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Inviato: 08 gen 2008, 02:54
da icezxr
Come si calcola laa resistenza di zavorra? C'è qualche formula? Grazie e ciao! :)

Inviato: 08 gen 2008, 06:14
da Giaime
La resistenza di zavorra? :D

Immagine

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 08 gen 2008, 16:26
da sbobba
forse ti riferisci alla resistenza da aggiungere prima del carico e in parallelo a questo verso massa, negli alimentatori ad ingresso induttivo? quella cioè che impedirebbe dei problemoni all'alimentatore ad ingresso induttivo, nel caso (sperabilmente raro) che il carico si stacchi per un qualsivoglia motivo. Io sui miei ampli di tanti anni fa le avevo messe, bisogna che vada a cercarmi le fonti ed i perchè.....spero di trovarli.

Inviato: 09 gen 2008, 04:38
da icezxr
forse ti riferisci alla resistenza da aggiungere prima del carico e in parallelo a questo verso massa, negli alimentatori ad ingresso induttivo? quella cioè che impedirebbe dei problemoni all'alimentatore ad ingresso induttivo, nel caso (sperabilmente raro) che il carico si stacchi per un qualsivoglia motivo. Io sui miei ampli di tanti anni fa le avevo messe, bisogna che vada a cercarmi le fonti ed i perchè.....spero di trovarli.


Originariamente inviato da sbobba - 08/01/2008 :  10:26:05
Si proprio quello, ma scusate mi hanno detto che si chiama così :?: , voi come la chiamate? ! Aspetto tue notizie sbobba. ciao

Inviato: 09 gen 2008, 05:28
da Giaime
Mi pare ci sia un'analisi dettagliata nel Radiotron.

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 10 gen 2008, 04:22
da icezxr
Mi pare ci sia un'analisi dettagliata nel Radiotron.

Ciao!
Giaime Ugliano



Originariamente inviato da Giaime - 08/01/2008 :  23:28:40
In che sezione, ho guardato ma non ho torvato niente! :(
Comunque il mio problemaa è che quando dò alimentazione al DAC valvolare c'è un picco di circa 6V sulle uscite RCA è di un secondo, ma c'è e vorrei eliminarlo!
Grazie e ciao!

Inviato: 14 gen 2008, 14:05
da sbobba
Vediamo se i ricordi mi dicono qualcosa:
La resistenza di zavorra (almeno quella che intendo io) è indispensabile in una alimentazione ad ingresso induttivo, affinchè, all'atto dell'accensione, la corrente critica di spunto sulla prima induttanza dopo il raddrizzatore venga parzialmente assorbita da tale resistenza (che per comodità chiameremo RZ), evitando quindi che la tensione anodica VA, diventi all'accensione troppo alta e quindi pericolosa per la valvola da alimentare.
Di solito (ma bisogna che vada a cercare tra i miei incunaboli) RZ deve dissipare circa 4 Watt, per cui RZ = Va x VA/4

Se facciamo un esempio e la VA fosse di circa 430 Volt, in tal caso sarebbe bene usare una RZ da 46Kohm con potenza dissipabile di 25 Watt (per non scaldare troppo e per maggior sicurezza).
In un caso simile, tanto per completare, sarebbe bene che C1 fosse di circa 16 uF e C2 molto più grande (200uF andrebbero bene)Immagine