a) L'apparecchio non scoppi in faccia all'acquirente.
b) L'apparecchio passi i test obbligatori per legge.
c) L'apparecchio funzioni secondo le specifiche di progetto.
Sacrosante parole e inoltre sottostare ai vincoli di costo dell' apparecchiatura e a quelli di design estetico e meccanico.
"Con queste priorità (che sono le mie e non necessariamente sono le priorità dell'autocostruttore) è evidente che io ritengo necessario far costruire un trasformatore di alimentazione su specifiche."
E se il trasformatore viene costruito in un numero discreto di esemplari il suo costo è equiparabile ad uno commerciale di equivalenti specifiche.
Un autocostruttore può invece, per molte buone ragioni, decidere di utilizzare un trasformatore commerciale; a questo punto egli deve però, se vuole ottenere il massimo, progettare l'alimentatore sulle caratteristiche del trasformatore, che provvederà a misurare.
Se il progetto dell' autocostruttore è di un certo impegno vale la pena di farsi fare il trasformatore su specifica... per quella che è la mia esperienza risulta facile trovare una avvolgitore disponibile e paziente a prezzi umani (chiedete nei negozi di elettronica dove comprate i componenti per suggerimenti sui nominativi... quasi tutti i negozi fanno fare trasformatori custom).
Io ritengo basilare che l'alimentatore audio introduca la minima distorsione possibile sulla corrente di alimentazione e abbia un ripple contenuto.
Per la mia limitata esperienza personale il dimensionamento con le curve di Shade (lo si trova quasi su ogni buon testo di elettronica) dà ottimi risultati nel prevedere ripple tensione a vuoto tensione a carico e potenza richiesta a trasformatore.
Per chi non ama i conti a "mano" una buona soluzione è il PSU desiger su Duncanamp.
Segreti materiali magnetici magici... la mia impressione è che molti di quelli che ne parlano lo fanno solo per darsi una aura mistica... andate a vedere all' interno di certi apparecchi come sono realizzati sul PCB i percorsi di massa e delle tensioni fra gli elementi dell' alimentatore.
"L'alimentazione stabilizzata senza dubbio può aiutare, ma - per molte ragioni - non può essere risolutiva in tutti i circuiti.
Il vantaggio maggiore del circuito di stabilizzazione è -secondo me - quello di mantenere bassa e costante in frequenza l'impedenza di uscita dell'alimentatore e - paradossalmente - di inserire una controreazione "buona" in un circuito audio di potenza, dando così la possibilità di ridurre la controreazione del circuito di amplificazione del segnale propriamente detto.
Questa è un affermazione interessante che meriterebbe di essere indagata anche in funzione del fattore di regolazione dell' alimentatore.
"La realizzazione a specifiche del trasformatore in questo quadro diventa importante, perchè consente al progettista di equilibrare, fin dall'inizio, l'insieme dei blocchi funzionali dell'apparecchio audio.
La realizzazione a specifiche consente poi di tenere bassi i costi, perchè non costringe a "sovradimensionare" il trasformatore stesso."
OK per un professionista serio si tratta di ruotine per un hobbista un poco più difficile determinare le specifiche anche se non insormontabile!!!
"Se io invece mi faccio avvolgere il trasformatore a specifiche e mi pongo l'obiettivo di lavorare comunque lontano dal punto di saturazione potrò utilizzare dei valori di permeabilità e di rapporto spire che non sono quelli tabellari, forniti dalle ditte fornitrici di materiale magnetico e la dimensione del trasformatore che mi farò avvolgere potrà essere magari (si fa per dire) solo il doppio di quella di un analogo trasformatore commerciale della stessa potenza di targa."
Se non altro hai un trafo che si comporta come chiedi!!
"P.S. far avvolgere i trasformatori costa e costa ancora di più se i materiali utilizzati,
l'isolamento e la verniciatura sono di ottima qualità

"
Penso che per un avvolgitore professionista siano i requisiti minimi come la disponibilità per l' impregnazione sottovuoto!!
Nuclei a C vs Toroidale esistono varie scuole di pensiero..secondo alcune persone il trasformatore toroidale dà un suono più duro (sarei curioso di confrontare le due tecnologie con i ferri ben dimensionati) e da un punto economico hà un costo minore.
Il trasformatore con nuclei a C è considerato in generale ben suonante, ma deve essere realizzato a regola d' arte in termini di chiusura impregnazione e dimensionamento pena ronzio.. che spesso si manifesta dopo un certo tempo di utilizzo.
La domanda fondamentale risulta come trovare un legame "scientifico" fra suono e alimentatore per definire quali criteri adottare in fase di progettazione??
Magari simulare il funzionamento del trasformatore e di tutto il raddrizzatore (inserendoci anche un eventuale filtro EMC a monte) sfruttando la capacità di usare il modello magnetico Jiles-Atherton di microcap?
Se qualcuno dispone di un cad elettromagnetico (un programma di tipo FEA) in genere sono in grado di produrre un circuito equivalente del Trasformatore progettato in formato SPICE.
Per indagare sulla corrente di rumore non disponendo di sonde di corrente se ben ricordo esiste qualche suggerimento nella letteratura LT??
PS: queste sono solo idee da sviluppare.
Saluti Mrttg