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Inviato: 06 mar 2007, 20:09
da Gomes
Ciao a tutti, sono da poco entrato nel mondo delle valvole e volevo porre un quesito a rigurardo dell'alimentazione delle valvole:
Ci sono problemi a stabilizzare l'alimentazione di un finale a valvole con uno stabilizzatore integrato (tipo LM 317 per intenderci) opportunamento collegato?
Nel caso di finale con più valvole in parallelo (nel mio caso 5 + 5 valvole in un push-pull) è possibile collegare in serie i filamenti delle valvole (una serie di 10 filamenti o anche due paralleli di 5 filamenti in serie alimentati in continua stabilizzata, sia lineare che in PWM)?
Per l'alimentazione delle valvole della sezione di segnale dell'amplificatore è possibile fare tante alimentazioni stabilizzate (sempre con un LM 317) indipendenti, una per ogni valvola?
Rigrazio anticipatamente, Giovanni
Inviato: 06 mar 2007, 20:12
da mrttg
Ciao,
non è che ottieni grossi vantaggi, in genere si alimentano in continua i filamenti dei pre Phono e in casi si lavori a bassi livelli di segnale.
(Imai stesso nei finali alimenta in AC).
Tiziano
Inviato: 06 mar 2007, 20:48
da Luc1gnol0
non è che ottieni grossi vantaggi, in genere si alimentano in continua i filamenti dei pre Phono e in casi si lavori a bassi livelli di segnale.
(Imai stesso nei finali alimenta in AC).
Originariamente inviato da mrttg - 06/03/2007 : 14:12:49
Però forse Tiziano la cosa andrebbe in un'ottica maggiormente possibilista.
Imai nella sezione linea dei suoi pre mi pare sia uso stabilizzare i filamenti (oltre che le griglie), e quindi bisognerebbe forse vedere il concreto front end di Gomes (che nick "altisonante" che ti sei scelto!) ed il livello a cui lavora: per es. mi viene anche in mente che nei finali di Imai "moderni" il front end è sempre un trafo sfasatore in (relativamente) forte salita.
Per Gomes: può essere interessante dare un'occhiata agli schemi di principio presenti sul sito di Welborne Labs, sezione modifiche & moduli.
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Ciao, Luca
Inviato: 07 mar 2007, 20:00
da Gomes
Ma per quanto riguarda il collegamento in serie dei filamenti ci sono particolari problemi?
Ciao giovanni
Inviato: 07 mar 2007, 22:08
da Luc1gnol0
Ma per quanto riguarda il collegamento in serie dei filamenti ci sono particolari problemi?
Originariamente inviato da Gomes - 07/03/2007 : 14:00:49
In linea generale, dipende da ciascun specifico tubo (se può essere acceso in serie oppure meno): fai riferimento ai relativi datasheet (devono essere tutte con la stessa corrente di accensione, in genere 0,1-0,15A ma qualcuna anche a 0,3A).
Normalmente è spesso possibile (per esempio, rimanendo alle valvole di segnale, per quei tubi di siglia americana con prima cifra "12", o per i tubi europei quelli la cui prima cifra è "U" o "P"), ma nello specifico potrebbe anche non essere conveniente.
L'alimentazione dei filamenti è a bassa tensione ed alta corrente, quindi alta potenza richiesta al trasformatore, e non essendo noi in Giappone o negli USA, dove si potrebbe azzardare un'alimentazione transformerless (comunque pericolosa), quest'ultimo potrebbe (in qualche caso, tu non dici quante valvole devi "accenderci") divenire semplicemente troppo grosso, complesso e/o troppo costoso, o essere incline a dare problemi di ronzio (oltre a dare problemi di smaltimento termico), etc.
Queste sono però tutte cose che impari non qui, ma principalmente leggendo i datasheet.
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Ciao, Luca
Inviato: 08 mar 2007, 02:20
da Gomes
Effettivamente sono stato un po' tirchio di informazioni e rimedio subito:
Sto pensando di realizzare un amplificatore valvolare secondo lo schema presentato da GEC nel 1957 composto da 3 6SN7 per la parte di segnale e 10 KT88 per la parte finale.
Visto il numero notevole di valvole finali e volendo realizzare l'alimentazione dei filamenti con una tensione continua stabilizzata, sarebbe un notevole risparmio di energia mettere in serie i filamenti delle finali.
In questo caso infatti si tratterebbe di realizzare due alimentaotri da 63 Volt 1.6 Ampere o anche solo due alimentatori da 31.5 Volt 3.2 Ampere invece di due da da 6.3 Volt 16 Ampere che hanno inevitabilmente una potenza dissipata superiore.
Per quelle di segnale non mi sono posto il problema in quanto si tratta di realizzare due alimentatori da 6.3 Volt 3.6 Ampere ovviamente anche e soprattutto questi stabilizzati.
ciao ciao giovanni.
Inviato: 08 mar 2007, 03:16
da Giaime
Credo che in un amplificatore del genere, l'eventuale ronzio di fondo causato dai filamenti in AC (mito da sfatare:
se la cosa è eseguita correttamente, i tubi finali IDHT non contribuiscono affatto al rumore generale se i filamenti sono in AC) sia l'ultimo dei problemi.
Il problema più grosso è trovare un TU Hi-Fi da 400W. O forse l'obiettivo non è l'uso in alta fedeltà?
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 08 mar 2007, 03:38
da mariovalvola
Sono d'accordo con Giaime. Con tutti i problemi Reali, Pratici, Meccanici, Economici di questo bestione, vuoi cercarti altre rogne?
In origine come venivano alimentati i filamenti? la cosa più furba è lasciarli così. Le tue energie mentali ed economiche, concentrale sul ferro d'uscita... sowter faceva le repliche per questi esili creature. Rompi il salvadanaio e procedi
U072 PPP Output for 5 pairs KT88 Fixed bias.
1000 ohms Rla-a. 400W at 40 Hz. 400 mA per side. 5 parallel pairs of KT88 or 6550 GEC circuit. For guitar amplifier. Will produce harmonic colouration on overload. 20 Hz to 40 kHz. Size Q
Price: £229.10
Mario Straneo
Inviato: 08 mar 2007, 03:45
da Gomes
L'alimentazione in DC stabilizzata serve anche a non avere il patema d'animo delle "cose eseguite correttamente".
Cosa vuol dire IDHT?
Per il trasformatore? Naturalmente HI-FI! Sto imparando la progettazione degli stessi con tutto il materiale che riesco a trovare in rete e su supporto cartaceo (mamma mia quanti strafalcioni si leggono!!) in modo da costruirmelo e penso di essere a buon punto (dai primi conticini che ho fatto è piuttosto pesantuccio... una trentina di chili malcontati!).
Prima di partire con la parte pratica voglio però vedere se trovo altra documentazione tecnica: io non mi fido mai di poche campane e cerco sempre di fare controlli incrociati su formule e risultati (e a volte mi capita di arrivare a scatenare vere e proprie bufere!!).
A proposito: che ne dite dello schema? qualcuno lo conosce e lo ha già provato? come suona? Qualche consiglio da dare su eventuali modifiche? Pensate che sostituire le 5 finali KT88 con 8/9 Finali EL34 sia fattibile?
Invito cortesemente tutti a dire la loro senza ritegno!!!
Ciao ciao, Giovanni.
Inviato: 08 mar 2007, 03:50
da Gomes
E' un amplificatore per chitarra? Dite davvero? Quando ho chiesto informazioni in merito mi è stato giurato che come destinazione si trattava di un amplificatore HI-FI!!
Mi sa che devo approfondire la cosa!!
Sono sempre più gratiti interventi, critiche e consigli!!
Ciao ciao giovanni.
Inviato: 08 mar 2007, 04:08
da mariovalvola
può essere per alta fedeltà.... ci sono bestioni americani simili e vengono considerati HI-FI
Dipende molto dal trasformatore d'uscita..
Mario Straneo
Inviato: 08 mar 2007, 20:11
da Giaime
L'alimentazione in DC stabilizzata serve anche a non avere il patema d'animo delle "cose eseguite correttamente".
Cosa vuol dire IDHT?
Originally posted by Gomes - 07/03/2007 : 21:45:15
Guarda che non scherzo

Se alimenti i filamenti delle finali in AC, e poni cura a riferire l'avvolgimento dei filamenti ad una tensione positiva rispetto a massa (tramite partitore debitamente bypassato, per impedire che il filamento faccia da catodo), ti posso assicurare che di per sè non ronzerà. Contano molto più cose come la gestione delle masse.
Poi è chiaro che portarti in giro parecchi ampére di corrente AC ti fa trovare campi elettromagnetici a 50Hz ovunque: quella è un'altra storia, e effettivamente risolvibile se metti tutti i filamenti in serie.
Rimangono sempre i miei "Mah, bah, mboh" riguardo a questo genere di apparecchi: che caspita di diffusore hi-fi ha bisogno di 400W per suonare IN CASA (non applicazioni PA), e nel contempo permette all'amplificatore di avere uno smorzamento da valvolare a pentodo (pochetto)?
La mia (poca) esperienza in fatto di alta fedeltà mi conferma che oltre ai watt, i diffusori "affamati" vogliono soprattutto smorzamento e capacità di erogare corrente su carichi molto minori di quello nominale (altra caratteristica che un PP di pentodi, o in generale i valvolari, non hanno).
Vuoi fare un ampli per sub?

Ci sono moduli in classe D che costano niente e fanno in modo egregio il loro lavoro...
... ovviamente non è per impedirti di proseguire col tuo progetto, anzi! Mi piacerebbe vedere un bestione del genere, ma vorrei invitarti a riflettere sulle (imho enormi) difficoltà di collegare l'apparecchio che avrai realizzato al concetto di "alta fedeltà".
PS IDHT = indirectly heated tube, riscaldamento indiretto, ossia catodo != filamento.
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Inviato: 09 mar 2007, 01:36
da Gomes
La mia principale preoccupazione era proprio il campo elettromagnetico a 50 Hz che circola intorno al CS dell'ampli: oroooooooooreeeeeeeeee!!!
Per la potenza di 400 Watt sono d'accordo che è eccessiva ma un ampli autocostruito a valvole di tale potenza non ha solo la funzione di riprodurre musica (che in ogni caso deve riprodurre molto bene) ma anche quello di aver costruito un oggetto unico, bello da vedere, appariscente, strapotente (400+400 Watt) e di aver vinto una sfida tecnica di progetto e realizzazione.
Classe D? Vero ma io sono amante dell'analogica lineare... chettedevodì?
Ripeto io non sono un patito dell'HI-FI ma del FAI-DA-TE ed anche se il risultato non è eccelso (e se costruirò l'ampli vedrò di sottoporlo al vostro insindacabile giudizio) mi va bene lo stesso.
Aproposito: chevvoddì imho?
Ebbene si, sono ignorante!!
ciao ciao giovanni.
Inviato: 10 mar 2007, 16:28
da mrttg
Credo che in un amplificatore del genere, l'eventuale ronzio di fondo causato dai filamenti in AC (mito da sfatare:
se la cosa è eseguita correttamente, i tubi finali IDHT non contribuiscono affatto al rumore generale se i filamenti sono in AC) sia l'ultimo dei problemi.
Il problema più grosso è trovare un TU Hi-Fi da 400W. O forse l'obiettivo non è l'uso in alta fedeltà?
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org
Originally posted by Giaime - 07/03/2007 : 21:16:37
Sowter lo produce... il prezzo sarà proporzionato alla potenza
Tiziano
Inviato: 10 mar 2007, 16:29
da mrttg
Effettivamente sono stato un po' tirchio di informazioni e rimedio subito:
Sto pensando di realizzare un amplificatore valvolare secondo lo schema presentato da GEC nel 1957 composto da 3 6SN7 per la parte di segnale e 10 KT88 per la parte finale.
Ciao qulcuno hà l' Application report relativo a questo ampli GEC.
Grazie Tiziano
Inviato: 17 mar 2007, 00:00
da Ivo
Inviato: 17 mar 2007, 20:37
da Olimpia
Inviato: 17 mar 2007, 23:15
da Gomes
Grazie IVO per il materiale fornito mi sarà molto utile!!
Sai qualcosa del libro che si vede nelle immagini?
E' possibile reperire anche altre pagine?
Grazie, Ciao ciao, Giovanni.
Inviato: 18 mar 2007, 00:01
da Ivo
Ciao,
Proviene da un picolo libro che puo comprare qui:
http://www.tubesandmore.com/
"An approach to Audio Frequency Amplifier Design"
Seventeen Circuits from 5 to 1100 watts.
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Ivo.