Stessa cosa accade anche a me nel pre phono che ho costruito. Ho usato dei trasformatori indecenti, i quali vibrano meccanicamente più che emettere flusso magnetico disperso.
Ebbene pesca molto più rumore il secondo stadio del phono, con una ECC88, piuttosto che il primo stadio con una ECC83, nonostante il guadagno per le ECC88 sia metà
Per rispondere alla domanda quindi, la microfonicità è la capacità di un qualsiasi elemento di un circuito elettronico di convertire le vibrazioni meccaniche in segnale elettrico. Le vibrazioni possono accoppiarsi alla struttura del dispositivo attraverso l'aria o attraverso il supporto sul quale il dispositivo è montato (come accade nel mio caso, essendo la piastra d'acciaio a "risonare").
Nelle valvole (almeno per quanto ho potuto capire sperimentando) un ruolo fondamentale lo gioca la griglia, grosso modo più questa è fitta più la valvola è incline a problemi di microfonicità. Ho detto "è incline", perchè poi la costruzione interna riesce a fare la differenza, ad es. ci sono pessime ECC81 che riescono a fare di peggio delle ECC88, tanto per fare un esempio.
E non sempre la microfonicità è legata ad una griglia fitta (quindi alta transconduttanza): ad es. le 6S45 sono piuttosto silenziose, così come le 6N30P (si, sono innamorato delle valvole sovietiche), mentre spesso molte #26 hanno praticamente poco da invidiare ad un microfono vero e proprio :p
Perchè dipende dal punto di lavoro? Ecco questo mi è difficile dirlo. Forse c'è una correlazione tra la transconduttanza (che varia col punto di lavoro) e la risposta alle sollecitazioni meccaniche. Andrebbe fatto un test serio, ecco, che provasse la risposta elettrica alle stimolazioni meccaniche, con un setup contollato, in un esperimento ripetibile con diversi tubi e a diverse polarizzazioni.
Un'idea per il setup: lo zoccolo montato saldamenta su una basetta di legno, e una specie di "pendolo" che può essere lasciato cadere dall'alto per andare a sbattere contro lo zoccolo o la struttura (o pure control il vetro direttamente, magari sperimentando diverse angolazioni). La valvola in questione inserita in uno stadio amplificatore tradizionale, con l'uscita collegata ad una scheda audio da PC, che registra in formato WAV il rumore d'impatto, e l'eventuale "risonanza" che si potrebbe venire a creare (in fondo dentro una valvola c'è un sistema risonante, avrà un suo Q, potrà essere smorzato o meno... boh!). Poi si potrebbe confrontare il livello energetico medio di questi file WAV, confrontandone magari pure l'estensione in frequenza.
Tutto questo magari cambiando tipo di zoccolo, tipo di base etc etc... :p
Come si cura? Beh sicuramente nel mio caso basterebbe usare trasformatori decenti. Comunque so di persone che usano sospendere i vecchi triodi anni '20 (e per questi sarebbe bello sentire l'esperienza di chi li usa) con dei gommini o degli elastichini...
Io avrei in mente (nel prossimo pre che faccio, perchè questo l'ho fatto troppo male), siccome uso delle PCB, di sospenderle alla piastra superiore NON tramite il solito bullone e i soliti dadi, ma tramite degli elastici. Le PCB con tutti i componenti montati sopra e le valvole dovrebbero essere abbastanza pesanti per mettere in tensione gli elastici, sperando che essi non risuonino a frequenze audio.
Una cura defintiva potrebbe essere quella di collegare le valvole con dei fili volanti, e appoggiarle su un letto di sabbia, da evitare per chi ha gatti in casa, che potrebbero fraintendere lo scopo di quella sabbia.
Aspetto di leggere pareri ben più esperti e esperienze ben più approfondite, effettivamente il problema della microfonicità potrebbe spiegarci tante cose sulle correlazioni che ci sono tra l'ascolto e le misure degli apparecchi, sulla scelta dei materiali migliori per la costruzione, etc etc...
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org