Tornando agli argomenti seri:
Venivano citati parecchi articoli di etologi, evoluzionisti e studiosi della "struttura del cervello" che concordavano sull'importanza (quasi unica) della capacità di individuare la direzione di provenienza e la distanza dei rumori, appunto in sostituzione del senso della vista (di notte, nella boscaglia ecc.).
Questa potrebbe essere anche
una spiegazione, ma è una spiegazione assai meccanicistica, che non rende onore alla complessità del cervello umano.
Quello che ci differenza dagli animali (e dai microfoni stereo

) è -appunto- l'interpretazione che diamo a quanto udiamo.
Sicuramente il cervello ci mette molto di suo durante l'ascolto di un brano musicale riprodotto ed è per questo che l'ascolto di
un suono musicale riprodotto non è -strettamente- una faccenda di psicoacustica.
Diciamo che con la psicoacustica, come descritta -probabilmente a ragione- su Wikipedia, si sono imbrogliate generazioni di audiofili.
La psicoacustica è infatti (sembra, infatti) il puro regno della sensazione fisica non filtrata dall'interpretazione cerebrale.
Il puro dominio del "timbro", dell'"immagine stereo" o della "presenza" che sono tutte conseguenze dirette della manipolazione del segnale nel dominio della frequenza.
Non cose in sè sbagliate:
It will be seen therefore that the invention consists broadly in so controlling the intensities of sound to be or being, emitted by a plurality of loud speakers or similar sound sources, in suitable spaced relationship to the listener, the listener’s ears will note low-frequency phase differences and high-frequency intensity differences suitable for conveying to the brain a desired sense of direction of the sound origin.
dato che questa è la citazione originale dal brevetto n° 394.325 (anno 1931) di Alan Dower Blumlein -grandissimo genio dell'elettronica- brevetto con il quale viene "inventata" la stereofonia.
Come potete leggere dall'originale "lo stereo" è tutto un problema di "
diversa intensità del suono emessa da una pluralità di altoparlanti".
Il problema è che un'invenzione nata per sonorizzare in maniera un po' più credibile i film
This invention relates to the transmission, recording and reproduction of sound and is more particularly directed to systems for recording and reproducing speech, music and other sound effects, especially when associated with picture effects as in talking motion pictures.
si è trovata, come sottoprodotto

tutta una serie di informazioni accessorie legate all'ambienza dei locali in cui si è registrata la musica.
Ciò avrebbe dovuto convincere i produttori di impianti stereo (ne sono passati degli anni dal 1931 !

) a concepire tecnologie maggiormente innovative per la riproduzione degli eventi sonori registrati (mi spiace un po' chiamarli riduttivamente: dischi).
Nonostante tutto, sembra invece che lo stato dell'arte dello "stereo" sia ancora quello della sonorizzazione dei film in maniera più credibile se già a metà degli anni ' 90 del secolo scorso un progettista professionista di altoparlanti e di sistemi di registrazione dichiarava che la maggior parte degli altoparlanti hi-fi in commercio avevano una risoluzione inferiore o pari a quella di un MP3 e se un "genio italiano" (definizione di AudioReview) come l'Ing. Russo non riusciva a fare breccia in un mercato hi-fi asfittico come quello nostrano.
Cordialmente.
Paolo Caviglia