Pagina 1 di 1

Inviato: 21 feb 2008, 23:32
da riccardo
MI si presenta una questione per me bizzarrina. Magari mi date una mano.
Sulla uscita + 10 di questo alimentatore, ho 12 V CC, e la fantastica tensione alternata di 25 Vac!!!!!
Non so spiegarmelo, per cui se anima bbona riesce a spiegarmi come funziona questo coso, sarei felice.
Immagine

Saluti

R.R.
--------------------------------
Atomo e vuoto sono in noi
-------------------------------

Inviato: 22 feb 2008, 00:02
da ValerioV
sicuro che qualche diodo non è in corto ? :?:

Inviato: 22 feb 2008, 01:34
da riccardo
le piste appaiono pulite. Non ho mai avuto esperienze di guasto di diodi, e mi chiedo come avvenga e che aspetto abbia il diodo guasto.

Saluti

R.R.
--------------------------------
Atomo e vuoto sono in noi
-------------------------------

Inviato: 22 feb 2008, 01:45
da LuCe
un diodo guasto si comporta da circuito aperto o da corto circuito. Con un tester lo puoi verifica facilmente.

Ciao
LuCe

Inviato: 22 feb 2008, 02:43
da riccardo
vediamo: se prendo un diodo per misurarlo con il tester, settaggio "provadiodo" o ohmetro punto il puntale "comune (gnd)" su K catodo e il puntale V su A anodo, ottengo a display una R di 600/900 ohm.
Se inverto i puntali, e metto il "comune" sull'anodo registro la totale interdizione del diodo.
Ora, questi vigliacchi montati a circuito mi danno lo stesso risultato.
Resta che li devo smontare tutti, per sicurezza?

Saluti

R.R.
--------------------------------
Atomo e vuoto sono in noi
-------------------------------

Inviato: 22 feb 2008, 02:57
da Giaime
Sarebbe meglio dissaldare uno dei due terminali, e provare in questo modo, cioè con uno dei terminali isolati, per evitare di misurare il circuito in cui sono inseriti e non il diodo.

Comunque i diodi di grossa potenza quando si guastano vanno in corto, quelli piccini con cui stai giocando tu li ho visti più spesso in aperto però...

Guardando il circuito, vedo che l'uscita della +10V è collegata da D855 (normalmente interdetto) ad un circuito duplicatore per ottenere i -24.4V di VFTD... il nodo a cui è collegato D855 è segnato come AC -21V, ora se è vero questo in una delle due semionde quel nodo sarà positivo rispetto a massa, accenderà il diodo D855 e porterà il nodo della 10V ad una tensione più alta...

Ma che diavolo di circuito è, che apparecchio è? Conoscendoti sicuramente un CDP, ma di quelli scadenti forte... 8)

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 22 feb 2008, 03:15
da marziom
e secondo voi riccardo ha un lettore cd scadente? ; )



_____________________
Se con 10 milioni di transistor non riesci a fare tutto sei un p**la!

Inviato: 22 feb 2008, 04:33
da riccardo
Giaime, che apparecchio è non te lo dico, ora, sennò mi picchi...poi se funzia alla fine se ne parlerà per anni e anni. :D :D :D :D
Grazie dei consigli, comunque d855 non c'è sul circuito. E' una variante per altri mercati. i due unici diodi nella posizione sono D854 e D851.
Cmq, se mi dici che vanno in aperto, si mi conviene levarli tutti.
E cmq, mi sfugge il senso di fornire ai driver una tensione sostanzialmente non regolata.O meglio, regolata a quel modo.


Saluti

R.R.
--------------------------------
Atomo e vuoto sono in noi
-------------------------------

Inviato: 22 feb 2008, 18:11
da riccardo
a seguire: se un diodo del ponte si rompe, cosa succede? Si rompono tutti gli altri, visto che il ponte si squilibra?
Lo chiedo perchè ho smontato e testato alcuni diodi campione di ogni rispettivo ponte, e sembrano funzionare.


Saluti

R.R.
--------------------------------
Atomo e vuoto sono in noi
-------------------------------

Inviato: 25 feb 2008, 05:33
da RoBoR
Ciao a Tutti!

Scusate la domanda ingenua, ma come è stata misurata la tensione di 25Vac sulla uscita +10V?
Dal circuito che vedo vi sono dei condensatori elettrolitici e se un diodo fosse in cortocorcuito, sicuramente questi sarebbero partiti in orbita (quelli piccolini, di solito, lanciano lo scatolino dall'altra parte del locale, quelli grandi fanno poofff, con una nuvolaccia micidiale). Perciò ho qualche dubbio che esista realmente una corrente alternata sul +10V rispetto a massa.
Consiglierei di verificare con un oscilloscopio se c'è del ripple, ammesso che esso crei problemi, e NON userei il tester in AC, poiché la corrente continua, se non c'è disaccoppiamento all'interno dello strumento per sopprimere le componenti continue in alternata, può essere letta come valore di cresta e comunque dare letture più che fasulle.

Cordiali saluti

RoBoR

Inviato: 25 feb 2008, 17:58
da riccardo
hai più che ragione.
Il problema , data la dimensione della AC, è senza dubbio ascrivibile al tester, che tende, chissà perchè solo in presenza di tensione positiva, a dare un valore medio riferito a entrambe le componenti.
Resta il fatto che per risparmiare questi hanno messo in un apparato che costava quasi due milioni di lire (quando queste "pesavano") un alimentatore che da tensione non regolata a una serie di chip vitali per il funzionamento corretto della macchina. UNa cosa veramente spregevole, e giustificata solo, immagino, dalla ripplerejection ratio del componente scelto a valle.

Saluti

R.R.
--------------------------------
Atomo e vuoto sono in noi
-------------------------------