Non per fare sempre la parte del bastian contrario, Luca e Gianluca, ma io non ho ancora trovato qualcuno che mi spieghi concretamente cosa indichi quando si riempie la bocca di concetti come "time domain".
Frasi come questa (riportate da Luca):
Conventional F-domain way-distortion, i.e. linear distortion (Frequency response) and non-linear distortion (harmonic distortion) is compensatable, but time-based distortion, which Timedomain proposed, is impossible to equalize or compensate.
Lasciano secondo me lo spazio che trovano.
Mi piacerebbe che il tipo dimostrasse alcune semplici cose:
- in base a che principio una distorsione "esiste" solo in funzione della frequenza
- come farebbe a considerare "compensatable" una generica THD "F-domain".
Secondo me la confusione la fa da padrone.
Il "F-domain" non è uno stato parallelo, come una sorta di "antimateria", ma una diversa prospettiva di osservazione di un fenomeno "T-domain".
La THD statica, dinamica, IMD ed il rumore esistono nei dispositivi elettronici e nei trasduttori, e sono rappresentate come variazioni "di linearità" di trasduzione.
- Se ho un ampli (o un trasduttore acustico) ideale e gli faccio riprodurre un tono puro a 1Khz, quel tono verrà immesso in ambiente generando un' onda di pressione a quella frequenza, di livello picco picco analogo a quello impostato nel generatore.
- Se i nostri dispositivi introducono una THD, esempio di seconda armonica, l' onda di pressione diventa "asimmetrica", ossia una porzione di energia viene trasmessa (o traslata, in caso elettronico) con una ampiezza versus time precisa, mentre un' altra porzione di semionda essa è compressa (minore ampiezza energetica). Ne consegue un suono "distorto", che Fourier descrive come una combinatoria effettiva di 2 o più toni sovrapposti .
- Se la THD è di ordini diversi, l' onda di pressione sarà variamente "increspata", esattamente come sarebbe in presenza di molti toni puri sovrapposti, sempre secondo Fourier.
Che si osservi il fenomeno con Fourier o nel dominio del tempo, esso tale resta.
Secondo me il casino nasce perchè in genere si valuta il "F-domain" come frutto di varie forme di "medie matematiche e finestrature conseguenti".
In effetti i moderni strumenti di analisi FFT usano un elevato numero di campioni per eseguire l' esposizione grafica dei fenomeni.
Per la precisione questo accade pure per le osservazioni "timedomain", perchè in ogni caso non si può mai prescindere dal discriminare una certa "finestra di tempo di osservazione".
Evidentemente (e naturalmente) esistono fenomeni occasionali e/o istantanei nelle dinamiche di riproduzione audio come in tutto il resto del mondo reale.
Evidentemente in audio alcuni di questi "fenomeni istantanei" possono essere "fastidiosi" e visti da alcuni come una chiave di lettura nelle prestazioni audio.
Bene, su questo si può discutere (e fare sperimentazione) senza inficiare le moderne tecniche di analisi o Fourier, cosi come senza riempirsi la bocca di concetti astratti.
Le persone serie quando pongono una questione si presentano con un grafico o una analisi precisa e ti dicono:
" -Signori, i vecchi sistemi di analisi non sono affidabili. Io ho messo a punto un nuovo sistema di analisi, basato su timedomain.... (segue disamina)".
Buttarla "in cavalleria" come si diceva una volta, ossia sostenere "che tanto alla fine l' unico giudice è l' orecchio", non è semplicemente serio.
Basti vedere quante interpretazioni spesso opposte sono nel mondo in nome "dell'orecchio", comprese le idiosincrasie legate al famoso "orecchio interno" (mnemonica acustica ?) con la quale gente come Beethoven ha potuto comporre fior di musica in stato di sordità....
Si potrebbero vedere delle analisi in "Timedomain" sufficientemente esplicite da validare queste affermazioni cosi decise ?
Ma chiedersi come mai queste "filosofie" siano sempre promulgate da contesti commerciali, e mai da ambienti di ricerca "no profit" ?
ciao
Mauro
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