Allora, il Roma Hi End.
Si premetta immediatamente che l'impianto di casa resta a casa, e che , in due che eravamo, non abbiamo scoperto nulla di nuovo.E mi preme sottolineare che quest'anno non c'era Epidauro, e quindi una valida pietra di paragone con quanto a noi familiare, in termini di informazione, realismo del messaggio sonoro.
Molte signore, a mio parere molte di più del solito. Non moltissima gente, ma viavai costante, e ambiente, in generale, piuttosto rilassato.
Pochi espositori, e di conseguenza, pochi conflitti acustici.Si possono fare ascolti attenti e sereni.
Il tempo era buono, e dentro il Midas la temperatura era perfetta.
Questo per descrivere le condizioni del campo..
Direi che si potrebbe fare un complimento a tutti. Un buon lavoro, una mostra estremamente godibile.
C'è da dire che la mia sgambata pomeridiana è stata preceduta da un pranzo abbondante accompagnato da un ottimo grignolino..la pace col mondo, nell'ottobrata romana, viene facile...

L'aspettativa più grande, l'impianto no-comp. di Di Prinzio.
Abbiamo deciso che non occupa il primo posto nelle nostre preferenze. Complice forse il software, un medio piuttosto avanzato e un suono tendente al "trombesco". Sfumature, ma forse il grignolino avrebbe richiesto un maggiore amalgama.Visto che domani Remigio è di nuovo in zona, gli chiederemo di fare un ripasso, lo merita.
Lo stupore di Remigio si deve invece agli ampli Norma. 4 finali ad amplificare le casse di Fabergè (per dire...) Le MBL 101.
Il mio stupore invece, più tiepido e indagatore, comprende il Pre e il Lettore, Norma. Un suono notevolie, molto piacevole, il migliore della mostra, per un prezzo complessivo piuttosto impressionante.
Ammirati, ma pur sempre autocostruttori, potremmo copiare il tutto.
Altra saletta interessante, Tektron. Ottimo ampli, a pilotare delle casse Klipsch (Heresy, Remì?) sovrastate dalla tromba dei medi e degli acuti..in sospensione elastica...su apposito trespolo. Ora, alle mie orecchie pare che le trombe di plastica (forse perchè ne ho di legno) suonano in modo caratteristico, per cui sono tornato due volte ad ascoltare. Vi sarebbe piaciuto.
Altra cosa a mio modo di vedere - pardon- ascoltare, interessante, è quanto presentato da TangerineTech.
UN sistema sorgente-dac composto da Hard Disk portatile, computer Apple, Software dedicato, provvisto di una sezione diagnostica con la quale rilevare preliminarmente le caratteristiche del locale, e di un equalizzatore in grado di intervenire, DURANTE la riproduzione di qualsiasi brano, adattando l'emissione alle caratteristiche ambientali. Il core businnes è il software e il DAC. Il Dac è notevole, almeno quanto l'HD portatile (scherzo).Un esperienza interessante e un lavoro, anche concettualmente, niente affatto peregrino.
Detto questo, passo la palla a Remigio, se vorrà, dal momento che lui sarà al Midas anche domani.
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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