.
Dire invece che è perfettamente unnecessary, ormai, acquistare un Dact.
L'offerta di ladder resistivi è vasta, anche quanto a costi.
E se devo dire una cosa, ma una smeplice opinione, preferisco sul percorso del segnale compponeti normali, piuttosto che SMD.
Eppoi, il futuro è adesso, e io preferirei esplorare i pot IC log...
:-)

mmm tutto sommato non si viene a spendere pochissimo per un oggetto del genere.

Avete mai provato gli attenutatori di tipo magnetico? Intendo i trafo alla S&B, Sowter o Audioconsulting oppure gli autotrasformatori di Dave Slange o Tribute?

Io sono very very happy con gli S&B. Un pò carucci ma belli assai. Gli autoform di D Slange credo vadano sui 200USD la coppia ... un bel prezzo direi. Con quei soldi non ci compri un paio di DACT

Pendo sia molto meglio una soluzione del genere dato che i trafo offrono una resistenza enormemente più bassa all'ingresso della griglia del preamplificatore (ooops suppongo si parli di tubi ...). Ed in più isolano anche galvanicamente out della sorgente con in dell'amp.

Ciao
Gianluca


Originariamente inviato da gluca - 15/10/2005 : 00:06:09
Saluti

R.R.

Inviato: 15 ott 2005, 06:18
da titano
Un trasformatore con più avvolgimenti è molto allettante sulla carta ma è potenzialmente "pericoloso" a mio avviso.
Sono convinto che il suo interfacciamento vada studiato molto a fondo senza dimenticarsi che si tratta pur sempre di un elemento reattivo.

gluca dice giustamente che la resistenza in ingresso si abbassa. La cosa ha senso nel caso di tubi e ne va tenuto conto in quanto a causa dell'effetto Miller la cella rc che si viene a formare forma un filtro passa alto (avete presente i grid stopper?). Io mi sono spiegato cosi la sensazione in alcune realizzazioni di una perdita di micro-cotrasto a basso volume...

Però c'è da dire che il trasformatore è molto meno lineare in frequenza di quanto sia una resistenza. Le sue componenti parassite sono molto più difficili da tenere a bada. Soprattutto per quanto riguarda un trafo con più avvolgimenti.
Costruire un attenuatore basato su un trafo multipresa è sicuramente una sfida di alta ingegneria che potrebbe essere svilita da un uso poco accorto.
Non penso che userei mai una soluzione simile in ingresso di un pre qualunque, lo vedrei bene in un circuito costruito intorno alle sue caratteristiche, con impedenza di ingresso ed uscita stabili e studiate per ottenere la miglior risposta in frequenza.

Una resistenza comunque è a sua volta un elemento reattivo a causa delle sue componenti parassite. I componenti smd hanno il vantaggio delle dimensioni e quindi il loro corpo ha componenti di induttanza e capacità parassite minori. Inoltre non hanno reofori i quali, per capirci,...hanno a loro volta componenti parassite L e C. Sono quindi meno sensibili per quanto riguarda la captazione di disturbi (RF e common mode).
Sinceramente mi sembrano l'ideale sul percorso del segnale ed in particolare nel caso di attenuatori a passi, in modo da accorciare i percorsi a massa quanto più possibile (ancora, per disturbi RF e common mode).


Marco

Inviato: 15 ott 2005, 15:17
da gluca
Vero - verissimo. Se il trasfo attenuatore vede a monte impedenze alte od a valle impedenze basse la resa è pessima. Molto meglio in questo caso un potenziometro qualunque. Va studiato con cura il suo uso. Come per tutti gli altri trafi. Il mio è guidato da una <250Ohm ed è caricato da 47kOhm. Mi sembra che vada benone. Ad essere sincero è trasparente esattamente come il cavo che usavo prima come pre-passivo :-) ... anzi forse l'isolamenti galvanico tra gli avvolgimenti pri-sec ha reso il suono meno "granulare" e più gradevole e morbido.

Ho citato gli autotrasformatori di D. Slange e Tribute, mai provati ne sentito opinioni particolari trallaltro, perchè hanno un numero di avvolgimenti molto inferiore rispetto ad un normale trafo. Questo permette di ridurre le C/L parassite. Credo che siano davvero degli oggetti da tenere in considerazione. Purtroppo non isolano input/output come i trafo normali. Prima o poi ne compro un paio.

AH! Non parlatemi di queste cose con i piedini che non riesco proprio a capirle. Sorry per l'ignoranza in materia.

Ciao
Gianluca

Inviato: 15 ott 2005, 15:34
da PPoli
Io ho comprato qualche volta dalla Palazzo, i loro selettori sono fatti veramente bene.

Li ho pagati ogni volta una cifra diversa, ma sempre tra gli 8 e i 10 euro l'uno.

Importante avere i codici prodotto:

Verificare, ma dovrebbero essere:

2V2224 - 24 posizioni, due settori (canali destro e sinistro) in vetronite (contatti dorati comodi), cortocircuitanti, per gli stepped attenuators

1V245 - 5 posizioni, due settori (canali) due vie (+ e massa), per selettori di ingresso.

Appena posso allego un paio di foto.

Inviato: 15 ott 2005, 16:26
da riccardo
Mi permetto di sottolineare quello che scrivi proprio perchè parli di sensazioni all'ascolto.
UNo degli obbiettivi di questo forum è quello anche di mettere insieme una piccola piataforma di componenti che ci consentano di vagliare cosa abbiamo ottenuto.
Suono granuloso e gradevole e morbido sono due estremi nessuno dei quali suggerisce un suono coerentema quasi fa venire in mente degli squilibri di emissione.
Che ne dici di farti un My_Ref in C come piattaforma di riferimento, così andiamo a capire dove e come sono i buchi dei nostri impianti e i colli di bottiglia?


Vero - verissimo. Se il trasfo attenuatore vede a monte impedenze alte od a valle impedenze basse la resa è pessima. Molto meglio in questo caso un potenziometro qualunque. Va studiato con cura il suo uso. Come per tutti gli altri trafi. Il mio è guidato da una <250Ohm ed è caricato da 47kOhm. Mi sembra che vada benone. Ad essere sincero è trasparente esattamente come il cavo che usavo prima come pre-passivo :-) ... anzi forse l'isolamenti galvanico tra gli avvolgimenti pri-sec ha reso il suono meno "granulare" e più gradevole e morbido.

Ho citato gli autotrasformatori di D. Slange e Tribute, mai provati ne sentito opinioni particolari trallaltro, perchè hanno un numero di avvolgimenti molto inferiore rispetto ad un normale trafo. Questo permette di ridurre le C/L parassite. Credo che siano davvero degli oggetti da tenere in considerazione. Purtroppo non isolano input/output come i trafo normali. Prima o poi ne compro un paio.

AH! Non parlatemi di queste cose con i piedini che non riesco proprio a capirle. Sorry per l'ignoranza in materia.

Ciao
Gianluca


Originariamente inviato da gluca - 15/10/2005 : 10:17:41
Saluti

R.R.

Inviato: 15 ott 2005, 16:36
da titano
Vero - verissimo. Se il trasfo attenuatore vede a monte impedenze alte od a valle impedenze basse la resa è pessima. Molto meglio in questo caso un potenziometro qualunque. Va studiato con cura il suo uso. Come per tutti gli altri trafi. Il mio è guidato da una <250Ohm ed è caricato da 47kOhm. Mi sembra che vada benone. Ad essere sincero è trasparente esattamente come il cavo che usavo prima come pre-passivo :-) ... anzi forse l'isolamenti galvanico tra gli avvolgimenti pri-sec ha reso il suono meno "granulare" e più gradevole e morbido.
Beh per quanto riguarda il meno granulare probabilmente si tratta effettivamente di un miglioramento legato all'isolamento galvanico. Interrompere la connessione tra le due masse di segnale significa raccogliere meno sporcizia in "modo comune".

Quanto al morbido...potrebbe essere che il naturale filtro passa alto formato del trasformatore abbia segato una certa quota di alte frequanze. Anche quelle fuori dal campo udibile magari, non direttamente percepibili come suono ma come sensazione di "disagio".
Tieni conto poi che certe circuitazioni a tubi han la brutta abitudine di oscillare a frequanze di uno o due ordini di grandezza superiori alle decine di KHz. Io ormai piazzo grid stopper ovunque 8) . Soprattutto con le ecc88/6922.
Ho citato gli autotrasformatori di D. Slange e Tribute, mai provati ne sentito opinioni particolari trallaltro, perchè hanno un numero di avvolgimenti molto inferiore rispetto ad un normale trafo. Questo permette di ridurre le C/L parassite. Credo che siano davvero degli oggetti da tenere in considerazione. Purtroppo non isolano input/output come i trafo normali. Prima o poi ne compro un paio.
Compra compra e poi posta i risultati

Marco

Inviato: 15 ott 2005, 18:46
da gluca
Ormai siamo OT rispetto al tema originale. I am sorry...

... concordo ancora con Titano, credo sia proprio così. Da un pò sto usando piccole induttanze (jensen OLI-3) come grid stopper ... mi sembrano ok e la risposta mi sembra bella pulita sino a 100kHz ed oltre ... almeno con oscilloscopio.

Per quanto riguarda le sensazioni ... beh non sono mai oggettive! Posso solo dire che usare il trafo al posto del semplice cavo rendeva il suono più gradevole al mio gusto... abbastanza neutrale e diplomatico come giudizio :-) ... non sono bravo a fare recensioni ne ho in effetti l'esperienza necessaria per farne.

Avevo provato i S&B all'oscilloscopio ed avevo trovato una bella banda passante ... anche troppo ampia. Il secondario era caricato con 10K se non ricordo male

a 775mVrms dava
+0db a 20Hz
+0.32db a 20kHz
+0.50db a 50kHz
poi scendeva

simili anche a 7.75Vrms che è il max a cui è dato.

Andava benone anche l'onda quadra con pochi ripple. Molto peggio se usato con +6db.

Non ho modo di misurare la distorsione però ... immagino che sia bruttina forte a +20dbu ... se avete suggerimenti su come organizzarmi per questo sono mooolto benvenuti.


Ciao
gianluca

Inviato: 15 ott 2005, 20:47
da mauropenasa
Ciao a tutti

Prima di tutto complimenti a Danilo per il "fiammante" furum che ha "strutturato".

Non ho resistito a partecipare a questa discussione sul controllo del volume.

Alcune vostre osservazioni sono molto condivisibili.

Date un' occhiata a questo utile link che descrive le differenze tecniche e costruttive dei vari tipi di pot da voi descritti, è interessante...

http://www.vaneijndhoven.net/jos/switchr/index.html

Ps: L' uso di chips per questo lavoro è subordinato ad una ricerca approffondita, perchè molti chips come i CS3310 o altri non credo che siano adatti alle vostre esigenze "audiofile" (hanno un suono molto anonimo, che non va oltre a quello che potete ottenere con dei semplici NE5532...). Diverso è usare un dac moltiplicatore come citato da Piergiorgio. Se interessa, tempo permetendo, potrei proporre alcune idee in tal senso...


Ciao

Mauro

Inviato: 15 ott 2005, 21:18
da riccardo
Emmenomale..Mauro!!!+
Benvenutissimo!!
mettiti pure comodo... per il caffè ci attrezzeremo..
quindi dicevamo che i tuoi prossimi post riguarderanno un serio approfondimento delle tematiche volte al controllo di volume con DS1820 o qualche altro mirabilante IC?
Fantastico, non credo ci sia bisogno di aprire un sondaggio per confermare interesse da parte di tutti, qui.
:-)


Ciao a tutti

Prima di tutto complimenti a Danilo per il "fiammante" furum che ha "strutturato".

Non ho resistito a partecipare a questa discussione sul controllo del volume.

Alcune vostre osservazioni sono molto condivisibili.

Date un' occhiata a questo utile link che descrive le differenze tecniche e costruttive dei vari tipi di pot da voi descritti, è interessante...

http://www.vaneijndhoven.net/jos/switchr/index.html

Ps: L' uso di chips per questo lavoro è subordinato ad una ricerca approffondita, perchè molti chips come i CS3310 o altri non credo che siano adatti alle vostre esigenze "audiofile" (hanno un suono molto anonimo, che non va oltre a quello che potete ottenere con dei semplici NE5532...). Diverso è usare un dac moltiplicatore come citato da Piergiorgio. Se interessa, tempo permetendo, potrei proporre alcune idee in tal senso...


Ciao

Mauro


Originariamente inviato da mauropenasa - 15/10/2005 : 15:47:46
Saluti

R.R.

Inviato: 15 ott 2005, 21:37
da riccardo
Ho aggiunto, ritendolo di interesse comune, il link indicato da Mauro nella sezione risorse, dove sarà disponibile non appena validato dalla redazione.

Ciao a tutti

Prima di tutto complimenti a Danilo per il "fiammante" furum che ha "strutturato".

Non ho resistito a partecipare a questa discussione sul controllo del volume.

Alcune vostre osservazioni sono molto condivisibili.

Date un' occhiata a questo utile link che descrive le differenze tecniche e costruttive dei vari tipi di pot da voi descritti, è interessante...

http://www.vaneijndhoven.net/jos/switchr/index.html

Ps: L' uso di chips per questo lavoro è subordinato ad una ricerca approffondita, perchè molti chips come i CS3310 o altri non credo che siano adatti alle vostre esigenze "audiofile" (hanno un suono molto anonimo, che non va oltre a quello che potete ottenere con dei semplici NE5532...). Diverso è usare un dac moltiplicatore come citato da Piergiorgio. Se interessa, tempo permetendo, potrei proporre alcune idee in tal senso...


Ciao

Mauro


Originariamente inviato da mauropenasa - 15/10/2005 : 15:47:46
Saluti

R.R.

Inviato: 15 ott 2005, 21:42
da mauropenasa
Grazie dell' accoglienza, Riccardo.

Peccato per il caffè, ci tenevo.... :D

Riguardo alle "mirabolanzie" non garantisco, ne per quel che riguarda i miei commenti ne sul chips.

Diciamo che un pre / controllo volume decente è da considerarsi "chiave" in una catena ben struturata, e questo argomento mi coinvolge perchè io non ho mai trovato il tempo di studiare a fondo questo problema.
Più che altro degli studi ne avevo fatti, ma non dei prototipi a conferma delle mie teorie...


Vedremo...

Ciao

Mauro

Inviato: 15 ott 2005, 22:24
da riccardo
Ho inserito anche questo link nella sezione Risorse, ove sarà disponibile non appena validato.
Grazie

Ciao Nick


Un link molto interessante è il seguente:

http://sound.westhost.com/project01.htm

Per quanto concerne la scelta del potenziometro lineare ed in cermet posso darti due ottime ragioni:

1) i potenziometri in cermet sono eccellenti per uso audio, nettamente superiori a mio avviso a qualunque altro materiale "comune".

2) i potenziometri lineari in cermet si trovano facilmente, costano il giusto e le prestazioni generali sono nettamente superiori a quelli con curva pseudo-logaritmica.

Non ti resta che provare.

Marco



Originariamente inviato da titano - 14/10/2005 : 17:33:41
Saluti

R.R.

Inviato: 16 ott 2005, 15:54
da nullo
Ciao, aggiungo qualche mia SOGGETTIVA considerazione e qualche mia
esperienza al riguardo.

Non riesco ad essere così sicuro sulla superiorità di un sistema rispetto all'altro.

Il problema relativo al posizionamento nel circuito ( prima o dopo il Pre o un trafo?) ed al massimo valore ( 10, 20 50, 100K ?) sono argomenti che non sono stati toccati, ma sono di gran rilievo credo.

Ricordo che quando usavo MSB senza pre, provai i valori di 20, 50 e 100K in ingresso, con differenze sonore evidentissime, tra l'altro ogni CDP ha esigenze diverrse (o forse è meglio chiamarle preferenze?) per quanto riguarda il carico.

Il mio Pre ( uno SRPP di 6922) ha un commutatore (Palazzo) a 12 step in serie ad un pot. da 5K che è posto all'uscita, quando inserisco una resistenza (strato metallico 1%) il suono si degrada, a mio giudizio, e finisco sempre per usare il solo pot.

Ci metto sopra anche la sgradevole ruvidità di quel tipo comando.

I relè mi attizzano decisamente di più come idea, sopratutto per il tipo di contatto (non strisciante).

12 passi comunque son decisamente pochi, se si ha anche il giradischi poi gestire le differenze di livello tra le due sorgenti diventa effettivamente problematico.

Prove sui vari tipi di resistori? ... c'è l'assoluto o anche qui ogni tipologia puo andar meglio o peggio a seconda del contesto in cui si trova a lavorare?

Aproposito di lavorare per chi non ha voglia ho trovato questo oggetto su ebay:

http://cgi.ebay.it/Electronic-Relay-Con ... dZViewItem

Ciao, Roberto

Inviato: 18 ott 2005, 20:12
da riccardo
che ne è stato poi del gruppo d'acquisto per la costruzione degli attenuatori?
notizie?

Rimane poi in piedi il quesito sul tipo e marca di resistenza da impiegare..
Vishay, IRC , Welwin ecc e sul materiale...


Saluti

R.R.

Inviato: 18 ott 2005, 20:18
da plovati
Il mercatino, sezione componenti serve anche per organizzare acquisti di gruppo. Basta aprire un 3D e contarsi.
Potrebbe essere la volta buona che si riesce a creare un gruppo di acquisto funzionante anche in Italia, magari con prodotti italiani?


_________
Piergiorgio

Inviato: 18 ott 2005, 20:42
da nick
Ciao, ho provato a tel. un paio di volte ma era occupato;
a proposito, quanti ci stanno?
Apro questa parte del thread in "componenti" o in "mercatino"



Ciao
Nick

che ne è stato poi del gruppo d'acquisto per la costruzione degli attenuatori?
notizie?

Inviato: 18 ott 2005, 20:42
da mauropenasa
Stavo per fare un' intervento pseudo teorico su alcuni quesiti di questo 3D, ma poi era troppo lunga e mi sono fermato.

Qualcuno ha velleità di approfondimento su questo tema, su base applicativa ?

Lo chiedo solo per evitare di redarre filotti soporiferi che servono solo a chiudere il 3D...

Brevemente volevo aggiungere che alcuni elementi emersi dal intervento di nullo hanno un fondamento, ad esempio i criteri di dimensionamento (resistenza interna) e la posizione del Pot non sono velleitari. Aggiungerei anche che non si deve mai escludere l' opzione "attiva" per il controllo del volume, perchè "passivo" e "minimalista" non è automaticamente sininimo di "Qualità"...
Riguardo ai rele e contatti meccanici in genere, stesso discorso, non ci metterei le mani sul fuoco, almeno a "scatola chiusa"...

Ciao



Mauro

Inviato: 18 ott 2005, 21:02
da nick
Mauro, in effetti ero partito per un'idea di usare qualcosa di differente dal solito pot da due euro in pura plasticona e gli attenuatori mi sembravano una cosa più interessante; ma con il proseguire del thread sono nella fase di sospensione del giudizio (vale a dire, non so più che pesci pigliare...)
ovviamente un'idea da parte tua sarebbe assai benvenuta, anche se non riusciro' (per miei limiti personali di comprensione "elettronica") a seguire l'apparato teorico che metti a disposizione. Ma nei miei limiti, una proposta "concreta" magari riesco anche a realizzarla :-)
Insomma, vorrei stare a vedere qualche idea ancora, se poi potesse pure essere attinente al My_ref, allora !Festa!
Ciao e grazie,
Nick

Inviato: 18 ott 2005, 21:07
da titano

Diciamo che un pre / controllo volume decente è da considerarsi "chiave" in una catena ben struturata, e questo argomento mi coinvolge perchè io non ho mai trovato il tempo di studiare a fondo questo problema.
Più che altro degli studi ne avevo fatti, ma non dei prototipi a conferma delle mie teorie...


Vedremo...

Ciao

Mauro


Originariamente inviato da mauropenasa - 15/10/2005 : 16:42:33
Mauro benvenuto anche da parte mia (anche se con un po' di ritardo...).

L'idea che il gruppo pre+controllo volume sia la chiave di una catena ben strutturata è condivisibile anche se ormai sono convinto che sia la sinergia tra le parti a fornire i migliori risultati.
Apro un nuovo tred, cosi possiamo cominciare a valutare come dovrebbe essere un buon pre…

Marco

Inviato: 19 ott 2005, 15:49
da PPoli

Inviato: 19 ott 2005, 20:23
da riccardo
Le foto dei Palazzo

http://www.paolopoli.it/Temp/DSCN0699.jpg


Originariamente inviato da PPoli - 19/10/2005 : 10:49:53
Domandona: ma come vogliamo farlo, sto' selettore, con 4 settori, con 2?
Paolo, hai presente i KyC? per ogni posizione ci sono due resistenze, quindi serve un commutatore diverso..
E ancora: sigillato no?
:-) eh!!! ma quante...

Saluti

R.R.

Inviato: 20 ott 2005, 19:11
da ungern
Puoi sempre provare ad ordinare questo...sono già montati.
Un amico ne ha acquistati diversi e si è trovato molto bene.

http://search.ebay.it/_W0QQsassZkyc111QQhtZ-1

Marco


Originally posted by titano - 14/10/2005 :  18:22:03
Ciao,
per quel che ne ho sentito, questi sono una alternativa (molto) economica ai controlli di volume basati su traformatori. Però lessi su HiFi-World che necessitano di un lungo, lungo rodaggio. Potete confermarlo?

Ciao
armando

Inviato: 20 ott 2005, 19:29
da riccardo
Richiedono un utilizzo neanche troppo lungo di ogni posizione.
Diciamo mezz'ora a scatto?
Cmq, più tempo, anche settimane, se li cabli con il cavo inadatto....o se le saldature sono un poco fredde---:-)
(imho)

Rispetto al prezzo, la qualità è assolutamente notevole.
mal sopportano sforzi meccanici, e hanno gli alberini corti che in certe occasioni fanno penare (mega pannelli frontali, o snodi a cuscinetto)



Qi
Puoi sempre provare ad ordinare questo...sono già montati.
Un amico ne ha acquistati diversi e si è trovato molto bene.

http://search.ebay.it/_W0QQsassZkyc111QQhtZ-1

Marco


Originally posted by titano - 14/10/2005 : 18:22:03
Ciao,
per quel che ne ho sentito, questi sono una alternativa (molto) economica ai controlli di volume basati su traformatori. Però lessi su HiFi-World che necessitano di un lungo, lungo rodaggio. Potete confermarlo?

Ciao
armando


Originariamente inviato da ungern - 20/10/2005 : 14:11:16
Saluti

R.R.

Inviato: 20 ott 2005, 19:30
da mr2a3
Però lessi su HiFi-World che necessitano di un lungo, lungo rodaggio.
?????????
Giuro che non c'è ironia, ma cosa mai si potrà rodare . . . forse le saldature?

Ciao
Massimo

P.S. Dopo aver letto il post di Riccardo contemporaneo al mio.
1. Occhio che se una saldatura è fredda non c'è rodaggio che valga
2. Per l'ossidazione dei contatti credo sia meglio uno spray piuttosto che il "duro lavoro" (che poi le tensioni e correnti in gioco non credo che possano disossidare molto).
Certo che un selettore stagno (tipo FEME) per cui non occorrano "mani di bimbo" forse sarebbe l'deale.

Inviato: 20 ott 2005, 19:59
da mauropenasa
mhmmm, Tutto quel che è meccanico non "brilla" mai per affidabilità nel tempo....

Credo che il concetto di "rodaggio" (ps. io sono pragmatico per natura, quindi amo i concetti pratici, come quello della sana "spruzzata" della sostanza giusta...) sia da attribuire alle problematiche chimico-fisiche dei contatti.
Voi mi insegnate che esistono dinamiche di differenza di potenziale che si possono creare tra metalli diversi, e non credo che un contatto industriale sia fatto di leghe "super inerti". A livelli di µV può succedere un pò di tutto...

Io credo che questi componenti siano fatti per lavorare in presenza di tensioni e correnti definite. Probabilmente una corrente di pochi µA ma continua può "tenere vivo" il contatto....

Ma siamo nell' ambito del ipotesi... (io ho delle variabili psico - meteo-patiche molto maggiori dei miei contatto.... :D )

ciao

Mauro

Inviato: 20 ott 2005, 20:19
da mr2a3
Hei, mi hai fatto venire in mente un vecchio articolo del "solito" Aloia in cui sosteneva che un minimo di CC nei potenziometri potesse migliorarne il funzionamento proprio per il motivo che dici.
Peccato che poi, come spesso nei suoi articoli, si limitasse a "spezzare il pane" che per un principiante come mè non è sufficiente. :?

Ciao
Massimo

Inviato: 20 ott 2005, 21:19
da fscarpa58
Probabilmente una corrente di pochi µA ma continua può "tenere vivo" il contatto....
mi hai fatto venire in mente un vecchio articolo del solito Aloia in cui sosteneva che un minimo di CC nei potenziometri potesse migliorarne il funzionamento proprio per il motivo che dici
ho letto l'articolo in questione e devo dire che gli argomenti
portati a sostegno della tesi erano almeni degni di considerazione.
Ho trovato poi un libro degli anni 60' intitolato
The Physics of Electrical Contacts
che sembra portare acqua al mulino di Aloia.
in soldoni è sempre la stessa teoria: i contati striscianti hanno problemi
di qualità meccanica ed elettrica del contatto. in particolare la formazione di ossidi tenderebbe a creare uno strato semiconduttore
con conseguenti effetti rettificanti sui segnali piccolissimi interessanti
il contatto ( differenze di potenziale e correnti attraverso il contatto).
un fenomeno con alcune caratteristiche (mi si perdoni la licenza)
in comune con la distorsione di incrocio. Di qui la proposta di utilizzare
un pot. attivo nel senso di avere il contatto attraversato da una piccola corrente. Piccola ma maggiore di quella max del segnale. una specie di classe A.
personalmente sono molto interessato all'idea di qualcosa
di simile e sarei lieto di condividere opinioni ed esperienze in merito.

ciao
Federico

Inviato: 20 ott 2005, 21:22
da plovati
The Physics of Electrical Contacts
che sembra portare acqua al mulino di Aloia.

Originariamente inviato da fscarpa58 - 20/10/2005 :  16:19:32
Non sarebbe male postare un estratto del libro in questione :)

_________
Piergiorgio

Inviato: 20 ott 2005, 21:36
da mauropenasa
Buona idea Piergiorgio, ma ho la sensazione che se il libro ha quel titolo, non deve essere facile estrapolare un sunto (tipo romanzo, ti tocca leggerlo tutto per "sapere") :D

Mi fa piacere che le intuizioni che ho colgano sempre nel segno. A volte mi sembra quasi di essere competente in elettronica applicata... :D

Scherzi a parte, l' introduzione di DC è un pò critica, perchè crea facilmente degli sbalzi di tensione durante le commutazioni....

Se fenomeno di THD si tratta, si può sempre mettere il pot (a switch) nel loop di un ampli in modo che la NFB riduca il problema, o eliminarlo del tutto....(eliminare il pot o lo switch intendo dire...)

Mi sa che ne vedremo delle belle, nel 3D dei pre.... ;)

ciao

Mauro

Inviato: 20 ott 2005, 22:07
da mr2a3
i contati striscianti hanno problemi
di qualità meccanica ed elettrica del contatto. in particolare la formazione di ossidi tenderebbe a creare uno strato semiconduttore
con conseguenti effetti rettificanti sui segnali piccolissimi interessanti
il contatto ( differenze di potenziale e correnti attraverso il contatto).
un fenomeno con alcune caratteristiche (mi si perdoni la licenza)
in comune con la distorsione di incrocio.
Esatto era quello che diceva, e che avrei voluto scrivere io :D

Magari se ci "lavoriamo sopra" potremmo definire uno schema pratico di utilizzo dell'idea e fare una prova!
Se fenomeno di THD si tratta, si può sempre mettere il pot (a switch) nel loop di un ampli in modo che la NFB riduca il problema,
Questo mi sà che l'ho fatto e funziona benissimo (in un amplino più che economico però).
Certo che, sempre che abbia capito bene, così il FB diventa variabile.

Ciao
Massimo

Inviato: 20 ott 2005, 23:10
da fscarpa58
Buona idea Piergiorgio, ma ho la sensazione che se il libro ha quel titolo, non deve essere facile estrapolare un sunto
forse qualcosa posso fare.
il libro ha molti capitoli e per lo più parla di contatti di tipo che a noi
non interessano: alte correnti, formazioni di archi e roba del genere.
qualche pagina è dedicata a quelli che vengono chiamati
contatti... non me lo ricordo più.
stasera a casa ci guardo. Forse qualche pagina andrebbe scannerizzata... ma non ho lo scanner.

perdonatemi

ci sentiamo

Federico

Inviato: 21 ott 2005, 22:58
da ungern
Però lessi su HiFi-World che necessitano di un lungo, lungo rodaggio.
?????????
Giuro che non c'è ironia, ma cosa mai si potrà rodare . . . forse le saldature?

Ciao
Massimo

P.S. Dopo aver letto il post di Riccardo contemporaneo al mio.
1. Occhio che se una saldatura è fredda non c'è rodaggio che valga
2. Per l'ossidazione dei contatti credo sia meglio uno spray piuttosto che il "duro lavoro" (che poi le tensioni e correnti in gioco non credo che possano disossidare molto).
Certo che un selettore stagno (tipo FEME) per cui non occorrano "mani di bimbo" forse sarebbe l'deale.



Originally posted by mr2a3 - 20/10/2005 :  14:30:16
Trovato l'articolo in questione. Hi-Fi World, Dicembre 2004:
l'autore, tale Neville Roberts, dedica ben tre paginette a questo attenuatore e riferisce che da nuovo suonava peggio del suo precedente attenuatore; allora, ha collegato tutte le resistenze in parallelo, saldando un paio di "shorting loops" di cavo; ha collegato il tutto ad un generatore di segnale per quattro giorni e quando lo ha rimesso su...miracolo! l'attenuatore taiwanese risultava molto migliore del precedente riferimento, a sua volta detto molto superiore ad un ALPS Blue.
Quindi il rodaggio riguarda le resistenze usate.
Ambasciator non porta pena...
Le resistenze sono all'esterno, ma i contatti mi sembrano all'interno, quindi più o meno sigillati. O sbaglio?

Inviato: 24 ott 2005, 17:22
da plovati
Un utile strumento per vedere come i pre passivi influenzano la risposta dell'ampli a cui sono connessi:

http://www.dact.com/html/ac_calculator.html


_________
Piergiorgio

Inviato: 24 ott 2005, 17:59
da mauropenasa
Accidenti, a trovarlo prima quel link mi risparmiavo tempo a fare i plot con Microcap....
Beh, li ribadiscono il concetto....

ciao


Mauro

Inviato: 25 ott 2005, 14:12
da plovati
Ho aperto un altro 3D relativo ad una possibile implementazione di un attenuatore a scatti dual mono con selettore Palazzo:

http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=122

_________
Piergiorgio

Inviato: 29 ott 2005, 02:34
da UnixMan
Ho raccolto diversi articoli sugli attenuatori a relè piuttosto, 64passi.
IMHO e` la soluzione migliore, specie se si vogliono avere parecchi passi. :)


Con pochi rele`, poche resistenze ed un minimo di logica di controllo fai quanti passi vuoi...

5 rele` -> 32 passi
6 " " 64 "
7 " " 128 "

e cosi` via...



Ciao,
Paolo.

Inviato: 29 ott 2005, 03:27
da UnixMan
Ooops... sono proprio arrivato con l'ultimo treno! ...non mi ero accorto che c'erano altre quattro pagine! :x

Sorry!


Ciao,
Paolo.

Inviato: 29 giu 2006, 19:38
da tnt76

Date un' occhiata a questo utile link che descrive le differenze tecniche e costruttive dei vari tipi di pot da voi descritti, è interessante...

http://www.vaneijndhoven.net/jos/switchr/index.html

Ciao

Mauro


Originariamente inviato da mauropenasa - 15/10/2005 : 15:47:46
Ciao a tutti.

Vorrei riportare a galla questo post in quanto stò realizzando un controllo volume e selettore ingressi gestito da un telecomando a infrarossi universale (protocollo di trasmissione RC-5).

Il prototipo è attualmente funzionante ma è realizzato per gestire un potenziometro motorizzato della Alps con il classico quartetto di transistor ed alcuni ingressi (a me ne servono 3, ma cmq ne gestisce 4 per ora).

A questo punto vorrei però passare oltre e realizzare un attenuatore a scatti con relè, gestito dal microcontrollore. Ho a disposizione ancora numerosi I/O e pensavo di realizzarne uno proprio sulla base del progetto linkato da Mauro Penasa
http://www.vaneijndhoven.net/jos/switchr/design.html

Io pensavo di aumentare la risoluzione a 6 bit (64 step) e cambiare la resistenza di ingresso media a circa 50 Kohm (le sorgenti sono un lettore CD ed un lettore DVD, l'attenuatore è posto in ingresso ad un mu-follower 6SN7 - 6SL7).

Avete suggerimenti?