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Inviato: 14 dic 2005, 17:48
da gserpentino
Posto questo schema sperando che ci sia qualcuno dotato di tanta pazienza che mi aiuti ad analizzarlo...
Per esempio scoprire il punto di lavoro delle 2 valvole, la corrente che circola ecc ... ammesso che sia possibile...
E che riesca a spiegarlo in modo semplice...
Forse chiedo un po' troppo??
grazie
gabriele
Inviato: 14 dic 2005, 17:51
da gserpentino
Non si vedono gli schemi...
Riprovo....


Inviato: 14 dic 2005, 18:19
da titano
Sono di passaggio quindi rispondo al volo. Si tratta di un classico mu-follower.
In pratica in regime statico il tubo "alto" serve per far vedere un carico molto elevato al tubo "basso" che è il dispositivo che guadagna in tensione.
In pratica funziona come un SRPP in regime statico con in più solo la resistenza da 22K.
Quando arriva il segnale questo viene bypassato dal condensatore in parallelo alle resistenze che si trovano tra catodo delle valvola alta e anodo della bassa. Il segnale a quel punto entra nel tubo alto che è a guadagno unitario (vedilo come un cathode follower) che in pratica ha due funzioni. La prima è quella di abbassare l'impedenza di uscita (esci dal catodo del tubo alto) e la seconda, visto il guadagno unitario, è di limitare lo swing di tensione sull'anodo del tubo di ingresso che così lavora con una retta di carico molto più piatta e costante, a favore della distorsione.
Ti consiglio per ulteriori approfondimenti di leggerti queste pagine molto ben strutturate e presentate da Teodoro Marinucci:
http://teodorom.atspace.com/Theory/mu-follower.htm
http://teodorom.atspace.com/
Un po' cariche di matematica ma comunque utili.
Per quanto riguarda tensioni e correnti anodiche, vista anche l'alimentazione in ingresso, direi che probabilemente hai sui 300/320V in ingresso e 4/5mA di corrente...molto a spanne.
Marco
Inviato: 14 dic 2005, 18:33
da MBaudino
Ci provo, ma non garantisco.
In funzione della resistenza del trasformatore e dell' induttanza e della reale corrente assorbita dai tubi, l' alimentatore dovrebbe fornire attorno ai 340-345 v
In queste condizioni, per il mu-follower a me risulterebbe una corrente nei tubi di soli 3.5 mA, dato l' alto valore della R da 22K. Corrisponderebbe un bias alle griglie di circa -4.3v. La griglia alta dovrebbe essere a circa 210 V da massa
Le tensioni anodo-catodo (per ogni triodo) dovrebbero essere di circa 130v
In pratica, mi sembrerebbe bassina la tensione di alimentazione. Di norma sui totem con 6SN7 ho visto usare Vb+ di crica 450v, anzichè 350.
Non ti fidare di quanto ti ho detto
Ciao
Mauro
Inviato: 14 dic 2005, 18:34
da plovati
Il Lillipre di cui ha postato lo schema, è un circuito detto Mu-Follower.
Si puo' considerare una variante dello Shunt Regulated Push Pull o SRPP, che è ottenibile dallo schema postato cortocircuitando la resistenza alta da 22K e aprendo il condensatore alto.
E' un circuito di tipo Pushpull, in cui i due triodi sono in serie e il pilotaggio in controfase è dovuto alla particolare connessione.
Infatti se la tensione di pilotaggio del tubo basso aumenta, aumenta anche la corrente che circola nella serie dei due tubi e la tensione di griglia catodo del tubo superiore diventa più negativa, cercando di forzare il tubo a far portare meno corrente. Il triodo superiore quindi 'tira' (Pull) la corrente mentre il tubo superiore la 'spinge' (Push).
L’azione combinata ed opposta dei due tubi si traduce in una maggiore escursione della tensione di uscita, in una resistenza di uscita più bassa e in una distorsione minore rispetto ad un solo tubo.
La migliore trattazione del circuito SRPP è qui:
http://www.tubecad.com/may2000/page2.html, oltre a quella che era in un sito di Teodoro Marinucci, che sembra non più attivo attualmente. Le due resistenze catodiche per la minor distorsione devono essere uguali (o quasi c’è di mezzo un fattore mu/(mu+1) )
Il Mu-follower ha in più rispetto al SRPP il condensatore alto che in condizioni dinamiche (=sul segnale, cioè sulle variazioni di tensione e corrente) aumenta la resistenza vista come carico dal tubo inferiore (bootstrap) e pertanto guadagna di più e in certe condizioni rende il complesso più lineare. Il guadagno dell’intero stadio a carico infinito è vicino al mu del tubo inferiore, tanto da giustificare il nome di “inseguitore di mu” con il quale è passato alla storia.
Va considerato che sia per lo stadio SRPP che il mu-follower l’impedenza di carico gioca un ruolo importante nel definire la distorsione e la reiezione ai disturbi di alimentazione e andrebbe pertanto considerata nel progetto di tale stadio. Immagino che nel caso del Lillipre questo sia stato fatto per accoppiarsi con il Lilliput e la relativa impedenza di ingresso.
L’alimentazione non presenta particolarità, tranne il fatto essenziale che il filamento del tubo alto e quello basso sono alimentati da due avvolgimenti separati, uno dei quali riportato ad un potenziale diverso da massa, per avere il filamento allo stesso potenziale del catodo. In caso contrario si possono innescare oscillazioni fruscii e una serie infinita di suoni strani e problemi elettrici.
Ooops.. postato in contemporanea, vedo ora gli interventi precedenti.
_________
Piergiorgio
Inviato: 14 dic 2005, 18:40
da titano
Ehehehe...il sito di Todoro va PG...
Ho appena buttato dentro i dati sul tubecad ed ho ottenuto risultati molto vicini a quelli proposti da Mauro ; )
Marco
Inviato: 14 dic 2005, 18:56
da MBaudino
Ehehehe...il sito di Todoro va PG...
Ho appena buttato dentro i dati sul tubecad ed ho ottenuto risultati molto vicini a quelli proposti da Mauro ; )
Avevo fatto mesi addietro qualche conto sulla possibilità di modificare un pre linea con un SRPP classico di ECC82 in un mu follower di 6SN7. L' alimentazione era di 300v, incrementabile senza problemi a 350v. Motivazioni banali: mi piace la 6SN7, la trovo piu' lineare delle noval, piu' calda esteticamente
La mia conclusione (puramente a tavolino) era stata che questo non era possibile, in quanto avrebbe lavorato in una zona poco lineare. Forse ci poteva stare un SRPP simmetrico, con correnti attorno ai 7-8 mA: ma non c'era grande margine per aumentare la R intermedia sperando di diminuire la DHT.
Il fatto che invece il mu follower a 350v venga proposto dalla Megaherz, mi lascia il dubbio se ho sbagliato io a valutare

o se la Megahertz abbia presentato un compromesso fra l' esigenza di essere originale (rispetto al solito SRPP di ECC88-82) e il minor costo dei condensatori da 450VL (e magari un trafo preesistente). ; )
Cosa ne pensate???
Mauro
Inviato: 14 dic 2005, 20:23
da titano
Bella domanda...la prima cosa che mi viene in mente è che la corrente anodica è sicuramente bassa per una 6sn7. Io l'ho sempre trovata adatta a funzionare con 8/10mA, anche quando l'ho usata in srpp.
In mufollower non ho mai provato ad utilizzarla, se non con carichi ibridi che hanno problemi molto diversi da quelli di uno stadio tutto a valvole.
Se funzioni o no non saprei dirtelo non l'ho mai guardato con attenzione.
Si potrebbe provare a simularlo se qualcuno ha voglia di fare questo test per vedere cosa ne esce.
Certo è che, come detto da Piergiorgio, molto dipende dal carico che si deve pilotare. Perchè se la scelta è corretta la retta di carico risulta praticamente piatta, limitando così i problemi legati alla scelta di una zona non lineare.
Mi domando piuttosto se non si possa lavorare sulla distorsione dei due tubi col mu follower per creare un po' di cancellazione armonica, in modo tale che vi sia un bilanciamento in regime dinamico.
Non ci avevo mai pensato prima, ormai è un pezzo che utilizzo solo carichi ibridi che hanno bisogno di meno tensione ai loro capi per funzionare e con meno problemi di dissipazione...cosa che mi permette di scegliere con meno patemi d'animo il punto di lavoro che più mi aggrada per lo stadio che guadagna in tensione.
Marco
Inviato: 14 dic 2005, 20:52
da MBaudino
Mi domando piuttosto se non si possa lavorare sulla distorsione dei due tubi col mu follower per creare un po' di cancellazione armonica, in modo tale che vi sia un bilanciamento in regime dinamico.
Lo si fa agendo sull' asimmetria del circuito, in pratica variando la reistenza da 22K nello schema proposto.
In un SRPP di 6sn7 salendo a valori di 3K-12K si altera il rapporto 2° e 3°: in pratica diminuisce di molto la DHT, ma percentualmente aumenta la 3° rispetto alla 2°. In genere funziona. Per fare questo però occorre una Vb+ adeguata a compensare la caduta di carico su questa R.
Il mio dubbio deriva dalla opportunità di far lavorare (per lo schema proposto) il triodo a bassissima corrente anodica.
Se vedi le curve anodiche, a 3-4mA tutte le curve sono in ''piega'' ( o almeno così a me sembrano). Anche per una R di carico infinita ( retta di carico orizzontale) mi sembrerebbe comunque una forzatura il far lavorare il triodo in questa zona poco lineare.
Il dubbio che ho guardando questo schema proposto da un 'guru' è:
a) sono io che non capisco un belino ( avrei usato almeno 400-450 Vb+ e Ia di 10 mA ) e la valvola lavora invece benissimo (o forse meglio) nelle condizioni proposte (ipotesi assolutamente plausibile)
b) il guru ha voluto semplicemente risparmiare, tanto con una pubblicazione (penso su CHF) si vende comunque ( ipotesi altrettanto plausibile: magari usava gli stessi TA in altri kit, i condensatori a 600V sono molto piu' cari, le tensioni sono piu' pericolose ecc ecc.
c) si hanno 'vantaggi sonori' con la scelta fatta ( anche se ho spesso l' impressione che con questa frase ci si marci un poco )
Un vostro parere è gradito, soprattutto se è vera l'ipotesi a). Tutto serve ad imparare
Ciao
Mauro
Inviato: 14 dic 2005, 21:17
da gserpentino
Non ho capito come avete fatto a calcolare una corrente anodica cosi bassa.
Io per calcolare la corrente anodica ho fatto cosi:
(prendetelo molto con le pinze io di elettronica non ci capisco nulla)
R valvola alta circa 7K
R valvola bassa circa 7K
due R da 1K2 = 2K circa
1 resistenza da 22K
Totale circa 38 K.
Anche mettendo il tutto in parallelo con la resistenza da 1 M ottengo 36K
Per cui 340V / 38 K = 8,9 mA.
Piu' mi addentro e meno capisco ma come avete fatto a calcolare 3,5 mA?
Inviato: 14 dic 2005, 21:28
da titano
Lo si fa agendo sull' asimmetria del circuito, in pratica variando la reistenza da 22K nello schema proposto.
In un SRPP di 6sn7 salendo a valori di 3K-12K si altera il rapporto 2° e 3°: in pratica diminuisce di molto la DHT, ma percentualmente aumenta la 3° rispetto alla 2°. In genere funziona. Per fare questo però occorre una Vb+ adeguata a compensare la caduta di carico su questa R.
Avevo immaginato una cosa del genere, solo che come detto ho preferito saltare la cosa a piedi pari e dedicarmi altri tipi di carico che francamente preferisco. Buono a sapersi comunque
Il mio dubbio deriva dalla opportunità di far lavorare (per lo schema proposto) il triodo a bassissima corrente anodica.
Se vedi le curve anodiche, a 3-4mA tutte le curve sono in ''piega'' ( o almeno così a me sembrano). Anche per una R di carico infinita ( retta di carico orizzontale) mi sembrerebbe comunque una forzatura il far lavorare il triodo in questa zona poco lineare.
Mi sono spiegato male...non è una tua impressione, fino agli 8/10mA il tubo non da certo il meglio di se, anzi. La 6sn7 è uno dei tubi più lineari nella sua categoria, ma con 4/5mA le curve sono indecenti. Non ci piove.
Allo stesso tempo però per una valutazione completa bisogna tener conto del fatto che il carico visto dal tubo non è puramente resistivo e che le linee di carico tendono ad appiattirsi. La mia non era una giustificazione delle scelte prese dal progettista, ma solo un compendio alla discussione.
Il dubbio che ho guardando questo schema proposto da un 'guru' è:
a) sono io che non capisco un belino ( avrei usato almeno 400-450 Vb+ e Ia di 10 mA ) e la valvola lavora invece benissimo (o forse meglio) nelle condizioni proposte (ipotesi assolutamente plausibile)
b) il guru ha voluto semplicemente risparmiare, tanto con una pubblicazione (penso su CHF) si vende comunque ( ipotesi altrettanto plausibile: magari usava gli stessi TA in altri kit, i condensatori a 600V sono molto piu' cari, le tensioni sono piu' pericolose ecc ecc.
c) si hanno 'vantaggi sonori' con la scelta fatta ( anche se ho spesso l' impressione che con questa frase ci si marci un poco )
Un vostro parere è gradito, soprattutto se è vera l'ipotesi a). Tutto serve ad imparare
Ciao
Mauro
Dare un risposta assoluta al problema non è facile. Credo che comunque sia da allargare il discorso a più parametri e cercare di avere una visione d'insieme. Lo stadio in questione deve avere alcune caratteristiche peculiari visto il lavoro che sarà chiamato a compiere. Siccome è un pre ed i segnali modulati saranno medio-bassi, l'alimentazione e il PSRR dello stadio stesso fanno parte del pacchetto da valutare.
Forse riuscire a gestire una buona alimentazione, con costanti di tempo adeguate e magari costi abbordabili era un problema con 450V in ingresso del tubo alto. Forse la reperibilità delle componenti è stata una delle valutazioni prese in considerazione.
Magari, visto che si tratta pur sempre di un prodotto "commerciale" che potrebbe finire in mano a chiunque ed in qualunque catena audio, il progettista ha pensato di limitare i danni. Mi riferisco alla possibilità che gli utenti usino tubi di scarsa qualità o produzioni nos in non perfette condizioni con i conseguenti problemi di isolamento che potrebbero nascere unendo alte tensioni e correnti più elevate. Idem per l'impedenza di uscita...ci sono certi cavi esoterici in giro che hanno capacità proprie assurde e quindi la scelta di un mu follower al posto di un srpp potrebbe esser stata presa in considerazione in modo tale da rendere il pre "universale".
Insomma ci sono un sacco di SE e di MA...bisognerebbe sentire chi ha progettato lo stadio per poter dire qualcosa. Di sicuro, se tutte le condizioni al contorno a partire dall'alimentazione fossero sotto controllo, il tuo ragionamento al punto A non farebbe una piega...e non sei certo un belino ; )
Marco
Inviato: 14 dic 2005, 21:39
da plovati
La chiave sta nel considerare che questo è un pre, chiamato a lavorare per tensioni di uscita di 3-4Vrms e correnti di forse 1mA di picco.
La distorsione è proporzinale al segnale di uscita.
Sopra i 450V, tutta la componentistica diventa più care e difficile da trovare (poca scelta, tempi di consegna lunghi, pochi distributori).
Mettendo insieme le due cose si puo' giustificare il tutto. La scelta aternativa vera è di usare una cascata di catodo comune e inseguitore di catodo, che a me sembra migliore per un'applicazione di pre di linea di uso generale (a parte versioni col trasformatore, vero Mario?).
_________
Piergiorgio
Inviato: 14 dic 2005, 21:45
da MBaudino
....ho preferito saltare la cosa a piedi pari e dedicarmi altri tipi di carico che francamente preferisco. ,
Hai voglia di dirmi quali sono le tue preferenze? Mi interessano molto le esperienze 'vissute'
...Siccome è un pre ed i segnali modulati saranno medio-bassi............. il PSRR dello stadio stesso fanno parte del pacchetto da valutare .....ci sono certi cavi esoterici in giro che hanno capacità proprie assurde e quindi la scelta di un mu follower al posto di un srpp potrebbe esser stata presa in considerazione in modo tale da rendere il pre "universale". ..
Osservazioni molto interessanti; in effetti ho la tendenza a focalizzare l' attenzione su alcuni miei pallini ed a trascurare altre cose, egualmente (o forse piu', visto il contesto) importanti
Grazie 1000
Ciao
Mauro
Inviato: 14 dic 2005, 21:48
da titano
Non ho capito come avete fatto a calcolare una corrente anodica cosi bassa.
Io per calcolare la corrente anodica ho fatto cosi:
(prendetelo molto con le pinze io di elettronica non ci capisco nulla)
R valvola alta circa 7K
R valvola bassa circa 7K
due R da 1K2 = 2K circa
1 resistenza da 22K
Totale circa 38 K.
Anche mettendo il tutto in parallelo con la resistenza da 1 M ottengo 36K
Per cui 340V / 38 K = 8,9 mA.
Piu' mi addentro e meno capisco ma come avete fatto a calcolare 3,5 mA?
Originariamente inviato da gserpentino - 14/12/2005 : 15:17:47
La carettistica di impedenza del tubo in regime statico (e dinamico) è descritta dalle sue curve parametriche. Se guardi le curve della 6SN7 vedrai subito che con quasi 9mA ed una resistenza catodica di 1.2K ti ritroveresti con una tensione anodica di quasi 250V...qualcosa non torna non credi?
La "resistenza" anodica nominale che trovi nel datasheet è tale solo nelle condizioni prese in considerazione e varia la variare del punti di lavoro.
Quando vuoi valutare uno schema come questo devi farlo sempre partendo dalle curve parametriche I/V in funzione della tensione di griglia.
A quel punto o utilizzi un software d'appoggio che fa i calcoli al tuo posto oppure fai i conti a mano e spesso, quando stai lavorando a ritroso, devi andare per tentativi...fissi un punto "a sentimento" e poi aggiusti le scelte fatte fino a trovare una soluzione plausibile.
Per il discorso fatto da PG volendo proprio fare gli spavaldi si potrebbe usare uno soluzione tipo srpp+cathode follower con stadio di carico attivo (un altro tubo o un mos o un bjt...). O un white cathode follower tipo l'Aikido presentato in diverse versioni su tubecad.
Per le mie preferenze sui carichi di questi stadi basterebbe guardare alcune vecchie discussioni, visto che ho nominato molto spesso sia Alan Kimmel che Gary Pimm. In particolare il secondo ha messo a punto uno stadio di carico con cascode di mosfet che funziona bene, con impedenze dinamiche impensabili per qualunque altro stadio e che permette impedenze d0uscita di circa 60ohm...
http://home.pacifier.com/~gpimm/self_bias.htm
Siccome usare mosfet e tubi non mi disturba (io punto al risultato, sono dalla mia prte non da quella di tubi o silicio...) è un po' che gioco con carichi ibridi e devo dire che sono di mio gradimento.
Marco
Inviato: 14 dic 2005, 21:59
da titano
PS: io prenderei anche in considerazione uno stadio tipo questo per un pre
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=260
Stavo pensando che si potrebbe usare un fet a basso rumore in ingresso al posto del tubo basso e un mosfet in uscita...meno tensione di alimentazione, meno rumore, meno dissipazione per i filamenti ed impedenza d'uscita molto più bassa...
Marco
Inviato: 14 dic 2005, 22:11
da MBaudino
La chiave sta nel considerare che questo è un pre, chiamato a lavorare per tensioni di uscita di 3-4Vrms e correnti di forse 1mA di picco.
La distorsione è proporzinale al segnale di uscita.
Sopra i 450V, tutta la componentistica diventa più care e difficile da trovare (poca scelta, tempi di consegna lunghi, pochi distributori).
Mettendo insieme le due cose si puo' giustificare il tutto. La scelta aternativa vera è di usare una cascata di catodo comune e inseguitore di catodo, che a me sembra migliore per un'applicazione di pre di linea di uso generale
Non voglio difendere in alcun modo le mie affermazioni, semplicemente cerco di capire
Certamente hai ragione nel dire che la distorsione in uscita non è drammatica (anzi trascurabile): semplicemente volevo dire che con quella Vb+ mi sembrava meglio sfruttata una 1/2 + 1/2 ECC88 ( utilizzabile anche con a 250V in un SRPP o 300 V in un µ-follower con ulteriore risparmio sulla componentistica) o una 1/2 + 1/2 ECC82.
La 6SN7, che mi pare piu' lineare almeno sulla base delle cuve anodiche, la vedo meglio utilizzata a tensioni e correnti piu' alte: nelle condizioni dello schema mi pare un pochino sprecata (maggiore corrente di filamento, maggiore spazio occupato, maggior calore, forse minore durata, maggior costo ecc.), Il mio ragionamento è banale: se scelgo un dispositivo cerco di usarlo al meglio (se ci riesco)
Non conosco le scelte e le motivazioni del progettista ( ad es. i due triodi potrebbero essere mediamente meglio accoppiati fra loro in una 6SN7 che nelle noval) pero' dovento scegliere uno schema da realizzare ex novo, a mia sensazione quello indicato manca di equilibrio fra i vari presupposti possibili. Se voglio risparmiare vado su delle noval (ho minori tensioni, bassa corrente di filamento ecc. ecc), se non voglio avere dubbi vado sulla 6SN7 ma mi metto nella condizione di farla lavorare al meglio. Questo è naturalmente un punto di vista ed esporlo mi serve a capire quello di altri e le loro esperienze.
Ad esempio, mi piacerebbe che approfondiste il discorso catodo comune + inseguitore catodico rispetto ai totem: avete constatato vantaggi? Ho sempre letto di pareri discordi, da chi dice che anche in un pre linea occorre un ccs alimentato da Vb- sul catodo del CF, a chi dice che il CF è comunque una porcata, a chi invece è soddisfatto e contento. Mi sembra di capire che ambedue (Titano e PG) ne siate invece molto soddisfatti; come lo avete implementato. Io chiedo, ma ovviamente se vi secca potete non rispondere
Ciao
Mauro
Inviato: 14 dic 2005, 22:23
da MBaudino
PS: io prenderei anche in considerazione uno stadio tipo questo per un pre
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=260
Stavo pensando che si potrebbe usare un fet a basso rumore in ingresso al posto del tubo basso e un mosfet in uscita...meno tensione di alimentazione, meno rumore, meno dissipazione per i filamenti ed impedenza d'uscita molto più bassa...
Originariamente inviato da titano - 14/12/2005 : 15:59:31
Non ho mai ragionato sui cascode. Non sarebbe un poco troppo alto il guadagno per un pre linea? Mi piace il mos in uscita, ma non riesco a stimare l' effetto della capacità in ingresso del mos sul tubo alto (presumibilmente a Ri non proprio bassa e corrente non troppo generosa): non riesco mai a ricordarmi come si calcola lo SR (e ho gli appunti a casa).
Come hai valutato la cosa?
Ciao
Mauro
Inviato: 14 dic 2005, 22:38
da titano
sono in partenza...quindi sarò stringato. Torno tra un paio di giorni cosi andiamo avanti col discorso.
Per la questione cathode follower di cose da valutare ne abbiamo diverse. La loro distorsione è strattamente lagata alla corrente che devono erogare e allo swing di corrente che subiscono dutante il funzionamento. Questa è al prima motivazione per cui un carico attivo ad alta impedenza è una soluzione migliore. Vai su tubecad e prova a cercare unpo' di materiale, ce n'è in abbondanza.
Il cascode...se guardi bene lo schema vedrai che la griglia del tubo alto in ingresso è collegata ad un partitore che fa da carico per cathode follower...quindi hai una retroazione negativa con la quale puoi giocare per linearizzare lo stadio e variare il guadagno. Non ho ancora valutato nulla, come vedi la discussione è piuttosto recente e in questo periodo ho poco tempo libero. Anzi...oggi ho scritto anche troppo
Ci sentiamo tra un paio giorni...
Marco
Inviato: 14 dic 2005, 22:44
da gserpentino
Per TITANO:
OK so che al catodo della valvola bassa c'e' una resistenza da 1K2 ohm
ma non sapendo che corrente circola come faccio a sapere la tensione di griglia.....?
Inviato: 14 dic 2005, 23:01
da MBaudino
sono in partenza...quindi sarò stringato.
. Vai su tubecad e prova a cercare unpo' di materiale, ce n'è in abbondanza.
Tubecad è uno dei miei siti preferiti.... mi convince molto l' idea del CF di potenza e sto ragionando su un PP con uscita di CF (con delle 6B4G) come regalo per la mia compagna. Non lo comincierò prima di fine gennaio, ma intando cerco di mettere insieme pareri ed esperienze.
Ci sentiamo quando torni, se vuoi
Ciao
Mauro
Inviato: 14 dic 2005, 23:20
da titano
Per TITANO:
OK so che al catodo della valvola bassa c'e' una resistenza da 1K2 ohm
ma non sapendo che corrente circola come faccio a sapere la tensione di griglia.....?
Originariamente inviato da gserpentino - 14/12/2005 : 16:44:19
Col più classico dei metodi analitici

...vai per tentativi. Fissa un punto plausibile, fai i conti e poi riparti fino ad ottenere un punto plausibile. Con due o tre iterazioni una volta acquisita un po' esperienza dovresti farcela senza problemi.
Se non vuoi fare conti a mano prova con microcap o con tina, prepari lo schema e lanci l'analisi in dc...chiedi aiuto agli esperti del forum, Piergiorgio penso che possa spiegarti come usare tina
Marco
Inviato: 15 dic 2005, 14:03
da MBaudino
Per TITANO:
OK so che al catodo della valvola bassa c'e' una resistenza da 1K2 ohm
ma non sapendo che corrente circola come faccio a sapere la tensione di griglia.....?
Non voglio sostituirmi a Titano, ti do solo qualche info generale.
Ci sono moltissimi software che ti possono aiutare a fare calcoli, tenendo sempre presente che devi avere le idee abbastanza chiare ( relativamente a quanto puo' averle un hobbysta) sul funzionamento dei vari circuiti. Molta documentazione la trovi nella biblioteca e nei progetti di questo sito
Trovi ad es fogli in excel in
http://www.platenspeler.com/homepage/uk_index.html
Poi ci sono sw piu' potenti tipo quelli che vende tubecad.com, il cui sito è comunque ricchissimo di documentazione teorica
Poi ci sono vari simulatori, alcuni potentissimi ma di cui puoi usare solo delle versioni freeware con limitazioni sul numero massimo di componenti, altri meno potenti ma gratuiti. Io uso LTSpice ( detto anche SwitcherCad3) meno flessibile di altri ma freeware. Lo puoi scaricare da
www.linear.com; esiste uno specifico forum di supporto. Su questo forum trovi anche 3d relativi alle librerie di valvole, che in buona parte puoi scaricare dal sito di Duncan. Tutti i software richiedono l' aiuto indispensabile di un poco di studio delle circuitazioni e del buon senso ( puoi prendere cantonate mostruose), ma sono un valido aiuto alla comprensione di quanto leggi o studi.
Un freeware utilissimo per il calcolo degli alimentatori è PSU Designer II, sempre sul sito di Duncan
Ciao
Mauro
PS: ma perchè ti serve un pre che guadagni almeno 15 volte? Hai solo un problema di mettere un controllo di volume ed un selettore di ingressi o hai davvero bisogno di quel guadagno? Magari il buffer a fet presentato da Scarpa (mi pare) o un circuito simile potrebbe andare molto meglio e costare 1/20. Se invece la scelta è dovuta solo al fascino delle lampadine, ti capisco perfettamente.
Inviato: 15 dic 2005, 16:00
da gserpentino
E' dalla eta' di 10 anni (adesso ne ho 38) che sogno di costruire amplificatori a valvole.
Quelle lampadine mi fanno impazzire.
Per cui circa 6 mesi fa mi sono deciso di incominciare a studiare qualche cosa di elettronica.(parto proprio da zero).
Ho incominciato cosi tardi perche' altri hobby mi hanno sempre distratto dall'elettronica.
Detto questo volevo in parallelo a quel poco di studio che riesco a fare, provare a costruire qualche cosa.
Ho deciso cosi di provare con il Lillipre della megaherz.
Sono in possesso di un Opera Audio Consonance M100 SE che ha 2 ingressi ad alto livello (CD e AUX) ed un Line In (con sensibilita piu' alta) adatto quindi ad essere utilizzato con un pre.
Ho deciso di partire con un pre perche' il costo e' piu' basso rispetto ad un finale.
Sono gia' in possesso di tutti i pezzi e sto solo aspettando che il fabbro mi dia una lucidata al telaio.
Poi iniziero' a montare.
ciao
gabriele
Inviato: 15 dic 2005, 16:11
da gluca
Mi ricorda qualcuno ... (cioè me) ...
ENJOY!
Gianluca
PS Teodoro Marinucci ... chi era costui ... a me è sempre piaciuta la matematica. Bel link.
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 15 dic 2005, 17:28
da fscarpa58
l' alimentatore dovrebbe fornire attorno ai 340-345 v
penso addirittura a 315V.
se interessa posso postare il .cir di microcap.
Federico
Inviato: 15 dic 2005, 20:08
da MBaudino
E' dalla eta' di 10 anni (adesso ne ho 38) che sogno di costruire amplificatori a valvole.
Quelle lampadine mi fanno impazzire.
Quindi hai 38-10=28 buoni motivi per realizzare il Lillipre.
Se ne avrai voglia, tanto per verificare i ragionamenti fatti, sarebbe interessante conoscere la tensione a vuoto del secondario AT del trasformatore, la resistenza in continua del primario e del secondario e dell' induttanza. Poi dopo il montaggio potresti misurare tensioni e correnti.
Fammi sapere
Buon lavoro Mauro
Inviato: 16 dic 2005, 15:44
da gserpentino
Tensione a vuoto: ho collegato il TA alla corrente e come da schema fornisce 230V.L'ho fatto costruire apposta cosi.
E' questo che intendevi per tensione a vuoto?
Ho provato inoltre a collegarci una lampada 230V 25W e l'ho lasciato girare per un po. Non ha scaldato. Quindi circolava una corrente di 0,10 A senza problemi...
Come faccio a misurare le 3 resistenze che mi hai suggerito?
Resistenza in continua (corrente continua suppongo) significa che devo costruire la parte di alimentazione e alla fine misurare che cosa di preciso?
gabriele
Inviato: 16 dic 2005, 16:01
da MBaudino
Tensione a vuoto: ho collegato il TA alla corrente e come da schema fornisce 230V.L'ho fatto costruire apposta cosi.
E' questo che intendevi per tensione a vuoto?
Perfetto
Ho provato inoltre a collegarci una lampada 230V 25W e l'ho lasciato girare per un po. Non ha scaldato. Quindi circolava una corrente di 0,10 A senza problemi...
Perfetto
Come faccio a misurare le 3 resistenze che mi hai suggerito?
Resistenza in continua (corrente continua suppongo) significa che devo costruire la parte di alimentazione e alla fine misurare che cosa di preciso?
Con <<Resistenza in continua>> intendo quella misurata applicando una tensione continua alla resistenza e misurando la relativa corrente in continua. Ovvero, facendo passare una corrente continua nota e leggendo la tensione continua ai capi della resistenza (in questo caso l' avvolgimento primario o quelli secondari) In pratica è il lavoro che fa il multimetro (tester) durante la misura delle resistenze. Quindi, semplicemente misura con un tester la resistenza degli avvolgimenti (separatamente, avvolgimento per avvolgimento, ovviamente senza carichi applicati ovvero con tutti iterminali liberi - soprattutto senza attaccare il 220

.
Ciao
Mauro
Inviato: 16 dic 2005, 16:10
da gserpentino
OK, questa sera misurero' le resistenze e poi vi faro' sapere.
Sicuramente quando il pre sara' fatto misurero le verie tensioni e correnti.
ciao
gabriele
Inviato: 16 dic 2005, 17:30
da MBaudino
Tensione a vuoto: ho collegato il TA alla corrente e come da schema fornisce 230V.L'ho fatto costruire apposta cosi.
E' questo che intendevi per tensione a vuoto?
Perfetto
[/quote]
Rivedendo il tutto meno di corsa, forse non è così perfetto ( anche se non è certamente influente, viste le correnti assorbite dalle valvole)
Di solito la tensione indicata per i secondari, non è quella a vuoto ma quella sotto carico (quello nominale, nel tuo caso 0,15 A, per l' anodica nonchè il carico costituito dai filamenti).
Quindi il tuo TA da 230v sotto carico, a vuoto dovrebbe dare una tnsione superiore. Si indica con <<regolazione>> del TA proprio la percentuale di incremento della V fra carico e vuoto. La regolazione varia con la qualità e la potenza del trasformatore; un valore medio per piccoli TA potrebbe essere 10-12%. In pratica, è una conseguenza della resistenza del filo usato per l' avvolgimento.
Ovviamente devi misurare quasi contemporaneamente la V di rete (che non è detto che sia proprio 220 - o comunque quella per la quale è stato calcolato il primario. Ad esempio, la V della rete di dove lavoro è costantemente 235-240V; in altre zone ho visto 215-220 ) Dovresti quindi misurare le tensioni primario e secondario, meglio ripetendo le misure anche con il carico nominale applicato sui secondari - sia AT che filamenti).
Ti fai così un idea se il tuo trasformatoraio ha lavorato bene. In ogni caso non è un vero problema.
Ciao
Mauro
Inviato: 16 dic 2005, 19:33
da gserpentino
Eh gia' non avevo pensato al discorso tensione sotto carico o meno.
Comuque neanche il buon Novarria.
Ho dato a lui lo schema e ha fatto lui il trasformatore.
Evidentemente non ci ha pensato.
Inviato: 16 dic 2005, 20:32
da MBaudino
Evidentemente non ci ha pensato.
Non è detto, il lavoro potrebbe essere ottimo. Tutto dipende da quale era la effettiva tensione sul primario quando tu hai effettuato le prove (presumo che tu non l' abbia misurata, e comunque dubito che tu avessi i filamenti collegati). In fondo, il rapporto di trasformazione è fisso, se avevi meno V sul primario, ne leggevi meno sul secondario
Quando avrai tutti gli elementi, potrai capire se il lavoro di Novarria è stato buono.
In ogni caso:
a) non mi sembra così critica la tensione di alimentazione ( IMHO è comunque bassa), lo stadio funzionerà perfettamente lo stesso
b) l' assorbimento anodico sarà veramente minimo, e quindi Vb+ non dovrebbe variare granchè
c) hai sempre le resistenze di disaccoppiamento su cui agire (al massimo ritocchi la capacità, con uno shunt)
Per l' induttanza cosa hai usato? Anche lei ha la sua resistenza; viste le correnti però non ha grande influenza.
In sintesi, funzionerà tutto perfettamente: al massimo potrai avere un elemento di valutazione del tuo fornitore di TA e avrai fatto un poco di pratica sugli alimentatori ( magari associandolo a pSU Designer per fare un poco di simulazioni, sul genere <cosa capiterebbe se..>
Ciao
Mauro
Inviato: 16 dic 2005, 20:45
da gserpentino
Anche l'induttanza e' stata fatta da Novarria.
Come da schema originale: 5H 200mA.
Approposito una induttanza da 5H che caduta di tensione ha?
Tu dirai che dipende dalla corrente che passa...
Insomma V=R*A nel caso dell'induttanza che formulette c'e'?
Ecco il pre nello stato embrionale, stavo prendendo le misure per i fori.....

Inviato: 16 dic 2005, 21:34
da MBaudino
Approposito una induttanza da 5H che caduta di tensione ha?
Tu dirai che dipende dalla corrente che passa...
Insomma V=R*A nel caso dell'induttanza che formulette c'e'?
La formula è sempre quella ( parlando solo di tensione continua): devi quindi misurare la resistenza sempre con il tester.
Poi moltiplichi per la corrente anodica ( corrente di bias, a riposo) che passa nei due canali contemporaneamente in funzione.
Ovviamente hai lo 'spunto' iniziale di carica dei condensatori dopo l' induttanza. Prova PSU e ti risolvi un sacco di dubbi ( non sara' perfetto, ma è al 100% adeguato allo scopo)
Ciao
Mauro
Inviato: 17 dic 2005, 05:23
da gserpentino
Ho fatto un po di misure con il tester:
primario del TA resistenza da 25 ohm
secondario HT resistenza da 60,5 ohm
secondari filamenti resistenza da 0,7 ohm
La induttanza da 5H ha una resistenza da 125 ohm
E con questo cosa ho capito??
Bho...
gabriele
Inviato: 17 dic 2005, 22:29
da MBaudino
[
Ho fatto un po di misure con il tester:
primario del TA resistenza da 25 ohm
secondario HT resistenza da 60,5 ohm
secondari filamenti resistenza da 0,7 ohm
La induttanza da 5H ha una resistenza da 125 ohm
E con questo cosa ho capito??
I ragionamenti dipendono ovviamente da quale era la tensione al primario quando hai misurato le tensioni al secondario
Se la tensione al primario era di 220 ed al secondario a vuoto di 230v, Novarria ti averebbe fatto un trafo da 217v 0.15A nominali, con regolazione del 6%. Buona la regolazione, sbagliata l' esecuzione nel senso che non è quello che gli avevi chiesto (anche se ininfluente)
In pratica, supponendo che fossero 220 al primario, il rapporto di trasformazione fra primario e secondarioAT è a=230/220 (a vuoto).
La resistenza del primario, riflessa sul secondario è pari ad a*25ohm= 230/220*25= 26.2 ohm . La resistenza totale del secondario sarà di 60.5+26.2= 87 ohm circa. Ogni 100 mA assorbiti, la tensione del secondario ti varia di circa 8.7 v, che per 0.15A nominali fanno 13volt. Quindi, 230 volt a vuoto - 13 volt all' assorbimento nominale fanno i 217v sotto carico che ti avevo detto all' inizio. Poichè il tuo circuito assorbirà pochi milliampere, la caduta di tensione sarà del tutto ininfluente.
Il tutto trascurando il secondario dei filamenti.
Nello schema della Megahertz vedo una resistenza di 330K+220K per scaricare i condensatori elettrolitici dell' alta tensione. La corrente di scarica è un pochino bassa (< 0,6 mA). Potrebbe essere prudente diminuire il valore delle 2 resistenze; secondo alcuni (mi pare Nardi) quando si riferisce il filamento della valvola alta ad una tensione intermedia fra massa e Vb+, bisogna usare correnti non troppo basse. Nel dubbio dimezzerei o ridurrei di un terzo i valori delle 2 resistenze.
Ciao
Mauro
Inviato: 19 dic 2005, 22:36
da gserpentino
Sei sicuro che le due resistenze da te segnalate servano a scaricare i cond dell'alta tensione?
Quella da 330K collegata alla HT dopo il cond da 470 microfarad
non va a massa (almeno cosimi sembra) ma e' collegata al filamento valvola alta.
Inviato: 20 dic 2005, 00:13
da MBaudino
Sei sicuro che le due resistenze da te segnalate servano a scaricare i cond dell'alta tensione?
Quella da 330K collegata alla HT dopo il cond da 470 microfarad
non va a massa (almeno cosimi sembra) ma e' collegata al filamento valvola alta.
Quella da 330 è collegata al filamento della valvola ''alta'' e di qui', tramite la 220K a massa. Ovvero le due resistenze sono in serie; quindi il condensatore da 470 micro ha in parallelo una resistenza da 220+330K=550Kohm che lo scarica a massa. Attraverso i 550K, durante il funzionamento del pre, passano circa 330V/550Kohm= 0,6 mA. Quando spegni il pre, le valvole per alcuni secondi conducono ancora, scaricando parzialmente il condensatore: a sensazione la V+ si abbassa a 200-250v; di li in poi è la resistenza da 550K a scaricare TUTTI i condensatori elettrolitici, alcuni attraverso le rispettive resistenze (o Rdc dell' induttanza) come visibile nel circuito. Puoi esercitarti a fare i conti con la costante di tempo e vedere come cala la tensione nel tempo.
Le due resistenze, inoltre, durante il normale funzionamento, fanno da partitore resistivo. Il nodo centrale fra le cue resistenze avrà rispetto a massa una tensione di circa 130 v ( V+ in quel punto diviso 550K moltiplicato 220K) che è la tensione a cui è 'riferito' il filamento della valvola alta. Per quello che mi ricordo, nei totem il filamento della valvola alta dovrebbe essere (rispetto a massa) ad una tensione prossima a quella del catodo (meglio se leggermente positiva) per prevenire rumori, oscillazioni ecc.. Invece in questo caso la Vf è circa 80V AL DI SOTTO rispetto alla Vk (che sono comunque molto meno dei 200 V max ammessi dai datasheet). Quindi forse mi ricordo male : chiederei lumi a QUELLI BRAVI.
Riducendo della stessa percentuale le due resistenze, non modifichi la tensione vista tra filamento alto e terra (e quindi fra filamento e catodo) ma aumenti la corrente di scarica dei condensatori.
Su quale rivista è stato pubblicato qs schema?? Volevo leggere l' articolo.
Ciao
Mauro
Inviato: 20 dic 2005, 03:26
da gserpentino
Ho trovato questo schema sul sito della megaherz (
www.megaherz.it)
poi e' stato costruito a questo link
http://www.autocostruire.it/modules.php ... cle&sid=45
e a questo link
http://www.audiocostruzioni.com/a_d/ele ... ahertz.htm
Dicono inoltre che sia stato presentato su Costruire HiFi ma non so a che numero.
Inviato: 27 dic 2005, 16:05
da gserpentino
Ci provo, ma non garantisco.
In funzione della resistenza del trasformatore e dell' induttanza e della reale corrente assorbita dai tubi, l' alimentatore dovrebbe fornire attorno ai 340-345 v
In queste condizioni, per il mu-follower a me risulterebbe una corrente nei tubi di soli 3.5 mA, dato l' alto valore della R da 22K. Corrisponderebbe un bias alle griglie di circa -4.3v. La griglia alta dovrebbe essere a circa 210 V da massa
Le tensioni anodo-catodo (per ogni triodo) dovrebbero essere di circa 130v
In pratica, mi sembrerebbe bassina la tensione di alimentazione. Di norma sui totem con 6SN7 ho visto usare Vb+ di crica 450v, anzichè 350.
Non ti fidare di quanto ti ho detto
Ciao
Mauro
Originally posted by MBaudino - 14/12/2005 : 12:33:33
Mbaudino ciao,
ho rifatto i calcoli e sembra proprio che tu ci abbia preso.
Anche a me vengono gli stessi risultati.
Ora volevo chiedervi come disegnare la retta di carico di codesto circuito.
Dato per scontato che deve passare per il punto di lavoro che sembra essere 130V 3,5 mA a questo punto devo trovare un'altro punto per disegnare la retta di carico statica.
Ho dei dubbi pero' visto che non e' il classico SE , come faccio a scegliere un'altro punto?
gabriele
Inviato: 27 dic 2005, 19:36
da MBaudino
ho rifatto i calcoli e sembra proprio che tu ci abbia preso.
Anche a me vengono gli stessi risultati.
Ora volevo chiedervi come disegnare la retta di carico di codesto circuito.
Ciao, secondo me, fra me e te non ne facciamo uno sano (nel senso che sommando le nostre ignoranze non facciamo uno esperto); penso che sia meglio che Plovati (il quale ha sicuramente le idee molto piu' chiare di noi) continui il suo discorso sulle rette di carico: si sa spiegare molto bene, cosa che in genere è anche piu' importante di quanto si sa.
Ciao
Mauro
Inviato: 27 dic 2005, 19:45
da MBaudino
Giusto per curiosità, hai fatto le misure del trafo Novarria a vuoto e sotto carico (carico nominale, possibilmente AT+filamenti), misurando anche la tensione al primario? Tanto per farsi un idea di Novarria.:o
Ciao
Mauro
Inviato: 27 dic 2005, 20:08
da gserpentino
Giusto per curiosità, hai fatto le misure del trafo Novarria a vuoto e sotto carico (carico nominale, possibilmente AT+filamenti), misurando anche la tensione al primario? Tanto per farsi un idea di Novarria.:o
Ciao, secondo me, fra me e te non ne facciamo uno sano (nel senso che sommando le nostre ignoranze non facciamo uno esperto);
Ciao
Mauro
Originally posted by MBaudino - 27/12/2005 : 13:45:01
Pienamente d'accordo sul discorso del sano...
Dove vivi?
Le tensioni del trsformatore mi sembrava di avertele gia' data....comunque 220 il primario , 230 il secondario HT
6,3 V un filamento e 6V l'altro.
Per fare le misure sotto carico devo costruire l'ampli.
Per fare questo sto aspettando che il fabbro mi restituisca il telaio debitamente forato.
Inviato: 27 dic 2005, 20:31
da MBaudino
Dove vivi?
Le tensioni del trsformatore mi sembrava di avertele gia' data....comunque 220 il primario , 230 il secondario HT
6,3 V un filamento e 6V l'altro.
Per fare le misure sotto carico devo costruire l'ampli.
Vivo a Torino.
Il thread ha un sacco di post, forse mi sono perso qualche cosa: ho trovato la tua misura della tensione a vuoto (230V), ma senza riferimenti alla tensione al primario.
Ho letto che sotto carico ( lampadina da 25W, quindi circa 0,1A) non scalda ma non mi sembra che hai riportato la tensione misurata.
Per avere un idea di come Novarria ti ha fatto questo trafo , bisognerebbe fare una misura quasi contemporanea delle tensioni al primario ed ai secondari dei filamenti. I secondari devono essere caricati con assorbimenti nominali ( quindi con la lampadina da 25w per l' AT e con almeno i filamenti delle due valvole inseriti).
Con il circuito montato, se la corrente anodica è quella calcolata, dovresti avere un assorbimento bassissimo sull' AT (diciamo meno di 10mA totali) e quindi con il secondario pochissimo caricato.
Diciamo che la misura che ti ho proposto non serve a nulla per il tuo circuito specifico (che funzionerà benissimo comunque vadano le tensioni): potrebbe solo servire a capire se Novarria ti ha fornito un trasformatore corrispondente o meno alle specifiche: servirebbe ad avere un idea di massima della corrispondenza fra ordine e fornitura per questo specifico caso, e relativamente ai soli parametri tensione - corrente (non certo a valutare la qualità complessiva della fornitura, tanto meno quella di altre forniture). Una semplice curiosità.
Ciao
Mauro
Inviato: 27 dic 2005, 20:52
da gserpentino
Dove vivi?
Le tensioni del trsformatore mi sembrava di avertele gia' data....comunque 220 il primario , 230 il secondario HT
6,3 V un filamento e 6V l'altro.
Per fare le misure sotto carico devo costruire l'ampli.
Vivo a Torino.
Il thread ha un sacco di post, forse mi sono perso qualche cosa: ho trovato la tua misura della tensione a vuoto (230V), ma senza riferimenti alla tensione al primario.
Ho letto che sotto carico ( lampadina da 25W, quindi circa 0,1A) non scalda ma non mi sembra che hai riportato la tensione misurata.
Per avere un idea di come Novarria ti ha fatto questo trafo , bisognerebbe fare una misura quasi contemporanea delle tensioni al primario ed ai secondari dei filamenti. I secondari devono essere caricati con assorbimenti nominali ( quindi con la lampadina da 25w per l' AT e con almeno i filamenti delle due valvole inseriti).
Con il circuito montato, se la corrente anodica è quella calcolata, dovresti avere un assorbimento bassissimo sull' AT (diciamo meno di 10mA totali) e quindi con il secondario pochissimo caricato.
Diciamo che la misura che ti ho proposto non serve a nulla per il tuo circuito specifico (che funzionerà benissimo comunque vadano le tensioni): potrebbe solo servire a capire se Novarria ti ha fornito un trasformatore corrispondente o meno alle specifiche: servirebbe ad avere un idea di massima della corrispondenza fra ordine e fornitura per questo specifico caso, e relativamente ai soli parametri tensione - corrente (non certo a valutare la qualità complessiva della fornitura, tanto meno quella di altre forniture). Una semplice curiosità.
Ciao
Mauro
Originally posted by MBaudino - 27/12/2005 : 14:31:38
Peccato se vivevi a Milano facevamo due sbandati

che tentano di capirci qualche cosa anche se tu sicuramente di piu' di me ci capisci....(con simpatia)
La prova della lampadina l'ho fatta su suggerimento di un amico.
Mbaudino, fno a sei mesi fa non sapevo assolutamente nulla di condensatori resistenze e quant'altro.
Li conoscevo solo di nome per cui non sono in grado di farmi venire in mente prove particolari al momento.
In effetti non ho pensato a lampadina accesa di misurare la tensione.
Posso solo dirti che uno dei due secondari dei filamenti ha un valore piu basso di quello che dovrebbe essere il valore corretto.
Inoltre poiche avevo inviato lo schema direttamente a Novarria mi sono fidato ciecamente di lui e credo di aver fatto male perche alcuni condensatori erano di valore errato...
Inviato: 02 gen 2006, 00:23
da plovati
Ho grandi difficoltà a mettere giù gli schemi col PC, a mano ci metterei 5 minuti...
Comunque per il calcolo del punto di lavoro di un SRPP (o mu Follower), si puo' seguire il metodo grafico già utilizzato in un altro post.
(
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=296)
Provo a descrivere a parole, poi se qualcuno vuole mettere in bella benvenga. Partendo dalla retta di carico per la valvola bassa con una Rk di 1,2kohm

bisogna riconoscere che la retta di carico rossa, tipicamente resistiva non è più adatta perchè nel caso di un SRPP il carico è asua volta un elemento non lineare.
Per farla breve prendiamo ad esempio il SRPP con due resistenze da 1,2kohm e carico molto alto. A questo punto si riconosce facilmente che il carico della valvola bassa è la copia della stessa configurazione inferiore e avrà pertanto la stessa caratteristica I-V (in verde nella figura sopra).
Ma come sovrapporle? Bisogna riconoscere che valgono le seguenti equazioni, chiamando con b la valvola bassa e a la valvola alta:
Iaa=Iab (dove Ia è la corrente anodica)
Vout=Vaa=Vb-Vab (dove Va è la tensione anodica e Vb la tensione di alimentazione)
Per semplificazione nelle equazioni precedenti è stata trascurata Vgk di tutte le valvole essendo molto più piccola della tensione Vak (qualche volt contro centinaia di volt).
A questo punto, essendo Vout il punto comune e poichè la corrente è la stessa nei due pezzi del circuito, si possono sovrapporre le due curve IV a parità di corrente, avendo l'accortezza di invertire sul piano orizzontale la tensione della valvola superiore (-Vab) e di traslare la sua origine della tensione di alimentazione (Vb), rappresentando in maniera grafica la condizione Vout=Vb-Vab.
Il grafico risultante è il seguente:
il punto di lavoro statico è determinato dall'incontro delle due curve. A parte la difficoltà di leggere, siamo sui 4,qualcosa mA e 170V circa.
Se qualcuno vuole divertirsi, in maniera grafica si può anche ricavare per punti la curva di carico in condizioni di segnale, e si puo' capire visivamente come opera lo stadio SRPP, cosa che le formule fanno fatica a far vedere con la stesso impatto di un grafico.
_________
Piergiorgio
Inviato: 15 gen 2006, 05:22
da skitch
Salve a tutti,mi sono appena iscritto a questo forum ed anch'io sono alle prime armi in questo affascinante mondo.Ho voluto iniziare a realizzare una cosa semplice partendo da un pre ed ho seguito lo schema di lillipre apportando alcune modifiche ed iniziare ad imparare.La prima modifica è stata quella di raddrizzare la tensione anodica con una valvola (5U4) anzichè utilizzare un ponte diodi.La seconda,quella di raddrizzare e stabilizzare,tramite lm317,la tensione ai filamente delle 6SN7 (Electro-harmonix) togliendo tutti i riferimenti del negativi per entrambe le valvole.Dopo aver letto questa discussione però mi sorge un dubbio...sono proprio necessari quei riferimenti per rendere stabile il circuito?Questo è il link alla mia realizzazione
http://www.aibs.it/AibsForum/viewtopic.php?t=311
Inviato: 15 gen 2006, 20:16
da skitch
Questo è lo schema che ho usato per raddrizzare e stabilizzare la tensione ai filamenti delle valvole

Inviato: 15 gen 2006, 22:28
da plovati
Ciao,
i riferimenti del filamento non sono indispensabili: sono vitali!
Se non li metti ti puo' andare tutto bene poi all'improvviso senza un perchè apparente ti salta il tweeter.
Se poi hai sostituito i diodi con una raddrizzatrice a vuoto senza cambiare tensione del trasformatore di anodica, hai in realtà cambiato le condizioni di lavoro della valvola amplificatrice. Dovresti ritoccare la polarizzazione con un minimo di calcoli (la metodologia è discusas nei post precedenti)
_________
Piergiorgio
Inviato: 15 gen 2006, 22:43
da skitch
Ciao,questo è lo schema con la valvola raddrizzatrice,i valori di tensione sono stati aumentati rispetto allo schema originale,da 230Volt a 250Volt

Inviato: 15 gen 2006, 22:48
da skitch
Avendo raddrizzato la tensione ai filamenti,posso seguire ugualmente lo schema per i valori ed i collegamenti dei componenti che danno il riferimento?
Inviato: 31 gen 2006, 00:49
da gserpentino
Fantastico....!!!!
Ho finito di assemblare il preamplificatore, su progetto megahertz...
Il mio primo pre valvolare e primo in assoluto.
E' andato al primo colpo senza neanche un ronzio..!!!
Sono troppo contento.
Fra un po vi inviero un post con i dettagli.
ciao e grazie a tutti per i conigli....
gabriele
Inviato: 31 gen 2006, 01:25
da titano
Fra un po vi inviero un post con i dettagli.
ciao e grazie a tutti per i conigli....
gabriele
Bravo Gabriele, siamo curiosi di vedere le foto.
Solo una curiosità... non ho capito di che CONIGLI parli
Marco
Inviato: 31 gen 2006, 01:57
da mrttg
Fra un po vi inviero un post con i dettagli.
ciao e grazie a tutti per i conigli....

Complimenti per il successo che sia nata una nuova razza di "conigli" audiofili ed autocostruttori... se è vero ti ospitano a Quark!!!
Ciao Mrttg
Inviato: 31 gen 2006, 03:02
da gserpentino
Grazie,
per i conigli preferte la foto del davanti o del di dietro...??
Va be , ero di fretta e non ho ricontrollato la mail , ma anche voi...... basta un errorino che subito giu' mazzate....
Comunque le tensioni che erano state calcolate all'inizio di questo post erano + o - giuste.
Sull'anodo della valvola alta 316 V e circa 3 mA di corrente.
gabriele
Inviato: 31 gen 2006, 03:13
da mrttg
Grazie,
per i conigli preferte la foto del davanti o del di dietro...??
Va be , ero di fretta e non ho ricontrollato la mail , ma anche voi...... basta un errorino che subito giu' mazzate....
Dai piantala di fare la vittima

altrimenti per festeggiare il successo ti tocca di pagare la pizza virtuale a TUTTI!!!
Ah le foto dei Con(s)igli preferibilmente laterali dopo averli toelettati!!!
Ciao Mrttg
Inviato: 31 gen 2006, 04:32
da vexator
ti tocca di pagare la pizza virtuale a TUTTI!!!
pizza virtuale? cos'è? e soprattutto come si fa a pagarla?
Giovanni
MEMENTO AVDERE SEMPER
Inviato: 01 feb 2006, 02:07
da mrttg
ti tocca di pagare la pizza virtuale a TUTTI!!!
pizza virtuale? cos'è? e soprattutto come si fa a pagarla?
Era una cosa inventata al momento... comunque esistono catene di pizzerie d' asporto assai diffuse un modo di organizzare un sistema di buoni da spendere :p se qualcuno paga lo troviamo molto velocemente... il mangiare a sbafo aguzza l' ingegno!!!
PS: ormai visto quanto sono famosi i conigli meriterebbero un posto negli smilies!!!
Ciao
Inviato: 01 feb 2006, 13:34
da no_nfb
pizza virtuale? cos'è? e soprattutto come si fa a pagarla?
Giovanni
E' molto semplice.......devi inserire 5 Euro nel floppy del tuo PC
e poi ..... Inviare.

Inviato: 01 feb 2006, 23:43
da gserpentino
Torniamo alla cose serie...

)
Qalcuno sa dove recuperare delle manopole da inserire
sul pot del volume e del selettore ingressi?
Inviato: 02 feb 2006, 00:04
da clane
Inviato: 02 feb 2006, 01:28
da tnt76
Ciao a tutti.
Anche io sono un novizio e sono giunto in questo forum proprio alla ricerca di informazioni sul pre in oggetto.
Il pre ormai è quasi finito, manca giusto qualche cablaggio. In realtà ho applicato alcune modifiche rispetto allo schema della megahertz, in particolare sull'alimentazione, visto che avevo dei componenti da recuperare.
Il pre andrà a pilotare un finale classe A realizzato con mosfet (un source follower), mi chiedevo qual'era il miglior valore per la resistenza di uscita considerando che il finale ha una resistenza di ingresso di circa 47k.
Sempre simulando con LTSpice inoltre ho notato che diminuendo il valore delle resistene di catodo (incrementando quindi la corrente) ottengo minore distorsione (circa 0.08% con 1 VPP in ingresso ed un guadagno di circa 20dB)
Per adesso il pre è realizzato con resistenze catodiche di 1k, ma sono curioso di provare a dimezzarle (metterei in parallelo altre resistenze da 1k), cosa ne pensate? ovviamente adeguerei anche la resistenza da 22k.
Inviato: 02 feb 2006, 20:16
da gionni
Fatti una retta di carico, così vedi cosa succede.
Giovanni
Inviato: 02 feb 2006, 22:43
da gserpentino
Per tornare alla schema originale....
Ho fatto delle misure di tensione all'uscita.
Mi da con il potenziometro a palla...3,7V
Per cui collegando un altoparlante da 8 ohm mi darebbe
circa 1,6 Watt di potenza....
Quasi questo pre si puo' usare come finale....
Inviato: 02 feb 2006, 23:02
da MBaudino
Mi da con il potenziometro a palla...3,7V
Per cui collegando un altoparlante da 8 ohm mi darebbe
circa 1,6 Watt di potenza....
Quasi questo pre si puo' usare come finale....
; ) Frena l' entusiasmo... probabilmente hai misurato la tensione senza carico applicato.... o sbaglio ?
Comincia a mettere una resistenza da 1000 ohm e vedrai il valore scendere e la distorsione salire. Con 8 ohm la vedo dura....
Mauro
Inviato: 03 feb 2006, 00:26
da gserpentino
Si , era senza carico....
Be , comunque fra un po partiro' con la costruzione
del Musicale....sempre megahertz....
Oramai mi sono affezionato........
Devo dire che il pre va che e' veramente un gioiello...
Non si sente neanche un minimo ronzio , incredibile...
Su questo pre ho provato a montare anche le 6SN7 EH che su un'altro integrato che mi hanno costruito ronzano.
Qui vanno perfette.
Probabilmente sull'altro integrato hanno una tensione troppo
bassa perche' le fanno lavorare con circa 90 V tra anodo a catodo.
Mbaudino, ricordi che all'inizio di questo post avevamo calcolato le varie tensioni di questo pre?
Bene, non ci siamo andati molto lontani.
Sono leggermente piu' basse ma + o - erano giuste e il trasformatore di Novarria va benissimo.
Non scalda per nulla.
ciao
gabriele
Inviato: 03 feb 2006, 00:43
da MBaudino
Mbaudino, ricordi che all'inizio di questo post avevamo calcolato le varie tensioni di questo pre?
Bene, non ci siamo andati molto lontani.
Potresti misurare le tensioni sotto carico del trafo Novarria, giusto per chiudere il vecchio discorso
Ciao, bravissimo. Complimenti. Vedo che l' entusiasmo è esploso
Mauro
Inviato: 03 feb 2006, 00:53
da mrttg
Mbaudino, ricordi che all'inizio di questo post avevamo calcolato le varie tensioni di questo pre?
Bene, non ci siamo andati molto lontani.
Potresti misurare le tensioni sotto carico del trafo Novarria, giusto per chiudere il vecchio discorso
Ciao, bravissimo. Complimenti. Vedo che l' entusiasmo è esploso
Mauro
Se ne hai voglia sarebbero interessanti la resistenza del primario e quella del secondario!!
Mrttg
Inviato: 03 feb 2006, 04:15
da gserpentino
Domani se trovo il tempo misuro le tensioni sotto carico.
Le resistenze le avevo gia misurate , vediamo se ritrovo il post.
Eccole qua:
Ho fatto un po di misure con il tester:
primario del TA resistenza da 25 ohm
secondario HT resistenza da 60,5 ohm
secondari filamenti resistenza da 0,7 ohm
La induttanza da 5H ha una resistenza da 125 ohm
ciao gabriele
Inviato: 03 feb 2006, 04:16
da gserpentino
Approposito , in base a che cosa si sceglie il valore dell'induttanza?
In questo caso da 5 Henry ....
Inviato: 03 feb 2006, 05:43
da nebbioso
Approposito , in base a che cosa si sceglie il valore dell'induttanza?
In questo caso da 5 Henry ....
Originariamente inviato da gserpentino - 02/02/2006 : 22:16:54
In base a quanto vuoi attenuare il ronzio presente sul primo condensatore di filtro.
Vedi in queto sito: "RISORSE" - "BIBLIOTECA" - "RADIOTRON" capitoli "Filtering and hum " (per i criteri di scelta del valore dell'induttanza) e il precedente: "Rectification" per la valutazione del ronzio sul primo condensatore.
Ciao.
Antonino
Inviato: 03 feb 2006, 21:51
da gserpentino
Una cosa dell mu-follower pero' non ho ancora capito.
Quando entra un segnale con semionda positiva la valvola bassa tende a far passare piu' corente quindi la tensione sull'anodo diminuisce.
Di conseguenza la griglia della valvola alta diventa piu' negativa facendo cosi passare meno corrente.
Per cui la valvola bassa fa aumentare la corrente e la valvola alta la fa diminuire.
Detto cosi' sembra che le due valvole si diano fastidio.
Invecie la teoria dice che dovrebbero aiutarsi a dare piu corrente.
???
gabriele
Inviato: 03 feb 2006, 23:41
da plovati
In realtà ti sei già risposto da solo.
La corrente bassa cresce, la corrente alta cala (effetto push-pull): quindi la corrente di SEGNALE (segnale=variazione), essendo la difefrenza sarà doppia che nel caso di una singola valvola.
se infatti abbiamo un deltaI dovuto al segnale applicato in griglia, avremo:
Ialta=deltaI
Ibassa=-deltaI
Isegnale=Ialta - Ibassa= deltaI - ( - deltaI) =2*deltaI
_________
Piergiorgio
Inviato: 04 feb 2006, 05:18
da gserpentino
Piergiorgio,
perche' dici essendo la differenza?
Perche' differenza e non somma?
Scusa per le domande banali....
gabriele
Inviato: 04 feb 2006, 15:15
da plovati
Guarda qui
http://www.audiofaidate.org/materiale/5 ... caBase.pdf
alla voce legge di kirchoff delle correnti.
Lo stadio SRPP a dispetto dell'apparente semplicità è intrigante perchè utilizza la topologia al meglio. Per contrappunto, il nodo di uscita dove si compie il bilancio di redistribuzione delle correnti tra il carico e le due valvole è responsabile anche del comportamento di uscita dello stadio (resistenza d'uscita, distorsione) al variare dell'impedenza di carico.
La corrente di uscita fa variare la tensione di uscita che a sua volta sposta il punto di lavoro delle due valvole. Per questo spesso si analizza lo SRPP a carico 0 e infinito, per evitare queste interazioni.
_________
Piergiorgio
Inviato: 06 feb 2006, 20:56
da gserpentino
Eccolo qui il mio pre.
Sto aspettando le due manopole e poi e' finito.
Cosa ne dite?
Devo rivedere qualche cosa esteticamente eh??
ciao
gabriele
Inviato: 06 feb 2006, 21:40
da tnt76
E' molto bello, complimenti.
Appena l'avrò finito posterò una foto del mio pre, ma già premetto che non sarà cosi bello

Inviato: 07 feb 2006, 19:50
da gserpentino
La lampadina che ho utilizzato per segnalare l'accensione funziona con la 220 alternata.
L'ho collegata in parallelo appena dopo l'interruttore di accensione.
Da spento ha un leggero sfarfallio che si vede solo di sera con poca luce.
Se tolgo la spina questo leggero sfarfallio sparisce.
E' meglio collegarla in serie?
Come mai secondo voi questo sfarfallio?
Ovviamente tutto questo ad interruttore spento.
gabriele
Inviato: 07 feb 2006, 20:49
da MBaudino
Come mai secondo voi questo sfarfallio?
Ovviamente tutto questo ad interruttore spento.
L' interruttore è bipolare? (cioè ti sconnette sia neutro che fase??)
Campi elettromagnetici intensi a casa tua?
Prova a mettere in parallelo al neon una R da 100-200K
Mauro
Inviato: 07 feb 2006, 23:28
da gserpentino
Interrutore unipolare.
Interrompe solo uno dei due fili che arriva dalla rete elettrica.
Se metto la lampadina in serie anziche' in parallelo potrebbe cambiare qualche cosa?
Inviato: 07 feb 2006, 23:42
da MBaudino
Interrutore unipolare.
Interrompe solo uno dei due fili che arriva dalla rete elettrica.
Se metto la lampadina in serie anziche' in parallelo potrebbe cambiare qualche cosa?
Originariamente inviato da gserpentino - 07/02/2006 : 17:28:29
:o in serie a cosa????
Il neon (se è da 220) non puoi che metterlo in parallelo, a meno che tu voglia fare uno stabilizzatore di tensione .... tipo come con le 0A2 ecc.
Intanto direi dhe non c'è pericolo e l' effetto ottico può essere gradevole
Credo che il conduttore non interrotto dall' ''interruttore'' capti un campo elettrico sufficiente ad accendere debolmente il neon. Puoi provare ad invertire la spina nella presa (se non l' hai già fatto) o a mettere un interruttore bipolare o a mettere una R adeguata in parallelo al neon. Altro non mi viene in mente (non penso che i filtri servano).
Meglio aspettare un parere piu' esperto del mio.
Ciao
Mauro
Inviato: 07 feb 2006, 23:51
da gserpentino
Mbaudino ma perche' parli di neon?
E' la piccola lampadina che viene posta sul frontale che si accende quando metti l'interruttore su on.
Al momento e' collegata in parallelo ai cavi di alimentazione uno dei quali esce dall'interrutore di accensione.
Inviato: 08 feb 2006, 00:19
da MBaudino
Mbaudino ma perche' parli di neon?
E' la piccola lampadina che viene posta sul frontale che si accende quando metti l'interruttore su on.
Al momento e' collegata in parallelo ai cavi di alimentazione uno dei quali esce dall'interrutore di accensione.
Di solito le lampade spia sono dei micro bulbetti al neon, che come tutti i neon hanno una qualche tendenza ad autoilluminarsi in presenza di un campo elettrico o di trascurabili dispersioni ( vedi i cacciavite cercafase)
Se è una lampadina ad incandescenza ( a 220 v??) ed ha la tendenza ad illuminarsi con interruttore spento, vuol dire che il tuo interruttore è in pessime condizioni ed ha una grossa dispersione. Da buttare.
Per vedere se è un neon o una lampada ad incandescenza, prova con il tester: se è ad incandescenza avrà una resistenza di 300-1000 ohm, se è al neon avrà una resistenza praticamente infinita.
Ciao Mauro
Inviato: 08 feb 2006, 15:50
da gserpentino
Ho girato la spina nella presa cioe' ho invertito fase con neutro e la lampadina non flippa piu'.
Se hai tempo e voglia potresti spiegarmi meglio il discorso del neon come stabilizzatore di tensione?
ciao
gabriele
Inviato: 08 feb 2006, 16:12
da MBaudino
Ho girato la spina nella presa cioe' ho invertito fase con neutro e la lampadina non flippa piu'.
Se hai tempo e voglia potresti spiegarmi meglio il discorso del neon come stabilizzatore di tensione?
ciao
gabriele
Originariamente inviato da gserpentino - 08/02/2006 : 09:50:34
http://en.wikipedia.org/wiki/Neon_lamp
http://hypertextbook.com/facts/2004/PhilipYeung.shtml
http://www.geocities.com/mistertippy/co ... lamps.html
http://www.du.edu/~etuttle/electron/elect9.htm
So poco e quel poco te lo trascrivo. Le lampade al neon iniziano a condurre da una certa tensione in su, in genere dai 60-70v: dipende dal tipo di gas, dalla pressione e quanto altro. Si comportano quindi di massima come uno zener ( anni fa si diceva che gli zener si comportano come la lampade al neon
I tubi 'regolatori' sono neon opportunamente studiati e realizzati ( vedi tubi 0A2, 0B2 ecc.) per avere la massima riproducibilità, stabilità, basso rumore ecc.
Non ho mai usato allo scopo i normali bulbi al neon, ma con google troverai un sacco di esempi.
Ciao, il tuo pre è veramente un bel lavoro
Mauro
Inviato: 08 feb 2006, 17:18
da gserpentino
Grazie per i complimenti.
Ho messo anche le manopoline per regolazione volume e selezione ingressi.
Le ho prese su autocostruire e sono molto belle.
Inviato: 08 feb 2006, 18:45
da MBaudino
.
Ho messo anche ....
Quando è finito finito finito .... metti in un post la foto 'ufficiale'. Se poi corredi con tutte le misure elettriche che puoi fare, impressioni d' ascolto dopo rodaggio e quant' altro, questo 3d andrà in archivio con tutte le info utili per nuove realizzazioni.
Ciao ciao :p
Mauro
Inviato: 08 feb 2006, 20:08
da gserpentino
ok.
Inviato: 20 feb 2006, 19:44
da gserpentino
Ecco la foto ufficiale e un breve commento.
Purtroppo mi sono perso la foto del circuito.
Appena trovo tempo la rifaccio.
Ed ecco un breve commento:
Ho finalmente portato a termine la costruzione del mio Pre valvolare.
Ho scelto lo schema della megahertz, il lillipre.
Il trasformatore e l’induttanza me le sono fatte fare da Elettronica Novarria.
Il telaio e’ stato fatto da un fabbro che vive vicino a casa mia ad Assago.
Un po’ della componentistica l’ho presa presso Rs Components
www.rs-components.it
Un’altra parte l’ho presa su
www.autocostruire.it.
Mentre il restante l’ho presa da un ingrosso a Corsico che si chiama
Fontana componenti.
E’ il mio primo apparecchio valvolare e il circuito, completamente cablato
in aria, non e’ dei piu’ puliti anzi , mi e’ venuto un po’ confuso ma devo
dire che suona bene.
Per quanto riguarda i dettagli tecnici ho rilevato circa 3 milli ampere di corrente
circolante fra le valvole.
Sull’anodo della valvola alta ho rilevato circa 316 volt.
Il catodo della valvola alta e’ a 196 V.
Se non ricordo male il catodo della valvola bassa e’ a circa 3,5 V
mentre l’anodo valvola bassa a circa 125 V.
Le misure non sono precisissime e sto andando un po’ a memoria.
Quindi la differenza di potenziale tra anodo e catodo a cui lavorano le valvole e’ di 120 V.
Il circuito si chiama , da quanto detto da piu’ esperti di me, Mu-Follower che e’
una evoluzione del classico SRPP, Shunt Regulated Push Pull.
ciao
gabriele
Inviato: 04 set 2007, 23:17
da teodorom
Se è per quello sono ancora vivo (brrrrr !).
Solo che studio cose "strane" (anche se pur sempre nell'ambito AUDIO) e difficilmente comunicabili.
Saluti a tutti
Teodoro MArinucci
Teodoro