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Inviato: 13 mag 2008, 14:42
da drpaolo
Tanto per supportare un pochino la discussione avuta alla cena del Bottom Audio l'altra sera:
http://www.nytimes.com/2007/07/01/busin ... frame.html
In questo articolo si descrive la scoperta -fatta dall'
United States National Human Genome Research Institute- che la sequenza dei geni espressi e mappati (ricordate: il 5% o poco più del genoma umano ?! Il resto: "spazzatura") non è assolutamente e totalmente descrittiva dell'espressione genotipica (e forse anche fenotipica) dell'individuo.
Paolo
Inviato: 13 mag 2008, 15:03
da plovati
La discussione (non so come ci siamo capitati sopra, ma con gluca nei paraggi è sempre così) verteva sulla notizia che la tanto strombazzata ( e costosa) ricerca/gara che ha portato alla mappatura del genoma umano e che è stata dichiarata conclusa diverso tempo fa in realtà è quasi una truffa: sono stati mappati una frazione miserrima dei geni umani e nella realtà pare che la corrispondenza tra patrimonio genetico e, per esempio, probabilità di contrarre un certo cancro o di possedere certe capacità in misura superiore ad altri (un super udito audiofilo) dipende anche dalla sequenza in cui sono i geni. Molti dei quali appunto neppure mappati.
Sarebbe utile l’opinione di malde al riguardo. Personalmente sono estremamente perplesso quando vedo la genetica proiettata verso la clonazione umana, tralasciando certi piccoli dettagli tipo quello sopra riportato.
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Piergiorgio
Inviato: 13 mag 2008, 15:48
da drpaolo
sono stati mappati una frazione miserrima dei geni umani ...
Per la precisione solo i geni che si ritengono "attivi" (e quindi
brevettabili) e il cui "peso", all'interno dell'intero genoma umano, è inferiore al 10%
L'articolo del NYT spiega chiaramente il problema; peccato che non sia stato assolutamente ripreso dalla stampa italiana, per la quale la scienza è una parolaccia (vedi grottesco articolo sul boomerang in assenza di gravità uscito qualche mese fà).
Vorrei far notare questo passaggio:
To their surprise, researchers found that the human genome might not be a “tidy collection of independent genes” after all, with each sequence of DNA linked to a single function, such as a predisposition to diabetes or heart disease.
Instead, genes appear to operate in a complex network, and interact and overlap with one another and with other components in ways not yet fully understood. According to the institute, these findings will challenge scientists “to rethink some long-held views about what genes are and what they do.”
Queste conclusioni basterebbero a far parlare di truffa relativamente alla gran parte delle strombazzate migliorie che l'industria genetica "promette" al mondo.
(ovviamente la cosa è perfettamente estendibile al genoma di piante ed animali: vi dice niente il discorso delle "piante transgeniche" ?).
Paolo