La domanda non è provocatoria, ne tanto per tener calde mani e tastiera, è che ultimamente scambiando qualche chiacchera con Mario e leggendo anche alcuni recenti post sono restato ..... turbato.
Ho sempre ritenuto la sterefonia necessaria per un ascolto anche solo normale "Hi-Fi".
Effettivamente provando ad ascoltare con attenzione raramente il messaggio stereo si evince, si qualcosa ogni tanto, ma il grosso del messaggio musicale dei miei ascolti sembra essere abbastanza monofonico. (classica, cantautori, spirituals/gospel, ...., poco rock)
In controparte la monofonia mi sembra che dia la possibilità di abbattere i costi, perciò elevare la qualità raggiungibile e dia anche la possibilità di poter puntare a tanti oggetti singoli che passano per Ebay.
Ma chi ascolta in monofonia usa un diffusore, due, ...
Potete comunicarmi le vostre esperienze in bene o in male riguardo la monofonia, la stereofonia o più?
Ciao,
Francesco
Originariamente inviato da hobbit - 02/01/2008 : 13:30:59
Non vorrei innescare polemiche, ma si tratta di un argomento più volte discusso, e per il quale vengono sempre dimenticate le premesse...
Le premesse sono semplici e ovvie, ma spesso riguardo a certe questioni manca il ragionamento di base.
Le premesse da fare IMHO sono:
1-Non è possibile riprodurre in monofonia materiale registrato in stereofonia
2-Riprodurre con un impianto stereofonico un materiale monofonico è limitante
Le motivazioni sono anch'esse bene o male "banali":
per il punto 1 bisogna annotare che la stereofonia pensata originariamente da Blumlein come una semplice differenza di intensità fra i canali, è in realtà composta anche da differenze di fase, minime per riprese a 2 capsule coincidenti e molto marcate per configurazioni ORTF e spaziate, nonchè multimicrofoniche (dove la fase è caotica). Queste differenze di fase marcate si traducono in cancellazioni totali in caso di miscelazione dei due canali stereofonici in uno unico (monofonia) con evidenti squilibri timbrici (attenuazione di alte frequenze) tanto maggiori quanto maggiori sono le differenze di fase tra i canali, ed è evidente che l'originaria distanza tra le capsule influenzerà anche la minima frequenza dal quale l'effetto sarà udibile... (una eventuale equalizzazione magari potrà recuperare parte del messaggio in termini di intensità, ma se lo scopo della monofonia è quello della maggiore "risoluzione" e quindi del maggior "dettaglio" direi che qui i dettagli vengono persi...) non è escluso che in presenza di riprese multimicrofoniche le cancellazioni e alterazioni possano interessare praticamente tutto lo spettro di frequenze (e qui direi che l'abitudine di "monofonizzare" in sede di mixing le basse frequenze è un palliativo nonchè un obbligo per evitare troppa confusione, e la cosa ha poi portato anche a considerare le basse frequenze sempre "mono", mentre un minimo di localizzazione è possibile).
Bisognerebbe anche fare un minimo di mente locale sui tempi e sugli strumenti a disposizione ai tempi di Blumlein, dato che le differenze di fase sono legate alle distanze tra le capsule di ripresa, e la banda passante limitata a 10-12KHz probabilmente portò a trascurare o a non percepire il fenomeno, d'altra parte penso che il fenomeno stesso non sarebbe stato osservato, poichè lo scopo era superare la monofonia, e non certo tornarci indietro partendo dalla stereofonia
Riguardo al punto due la limitazione è invece legata alla localizzazione centrale dell'immagine sonora, che nella riproduzione a due "casse" è per forza di cose "virtuale", e soffre di tutte le distorsioni prospettiche e percettive che si vengono a creare allorquando viene abbandonata la posizione di ascolto perfettamente centrale, l'unica che permette al nostro cervello di ricostruire la posizione della sorgente come posta davanti a noi a partire da due stimoli laterali (e togliamo, di grazia, il contributo delle prime riflessioni a carico delle eventuali pareti laterali, perchè sennò non ne usciamo più)
Detto questo penso che gran parte delle discussioni finiscano per rientrare nel puro opinabile o nel gusto soggettivo...
Premesso che esistono ottime registrazioni monofonice e ottime registrazioni stereofoniche, direi che la cosa ideale sarebbe avere due impianti, oppure accrocchiare una sola cassa al centro per ascoltare in mono, oppure avere un sistema che discrimini le componenti monofoniche e le invii a un canale centrale dedicato (non faccio nomi...), e i costi aumentano, e non diminuiscono...
Filippo