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Inviato: 20 lug 2008, 20:39
da UnixMan
Ciao a tutti,

prendo spunto da una discussione "collaterale" nata (sostanzialmente OT) nel thread del progetto "Ultimate" di Fabio 2F:

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... ichpage=13

per aprire qui` una discussione generale a proposito di pregi e difetti dei vari metodi di accoppiamento interstadio (ed in particolare driver-finale) nonche` delle varie tecniche di polarizzazione dei tubi stessi.

Per cominciare, faccio seguito alla discussione iniziata di la` rispondendo a Luca... poi magari vedremo di fare un riassunto organico di quanto emergera` dalla discussione, che spero gradevole quanto utile.

P.S.: sono benvenute tutte le opinioni e le critiche costruttive, mentre si prega astenersi chiunque voglia solo fare polemiche inutili. :D



Ciao,
Paolo.

Inviato: 20 lug 2008, 20:40
da UnixMan
la "modulazione" indotta sull'anodica del primo triodo e` di gran lunga inferiore a quella indotta dalla finale sul R//C del suo stesso circuito di polarizzazione catodica
Mal comune mezzo gaudio? Perché non trovo un senso diverso alla tua obiezione.


Originally posted by Luc1gnol0 - 12/07/2008 : 11:00:11
non capisco perche` tu non capisca... :D

tra le correnti modulate da una finale e quelle della sua driver di norma ci corre
(almeno) un ordine di grandezza, il che significa impedenze piu` alte e quindi minori
difficolta` per contenere le variazioni della polarizzazione...

ma, soprattutto, in genere le driver lavorano in condizioni molto piu` "tranquille"
delle finali: i carichi tipicamente sono sensibilmente piu` alti, quasi costanti e
poco "reattivi" (o quantomeno quasi mai risonanti e cmq molto piu` "facili" delle
imprevedibili impedenze riflesse dai diffusori...).

Questo tipicamente significa tra l'altro minore distorsione armonica e quindi minori
effetti di "raddrizzamento" che sono la causa prima delle variazioni di BIAS indotte
dal segnale nei circuiti a polarizzazione "automatica" o catodica che dir si voglia.

Ovviamente senza contare che per evitare le fluttuazioni del BIAS della finale indotte
dal driver questo lo si puo` polarizzare in vari modi... ad es. con LED, zener o altri
"generatori di tensione costante" sul catodo oppure, nel caso di accoppiamenti di tipo
"DCMB" (in cui il BIAS della finale dipende solo dalla corrente anodica del driver), si
puo` usare un CCS regolabile (ovviamente by-passato! :grin: ) sul catodo del driver cosi`
da "inchiodare" i punti di lavoro laddove li si desidera.

Oppure ancora (ma questo richiederebbe almeno un altro tubo) adottare soluzioni con
stadio driver "composito" ad assorbimento costante (vedi e.g. alcuni schemi proposti
da Broskie su tubecad).

Sbaglio qualcosa?
E poi come si espliciterebbe un'alimentazione pensata con "buon senso" IN UN SET?
evidentemente con una impedenza di uscita la piu` bassa possibile SU TUTTO LO SPETTRO
gestito dall'amplificatore e priva di comportamenti sensibilmente reattivi o risonanze
di rilievo in banda.

(in verita`, questo almeno in teoria... ho il sospetto che in alcuni casi una sapiente
-o semplicemente fortunata- combinazione di risonanze ed antirisonanze tra alimentazione,
TU, diffusori, etc possa in effetti contribuire positivamente al raggiungimento di certi
obbiettivi "sonanti"...).
tensione anodica, ancorche` ovviamente la Ia e` in parte legata alla Va
Leva questo "ancorché": appunto.
Che facciamo? Stabilizziamo la corrente anodica?
e perche` no? (vedi sopra...) 8)
e/o scorrelate dal segnale... secondo te cos'e` peggio, la "polarizzazione automatica" che balla con il segnale a ritmi prossimi allo stesso o le variazioni molto piu` lente e/o scorrelate dovute all'accoppiamento DC?
Infatti sto difendendo (tendenzialmente) la polarizzazione fissa.
OK, almeno in questo :D siamo abbastanza daccordo...
Quanto alle fluttuazioni di rete, forse tu vivi ospite a casa dell'ing. Lorenzo Russo (o del suo cliente omonimo, non ricordo bene), con un fantascientifico impianto di rete (quello raccontato da Paolo Caviglia), e non te ne accorgi, ma la rete ENEL fa gran schifo oggi in Italia.
per la verita` da questo punto di vista un po` fortunato forse lo sono. ; ) Vivo in una zona residenziale a bassissima densita` abitativa e priva di qualsivoglia carico elettrico di natura "industriale", per di piu` a poche decine di metri dalla "cabina" Enel locale (in realta` semplicemente un piccolo trasformatore su palo che serve solo poche famiglie). Per cui la rete elettrica qui` da me non fa` poi cosi` schifo come altrove... :D

Cmq, a meno di non ricorrere ad alimentazioni stabilizzate (che risolverebbero il problema all'origine indipendentemente dal tipo di polarizzazione utilizzato - salvo introdurre altri elementi "estranei" e di difficile controllo sul suono...), non vedo come una polarizzazione fissa possa essere "a prescindere" meno sensibile alle variazioni di rete di un qualsiasi sistema accoppiato in DC. IMVHO e` una cosa che dipende fortemente dai dettagli di ciscuna implementazione e che quindi puo` essere giudicata solo caso per caso...
E tutti i problemi legati alla presenza del condensatore di accoppiamento dove li metti?
Originariamente inviato da UnixMan - 12/07/2008 : 10:28:20
Li metto da parte.
E chi lo dice che diano solo problemi o che siano soverchi?
al di la` della questione "suono dei condensatori" ed ai costi reativi (entrambe affatto trascurabili, purtroppo), ci sono i problemi legati alle correnti di griglia ed alla loro interazione con i condensatori di accoppiamento con i conseguenti fenomeni di "blocking". Certo si possono adottare varie soluzioni per evitare o quantomeno limitare tali effetti, ma l'accoppiamento in DC tra driver e finale IMVHO resta probabilmente quello migliore. Certo, in quella posizione un inseguitore (magari con carico attivo) almeno in teoria forse sarebbe meglio...
Il LW ha fatto il suo tempo, parere personale, ed in un SET considero più importante la polarizzazione (il circuito di catodo mi pare lo consideri importante pure tu) piuttosto che l'accoppiamento.
infatti io suggerivo "DCMB" o simili, non LW... 8)



Ciao,
Paolo.

Inviato: 08 ago 2008, 20:09
da Luc1gnol0
Ciao Paolo.
Quando hai scritto questo tuo post io ero in ferie, e me ne accorgo solo ora.
tra le correnti modulate da una finale e quelle della sua driver di norma ci corre (almeno) un ordine di grandezza
Non è una norma, non una norma sempre rispettata, perlomeno in un ambiente (questo) dove si vedono pre phono uscire con 20v-30v usando triodini polarizzati con 15-20mA di anodica.
E non debbo citarti nemmeno Sakuma.
Ovviamente questi sono appunti non di sostanza, fatti solo per invitarti a non fare assunti troppo generali, e magari ad adottare una trattazione maggiormente organica, sulla falsariga dei thread di plo'.
in genere le driver lavorano in condizioni molto piu` "tranquille"
delle finali
Anche qui, obiezione non di sostanza, posto che a seconda del tubo puoi trovarti correnti di griglia impreviste ed importanti anche prima del riferimento del catodo, stai bellamente trascurando tutta la scuola della "A2", nelle sue varie declinazioni: raccontalo al driver di una 845 che, mentre sta pompando 200v sulla griglia della finale, si veda crollare l'impedenza di un fattore 10^3, per poi di nuovo schizzar su, che il suo è un lavoretto tutto sommato facile.
per evitare le fluttuazioni del BIAS della finale indotte dal driver questo lo si puo` polarizzare in vari modi
In un SET se il riferimento per la polarizzazione della finale è all'anodica del driver, è una relativamente magra consolazione che quest'ultimo non sia polarizzato a sua volta con resistenze ai catodi.
E poi come si espliciterebbe un'alimentazione pensata con "buon senso" IN UN SET?
evidentemente con una impedenza di uscita la piu` bassa possibile SU TUTTO LO SPETTRO gestito dall'amplificatore e priva di comportamenti sensibilmente reattivi o risonanze di rilievo in banda.
Mi sembra di sentire echi di Mauro Penasa (oltre che dei tuoi suggerimenti a contenere la Zout sotto i 2ohm)...
tensione anodica, ancorche` ovviamente la Ia e` in parte legata alla Va
Leva questo "ancorché": appunto.
Che facciamo? Stabilizziamo la corrente anodica?
e perche` no? (vedi sopra...) 8)
Perché tendenzialmente si va incontro a meno questioni (da risolvere) nello stabilizzare un negativo di griglia (piuttosto che un'anodica).
Cmq, a meno di non ricorrere ad alimentazioni stabilizzate (che risolverebbero il problema all'origine indipendentemente dal tipo di polarizzazione utilizzato - salvo introdurre altri elementi "estranei" e di difficile controllo sul suono...)
Meno male che l'hai scritto tu! ; )
non vedo come una polarizzazione fissa possa essere "a prescindere" meno sensibile alle variazioni di rete di un qualsiasi sistema accoppiato in DC. IMVHO e` una cosa che dipende fortemente dai dettagli di ciscuna implementazione e che quindi puo` essere giudicata solo caso per caso
Appunto: nel senso, che condivido l'attenzione al caso concreto, e le mie obiezioni erano espresse nel thread dell'Ultimate, che per sua struttura (il Primo 5k) avrebbe potuto prestarsi ad un LW se il capitolato di progetto prevedeva il non stravolgimento dello schema.
ci sono i problemi legati alle correnti di griglia ed alla loro interazione con i condensatori di accoppiamento con i conseguenti fenomeni di "blocking"
Originariamente inviato da UnixMan - 20/07/2008 : 15:40:56
Vedi le mie obiezioni non di sostanza precedenti: che il carico visto dal driver non sia difficile è un'assunzione lecita ma non generalissima, e bisognerebbe preoccuparsi delle correnti di griglia soprattutto per modulazioni della stessa in zona positiva.

In ogni caso, più che agli effetti dell'eventuale condensatore, sarebbe forse da prestare maggiore attenzione all'impedenza d'uscita del driver stesso.

--- --- ---
Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 08 ago 2008, 20:19
da gluca
DCMB?? Cos'è? Un pericoloso inquinante?

** ... presero le ossa dei padri e con i grossi femori uccisero i figli così che questi non possano fare come loro ... **

Inviato: 08 ago 2008, 21:08
da UnixMan
DCMB?? Cos'è? Un pericoloso inquinante?


Originally posted by gluca - 08/08/2008 :  15:19:26
:D :) 8) :D :D

DCMB = "Direct Coupled Modulated Bias", e` il nome dato da Ari Polisois (nei suoi articoli su CHF) ad un metodo per l'accoppiamento diretto tra stadi (in particolare driver-finale) che prevede di collocare la resistenza di carico anodico dello stadio "a monte" (driver) direttamente tra griglia e catodo del tubo che segue (e.g. la finale).

La d.d.p. dovuta alla corrente (modulata dal "driver") che scorre in tale resistenza stabilisce (ovviamente) tanto il BIAS DC della "finale" (stadio a valle) quanto il segnale di pilotaggio dello stesso.

Naturalmente, nel caso di un accoppiamento tra stadi diversi e` necessario avere due alimentazioni separate e "sovrapposte". L'alimentatore della "finale" non puo` essere riferito a massa (*) ma va` riferito all'anodica del "driver".

Il vantaggio e` che si ha (si puo` avere) un percorso del segnale breve ed "ottimale", oltre ovviamente ad avere un BIAS della finale che non dipende dal punto di lavoro (dinamico) della finale stessa. Se poi si stabilizza la corrente nel driver (e.g. polarizzandolo con un CCS by-passato sul catodo), si ha l'effetto di stabilizzare anche il BIAS della finale.

Lo svantaggio e` che ovviamente non si puo` andare in griglia positiva (la corrente modulata dal driver nella sua Ra piu` che annullarsi non puo`...) ed anzi -altrettanto ovviamente- si ha un clipping "duro" se ci si avvicina a tale condizione.

Una possibile soluzione a questi ultimi problemi e` quella di aggiungere una resistenza tra l'anodica della finale e la relativa griglia, snaturando pero` il percorso del segnale che non e` piu` cosi` "assolutamente diretto" (come direbbe Polisois...).

(*) ovviamente a meno che lo stadio precedente non sia alimentato "dal basso" con tensione negativa ed abbia l'anodo a massa... come e.g. avevo fatto io nel primo prototipo del "PowerTotem" (salvo poi rendermi conto che la soluzione NON e` la migliore rispetto i percorsi delle correnti di segnale x cui nella versione definitiva adottero` l'altra soluzione...).

BTW: pare che Polisois abbia richiesto (ed ottenuto?!) un brevetto per questa configurazione... cosa che sarebbe a dir poco discutibile (per non dire ridicola), in quanto il "suo" DCMB non e` altro che quello che si fa` e si e` sempre fatto -da oltre mezzo secolo- in tutti i "totem" (SRPP e compagni...).


Ciao,
Paolo.

Inviato: 08 ago 2008, 23:02
da gluca
Che casino ... conosci BB? Trattatasi di qualcosa del genere?

** ... presero le ossa dei padri e con i grossi femori uccisero i figli così che questi non possano fare come loro ... **

Inviato: 09 ago 2008, 00:25
da Luc1gnol0
Trattatasi di qualcosa del genere?
Originariamente inviato da gluca - 08/08/2008 :  18:02:06
Immagine

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 09 ago 2008, 00:56
da gluca
Trattatasi di qualcosa del genere?
Originariamente inviato da gluca - 08/08/2008 :  18:02:06
Immagine

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"


Originally posted by Luc1gnol0 - 08/08/2008 :  19:25:55

Si, trattasi di qualcosa del genere ... e non ci vedo nulla di nuovo da brevettare. Ci saranno chissà quanti amp fatti così (anzi con un'induttanza invece di quella puzzona Ra1)


** ... presero le ossa dei padri e con i grossi femori uccisero i figli così che questi non possano fare come loro ... **

Inviato: 09 ago 2008, 21:52
da UnixMan
Ciao Luca, ben risentito...
Quando hai scritto questo tuo post io ero in ferie, e me ne accorgo solo ora.
ah, ecco dov'eri finito... 8) (invidia, invidia... :D )
tra le correnti modulate da una finale e quelle della sua driver di norma ci corre (almeno) un ordine di grandezza
Non è una norma, non una norma sempre rispettata, perlomeno in un ambiente (questo) dove si vedono pre phono uscire con 20v-30v usando triodini polarizzati con 15-20mA di anodica.
mmmh... ops, qui pro quo: "di norma" era inteso nel senso di "solitamente", "nel caso tipico"... non certo nel senso di "regola" generale!

(...e visto che stavamo parlando del "Primo" e derivati, direi che quello di avere correnti molto piu` basse nel driver che non nella finale sia il caso "tipico", no? non ce lo vedo molto il "triodino piccolo" della 6EM7 a pompare correnti simili a quelle che passano nell'altra "meta`"... :D )

Chiarito questo, direi che su buona parte del resto siamo daccordo...

per evitare le fluttuazioni del BIAS della finale indotte dal driver questo lo si puo` polarizzare in vari modi
In un SET se il riferimento per la polarizzazione della finale è all'anodica del driver, è una relativamente magra consolazione che quest'ultimo non sia polarizzato a sua volta con resistenze ai catodi.
mah, su questo invece non sono molto daccordo. Se valgono le condizioni di cui sopra (cioe` non stiamo parlando di A2, etc), l'alimentazione del driver (premesso che sia fatta con un minimo di criterio, si intende) e` sicuramente ben piu` stabile della corrente di catodo della finale, no?

Senza contare che nulla vieta di adottare varie tecniche per "stabilizzare" il BIAS prodotto dal driver. Ad es., se il BIAS della finale dipende dalle variazioni dell'anodica del driver, questa la si puo` stabilizzare e/o si puo` adottare un driver ad assorbimento costante, etc...

se invece parliamo di un accoppiamento tipo il DCMB in cui il BIAS della finale NON dipende dalla (non e` riferito alla) anodica del driver ma dipende solo dalla corrente che scorre nel driver stesso, se lo si ritiene necessario questa la si puo` anche "stabilizzare" e.g. polarizzando il driver con un CCS (ovviamente by-passato! :grin: ) sul catodo.

Certo si potrebbe fare qualcosa del genere anche direttamente sulla finale/i ma, dato che questa/e lavora(no) a correnti che tipicamente sono sensibilmente maggiori, la cosa e` sicuramente meno agevole... e resterebbe comunque irrisolto il non banale problema dell'accoppiamento interstadio.

Da questo punto di vista il trasformatore interstadio resta sicuramente la soluzione piu` "elegante", per molti versi piu` comoda e (forse) anche piu` performante, ma purtroppo presenta anche qualche "piccolo" svantaggio legato soprattutto a qualita`, limiti, costi e reperibilita` dello stesso... (senza considerare ovviamente pesi, ingombri, etc).

Ecco perche` tutto sommato quella dell'accoppiamento diretto driver-finale non mi sembra una cattiva idea in generale (poi ovviamente nello specifico le cose sono sempre da valutare caso per caso...).
E poi come si espliciterebbe un'alimentazione pensata con "buon senso" IN UN SET?
evidentemente con una impedenza di uscita la piu` bassa possibile SU TUTTO LO SPETTRO gestito dall'amplificatore e priva di comportamenti sensibilmente reattivi o risonanze di rilievo in banda.
Mi sembra di sentire echi di Mauro Penasa (oltre che dei tuoi suggerimenti a contenere la Zout sotto i 2ohm)...
magari perche` Mauro, al di la` di certi aspetti "spigolosi" del suo carattere e di punti di vista alquanto diversi dai miei su molte cose (a partire da "cosa sia" il "buon suono" e quali siano i mezzi e gli obbiettivi tecnici principali da perseguire per raggiungerlo... :| ) e` senza dubbio molto preparato tecnicamente? :D

Divagazioni a parte, occhio a non fare confusione... io stavo parlando dell'impedenza del PSU, non dell'uscita dell'ampli!

Per quello, mi sembra di vedere un altro fraintendimento: in generale io NON sono affatto un sostenitore del "DF" elevato (e quindi delle basse impedenze di uscita). Al contrario, dalle mie (modestissime e limitatissime) esperienze mi sono fatto l'idea che per ottenere un "buon suono" l'impedenza di uscita dell'amplificatore non deve essere ne` troppo alta ne` troppo bassa. Come dicevo altrove, l'impressione che ho avuto finora e` che il range "ottimale" (cioe` il miglior compromesso tra controllo dei bassi e "vivacita`" del suono) sia tipicamente nell'intorno di qualche (2-4) ohm. O perlomeno cosi` mi e` sembrato essere nelle situazioni che ho avuto modo di sperimentare direttamente finora.
tensione anodica, ancorche` ovviamente la Ia e` in parte legata alla Va
Leva questo "ancorché": appunto.
Che facciamo? Stabilizziamo la corrente anodica?
e perche` no? (vedi sopra...) 8)
Perché tendenzialmente si va incontro a meno questioni (da risolvere) nello stabilizzare un negativo di griglia (piuttosto che un'anodica).
senza dubbio, ma qui` stavamo parlando del driver (della sua tensione di alimentazione e/o corrente di catodo) ed in particolare di quello di un "monotubo" con la 6EM7, quindi di "una manciata" di mA... se proprio si vogliono evitare i bacarozzi a tutti i costi, si potrebbe fare agevolmente anche con i tubi!
Cmq, a meno di non ricorrere ad alimentazioni stabilizzate (che risolverebbero il problema all'origine indipendentemente dal tipo di polarizzazione utilizzato - salvo introdurre altri elementi "estranei" e di difficile controllo sul suono...)
Meno male che l'hai scritto tu! ; )
sara` mica perche`, chiariti gli equivoci, non la pensiamo in maniera poi cosi` diversa? ; ) :D
non vedo come una polarizzazione fissa possa essere "a prescindere" meno sensibile alle variazioni di rete di un qualsiasi sistema accoppiato in DC. IMVHO e` una cosa che dipende fortemente dai dettagli di ciscuna implementazione e che quindi puo` essere giudicata solo caso per caso
Appunto: nel senso, che condivido l'attenzione al caso concreto, e le mie obiezioni erano espresse nel thread dell'Ultimate, che per sua struttura (il Primo 5k) avrebbe potuto prestarsi ad un LW se il capitolato di progetto prevedeva il non stravolgimento dello schema.
aspetta, qui` non ho capito che vuoi dire! Da quanto scrivevi di la` mi pareva chiaro che tu contestassi l'idea di PG sulla opportunita` di provare il LW per "quel" progetto (cosi` come anche il mio suggerimento di provare un DCMB). Anzi, dalle affermazioni che facevi, sembrava proprio (almeno, cosi` e` sembrato a me) che tu contestassi "tout court" l'opportunita` dell'accoppiamento DC in qualsiasi forma. Da quel che scrivi qui` invece sembra quasi di leggere il contrario... :?:

Insomma, che ne pensi dell'accoppiamento diretto? si, no, a volte... (quando?) :?:
ci sono i problemi legati alle correnti di griglia ed alla loro interazione con i condensatori di accoppiamento con i conseguenti fenomeni di "blocking"
Originariamente inviato da UnixMan - 20/07/2008 : 15:40:56
Vedi le mie obiezioni non di sostanza precedenti: che il carico visto dal driver non sia difficile è un'assunzione lecita ma non generalissima, e bisognerebbe preoccuparsi delle correnti di griglia soprattutto per modulazioni della stessa in zona positiva.
...
In ogni caso, più che agli effetti dell'eventuale condensatore, sarebbe forse da prestare maggiore attenzione all'impedenza d'uscita del driver stesso.


Originally posted by Luc1gnol0 - 08/08/2008 : 15:09:46
questo e` senzaltro vero in generale e ci mancherebbe che non sia daccordo... :)

ma, nel caso specifico di cui parlavamo ("monotubo" 6EM7), non e` che ci sia molto da scegliere... le possibilita` del "triodino" che si ha a disposizione sono quelle che sono, quindi l'A2 mi pare da escludere a priori. Al massimo si puo` (e si deve) cercare di sfruttare al max la zona con Vgk<0 avendo cura di garantire una transizione "morbida" e regolare verso il clipping quando il segnale va` oltre.

Ma questo direi che sia vero in generale a prescindere dal tipo di polarizzazione e/o di accoppiamento...


Ciao,
Paolo.

edit: sistemato un gran pasticcio con il quoting...