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Inviato: 03 nov 2009, 02:12
da JJT
Il minimo assoluto
La possibilità di Fare un amplificatore stereo composto da soli Tre tubi e tre ferri ha un indubbio fascino. No si tratta solo di banale risparmio. Costruire un oggetto audio funzionante con il minimo di parti possibile, attira , quasi quanto la patata.
Non si spiega altrimenti il fascino che suscitano i monovia. Nel campo delle elettroniche a tubi, ci sono i SE, ma chi non può vivere con 1 watt, o non vuole spendere cifre importanti per avere potenze superiori, non gli resta che l' indirizzo Push Pull.
Appunto la minima espressione possibile per un amplificatore Push Pull sono tre tubi e tre trasformatori (scarto la presa diretta dai 230V transformerless, perché sono spericolato, ma solo fino ad un certo limite). Quindi il tema del amplificatore push pull "self splitting" mi ha affascinato da quando sono entrato in conoscenza che si può fare. Non ostante tutti i possibili difetti, perché niente e gratis, come per i single speaker.
Non so se il topico e già stato toccato in precedenza su questo sito, non ne ho trovato traccia, ma per chi fosse interessato, e per contribuire ad una futura eventuale discussione sul tema, voglio segnalare qualche link, oltre ai già conosciuti riguardanti il circuito di Leibowitz, gli sperimenti di VoltSecond, e l' Oddwatt, presente su DiyAudio Projects.
Un paper anteriore a Leibowitz:
Attachment: SelfSplit.pdf ( 401202bytes )
Una applicazione pratica:
http://diyparadise.com/web/index.php?op ... &Itemid=26
Una idea simile, ma diversa:
http://geckoamps.com/magnatone109/
Commenti e contribuzioni sono molto benvenuti.
Inviato: 04 nov 2009, 14:59
da sinuko
In questi giorni anche io sto pensando al prossimo ampli che sarà un PP ( e l’idea del minimalismo non mi dispiace) quindi prenderò in considerazione anche questa idea …. per prima cosa studio poi ne riparliamo.
Ciao Paolo
Inviato: 05 nov 2009, 00:16
da JJT
Ok, mi fa molto piacere, anche se accedere al forum sta risultando presso che impossibile...
http://www.qsl.net/dl7avf/roehren/pentode2.html
e, sopratutto : 6DZ7/6DY7... Ce ne saranno altre?
Inviato: 06 nov 2009, 05:13
da hobbit
Argomento abbastanza trito e ritrito. Se ne è parlato varie volte in passato, in perticolare no_nfb a più riprese, ad ex.:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=2338
Ciao,
Francesco
Se la merita! E come! Molti tra i vivi meritano la morte. E alcuni che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.
(J.R.R. Tolkien)
Inviato: 06 nov 2009, 07:40
da EF80
che svantaggi avrebbe un circuito simile ?
Inviato: 06 nov 2009, 22:43
da JJT
Aha.. ho letto. Direi che c'e giá abbatanza informazione per mettersi a saldare qualcosa assieme ( se interessa)
Anche il mini amplificatore per chitarra Firefly e fatto in questo modo.
Resta soltanto provare, e riportare.
Inviato: 07 nov 2009, 01:48
da sinuko
Argomento abbastanza trito e ritrito.
Francesco
Ricercando si Riscopre.
Credo che quando nuovi utenti danno vita ad un 3D (anche se l'argomento è stato affrontato in passato) sia il caso di incentivarli….nel 3D che hai indicato non mi sembra che si sia andati molto lontano.
Ciao Paolo
x Jorge ho iniziato a studiare spero di avere qualche ora nel fine settimana.
x Gizmo.. i limiti di quel circuito sono scritti nell'articolo linkato da Jeorge.
P.S.: intanto mi è venuta la malsana idea di costruire il nuovo ampli in più telai...... SBA (Super Buster Amplifier) (che sarà un PP di 300B)... e lo stadio di ingresso e lo stadio driver che saranno un'altro telaio (che comprenderà anche lo spitter). L'idea sarebbe quella di giocare sui driver lasciando fisso lo stadio di potenza.
Re: Self Split
Inviato: 26 feb 2010, 13:47
da JJT
Continuo qui, perche Il TD di GLUCA si riferisce ad un progetto Self Splitting, pero assistito da uso massiccio di componenti solid state e tubi specificamente della famiglia 6BQ6/EL84. Il mio piccolo sperimento e una cosa totalmente diversa, e li, diventa off topic.
Quanto ai TUU, configurato a pentodo, con in uso la totalità del primario e del secondario, caricato su 6 ohm, sembra adattissimo alle 6Y6.
anodo 1 presa 8, anodo2 presa1, B+ prese 5+4, secondario (+) presa 65, (-) presa 15. carico 6 Ohm.
Re: Self Split
Inviato: 26 feb 2010, 16:18
da JJT
PSU provvisoria:
230V+5U4G+22Uf+2mH/100 Ohm+47uF+4K7+220uF
G2:0D3+10k
Re: Self Split
Inviato: 26 feb 2010, 17:49
da mau749
Per la famiglia EL84 c'è anche questo self splitting. Usa in ingresso un SRPP di ECC802 ma nessuno vieta di utilizzare uno stadio SE, anzi...
ECC802S-SRPP-EL84-Push-Pull-Tube-Amp-CCS.png
sempre su diyAudio ci sono anche proposte per la famiglia EL34/6L6 e 6550/KT88
Ciao
Re: Self Split
Inviato: 26 feb 2010, 18:28
da JJT
Grazie. Si, li conosco pero molti considerano disdicevole l'uso del LM317. Da parte mia, voglio provare come funziona "naked", con soltanto un resistore non bypassato, e semmai dopo passo ad una soluzione piú raffinata (come quella di Gluca) La batteria di led come il CVS di SY (Red Light District) la scarto perché un lavoro che esige pazienza, manualitá e dedicazione (come montarsi uno Scatenuo) ed io sono pigro.
Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 11:55
da mau749
JJT ha scritto:Grazie. Si, li conosco pero molti considerano disdicevole l'uso del LM317. Da parte mia, voglio provare come funziona "naked", con soltanto un resistore non bypassato, e semmai dopo passo ad una soluzione piú raffinata (come quella di Gluca) La batteria di led come il CVS di SY (Red Light District) la scarto perché un lavoro che esige pazienza, manualitá e dedicazione (come montarsi uno Scatenuo) ed io sono pigro.
Sono pienamente d'accordo con te, nemmeno a me piace l'LM317, (se n'era parlato in un altro 3D a proposito delle 300B) ma il classico parallelo di 270//270 ohm + C di bypass (eventuale) va benissimo.
Ne sto sperimentando uno anch'io con l'ingresso in SE di ECC82 polarizzato a LED.
Teniamoci informati
Ciao
Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 12:13
da JJT
Bene, quando ho finito il mio montaggio,posteró lo schema e le tensioni rilevate a riposo. Anche qualche breve commento sul "ascolto" sebbene questo non abbia nessun rigore di prova.
A piú tardi
A proppò (by Gluca) rivolto ai latinisti del forum, non e più corretto "saldator orbi" che non "saldator mundi" a meno che volutamente s' intenda parlare di monezza dei diyers e fare pulizia di loro?

Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 13:34
da JJT
Domanda: una 12BZ7, con le due sezioni in parallelo, +250V, 100K sul anodo ed 1K(non bypassato) al catodo , mi da un guadagno di 40X, ed uno swing di +/- 90V @ 1.22 mA (3Hz/32Khz). Le sezioni si mettono brutalmente in parallelo, o conviene usare piccole resistenze tipo 100R o qualche altro accorgimento?
Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 13:50
da UnixMan
mau749 ha scritto:il classico parallelo di 270//270 ohm + C di bypass (eventuale) va benissimo.
spero tu NON stia parlando di un "self-split"...
altrimenti la R
by-passata NON va` bene proprio per nulla!!!
Se by-passi la resistenza di catodo, il secondo tubo non riceve alcun pilotaggio ed e` come se non ci fosse, se ne resta li` solo a bilanciare la DC nel TU... hai fatto un SE con un TU da PP (con "flusso bilanciato"), non un PP!!!
Casomai non fosse chiaro, il self-split funziona come un amplificatore differenziale o, se preferite, in maniera analoga ad alcune varianti dell'invertitore "parafase".
Il tubo finale che e` collegato al driver riceve il segnale sulla griglia, che ne fa` variare la conduzione (corrente anodica e catodica) di conseguenza.
Per effetto dell'impedenza presente sotto al catodo, le variazioni di corrente nel tubo pilotato generano una tensione proporzionale sul catodo dello stesso (in fase con la tensione applicata sulla sua griglia), esattamente cosi` come accade in un inseguitore catodico.
Il secondo tubo ha il catodo (che funge da ingresso) connesso a quello del primo tubo e la griglia fissa a massa. Quindi, tra griglia e catodo vede un segnale uguale a quello presente tra catodo e massa del primo tubo, ma con fase relativa invertita (tanto piu` i catodi dei due tubi diventano positivi tanto piu` la Vgk del secondo tubo diventa negativa).
Va da se` che il pilotaggio del secondo tubo dipende direttamente dal guadagno "dell'inseguitore" formato dal primo tubo con l'impedenza posta sotto al suo catodo.
Per avere un bilanciamento perfetto, cioe` perche` il secondo tubo possa ricevere un segnale esattamente uguale e contrario a quello "visto" dal tubo pilotato direttamente, il guadagno dell'inseguitore dovrebbe essere esattamente pari all'unita`.
Cosa che notoriamente NON e` possibile, in quanto richiederebbe di avere una Rk infinita e/o una
transconduttanza altrettanto infinita.
Questo implica tra l'altro che un "self-split" fatto cosi` semplicemente NON PUO` mai essere perfettamente bilanciato!
In pratica ci si puo` avvicinare alla condizione "ideale" aumentando il piu` possibile l'impedenza sotto ai catodi (CCS) e/o la transconduttanza dei dispositivi attivi impiegati.
Questo tra l'altro e` il motivo per cui questa configurazione si presta meglio all'impiego con i pentodi (connessi come tali o al piu` in UL) piuttosto che con (pseudo)triodi (che hanno transconduttanze sensibilmente piu` basse).
Da notare (per Jorge...) che il peggiore bilanciamento non solo porta a maggiori distorsioni da armoniche pari, ma anche a minore efficenza e minore potenza in uscita in quanto il secondo tubo contribuisce alla potenza di uscita in misura proporzionale al "guadagno dell'inseguitore" di cui sopra.
Tanto piu` la Rk e` bassa tanto piu` il secondo tubo se ne sta` li` a scaldare l'aria per nulla.
Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 14:31
da JJT
Grazie della precisazione, sapevo gia´che la Rk non va bypassata in questa configurazione. E ovviamente, nel mio piccolo sperimento i finali sono configurati a pentodo secco , niente UL. Volevo anche usare come front end un pentodo di segale 6AU6A, per coerenza filo-logica e per poter chiamare il progetto "Pentotal"

Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 14:51
da plovati
e poi, se usi la 6AU6, potresti tentare un feedback in griglia schermo!
Diabolik(o), in linea con il nome scelto per il progetto.
Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 14:55
da JJT
Sara senz'altro tentato

Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 15:59
da UnixMan
JJT ha scritto:Le sezioni si mettono brutalmente in parallelo, o conviene usare piccole resistenze tipo 100R o qualche altro accorgimento?
al piu` casomai in questo caso conviene adottare Rk separate per ciascuna sezione (ovviamente di valore adeguato di conseguenza, in questo caso doppio) ed Ra in comune.
BTW, IMO/IME, almeno con i triodi, in generale (cioe` a meno che cio` non sia necessario per realizzare un secondo ingresso "differenziale", e.g. per applicare del NFB) e` sconsigliabile utilizzare resistenze di catodo non by-passate. Le prestazioni (soprattutto all'ascolto, ma spesso anche quelle verificabili strumentalmente) non fanno che peggiorare.
Se il guadagno di una 12BZ7 con il catodo a massa / Rk by-passata e` troppo alto, e` molto meglio utilizzare un tubo con "mu" piu` basso, e.g. una ecc88 o una ecc81.
P.S.: simpatica l'idea del "Pentotal",

ma temo che (a meno di non ridurlo utilizzando il NFB) il guadagno sia decisamente eccessivo.
Oh, volendo usare il NFB, in generale io eviterei di utilizzare loop globali che includono il TU. Molto meglio prendere il segnale di feedback a monte del TU.
Sfortunatamente, in un ampli come questo (non essendoci driver bilanciati a cui poter applicare NFB in forma bilanciata dalle due finali) non ci sono molti "appigli" per poter procedere in tal senso in maniera corretta ed "ortodossa".
Una cosa che potresti provare e` prelevare il segnale dalla R di catodo comune alle finali ed applicarlo sul catodo del tubo di ingresso. E` una cosa un po` strana e decisamente poco ortodossa che realizza un loop parziale "sbilanciato" rispetto alle finali. Se ci fosse solo la prima finale (==due stadi SE) sarebbe un modo come un altro per applicare del NFB ad entrambi i tubi. La presenza della seconda finale pero` scombina decisamente le cose e (se non sbaglio) quello che ne viene fuori potrebbe essere vagamente simile ad una configurazione "D-NFB".

Chissa`...
Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 17:11
da JJT
Purtroppo non sono in grado di eseguire simulazioni, e devo sperare soltanto di non udire il fischio del arbitro...,oops, voglio dire dell'oscillazione

Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 17:14
da JJT
L'idea del pentodo di segnale e sospesa fino che me ne procuro un po di zoccoli a 7 pin, sono rimasto senza
Vado avanti con il triodo, provvisoriamente
PenTotal

yeah!l
Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 18:25
da JJT
Work in progress...
[attachment=0]IMG_2148.jpg
quando manca uno zoccolo di prova, si puó usare un clip per aste delle tende a sorreggere la valvola... lo trovi nei migliori ferramenta e
bricolage 
Re: Self Split
Inviato: 27 feb 2010, 19:40
da JJT
Ci puó anche stare un PenTotal SE, magari usando una valvola poco visitata come la 6DQ6... mmm si vedrá più avanti
Re: Self Split
Inviato: 28 feb 2010, 19:27
da JJT
IMG_2150.jpg
IMG_2151.jpg
IMG_2153.jpg
IMG_2152.jpg
Mamma! adesso peró bisogna accenderlo...

Re: Self Split
Inviato: 28 feb 2010, 19:29
da JJT
Schema :
Re: Self Split
Inviato: 01 mar 2010, 23:39
da JJT
Ciao, vorrei qualche dritta su questi due diversi collegamenti per uso di una 0D3:
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 09:08
da marziom
il primo è corretto, il secondo no... a meno che non ti serve una tensione riferita a B+.
sostituisci mentalmente alla 0D3 uno zener e vedi cos'hai...
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 09:23
da JJT
Si , quello che mi serve, è una tensione B2 40% minore di B+ per alimentare le G2, non propriamente una regolazione.
Che sia meglio un'altra cella RC per avere il necessario "drop"?
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 09:27
da marziom
JJT ha scritto:Si , quello che mi serve, è una tensione B2 40% minore di B+ per alimentare le G2,
domadati: a cosa è riferita la tensione G2 che vuoi dare al pentodo?
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 09:39
da JJT
A terra, allo stesso modo come devo misurarla, per vedere se il valore e quello voluto.
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 10:46
da marziom
bene, quindi capirai che lo schema B non va bene.
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 10:49
da JJT
Niente glow tube
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 14:27
da UnixMan
perche`? Lavorando a pentodo la stabilita` della Vg2 e` importante, stabilizzarla non era una cattiva idea.
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 16:19
da JJT
Adesso sto lottando con l'alimentatore C L C- R C -R C non riesco ad avere contemporaneamente 250V su A e 135V su G2, non c'èntra niente con quanto preventivato da PSU des. Ci deve esxsere un current tap non voluto da qualche parte...
Quando risolvo , torno alla 0D3
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 17:10
da JJT
Bene, il sistema funza e promette. C'e abbastanza ronzio, come da prevedere, visto il layout. E molto potente (troppo per le Wharfedale) Non ostante stia funzionando senza NFB il suono è gradevole, con una qualitá che si potrebbe dire "fosforescente". Inoltre cè la strana sensazione che il suono non provenga delle casse... boh!..
C'e da aggiustare ancora tutto, ma promette
Ho 210V sugli anodi, 168V sulle griglie, e 24V sotto i catodi . No ci siamo ancora, ma la musica esce!

Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 18:13
da JJT
Il primo stadio, per adesso, è una 12BZ7 (1/2) per ogni canale. RA 100K, Rk 1K, acoppiata tramite 0.1uF ed RL 330K
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 18:16
da vince
JJT ha scritto:
Mamma! adesso peró bisogna accenderlo...


anche io sudo freddo... a volte me lo guardo così a lungo che la mia compagna mossa a compassione mi propone: "vuoi che lo accenda io?"
V
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 18:22
da UnixMan
Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 18:26
da JJT
Io ancora non ho rotto niente perche uso un Variac ed un fusibile di 500mA. Se una resist inizia la fumata, calo la tensione, e nun more neshuno...
Fosse qualcosa con transistor, sarei rimasto con soltanto quattro volute di fumo ed una manciata di formichette anerite

Re: Self Split
Inviato: 02 mar 2010, 18:32
da JJT
Hai visto quelli con banchetto, e tre bicchieri di carta, che fanno il giochetto "dové la pallina, dov' è?
Cosí faccio io cambiando di posto tra di loro i quattro tubi finali, cercando la combinazione vincente

Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 14:42
da JJT
Qui le tensioni di alimentazione, e sotto i catodi, effettivamente misurate
Qualche suggerimento per un partial feedback? da dove a dove?
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 15:34
da UnixMan
la cosa piu` semplice che puoi provare e` unire con un C i catodi delle finali con quello del driver, come dicevo in un post precedente...
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 15:50
da JJT
[quote="UnixMan"
Una cosa che potresti provare e` prelevare il segnale dalla R di catodo comune alle finali ed applicarlo sul catodo del tubo di ingresso. E` una cosa un po` strana e decisamente poco ortodossa che realizza un loop parziale "sbilanciato" rispetto alle finali. Se ci fosse solo la prima finale (==due stadi SE) sarebbe un modo come un altro per applicare del NFB ad entrambi i tubi. La presenza della seconda finale pero` scombina decisamente le cose e (se non sbaglio) quello che ne viene fuori potrebbe essere vagamente simile ad una configurazione "D-NFB".

Chissa`...[/quote]
unire
a monte della Rk i catodi di finali e driver tramite un cond con positivo sulle finali e negativo verso i driver?
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 15:52
da JJT
UnixMan ha scritto:la cosa piu` semplice che puoi provare e` unire con un C i catodi delle finali con quello del driver, come dicevo in un post precedente...
unire a monte della Rk i catodi di finali e driver tramite un cond con positivo sulle finali e negativo verso i driver?
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 16:33
da UnixMan
se per "a monte" intendi dire direttamente sui catodi dei tubi, si.
(...dall'altro lato c'e` la massa, che vorresti unire?

).
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 16:51
da JJT
A me piace precisare. Posto disegnino:
100uF o 33uF?
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 16:59
da JJT
Io non ci capisco una mazza di elettronica, ma credo che i miei schemi siano carini, no?
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 17:13
da UnixMan
meglio 100u
Oh, occhio ad eventuali autooscillazioni! Prima di connetterci un AP prova con un carico fittizio. Hai un oscilloscopio che arrivi ad almeno qualche 10ina di MHz per verificare che non ci siano oscillazioni a RF?
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 17:27
da JJT
Si, ma non lo so usare
Ci provo con il Variac ed un woofer da sacrificio, l'avanzamento della scienza richiede sempre delle vittime...
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 17:36
da JJT
Diventa questo:
provo e riferisco
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 18:07
da hobbit
Perché non connetti la g2 in ultralineare? Vista l'alta mutua conduttanza delle valvole potresti aver bisogno di poca o niente retroazione. Con il TUU hai la presa al 33% o al 67% nella connessione che vai ad usare te.
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 18:12
da JJT
La mia è una scelta ideologica, ma posso provare, per sfizio..
Il cond sará di 220uF.
Piccola modifica anche per il driver
da config 1, passa a config 2:
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 18:42
da UnixMan
hobbit ha scritto:Perché non connetti la g2 in ultralineare? Vista l'alta mutua conduttanza delle valvole potresti aver bisogno di poca o niente retroazione. Con il TUU hai la presa al 33% o al 67% nella connessione che vai ad usare te.
in quella configurazione (senza neanche uno straccio di CCS!), temo che l'UL possa essere controproducente... la transconduttanza serve tutta (e di piu`...) per avere un minimo di bilanciamento. BTW, vale indubbiamente la pena provare anche quello.
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 18:53
da JJT
Bene, per usarlo come sintetizzatore Moog , piacerebbe anche a Keith Emerson, come amplificatore , temo di no...
Meglio cercare altre delle altenative per l'NFB...
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 18:56
da JJT
Resta aperta la possibbilitá di NFB di anodo ad anodo , quando monteró il pentodo 6AU6A , oppure quello suggerito da Plovati ...
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 19:26
da UnixMan
lo temevo... c'e` un mix di feedback positivo e negativo...
Alternative non ce ne sono molte. A monte del TU hai una uscita "bilanciata" ma non hai alcun "ingresso" bilanciato (e comodo) a cui attaccarti...
La via piu` semplice e` il NFB globale dal secondario del TU al catodo del tubo di ingresso. Metti una R da una 20ina di K in serie con un pot da 47 o 100 K (collegato come resistenza variabile, i.e. con il cursore connesso ad un estremo) tra il secondario del TU ed il catodo del driver. (occhio alle fasi!)
Comincia con il pot settato per la max resistenza (minimo NFB) e scendi finche` non comincia ad innescare (se lo fa`). Quindi (dopo averli scollegati dal circuito) misura la resistenza della serie R+Pot. Quel valore (adeguatamente aumentato per avere un minimo di margine) ti da una idea (molto approssimativa!) del massimo tasso di NFB che puoi adottare (perlomeno senza compensazioni, cosa che "a occhio", senza un minimo di verifiche strumentali, non e` il caso di tentare).
A questo punto (per sicurezza) rimpiazza la R fissa con una di tale "valore limite" ed ascoltalo un po`, giocando con il potenziometro (usane uno doppio cosi` regoli contemporaneamente entrambi i canali) per sentire l'effetto che fa`.
Trova la posizione che ti piace di piu`, smonta e misura di nuovo, rimpiazza il tutto con una R fissa del valore standard piu` prossimo a quello misurato ed il gioco e` fatto.
Puoi anche mettere un commutatore che ti stacca il catodo della driver dalla rete di NFB e lo attacca ad un C di by-pass, cosi` senti anche "al volo" la differenza tra NFB e no-NFB...
BTW: devi cercare di ridurre quanto piu` possibile il ronzio, altrimenti ti falsa tutto.
Segui i consigli che ho dato a "vince" nel thread sul suo KT88... disegnati i percorsi delle correnti e cabla in maniera che "l'andata" ed il "ritorno" di ogni loop viaggino insieme in "twisted pair". In questo modo azzeri completamente il ronzio, anche se il layout e` "sparso" su un tavolaccio.
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 19:40
da JJT
Si, l'andamento senza NFB e facilmente riconoscibile , perché il basso dei piccoli reflex diventa un po gonfio e sottosmorzato.
Naturale, perché la Zout, dev'essere da paura.
Usando il metodo che spieghi, me ne accorgerò subito quando il basso diventi "giusto", sperando di non perdere la fantastica qualità che adesso sento su chitarra e voci...
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 19:57
da JJT
Alcuni applicano la NFB alla base di Rk, altri a monte di Rk, ed altri ancora dividono Rk in due, con un fattore piu o meno 10:1 e mettono la NFB alla giunzione.
Whichis betta? (per il caso mio)
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 21:12
da UnixMan
alla "base" di Rk ne dubito, se e` a massa...
dividerla in due puo` servire per ridurre la frazione non-bypassata della Rk e quindi il NFB locale in corrente sul tubo di ingresso, cosa che con i triodi (o pseudo-tali) porta piu` danni che benefici.
Come prima prova usala tutta cosi` com'e`. Poi casomai puoi provare a metterci un LED + una piccola R, e.g. 100 ohm. Ovviamente riducendo di un fattore 10 anche la R tra l'uscita ed il catodo.
Re: Self Split
Inviato: 03 mar 2010, 21:27
da JJT
Ok, domattina procedo e riferisco
Re: Self Split
Inviato: 05 mar 2010, 18:16
da JJT
UnixMan ha scritto:l
La via piu` semplice e` il NFB globale dal secondario del TU al catodo del tubo di ingresso. Metti una R da una 20ina di K in serie con un pot da 47 o 100 K (collegato come resistenza variabile, i.e. con il cursore connesso ad un estremo) tra il secondario del TU ed il catodo del driver. (occhio alle fasi!)
Io penso che il valore piú probabile stia tra 3K3 4K7, il pot da 100K è Ok, ma 22K come limite minimo mi sembra un po tropo alto...
Mo ci provo...
Re: Self Split
Inviato: 06 mar 2010, 18:07
da JJT
Bene, ho seguito (quasi) le indicazioni di UnixMan. Pot da 100K in serie con R da 10K. I TUU sono in fase. L'innesco inizia ad essere udibile in modo repentino quando Rfb scende intorno ai 30K/25K, difficile dire con precisione, visto l'imprecisione del pot.
Sicuro il fenomeno inizia un po prima di essere pienamente udibile, cosí, per sicurezza, so che la minima Rfb che posso usare e intorno al valore standard di 47K. Questo si corrisponde al ascolto, con un punto di "sweet spot" tra i 50K ed i 35K, grosso modo, dove il suono passa da basso gonfio e con pochi acuti, ad una zona di suono piu equilibrato, per poi passare alla scomparsa dei bassi e l'innesco della oscillazione. Visto i tipici valori in altri amplificatori con NFB globale, mi aspettavo valori di Rfb 10 volte minori, intorno ai 3K3 o 4K7, invece...
Adesso mi tocca sistemare un po il layout, e usare Rfb fisse (47K), e fare alcune ore di ascolto.
Ma non credo che il circuito possa passare il punto del meramente accettabile, non senza il ricorso ai CCS sotto i catodi delle finali.
Ma prima di fare questo voglio aspettare i risultati di Gluca.
Re: Self Split
Inviato: 07 mar 2010, 11:57
da UnixMan
Jorge, il tasso di NFB (cioe` la "quantita`" di NFB applicato) non dipende solo dal valore di quella R (chiamiamola Rf), ma dalla differenza (in dB) tra il guadagno "ad anello aperto" (cioe` senza NFB) e quello "ad anello chiuso" (cioe` con il NFB).
Se il guadagno ad anello aperto dell'amplificatore e` sufficientemente alto, quello ad anello chiuso dipende solo dal rapporto tra la Rf e la Rk sotto al catodo del primo tubo. Quelle due R formano un partitore!
(partitore che "divide" la tensione di uscita ed applica il risultato all'ingresso, che in questo caso e` il catodo del primo tubo).
Se la R sotto il catodo fosse da 100 ohm, ecco che ti ritroveresti all'incirca 4K7 anziche` 47K.
Sempre nell'ipotesi che il guadagno ad anello aperto dell'amplificatore sia sufficientemente alto, a spanne il guadagno ad anello chiuso si riduce a (circa) l'inverso del rapporto di partizione, (Rf+Rk)/Rk (sarebbe esattamente cosi` se il guadagno ad anello aperto fosse infinito).
Oh, ai fini pratici, per una stima veloce puoi considerare il guadagno ad anello chiuso come semplicemente pari a circa Rf/Rk.
Ecco come fa` il NFB ad "annullare" la distorsione: se il guadagno ad anello aperto fosse infinito, il guadagno dell'ampli ad anello chiuso si ridurrebbe ad un mero rapporto tra resistenze (a prescindere da quello che c'e` "dentro" l'amplificatore). E ovviamente un rapporto tra due R (lineari) non puo` che essere perfettamente lineare. Ovviamente, in pratica il guadagno ad anello aperto e` ben lungi dall'essere infinito (specie in un ampli a tubi...).
L'approssimazione di assumere quel rapporto come guadagno ad anello chiuso e` tanto peggiore quanto piu` e` basso il guadagno open loop (Aol) e ovviamente non vale piu` affatto se addirittura Aol <= Rf/Rk.
Re: Self Split
Inviato: 07 mar 2010, 13:09
da JJT
Grazie per le utilissime info. Ovviamente c'è tutto sul tema sul Morgan Jones, ma cercare de digerirlo mi ha fatto venire il mal di testa...
Il mio prossimo passo sará provare il pentodo come primo tubo, configurato per massima linearitá, non per massimo guadagno.
Appena Apex Jr. mi consegna i zoccoli. Potrei anche andare da una GBC locale e comperarmi un LM317 o simil, justo per...
Intanto aspetto i risultati di Gluca.
Re: Self Split
Inviato: 19 ott 2010, 00:41
da EF80
riprendo il 3D per una curiosita': per l'nfb ma se si ponessero 2 resistenze di pari valre tra i 2 anodi delle finali e il centro di queste 2 fosse portato alla G2 del driver e dalla G2 un'altra resistenza verso massa non bypassata a formare un partitore a stella? in caso di sbilanciamento tra le 2 finali la tensione sulla G2 del driver cambia di conseguenza e il driver in questo modo corregge l'errore no ?

L'ho gia' fatto in un'altra salsa, quello che ho fatto io e rendere dinamico un CCS a pentodo con sopra uno sfasatore differenziale e andavo sulla G1, pero' secondo me il concetto si applica anche su un circuito del genere... O con un triodo il centro delle 2 resistenze potrebbe alimentare direttamente l'anodo del driver...