... quello strettamente scientifico.
Originariamente inviato da Giaime - 20/12/2006 : 11:34:10
Mi auguro che drPaolo e Nullo abbiano voglia di approfondire i discorsi sui sistemi non invarianti.
In attesa, vorrei fare una piccola nota di carattere generale. Anche se non è la sezione apposita del forum, in un periodo ''di svacco'' spero venga accettata.
Sono un professionista (settore chimico) e mi occupo di un settore di nicchia all' interno di un settore di nicchia posionato in una piccola nicchia nascosta del mondo chimico.Il mio settore rappresenta probabilmente 1/1000 del mondo chimico; di questo millesimo di cui mi occuo ''sò'' 1/10.000 delle cose note. Quindi conosco in teoria 1/10^-7 delle cose note nella chimica: nella pratica presumo di conoscerne molte meno ancora. Nel mio limitatissimo settore non sarei mai così superficiale da affrontare un problema sulla base di quanto ho studiato di scentifico all' università. Se i miei studi dicono una cosa, e l' evidenza un altra, vuol dire che le quattro leggi che ricordo non sono in grado di descrivere il fenomeno.Naturalmente deve essere dimostrato che un 'fenomeno' esista realmente e non sia allucinazione.
Tornando all' argento ed al rame, non saprei che dire. Alcuni usano rame ricco di ossigeno ma invecchiato di 30 anni (poveri isolamenti..) e ne apprezzano le differenze; altri argento trafilato a mano nelle notti di luna piena; altri rame per uso elettronico ( ultra OFC, non ricordo la sigla), altri rame macrocistallino.....
Un mix dii marketing, suggestione, scientificità e quanto altro può esserci: ma quanto? Ed il doppio cieco è un sistema valido per verificare un fenomeno? Comunque di ascolti 'scientifici' non se ne fanno - o almeno i risultati non compaiono sulle riviste HiFi, e quei pochi spesso danno risultati penosi, come ricordava drPaolo ( .. ma gli ascoltatori erano addestrati?)
Quindi, per rispondere all' amico Giaime, non sarei del tutto ostile a risultati 'scientificamente strani' derivanti delle valutazioni di ascolto; tuttavia rimango abbastanza dubbioso su risultati espressi senza precisi protocolli di ascolto.
Rocchetti in teflon? Esistono? Non credo, ma si possono far fresare da un tubo (magari teflon-vetro). Vantaggi? Dipende per farne cosa: è un problema la capacità verso il nucleo? Con una 211 sicuramente, con una 300B già meno, con una 2A3 meno ancora.
Giustamente Plovati ricordava la scelta degli isolanti. Trascurerei le geometrie di avvolgimento, che sono abastanza indipendenti dai materiali.
Per i nuclei si può dire di tutto ed il contrario di tutto. Il nucleo deve garantire alcune cose ( a bassa frequenza, dai 20 ai 100 Hz):
-- bassissima distorsione alla potenza media di ascolto ( typ 0,3-1W)
-- bassa distorsione alla max potenza di picco dell' ampli (5-20W typ)
-- bassa distorsione alle basse potenze (il suono non è fatto solo di 'livelli medi'', ma anche di quelli a -40 o -60 dB)
-- basse perdite alle varie frequenze
-- costanza (si fa per dire) della permeabilità magnetica (con il gap linearizzi
un poco ma perdi
molto in valore assoluto)
-- alcune altre caratteristiche minori
Il nucleo sostanzialmente è un pezzo di lega di ferro, con caratteristiche magnetiche sue, che dipendono: dalla lega, dai trattamenti termici, dallo spessore dei lamierini, dal loro trattamento superficiale e da tutte le lavorazioni meccaniche, dalle modalità di assemblaggio finale. Tutto sono, tranne quello che trovi sui datasheet delle lamiere (che sono appunto le caratteristiche delle lamiere )
In fase di dimensionamento sarà il progettista a scegliere come far lavorare il nucleo (Bmin e Bmax, essenzialmente)
Se per trafi a lamierini (titolo del 3D) intendi TU con lamierini EI, inizi ad escludere forse il meglio dei nuclei (amorfi e nanocristallini) che credo vengano venduti solo a C. Nelle versioni con lamierini da 1/1000 di pollice di spessore (sono 25 micron!!!!, sempre lavorati a C) offrono quanto di meglio si possa sperare in termini di costanza della permeabilità magnetica ( almeno per quello che ne so). Non credo che sia possibile reperirli per un privato qualsiasi.Dovrebbero offrire una costanza notevole dell' induttanza primaria al variare del livello, e minori distorsioni della corrente di induzione (che è un punto di partenza per ottenere basse distorsioni del segnale audio alle basse frequenze).
La
mia scelta per un TU (SE o PP): nucleo in nanocristallino a C da 1/1000 di pollice, rocchetto in teflon, isolamenti in teflon, conduttori in rame qualunque purchè di diametro compatibile con effetto pelle e prossimità, isolamento singolo (se concesso dalle tensioni in gioco), almeno una quarantina di sezioni, almeno due gole.
Non saprei da che parte cominciare per procurarmi il tutto ( o meglio, sò che cestinerebbero le mie richieste)
Per T destinati a bassi livelli elettrici, i discorsi cambiano.
Ciao Mauro