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Inviato: 20 ott 2007, 02:22
da riccardo
Leggete tutti:
BLOG di B. GRILLO
e qui il testo del
Disegno di Legge approvato
A questo punto, credo si possa parlare di intenzioni antidemocratiche.
In una piazza, in pieno giorno, chiunque può dire ad alta voce quello che pensa, rispondendone personalmente, se i suoi atti o comportamenti hanno danneggiato qualcuno.
Internet è una piazza.
Se una persona si mette a dire quello che pensa ad alta voce in un bar, pensate che qualcuno possa far chiudere il bar?
Noi siamo un bar.
Se nel cortile di una scuola, una alunno o un professore, si mettono , in pubblico, a dire quello che pensano, la scuola deve chiudere?
Noi siamo una scuola.
Cosa facciamo o abbiamo fatto di male noi, perchè si debba essere schedati, perchè si debba rispondere di qualcosa, solo per aver aperto la piazza, la porta di casa, il bar, la scuola, a chi pensa, a chi dice, a chi risponde personalmente di quello che dice?
Cosa si deve pensare di un governo di sinistra?
Dopo che un suo ministro ha definito BAMBOCCIONI milioni di persone giovani e non che soffrono solo e soltanto per l'inefficienza e la nullità morale di una intera classe dirigente?
Dobbiamo aspettare e stare zitti?
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 20 ott 2007, 02:37
da micio_mao
Se vogliamo dirla tutta e riflettere, parecchio, sul futuro....
http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre ... 08,00.html
Non ci sono parole per descrivere...
Inviato: 20 ott 2007, 04:12
da Giaime
A me sembra che sia chiarissima la reazione anti-Grillo. Come se si potesse essere accusati di diffamazione recitando delle sentenze o degli atti dei tribunali dello stato.
Ma non è di politica che dobbiamo parlare, qui: la questione è un'altra. Si vorrebbe rendere ufficiale, e sottoposto alle normative per i giornali "quelli veri", anche il mondo dei siti e blog privati senza fini di lucro. In tal senso il testo della legge è assurdo: si prevede l'applicabilità di normative chiaramente (basta leggerle) rivolte a testate online a fini di lucro o altre forme di informazione, a tutti i siti internet senza distinzione alcuna. Cos'è internet se non informazione? Non c'è altro in rete.
Paradossalmente AudioFaiDaTe potrebbe rientrare nelle categorie di "pubblicazioni" (per i suoi progetti, ad esempio) che potrebbero godere di sussidi statali, come previsti per i giornali? E i contributi per le spese di spedizione? Sarebbe la beffa.
PS Riccardo, di scioperi generali se ne dovrebbero fare parecchi. Mica c'è solo questo, è solo il più fresco... e le cose fresche fresche non puzzano ancora.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 20 ott 2007, 04:39
da riccardo
Caro Giaime.
Di scioperi generali semplicemente, in Italia, non se ne fanno.
Il perchè i francesi, gli inglesi, i tedeschi, li facciano, da noi è memoria dimenticata.
Stiamo qui, piegati in due, a guardare la televisione.
Tu non ricordi, ma l'unico sciopero che in qualche modo ha colpito questo paese è stato quello del Monopolio di Stato, un paio di lustri fa.
la gente era inc****ta solo perchè non si trovavano le sigarette.
Ora, non si trovano soldi, servizi, onestà, etica, concorrenza, buon senso, cortesia, giustizia, NON SI TROVA GIUSTIZIA, e a nessuno importa nulla.
Aspettiamo che un comico rappresenti il mondo civile, perchè evidentemente mondo civile non siamo. Lo diventiamo, mondo civile, solo filtrati dalla bocca di un comico, su uno schermo televisivo.
E un conto sono i blog, un conto questo sito, un conto la libertà di espressione e di parola garantita dalla Costituzione?
Ciascuno è libero di dire quello che vuole, la responsabilità penale è personale. E se non è possibile, per i forum espletare un controllo preventivo su quello che gli utenti scrivono, come si fa a imputare un reato da omesso controllo?
Non ti suona come una minaccia?
Questa non sarà la sezione adatta per un argomento come questo.
Ma nessuna sezione di un forum hobbystico è adatta a una discussione come questa. QUesta discussione va svolta a scuola, per strada, in chiesa, in ogni luogo dove una persona qualunque, inconsciamente, comunicando ad altri il proprio pensiero, SFORNA UN CONTENUTO EDITORIALE.
Ne risponde il sindaco, che ospita nel suo comune i cittadini illegittimamente vocianti e offensivi, ai sensi del codice penale vigente.
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 20 ott 2007, 15:34
da Giaime
Detta così è aberrante Riccardo, a me sembra una legge inapplicabile nella pratica. Staremo a vedere i prossimi sviluppi...
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 20 ott 2007, 16:51
da riccardo
Avevo scritto un lungo post. Ma ho deciso di lasciar perdere.
C'è una sola cosa che va assolutamente puntualizzata:
La bozza è scritta male, è ambigua, i primi 7 articoli, vado a memoria, si prestano a una distorsione aberrante in sede di redazione del regolamento.
I forum con adft.it devono avere la garanzia di libertà assoluta. Siamo piazze, aperte al pubblico, e a noi che ci lavoriamo basta e avanza essere iscritti all'anagrafe...(chiedete a un cittadino britannico cosa è la sUa anagrafe).
a mio avviso, quindi, e spero si possa aprire un confronto sul tema, la presunzione di cui al cpv dell'art. 5 della bozza (in blu):
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Art. 5
(Esercizio dell’attività editoriale)
1. Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e
distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta
pubblicitaria. L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in
forma non imprenditoriale per finalità non lucrative.
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Deve essere rivista ed adattata, deve essere più adesa alla reltà fattuale della rete, e a soggetti come noi deve essere data DALLA LEGGE, in nome della certezza dei rapporti sociali, (e non dal regolamento) la garanzia di poter godere liberamente dei nostri diritti, sacri, di espressione.Per regolare la nostra attività, (nostra dei nostri utenti) basta la normativa penale vigente, e la L.A.
Se poi il Levi si vuole rivolgere a noi, (noi inteso come qualunque piccolo forum amatoriale) lo faccia esplicitamente, nella bozza nella LEGGE,e NON nel regolamento, al solo fine di escluderci chiaramente da obblighi e oneri e responsabilità, ribadendo in tal modo il pacifico principio di libertà costituzionalmente garantito.
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 20 ott 2007, 20:47
da hal9000
Dal Blog del ministro Di Pietro
http://www.antoniodipietro.com/2007/10/no_al_bavaglio_per_la_rete_1.html#comments
Sto ricevendo moltissime email e commenti di critica sul disegno di legge
“Nuova disciplina dell’editoria e delega al Governo per l’emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale”.
Una precisazione: il disegno di legge non è stato discusso nel Consiglio dei Ministri del 12 ottobre perchè presentato come provvedimento di normale routine.
Ho letto il testo oggi per la prima volta e la mia opinione è che vada immediatamente bloccato il disegno di legge che, nei fatti, metterebbe sotto tutela Internet in Italia e ne provocherebbe probabilmente la fine.
E’ una legge liberticida, contro l’informazione libera e contro i blogger che ogni giorno pubblicano articoli mai riportati da giornali e televisioni.
Io faccio parte del Governo e mi prendo le mie responsabilità per non aver intercettato il disegno di legge, ma per quanto mi riguarda questa legge non passerà mai, anche a costo di mettere in discussione l’appoggio dell’Italia dei Valori al Governo.
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Mah, speriamo bene...
Alessandro
Inviato: 20 ott 2007, 21:37
da Giaime
Così pare, si è mosso pure Gentiloni:
http://www.corriere.it/politica/07_otto ... loni.shtml
Era distratto, poverino.
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 21 ott 2007, 00:40
da riccardo
Non si tratta di essere distratti.
Se leggete con attenzione le norme della bozza, sono previste delle sanzioni a carico dell'azienda che assume una posizione dominante, in nome di una stentata ma volenterosa tutela della concorrenza, evidentemente, o quantomeno di una lrvata trasparenza della informazione.
Credo che tutti vediamo quotidianamente le evidenti distorsioni del sistema informativo editoriale, misurando quante notizie utili NON CI ARRIVANO.
Ora, come è ovvio, se noi tutti (forumisti, bloggisti) siamo indignati della vessazione che viene architettata ai nostri danni, rischiamo di dare adito -vista l'abilità capziosa con la quale è scritto il disegno di legge- di dare adito, dicevo, a movimenti politici che si muovono- col pretesto di proteggere la libertà di espressione web - a puro beneficio di soggetti editoriali che già si trovano in posizione dominante, che altrimenti perderebbero i vantaggi contributivi e le integrazioni finanziarie che ben conosciamo.
Sarebbe il caso di chiedere a Di Pietro e Gentiloni cosa hanno in mente...
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 21 ott 2007, 00:48
da Giaime
rischiamo [...] di dare adito, dicevo, a movimenti politici che si muovono- col pretesto di proteggere la libertà di espressione web - a puro beneficio di soggetti editoriali che già si trovano in posizione dominante, che altrimenti perderebbero i vantaggi contributivi e le integrazioni finanziarie che ben conosciamo.
Originally posted by riccardo - 20/10/2007 : 19:40:45

; )
Ciao!
Giaime Ugliano
Inviato: 21 ott 2007, 01:19
da b.olivaw
sul momento mi è venuta la pelle d'oca...
...poi al pensiero che solo un analfabeta digitale può associare un sito internet ad un'area geografica, un riso amaro...
dixit et salvavi animam meam
Inviato: 21 ott 2007, 04:49
da riccardo
Non mi pare il caso di farsi venire la pelle d'oca, a mio parere.
E non mi pare nemmeno che , preso nella sua interezza, il DDL sia fatto male.
Tra l'altro, da notare la stretta normativa sui distributori, punto dolente di cui moltissimi, anche nel settore editoriale hifi, si sono lamentati.
Il punto grave è che ancora si sostiene con soldi presi dalle nostre tasche, un settore, come l'editoria, che dovrebbe sostentarsi FACENDO il suo lavoro, ossia rendendosi credibile. Diamine, noi non siamo una attività editoriale, e rimaniamo aperti perchè questo spazio INTERESSA.
Loro, non interessano, evidentemente. Grandi copertine, carta patinata, tipografie avveniristiche, ma se non ci levano i soldi di tasca coattivamente, sarebbero a zappare...sapendolo fare, 'chè, altrimenti...
In sostanza, l'errore censorio ascrivibile al DDL è concentrato nell'art. 5, cpv.
Al quale forse, a mio umile avviso, dovrebbe essere fatta una correzione del tipo:
Art. 5
(Esercizio dell’attività editoriale)
1. Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e
distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta
pubblicitaria. L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in
forma non imprenditoriale per finalità non lucrative..
In quest'ultimo caso, tuttavia, rimangono escluse dalle previsione della presente legge quelle attività di comunicazione internet di carattere individuale (es. Blog) o collettivo (forum, newsgroup) non collegate in alcun modo, diretto o indiretto, a realtà economiche operanti nel mercato editoriale, o commerciale , e che non abbiano alcun fine di lucro o di profitto.
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 21 ott 2007, 17:10
da b.olivaw
Non mi pare il caso di farsi venire la pelle d'oca, a mio parere.
Originally posted by riccardo - 20/10/2007 : 23:49:51
sì hai ragione, però è una reazione emozionale ed in quanto tale spontanea. Sarà forse perché
quasi ogni cosa che hanno fatto i governi degli ultimi 147 anni io l'avrei fatta diversamente? ; )
dixit et salvavi animam meam
Inviato: 21 ott 2007, 18:04
da riccardo
Tu avresti fatto diversamente?. Siamo guidati da omini piccini, tremolanti e furbetti, non diversi da quello che saremmo noi al loro posto. Non avendo una società sana alle spalle, forse, si rimane soli con le proprie responsabilità pubbliche, e con i propri egoismi compensativi.
Chissà se gli anni di piombo hanno incoraggiato l'approfittamento personale e la separazione dei politici dalla popolazione.
Ad ogni buon conto, lo Stato Italiano, formatosi amministrativamente durante il ventennio, non riesce a liberarsi della tara propria dei sistemi autoritari.
I sistemi di concessione, licenza, istituzione di ordini, discipline.
Ossia della applicazione del concetto, erroneo, che tutto quello che non è regolato da Legge, non è permesso.
Gli ordinamenti sassoni, centrati sul cittadino, applicano il principio che tutto quello che non è regolato dalla legge, E' PERMESSO.
Ora, il perchè lo Stato italiano sia approfittatore, sia a livello individuale che organizzativo, lo si vede nei fatti (non escluso questo Levi - e mi fa specie il cognome, che di aspirazione alla libertà dovrebbe saperne parecchio):
i fatti sono che così come un regime oligarchico difendeva la sua sopravvivenza tramite la concessione e il DIVIETO, servendosi di un grosso sistema esecutivo e di polizia giudiziaria (unici al mondo abbiamo circa 6 polizie), così a distanza di oltre 60 anni, la borghesia parassitaria (nel senso che non produce beni, ma campa sul plusvalore prodotto da altri):
ossia politici, notai, avvocati, giornalisti, proprietari di oligopoli e monopoli, concessionari esclusivi, ecc ecc. si serve di questa naturale inclinazione della macchina amministrativa per preservare in modo PNEUMATICO le sue anacronistiche RENDITE DI POSIZIONE.
Basta leggere il DDL per capire quanto di questa tradizione autoritaria e anacronistica "albeggi" pure nelle povere teste dei "matreapenser" (acronimo di amatriciana per le panze) dei sottosegretari al governo, dei ministri, dei direttori di Ministeri e Enti di diritto pubblico.
Avendo dubbi sulla efficacia del sistema ereditato, consultate i rapporti ISTAT su prezzi e inflazione...e ragionate se un sistema difende se stesso.
Infatti, a ben vedere, cosa fa mr Levi? Costruisce un sistema di registrazione, concessione, licenza, in modo tale che il corpuscolo editoriale così circoscritto possa spartirsi una quantità enorme di quattrini.
Quattrini che invece, a furia di impegno e competenza e onestà, dovrebbero procurarsi da soli, sul mercato...
Invece.....
edit: in questo qualunquistico post ho dimenticato di segnalare alcune circostanze: quegli stessi soggetti che godono di rendite di posizione (anche le Banche?) nei momenti di crisi socioeconomica come questo che stiamo subendo, sono anche tentati, di tutelare le loro pretese instaurando delle forme di autoritarismo...diciamo socioeconomico.
E allora, se lo rileggi alla luce di queste circostanze, il decreto del LEVI, ti accorgi che l'enclave editoriale identificato "da regolamento" (vergognatevi, tentate di delimitare la libertà di espressione con un regolamento!) in pratica finisce per dover essere grato per i soldi ricevuti e a comportarsi di conseguenza, un poco come ora, solo magari meglio, perchè il DDL restringe e minaccia, e quindi si deve diventare più realisti del re pe' campà..
Del resto, queste spinte autoritaristiche non hanno bisogno della violenza autoritaria, son efficacissime con semplici accorgimenti:
infiltrazione e controllo della offerta politica (arco dei partiti)
controllo su chi viene eletto (filtro sull'elettorato passivo) attraverso al legge elettorale (la vigente?)
Infine, se si manifestano segni tangibili di dissenso NON VIOLENTO - dato che il dissenso non violento è il più POTENTE, perchè non è espressione di marginalità, ma viene dai ceti "integrati", allora si mettono in atto norme protezionistiche sul controllo del dissenso.
Niente di veramente antidemocratico, ma, ormai, ce stanno a fà morì de fame, quindi....
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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