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Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 16 dic 2009, 12:50
da Andrea80
Buongiorno a tutti!

vorrei alimentare i filamenti di una coppia di 6922 con tensione stabilizzata di 6.3V, l’assorbimento di un filamento è pari a 365 mA.
A tale scopo, avevo pensato di utilizzare un regolatore tipo LM317T, che garantisce un’uscita in tensione variabile e con corrente max di 1,5A.
Il mio dubbio riguarda la tensione in ingresso: il datasheet indica che la differenza tra la tensione in ingresso e quella in uscita (Vin-Vout) deve essere almeno di 3V http://www.national.com/ds/LM/LM117.pdf
Ora supponendo che il secondario del mio trasformatore sia di 6.3Vac, la tensione rettificata e con filtro capacitivo dovrebbe attestarsi attorno a 8,8Vdc (a vuoto). Quindi non sufficiente a far lavorare correttamente il regolatore??
Avete qualche consiglio?

Grazie
Andrea

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 16 dic 2009, 12:55
da gluca
potresti recuperare un trafo da 9V o 12V da qualche vecchio apparato. ma ti serve la tensione stabilizzata?

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 16 dic 2009, 12:56
da marziom
no, non ce la fai.
ci si può riuscire, limando tutto all'osso, solo usando diodi schottky e un regolatore low drop out.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 16 dic 2009, 12:58
da plovati
Se il secondario a 6,3V ha un amperaggio sufficiente ( e in genere sono da 1 o 2A) puoi fare un duplicatore di tensione e applicare poi il regolatore.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 16 dic 2009, 13:21
da Andrea80
Ciao,

ringrazio tutti voi per le risposte!

Ma allora perchè la maggior parte dei trasformatori hanno secondari da 6.3V? Ok li possiamo usare in AC, oppure semplicemente in DC con un ponte a diodi ed un condensatore di filtro, ma nel caso di alimentatore stabilizzato bisogna ricorrere ad un trafo separato.

Prima ho commesso un errore scrivendo che devo alimentare due 6922, bensi 4 valvole...per un totale di 1,46 A
Il trasformatore in mio possesso ha due secondari da 6,3V @ 1A ... secondo voi se li collegassi in serie riuscirei a stabilizzare i 12.6V (quindi 730mA di assorbimento)?

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 16 dic 2009, 14:57
da Andrea80
gluca ha scritto:potresti recuperare un trafo da 9V o 12V da qualche vecchio apparato. ma ti serve la tensione stabilizzata?
E' perchè ho trovato in rete il progetto di un pre con alimentazione stabilizzata anche sui filamenti...nelle mie precedenti realizzazioni non ho mai avuto bisogno di tale soluzione, ovvero tensione DC filtrata e stop.
A questo punto mi fai venire il dubbio sulla reale utilità della tensione stabilizzata per filamenti....

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 16 dic 2009, 20:32
da UnixMan
Andrea80 ha scritto:Ma allora perchè la maggior parte dei trasformatori hanno secondari da 6.3V?
perche` i tubi a riscaldamento indiretto vanno accesi in AC. Li hanno inventati proprio (e solo) per quello! ]:)

Come non mi stanco mai di ripetere, nella stragrande maggioranza dei casi accendere in DC un IHT serve solo a peggiorare le prestazioni sotto tutti i punti di vista. Il raddrizzamento (specie con le alte correnti richieste dai filamenti) produce quantita` industriali di rumore ad ampio spettro che, a differenza dei 50Hz della rete, si "infila" benissimo nel segnale attraverso una infinita` di accoppiamenti parassiti (a partire ovviamente dalla capacita` riscaldatore-catodo).

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 17 dic 2009, 10:16
da same
Io con un secondario di 6.3 Vac utilizzo un duplicatore di tensione che mi dà una tensione raddrizzata pari a 11-12V.
In questo modo usando il regolatore LM317 ottengo 6.3 V stabilizzati

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 dic 2009, 10:29
da Italo B
i tubi a riscaldamento indiretto vanno accesi in AC. Li hanno inventati proprio (e solo) per quello!
Ciao Paolo. Non voglio che si prenda come polemica, d'altra parte ognuno ha il diritto di pensarla come crede, ma permettimi di dissentire.
Il riscaldamento indiretto è stata un'elegante soluzione che ha permesso quasi un secolo fa di liberarsi dall'uso scomodo e costoso delle batterie permettendo anche, per questo, di sbizzarrirsi in ben più complesse realizzazioni circuitali in un'epoca in cui raddrizzare in bassa tensione e alta corrente sarebbe stato pressochè impossibile.
D'altra parte chi ha l'esigenza di preamplificare testine magnetiche a basso livello non può non garantirsi un certo "silenzio" adottando almeno in quella sezione l'alimentazione in continua.
Se la tua avversione per questa soluzione è giustificata dalla possibile presenza di armoniche prodotte dallo switching dei diodi, ho appena pubblicato l'articolo che indica nell'uso dei diodi Shottky la soluzione ideale per il raddrizzamento a qualsiasi livello di tensione e corrente con prestazioni equivalenti alla raddrizzatrice a vuoto ma con resistenza diretta infinitamente minore.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 dic 2009, 12:22
da mau749
Italo B ha scritto:
i tubi a riscaldamento indiretto vanno accesi in AC. Li hanno inventati proprio (e solo) per quello!
Ciao Paolo. Non voglio che si prenda come polemica, d'altra parte ognuno ha il diritto di pensarla come crede, ma permettimi di dissentire.
Il riscaldamento indiretto è stata un'elegante soluzione che ha permesso quasi un secolo fa di liberarsi dall'uso scomodo e costoso delle batterie permettendo anche, per questo, di sbizzarrirsi in ben più complesse realizzazioni circuitali in un'epoca in cui raddrizzare in bassa tensione e alta corrente sarebbe stato pressochè impossibile.
D'altra parte chi ha l'esigenza di preamplificare testine magnetiche a basso livello non può non garantirsi un certo "silenzio" adottando almeno in quella sezione l'alimentazione in continua.
Se la tua avversione per questa soluzione è giustificata dalla possibile presenza di armoniche prodotte dallo switching dei diodi, ho appena pubblicato l'articolo che indica nell'uso dei diodi Shottky la soluzione ideale per il raddrizzamento a qualsiasi livello di tensione e corrente con prestazioni equivalenti alla raddrizzatrice a vuoto ma con resistenza diretta infinitamente minore.
Sarà ... io alimento il filamento delle mie 300B in alternata... :fubar:

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 dic 2009, 12:43
da Italo B
Sarà ... io alimento il filamento delle mie 300B in alternata...
Per carità... su delle finali poi (e di quella stazza), sarebbe un inutile spreco! :smile:

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 dic 2009, 13:09
da gluca
mau749 ha scritto: Sarà ... io alimento il filamento delle mie 300B in alternata... :fubar:
mau' ... alimentare al trecentobbì in continua ha (avrebbe) un suo senso

http://www.clarisonus.com/blog/?p=169

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 dic 2009, 15:40
da UnixMan
Italo B ha scritto:D'altra parte chi ha l'esigenza di preamplificare testine magnetiche a basso livello non può non garantirsi un certo "silenzio" adottando almeno in quella sezione l'alimentazione in continua.
vogliamo provare a fare un po` di misure su quanto rumore a 50Hz passa da un riscaldatore al catodo adottando la semplice accortezza di "sollevarlo" leggermente e di curare il layout? ;)
Se la tua avversione per questa soluzione è giustificata dalla possibile presenza di armoniche prodotte dallo switching dei diodi, ho appena pubblicato l'articolo che indica nell'uso dei diodi Shottky la soluzione ideale per il raddrizzamento
che i diodi Schottky siano una ottima soluzione per il raddrizzamento non ci piove, qui` su AFDT e` stata gia` ampiamente segnalata e suggerita piu` volte... non e` certo una novita`. Tra parentesi, dai primi anni 2000 esistono gli Schottky in carburo di silicio (Silicon Carbide, SiC) con tensioni inverse che oggi arrivano fino a 1.2KV, per cui puoi evitarti quelle stringhe di diodi in serie. ;)

Schottky o meno, il raddrizzamento introduce pero` comunque del rumore. Non e` solo il reverse recovery dei diodi al silicio a generarlo. Il raddrizzamento in se` porta ad ottenere una forma d'onda "pulsante" che e` intrinsecamente ricca di armoniche, ma sono soprattutto i picchi della corrente raddrizzata che vanno a caricare i condensatori di filtro a generare quantita` industriali di rumore ad ampio spettro. Ti basta guardare la forma d'onda di tale corrente (fatta di brevi impulsi veloci) per capirlo.

Non a caso, se devi ottenere necessariamente alimentazioni in continua ed al tempo stesso minimizzare il rumore prodotto, la soluzione pressoche` obbligata e` l'uso di filtri ad ingresso induttivo. Ma fare un filtro ad ingresso induttivo per l'alimentazione dei filamenti e` come minimo poco pratico. Una possibile alternativa potrebbe forse essere quella di utilizzare un CCS (generatore di corrente costante) a SS in luogo dell'induttanza, ma (dato che andrebbe necessariamente montato a monte del primo C di filtro) e` necessario adottare uno schema che possa funzionare senza problemi in presenza della tensione pulsante che esce dal raddrizzatore.

In ogni caso resta il fatto che con gli IHT, nel 99.9% dei casi, quando anche non sia deleteria, e` solo una inutile complicazione di una cosa semplice, raramente giustificabile da problemi reali e concreti.

KISS - keep it simple! ;)

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 dic 2009, 17:05
da PPoli
Sarà ... io alimento il filamento delle mie 300B in alternata... :fubar:
Io in continua.
Prima andavo in alternata, ma anche con i potenziometri non riuscivo a ridurre lo hum a livelli accettabili. In continua tutto bene. Almeno per le mie orecchie.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 dic 2009, 17:30
da Italo B
non e` certo una novita`. Tra parentesi, dai primi anni 2000 esistono gli Schottky in carburo di silicio (Silicon Carbide, SiC) con tensioni inverse che oggi arrivano fino a 1.2KV, per cui puoi evitarti quelle stringhe di diodi in serie.
Scusami Paolo se sono nato troppo presto, non era mia intenzione!
Quando ho fatto quel ponte, e quella foto, (10 anni fa) sebbene fossi ancora nel settore non ho trovato in commercio nulla con maggiore tensione dei 100V-1A mentre tutti gli amici autocostruttori non conoscevano o guardavano ancora con diffidenza quella tecnologia giudicandola troppo costosa e "misteriosa".
Per il resto, sebbene abbia tutta la strumentazione necessaria, per ascoltare musica uso più le mie orecchie dell'oscilloscopio.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 dic 2009, 17:42
da mariovalvola
Italo B ha scritto: Per il resto, sebbene abbia tutta la strumentazione necessaria, per ascoltare musica uso più le mie orecchie dell'oscilloscopio.

Secondo te, c'è qualcuno che usa l'oscilloscopio, in questo forum, per ascoltare la musica?

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 08 gen 2010, 20:16
da Andrea80
Buonasera a tutti!
Grazie per i commenti, anche se le opinioni sono disparate credo che servano a creare un dialogo costruttivo per noi tutti.
Considerando il guadagno modesto dello stadio linea opterò per una semplice alimentazione in continua (ponte a diodi+filtro capacitivo), l'alimentazione stabilizzata a questo punto credo sia superflua.

Mentre per il finale costruito un anno fa, un push pull di EL34, visto le correnti in gioco ho preferito evitare la DC...così ho alimentato in AC senza spiacevoli ronzii.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 08 gen 2010, 21:18
da UnixMan
a Roma direbbero... "ma allora sei de coccio!" ;)

L'alimenzione in continua, se non e` piu` che perfettamente filtrata e ripulita e` solo DANNOSA !

Lo puoi vedere dalle misure ma soprattutto lo SENTI all'ascolto.

L'accensione in DC puo` essere vantaggiosa se e SOLO se questa e` perfettamente "pulita". Per la qual cosa la stabilizzazione attiva e` praticamente obbligatoria. A meno di non usare almeno un doppio LC. Cosa che - date le correnti in gioco - comporterebbe pesi, ingombri e costi decisamente elevati.

In entrambi i casi, la cosa e` giustificabile solo con alcuni tubi ad accensione diretta (DHT) e/o in presenza di punti estremamente sensibili (alto guadagno + alta impedenza) che potrebbero captare ed amplificare anche il minimo campo residuo. In questo secondo caso, pero`, perche` la cosa abbia un qualche senso devi anche alloggiare l'alimentazione in un contenitore separato: il campo disperso da un qualsiasi TA e` enormemente piu` intenso di quello emesso dalla coppia twistata che porta l'alimentazione AC fino ai filamenti e/o a quello (insignificante) del riscaldatore stesso che, ripeto, e` stato inventato, studiato e progettato apposta per lavorare in AC.

Fatte salve le eccezioni di cui sopra, indipendentemente da come sono accesi i filamenti, se c'e` ronzio significa solo che c'e` un errore da qualche parte, verosimilmente nel layout. Se tutto e` stato progettato e realizzato come si deve (e non ci sono guasti) non ronza nulla.

Tu hai un banalissimo stadio linea con tubi a riscaldamento indiretto: accendi in alternata quei benedetti filamenti!

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 24 gen 2010, 11:51
da EF80
Come mi consigliate di alimentare i filamenti di una coppia di "26" ? pensavo a raddrizzare a doppia semionda (cioe' secondario con presa centrale) poi a mettere un filtro LCRC e dopo un regolatore a SS a transistor.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 24 gen 2010, 21:19
da EF80
Io pensavo ad uno schema del genere, la bobine che ho considerato dopo il ponte diodi sono quelle in foto... dovrebbero essere circa da 30mH.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 24 gen 2010, 21:38
da marziom
quelli sono 30+30 mH? se si mettili uno sul + e uno sul -
Che sono quei piccoli cap dal secondario a massa...attenzione....

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 24 gen 2010, 21:46
da sinuko
Io pensavo ad uno schema del genere, la bobine che ho considerato dopo il ponte diodi sono quelle in foto... dovrebbero essere circa da 30mH.
Ciao,
sei sicuro che siano traferrate per la continua?
Ciao Paolo

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 24 gen 2010, 23:12
da EF80
marziom ha scritto:quelli sono 30+30 mH? se si mettili uno sul + e uno sul -
Che sono quei piccoli cap dal secondario a massa...attenzione....
No sono bobine con 2 avvolgimenti posti in controfase sul nucleo, i condensatori da 100nano tra l'ingresso dei diodi e massa si mettono, o almeno molti li mettono, per sopprimere i rumori generati da eventuali scariche che arrivano sul primario dalla rete enel, solitamente si usano condensatori a carta a questo scopo, si trovano su RS. Di solito andrebbero collegati al centro che di solito e' a massa, ma in questo caso che il centro non e' massa non ero sicuro...

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 27 gen 2010, 20:52
da EF80
Vediamo: cosi' va meglio? LC in ingresso, filtro toroidale, regolatore shunt con transistor...

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 29 gen 2010, 11:40
da salvo67
nel mio ibrido ho ben 6 filamenti e88cc, ho risolto con un transistor pnp e un regolatore 317, sul terminale adj con inserito in parallelo alla resistenza un bel condensatore che mi da pure l'accensione lenta, se tu hai proprio tensioni basse per il 317 usa il classico regolatore serie o meglio parallelo...provare per credere

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 29 gen 2010, 11:48
da EF80
stavo pensado infatti al 317, lo shunt dello schema non regola granche' bene, il problema delle 26 e' che devo dargli 1,5 volt, abbastanza vicino al limite del 317

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 29 gen 2010, 15:48
da UnixMan
usa un regolatore low-drop...

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 gen 2010, 08:33
da baldo95
Il TS1084 dovrebbe andare bene

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 gen 2010, 10:55
da EF80
lunedi' vedo se lo trovo, cmq accoppiando l'lm317 con certi transistor si riesce anche ad andare sotto gli 1,2v minimi che potrebbe erogare per via delle caratteristiche stesse del transistor, cioe' l'lm317 sta su una tensione un pelo superiore ma il transistor eroga di meno, su tensioni grandi non vi e' differenza, ma quando sei su tensioni piccole il giochino viene.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 gen 2010, 11:16
da baldo95
Con la 26 avevo fatto un pre-linea il filamento alimentato a batteria erano (10x6V 7Ah) con resistenza di caduta, cominciava a cedere dopo 4 ore di lavoro continuo; una cosa ho notato che con le 26 che avevo provato alcune avevano assorbimenti diversi e ovviamente variava la tensione applicata ai capi

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 30 gen 2010, 12:15
da EF80
non e' cmq mia intenzione usare batterie

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 07 feb 2010, 19:50
da EF80
Dovrei esserci, l'ho provato anche in vivo...

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 07 feb 2010, 21:19
da UnixMan
Raga', usate la funzione "ricerca" del forum... ;)

Se mettete "alimentazione filamenti DHT", viene fuori un mucchio di roba, a partire in particolare da questo thread:

Sull'alimentazione dei filamenti dei DHT

In cui si conclude tra l'altro che i filamenti dei DHT vanno alimentati ad alta impedenza (cioe` in corrente).

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 07 feb 2010, 23:27
da EF80
Perche' non mettere un cms o in wiki cosi' si puo' fare una spremuta del forum che quando uno cerca un'argomento trova tutto concentrato invece di dover navigare centinaia di post sparpagliati per mettere assieme un puzzle di informazioni a volte anche contradittorie o dove e' difficile capire quali sono i pareri personali irrilevanti e quali le info buone! Chi ha intenzione di avvire flame si astenga, ma io penso che i forum sono centenitori di discussioni e non di informazioni o quanto meno se dalle discussioni si raggruppa una certa quantita' di informazione bisognerebbe sintetizzarle e pubblicarle in calce altrove, fuori dal forum. Cercare informazioni su un forum con decine di migliaia di post e' quanto meno frustrante richiede un sacco di tempo (info diluite e stra diluite) e spesso dopo aver letto 3/4 3D differenti sei solo + confuso di prima.

Cmq lo schema che ho postato e' un regolatore di corrente.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 08 feb 2010, 19:07
da UnixMan
...quanta impedenza pensi che abbia quel 1000uF a valle? ;)

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 08 feb 2010, 19:47
da EF80
ma scusa e quanta impedenza ha una pila? queste valvole venivano alimentate a pile cmq posso anche togliere il cond da 1000uf. Ma un regolatore di corrente come quello che ho fatto abbatte il ripple come un normale regolatore? Le prove le ho fatte con l'oscillo sulla scala dei 0,1volt con un'ondulazione appena visibile, si puo' migliorare ?

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 09 feb 2010, 12:51
da EF80
eventualmete il 1000uF posso metterlo prima della doppia induttanza per livellare i residui di ondulazione dopo il regolatore? Questa ha circa 2 ohm di resistenza per braccio, 4 ohm totale dovrebbe rialzare l'impedenzeabbastanza.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 09 feb 2010, 19:06
da UnixMan
se hai bisogno / vuoi un filtraggio migliore, metti un regolatore di tensione prima del CCS...

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 09 feb 2010, 20:13
da EF80
non volevo dirlo, ma lo avevo pensato :)

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 10 feb 2010, 13:07
da piero7
giz ma per raddrizzare 6 volt per due 6922 tutto sto macello? Non basta un lm317 e basta?

Conosci StabDesign? http://ftp.qrz.ru/pub/hamradio/calc/StabDesign.exe

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 10 feb 2010, 15:03
da EF80
a dire la verita' io devo accendere i filamenti a 1,5 volt 1A di triodi ad emissione diretta 26

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 10 feb 2010, 18:13
da EF80
Queste induttanze vanno bene da mettere sui 2 rami positivo/negativo?

Sono 2 avvolgimenti separati, con l'induttanzimetro il singolo avvolgimento preso da solo e' da 25mH collegando i 2 avvolgimenti in serie, in base a come li metto in fase tra loro ho 250uH oppure 107mH (quando le 2 bobine sono in controfase tra loro?).

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 10 feb 2010, 19:32
da UnixMan
dovendo lavorare in presenza di DC, la misura fatta con l'induttanzimetro e` praticamente inutile.

Per vedere se vanno bene dovresti misurarne l'impedenza mentre ci scorre la corrente prevista... (1A?)

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 10 feb 2010, 20:03
da EF80
e mi vuole l'impedenziometro? XD vaccaboia ce lo avevano da prestarmi e non l'ho preso

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 10 feb 2010, 20:04
da gluca
GizMo ha scritto:Queste induttanze vanno bene da mettere sui 2 rami positivo/negativo?

Sono 2 avvolgimenti separati, con l'induttanzimetro il singolo avvolgimento preso da solo e' da 25mH collegando i 2 avvolgimenti in serie, in base a come li metto in fase tra loro ho 250uH oppure 107mH (quando le 2 bobine sono in controfase tra loro?).
NO, non vanno bene. Induttanze che potrebbero andare bene le trovi ad esempio sul catalogo hammond od anche lundahl (che le ha con due avvolgimenti separati)

La lettura a 107mH (che e' quattro volte 25mH) e' con le due induttanze in serie, l'altro numero che hai letto e' una misura della induttanza parassita tra i due avvolgimenti collegati in serie ma con fase opposta.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 10 feb 2010, 21:53
da EF80
E per esempio un'induttanza che andrebbe bene quale puo' essere? Non e' che mi sai dire grossomodo valore induttivo e rdc cosi' me la faccio avvolgere, mi accontento anche se non e' marchiata lundahl, sicuramente meglio che con il solo regolare a FET.

OT Solo per curiosita' queste bobinette fatte cosi' a che servono, parlo di queste ciambelline.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 12 feb 2010, 22:31
da EF80
Allora presento l'ennesimo schema, con tutte le misure fatte con l'oscilloscopio, tralasciando induttanze da soldi, usando solo i materiali che ho disposizione.

Per le prove ho usato un ponte di graetz perche' non avevo un trasformatore con presa centrale...

La prima induttanza ha valore 40mH RDC 4ohm, c'e' il C da 10.000uF un regolatore 7809, poi il regolatore di corrente a 1A, C da 2200uF e i famosi toroidini cno le 2 bobine in controfase citate sopra. Il tutto l'ho misurato attaccando una resistenza da 2,2ohm per far scorrere 1 A portando il circuito a regime.

Cosa ho visto all'oscilloscopio:

A: non c'e' bisogno di spiegare.

B: Un'ondulazione sinusoidale dell'ampiezza di 1volt

B1: Un'ondulazione sinusoidale un po' sporchina ma dell'ampizza di 10mV

C: Un'ondulazione circa a dente di sega che nell'ampiezza di 10mV ci stava almeno 7/8volte, leggermente sfocata... (presenza di frequenze piu' alte a livelli infinitesimali?)

D: Dopo il teoricamente inutile toroide, l'ondulazione di un'infinitesimo meno ampia, piu' arrotondata, di nuovo "quasi" (dico quasi perche' l'oscilloscopio era alla massima risoluzione e l'ondulazione era appena percettibile rispetto una linea piatta) sinusoidale e bella nitida (niente piu' frequenze piu' alte?).

Ora forse sono ignorante, ma se metto la manopola dell'oscilloscopio nella scala di 10mV vuol dire che poi a video 10mV risulterebbero ampi come 1 quadretto no ?! Direi che ho ottenuto risulti molto migliori dei migliori ottenuti da gluca nel suo 3D http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=9&t=5049.. 1/2mV di ondulazione contro i suoi 150mV con le induttanze da soldi ?! Contando che il 7809 dello schema nella mia prova era un 7805 con uno zener da 3 volt sotto e il circuito era tutto montato in aria alla buona.

Nella realizzazione definitiva dovrei usare l'lm317 che penso sia molto + pulito dell'78xx, radrizzamento a doppia semionda con diodi fast.

Bho a me pare sia piu' che ottimo almeno che non abbia commesso grossi maroni!

L'unica cosa che mi resta da trovare e' un trimmer adatto a sostituire la resistenza da 0,5 ohm che serve a regolare la corrente.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 13 feb 2010, 15:11
da UnixMan
ottimo risultato dal punto di vista del rumore.

Pero`, mettendo il grosso C dopo il CCS stai lavorando "in tensione" (a bassa impedenza) sul filamento. Forse sono questioni di lana caprina ma, per quanto visto nell'altro thread, si direbbe forse piu` opportuno che il filamento dei DHT non veda percorsi a bassa impedenza verso l'alimentazione, quindi non ci dovrebbero essere C dopo il CCS.

Sfortunatamente, e` possibile che la coppia CCS+C (che costituisce un filtro passa basso con freq. di taglio molto bassa stante l'alta impedenza dinamica del CCS e l'elevato valore di C) contribuisca non poco all'abbattimento del rumore. Prova a vedere che succede (di quanto peggiora il rumore) se togli quel C.

Una possibile soluzione per ottenere una alimentazione molto pulita consiste nel sostituire il regolatore serie con una coppia CCS + regolatore shunt (con un bel C in parallelo), seguito dal CCS finale.

Ovviamente il primo CCS (che puoi fare tranquillamente anche con lo stesso 78xx o 317, ecc) deve avere una corrente sufficientemente maggiore di quella di uscita per permettere al regolatore shunt (ed al CCS successivo) di fare efficacemente il loro lavoro.

Oh, la doppia induttanzina toroidale proverei anche a spostarla subito a monte del CCS "di uscita".

BTW: se accendi il filamento in DC con l'alimentazione ad un estremo e la massa all'altro, ti ritrovi con un gradiente di tensione fisso distribuito lungo tutta la lunghezza del catodo.

Come dire che non hai un triodo polarizzato con una certa Vgk, ma infiniti "triodini" in parallelo tra loro, polarizzati ciascuno con una Vgk leggermente diversa da quelli adiacenti! Ovviamente, tra i due "triodini" estremi, la Vgk differisce della tensione di filamento (cioe` in questo caso 1.5V, che non sono pochi per un triodo con guadagno relativamente elevato).

Altrettanto ovviamente, lo stesso gradiente si forma anche accendendo il tubo in AC, ma con una "piccola" quanto sostanziale differenza: che in tal caso il gradiente non e` fisso ma "si sposta", si annulla e cambia di segno 50 volte al secondo.

Viceversa, con l'accensione in DC una meta` del filamento -sempre la stessa- deve sopportare correnti maggiori di quelle medie (corrente totale/lunghezza del filamento) mentre nell'altra scorrono correnti similmente inferiori a quelle medie. Il che puo` portare (se non altro) ad un invecchiamento asimmetrico del tubo.

Quindi, se adotti uno schema di questo tipo, cabla in maniera "simmetrica" i filamenti dei due canali (cioe` metti a massa un lato su un canale e quello opposto sull'altro) e scambia periodicamente di posto i tubi dei due canali.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 13 feb 2010, 15:22
da baldo95
http://www.tnt-audio.com/clinica/regulators_noise2.html se non ricordo male il TS1084 dovrebbe generare meno rumore

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 13 feb 2010, 21:18
da EF80
Ennesimo schema, sono molto vicino alla meta... Restando nella scala dei 10mV non vi e' traccia di ondulazione, niente di niente, linea piatta... Solo una leggera sfocatura che indica un sottofondo, bassissimo, ad altra frequenza, sfocatura che non scompare nemmeno impostando l'oscilloscopio a 25mhz... quindi sono frequenze ancora piu' alte, sembrano uscire dall'LM317.

Forse si possono ignorare, se no dovro' provare diverse induttanzine per accoppiare lo stadio regolatore di tensione a quello regolare di corrente per sbloccare questo rumore.. ma non priva di aver fatto alcune prove per escludere sia RF captata semplicemente dalla sonda.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 14 feb 2010, 11:25
da EF80
Per quanto diceva Unixman sul gradiente di tensione:

Se collego a massa il negativo del filamento mi trovo l'opposto polarizzato a BIAS+1,5 volt, se collego a massa il positivo mi trovo al lato opposto BIAS-1,5 ... se metto un partitore resistivo sul filamento e collego a massa il centro mi trovo i 2 estremi a +0,75 e -0,75 BIAS... Considerando che la G1 va impostata a circa -9 -10 (ho ricontrollato il datasheet) e la corrente di placca e' di 5,5mA a mio avviso la valvola lavora benissimo e il "problema" che il catodo non si consuma pari e' pressoche' nullo, uno puo' scambiare le valvole cosi' per gioco dopo 1 anno.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 14 feb 2010, 11:44
da UnixMan
BTW: perche` hai messo quelle due R da 1ohm sull'uscita?

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 14 feb 2010, 12:32
da EF80
per aumentare l'impedenza ulteriormente e spostare un po' di dissipazione dal FET, provando a calare la tensione in ingresso a questo poi mi cala la corrente massima, invece cosi' rimane tarabile fino a poco di di 1A, il fet non e' poi che scaldi granche' con un dissi alto 4cm diventa appena tiepido, ma volevo poter usare il dissipatore piu' piccolo possibile per guadagnare spazio. Inoltre con le 2 resistenza l'accensione del filamento e' veramente soft.

Piu' che altro per il rumore ad alta frequenza potrebbe essere il caso di mettere dei ceramici da 100nano in parallelo al 10.000uF e al 2200uF attorno al 317?

Gia' il 100 nano dopo la bobinetta e' contato per rimuovere degli spuntini che coincidevano con i punti di commutazione dei diodi.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 14 feb 2010, 13:06
da baldo95
baldo95 ha scritto:Con la 26 avevo fatto un pre-linea il filamento alimentato a batteria erano (10x6V 7Ah) con resistenza di caduta, cominciava a cedere dopo 4 ore di lavoro continuo; una cosa ho notato che con le 26 che avevo provato alcune avevano assorbimenti diversi e ovviamente variava la tensione applicata ai capi
Non sarò un tecnico ma alcune prove le ho fatte anch'io

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 14 feb 2010, 13:08
da EF80
baldo95 ha scritto:
baldo95 ha scritto:Con la 26 avevo fatto un pre-linea il filamento alimentato a batteria erano (10x6V 7Ah) con resistenza di caduta, cominciava a cedere dopo 4 ore di lavoro continuo; una cosa ho notato che con le 26 che avevo provato alcune avevano assorbimenti diversi e ovviamente variava la tensione applicata ai capi
Non sarò un tecnico ma alcune prove le ho fatte anch'io
???

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 14 feb 2010, 18:59
da UnixMan
GizMo ha scritto:per aumentare l'impedenza ulteriormente
...
Inoltre con le 2 resistenza l'accensione del filamento e' veramente soft.
eh? sicuro che quel circuito funzioni da CCS? xche` se lo fa` davvero, 2 ohm sono (dovrebbero essere) una resistenza assolutamente insignificante rispetto all'impedenza dinamica del circuito, che dovrebbe essere maggiore di svariati ordini di grandezza...

Idem per l'accensione. Se il CCS e` veramente un CCS, la corrente e` costante anche su un corto circuito: quelle R dovrebbero essere totalmente ininfluenti! Verifica e/o cambia il circuito... ;)
GizMo ha scritto:Piu' che altro per il rumore ad alta frequenza potrebbe essere il caso di mettere dei ceramici da 100nano in parallelo al 10.000uF e al 2200uF attorno al 317?
si`, ma verifica i risultati... un C (specie un elettrolitico) non e` solo un C, per cui rischi di introdurre risonanze parassite ed ottenere piu` danni che benefici.
GizMo ha scritto:Gia' il 100 nano dopo la bobinetta e' contato per rimuovere degli spuntini che coincidevano con i punti di commutazione dei diodi.
per quelli forse potrebbe essere meglio uno "snubber"... ;)

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 14 feb 2010, 21:19
da EF80
UnixMan ha scritto:
GizMo ha scritto:per aumentare l'impedenza ulteriormente
...
Inoltre con le 2 resistenza l'accensione del filamento e' veramente soft.
eh? sicuro che quel circuito funzioni da CCS? xche` se lo fa` davvero, 2 ohm sono (dovrebbero essere) una resistenza assolutamente insignificante rispetto all'impedenza dinamica del circuito, che dovrebbe essere maggiore di svariati ordini di grandezza...
Infatti il circuito fa passare 1A anche in corto circuito, ma essendo 7 volt l'alimentazione la caduta sul fet e' maggiore e quindi scalda di piu', mettendo le 2 resistenze da 1ohm nel circuito scorre sempre 1A, ai capi del fil della 26 mi trovo circa 1,5v come dovrebbe essere, il fet scalda un po' meno perche' la dissipazione s'e' spostata in parte sulle 2 resistenze a 1 ohm. Cmq senza resistenze il filamento della 26 si accende solo piu' velocemente.

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 16 feb 2010, 12:49
da EF80
UnixMan ha scritto:
GizMo ha scritto:per aumentare l'impedenza ulteriormente
...
Inoltre con le 2 resistenza l'accensione del filamento e' veramente soft.
eh? sicuro che quel circuito funzioni da CCS? xche` se lo fa` davvero, 2 ohm sono (dovrebbero essere) una resistenza assolutamente insignificante rispetto all'impedenza dinamica del circuito, che dovrebbe essere maggiore di svariati ordini di grandezza...

Idem per l'accensione. Se il CCS e` veramente un CCS, la corrente e` costante anche su un corto circuito: quelle R dovrebbero essere totalmente ininfluenti! Verifica e/o cambia il circuito... ;)
GizMo ha scritto:Piu' che altro per il rumore ad alta frequenza potrebbe essere il caso di mettere dei ceramici da 100nano in parallelo al 10.000uF e al 2200uF attorno al 317?
si`, ma verifica i risultati... un C (specie un elettrolitico) non e` solo un C, per cui rischi di introdurre risonanze parassite ed ottenere piu` danni che benefici.
GizMo ha scritto:Gia' il 100 nano dopo la bobinetta e' contato per rimuovere degli spuntini che coincidevano con i punti di commutazione dei diodi.
per quelli forse potrebbe essere meglio uno "snubber"... ;)
Un ceramico da 100uF in serie con una resistenza da 220/270ohm puo' andare ?

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 16 feb 2010, 13:12
da UnixMan
ceramico... da 100 micro?! magari volevi dire nF... :D

Si`, potrebbe andare. Ma i valori esatti li devi determinare sperimentalmente, dipende dalle caratteristiche del TA (e, in misura minore, anche da quelle dei diodi).

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 19 feb 2010, 20:31
da EF80
Unix cosa ne dici dei BY329 come raddrizzatori, un po' grossi pero' ho letto in giro per il forum che sono molto silenziosi. Me ne sono comprato giusto 4 :)

Re: Alimentazione filamenti stabilizzata

Inviato: 23 feb 2010, 12:48
da EF80
Questo e' il primo alimentatore finito e perfettamente funzionante, i 3 LED sono per il bias della valvola.