Pagina 1 di 1

Inviato: 18 lug 2007, 18:07
da zoidberg
Ho letto che le alimentazioni regolate si prestano piuttosto bene per l'anodica di triodi in classe a

Cosa ne pensate?
Pro, contro?

Inviato: 18 lug 2007, 23:53
da madlifox
La regolazione sulle alimentazioni è una pratica non scevra da pericoli: dal momento che l'alimentatore si trova in serie al tubo finale, gli deve fornire tutta la corrente necessaria e se questo non è possibile diventa una fonte di distorsione. Paradossalmente l'alimentatore deve possedere una capacità di erogazione in termini di velocità di risposta in corrente e in tensione superiore a quella di cui è capace il tubo finale stesso col suo sistema di pilotaggio, per non influenzare il suono. Per questo motivo normalmente la regolazione è accuratamente evitata dai progettisti, perché la sua realizzazione corretta comporterebbe una complicazione della circuitazione ed un costo praticamente doppio dell'amplificatore. La dissipazione sarebbe notevole, dal momento che la classe A ha un assorbimento costante, indipendente dal segnale. Se si tratta di un amplificatore in classe A push-pull, intrinsecamente meno sensibile al ripple, è sufficiente un filtro a pi greco, mentre se si tratta di un single ended, un doppio pi greco accuratamente studiato e ingegnerizzato (disposizione e orientamento delle induttanze) garantisce una adeguata silenziosità. Ciao a tutti. Luca

Inviato: 19 lug 2007, 00:46
da Giaime
Ciao Luca!
Paradossalmente l'alimentatore deve possedere una capacità di erogazione in termini di velocità di risposta in corrente e in tensione superiore a quella di cui è capace il tubo finale stesso col suo sistema di pilotaggio, per non influenzare il suono.
Questo è vero dove il carico cambia dinamicamente: in un classe A l'assorbimento medio è costante ; ) quindi l'impedenza d'uscita del regolatore (la sua variazione con la frequenza) perde importanza...
Per questo motivo normalmente la regolazione è accuratamente evitata dai progettisti, perché la sua realizzazione corretta comporterebbe una complicazione della circuitazione ed un costo praticamente doppio dell'amplificatore.
Sul discorso dei costi ti seguo, aggiungiamo anche che molti "progettisti" :x non saprebbero neanche progettarlo correttamente un regolatore allo stato dell'arte.
La dissipazione sarebbe notevole, dal momento che la classe A ha un assorbimento costante, indipendente dal segnale.
Le due cose non sono correlate. Prima di tutto, in classe A un dispositivo attivo assorbe una corrente media costante, non istantaneamente, ma di questo si occupa l'ultimo condensatore di filtraggio sull'alimentazione che comunque va messo, a meno che il regolatore non abbia impedenza d'uscita bassissima. Secondariamente, il fatto che il carico sia costante non implica un'elevata dissipazione nel regolatore, anzi esattamente il contrario! ; )

Se il carico è costante il regolatore può lavorare vicinissimo alla zona di dropout, ossia con la minima caduta di tensione (per limitare la dissipazione), poichè essendo l'assorbimento costante la tensione DC "raw" (non regolata) non ha cadute instantanee dovute ai picchi dell'assorbimento (che non ci sono). Il regolatore in questo caso si limita a ridurre il rumore sull'alimentazione.

Se il carico non è costante, bisogna regolare la caduta sul regolatore di modo che durante i picchi massimi di assorbimento, nonostante la raw DC collassi a causa dell'impedenza finita dell'alimentazione raw (pensa alla resistenza delle bobine dei trasformatori), il regolatore funzioni sempre e non vada mai in dropout (= troppa poca caduta, il regolatore si spegne)

E' pur vero che quando si parla di triodi e classe A non serve di solito scomodare circuiti dalle prestazioni strabilianti, spesso regolatori molto semplici (moltiplicatore di capacità con o senza zener, regolatori tipo Maida, CCS+tubo a gas in shunt...) abbattono il rumore senza grossi problemi, quando opportunamente dimensionati.

E' chiaro però che a qualcuno potrebbe piacere di più il suono con l'alimentazione non regolata, nonostante l'eventuale ronzio o i fenomeni di intermodulazione e distorsione legati all'elevata impedenza delle linee di alimentazione: non è questo però un argomento sufficientemente valido a porre il "veto" a livello tecnico alle alimentazioni regolate, poichè basato su esperienze di singoli, quasi sempre legate a cattiva realizzazione dei regolatori stessi :twisted:

Just my 2 cents

PS: edit. Molte delle questioni sollevate sono già state affrontate in altri topics, ad es. il recente "Aikido" e tanti altri di cui ricordo solo vagamente i temi e i partecipanti, invito a fare un po' di ricerca! ; )

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 19 lug 2007, 07:04
da paoletto
Magari anche un circuito regolatore a MOSFET con un ottimo operazionale come amplificatore di errore ; )

Ciao
Paoletto

Inviato: 19 lug 2007, 17:51
da Giaime
Ciao Paoletto!
Magari anche un circuito regolatore a MOSFET con un ottimo operazionale come amplificatore di errore ; )

Ciao
Paoletto
Originally posted by paoletto - 19/07/2007 :  02:04:02
Giusto. Che è più o meno ciò che è un LM317: un operazionale, un riferimento di tensione, e un pass element (un darlington mi sembra).
Il problema degli operazionali è che sono giustamente compensati: arriverà prima o poi una frequenza alla quale il guadagno ad anello aperto inizia a calare di 20dB/dec, comunemente. Calando questo, calerà la capacità del regolatore di eliminare i disturbi.
Se questo non è un problema per sopprimere la 100Hz e le sue armoniche, è un problema quando si vuole filtrare ad es. l'uscita di una SMPS, o si vuole evitare che i disturbi generati da un circuito digitale passino nel circuito analogico. Si può ovviare al problema usando opamp ultraveloci, ma sono costosi e spesso se non si presta attenzione al layout essi oscillano.

I più comuni opamp per questi usi avevano il polo dominante a 1kHz: alle frequenze del rumore di un SMPS (che son comunque basse) la reiezione dei disturbi sarà già calata di 20-30dB... Se prendi l'LM317 dal grafico dell'impedenza d'uscita in funzione della frequenza ti rendi conto che il polo dominante è circa a 1kHz, come previsto ; )

Come ammazzare con componenti attivi, quindi, i disturbi a frequenza più elevata? Posto che nel range dei MHz sono molto più efficiaci le soluzioni passive, coniugate all'esperienza nel fare i layout e nel gestire le masse, nel range del centinaio di kHz sono molto efficaci i moltiplicatori di capacità (o gyrator, o induttori virtuali che dir si voglia).

Se ho modo stasera vi posto dei grafici dell'efficacia che ha un BC547 nell'eliminare i disturbi di una SMPS cinese da 5€, devo vedere se l'amico che le ha fatte ce le ha ancora... :)

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 19 lug 2007, 20:18
da paoletto
Penso che un LM317 nasca e muora per reiettare disturbi entro e non oltre la soglia che tu hai detto.
Attenzione a farlo funzionare a tensione elevate perchè il rumore in uscita è pazzesco!Però è un rumore sufficientemente facile da filtrare (rumore a larga banda) infatti ho avuto buonissimi risultati inserendo un LC passa basso; )

Sono daccordo cn te sui rumori dell'ordine dei Mhz e oltre,ma tieni conto che anche semplicissimi induttorini su ferrite fanno il loro lavoro! :D

Ciao
Paoletto