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Inviato: 04 mar 2008, 17:51
da PPoli
Approfittando del fatto che uno dei regolatori di tensione che equipaggiano le mie preamplificatrici (6H30p) ogni tanto va in blocco, volevo provare uno schema basato LM317.
Attualmente uso dei banalissimi 7805 "alzati" da massa tramite due diodi 4001.
Qualcuno ha esperienza in materia?
In particolare ho un dubbio sul cap di uscita che nei vari datasheet viene dimensionato a 1uF. Su tnt-audio nell'articolo sui regolatori di tensione viene consigliato l'uso di valori decisamente superiori, tipicamente 220uF.
Nel regolatore attuale uso dei Roe da 15.000uF che mi trovavo per casa.
Consigli anche per la tipologia? (Wima o altri mkp, es arcotronics?)
PS potrebbe essere interessante sviluppare una sorta di monografia
Inviato: 04 mar 2008, 18:02
da riccardo
Hai già letto
QUESTO?
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 04 mar 2008, 19:47
da Giaime
Non è normale che si "blocchino". Posta lo schema di quella sezione alimentatrice, vediamo di capire. Sento puzza di diodi omessi o simili.
PS oggi ci sono integrati anche molto migliori del LM317, v. ad es. quelli della Texas usciti da poco!
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 04 mar 2008, 20:58
da PPoli
Hai già letto QUESTO?
...adesso si, grazie
Non è normale che si "blocchino". Posta lo schema di quella sezione alimentatrice, vediamo di capire. Sento puzza di diodi omessi o simili.
Lo schema è banalissimo, se serve lo disegno, ma forse non ce n'è bisogno:
7,5VAC -> ponte diodi -> (+) cap 15.000uF -> piedino ingresso 7805
Centrale 7805 -> due diodi 4001 -> massa
Uscita 7805 -> cap 10uF - filamento
nessun diodo di protezione attorno all'integrato
con le ecc99 è sempre andato benissimo, con le 6H30p dopo una o due ore di funzionamento non esce più la tensione dal 7805.
Comunque il problema non è quello, è da tempo che volevo provare i 317 o una loro alternativa (e perchè no, con l'occasione provare anche il confronto con l'alternata (avevo a suo tempo fatto fare la doppia presa filamenti 6,3-7,5).
PS oggi ci sono integrati anche molto migliori del LM317, v. ad es. quelli della Texas usciti da poco!
sigla?
Temo che se scrivo "usciti da poco" su google non ottengo un risultato preciso

Inviato: 04 mar 2008, 21:03
da PPoli
Hai già letto QUESTO?
Li si parlava di una rete CRC a monte del regolatore per spianare il ripple. Valori? 10.000uF-100Ohm-10.000uF?
E nel caso il cap da 0.1 sul piedino di ingresso dell'integrato ci vuole o basta l'ultimo condensatore della cella (es 10.000uF)?
Inviato: 04 mar 2008, 21:08
da riccardo
risponde il datasheet, alla tua ultima domanda, dipende dalla lunghezza del pattern dell'alimentazione
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 04 mar 2008, 22:16
da mrttg
Approfittando del fatto che uno dei regolatori di tensione che equipaggiano le mie preamplificatrici (6H30p) ogni tanto va in blocco, volevo provare uno schema basato LM317.
Ciao Paolo cosa significa vanno in blocco... no è che la dissipazione del regolatore è alta e va in protezione?
Tiziano
Inviato: 05 mar 2008, 01:54
da PPoli
Ciao Paolo cosa significa vanno in blocco... no è che la dissipazione del regolatore è alta e va in protezione?
Esatto. Non ho letto se i 78xx hanno una protezione termica ma sembra proprio di si. Scaldano molto e uno dei due dopo parecchio (1-2 ore) chiude proprio la tensione in uscita.
Prima che qualcuno lo chieda è ovvio che ho già provato ad invertire le valvole. Forse uno è fissato peggio al dissipatore, o ha semplicemente una tolleranza inferiore.
Per la cronaca sono montati su dissipatori abbastanza generosi, anche se a dire il vero in un angolino remoto del telaio in legno.
Comunque non è un problema. La modifica ai 317 era già in programma.
Inviato: 05 mar 2008, 05:22
da riccardo
LT1085?
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 05 mar 2008, 15:04
da mrttg
Verifica la corrente che ti serve LM317 potrebbe non bastarti... se li trovi puoi usare 78S05.
Tiziano
Inviato: 05 mar 2008, 18:31
da PPoli
Verifica la corrente che ti serve LM317 potrebbe non bastarti... se li trovi puoi usare 78S05.
Ci devo pilotare una sola 6H30P (per canale, ma ho due canali completamente separati). Il datasheet dice 825mA.
A cui devo aggiungere (...orrore...) una ventina di mA che mi servono per il led dentro al potenziometro (in parallelo ai filamenti di un canale) e al selettore degli ingressi (l'altro canale). Si, lo so che i bravi non lo farebbero mai, ma ho fatto delle prove e non sembra avere alcuna influenza.
Pensavo che i 78S05 fossero uguali, ho visto ora che tengono 2A invece che 1,5.
Andrò a fare u po' di spesa e preparerò qualche basetta con:
317
350
1085
1086
Se può interessare ho provato anche ad alimentare in continua, ma il rumore aumenta molto, anche con un condensatore a massa. Forse pretendo troppo, o più probabilmente sarebbe ora di mettere in ordine quel groviglio di fili/spaghetti all'interno del case. Ma magari approfitto per una nuova realizzazione.
Nota: sono un po' basso con la tensione del filamento, 6,09-6,10, potrebbe essere quello che crea ronzio?
Inviato: 05 mar 2008, 18:44
da mrttg
Ci devo pilotare una sola 6H30P (per canale, ma ho due canali completamente separati). Il datasheet dice 825mA.
A cui devo aggiungere (...orrore...) una ventina di mA che mi servono per il led dentro al potenziometro (in parallelo ai filamenti di un canale) e al selettore degli ingressi (l'altro canale).
La corrente disponibile oltre a quella di targa del regolatore dipende dalla tensione ai suoi capi e dalla grandezza del dissipatore.
Tiziano
PS: visto che devi alimentare dei filamenti come componenti passivi usa componeti standard
Inviato: 07 mar 2008, 17:18
da madlifox
Mi sembra di ricordare che il data sheet del 7805 indica in dieci microfarad la capacità massima da inserire tra il terminale di uscita e la massa, pena instabilità nel funzionamento. Saluti. Luca
Inviato: 07 mar 2008, 20:10
da PPoli
La corrente disponibile oltre a quella di targa del regolatore dipende dalla tensione ai suoi capi
Avevo fatto un secondario multitensione 7-3.15-0-3.15-7. Attualmente ho connesso un +7 con un -3.15 per avere oltre 10V prima del ponte (in realtà sono anche di più). Proverò ad usare il 7-0 (in realtà circa 7.5V) che dovrebbe darmi quasi 10 dopo il ponte rettificatore.
Mi sembra di ricordare che il data sheet del 7805 indica in dieci microfarad la capacità massima da inserire tra il terminale di uscita e la massa, pena instabilità nel funzionamento
Non so se è il valore massimo (controllerò) ma sicuramente è quello consigliato, al tantalio.
Solo che su TNT si parlava di 22uF e addirittura (meglio) 220uF per ridurre il rischio di oscillazione.
Quello ciccione nel mio caso (15.000uF) è prima dell'integrato e dopo il ponte.
Inviato: 07 mar 2008, 23:21
da mrttg
Paolo potresti fare questo schemino classico (con gli opportuni adattamenti) per fare salire la tensione gradualmente.
Tiziano
Inviato: 08 mar 2008, 01:13
da Giaime
Quello ciccione nel mio caso (15.000uF) è prima dell'integrato e dopo il ponte.
Originally posted by PPoli - 07/03/2008 : 14:10:10
Ma perchè queste esagerazioni? Con l'aggravante che peggiori la forma d'onda di corrente, produci ringing, stimoli emissioni RF nelle commutazioni dei diodi, etc etc...
Tanto il ripple a 100Hz lo abbatti di un fattore 10.000 grazie al regolatore...
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 08 mar 2008, 04:19
da PPoli
Ma perchè queste esagerazioni?
Perchè ho in casa uno stock di bellissimi ROE da 15.000 color arancione ramato che sembrano quasi i condensatori della Jensen. Se avessi dovuto comprarli sarei stato più basso.
Paolo potresti fare questo schemino classico (con gli opportuni adattamenti) per fare salire la tensione gradualmente.
Come facevi a sapere che ho messo in valigia il
datasheet della ST con quello schema (quasi uguale, usano solo il 2N2907 e il 1N4001).
L'avevo visto e mi piace molto. E il tuo intervento l'ha accreditato ulteriormente.
Ho provato a cercare i cap al tantalio o perlomeno dei film da 25uF, nei negozietti non ci sono, vorrei evitare ordini tipo RS e se posso anche elettrolitici.
Inviato: 08 mar 2008, 16:53
da mrjam
Senza offesa PPoli, prendo solo spunto.
... pensavo in questo thread si parlasse di regolatori ...quelli veri!
...invece... alimentazione filamenti, '317 e '350, "gli elettrolitici fanno schifo", meglio un film o un tantalio... i soliti discorsi "sentito dire" e amenità audiofile varie...
lo dico a Mauro Penasa eh! ...paura!?!
Punto centrale: quali priorità ha la regolazione della tensione ai capi dei filamenti?
PSRR e rumore! Sono irrilevanti la risposta al transiente e l'impedenza d'uscita.
Ipotizzo che il rumore che modula la corrente dei filamenti moduli in qualche modo anche il segnale che transita nella nube elettronica. No? (Giaime?)
..avete mai visto uno spettro di rumore in uscita di un '317? E' un generatore di rumore!
Quindi.... perchè non usare un Emitter Follower (EF) con un riferimento silenzioso alla base del transistor?
Il riferimento di tensione potrebbe essere una stringa di led verdi o rossi e diodi 1N4148 combinati in modo tale da ottenere una Vref=Vout-Vbe, ben filtrati e alimentati da una constant current source 1-5 mA come ce ne sono tante in rete e sull'ultimo lavoro pubblicato da Walt Jung.
Il bipolare NPN cuore dell'EF deve avere potenza di targa (e dissipazione annessa) più che sufficienti per sopportare senza danni la corrente assorbita dai filamenti per la caduta di tensone ai suoi capi - Pd = Iload * (Vin - Vout).
Alternativa: usare più transistor in parallelo con una piccola resistenza (0.1 - 0.22) in uscita per suddividere equamente la corrente, tanto dell'imp. d'uscita non ce ne può fregar de meno!
Il rumore di questo regolatore è bassissimo e la PSRR ottima, incrementabile ulteriormente da una cella CRC in ingresso, composta da C 100nF (per la RF), R piccola 1-5 ohm e C grande, ma non 15mF please! I condensatori da 330, 470 o 1000 uF non li vende solo RS, anche la GBC sotto casa! ...magari non assomigliano ai Jensen, sono poveri e brutti, ma magari davanti (e di seguito) ad un regolatore i Jensen van bene solo sui prodotti commerciali da un milione di dollari (per giustificarne il prezzo abnorme) o per le mode audiofile succhiasoldi... switch on your brain!
Come già detto diverse volte (..perchè prima di aprire un nuovo thread non si usa MAI l'utile funzione "cerca" del forum?) il condensatore d'uscita di un reg. come il 317 ha il solo scopo di stabilizzare il loop del regolatore (per la spiegazione approfondita: funzione "cerca") e deve avere un po' di ESR, quindi usate un elettrolitico standard da 33-100 uF o uno a bassa ESR (come l'FM Panasonic) con una res. serie da 0.5-1 ohm. ...non 15mF please! (..e son 2)
Evitare gli elettrolitici????????????? Perchè ..di grazia?
Il tantalio lasciatelo perdere.
10uF è la capacità standard consigliata sul DS del 78xx, non quella massima.
I Cout in film plastico e gli elettrolitici come Oscon o FM fanno oscillare i regolatori 3 pin. Non vorrete trasformare le vostre amate valvole in mixer RF?
Invece di comprare i Jensen ....un bel oscilloscopio? qualche bibbia di elettronica? ..no eh??
Giaime,
condivido al 100% ...una piccola R prima dei C di filtro?
Tiziano,
all'atto dell'accensione il filamento freddo limita da se la corrente inrush, il circuito ad accensione graduale potrebbe essere un eccesso di zelo.
Preferirei il solo condensatore di bypass su R2 per abbattere un po' di rumore.
Comunque.. se usate un piccolo PNP con Ft elevata aggiungete 50 ohm sulla base, quell'infame oscilla volentieri nella configurazione mostrata dall'immagine.
-
Buon AudioFaidate!
Ciao
Roberto
Inviato: 08 mar 2008, 21:20
da MBaudino
Due domande.
Ipotizzo che il rumore che modula la corrente dei filamenti moduli in qualche modo anche il segnale che transita nella nube elettronica.
1. Lo ritieni possibile anche per le valvole a riscaldamento indiretto?
all'atto dell'accensione il filamento freddo limita da se la corrente inrush, il circuito ad accensione graduale potrebbe essere un eccesso di zelo.
Originally posted by mrjam - 08/03/2008 : 10:53:02
2. Non mi è chiaro il concetto dell' autolimitazione a cui ti riferisci, presumo che sia relativo agli schemi tipo Jung, con shunt sull' emettitore. Hai voglia di spiegarlo, magari con uno schizzo (non capisco nulla di s.s)?
Penso che invece Tiziano si riferisse comunque ai normali circuiti tipo 317, senza circuito di regolazione in corrente; in questi casi ritengo utile la rampa in tensione (o un limitatore di corrente). Puo' essere un eccesso di zelo, dipende forse dal pregio della valvola, dalla delicatezza del filamento (tipo VT52) o dalla fatica che hai fatto a selezionarla.
Ciao Mauro
Inviato: 09 mar 2008, 21:55
da mrjam
Ciao Mauro
1) La mia è una deduzione e ne ho chiesto conferma ai valvolisti, sono lontani i tempi in cui studiai il Malatesta! ..e ora solo silicio!
Leggo di differenze udibili in relazione all'alimentazione dei filamenti (giusto?), perciò le caratteristiche peculiari in tal senso sono quelle che ho sintetizzato, idem per il circuito EF, che ritengo adatto allo scopo.
2) La tua osservazione è lecita. Mi riferivo al fatto che i filamenti sono un carico resistivo, quindi non si ha un picco di corrente all'accensione come nel caso di carichi principalmente induttivi, per esempio un grosso trasfo di alimentazione.
Mi correggo (ho scritto il post nella pausa, alla fine di una settimana piena e i neuroni erano in tilt!): una rampa nell'erogazione di corrente è salutare per la longevità dei (costosi) filamenti, ben venga quindi!
Col '317 si può fare come ha indicato Tiziano.
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Buon AudioFaidate!
Ciao
Roberto
Inviato: 09 mar 2008, 22:49
da PPoli
Senza offesa PPoli, prendo solo spunto.
Figuriamoci se mi offendo per una cosa simile. E poi sono in montagna con lo skipass pagato sino a sabato e una scorta adeguata di nobile di Montepulciano.
... pensavo in questo thread si parlasse di regolatori ...quelli veri!
...invece... alimentazione filamenti, '317 e '350, "gli elettrolitici fanno schifo", meglio un film o un tantalio... i soliti discorsi "sentito dire" e amenità audiofile varie...
lo dico a Mauro Penasa eh! ...paura!?!
Mi spiace, magari correggo il titolo.
Il fatto è che tra i frequentatori del forum ci sono livelli diversi di conoscenza. Quando disquisisce Mauro Penasa io leggo ammirato, capisco il minimo, e non mi azzardo ad intervenire per non dire sciocchezze.
Per me autocostruzione significa mettere insieme alcuni mattoncini e continuare a sorprendersi perchè riescono a produrre un suono.
Ho aperto la discussione perchè nel mio caso le differenze in termini di rumore tra alimentazione in continua e in alternata dei filamenti si sente (parecchio) e quindi gioco un po' su quella strada.
Spero possa interessare anche ad altri e magari fargli risparmiare tempo in lunghe sperimentazioni.
Invece di comprare i Jensen ....un bel oscilloscopio? qualche bibbia di elettronica? ..no eh??
Non ho comprato i Jensen, ma dei bellissimi (da vedere, per quello che conta) ROE in un gruppo di acquisto capitanato a suo tempo da Filippo (audiofanatic). Credo a meno di un euro l'uno.
Per l'oscilloscopio un passettino per volta, Al momento mi sono procurato quello USB da PC di Nuova Elettronica. Certo che una sperimentazione approfondita anche sui regolatori richiederebbe tempo, condividerne i risultati con chi l'ha già fatto potrebbe essere utile.
Evitare gli elettrolitici????????????? Perchè ..di grazia?
Il tantalio lasciatelo perdere.
A parte il nome dal fascino esotico o parlato di tantalio perchè lo citano i datasheet del 317 e del 350, suggerendone l'uso "to provide improved output impedance and rejection of transients". Per i transienti immagino con un filamento non ci siano problemi, ma magari una maggior impedenza d'uscita potrebbe far comodo. Premettendo che non ho nemmeno idea di come sia costruito un condensatore al tantalio.
Inviato: 07 mag 2008, 16:15
da PPoli
Finalmente grazie a Francesco (Campedel) che mi ha regalato una coppia di LT1085 (sembrano abbastanza difficili da reperire) ho provveduto a dotare i filamenti delle 300B di un raddrizzatore/stabilizzatore.
MERAVIGLIA.
Ho rischiato di sfondare un woofer infilandoci dentro la testa alla ricerca del ronzio.
Prima, nonostante un potenziometro per variare il riferimento a massa, il rumore era decisamente percettibile. sempre quello indipendentemente dalla posizione del selettore degli ingressi e dal volume. Si sentiva chiaramente (facendoci caso) anche a due metri di distanza. Tanto che a volte girando per casa mi capitava di accorgermi che avevo lasciato l'amplificatore acceso.
Il ripple sull'anodica era di soli 4mV su 470V, quindi decisamente entro il tollerabile (almeno per me).
Ora SILENZIO TOTALE.
Morali:
1) l'alimentazione in continua da risultati decisamente migliori di quella in alternata, perlomeno con alcune finali a riscaldamento diretto.
2) Provare, provare, provare. Mezzora al saldatore (si lo so, sono lento) può essere più utile di decine di commenti letti su Internet.
Inviato: 07 mag 2008, 16:31
da gluca
LT1085 usato come?
Trallatro si trovano su RS.
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Inviato: 07 mag 2008, 16:58
da PPoli
Lo so che si trovano su RS. non volevo fare un ordine per due aggeggini.
LT1085 usato come?
Che vuol dire usato come?
Classico schemino da datasheet.
Avevo fatto fare a suo tempo un filamento 0-5-7.5V 2A per cui ho usato il 7,5V
Ponte in ingresso-> cap ROE 15.000 -> LT1085 -> Filamenti.
Condensatore al tantalio in uscita tra + e massa.
Resistenza di riferimento 220 Ohm, di massa 660 Ohm (è un regolabile)
Inviato: 07 mag 2008, 17:20
da gluca
Sospettavo

Dovresti usarlo in altro modo.
Poor's man
Puoi omettere il primo regolatore che serve per segare il ripple a zero. Invece il filtro LC dovresti tenerlo dato che gli LT non sono efficaci ad alta frequenza.
Ciao
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Inviato: 07 mag 2008, 17:58
da mrttg
Invece il filtro LC dovresti tenerlo dato che gli LT non sono efficaci ad alta frequenza.
GainLuca spiegati meglio... a che frequenze deve intervenire il filtro di ingresso?
Saluti Tiziano
Inviato: 07 mag 2008, 18:11
da gluca
Scegli tu ... anche un RC andrebbe bene.
Per le 304TL uso filtri passivi CLCLC. Sulla 801A come quello postato oppure LCLC. Sulla 211 ora sto usando
Ponte-10000uF-10mH-10000uF-regolatore LM1084 in corrente - 150uF. Tutti cap elettrolitici.
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Inviato: 07 mag 2008, 18:47
da mrttg
Scegli tu ... anche un RC andrebbe bene.
Pensavo ti riferissi ad abbattere eventuali disturbi presenti in ingresso al regolatore (in quel caso meglio un filtro EMC sulla rete).
Visto che si alimentano dei filamenti l' andamento dell' impedenza all' uscita del regolatore è relativamente importante.
Alimentare i filamenti in DC sicuramente migliora il rapporto S/N in un ampli: non è la panacea per tutti i mali... tanti ampli vanno in ac
Saluti Tiziano
Inviato: 07 mag 2008, 19:15
da gluca
No, per essere più chiaro mi riferivo al rumore generato a seguito del raddrizzamento che il regolatore non filtra ma un semplice rete passiva riesce ad abbattere.
E' opinione diffusa e condivisa che sia meglio andare in AC oppure in DC con un regolatore a pozzo di corrente (per i DHT) ma è da evitare la regolazione della tensione. Inoltre la regolazione di corrente salvaguardia anche il filamento. L'alternativa è una serie di filtri LC che non è detto che costi di più ... gli LM costano 7 euro l'uno+IVA su RS.
Sulla 211 che uso nel pre leggo all'oscilloscopio un disturbo di 500uVrms al filamento usando lo schema citato prima. Il solo filtro CLC lasciava circa 50mVrms che erano decisamente troppi.
In uno stadio finale potrebbero essere OK anche rumori residui sino a 10mVrms (dipende dalla sensibilità dei diffusori).
Quite filaments by J. Atwood e L. Olson
L'alternativa furba è fare amplificatori push pull che è quello che vorrei fare per la sezione bassi. A che sei arrivato con il trafo?
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Inviato: 07 mag 2008, 19:17
da PPoli
Sospettavo Dovresti usarlo in altro modo.
Scommetto che vai a lavorare in elicottero perchè in macchina c'è traffico.
Io dovevo solo eliminare i 50Hz che uscivano dai woofer e gli LT1085 lo fanno egregiamente.
Può darsi che sulla linea Enel ci sia un bel po' di schifezza ad alta frequenza, ma io non la sento nei tweeter.
Sul piano accademico la tua soluzione è molto interessante, solo che io sono già dovuto saltare sui tutto quello che c'è dentro all'amplificatore per fare spazio alle due basettine. Più spazio proprio non l'avevo. Ora è tutto talmente affollato che qualsiasi modifica futura è esclusa.
PS credevo di avere esagerato con i dissipatori, ma questi LT scaldano parecchio.
Inviato: 07 mag 2008, 19:20
da gluca
50Hz o 100Hz. Il raddrizzamento a ponte con condensatore di livellamento produce spurie ad alta frequenza (oltre a quelle che arrivano dalla rete). Provaci ... devi solo modificare due resistenze (anzi una la elimini!)
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Inviato: 07 mag 2008, 19:30
da mrttg
L'alternativa furba è fare amplificatori push pull che è quello che vorrei fare per la sezione bassi. A che sei arrivato con il trafo?
Gluca disquisizione interessante la tua sui filamenti in DC... come hai agito per quelli della GM70
Per il trasfo ne parliamo venerdi a cena.
Saluti Tiziano
Inviato: 07 mag 2008, 19:50
da gluca
Per la GM70 avevo fatto CLC (sempre sui 10000uF e qualche mH) e regolatore LM in corrente. Forse era un LC ... non mi ricordo più. Prova a vedere se ho scritto qualcosa su bitches brew.
Ciao
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Inviato: 08 mag 2008, 03:42
da PPoli
Grazie del link. Appena ho un po' di tempo me la studio per bene. Credo vada nella stessa direzione anche il costoso regolatore di Guido Tent (regolatore in corrente).
Il raddrizzamento a ponte con condensatore di livellamento produce spurie ad alta frequenza
Ok, ma pensavo che il problema fosse che la regolazione in alternata sui DHT provoca delle variazioni cicliche (50Hz) nella temperatura del filamento e di conseguenza nel flusso di elettroni emesso. Per frequenze relativamente alte l'inerzia termica del filamento dovrebbe essere sufficiente a mantenere "abbastanza" costante la temperatura, o quantomeno a limitare il fenomeno.
Inoltre la regolazione di corrente salvaguardia anche il filamento.
Questo aspetto mi piacerebbe approfondirlo meglio. La resistenza del filamento non dovrebbe da sola garantire una corrente costante?
Per quanto riguarda ilo fenomeno della "deriva degli elettroni" in continua ho provveduto a cablare i filamenti del canale destro e sinistro con polarità inversa (tra loro). Basta ogni tanto scambiare le due finali.
Inviato: 08 mag 2008, 04:38
da gluca
Ok, ma pensavo che il problema fosse che la regolazione in alternata sui DHT provoca delle variazioni cicliche (50Hz) nella temperatura del filamento e di conseguenza nel flusso di elettroni emesso. Per frequenze relativamente alte l'inerzia termica del filamento dovrebbe essere sufficiente a mantenere "abbastanza" costante la temperatura, o quantomeno a limitare il fenomeno.
Non ho capito cosa intendi, cmq non credo proprio che la temperatura del filamento "pulsi" a 50Hz. Senti i 50Hz perchè la valvola amplifica il segnale (non bilanciato ai capi) che proviene dal filamento.
Inoltre la regolazione di corrente salvaguardia anche il filamento.
Questo aspetto mi piacerebbe approfondirlo meglio. La resistenza del filamento non dovrebbe da sola garantire una corrente costante?
La resistenza a freddo del filamento è minore e quindi imponendo una tensione (regolata al nominale) ai suoi capi il filamento si becca una sberla di corrente all'avvio. Se realizzi il regolatore con corrente fissa noterai che la luminosità della valvola aumenta dolcemente proprio come dolcemente aumenta la resistenza del filamento e quindi la potenza dissipata in luce e calore.
Per quanto riguarda ilo fenomeno della "deriva degli elettroni" in continua ho provveduto a cablare i filamenti del canale destro e sinistro con polarità inversa (tra loro). Basta ogni tanto scambiare le due finali.
Si, spesso ho letto di un precoce od asimmetrico invecchiamento del filamento in DC. Mai nulla di concerto se non congetture, sarei curioso di leggere fonti attendibili. Sui vecchi schemi che ho visto nel caso di filamenti in DC veniva invariabilmente messo a terra un lato del filamento (come faccio io). Forse c'è qualcosa sul radiotron (?)
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Inviato: 08 mag 2008, 05:19
da PPoli
La resistenza a freddo del filamento è minore e quindi imponendo una tensione (regolata al nominale) ai suoi capi il filamento si becca una sberla di corrente all'avvio.
...mmmm...
quasi quasi ci aggiungo il transistor e la resistenza per il soft start
veniva invariabilmente messo a terra un lato del filamento (come faccio io)
io ho lasciato il potenziometro per il riferimento a massa variabile che avevo in alternata.
Inviato: 08 mag 2008, 05:44
da gluca
L'altra sostanziale differenza che c'è tra un regolatore che impone la tensione nominale ed uno che invece controlla la corrente di filamento è che quest'ultimo ha un alta impedenza mentre per il primo tende a zero. Per il medesimo motivo "si dice" che induttanze in serie al regolatore in tensione aiutino a migliorare il suono e che queste siano superflue quando si usa il regolatore in corrente. Cerca sul sito di guido tent una sua vecchia presentazione sull'argomento.
OH! Ma ci metti due minuti a modificare l'alimentazione ... perchè non ci provi?
Ciao
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Inviato: 08 mag 2008, 13:09
da PPoli
OH! Ma ci metti due minuti a modificare l'alimentazione ... perchè non ci provi?
Ci provo, ci provo....mi interessa...
....hai mai avuto tre figli? Bisogna cogliere i momenti opportuni quando arrivano, per il resto è un continuo di impegni previsti e imprevisti.
Inviato: 09 mag 2008, 17:05
da gluca
Ponte-10000uF-10mH-10000uF-regolatore LM1084 in corrente - 150uF. Tutti cap elettrolitici.
Originally posted by gluca - 07/05/2008 : 13:11:12
Bisogna eliminare il cap da 150uF in uscita al regolatore.
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Inviato: 09 mag 2008, 17:52
da MBaudino
Delle tre tensioni che definiscono il bias ed il comportamento anodico di una valvola ( Vfil , Vgk e Vak), è saggio stabilizzarne una sola? O due su tre , o tre su tre ? O è preferibile non stabilizzare nulla ?
Mauro
Inviato: 09 mag 2008, 18:09
da gluca
Pre tipico del gluca: filamento, griglia e corrente di placca
Finali tipici del gluca: filamenti, griglia e corrente di placca del solo driver
BB è un diverso.
Scelta saggia?
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Inviato: 09 mag 2008, 19:57
da PPoli
Delle tre tensioni che definiscono il bias ed il comportamento anodico di una valvola ( Vfil , Vgk e Vak), è saggio stabilizzarne una sola?
Nel mio caso la stabilizzazione della tensione filamenti ha portato benefici consistenti e facilmente udibili.
Azzarderei che buona parte del beneficio derivi in realtà dalla rettificazione. Il rumore era dato dall'AC, non credo dall'imprecisione della tensione. La maggior parte delle valvole prevede un +-10% per la tensione filamento.
Probabilmente un semplice ponte + condensatore sarebbe stato già un bel passo avanti.
Ma visto che non è possibile in fase progettuale prevedere esattamente quali saranno la reale tensione della fornitura ENEL, la perdita sui diodi bisognerebbe "stare alti" quando si forniscono le specifiche al trasformatorista e poi affinare la tensione filamenti con qualche resistenza.
Molto più comodo uno stabilizzatore.
E non mi venite a dire che l'energia sprecata fa male al pianeta. Mio figlio l'altro giorno è tornato a casa da scuola convinto che se spegnessimo i led degli elettrodomestici riusciremmo a risolvere i problemi del pianeta. Ho dovuto fargli fare alcuni calcoli alla buona per verificare a quanti mesi di led corrisponde la luce che lascia accesa in camera senza che ci sia nessuno.
Per la tensione di griglia e soprattutto anodica il discorso è diverso, li lavoriamo già in DC. A parte il segnale audio (che immagino no ci interessi cancellare) e il ripple residuo.
Sbaglio qualcosa? Ho notato in altre discussioni una certa ostinazione a rispettare rigorosamente i punti di lavoro di progetto. Ma giocando con software come TubeCad o con i grafici delle curve mi sembra che spesso non faccia molta differenza avere 20V in più o in meno di anodica. Magari buttiamo via mezzo watt di potenza.
Inviato: 16 mag 2008, 03:59
da kagliostro

Ciao
Uno schemino esplicativo per i meno dotati (come me) ........................
GRAZIE a chi si prendesse la briga di postarne uno relativo alla realizzazione con LT1085
Kagliostro
Inviato: 26 mag 2008, 05:06
da gluca

Ciao
Uno schemino esplicativo per i meno dotati (come me) ........................
GRAZIE a chi si prendesse la briga di postarne uno relativo alla realizzazione con LT1085
Kagliostro
Originally posted by kagliostro - 15/05/2008 : 22:59:12
E' come gli altri. Prova a guardare qualche post più su: avevo indicato il link al mio schema.
Ciao
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