E' vero....
Quindi + in generale da cosa puo' dipendere....?
Originally posted by gserpentino - 05/11/2008 : 09:53:19
a saperlo saremmo gia` un bel pezzo avanti...
Per quel che ne so`, la localizzazione dei suoni naturali dipende fondamentalmente dalle differenze dei tempi di arrivo dell'onda diretta alle due orecchie nonche` da quelle tra onda diretta e "riverberata" su ciascun orecchio. Pare abbiano molta importanza anche le riflessioni "interne" nel padiglione auricolare.
Nel caso di un suono riprodotto, tanto il campo "diretto" che quello riflesso/riverberato sono catturati dai microfoni di ripresa e riprodotti da diffusori. A quanto contenuto nella registrazione pero` si sommano anche i campi riflessi/riverberati aggiunti dall'ambiente di ascolto.
Questo ovviamente altera in modo significativo la percezione spaziale. Non e` un caso che, ad es., la "profondita`" dell'immagine dipende fortemente dalla distanza dei diffusori dalle pareti, ed in particolare da quella di fondo (tanto piu` sono "avanzati" nella stanza, tanto piu` puo` essere "profonda" l'immagine).
Come un amplificatore possa alterare tutto cio` pero` non e` affatto ovvio. Sicuramente la diafonia e/o le inevitabili differenze (sia pur minime, in oggetti che fanno uso di abbondante NFB) tra i due canali possono avere una qualche influenza, cosi` come possono averla distorsioni nella forma del segnale (in particolare nella forma dell'inviluppo dello stesso), specie per quanto riguarda i "fronti" di attacco. Altra probabile fonte di alterazione sono l'andamento della fase con la frequenza ed ancora di piu` i cosiddetti "ritardi di gruppo"...
Il tutto da considerare non tanto rispetto all'amplificatore di per se` (cioe` per come si comporta su un carico fittizio) quanto piuttosto caso per caso nel "sistema" reale ampli+diffusori+ambiente.
Da diverse esperienze, come ad es. le recenti misure di George "Joseph_k" sulla risposta in freq. in ambiente (al variare del DF) o quelle di
Gerrit Boers relative alla
System distortion (c'e` anche un
thread su diyaudio qui`), cosi` come da varie esposizioni di Graham Maynard e dello stesso Mauro Penasa, IMHO appare ovvio che il "suono" dell'impianto (la risposta acustica in ambiente, incluse le risp. in freq. e fase, distorsioni, ritardi, etc) dipende in max parte dai diffusori e da come questi si interfacciano con le elettroniche da una parte e con l'ambiente dall'altra (ovviamente almeno altrettanto dipende dall'ambiente stesso, si intende).
THD di vari punti percentuali nell'amplificatore "spariscono" completamente, mascherate da quelle (pari o maggiori) dei diffusori (la THD NON e` additiva!): un SET con il 5-10% di THD ed uno SS con lo 0.01% di THD in ambiente producono THD pressoche` identiche! :o
Stesso dicasi per la risp. in frequenza, le cui minime alterazioni negli ampli sono del tutto trascurabili rispetto a quelle causate dai diffusori, che a loro volta sono pressoche` trascurabili rispetto a quelle prodotte dall'ambiente...
Insomma, siamo completamente in alto mare. Anziche` avere la presunzione di credere di sapere gia` tutto sull'audio (come fanno certi "tenicisti"), IMHO bisognerebbe imparare una lezione ormai vecchia di millenni ed ammettere una buona volta che sappiamo di non sapere... ; )
Ecco perche` purtroppo un impianto audio di alta qualita` non e` qualcosa che si puo` pianificare e prevedere a tavolino, ma e` qualcosa che va` necessariamente messo a punto empiricamente, con tanta pazienza, un pezzo dopo l'altro, nel suo insieme e nel suo contesto.
Ciao,
Paolo.