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Inviato: 20 mar 2009, 22:00
da EF80
Volevo sapere se hanno qualche qualita' che le possa rendere preferibili alle comuni resistenze a film metallico.
Ne possiedo un lotto nuove con quasi tutti i valori e il 5% di tolleranza.
Inviato: 20 mar 2009, 22:38
da drpaolo
I resistori ad impasto, rispetto a quelli a film (sia a film di carbone che a film metallico), dovrebbero avere una minore induttanza parassita, in quanto l'elemento resistivo è in blocco unico (l'impasto), mentre negli esemplari a film l'elemento resistivo è deposto su un substrato ceramico, comunemente di forma cilindrica, e poi "intagliato" a spirale, per raggiungere il valore resistivo voluto (questa è la tecnologia che conosco io).
Io li userei in circuiti audio in cui sia importante il controllo dei parametri reattivi dispersi (in un convertitore DAC o ADC, ad esempio).
Di per sé non sono male, per uso audio.
Paolo
Inviato: 20 mar 2009, 23:32
da Giaime
Verifica in modo più accurato, di solito le 5% sono in
film di carbone, non impasto di carbone. Queste ultime, se di scarsa qualità, manifestano tutta una serie di effetti antipatici come le ampie tolleranze, la forte dipendenza della resistenza dalla temperatura, il rumore, l'invecchiamento e addirittura una certa dipendenza nonlineare della resistenza dalla tensione ai capi...
Ciao!
Giaime Ugliano
Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys
Inviato: 21 mar 2009, 01:13
da EF80
Io non credo siano resistenze ad impasto di carbone, quelle a forma di cilindro di bachelite marrone pressofuso.
Quindi in sostanza non sono un granche' a parte non avere induttanze parassite che sull'audio magari sono ininfluenti.
Quelle a film di carbone non sono quelle fatte a tubetto con i 2 reofori attorcigliati alle estremita' e poi verniciate? Io le ho viste solo fino alle radio degli anni 40, le fanno ancora ?
Inviato: 21 mar 2009, 03:34
da drpaolo
...le fanno ancora ?
Certo che le fanno ancora !
Eccole
QUI, ad esempio.
Paolo
Inviato: 22 mar 2009, 06:22
da EF80
ah ecco son diverse

io per film di carbone conoscevo queste qua
http://gizmo2.dyndns.org/wp-content/upl ... cn2042.jpg
la gialla da 500k...

Inviato: 24 mar 2009, 06:03
da UnixMan
Inviato: 26 mar 2009, 19:03
da EF80
Ah ma son proprio quelle che ho io, queste non sono quelle ad impasto di carbone piene di difetti che mi dicevano (deriva termica, rumorosita' atc?).
Quelle che ho io pero' sono quasi tutte al 5%, forse qualche valore ce l'ho al 10.
Inviato: 26 mar 2009, 19:14
da EF80
Scusa come non detto, sono quasi tutte al 10%, solo alcuni valori al 5%...
Sono queste:
http://img301.imageshack.us/img301/6288/dscn2412.jpg
Quindi queste sarebbero buone per l'audio?
Inviato: 27 mar 2009, 04:55
da UnixMan
Quindi queste sarebbero buone per l'audio?
Originally posted by GizMo - 26/03/2009 : 14:14:06
per applicazioni valvolari (specie laddove sono in gioco alte tensioni, tipo carichi anodici, ecc) sono molto piu` che buone!
Ciao,
Paolo.
Inviato: 27 mar 2009, 05:33
da EF80
Ok, per chiarirci: gaime parlava di cose diverse da queste allora?
Considerando che di resistenze normali a film da mezzo watt e da 1 watt ne ho una scatola da scarpe piena con tutti i valori da 1 ohm fino a 10megaohm mentre queste a carbone solo un numero limitato...
Quando iniziero' a costruire il mio ampli con le 6jz8 di cui si e' parlato ampiamente, se davvero queste resistenze sono migliori vorrei usarle (sempre che abbia tutti i valori necessari) solo nei punti dove piu' si fanno "sentire".
Che se ho capito bene sono sugli anodi, o anche lungo il percorso del segnale? Se mi mancano valori o non ne ho abbastanza dovro' usare quelle normali a film e' cmq migliorativa la cosa? (e' sottinteso che i 2 canali saranno perfettamente identici, non e' che uno lo faccio mezzo con quelle a carbone e l'altro no).
Penso male se penso che la zona del circuito che piu' gioverebbe e' quella in uscita dalle 6CB6 e il gruppo di resistenza tra i catodi dei 2 triodi collegati alle G2 delle finali?
Poi per le resistenze piu' grosse, quelle da 10watt io volevo usare delle comuni resistenze a filo (quelle di ceramica a sezione quadrata).
Inviato: 27 mar 2009, 09:25
da UnixMan
Ok, per chiarirci: gaime parlava di cose diverse da queste allora?
Originally posted by GizMo - 27/03/2009 : 00:33:20
come al solito lui vede solo una faccia della medaglia... ; )
Come tutte le cose di questo mondo, ogni tecnologia ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Nonche` implementazioni di diversa qualita`. Le Hallen Bradley sono tra le migliori resistenze ad impasto mai realizzate (e guarda caso forse le uniche ad offrire anche una selezione al 5%).
Quando iniziero' a costruire il mio ampli con le 6jz8 di cui si e' parlato ampiamente, se davvero queste resistenze sono migliori vorrei usarle (sempre che abbia tutti i valori necessari) solo nei punti dove piu' si fanno "sentire".
come mi pare gia` accennato, i vantaggi principali dei resistori ad impasto stanno nella loro bassissima induttivita` e nella capacita` di "reggere" tensioni elevate "senza scomporsi".
(a tal proposito, tanto per citare un aneddoto eclatante, nei
partitori di polarizzazione dei fotomoltiplicatori dell'esperimento
MACRO usavamo proprio le Hallen Bradley ed in tutta la lunga vita dell'esperimento non ci hanno mai dato problemi. Al contrario, in un altro esperimento piu` o meno simile dove avevano usato basi con resistori "moderni" (a film) hanno dovuto sostituire i resistori soggetti alle tensioni piu` alte perche` questi a lungo andare andavano in corto ).
Quindi come detto le "posizioni" piu` indicate dove usare le tue H/B sono quelle soggette alle tensioni maggiori nonche` quelle piu` sensibili alla presenza di induttanze parassite.
Se mi mancano valori o non ne ho abbastanza dovro' usare quelle normali a film e' cmq migliorativa la cosa? (e' sottinteso che i 2 canali saranno perfettamente identici, non e' che uno lo faccio mezzo con quelle a carbone e l'altro no).
male non dovrebbe farne...
Penso male se penso che la zona del circuito che piu' gioverebbe e' quella in uscita dalle 6CB6 e il gruppo di resistenza tra i catodi dei 2 triodi collegati alle G2 delle finali?
Ora come ora non ricordo esattamente tutto lo schema... ma se e` quello che penso direi che pensi bene.
Poi per le resistenze piu' grosse, quelle da 10watt io volevo usare delle comuni resistenze a filo (quelle di ceramica a sezione quadrata).
dove vanno? filtraggio dell'alimentazione? sotto i catodi?
Ciao,
Paolo.
Inviato: 27 mar 2009, 13:28
da Echo
(a tal proposito, tanto per citare un aneddoto eclatante, nei
partitori di polarizzazione dei fotomoltiplicatori dell'esperimento
MACRO usavamo proprio le Hallen Bradley ed in tutta la lunga vita dell'esperimento non ci hanno mai dato problemi. Al contrario, in un altro esperimento piu` o meno simile dove avevano usato basi con resistori "moderni" (a film) hanno dovuto sostituire i resistori soggetti alle tensioni piu` alte perche` questi a lungo andare andavano in corto ).
Originariamente inviato da UnixMan - 27/03/2009 : 04:25:39
OT ma dai lavori sotto al gransasso?? ...io ci passo tutti i venerdì (tra qualche ora) e i sabati, se suono mi fai entrare a dare un'occhiata??
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http://gabrielligiorgio.wordpress.com/
Inviato: 27 mar 2009, 14:47
da drpaolo
...dove avevano usato basi con resistori "moderni" (a film) hanno dovuto sostituire i resistori soggetti alle tensioni piu` alte perche` questi a lungo andare andavano in corto ).
Attenzione, chè
tutti i resistori hanno un valore massimo di tensione applicabile ai proprii capi, valore che
è chiaramente riportato nei datasheet (
e chè, ci dobbiamo mettere a leggere anche i datasheet dei resistori, adesso ?!).
Se realizzate dispositivi con tecnologia a tubi, soprattutto se alimentati ad alte tensioni, i resistori comprati sulla bancarella non vanno bene, a meno che non riusciate a recuperare il documento con i loro valori di soglia di utilizzo !
Paolo
Inviato: 27 mar 2009, 17:00
da UnixMan
OT ma dai lavori sotto al gransasso?? ...io ci passo tutti i venerdì (tra qualche ora) e i sabati,
Originally posted by Echo - 27/03/2009 : 08:28:51
ma dai...
Io invece tutti i Venerdi` pomeriggio me ne torno a casa mia a PG... tu dove te ne vai di bello?
se suono mi fai entrare a dare un'occhiata??
si puo` anche fare... fatti sentire in pvt.
Ciao,
Paolo.
Inviato: 27 mar 2009, 17:55
da UnixMan
Attenzione, chè tutti i resistori hanno un valore massimo di tensione applicabile ai proprii capi, valore che è chiaramente riportato nei datasheet (e chè, ci dobbiamo mettere a leggere anche i datasheet dei resistori, adesso ?!).
Originally posted by drpaolo - 27/03/2009 : 09:47:24
...a quanto pare a volte anche qualche "insospettabile" si dimentica di certi "piccoli particolari".
Ciao,
Paolo.
Inviato: 27 mar 2009, 18:17
da EF80
dove vanno? filtraggio dell'alimentazione? sotto i catodi?
Sotto i catodi dei pentodi di potenza, 2Kohm 10watt in parallelo a un condensatore elettrolitico da 47micro (sto cercando dei carta e olio per sostituire questi elettrolitici)
Inviato: 27 mar 2009, 23:57
da UnixMan
Sotto i catodi dei pentodi di potenza, 2Kohm 10watt in parallelo a un condensatore elettrolitico da 47micro (sto cercando dei carta e olio per sostituire questi elettrolitici)
Originally posted by GizMo - 27/03/2009 : 13:17:27
visto che sono by-passate, in linea di principio non ci dovrebbe essere problema... ma invece ci puo` essere eccome, perche` l'induttanza parassita della/e R forma un circuito risonante con il C di by-pass. Verifica dove va` a finire questa risonanza o (meglio) mettici un bel po` di resistenze a carbone (o al limite anche di quelle comuni a film) da un paio di W in parallelo a raggiungere la dissipazione richiesta.
Per quanto riguarda i condensatori, lascia perdere i carta-olio e mettici invece dei "motor-run". Suonano meglio, spendi molto meno e soprattutto eviti dei
seri rischi per la salute (*) tua e dei tuoi cari nel caso i condensatori non siano (piu`) a perfetta tenuta stagna (cosa sfortunatamente molto probabile visto che si tratta di roba alquanto datata).
BTW: ma perche` invece non ci metti un bello zener? ; )
(*) N.B:
casomai qualcuno non lo sapesse, l'"olio" usato nella maggior parte dei condensatori "carta e olio" (quantomeno in praticamente tutti quelli NOS) e` in realta` una miscela di
Polychlorinated biphenyls (PCBs): parenti stretti delle diossine sono estremamente tossici, teratogeni e cancerogeni. Alla larga!!!
Ciao,
Paolo.
Inviato: 28 mar 2009, 00:30
da Giaime
Paolo "Unixman", i principali vantaggi di cui parli per le resistenze ad impasto sono inutili in banda audio e laddove si rispettino i valori di tensione massima applicabile. Gli svantaggi però rimangono, ossia l'alta rumorosità e la lieve dipendenza nonlineare della resistenza dalla tensione (non so se nelle Welwyn moderne che citava Paolo Caviglia sia stato risolto)... certo è che ci sono resistori a strato pessimi, ma questo non autorizza a buttare l'acqua sporca col bambino dentro.
Ciao!
Giaime Ugliano
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Bruno Putzeys
Inviato: 28 mar 2009, 02:52
da sinuko
Giaime,
un partitore per un fotomoltiplicatore lavora in contiuna....appunto per polarizzare i dinodi del fotomoltiplicatore.
Se poi l'affidabilità di un componente sia un "vantaggio" poco importante questo diepnde da scelte e sensibilità personale.
Ciao Paolo
Inviato: 28 mar 2009, 03:02
da Echo
BTW: ma perche` invece non ci metti un bello zener? ; )
Ciao,
Paolo.
Originariamente inviato da UnixMan - 27/03/2009 : 18:57:59
...la soluzione zener voglio provarla sotto le mie 2A3 (ora ho un parallelo di R kiwame e C) ...sulla driver (una d3a) ho già sperimentato con successo un led infrarosso
....bene questa della tossicità dei carta e olio non la sapevo!
ps PM inviato ; )
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http://gabrielligiorgio.wordpress.com/
Inviato: 28 mar 2009, 04:12
da EF80
Scusa se ho capito bene i condensatori motor-run che dici tu sono quei condensatori per corrente alternata, non polarizzati, che si usano come starter per motori elettrici?
Esiste un'alternativa non induttiva alle resistenze a filo senza stare a fare "quel mazzolin di resistenze" ? :p
Inviato: 28 mar 2009, 17:46
da UnixMan
Scusa se ho capito bene i condensatori motor-run che dici tu sono quei condensatori per corrente alternata, non polarizzati, che si usano come starter per motori elettrici?
Originally posted by GizMo - 27/03/2009 : 23:12:17
si`. In effetti si tratta di condensatori a film plastico, per l'esattezza polipropilene. Ottimi, economici e facilmente reperibili. Cosa si puo` volere di piu`?
Esiste un'alternativa non induttiva alle resistenze a filo senza stare a fare "quel mazzolin di resistenze" ? :p
ROFL!
ovviamente esistono resistori di potenza antiinduttivi (a filo) ed anche propriamente non-induttivi (tecnologie diverse). Quelli veramente non-induttivi pero` sono piuttosto costosi e difficili da trovare, ma cmq. x questa applicazione quelli piu` comuni a filo dovrebbero gia` andare piu` che bene. Il problema e` verificare che si tratti effettivamente di componenti antiinduttivi... a volte il "negozio sotto casa" tende a spacciare per antiinduttivi anche quelli che non lo sono.
BTW: suggerivo la soluzione del "mazzolino"

perche` puo` essere la cosa piu` semplice da fare con componenti comuni e facilmente reperibili (e.g. magari potevi implementarla con quelli che hai gia` in casa).
Ciao,
Paolo.
Inviato: 28 mar 2009, 18:10
da EF80
Bhe al negozio sotto casa avevo lasciato un baracchino CB in conto vendita venduto poi a 40 euro che mi ha permutato in 1 centinaio di euro in resistenze senza che io aggiungessi i 60 euro mancati (solo perche' il tizio vuole andare in pensione e cerca di vuotare il magazzino), quindi a caval donato...
Oggi vado alla fiera dell'elettronica vicino a mantova e vedo di cercare i cond da motore e anche di quelle grosse resistenze a carbone "da watt" che si usavano nelle radio. Da mettere sotto gli anodi dei miei pentodi.
Inviato: 31 mar 2009, 00:55
da UnixMan
Oggi vado alla fiera dell'elettronica vicino a mantova e vedo di cercare i cond da motore e anche di quelle grosse resistenze a carbone "da watt" che si usavano nelle radio. Da mettere sotto gli anodi dei miei pentodi.
Originally posted by GizMo - 28/03/2009 : 13:10:02
immagino intendessi dire sotto ai catodi...
BTW: i motor-run li trovi da qualunque rivenditore di materiale
elettrico (non elettronico) della tua citta`. Chiedi dei "condensatori di avviamento" per motori elettrici.
N.B.: spesso piu` che la capacita` ti chiederanno la potenza del motore elettrico che devono avviare...
Ciao,
Paolo.
Inviato: 31 mar 2009, 03:23
da EF80
Non ho trovato cond motor-run, almeno non abbastanza, in ogni modo sono troppo ingombranti e non ci sarebbe mai stati, per contro ho comprato dei condensatori al polipropilene da 10mF da mettere in batterie da 5 per fare i 50mF che servono.
Inviato: 31 mar 2009, 14:14
da mau749
Non ho trovato cond motor-run, almeno non abbastanza, in ogni modo sono troppo ingombranti e non ci sarebbe mai stati, per contro ho comprato dei condensatori al polipropilene da 10mF da mettere in batterie da 5 per fare i 50mF che servono.
da Novarria trovi i Solen in prolipropilene da 47 uF/630 V a 14.50 euro.
Io uso normalmente i 33/39 uF come primo condensatore negli alimentatori a tubi: la differenza rispetto ad un elettrolitico si sente.
Ciao
___________________
Maurizio
Inviato: 31 mar 2009, 17:42
da EF80
Non ho trovato cond motor-run, almeno non abbastanza, in ogni modo sono troppo ingombranti e non ci sarebbe mai stati, per contro ho comprato dei condensatori al polipropilene da 10mF da mettere in batterie da 5 per fare i 50mF che servono.
da Novarria trovi i Solen in prolipropilene da 47 uF/630 V a 14.50 euro.
Io uso normalmente i 33/39 uF come primo condensatore negli alimentatori a tubi: la differenza rispetto ad un elettrolitico si sente.
Ciao
___________________
Maurizio
Originariamente inviato da mau749 - 31/03/2009 : 09:14:30
Io ci ho appena guardato da sito di novarria ma i solen arrivano al massimo di 8,2 mf ... io avevo bisogno di 47mf
Inviato: 31 mar 2009, 22:21
da ValerioV
Io non credo siano resistenze ad impasto di carbone, quelle a forma di cilindro di bachelite marrone pressofuso.
Quindi in sostanza non sono un granche' a parte non avere induttanze parassite che sull'audio magari sono ininfluenti.
Quelle a film di carbone non sono quelle fatte a tubetto con i 2 reofori attorcigliati alle estremita' e poi verniciate? Io le ho viste solo fino alle radio degli anni 40, le fanno ancora ?
Originally posted by GizMo - 20/03/2009 : 20:13:57
Quoto...
http://en.wikipedia.org/wiki/Resistor
Se si ha paura dell' induttanza dispersa ci sono sempre le SMT..
L'unica cosa che cambia dopo la laurea in ingegneria e' l'opinione sul coopyright...
Inviato: 31 mar 2009, 23:00
da EF80
Da 10watt?
Cmq non sono riuscito a trovare resistenze a carbone da 2kohm 10watt e nemmeno antiinduttive. Usero' le normali a filo, non credo di aver molta scelta.
L'unica cosa che cambia dopo la laurea in ingegneria e' l'opinione sul coopyright...
Originariamente inviato da ValerioV - 31/03/2009 : 17:21:02
[/quote]
Inviato: 02 apr 2009, 08:22
da UnixMan
Cmq non sono riuscito a trovare resistenze a carbone da 2kohm 10watt e nemmeno antiinduttive. Usero' le normali a filo, non credo di aver molta scelta.
Originally posted by GizMo - 31/03/2009 : 18:00:10
Zener, Zener!
Oppure (se trovi qualcosa con la tensione giusta) diodo a vuoto, regolatore a gas, batteria... ; )
BTW: casomai non fosse chiaro: le R. "antiinduttive" sono a filo. E` solo che sono avvolte in maniera tale da "annullare" (leggi minimizzare) gli effetti induttivi.
Ciao,
Paolo.
Inviato: 02 apr 2009, 18:36
da EF80
Cmq non sono riuscito a trovare resistenze a carbone da 2kohm 10watt e nemmeno antiinduttive. Usero' le normali a filo, non credo di aver molta scelta.
Originally posted by GizMo - 31/03/2009 : 18:00:10
Zener, Zener!
Oppure (se trovi qualcosa con la tensione giusta) diodo a vuoto, regolatore a gas, batteria... ; )
BTW: casomai non fosse chiaro: le R. "antiinduttive" sono a filo. E` solo che sono avvolte in maniera tale da "annullare" (leggi minimizzare) gli effetti induttivi.
Ciao,
Paolo.
Originariamente inviato da UnixMan - 02/04/2009 : 03:22:38
Lo so, invece di essere avvolte a spirale sono fatte con una spira oraria e una anti-oraria (ho guarda che la mai prima rivista di elettronica ufficiale e' datata 1989

) Poi sono mezzo niubbo lo stesso perche' dove abitavo prima non ho mai potuto fare molta pratica, poi sono subentrati i pc.
L'idea della batteria non mi piace proprio, la trovo poco ortodossa. Io sto cercando di costruire un oggetto che appaia anche serio e professionale, non una scatola di 4 assi incollate con la carta adesiva imitazione legno e con tutti i fili che girano pressapoco.
Ho fatto un mobile in legno rifinito con angoli arrotondati, impiallacciato in mogano vero non imitazione, con colla garavella (non il bostinc o la vinavil), ho trattato tutto il mobile in olio di lino cotto e lo lucidero' con gomma lacca + cera finale. Frontalino comandi in rame. La piastra di montaggio l'ho fatta fare alla fresa in officina in alluminio da 4mm + carter sopraelevato con fori che escono le valvole ma coprono tutta l'avviteria che c'e' sotto. Dovro' farci il coperchio in plexiglass...
Adesso vorrete vedere le foto, metto solo questa per adesso, tutte le altre a lavoro finito
http://img10.imageshack.us/img10/1880/dscn2425s.jpg
Dopo tutto questo faccio uscire 2 fili per andare a collegarmi a una cassetta da frutta piena di batterie naaaa

heheheh
L'unica e' l'idea dello zener, devo innalzare il catodo dei pentodi finali a 57volt, che vantaggi porta lo zener, svantaggi? Mentre la resistenza che mi sembra + in filosofia con la valvole pero'.
Inviato: 03 apr 2009, 06:52
da UnixMan
OT
(ho guarda che la mai prima rivista di elettronica ufficiale e' datata 1989

)
Originally posted by GizMo - 02/04/2009 : 13:36:03
la mia direi che risale ad un 10 - 12 anni prima... ma solo per questioni anagrafiche, temo.
/OT
L'idea della batteria non mi piace proprio, la trovo poco ortodossa. Io sto cercando di costruire un oggetto che appaia anche serio e professionale, non una scatola di 4 assi incollate con la carta adesiva imitazione legno e con tutti i fili che girano pressapoco.
...
Dopo tutto questo faccio uscire 2 fili per andare a collegarmi a una cassetta da frutta piena di batterie naaaa

heheheh
e che c'entra la batteria con l'aspetto professionale? la puoi benissimo nascondere nel contenitore... anzi, la devi mettere proprio li`: va be' che siamo in AF, ma quel collegamento deve comunque restare il piu` corto possibile!
Ho fatto un mobile in legno rifinito con angoli arrotondati, impiallacciato in mogano vero non imitazione, con colla garavella (non il bostinc o la vinavil), ho trattato tutto il mobile in olio di lino cotto e lo lucidero' con gomma lacca + cera finale. Frontalino comandi in rame. La piastra di montaggio l'ho fatta fare alla fresa in officina in alluminio da 4mm + carter sopraelevato con fori che escono le valvole ma coprono tutta l'avviteria che c'e' sotto.
bello! :p complimeti.
Dovro' farci il coperchio in plexiglass...
naaah...
L'unica e' l'idea dello zener, devo innalzare il catodo dei pentodi finali a 57volt, che vantaggi porta lo zener, svantaggi? Mentre la resistenza che mi sembra + in filosofia con la valvole pero'.
di "cosa mettere sotto ai catodi" (e perche`) recentemente se ne e` parlato "ad nauseam"

in vari altri thread qui` su AFT... vacci a dare una occhiata. ; )
In breve il vantaggio principale di Zener, batterie ed affini e` quello di mantenere la polarizzazione dei dispositivi molto piu` stabile di quanto non accada mettendoci una R. by-passata. Infatti, a causa della non linearita` dei dispositivi (e specialmente in corrispondenza ad episodi di clipping), il valor medio della corrente di catodo (segnale) non e` nullo... il condensatore integra e cosi` ti ritrovi con il BIAS che varia a seconda della "storia" del segnale che ci e` passato (una sorta di "effetto memoria").
edit: P.S.: nel tuo progetto pero` hai l'accoppiamento diretto con il driver, per cui le cose sono un po` piu` complicate, perche` il BIAS non dipende solo dalla tensione su Rk//Ck...
Viceversa diodi vari, LED, Zener, regolatori a gas, batterie, etc mantengono la tensione costante in base ad altri principi e sono influenzati poco o nulla dal valor medio della corrente di catodo (casomai dipendono di piu` da quello istantaneo, ma ciscuno di questi per diversi motivi varia di poco la tensione ai suoi capi anche in corrispondenza a sensibili variazioni della corrente che ci passa).
In generale, la batteria che a te non piace e` probabilmente la soluzione migliore... anche se indubbiamente ha i suoi svantaggi pratici. In alternativa anche gli Zener (se pure piu` rumorosi) vanno benissimo (per un consiglio su quali usare, chiedi a FF che ne ha provati un bel po`... ; ) ).
Un caso speciale sono poi i diodi a vuoto (o triodi connessi a diodo), che con la loro curva non lineare possono essere "appaiati" al dispositivo che devono polarizzare per alterarne (e linearizzarne) la risposta. In rete c'e` chi lo ha fatto e con buoni risultati, almeno stando a quanto dicono.
Ma direi che questo progetto e` gia` abbastanza inconsueto cosi` com'e`, almeno per il momento conviene non modificarlo.
(stiamo parlando di questo: "
Nuovo schema PushPull di 6JZ8 Interessante", giusto?)
BTW: ma quell'aggeggio e` previsto per funzionare in classe A od AB?
Comunque sia, per prima cosa ti conviene realizzarlo come descritto, e solo in seguito provare a modificarlo.
E prima ancora di provare gli zener, IMHO ti conviene provare con la resistenza di catodo in comune. Cioe` colleghi i due catodi direttamente insieme e di li` vai a massa con le due resistenze in parallelo. Che a quel punto puoi povare anche a NON by-passare.
Lo step successivo potrebbe essere di provare a metterci un CCS... che tra l'altro (se non by-passato) ha il non secondario vantaggio di trasformare lo stadio finale in un "LTP" (Long Tail Pair, AKA differenziale) migliorando nettamente il bilanciamento.
Ciao,
Paolo.
Inviato: 03 apr 2009, 19:41
da EF80
Per adesso ho trovato un persona su ebay che forse riesce a procurarmi delle resitenze ad impasto di carbone da una decina di watt della geloso, NOS... Sarebbe la soluzione che gradirei di piu'.
La copertura di plexiglass penso sia necessaria sia le 6jz8 che sopratutto le 5u4 diventano discretamente roventi poi visto che lo appoggio su una scaffale a + piani ho sempre paura che qualcosa cadendo mi rompa le valvole...
Per quello che definisci effetto memoria, l'ho osservato una volta che ho provato una 6CG7 (equivalente noval della 6sn7), la resistenza tra griglia e massa era 4,7 megaohm e toccando il piedino di griglia col cacciavite notavo che cambiava suono e persisteva per un po', questo penso sia dovuto alla griglia che si carica elettrostaticamente cambiando la polarizzazione della valvola me generalmente capita solo quando la R verso massa e' molto grande, con R di valore medio la carica ellettrostatica non riesce a persistere sulla griglia fugando a massa.
Per le altre soluzioni vedi regolatori a gas o diodi a vuoto etc avrei dovuto prevederlo prima, non ho proprio spazio sul piano di montaggio per infilare altri zoccoli e anche sotto tutto e compattato al limite per contenere il circuito come dallo schema originale.
Penso non apportero' variazioni, magari tengo conto per la prossima volta.
Non ho capito cosa intendi con la sigla CCS pero'.
Inviato: 03 apr 2009, 20:57
da UnixMan
La copertura di plexiglass penso sia necessaria sia le 6jz8 che sopratutto le 5u4 diventano discretamente roventi poi visto che lo appoggio su una scaffale a + piani ho sempre paura che qualcosa cadendo mi rompa le valvole...
non so` quanto il plexiglass possa gradire il calore delle valvole...
Per quello che definisci effetto memoria, l'ho osservato una volta che ho provato una 6CG7 (equivalente noval della 6sn7), la resistenza tra griglia e massa era 4,7 megaohm e toccando il piedino di griglia col cacciavite notavo che cambiava suono e persisteva per un po', questo penso sia dovuto alla griglia che si carica elettrostaticamente cambiando la polarizzazione della valvola me generalmente capita solo quando la R verso massa e' molto grande, con R di valore medio la carica ellettrostatica non riesce a persistere sulla griglia fugando a massa.
interessante... ma si tratta di un effetto completamente diverso (ancorche` per certi versi analogo) a quelli di cui stavo parlando io.
Come detto, quello di cui stavo parlando io e` dovuto agli scostamenti dallo 0 del valor medio della corrente di catodo in regime dinamico (che sono dovute alle distorsioni di ordine pari). Le costanti di tempo in gioco dipendono da Ck, Rk e dall'impedenza equivalente al catodo.
Penso non apportero' variazioni, magari tengo conto per la prossima volta.
in prima istanza sicuramente non e` il caso. Prima vedi come va` cosi`, poi cominci a fare prove...
Non ho capito cosa intendi con la sigla CCS pero'.
Originally posted by GizMo - 03/04/2009 : 14:41:35
CCS = Constant Current Source = generatore di corrente costante.
Basta un pentodo od un (Mos)FET. Eviterei CCS piu` "evoluti" perche` rischiano di portare a clipping "duro" non appena "stai per uscire" dal funzionamento in classe A. E, per l'appunto, ovviamente la cosa e` applicabile solo se quell'oggetto e` dimensionato per poter lavorare in classe A o giu` di li`.
Ciao,
Paolo.
Inviato: 03 apr 2009, 23:30
da EF80
Visto la potenza in uscita di 14watt con le 6jz8 penso lavori in classe AB