La descrizione che hai dato delle tracce che ti ho mandato e' decisamente orrenda rispetto come mi sembra di sentirle, io non avrei dato una descrizione cosi' pessimistica.
Non vorrei essere stato frainteso, non è un giudizio né sui tuoi gusti musicali, ci mancherebbe altro, (quella musica l'ascolto a volte anch'io) né tantomeno sul tuo impianto che ovviamente non conosco; per regola poi mi astengo, da anni, dal "giudicare", al massimo esprimo opinioni...
Venendo al nostro problema probabilmente dobbiamo intenderci sui termini: per dinamica si intende normalmente la differenza in dB fra in più basso livello inciso sul disco ed il massimo, questo ovviamente prescinde dal livello "medio" dell'incisione che può anche essere alto o molto alto, non c'entra nulla con la dinamica.
L'esempio classico di incisioni ad alta dinamica è quello del pianoforte in cui, nei transienti, si possono avere differenze di livello anche di 40-50 dB o anche in certa musica sinfonica: il primo ed il secondo movimento della 5a sinfonia di Mahler sono brani con dinamica "scassacasse".
Altro discorso per le basse frequenze: il "maestro" divide i bassi in due grandi categorie, quelli "impulsivi" situati intorno ai 100 Hz che contengono ad esempio le fondamentali degli strumenti a percussione, quelli che fanno "bum bum" per intenderci, e quelli profondi in cui, a parte l'organo e la musica sintetizzata, non ci sono fondamentali ma solo armoniche degli stessi strumenti.
Non ho motivo di dubitare che, come dici tu "li senti nello stomaco" ma questo non significa che siano bassi "veri", dai 50 Hz in giù per intederci, ma solamente che sono riprodotti ad un buon livello, appartengono quindi alla categoria degli "impulsivi".
Tieni conto che i diffusori PRO, sub a parte ma anche su questa definizione in campo PRO ci sarebbe da discutere molto, raramente scendono in frequenza al di sotto i 70-80 Hz eppure in un concerto dal vivo le frasi che si sentono di più sono proprio..."senti che bassi!"... mai sentito dire ..."che belle medie"... e questo perchè quei 70 Hz sono riprodotti a 100- 110 dB che poi è lo stesso livello di centobanda della riproduzione delle medie con tanti "smanettamenti" sugli equalizzatori.
Il problema degli MP3 poi è molto più grave.
Quello che mi ha immediatamente "infastidito" dei brani che mi hai inviato, per altro, nel loro genere, musicalmente validi, è la più totale mancanza di informazioni sull'ambienza, la quasi totale mancanza della "terza dimensione" della riproduzione.
Certamente è colpa della compressione, qualcosa per ridurne così tanto le dimensioni, deve essere stato tolto...o no?
Ti dirò di più: io sono un vecchio audiofilo che viene dall'analogico e con l'analogico ha cominciato i primi passi per "imparare ad ascoltare", virtù ormai molto rara al giorno d'oggi.
Ebbene posseggo più di mille LP fra classica e moderna ed in qualche caso la doppia versione, LP e CD.
Se hai un impianto che te lo consente, se pur in modo molto minore, la stessa senzazione di "mancanza di qualcosa" si ha anche sui CD, qualcosa si è perso anche qui.
Quindi non te la prendere per le opinioni che ho espresso, nelle mie intenzioni dovevano servire da sprone a migliorare e migliorarsi.
Puoi sempre comunque fare una controprova.
Prendi un brano significativo di un CD che conosci bene, convertilo prima in .wav e poi in MP3 ed ascoltali in sequenza con molta attenzione, tralasciando per un attimo la musica e concentrandoti sulle "condizioni al contorno": le differenze, quella sgradevole sensazione che "manchi qualcosa" la dovresti immediatamente avvertire.
Se non accade... beh, trai da solo le tue conclusioni.
Un caro saluto
P.S. se mi riesce ti invierò per email un brano .wav di Enya che contiene certamente i 40 Hz e che ha una buona dinamica: la prova puoi farla con questo.
Alla prossima
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Maurizio