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Inviato: 15 feb 2006, 05:26
da Teslacoil
Hola All!

Mi sono registrato ieri e questo e' il mio primo messaggio al gruppo e
contemporaneamente QUESTO E' IL MIO PRIMO AMPLIFICATORE HI-FI VALVOLARE! :)

Per una sorta di coincidenze del destino, senza neppure averlo pensato
o immaginato prima, mi sono ritrovato ad autocostruire un amplificatore
valvolare in classe A con EL34 con i trasformatori in aria! :)

NON ho avuto modo di pensarci prima o chiedere informazioni su quale
poteva essere lo schema piu' adatto, mi sono semplicemente trovato nelle
condizioni di scambiare un sacchetto di condensatori HV che avevo recuperato gratuitamente tempo fa con tutti i materiali necessari per
realizzare un amplificatore valvolare partendo dallo schema LX1240 di Nuova Elettronica, il precedente proprietario aveva piu' volte tentato senza successo di farlo funzionare e alla fine ci aveva rinunciato. :D


Bando alle ciance, preciso subito che NON si trattava del kit completo
di nuova elettronica ma semplicemente delle 4 valvole, dei due trasformatori di uscita ( fatti avvolgere in aria da www.autocostruire.com
), zoccoli e la manciata di componenti passivi necessaria per realizzare il circuito senza mobile, circuito stampato e componenti dell' alimentatore ( alla fortuna c'e' un limite dopotutto! ) :p
Mi sono buttato a capofitto nella sua realizzazione, per evitare rischi di ronzii, autooscillazioni o magagne varie ed eventuali ho cercato di realizzare un cablaggio per quanto piu' possibile compatto, con i componenti disposti razionalmente, i fili corti e una massa consistente sotto forma di piano metallico.

Parto dal principio, per mia comodita' ho pensato di organizzare la costruzione in "blocchi" separati da inserire poi tutti in un unico mobile in
legno; ciascun blocco doveva essere formato da un rettangolo di basetta di vetronite completamente ramata da un lato e verniciata di nero dall' altro, chiaramente il lato nero e' destinato all' uso estetico esterno e quello ramato ad uso di piano di massa interno.......
prima di iniziare il cablaggio ho voluto verificare se questa soluzione poteva ritenersi valida, ho provato dunque a verniciare un ritaglio di vetronite con bomboletta spray acrilico nero opaco..... in un paio di mani il risultato e' stato perfetto.......... e' ora di costruire!

Ho tagliato due pezzi di vetronite rettangolari identici, con una fresina ho
realizzato i fori per gli zoccoli delle valvole e successivamente ho segnato con una matita i fori per le viti ma, prima di trapanarli, ho notato che i supportini metallici degli zoccoli erano decisamente un po troppo bruttini per essere messi a vista, decido quindi di metterli al di sotto ed ancora volta mi blocco alla ricerca delle viti esteticamente "piu' belle" che ovviamente NON avevo in casa.......
per farla in breve, ho notato che il metallo dei supporti era saldabile e senza pensarci due voltel' ho saldato brutalmente sulla vetronite dal lato cablaggi....... una soluzione un po particolare ma certamente veloce ed esteticamente validissima! :p


Passate le seghe mentali estetiche, mi sono buttato a capofitto nel cablaggio del circuito sfruttando per quanto possibile i terminali degli zoccoli e dei componenti incollati a zampe all' aria come ancoraggi, nei punti in cui questo NON e' stato possibile ho usato le solite pagliette per cablaggi isolate in bakelite ( naturalmente saldate alla basetta senza fori e viti! ), due ore dopo mi stavo gia' gustando il suono di uno dei due canali!
Ho ripetuto le medesime operazioni anche per l' altro modulo gemello, lo ho collaudato separatamente e quindi e' giunto il momento di pensare al mobile....
NON possiedo le competenze necessarie per realizzare un mobile di legno
di qualita' adatta, ho quindi semplicemente raffazzonato su quattro pezzi di legno assiemando un mobile super-provvisorio ed ho telefonato ad un amico mobiliere, anc' esso autocostruttore ( che si e' subito detto disposto
a realizzarmi un super-mobile gratuitamente se gli avessi prestato l' ampli
per un mesetto, giusto il tempo per provarlo, ascoltarlo e........ COPIARLO naturalmente! ) :p


Allo stato attuale delle cose e' venuto cosi:



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Visto dall' interno



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Visto dall' esterno



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uno dei due moduli amplificatori, il connettore RCA nero e' quello d' ingresso, il connettore RCA bianco riporta invece il segnale in uscita dal trasformatore per la controreazione



Iniziano ora le dolenti note:
innanzitutto preciso che NON ho ancora realizzato un alimentatore decente per questo ampli, per ora sto usando un vecchissimo alimentatore per apparati valvolari che avevo costruito quando avevo 16anni.
tale alimentatore era in origine provvisto di doppio diodo a valvola 5U4GB, valvola che pero' nel corso degli anni ha avuto "qualche piccolo problema tecnico strutturale" ( insomma, il vetro e' sottile e fragile, vi sara' capitato anche a voi di romperlo per errore! ) ed e' stata sostituita con due volgarissimi diodi 1N4007.
purtroppo l' induttanza originale e' andata perduta e in laboratorio NON avevo a disposizione altre induttanze adeguate; ho tamponato il problema
in qualche modo abbondando un po con la capacita' di filtraggio ed inserendo due induttanze totalmente sottodimensionate...... in capacita' sono arrivato a 4,8mF ( leggi MILLIFARAD!!! ) parallelando un po di bei cilindroni switching-grade;
forse ho esagerato un tantino con la capacita' visto che l' ampli mi rimane
acceso e sonante per una decina di secondi a spina disinserita ( nota: si spengono anche i filamenti in contemporanea! ) ma e' ancora possibile
percepire un lieve ronzio di rete se si avvicina l' orecchio al woofer della
cassa acustica senza segnale di pilotaggio, alla prossima fiera vedro' di recuperare le induttanze giuste.


Mi sembra proprio che le due valvole stiano soffrendo un po troppo!

una delle due valvole presenta un lieve arrossamento sulla placca e
emette una discreta luminescienza azzurra sul vetro in corrispondenza dei fori sulla placca ( i due fenomeni sono lievi e visibili solo al buio o cmq con luminosita' ambientale decisamente attenuata ), l' altra valvola invece apparentemente sembra funzionare correttamente ma, guardando al suo interno attraverso le fessure, si nota che alcune spire della griglia2 sono incandescienti ( il fenomeno appare solo su tre spire, o perlomeno cosi'
sembra guardando dalle fessure! ) :(
Preciso che le valvole sono entrambe NUOVE, costruite nel 2001, marca Electro Harmonix ed usate solo in questo amplificatore da un paio di settimane.


Immagine

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Su questo stesso forum ho trovato questo topic.......
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=125

Parla di come modificare l' ampli di nuova elettronica, quello che pero' mi chiedo io e questo: le modifiche proposte possono essere valide anche con i miei trasformatori di uscita in aria???


Consigli?
Richieste?
Incoraggamenti?
Insulti? ( senza esagerare pls! )

Ringrazio in anticipo chi avra' la pazienza di rispondermi ( e di leggere il mio lungo messaggio! :) )

Ciao!
Fabio.
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
Albert Einstein
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Inviato: 15 feb 2006, 05:42
da danilo
Ciao e benvenuto.
Intanto complimenti, per essere il primo valvolare mi pare che tu debba essere decisamente contento.
Per i consigli invece c'è chi è più bravo di me!
Ciao

P.S. conoscevo già il tuo sito, interessante o meglio....eletrizzante :)

Danilo

Inviato: 15 feb 2006, 05:54
da vexator
SEI TROPPO FORTE!!!

appena ho un po' di tempo mi guardo bello bello il tuo sito

Giovanni

MEMENTO AVDERE SEMPER

Inviato: 15 feb 2006, 15:34
da plovati
Parla di come modificare l' ampli di nuova elettronica, quello che pero' mi chiedo io e questo: le modifiche proposte possono essere valide anche con i miei trasformatori di uscita in aria???
in linea di principio si,
nella pratica un trasformatore di uscita avvolto in aria mi lascia scettico.

Un banale trasformatore con nucleo a C e un gap un pochino più largo del normale dà una prestazione in gamma bassa
impossibile da ottenere con qualsiasi avvolgimento in aria, stando ben entro la zona lineare. Magari quest'ultimo può apparire più frizzante ma solo perchè è fortemente sbilanciato.

_________
Piergiorgio

Inviato: 15 feb 2006, 18:04
da PPoli
Ho dato un'occhiata al tuo sito e al post della valvolina e sono pronto a scommettere che sei un tantino "fuori di melone".
Spero non ti offenda, non mi sembri il tipo, anzi direi che di un giudizio così ne vai orgoglioso. Anche perchè intendevo "fuori dagli schemi", e questo in linea di massima non è male, ...anzi...

Unico dubbio: ma dove vivi, in una centrale elettrica.

Benvenuto, ogni persona che ha idee e punti di vista diversi dai nostri non può che arricchirci.

PS per il case in legno si può fare di meglio.

PS2, anche io in passato ho fatto un amplificatore con lo schema di Nuova Elettronica. Bene per iniziare (anche se mi sembri bello navigato in fatto di tubi), ma anche quì si può fare di meglio.

Paolo

Inviato: 15 feb 2006, 20:19
da Teslacoil
Hola All!
Ho dato un'occhiata al tuo sito e al post della valvolina e sono pronto a scommettere che sei un tantino "fuori di melone".
Spero non ti offenda, non mi sembri il tipo, anzi direi che di un giudizio così ne vai orgoglioso. Anche perchè intendevo "fuori dagli schemi", e questo in linea di massima non è male, ...anzi...

Ci hai preso in pieno!!! 8)

Unico dubbio: ma dove vivi, in una centrale elettrica.

NON servono grossissime potenze per giocare con l' HV amatoriale.
con i miei 14kW a disposizione posso farci praticamente di tutto, ma
anche un banale accesso da soli 3,3kW e' gia' sfruttabile per la maggior parte degli esperimenti.

Unico dubbio: ma dove vivi, in una centrale elettrica.

Benvenuto, ogni persona che ha idee e punti di vista diversi dai nostri non può che arricchirci.

PS per il case in legno si può fare di meglio.
Questo e' poco ma sicuro, ma quello che vedi NON e' un mobile ma
semplicemente una scatola necessaria per mantenere insieme i primi
tre moduli ed evitare il rischio di scosse durante la fase di testing.

Come avevo scritto nel mio precedente msg:
NON possiedo le competenze necessarie per realizzare un mobile di legno
di qualita' adatta, ho quindi semplicemente raffazzonato su quattro pezzi di legno assiemando un mobile super-provvisorio ed ho telefonato ad un amico mobiliere, anc' esso autocostruttore ( che si e' subito detto disposto a realizzarmi un super-mobile gratuitamente se gli avessi prestato l' ampli per un mesetto, giusto il tempo per provarlo, ascoltarlo e........ COPIARLO naturalmente! )

Il mobile dovra' venire di fattura chiaramente professionale, completo
di "orecchie" per contenere i grossi trasformatori di uscita e vari abbellimenti estetici fresati.
attualmente cmq e' presto per pensare al mobile perche' ancora mi mancano i componenti per costruire lo stadio di alimentazione definitivo ( valvola 5U4, condensatori in case di alluminio e fissaggio a vite ed induttanze ) mi mancano quelli per il frontale e il retro ( potenziometri, manopole, interruttori, un po di connettorame dorato vario, selettori rotativi, strumenti per il vu-meter, spie ecc ecc )
per essere preciso queste cose le avrei anche gia' tutte, ma sono profondamente differenti tra di loro e stonerebbero irrimediabilmente nell' estetica globale.

fatto un amplificatore con lo schema di Nuova Elettronica. Bene per iniziare (anche se mi sembri bello navigato in fatto di tubi), ma anche quì si può fare di meglio.

Mica tanto.
io finora li ho sempre considerati come carriarmati da fare lavorare
il piu' possibile in totale interdizione e totale cortocircuito, con tensioni e
correnti di alimentazione moltiplicate di N° volte rispetto alle caratteristiche di datasheet e funzionamento per breve periodo.

in linea di principio si,
nella pratica un trasformatore di uscita avvolto in aria mi lascia scettico.

Un banale trasformatore con nucleo a C e un gap un pochino più largo del normale dà una prestazione in gamma bassa
impossibile da ottenere con qualsiasi avvolgimento in aria, stando ben entro la zona lineare. Magari quest'ultimo può apparire più frizzante ma solo perchè è fortemente sbilanciato.

Per ora ho solo questi ed usero' questi.
Visto il costo basso della restante componentistica pero' potrei decidere di realizzare un eventuale prossimo amplificatore con i "ferri" :)

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 15 feb 2006, 21:57
da Giaime
Ciao Teslacoil,

se non hai problemi di oscillazione (hai verificato con l'oscilloscopio?) controlla la corrente di placca e quella di g2 se sono entro i limiti (o meglio, se a regime statico la dissipazione dei due elementi non supera il loro valore massimo consentito). Secondo me hai troppa tensione, a quanto esce il tuo alimentatore amatoriale? La sovracorrente ma soprattutto la luminescenza blu si spiegherebbero... Secondo me sei sui 500V.

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 16 feb 2006, 07:00
da Teslacoil
Hola All!
se non hai problemi di oscillazione (hai verificato con l'oscilloscopio?)

Ebbene no, lo avevo verificato solo all' inizio prima di inserire la controreazione.
Devo assolutamente riprovarci ( anche se i problemi di vergogna delle valvole li avevo anche prima ), piuttosto, con l' osci cosa dovrei verificare in particolare?

Passi per il controllo delle autooscillazioni ultrasoniche o radiofrequenza, ma oltre a quelle cosa e' consigliabile verificare?
secondo voi, se invio una bella onda quadra in ingresso ( rigorosamente a frequenza molto bassa o molto alta perche' in centro banda e' troppo facile ) ho qualche speranza di trovare qualcosa di simile all' uscita o e' il caso di provarci solo con le sinusoidi per NON correre il rischio di demoralizzarsi troppo? :|

controlla la corrente di placca e quella di g2 se sono entro i limiti (o meglio, se a regime statico la dissipazione dei due elementi non supera il loro valore massimo consentito)
Avevo fatto i controlli delle tensioni quando l' ampli era ancora caldo
di saldatore ed erano risultate tutte OK ( 5-15% superiori a quelle
indicate da NE, ma anche l' anodica era leggermente piu' alta )
NON ho fatto mai alcun controllo di corrente, provvedero' al piu' presto.
Secondo me hai troppa tensione, a quanto esce il tuo alimentatore amatoriale? La sovracorrente ma soprattutto la luminescenza blu si spiegherebbero... Secondo me sei sui 500V.
La tensione, misurata 30 secondi fa, e' di 337Vcc alla tensione di rete di 219Vca
Fossero stati realmente mezzo kilovolt a quest' ora me ne sarei accorto certamente ( ho messo gli elettrolitici da 450V, e sono dei barilotti belli grossi, se scoppiano si sentono bene!!!!! ) ;)

Tieni presente che la foto della valvola luminesciente e' stata fatta in posa B con sensibilita' ISO200, diaframma F/3,2, e 4 secondi di tempo di otturazione in ambiente a luminosita' attenuata ( luce indiretta di lampada a filamento da 25W a 3 metri ) quindi il rossore e l' azzurramento sono venuti nettamente piu' marcati rispetto alla vista ad occhio nudo.

Un banale trasformatore con nucleo a C e un gap un pochino più largo del normale dà una prestazione in gamma bassa
impossibile da ottenere con qualsiasi avvolgimento in aria, stando ben entro la zona lineare. Magari quest'ultimo può apparire più frizzante ma solo perchè è fortemente sbilanciato.

Ma alla fine, quali sono i pregi ed i difetti dei trasformatori in ferro rispetto a quelli in aria?
Ok, il ferro prima o poi dovra' saturare o comunque fare calare l'
induttanza degli avvolgimenti, per contro l' avvolgimento in aria ha molto
piu' filo quindi ha resistenza maggiore...... a conti fatti queste cose
quanto e come possono incidere all' ascolto?

Per ora le uniche caratteristiche di cui posso dirmi sicuro e' che i trasfi ad
aria si possono autocostruire facilmente senza richiedere costosi ed
introvabili lamierini e a prezzo contenuto ( brutto da dirsi ma..... circa 3,5€ al kilo! ) per contro c'e' da mettersi le mani nei capelli nel progettare e costruire il mobile in legno che conterra' l' ampli, se troppo piccolo
c'e' troppa diafonia, se troppo grande diventa un pugno in un occhio! :o
( a proposito di mobili, ne ho pensato uno a pianta trapezoidale.
sul lato corto del trapezio ci vorrei mettere i connettori ( retro ), su quello lungo i comandi e i vu meter ( frontale )
sui lati infine ci vorrei mettere delle "orecchie" in legno con base piana
e parte superiore arrotondata, al loro interno dovrebbero trovare
ovviamente posto i trasfi di uscita, rigorosamente inclinati di 45°
ciascuno e 90° l' uno dall' altro ( per ridurre la diafonia!!! )

Sono solo un po indeciso sulla posizione del trasfo di alimentazione
e delle induttanze..... sono "ferri" e ho paura che diano fastidio ai TU! :evil:


Accetto consigli!

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 16 feb 2006, 14:59
da plovati
Certo, il ferro prima o poi satura, ma se la mettiamo così anche l'aria!
Se dimensiono un minimo correttamente le cose, e ora abbiamo strumenti facili che ci permettono di farlo velocemente,
ottengo un trasformatore più compatto, più economico (i costosi e introvabili lamierini EI 0,35 M6 spesso te li regalano ), meno influenzabile da campi esterni (voglio vedere se hai un dimmer luci nelle vicinanze), con meno perdite, maggior induttanza....
Insomma il nucleo avvolto in aria serve solo a fare qualcosa di diverso, ma non vedo giustificazioni tecniche tali da farlo preferire ad un banalissimo trasformatore Hammond 125SE ad esempio che costa completo come la sola struttura di legno del trafo avvolto in aria.

_________
Piergiorgio

Inviato: 18 feb 2006, 06:42
da Teslacoil
Hola All!


Ho voluto fare alcune misurazioni sul mio ampli.

Sinceramente mi aspettavo di vedere qualcosa di meglio
( contando il fatto che a conti fatti, ad orecchio suona molto meglio
rispetto all' hi-fi, con il valvolare sono riuscito a percepire alcuni dettagli
acuti che mai avevo notato con il vecchio ampli a transistor e che ho voluto riascoltare piu' volte per essere realmente certo della differenza.....
NON ho ben capito il perche' ma con il finale a transistor riesco a sentirli solo se ascolto in cuffia ) :?:


Ad ogni modo, ho connesso l' ampli al banco, ho sostituito gli altoparlanti con resistenze a filo ed ho iniziato a fare delle prove:

Le onde sinusoidali ad occhio sono apparse praticamente perfette ho
provato quindi con le triangolari ed ho notato un lieve arrotondamento delle punte negative a livelli di volume vicini al clipping......
ho voluto commutare in onda quadra ed e' successo quel che e' successo!!!!!!! :|


Immagine
Ecco cosa ottengo all' uscita se sconnetto la retroazione ( la traccia superiore e' l' ingresso, quella inferiore l' uscita.
la forma d' onda ha un forte picco positivo in corrispondenza del fronte di salita, seguito poi da un breve scampanio.
sul fronte di discesa il segnale e' simile ma totalmente differente in ampiezza. :(



Immagine
la cosa assurda e' che se introduco la retroazione diminuisco si il valore del picco e in contemporanea linearizzo la parte continua del segnale, pero' aumento di tantissimo lo scampanio!!!!!!! :x


Misurando con il tester le tensioni con ingresso cortocircuitato ottengo:

3,14V sul katodo del triodo preampli (da schema ci dovrebbero essere 3V)

90V sull' anodo del triodo preampli ( da schema 80V )

2,42V sul katodo del triodo pilota con retroazione ( da schema 3V )

3,24V sempre sul katodo del triodo pilota con retroazione scollegata

90V sull' anodo del triodo pilota ( da schema 80V )

188V sull' alimentazione filtrata della ECC82 ( da schema 170 )

324V in uscita dall' alimentatore ( da schema 300 )

262V sulla placca della finale ( da schema 263 )

12.35V sul katodo della finale ( da schema 13.6V )


consigli?
richieste?
incoraggiamenti?
insulti?

Buona autocostruzione a tutti!

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 18 feb 2006, 15:59
da Giaime
Mmm... visto che le cose non cambiano granchè a NFB aggiunto, io punterei il dito sui trasfi d'uscita effettivamente...

Proverei a parallelare la resistenza di ritorno dell'NFB con un condensatore, inizia da 100pf o giù di lì e vedi quale ti toglie lo "scampanio".

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 18 feb 2006, 16:11
da vexator
quel ripple così esagerato mi lascia un po' perplesso.
Potrebbe essere autooscillazione?


Giovanni

MEMENTO AVDERE SEMPER

Inviato: 18 feb 2006, 23:32
da Giaime
Cronica mancanza di gridstoppers qua e là?

Ma se fosse oscillazione dovrebbe verificarsi sempre, non nei picchi dell'onda quadra. Per quanto ne so quei fenomeni lì sono dovuti al TU.

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 19 feb 2006, 01:49
da Teslacoil
Hola All!

Ho seguito il percorso del segnale all' oscilloscopio:

Primo triodo ( preamplificatore ) = onda quadra
secondo triodo ( pilota ) = onda quadra
segnale sulla placca della finale = schifezza!
segnale in uscita dal trasformatore = schifezza ( ad occhio un po meno brutta di quella all' ingresso ma il mio occhio potrebbe essersi anche sbagliato visto che NON ho fatto la comparazione diretta delle due onde sullo schermo )


Questo ovviamente nel caso di retroazione scollegata, se la ricollego
anche il segnale in uscita dal triodo pilota si sporca parecchio
( ma la cosa mi sembra normale visto che sto sottrendo all' onda quadra amplificata il segnale schifoso di uscita )

Proverei a parallelare la resistenza di ritorno dell'NFB con un condensatore, inizia da 100pf o giù di lì e vedi quale ti toglie lo "scampanio".
Attualmente cmq la resistenza di feedback e' parallelata a 1nF, provero'
a cambiare sperimentalmente questo valore
( PS: se NON ti piace "scampanio" posso sempre chiamarlo "ringing", tanto e' la stessa cosa! ;) )

quel ripple così esagerato mi lascia un po' perplesso.
Potrebbe essere autooscillazione?
Boh, potrebbe, la cosa strana e' pero' che senza segnale di ingresso ( o con ingresso sinusoidale / triangolare ) tutto rimane stabile.

Cronica mancanza di gridstoppers qua e là?
Intendi forse dire bypass?
Io di bypassabile NON ci vedo piu' nulla, le uniche cose ( katodo della valvola e alimentazione ) hanno gia' il loro bravo condensatore ( anche piu' di uno ), G3 e' connessa al katodo direttamente e G1 e G2 sono interessate da segnali dinamici ( quindi NON bypassabili )

E se provassi ad inserire una rete di snubber R-L in serie alla placca?
( come si fa nei lineari RF e nei trasmettitori radio )

Ma se fosse oscillazione dovrebbe verificarsi sempre, non nei picchi dell'onda quadra. Per quanto ne so quei fenomeni lì sono dovuti al TU.

Ho provato a scollegare un TU e collegarlo separatamente a generatore
di segnale ed oscilloscopio, insieme con l' immancabile resistenza da
8 ohm di terminazione.
Provando a pilotarlo in onda quadra l' uscita e' risultata anc' essa quadra
( pur se con qualche lieve deformazione all' inzio e alla fine della banda
audio ) e NON ha manifestato alcun sengno di scampanio o risonanza.

la sua frequenza di risonanza naturale e' stata trovata intorno ad 1,2MHz
( peraltro con una banda passante molto ampia, NON essendo un vero
circuito risonante LC ha un Q decisamente basso )

Da come stanno le cose credo che il problema risieda, piu' che nel TU,
nello stadio finale e/o nel suo errato accoppiamento con il TU.


Ancora una volta
Consigli?
Richieste?
Incoraggamenti?
Insulti?

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 19 feb 2006, 01:55
da Giaime
Nah secondo me il test di provare il TU con il generatore di segnale non ha molto senso, le impedenze in gioco sono un po' diverse (tra generatore di segnali e placche dei tubi).

1nF sulla resistenza è decisamente troppo, inizia da 50pF e vai su (100, 200 etc etc).

Per gridstoppers intendo gridstoppers. Ossia resistenze messe come ultima cosa sulle griglie dei tubi (tutti i tubi), il più vicino possibile al piedino dello zoccolo. Insieme con la capacità d'ingresso del tubo (effetto Miller) fanno da filtro passabasso ultrasonico, evitando oscillazioni e altre strane cose. Se non le hai messe mettile in ogni caso, ma dubito sia quello.

Teoricamente lo scampanio senza NFB è anche normale, con NFB non è normale probabilmente 1nF sono troppi sulla rete di NFB, scendi finchè l'effetto ringing non diventa minimo.

Io continuo a puntare il dito sui TU in aria... :?:

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 19 feb 2006, 16:58
da mariovalvola
Nah secondo me il test di provare il TU con il generatore di segnale non ha molto senso, le impedenze in gioco sono un po' diverse (tra generatore di segnali e placche dei tubi).
Ho provato a testare un TU con un aspirapolvere ho problemi con i collegamenti. :D :D :D

Mario Straneo

Inviato: 19 feb 2006, 19:02
da Teslacoil
Hola All!

Per gridstoppers intendo gridstoppers. Ossia resistenze messe come ultima cosa sulle griglie dei tubi (tutti i tubi), il più vicino possibile al piedino dello zoccolo. Insieme con la capacità d'ingresso del tubo (effetto Miller) fanno da filtro passabasso ultrasonico, evitando oscillazioni e altre strane cose. Se non le hai messe mettile in ogni caso, ma dubito sia quello.

BINGO!!!!
Ho messo 1k in serie alla G1 della finale e solo cosi' lo scampanio si e' ridotto di un quarto in ampiezza ed e' diventato anche piu' rotondo, esteticamente piu' simile al reale suono di una campana

ho modificato a tentoni il valore della capacita' di feedback
100pF si sono rivelati completamente insufficienti, aggiungi, aggiungi, aggiungi e sono arrivato a 10nF, man mano che salivo l' uscita si avvicinava sempre piu' ad una vera onda quadra.
il massimo della fedelta' l' ho avuto quando ho cortocircuitato del tutto
la rete di feedback anche se ne ha risentito un po la potenza di uscita.

Consigliate di agire ulteriormente sul gridstopper o qualcos'altro?
attualmente le griglie del pre e del pilota sono prive di resistenze ( le loro uscite pero' all' oscilloscopio mi appaiono lineari ) e sulla G2 della finale ho attualmente la sola resistenza originale da 100ohm

Un banale trasformatore con nucleo a C e un gap un pochino più largo del normale dà una prestazione in gamma bassa
impossibile da ottenere con qualsiasi avvolgimento in aria, stando ben entro la zona lineare. Magari quest'ultimo può apparire più frizzante ma solo perchè è fortemente sbilanciato.

Ho notato che il trasfo pecca un po sulle frequenze basse; incomincia
a divenire lineare intorno ai 60Hz ed e' decisamente buono oltre gli 80Hz,
in compenso si estende decorosamente in alto di frequenza,
arriva ben sopra l' udibile fino a sconfinare nelle onde medie ( ma e' un ampli BF o RF?? ) insomma un perfetto amplificatore HI-FI per gatti & cani e media fedelta' per pipistrelli! :D
Queste prove sono state eseguite con amplificatore ancora da ottimizzare



A proposito, e pensare che fino a poco tempo fa cercavo di ottenere il massimo scampanio possibile dai miei, ehmmm "trasformatori di uscita avvolti in aria"!!!! ;)

Ciao!
Fabio.
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
Albert Einstein
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Inviato: 19 feb 2006, 19:09
da mrttg
Nah secondo me il test di provare il TU con il generatore di segnale non ha molto senso, le impedenze in gioco sono un po' diverse (tra generatore di segnali e placche dei tubi).
Ho provato a testare un TU con un aspirapolvere ho problemi con i collegamenti. :D :D :D

Mario Straneo
Ciao Mario, forse sbagli elettrodomestico magari una Pastamatic o un Pinguino... magari prova con un' aspirapolvere di quelli a bassa tensione sulla presa a 16 Ohm.... :D 8) :D .

Saluti Mrttg

PS: cosa dice la letteratura giapponese in merito.

Inviato: 19 feb 2006, 19:38
da mariovalvola
sono dei miscredenti. :D :D Si ostinano a usare i generatori. Utilizzano anche una malizia tipicamente orientale. Una resistenza in serie al generatore per simulare una rp a scelta. hanno pure il coraggio di mettere i risultati di queste prove su dei bugiardini che allegano insieme al trasformatore indicando che tensione applicano e che resistenza in serie utilizzano. Lasciamo perdere le alchimie che adottano per misurare la risposta in frequenza con una determinata corrente circolante sul primario nei trasformatori per SE. ;) ;)

Mario Straneo

Inviato: 19 feb 2006, 20:53
da Olimpia
sono dei miscredenti. :D :D Si ostinano a usare i generatori. Utilizzano anche una malizia tipicamente orientale. Una resistenza in serie al generatore per simulare una rp a scelta. hanno pure il coraggio di mettere i risultati di queste prove su dei bugiardini che allegano insieme al trasformatore indicando che tensione applicano e che resistenza in serie utilizzano. Lasciamo perdere le alchimie che adottano per misurare la risposta in frequenza con una determinata corrente circolante sul primario nei trasformatori per SE. ;) ;)

Mario Straneo
:D :D :D :D
Ciao Mario,
ma ha fatto molto piacere incontrarti al Milano Hi-End.
Ma sai che dalla voce di facevo più vecchio?!?
In realtà sei un ragazzino!:o :D

Un caro saluto,
Silvano Sivieri

Inviato: 19 feb 2006, 21:22
da mariovalvola
Grazie. Sono però un ragazzino del 1963. :D :D
mi scuso per l'ot

Mario Straneo

Inviato: 19 feb 2006, 23:01
da Olimpia
Grazie. Sono però un ragazzino del 1963. :D :D
mi scuso per l'ot

Mario Straneo
Lo so benissimo, me l'avevi già detto, era solo per farti un complimento, da un vecchietto del '59. :)

Un caro saluto,
Silvano Sivieri

Inviato: 26 feb 2006, 05:27
da Teslacoil
Hola All!

Giocando e rigiocando con l' ampli valvolare ho fatto un altra scoperta.

sullo schema originale di NE la presa di griglia viene disegnata piu' vicina alla tensione di alimentazione ma, misurando con l' ohmetro i miei trasfi, ho scoperto che in realta' io avevo invertito il trasfo e la presa di griglia risultava piu' vicina alla placca ( per il collegamento avevo seguito etichette che erano state messe sui fili dal precedente proprietario ).

ho provato dunque a connetterlo come da schema di NE ed ho constatato
che, in tali condizion, l' amplificatore PEGGIORA NETTAMENTE la sua risposta all' onda quadra ( lo scampanio diviene fortissimo ) e tende
anche ad autooscillare in presenza di brusche variazioni dell' ampiezza
dell' onda sinusoidale iniettata all' ingresso.
tutto questo con la retroazione inserita, se la tolgo si trasforma in un
perfetto oscillatore sinusoidale con frequenza di lavoro intorno ai 17,5kHz!


A cosa puo' essere dovuto il fenomeno?

Tengo a precisare che, oltre ad invertire l' ingresso ho anche invertito
le connessioni di uscita per mantenere la retroazione NEGATIVA.


Ciao!
Fabio.
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Inviato: 26 feb 2006, 16:40
da gionni
Riprendendo quanto detto da Giaime sulle gridspoppers, mi permetto di dire che forse 1K è troppo poco. Giusto quella R le metterei in serie invece che in parallelo (come in molti schemi classici) e subito dopo una R da 182K o fino a 240K (gridstopper) tra griglia e massa. (la EL34 tollera fino ad un valore di 700Kohm).

Giovanni

Inviato: 26 feb 2006, 16:56
da plovati
Basta intersi sui termini.
Quelli generalmente accettati intendono la gridstopper come una resistenza che si mette in serie alla griglia e in genere è di basso valore, la resistenza di griglia va tra griglia e massa e generalmente vale qualche centinaio di kiloohm.

_________
Piergiorgio

Inviato: 26 feb 2006, 20:38
da Teslacoil
Hola All!
Riprendendo quanto detto da Giaime sulle gridspoppers, mi permetto di dire che forse 1K è troppo poco. Giusto quella R le metterei in serie invece che in parallelo (come in molti schemi classici) e subito dopo una R da 182K o fino a 240K (gridstopper) tra griglia e massa. (la EL34 tollera fino ad un valore di 700Kohm).
Basta intersi sui termini.
Quelli generalmente accettati intendono la gridstopper come una resistenza che si mette in serie alla griglia e in genere è di basso valore, la resistenza di griglia va tra griglia e massa e generalmente vale qualche centinaio di kiloohm.

OK, allora ho cannato perche' la resistenza in parallelo verso massa
( originale da schema NE 470 Kohm ) l'ho inserita PRIMA della resistenza serie ( da 1k, aggiunta dopo ) :oops:

provo a fare le nuove modifiche e vi faccio sapere.


A proposito di modifiche, ieri pomeriggio, prendendomi la scusa di dover
accompagnare un amico in negozio ad acquistare dei componenti elettronici ( lui NON conoscieva la strada! ) mi sono deciso a provare ad acquistare un trasformatore di uscita originale di NE per vedere che differenze ci potevano essere dal TU in aria..... ho trovato il negozio
irrimediabilmente CHIUSO..... sara' stata fortuna o sfortuna? :|

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 26 feb 2006, 21:02
da Giaime
Hola All!
Riprendendo quanto detto da Giaime sulle gridspoppers, mi permetto di dire che forse 1K è troppo poco. Giusto quella R le metterei in serie invece che in parallelo (come in molti schemi classici) e subito dopo una R da 182K o fino a 240K (gridstopper) tra griglia e massa. (la EL34 tollera fino ad un valore di 700Kohm).
Basta intersi sui termini.
Quelli generalmente accettati intendono la gridstopper come una resistenza che si mette in serie alla griglia e in genere è di basso valore, la resistenza di griglia va tra griglia e massa e generalmente vale qualche centinaio di kiloohm.

OK, allora ho cannato perche' la resistenza in parallelo verso massa
( originale da schema NE 470 Kohm ) l'ho inserita PRIMA della resistenza serie ( da 1k, aggiunta dopo ) :oops:

provo a fare le nuove modifiche e vi faccio sapere.

Originally posted by Teslacoil - 26/02/2006 : 14:38:57
Ma perchè non è giusto così? Prima la R tra "nodo" della griglia e massa, POI il gridstopper che va dal "nodo" di griglia fino alla griglia vera e propria! E mi raccomando, il più vicino possibile allo zoccolo della valvola (il gridstopper intendo), in modo tale che tra reoforo del gridstopper (lato griglia) ci sia il minor percorso possibile.

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 26 feb 2006, 21:19
da Teslacoil
Hola Gaime!
Hola All!
Ma perchè non è giusto così? Prima la R tra "nodo" della griglia e massa, POI il gridstopper che va dal "nodo" di griglia fino alla griglia vera e propria! E mi raccomando, il più vicino possibile allo zoccolo della valvola (il gridstopper intendo), in modo tale che tra reoforo del gridstopper (lato griglia) ci sia il minor percorso possibile.

Aspetta, NON ci sto capendo piu' nulla; quale di queste due versioni e' corretta?

Immagine

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 27 feb 2006, 02:07
da Teslacoil
Hola All!

Ho realizzato un accrocchio di legno che mi regge un modulo amplificatore sottosopra, provvisto anche di alimentatore con abbondante filtraggio e caduta resistiva ( e' un doppio pigreco, mi serve sia per abbassare l' anodica dell' alimentatore sia per eliminare il ripple a 50Hz ) provvisto di interruttore
con interlock meccanico che permette di scollegare la sola anodica lasciando
collegati i filamenti ( e permettendomi di mettere le mani nel circuito in sicurezza )ora posso lavorarci comodamente modificando in un attimo cio' che voglio.

Immagine

Lo so che fa un po schifo da vedersi, ma e' perfettamente in tema con il resto del laboratorio! :D

Immagine

ho provato entrambe le configurazioni di gridstopper senza successo, ho provato a variare ancora la rete di retroazione per ridurre lo scampanio sull' onda quadra ottenendo si una discreta attenuazione dello stesso, ma in contemporanea facendo crollare la risposta in frequenza dell' ampli
( ora e' lineare dai 60Hz ai 5kHz, alla faccia dell' HI-FI!!!!!!! ) :x


Avete qualche consiglio?

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 27 feb 2006, 03:37
da PPoli
Se non ti dispiace mi stampo una foto del tuo laboratorio per mostrarla a mia moglie quando brontola per il disordine che lascio quando faccio qualche esperimento :D

Inviato: 27 feb 2006, 04:27
da Giaime
Hola Gaime!
Hola All!
Ma perchè non è giusto così? Prima la R tra "nodo" della griglia e massa, POI il gridstopper che va dal "nodo" di griglia fino alla griglia vera e propria! E mi raccomando, il più vicino possibile allo zoccolo della valvola (il gridstopper intendo), in modo tale che tra reoforo del gridstopper (lato griglia) ci sia il minor percorso possibile.

Aspetta, NON ci sto capendo piu' nulla; quale di queste due versioni e' corretta?

Immagine

Ciao!
Fabio.

Originally posted by Teslacoil - 26/02/2006 : 15:19:50
Versione B, perchè ti permette di mettere il gridstopper il più vicino possibile al piedino del tubo.

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 27 feb 2006, 06:56
da Teslacoil
Hola All!

Ultime novita', finalmente inizia a funzionare un po meglio! :)


Ho notato con l' osci che la tensione all' ingresso del trasformatore
tendeva a salire vertiginosamente verso l' alto a causa del' induttanza
dell' avvolgimento caricata con la corrente continua.

Visto che con la prova del generatore di segnale il trasfo si era comportato
benissimo, ho voluto provare ad abbassare la resistenza di uscita della valvola mettendo un grappolo di resistenze in parallelo al trasformatore
( 5,6 kohm in totale con un bel po di watt dissipabili ) e miracolosamente
la forma d' onda di uscita e' migliorata di molto, ora l' ampli e' lineare da
15Hz a 10kHz ( in onda sinusoidale con retroazione inserita ) :)

E' un passo avanti ma e' chiaro che NON basta ed e' pure chiaro che
con le resistenze in parallelo butto via anche potenza!.

A proposito di retroazione, sembra proprio che il valore del condensatore in parallelo alla resistenza sia pochissimo influente sulla forma d' onda d'
uscita, a tuttoggi il "valore migliore" e' un cortocircuito netto! :?:

Versione B, perchè ti permette di mettere il gridstopper il più vicino possibile al piedino del tubo.
OK, e' come avevo fatto fin dall' inizio.

Se non ti dispiace mi stampo una foto del tuo laboratorio per mostrarla a mia moglie quando brontola per il disordine che lascio quando faccio qualche esperimento

Se ti basta solo quello ( e' circa il 5% del mio caos totale! ) fa pure, altrimenti posso spedirti in privato le foto del restante 95% ed
eventualmente anche farti mandare le foto del caos dei laboratori di
alcuni miei amici; credo che accetteranno subito anche loro visto che
e' per una buona causa! :D
( in tal caso in totale raggiungeresti il 500% ) ;)

Qualche consiglio? ( solo sull' ampli!, NON ditemi di riordinare pls!!! )

Secondo voi e' il caso di comprare un TU di nuova elettronica e
compararne le prestazioni o sono solo solo fatica e soldi sprecati?


Ciao!
Fabio.
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In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
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Inviato: 27 feb 2006, 16:22
da Giaime
Posso dire una fesseria?

Sicuro di avere la sonda dell'oscilloscopio tarata? L'effetto della staratura della capacità d'ingresso è proprio (se non sbaglio) la visione di uno scampanio sull'onda quadra quando questo non c'è...

Comunque penso che per i TU di NE valga la pena a giudicare dal prezzo, penso proprio che siano lineari almeno fino a 15kHz...

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 27 feb 2006, 19:19
da Teslacoil
Hola Gaime!
Hola All!

Posso dire una fesseria?

Sicuro di avere la sonda dell'oscilloscopio tarata? L'effetto della staratura della capacità d'ingresso è proprio (se non sbaglio) la visione di uno scampanio sull'onda quadra quando questo non c'è...

Se la sonda fosse starata si dovrebbero vedere i fronti arrotondati
(sottocompensata) oppure appuntiti (sovracompensata), cmq controllo
la taratura delle sonde regolarmente ed evito di invertirle sui due canali
dell' osci (fascetta arancio=ch1)
Comunque penso che per i TU di NE valga la pena a giudicare dal prezzo, penso proprio che siano lineari almeno fino a 15kHz...
OK, allora li dovro' provare assolutamente.

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 01 mar 2006, 00:33
da curlybill
i TU di NE hanno solo il difetto di avere un carico medio sui 2100 ohm.
Troppo basso per le EL34 per questo sembrano suonare male.Io li
ho usati per un triodino 1 con le 5998 in parallelo.Stessa potenza e
suono nettamente migliore.

Inviato: 01 mar 2006, 04:37
da Teslacoil
Hola All!


E' LINEARE, E' LINEARE, CE L' HO FATTA!!!! :D :D :D :D



Scherzi a parte, la mia e' solo una vittoria di pirro, mi spiego meglio con
l' ausilio degli oscillogrammi.


Immagine
Questo e' cio' che succede provando ad eccitare l' ampli con un onda
quadra a 500Hz, in alto il segnale eccitante, in basso l' uscita dell' ampli.
Lo scampanio e' visibile soltando andando ad ingrandire l' onda nei pressi
dei fronti.


Immagine
Ecco cosa succede provando a raddoppiare la frequenza...... 1KHz, ora il
ringing e' piu' visibile ma cmq contenuto.


Immagine
2KHz, il ringing si mantiene pressoche' identico a quello precedente
( si noti che ho raddoppiato la velocita' di scansione dell' osci quindi
appare piu' "tirato" ), i fronti di salita incominciano a mostrare i primi
segni di arrotondamento.


Immagine
5kHz, i fronti appaiono sempre piu' rotondi ma cmq accettabili contando
che stiamo parlando di audiofrequenza e siamo a 5kHz in onda quadra!.


Immagine
Anche scendendo di frequenza e' normale che le prestazioni calino
leggermente, ecco cosa appare a 100Hz.


Commutando il generatore di segnali in onda sinusoidale le prestazioni
migliorano ovviamente di moltissimo, da prove strumentali, se portato
vicino al clipping l' ampli si e' rivelato lineare da 30Hz a 25kHz ( e questo
e' un buon risultato ), ma la cosa che mi ha lasciato ancor piu' di stucco e'
il fatto che, ad un quarto di potenza rispetto al clipping la regione di
risposta lineare si e' estesa dai 9Hz ai 40kHz!!!!!!


Immagine
Ecco come si comporta in onda sinusoidale alla frequenza di 10Hz


Immagine
Ed eccolo a 30kHz!


Dagli "infra" agli "ultra", adesso si che lo possiamo considerare hi-fi!!! :D



Passata l' euforia iniziale, adesso vi racconto la porcata che ho fatto per
ottenere "tutti questi bei disegnini verdi su scala quadrettata" cosi' finira'
che il moderatore mi caccia dal forum! ;)


Visto che le prestazioni dell' ampli erano nettamente migliorate inserendo
una resistenza tra tensione anodica e placca della valvola ho pensato:
chissa' cosa succedera' se inserisco anche una resistenza anche tra
placca della valvola e presa ultralineare sul trasfo?
detto....fatto...... ho inserito una resistenza a casaccio...... 2kohm ed
ecco cosa e' successo! :)
Giusto per peggiorare ulteriormente la mia reputazione posso anche
aggiungere che NON avevo sottomano resistenze a filo di valore adatto
ed ho rimediato con un bel grappolone di resistori! :p


Scherzi a parte..... il giochino, nonostante NON fosse ne calcolato e fosse
il frutto di pochi tentativi sperimentali, ha funzionato bene anche se mi
ha portato via un bel po di potenza in uscita :evil:

Ho gia' in mente di smontare le resistenze e provare a ricollegarle in
configurazione a partitore ( con il nodo centrale connesso alla presa
ultralineare del TU ).


Adesso pero', oltre a cercare di riparare il problema vorrei anche cercare
di capire cosa ha comportato l' inserimento delle resistenze a casaccio
( e qui' mi rivolgo agli esperti del gruppo )

io ho pensato a queste possibili ipotesi:

1) il TU ha impedenza d' ingresso troppo alta e la valvola funziona male,
le resistenze in parallelo abbassano l' impedenza del trasfo facendo
vedere alla valvola un carico piu' adattato.

2) il TU ha impenenza d' ingresso troppo bassa e si comporta male con
l' impedenza piu' elevata della valvola, l' inserimento dei resistori fa
vedere al trasfo un impedenza piu' bassa facendolo lavorare meglio.

3) il TU ha capacita' parassita troppo elevata, insieme alla sua naturale
induttanza forma un circuito risonante LC accordato alla frequenza dello
scampanio; a causa della mancanza di nucleo metallico e relativa
isteresi il Q della bobina e' troppo elevato e lo scampanio diviene molto
accentuato, la presenza di resistenze in parallelo peggiorano
semplicemente il Q del circuito smorzando le oscillazioni parassite.


Secondo voi c'e' qualche possibilita' di risolvere i problemi del mio ampli
in maniera differente, senza resistenze parallelo e senza perdite di
potenza :?:

i TU di NE hanno solo il difetto di avere un carico medio sui 2100 ohm.
Troppo basso per le EL34 per questo sembrano suonare male.

Stai forse dicendomi che hanno lo stesso problema dei miei AL CONTRARIO? :D


ancora una volta qualunque consiglio, incoraggiamento o insulto ( e
questa volta me li sono proprio cercati! ) sara' il benvenuto! ;)

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 01 mar 2006, 13:31
da Snitz User
Hola All!

Adesso pero', oltre a cercare di riparare il problema vorrei anche cercare
di capire cosa ha comportato l' inserimento delle resistenze a casaccio
( e qui' mi rivolgo agli esperti del gruppo )

io ho pensato a queste possibili ipotesi:

1) il TU ha impedenza d' ingresso troppo alta e la valvola funziona male,
le resistenze in parallelo abbassano l' impedenza del trasfo facendo
vedere alla valvola un carico piu' adattato.

2) il TU ha impenenza d' ingresso troppo bassa e si comporta male con
l' impedenza piu' elevata della valvola, l' inserimento dei resistori fa
vedere al trasfo un impedenza piu' bassa facendolo lavorare meglio.

3) il TU ha capacita' parassita troppo elevata, insieme alla sua naturale
induttanza forma un circuito risonante LC accordato alla frequenza dello
scampanio; a causa della mancanza di nucleo metallico e relativa
isteresi il Q della bobina e' troppo elevato e lo scampanio diviene molto
accentuato, la presenza di resistenze in parallelo peggiorano
semplicemente il Q del circuito smorzando le oscillazioni parassite.


Secondo voi c'e' qualche possibilita' di risolvere i problemi del mio ampli
in maniera differente, senza resistenze parallelo e senza perdite di
potenza :?:


ancora una volta qualunque consiglio, incoraggiamento o insulto ( e
questa volta me li sono proprio cercati! ) sara' il benvenuto! ;)

Ciao!
Fabio.
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Originariamente inviato da Teslacoil - 28/02/2006 :  22:37:35


ciaooooooo bello :-))
ci siamo conosciuti ad Erba e nell'ultimo Marzaglia mi hai mostrato delle radiografie fatte da te e ho indovinato al secondo tentativo che si trattava di un pacemaker... capito chi sono ??? :-)))

ti ci mancava solo l'HI-FI... ahahahaha... adesso le perversioni le hai provate tutte !!!!
scolta... io qualcosina di audio ne mastico, visto che mi sei sempre stato simpatico, se posso darti qualche suggerimento lo faccio volentieri.

oltretutto c'è anche dell'interesse personale, perchè devi sapere che due anni fa, o forse tre (tempus fugit), ero in parola con Alessandro per verificare eventuali propensioni esoteriche di quei trasformatori.
avevo anche interpellato Mariani (progettista Graaf), che si rendeva disponibile presso il suo laboratorio, per una serie di rilevazioni strumentali con conseguenti considerazioni preliminari alle scelte di progetto.
mi interessava realizzare un amplificatore che operasse dai 1.000 Hz in su, specificamente mirato al pilotaggio del tweeter Heil.
ma fattori contingenti inibirono gli intenti.

veniamo a noi

mi son letto il thread (un po' in fretta... essendo lungo) e mi pare tu non faccia riferimento alle specifiche... quel trasformatore per che impedenza ti è stato fornito ?
comunque, a prescindere, si può sapere quanti Henry ha di primario (intero) a 100 Hz con secondario chiuso su 8 ohm?

nel frattempo, fai la seguente prova... a papà.
mi colleghi l'EL34 in pseudo triodo, cioè colleghi la G2 alla placca con interposta una resistenza da 100 ohm.
ovviamente così facendo ti si renderà libera la presa del trasformatore prevista per la topologia ultralineare e questo ti darà agio per le prove a seguire.

infatti con la connessione a triodo andremo a verificare se hai poca induttanza (ipotesi più probabile) e troppa capacità (ipotesi che temo).
mentre, al contrario, sfruttando la possibilità di "tagliare fuori" il tratto di avvolgimento ultralineare, potremo fare prove con carico ridotto, senza escamotage di resistenze in parallelo.

considera comunque "che sono cieco", perciò quando riferisci... sforzati di riportare, oltre agli oscillogrammi, anche le relative condizioni (BIAS della valvola, frequenza di prova, potenza in uscita, ecc ecc)


cambiando argomento... immagino andrai a Montichiari (11 marzo) e a Gonzaga (25 marzo) sai già se ci andrai ?

ciao :-))

P.S.
ho visto che hai commentato anche nel thread... sui TROLL.
devi sapere che qua troll non ce ne sono, non ufficialmente almeno e comunque non che io sappia, l'unico TROLL di cui si parla dovrei essere io.
la situazione è un po' contorta, io stesso non avrei mai capito se non avessi ricevuto una email anonima che un po' spiega gli altarini.

comunque non importa... son cose che non interessano te e che non riguardano me,
quel che voglio dirti è che mi sono iscritto anche al forum di Audiocostruzioni.com per cui eventualmente, dovessero esserci problemi, puoi aprire un thread pure là.

Inviato: 01 mar 2006, 18:29
da audiofanatic
ciao :-))

P.S.
ho visto che hai commentato anche nel thread... sui TROLL.
devi sapere che qua troll non ce ne sono, non ufficialmente almeno e comunque non che io sappia, l'unico TROLL di cui si parla dovrei essere io.
la situazione è un po' contorta, io stesso non avrei mai capito se non avessi ricevuto una email anonima che un po' spiega gli altarini.

comunque non importa... son cose che non interessano te e che non riguardano me,
quel che voglio dirti è che mi sono iscritto anche al forum di Audiocostruzioni.com per cui eventualmente, dovessero esserci problemi, puoi aprire un thread pure là.




Originariamente inviato da High Lights - 01/03/2006 : 07:31:38

mi pare che tu sia a rischio "aviaria"... se non l'hai capita ti sto dando del pollo... altro che troll.

non mi dire che sei così ingenuo da credere a "mail anonime"??
allora non hai capito nulla di come girano le cose...

invece io comincio a capirle, e capisco che il sentimento dominante deve essere una sorta di invidia, probabilmente generata dalla constatazione che a parole non si combina nulla, e qui si stanno realizzando fatti...

come sempre chiedo la confutazione dei fatti, le chiacchiere le lascio ai parolai

fammi (facci) il piacere, cerca di usare l'intelligenza che evidentemente non ti manca
e apri gli occhi, la situazione è tutt'altro che contorta, è di una linearità esemplare, e non basta certo una mail anonima, e qualcuno che ci crede, a trasformarla nel ginepraio di insinuazioni e sospetti in cui molti sperano si affoghi

sto leggendo un interessante saggio sui supplizi capitali nella Grecia e Roma antiche, ciò che balza agli occhi è la necessità di preservare la poleis e la civitas dalla disgregazione, sia che fosse governata da dictatores sia che fossero il popolo e i tribuni delegati a farlo, e per chi infrangeva le regole vi era l'accusa di perduellio, il tradimento, e la pena di morte

anche questa è una civitas, entrarvi comporta l'accettazione di regole condivise, le regole di convivenza sono le stesse e bene o male, come comunità, ha le stesse esigenze in tema di difesa...

ti rinnovo il benvenuto come cittadino della comunità, ti pregherei però di non alimentare situazioni di cui non hai il controllo e ti chiederei di fare attenzione a non farti manipolare da qualcuno che, evidentemente, ha qualche interesse per non agire a viso aperto

cordialmente
Filippo

Inviato: 01 mar 2006, 19:12
da vexator
mi pare che tu sia a rischio "aviaria"...
dalle mie parti c'è l'aviaria, il primo cigno morto che hanno trovato era a pochi km dalla mia casetta estiva.
mi sono iscritto anche al forum di Audiocostruzioni.com per cui eventualmente, dovessero esserci problemi, puoi aprire un thread pure là.
mamma mia! queste cose le facevo quando avevo 5 anni! che tristezza!
Una cosa voglio capire, ho letto i tuoi interventi ed in ognuno c'è empre un filo di rancore, psudo-minacia, battuta acida... perchè? io, generalmente, in questi bisticci da bambini, non intervengo, ma mi infastidiscono tanto. Perchè non intervieni semplicemente rimanendo nello spirito generale del forum... imparare ed insegnare???
Se hai qualche problema di vita sociale, di rapporti umani o di cervello (scusa la franchezza), cerca di risolverli e non in questo modo.

BASTA BAMBINATE, PARLIAMO DI ELETTRONICHE, DIFFUSORI, VALVOLE, DI FAI DA TE, (anche di donne non sarebbe male)!!!

...non potrei fare mai il moderatore... sono troppo poco diplomatico

Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER

Inviato: 01 mar 2006, 20:36
da Giaime
BASTA BAMBINATE, PARLIAMO DI ELETTRONICHE, DIFFUSORI, VALVOLE, DI FAI DA TE, (anche di donne non sarebbe male)!!!

Originally posted by vexator - 01/03/2006 : 13:12:37
Giovanni sei il migliore :D :D :D

Carissimo Teslacoil,
io non sono un esperto, come molti qui dentro, quindi abbozzo una spiegazione: ciò che tu hai fatto mettendo delle resistenze in serie, secondo me è fare quello che ti avevo consigliato fin dall'inizio, ossia piazzare dei grid stoppers. Evidentemente il tuo TU ha delle caratteristiche tali (e ciò è un male, tienilo bene a mente) da eccitare oscillazioni sui fronti d'onda. Inserendo delle R in serie a placca e g2 tu vai a creare un filtro passabasso con la capacità tra gli elettrodi del tubo, eliminando ogni possibile oscillazione. Ti invito a provare valori di resistenza molto più bassi, es. 470ohm sulla g2 e massimo 47-100ohm sulla placca. Usa ovviamente resistenze al carbone non induttive, è fondamentale in queste zone evitare l'induttanza parassita sia dei cablaggi sia della componentistica.

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 01 mar 2006, 20:41
da Snitz User
BASTA BAMBINATE, PARLIAMO DI ELETTRONICHE, DIFFUSORI, VALVOLE, DI FAI DA TE, (anche di donne non sarebbe male)!!!

Originally posted by vexator - 01/03/2006 : 13:12:37
Giovanni sei il migliore :D :D :D


Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org



Originariamente inviato da Giaime - 01/03/2006 :  14:36:24

la resistenza l'ha messa in parallelo

e non in serie

Inviato: 01 mar 2006, 20:50
da Giaime
Visto che le prestazioni dell' ampli erano nettamente migliorate inserendo
una resistenza tra tensione anodica e placca della valvola
ho pensato:
chissa' cosa succedera' se inserisco anche una resistenza anche tra
placca della valvola e presa ultralineare sul trasfo?


Originally posted by Teslacoil - 28/02/2006 : 22:37:35
No, l'ha collegata chiaramente in serie quella sulla placca. Per l'altra, ha semplicemente shuntato l'ultralineare a triodo dipendentemente dalla frequenza... oddio... cose che, IMHO, ha senso fare solo se non li vuoi buttare via questi TU di pupù!!! :D Dai penso che una coppia di Novarria da 100 euro li battano di brutto in quanto a linearità...

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 01 mar 2006, 20:56
da Snitz User

comunque non importa... son cose che non interessano te e che non riguardano me,
quel che voglio dirti è che mi sono iscritto anche al forum di Audiocostruzioni.com per cui eventualmente, dovessero esserci problemi, puoi aprire un thread pure là.




Originariamente inviato da High Lights - 01/03/2006 :  07:31:38


OK, ricevuto

ciao McGyver, passo e chiudo

:-))

Inviato: 01 mar 2006, 21:07
da plovati
Tornando a discorrere di elettronica, propendo per la spiegazione di High Lighs. Il trasformatore di uscita avvolto in aria, per carenza di permeabilità del mezzo ha poca induttanza primaria e per le dimensioni considerevoli alta capacità e induttanza dispersa. E' probabile quindi che abbia delle risonanze in banda audio.

La resistenza in parallelo al primario del trasformatore di uscita pilota il trasformatore a bassa impedenza, estendendo la banda in basso e smorza le oscillazioni dell'onda quadra.

Teslacoil, passa da me che ti do' qualche nucleo in ferro, è meglio..
_________
Piergiorgio

PS non mi sembra giusto il titolo del 3D: questo ampli non ha nulla a che fare con quello di Nuova Elettronica, che non sarà certamente il massimo ma non è neanche così brutto (vedi 3D su LX1240).

Inviato: 02 mar 2006, 06:54
da Teslacoil
Hola All!

No, l'ha collegata chiaramente in serie quella sulla placca. Per l'altra, ha semplicemente shuntato l'ultralineare a triodo dipendentemente dalla frequenza... oddio...

No, hai capito male
le resistenze ( che peraltro sono a filo quindi tutt' altro che antiinduttive! )
sono state messe entrambe IN PARALLELO con il TU.
una tra il capo connesso all' anodica anodica e tra il capo connesso alla
placca, l' altra connessa tra i capi di placca ed ultralineare.

oddio... cose che, IMHO, ha senso fare solo se non li vuoi buttare via questi TU di pupù!!! Dai penso che una coppia di Novarria da 100 euro li battano di brutto in quanto a linearità...

Buttare via i TU?
NON ci penso nemmeno visto che a conti fatti il suono dell' ampli mi e'
decisamente piaciuto ( e ancor prima delle supermodifiche! )

Piuttosto, sto seriamente pensando di procurarmi altri TU per il gusto
di REALIZZARE UN ALTRO AMPLI visto che, a conti fatti, il prezzo maggiore
e' dovuto proprio ai ferri, il resto dei componenti e' poca cosa! ;)

Dovendo poi dirla proprio tutta, se potessi reperire solamente i lamierini
giusti ( che a quanto pare NON ho la piu' pallida idea di dove trovare )
mi piacerebbe provare anche ad autoavvolgermi il trasfo di alimentazione,
l' induttanza di filtraggio ed i trasfi di uscita:
il filo smaltato NON mi manca ( ne avro' qui' almeno 25 Kg in totale di
varie sezioni, tutte bobine residuate da vari avvolgimenti secondari di
Tesla ) e ad avvolgere bobine sono abbastanza bravino ( per ora ho fatto
solo bobine avvolte in aria..... ma NON certo per uso audio!!! ) :D

quel trasformatore per che impedenza ti è stato fornito ?

Sulla targhetta c'e' scritto
FP PISTOIA - ITALY
Trasf
V.A = NA
Prim = max 0.35A
Sec = 8ohm
Cod = SE EL34 - 2A3

null' altro!

Misurando l' induttanza con resistenza di chiusura sul secondario ottengo:

anodica-placca = 1.5H
anodica-griglia = 890 mH
griglia-placca = 160 mH

NON posso naturalmente garantire nulla circa l' esattezza delle misure
( fatte con il tester provvisto di induttanzimetro! ) perche'
890 + 160 e' sensibilimente diverso da 1500!!!! :?:

NON faccio in tempo ad effettuare misure oggi, ma se riesco domani le
faccio, cmq credo di aver capito chi sei, se la memoria NON mi tira
brutti scherzi cmq ci eravamo conosciuti al Radiant ( prima che crollasse! :x )
durante una "pausa-pappatoria"; eri stato attratto dalla GU-81M che
avevo appena estratto dallo zaino per verificarne l' integrita' del delicato
filamento! ;)

Teslacoil, passa da me che ti do' qualche nucleo in ferro, è meglio..
e dove??? :D


CMQ, se tutto va bene, Sabato dovrei incontrare l' amico falegname
in occasione di un ritrovo di appassionati di laser ed olografia, sfruttero'
l' occasione per descrivergli il mobile da realizzare e dargli i vari pezzi
che andranno montati su.

in internet per ora NON ho trovato nessun amplificatore con trasfi in
aria con un mobile che li contenesse al suo interno:
l' unico mobile bellino che ho visto e' questo:
http://www.autocostruire.it/modules.php ... cle&sid=24
ma anche lui monta i trasformatori all' esterno..... NO BUONO!!!!!!
il MIO mobile, oltre ad essere bello, dovra' avere i trasformatori rigorosamente entrocontenuti!, per trovargli il posto avevo pensato a
realizzarlo a base trapezoidale "con le orecchie" ai due lati :)


buona autocostruzione a tutti! :-)

Ciao!
Fabio.
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona.
La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè.
In questo caso, abbiamo messo insieme la teoria e la pratica:
non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perchè!"
Albert Einstein
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Mc Gyver e-mail: webmaster@teslacoil.it
Sito internet: www.teslacoil.it
Moderatore dell' ###ALTATENSIONE### Mailing List
www.altatensione.tk
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Inviato: 08 mar 2006, 20:10
da Teslacoil
Hola All!


Scusate la mia sparizione, ho avuto molto da fare in questi giorni
( sia per causa "professionale", avevo molto lavoro arretrato che
ha richiesto molti straordinari, anche domenicali, che per altre cause
hobbystiche-amatoriali quali ad esempio un bell' HOLOMEETING con
altri appassionati di laser, giochi ottici, ologrammi e simili e tanti
kilometri da macinare per raggiungerlo! ) quindi ho avuto zero tempo
da dedicare a forum, mailing list e mail private


Va beh, chiusa la parentesi tempo, ritorno al discorso principale.

Sabato ho portato l' amplificatore al mio amico falegname.
Quando l' ha visto ha detto:

"pensavo fosse piu' piccolo!
NON credo che lo copiero' perche' NON ho spazio in camera oscura"

Poi, durante le spiegazioni di come doveva fare il mobile ha scoperto
che gli avevo fornito l' ampli perfettamente funzionante, con tutti i
moduli fatti e finiti gia' interconnessi tra di loro e che bastava solo
attaccare i morsetti di uscita alle casse e inserire i due RCA di ingresso
per ascoltarlo; mi ha chiesto:

"quindi posso ascoltarlo?"

Gli ho risposto semplicemente:
"NO, NON puoi ascoltarlo...... DEVI ascoltarlo!"


Mi ha telefonato ieri sera dicendomi che il suono gli e' piaciuto tantissimo
e il posto per una mensola in piu' in camera oscura lo avrebbe trovato
volentieri, NON solo, lo ha fatto ascoltare anche ad un suo amico e ne
ha voluto uno pure lui!!!!!!!!!!
Ora sono sicuro che avra' qualcosa da fare ( TRE mobili tanto per
incominciare, ma anche 4 moduli amplificatori e due moduli
alimentatori ;)

Ciao!
Fabio.
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Inviato: 08 mar 2006, 21:18
da Giaime
Ciao Fabio!
Ma funziona bene dunque adesso?

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 09 mar 2006, 03:54
da Teslacoil
Hola Gaime!
Hola All!


Ma funziona bene dunque adesso?

Dunque, in sostanza ha SEMPRE funzionato meglio dell' ampli a transistor
che ha sonorizza il laboratorio da un paio di anni a questa parte ( e che
ancora lo sta sonorizzando in questo preciso istante anche se oramai ha
i giorni contati ) e il suono e' andato via via migliorando durante i vari rimaneggiamenti e modifiche ;)

Sinceramente NON so di quanto sia ancora migliorabile, sta di fatto che
il suo suono mi piace un sacco e ora sto un po rimpiangendo il ritorno
forzato ai transistor ( ritorno fortunatamente solo provvisorio! ) ;)

l' ampli e' un TRIO KENWOOD da 77+77W RMS su 4 ohm che ha la mia
eta', trova il posto in un robusto contenitore rack in alluminio e fa parte di
un impianto stereo formato da tre rack ( tuner AM/FM stereo, singolo deck
a cassette ed ampli, in origine c'era anche un quarto rack era destinato
ai vinili ma si e' perso nell' oblio del tempo ) :)


A breve vi postero' qualche foto dell' ampli "vestito" in maniera elegante! :)


A proposito di "vestito", il "sarto" che lo sta confezionando e' uno di quegli
audiofili convertiti da poco alla fede del T-AMP...... dopo l' ascolto del
termoionico si e' dovuto ricredere subito!

Ciao!
Fabio.
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