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Inviato: 07 ott 2008, 20:35
da iberton
Apro questo forum per avere informazioni riguardo soprattutto l'accoppiamento interstadio a trasformatore.
Fino ad ora ho realizzato amplificatori utilizzando per l'accoppiamento tra i vari stadi condensatori opportunamente calcolati. Tale accoppiamento è semplice da realizzare, economico e pratico.
Ora mi chiedo, quando conviene utilizzare un trasformatore interstadio e come si procede al suo dimensionamento?
Saluti.
Igor
Inviato: 07 ott 2008, 21:20
da gluca
My take on the subject: interstadio solo nel caso in cui si debba pilotare uno stadio in classe A2 e con un rapporto in discesa per evitare i cathode follower. Al più per accoppiamenti PP:PP. Non mi piacciono trafi SE interstadio dato che si aggiunge un componente critico che può essere evitato rivedendo (completamente) lo schema. Critico perchè entrambi i lati del trasformatore sono ad alta impedenza.
Il dimensionamento (del trafo??? o dell'accoppiamento??) dipende soprattutto dalla/e valvola/e driver: la corrente di bias ed impedenza di placca combinate con le caratteristiche del trafo (induttanza primaria, capacità ed induttanze parassite e rapporto di trasformazione) determinano le caratteristiche dell'accoppiamento.
Ciao
G
** if god seems far away guess who moved (unknown) **
Inviato: 07 ott 2008, 23:45
da ValerioV
Imho direi che se si può fare a meno è sempre meglio...
per convincersi di questo basterebbe guardare la distorsione e le armoniche
che genera, oltre ad una serie di effetti parassiti difficilmente modellabili con lo spice..
Nei grafici di
questo sito si vede abbastanza bene l'effetto delle non linearità del flusso...
bye

Inviato: 08 ott 2008, 19:33
da Luc1gnol0
se si può fare a meno è sempre meglio
Originariamente inviato da ValerioV - 07/10/2008 : 18:45:17
Hai un'esperienza reale, o solo simulazioni?
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
Inviato: 08 ott 2008, 21:06
da UnixMan
Nei grafici di
questo sito si vede abbastanza bene l'effetto delle non linearità del flusso...
Originally posted by ValerioV - 07/10/2008 : 18:45:17
per capire: secondo te quello sarebbe un cattivo risultato?! :o
IMVHO, almeno dal punto di vista strumentale (*) sembrano eccellenti! :p
Se interfacciato con impedenze ragionevoli la risposta in frequenza e` estesa quanto basta. Ma, soprattutto, da quel che si vede si direbbe che sia anche perfettamente piatta e senza segno di ringing in tutte le condizioni provate. Mica facile...
La distorsione e` a livelli semlicemente insignificanti. Peccato pero` che la abbia misurata solo a 50Hz... visto che tipicamente la distorsione in un trafo aumenta "esponenzialmente" al diminuire della frequenza, sarebbe stato piu` interessante vederla a 20Hz.
(*) poi capire se e come suonino e` un altro discorso... purtroppo nessuna misura nota e` in grado di dirlo. Se non costano uno sproposito sarebbero da provare...
Ciao,
Paolo.
Inviato: 08 ott 2008, 21:10
da gluca
si, ma quello è un trafo di ingresso. le cose sono diverse per un interstadio
** if god seems far away guess who moved (unknown) **
Inviato: 08 ott 2008, 22:34
da Luc1gnol0
OTsecondo te quello sarebbe un cattivo risultato?
Originariamente inviato da UnixMan - 08/10/2008 : 16:06:05
E' un "ragazzo" dalle inclinazioni marcate e particolari.
/OT
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
Inviato: 08 ott 2008, 22:37
da Luc1gnol0
quando conviene utilizzare un trasformatore interstadio e come si procede al suo dimensionamento?
Originariamente inviato da iberton - 07/10/2008 : 15:35:14
Dipende dal tipo di apparecchio, innanzitutto.
Secondariamente, da un'infinità di cose.
Tu che cosa avevi in mente, ora?
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
Inviato: 09 ott 2008, 00:10
da mariovalvola
... E' così bello farsi del male da soli
Io, li uso spesso. Ho provato anche a toglierli.
Devo avere qualcosa di storto nel cervello. Dopo poche settimane, come per magia, ritorno alle origini.
Mario Straneo