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Inviato: 31 ott 2005, 21:19
da riccardo
Buongiorno.
Stavo dando una occhiata alle varie proposte di upgrade del clock dei lettori CD, e a partire da LC, ho visto i siti di Tent e le cose di Elso Kwack.
Mi chiedevo se quacuno fosse a cnoscenza del rendimento oggettivo di questi circuiti, e ce ne fosse qualcuno a me sconosciuto ma meritevole di attenzione.
Quello che mi spaventa di questi cosi, incluso il semplice XO di Tent, è il fatto che sitratta di circuiti cmq da colegari con fili, a volte la pcb è estesa, e quindi potenzialmente esposta a disturbi in RF magari molto maggiori o disturbanti delle imprecisioni del clock originale.
Che ne dite?
Saluti
R.R.
Inviato: 01 nov 2005, 00:26
da gluca
Ho avuto in effetti i medesimi dubbi (ri-ri-ri-ri)leggendo le info sul XO di Tent. E' anche vero che generalmente ne hanno tutti parlato bene ... visto il costo ... se uno ha voglia e capacità di fare ... potrebbe convenire farsi un DAC "riclockato" da zero.
Umpf mi hai fatto ricordare che ho una mezza dozzina di CS8414 ed ancora più PCM1794 sparpagliati nel tiretto... temo fortissimamente questi SMD. Prima o poi dovrò metterci le mani.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Inviato: 01 nov 2005, 01:57
da riccardo
Beh, il mio obbiettivo non è un DAC, dal momento che non mi serve.
Quello che voglio fare è sostituire l'oscillatore con uno appena appena più preciso, a 11,289600 mhz.
Per esempio, ho trovato questo schema:
Il quale a mio avviso presenta 2 difficoltà: la prima è senza dubbio il layout, visto che ci troviamo in dominio digitale.Farlo su millefori?Io lo farei su 1000fori....
La seconda è che necessita di alimentatore.
Premesso che il filtro, l'SAA7220 fornisce dal piede 24 i 5 V previsti, tuttavia penso sia meglio prelevare la tensione dal Trafo e trasformarla...
Insomma, alla fine, questo circuito occupa uno spazio notevole, e del filo per collegarlo all'SAA (nel mio caso che ho un TDA1541A)
tutte questioni che io so affrontare più o meno marginalmente.
Saluti
R.R.
Inviato: 01 nov 2005, 03:51
da drpaolo
Per esempio, ho trovato questo schema:
Mi pare inelegante complicarsi la vita, comunque...
Il mio consiglio è quello di evitare a tutti i costi un montaggio su basetta millefori e realizzare il tutto su una basetta ramata, lavorando dal lato del rame non inciso.
Io incollerei il fet alla basetta (lato rame) e poi salderei i componenti tagliando i reofori cortissimi e incollando anch'essi con cianoacrilato (Attack).
I collegamenti lato 0 V (impropriamente: massa) andrebbero effettuati saldando il reoforo direttamente alla piastra ramata.
L'integrato verrebbe montato alla rovescia, anch'esso incollato (dal lato opposto ai piedini) alla piastra ramata, utilizzando i suoi piedini, piegati a 90°, come supporto per i componenti.
Resistori in miniatiura da 1/8 di W e condensatori ceramici NP0.
Mantenere il montaggio alle minime dimensioni possibili !
I componenti dei due regolatori di tensione andrebbero montati su una piastra a parte (questa sì, che potrebbe essere una millefori).
Sarebbe però meglio utilizzare un apposito oscillatore integrato (i migliori sarebbero quelli impiegati nei clock dei sistemi GPS, se si riescono a trovare).
Questo il mio contributo.
Saluti.
Paolo Caviglia
Inviato: 01 nov 2005, 03:57
da drpaolo
P.S. con il precedente metodo ho realizzato circuiti a 1,5 GHz che, collegati al tracking generator e all'analizzatore di spettro hanno mostrato una ridottissima atttenuazione e niente oscillazioni...
Ri-saluti.
Paolo Caviglia
Inviato: 01 nov 2005, 04:02
da drpaolo
P.P.S.S. (sto invecchiando..

):
Inserire il tutto entro un contenitore in ferro stagnato (tipo TEKO) e collegare l'alimentazione e le uscite tramite pin passanti a saldare (non riesco a descriverli altrimenti, ma è roba per radiofrequenza).
Paolo Caviglia
Inviato: 01 nov 2005, 04:22
da riccardo
Molte grazie per il consiglio.
In effetti in riferimento al tuo incipit, sul complicarsi la vita, ho trovato un'altra soluzione.
Mi chiedo se questo clock sia del tipo che mi segnali.
Dove si può cercare il componente oscillatore per GPS che consigli?
Intanto posto lo schema di massima con componente diverso XO di Tent.
Per esempio, ho trovato questo schema:
Mi pare inelegante complicarsi la vita, comunque...
Il mio consiglio è quello di evitare a tutti i costi un montaggio su basetta millefori e realizzare il tutto su una basetta ramata, lavorando dal lato del rame non inciso.
Questo il mio contributo.
Saluti.
Paolo Caviglia
Originally posted by drpaolo - 31/10/2005 : 21:51:39
Attachment: XOdisegno1.zip ( 192938bytes )
Saluti
R.R.
Inviato: 01 nov 2005, 05:16
da riccardo
e cmq, il generatore di Clock proposto a 29 euro da Tent, mod XO, è un cristallo di penultima generazione, prodotto dalla cinese HOSONIC
Sarebbe interessante sapere dove si possono acquistare in quantitativi ridotti, al prezzo che realisticamente dovrebbero avere, ossia 2 dollari scarsi....
Saluti
R.R.
Inviato: 01 nov 2005, 16:32
da riccardo
Per esempio, ho trovato questo schema:
Il mio consiglio è che
Sarebbe meglio utilizzare un apposito oscillatore integrato (i migliori sarebbero quelli impiegati nei clock dei sistemi GPS, se si riescono a trovare).
Saluti.
Paolo Caviglia
Originally posted by drpaolo - 31/10/2005 : 21:51:39
In effetti il tuo intervento è prezioso. Fino ad ora, anzichè i tipi di oscillatore XO, ho trovato i modelli VCXO, corpo dip 8, i quali hanno al proprio interno un riferimento in tensione. Non mi esprimo correttamente, lo so, ma penso che con un VCXO sia possibile senza troppi patemi utilizzare la tensione fornita dal filtro SAA.
Non ho invece capito quali sono i cristalli oscillatori adatti per navigatori GPS, e mi riferisco al tipo o modello.
Trovarli immagino sia impossbile, dacchè i distributori italiano non li tengono in ufficio, e nei negozi non saprei dove sbattere la testa.
Piergiorgio sai nulla?
rimane poi sconosciuta una particolarità tecnica. Il cristallo originale sulla scheda è l'unico del circuito per la conversione e OS? o l'SAA e i filtri in genere ne hanno unno interno? Dal Service manual è l'unico oscillatore discreto presente nel cdp..
Eppoi, se avete visto il file .zip che ho postato, il Quartz Crystal originale è portato a terra con due condensatori, e il complesso R-C forse è soprattutto un filtro antirumore (figura in alto).
Implementando il nuovo oscillatore come ho postato nei disegni, credo si perda questa caratteristica circuitale. E soprattutto il valore esatto del nuovo condensatore mi pare difficile da calcolare non capendo approfonditamente l'architettura del filtro che riceve il clock....
Per finire, mi sono fatto l'idea che il singolo cristallo (montato in piano di rame, come ben dici) sia la soluzione migliore rispetto ai circuiti oscillatori "larghi" come il clock nr. 7....la somma algebrica dei problemi genrati rispetto a quelli risolti dovrebbe pendere a favore del suono...
Saluti
R.R.
Inviato: 01 nov 2005, 17:59
da audiofanatic
Il quale a mio avviso presenta 2 difficoltà: la prima è senza dubbio il layout, visto che ci troviamo in dominio digitale.Farlo su millefori?Io lo farei su 1000fori....
La seconda è che necessita di alimentatore.
Saluti
R.R.
Originariamente inviato da riccardo - 31/10/2005 : 19:57:40
capiti a fagiolo per fare da cavia a una mia "invenzione"... ho realizzato una piastra universale preincisa ma non forata, con piazzole universali a passo 2,54mm di mia ideazione e predisposizione per montaggio fino a tre integrati a 16 pin con o senza zoccolo, il tutto completo di circuito di alimentazione configurabile a piacere a partire da un ponte e completato da tre bus che corrono di lato e portano la tensione al circuito. La misura è la classica 160x100. Ne ho fatte fare una decina, alcune con circuito di alimentazione integrato e alcune senza.
Se pensi che ti possa servire te ne invio volentieri una per tipo per fare esperimenti e se tutto funziona la potremmo usare come base di sviluppo per i nostri circuiti.
Ne ho realizzato anche una versione per montaggio valvolari, al momento ho una sola versione che permette di montare quattro noval, con apposite piazzole preincise per gli zoccoli.
Mi è venuto in mente solo ora che il PP di ECL86 proposto da Piergiorgio potrebbe essere realizzato su questo circuito, ma va benissimo per dei pre, per esempio il Supertotem di Comi ci va a pennello
Filippo
Inviato: 01 nov 2005, 18:43
da plovati
Mi hai anticipato, Filippo. Stavo proprio pensando ad uno stampato universale per elettroniche a valvole, per evitare lo sbattimento di inventarsi ogni volta qualcosa di diverso.
Apriamo un 3D su questo argomento?
Per quanto concerne il montaggio di un oscillatore la tecnica dead bug descritta da Paolo è la migliore. La schedina la puoi mettere in verticale nel posto occupato dal quarzo, i collegamenti sono al max 1cm. I condensatori evitano che il quarzo oscilli su armoniche superiori.
Oscillatori ultro low jitter ci sono ma vengono fatti su specifiche. La cosa miglore (più HI_FUN) è utilizzare lo stesso quarzo in un oscillatore esterno, ottimizzato per avere basso jitter. Vedi tecniche tipo constant-fraction usate in elettronica nucleare.
C'è anche un articolo su Elektor o EW che proponeva una circuiteria innovativa per oscillatori a basso jitter ma non ricordo altro.
_________
Piergiorgio
Inviato: 01 nov 2005, 18:58
da drpaolo
Piuttosto che un VCXO (oscillatore controllato in tensione, che potrebbe essere impiegato in un PLL) sarebbe meglio utilizzare un TCXO (oscillatore stabilizzato in temperatura).
Il vantaggio dei circuiti "fai da te" è quella di poter ottenere una frequenza non standard (ma ricordo che una volta esistevano Ditte che tagliavano il quarzo "su misura").
Onestamente non vedo nessuna miglioria nel sostituire il quarzo originale dell'oscillatore integrato del ricevitore SAA con un circuito esterno.
I circuiti oscillatori classici (non inseriti in un PLL) si somigliano tutti e ricordo che dentro gli integrati C-MOS esistono normali semiconduttori FET.
Una miglioria a costo bassissimo potrebbe essere invece quella di sostituire il solo quarzo con un modello con minore deriva termica.
Io, sul mio lettore CD, mi sono limitato a cercare di ridurre la deriva termica del quarzo collegato al ricevitore SAA7220 rendendo solidale il corpo dell'integrato con un'aletta di raffreddamento in alluminio (l'integrato scalda molto) e legando - con un filo di rame nudo - il quarzo all'aletta di raffreddamento, interponendo grasso al silicone.
Saluti.
Paolo Caviglia
Inviato: 01 nov 2005, 20:07
da plovati
Non è tanto una questione di deriva termica (anche quella, ma meno deleteria) quanto di ridurre il Jitter. Un oscillatore esterno puo' impiegare stadi attivi molto più performanti che le porte CMOS per implementare l'oscillatore e una alimentazione più curata, stabile e pulita.
Per quanto riguarda la stabilità termica, avevo visto un sistema che impiegava uno zener a contatto termico col quarzo, per stabilizzare la temperatura. La cosa curiosa è che tale sistema non ha bisogno di elettronica di controllo, in quanto sfrutta la stessa dipendenza della tensione di zener dalla temperatura (per Vz>5V), per modulare il suo riscaldamento.
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Piergiorgio
Inviato: 01 nov 2005, 21:11
da riccardo
Grazie a tutti.
IMHO, La deriva termica dell'oscillatore: restando al tipo VCXO, e scegliendolo in corpo 14, possiamo approfittare di una maggiore superfice radiante.
(inoltre IMHO non bisogna dimenticare che in Marantz e in Philips fino al 90 regnava molto cervello, e il clock è ISOLATO sul circuito, non avedno componenti di pari altezza intorno.E in ogni caso, il mio CDP non ha coperchio).
Altro problema è la microfonicità del classico cilindro del quarzo, o cmq la sua capacità di vibrare (IMHO).
Il componente che ho indicato ha il corpo esteso sul piano. Questo garantisce in qualche modo una sua minore inclinazione al vibrare in alta frequenza?
Ovviando in parte alla temperatura e alla vibrazione, già si può sperare di avere il clock più preciso di quello sulla scheda.
nello stesso tempo, riuscendo a montarlo come si deve, si risolve anche il rpblema dell'inviluppo delle masse di cui tutti si lamentano nel caso clock cdp, non so quanto a ragione...
Riguardo alla pcb, io non amo le cose che mi "scoppiano in mano"

.(grazie Filippo, ma nel mio caso, a bocce fredde è come dare perle ai maiali..)
Intendo: il problema è scegliere come sostituire il clock, e la difficoltà è nel non saper organizzare un layout digitale decente, a fronte di un numero notevole di componenti.
Inoltre, nel caso delle PCB, la mia coscienza critica sulla qualità del progetto, non esiste.
Quindi, sarei più consono ad installare, per le ragioni in parte esposte da PG, un semplice cristallo "leggermente" esterno che abbia appunto le caratteristiche del VCXO corpo dip 14.
Il problema è la sua "accordature" antirumore, dato che non tutti i cdp sono uguali, e quindi gli C e la R tipica variano da modello a modello.
Ferma restano una frequenza immodfificabile, che come detto è 11,289600 mhz.
Poi ci devo pure mettere che il mio cdp formalmente è un vero pezzo da museo, che tuttavia io ho selezionato tra 5-6 macchine di pari epoca e modello appositamente per il suo suono particolarmente aggrazziato...

.
Mai gli recherei offesa con continui esperimenti.
Come dire, lo , so. Mi manca una buona fetta dello spirito del vero autocostruttore. Sono solo del parere che le cose già eccellenti devono essere toccate con giudizio.
Non è tanto una questione di deriva termica (anche quella, ma meno deleteria) quanto di ridurre il Jitter. Un oscillatore esterno puo' impiegare stadi attivi molto più performanti che le porte CMOS per implementare l'oscillatore e una alimentazione più curata, stabile e pulita.
Per quanto riguarda la stabilità termica, avevo visto un sistema che impiegava uno zener a contatto termico col quarzo, per stabilizzare la temperatura. La cosa curiosa è che tale sistema non ha bisogno di elettronica di controllo, in quanto sfrutta la stessa dipendenza della tensione di zener dalla temperatura (per Vz>5V), per modulare il suo riscaldamento.
_________
Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 01/11/2005 : 14:07:54
Saluti
R.R.
Inviato: 01 nov 2005, 23:11
da audiofanatic
Mi hai anticipato, Filippo. Stavo proprio pensando ad uno stampato universale per elettroniche a valvole, per evitare lo sbattimento di inventarsi ogni volta qualcosa di diverso.
Apriamo un 3D su questo argomento?
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Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 01/11/2005 : 12:43:35
Ho postato nel mercatino - componenti
progetto Tulipath
Filippo
www.audiofanatic.it
Inviato: 01 nov 2005, 23:50
da riccardo
Ho trovato questo interessante sito.
http://www.messaggeri.it/xoscillatori.htm
e per rientrare nel filo della conversazione sulla deriva termica, mi ha molto colpito questa asserzione,:
Unlike an ordinary voltage controlled oscillator (VCO), the crystal-controlled VCXO possesses the ability to accurately maintain a reference frequency, even in the event of a loss of the control signal and despite changes in the environment such as temperature or supply voltage.
This characteristic is especially important in wireless applications where drop-outs can occur. Yet, it is of equal value for high-speed wire-line links such as ISDN, ATM and xDSL, where VCXOs maintain the essential frequency with minimal noise or jitter.
L'ho rintracciata qui:
http://www.manufacturingcenter.com/med/ ... 99vcxo.asp
e siccome hifi e medical equipment hanno molte necessità comuni, ho pensato fosse inmportante riportarla.
Saluti
R.R.
Inviato: 02 nov 2005, 01:32
da drpaolo
Non è tanto una questione di deriva termica (anche quella, ma meno deleteria) quanto di ridurre il Jitter.
Così tanto per amore di discussione: io non ho
mai visto una misura seria di jitter su alcun forum o rivista hi-fi.
Per misurare il jitter di un circuito performante
non basta il normale oscilloscopio o, peggio, una scheda audio con il suo softwarino Windows...
Anche il semplice inserimento delle sonde di misura nel circuito deve essere fatto con accorgimenti particolari, se no non si misura un bel niente...
Detto ciò io parto dal presupposto che il progettista di un circuito integrato che incorpori un clock di precisionesappia il fatto suo, anche perchè esistono
numerose applicazioni elettroniche che necessitano di un livello di jitter molto inferiore a quello di un circuito audio (la già citata applicazione in ricevitori GPS richiede un "rumore di fase" tipico del circuito di decodifica dell'ordine dei nanosecondi).
A mio avviso la riduzione efficace del jitter non può essere effettuata solo tramite il cambio del circuito di oscliiazione, ma richiede una
riprogettazione completa della scheda del ricevitore.
Saluti.
Paolo Caviglia
Inviato: 02 nov 2005, 06:43
da plovati
Non so quanto sia ritenuta seria:
http://stereophile.com/reference/590jitter/index2.html
diversi altri riferimenti indicano in 40-60ps il jitter tollerabile e in 100ps la soglia di percettibilità.
_________
Piergiorgio
Inviato: 02 nov 2005, 14:27
da drpaolo
diversi altri riferimenti indicano in 40-60ps il jitter tollerabile e in 100ps la soglia di percettibilità.
Io mi chiedo tre cose:
- Che banda passante ha uno strumento che riesce a stimare una differenza tra due fronti d'onda di a 40 pS, causata dal rumore di fase ? (Calcolatela, poi mi direte)
- Siete consapevoli che l'errore tra due orologi atomici al rubidio -sincronizzati- uno su un satellite in orbita alta e uno a terra, stimato in base alla teoria della relatività, è solo di 100 volte inferiore a quello misurato (misurato ?) sui CD Player, secondo Stereophile?
- Anche ammesso che la misura a 40 pS sia stata fatta, è probabile che sia stata fatta sul canale di trasmissione di due apparecchi collegati. Come si può essere certi che, montando dei clock esterni all'interno di un CD Player questo basso valore promesso si mantenga ?
Un perplesso Paolo Caviglia
Inviato: 02 nov 2005, 15:01
da plovati
http://www.eea.epson.com/go/Prod_Admin/ ... G2001WHITE
per segnali ripetitivi come un clock, si puo' campionare in tempo equivalente o meglio usare un analizzatore multicanale. Personalmente ho usato dei MCA Silena per misure di dispersione temporale di 10pS fatte su laser impulsati. Ci sono strumenti come la streak-camera che arrivano a risoluzioni di qualche decina di fs! Tutti strumenti che ho usato ma non per CD!
Per quest'ultimo ho semplicemente provato a mettere il quarzo di serie di un Sony CDP70 in un oscillatore esterno montato a dead-bug che impiegava un comparatore ultrafast, in modo che i fronti fossero molto ripidi e la capacità di pilotaggio in corrente elevata (scarsa influenza capacità parassite), collegato come nello schema postato da Riccardo. Il risultato è stato ambiguo: da una parte alcuni CD acquistavano un poco di freschezza in più, dall'altra alcune tracce (mai capito perchè) diventavano insopportabilmente aspre. Inoltre l'apparecchio che ha sempre letto di tutto si era messo a saltare su qualche CD.
Alla fine sono tornato indietro. Va detto che la distribuzione del clock interna al chip passa sempre attraverso le porte CMOS standard e quindi il clock perfetto esterno non garantisce automaticamente un miglioramento del jitter del clock effettivamente utilizzato internamente.
Per Riccardo, specifiche oscillatori ultra low jitter:
Allegato: lowjittervcxo.pdf ( 457333bytes )
_________
Piergiorgio
Inviato: 02 nov 2005, 23:06
da mauropenasa
Sono di passaggio, per cui non ho dati analitici su questa applicazione specifica, ma sinceramente sono molto perplesso su questa vicenda, in generale, e mi trovo praticamente allineato ai ragionamenti di Paolo.
Mi riservo di studiare i chips usati in queste applicazioni, ma sentire parlare di problemi di Jiitter su queste applicazioni mi rende perplesso.
A memoria, i PLL di questi chips usano una frazione del clock di riferimento, che se avesse, per esempio un 100ppm di errore, verrebbe ridotto in modo proporzionale.
Sono d' accordo con Paolo quando dice che semmai si deve lavorare "radicalmente" sui blocchi del circuito (a ragion veduta).
Altro elemento divertente è immaginare un forma d' onda banda audio "distorta" da un dac con 100pS di Jiitter. Non ci credo neache se la vedo...
ciao
Mauro
Inviato: 02 nov 2005, 23:51
da plovati
Non ho possibilità di misurare strumentalmente grandezze simili. Il jitter pericoloso è quello di ricampionamento, estratto dal flusso di 10101001 in uscita dal CD e ricostruito per mezzo del PLL. Non importa tanto l'accuratezza (i 44.1kHz) quanto la precisione dell'istante di commutazione. I migliori CDP Mark Levinson ricorrevano ad una bufferizzazione in RAM del DSP per evitare del tutto di ricampionare con un clock affetto da jitter.
Qui si dice che 100pS a 20Khz di modulazione del clock di ricampionamento sono udibili:
http://www.nanophon.com/audio/jitter92.pdf
E in questo articolo di Pozzoli si esamina la questione:
http://www.tnt-audio.com/clinica/jitter1.html
La mia limitata esperienza con queste operazioni l'ho esposta in un post precedente, dopodichè non ho più approfondito per mancanza di riferimenti strumentali e sonici al disopra di ogni sospetto.
_________
Piergiorgio
Inviato: 03 nov 2005, 01:02
da mauropenasa
Capisco. Ho notato che il problema è molto sentito a causa dei sovracampionamenti in voga (overclocking...)
Mah, c' è molto da studiare prima di potere avere una posizione coerente.
Se trovo il tempo mi sorbirò anche queste "teorie", tanto per farmi un idea precisa.
Sicuramente le tecniche "toste" stanno nello studio di strutture fatte apposta, come l' esempio che tu hai citato, oppure ho visto che se usi come master clock di sistema quello del DAc, o tecniche di "parallelamento" dei clock per definizione riduci i problemi (tipo, invece di estrarlo dallo stream potenzialemente compromesso usarne uno "pulito" e già sincrono al segnale digitale ...)
Non so quanto serva lavorare su questi piani, in audio. il problema è che non siamo noi a sviluppare i chips integrati che svolgono il lavoro (per fortuna), e inventarsi l' acqua calda nell' ultimo stadio della catena non è un metodo efficiente.
Molto meglio usare le ultime generazioni di chips ottimizzate a questo lavoro dai costruttori....
ciao
Mauro
Inviato: 03 nov 2005, 05:55
da plovati
Molto meglio usare le ultime generazioni di chips ottimizzate a questo lavoro dai costruttori....
Originariamente inviato da mauropenasa - 02/11/2005 : 19:02:08
Il punto della questione, che giustifica le pratiche di reclocking è che molto spesso anche in macchine di pregio, l'oscillatore e l'alimentazione sono molto poco curati per ragioni di costo. In questi casi con poco si riesce a fare abbastanza in termini sonici da giustificare tali interventi.
Allo stato attuale, volendo partire da 0, credo che la cosa migliore sia utilizzare un PC di recupero come stanno cercando di fare Danilo Titano e & nel 3D apposito nella sezione Varie.
_________
Piergiorgio
Inviato: 03 nov 2005, 20:12
da mauropenasa
mhmm, ho visto il 3D di cui parli.
Purtroppo c'è molta confusione, come sempre quando si parla di tecnologie diverse.
Dal punto di vista del "futuribile" credo che il concetto di "media center" sarà la regola, tra qualche anno, tanto che sostituirà definitivamente la catena "audio video" per come la conosciamo.
In questo senso credo che abbia senso "occuparsene" per non farsi "sorprendere" all' ultimo momento.
Dal punto di vista tecnico le ipotesi che leggo fanno "rabbrividire". Se pensiamo al contenuto di questo 3D (Jiitter e rumore digitale del clock), e poi travasiamo tutto in un case da PC...
Io credo che la gestione "software" del hardware audio e video, come fanno i migliori marchi, sia una risorsa esaltante (capacità tecniche a parte), ma è INDISPENSABILE mantenere il controllo ad un livello macchina (software enbedded, chiamato BIOS nei PC o internal driver nelle sue periferiche).
In un PC NON ESISTE il controllo hardware. Il software livello programmatore agisce sui driver sotware, che sono controllati a loro volta dal software "enbedded" delle logiche programmate su scheda (bios e sotto unità hard programmate), che a loro volta sono controllate dai timing Hardware di sistema (scheda madre).
Le prestazioni in senso stretto sono ad esclusiva dei soft/hard presenti su qualsiasi scheda per PC, che a sua volta non è all' altezza delle migliori realizzazioni HI end, a causa del ottimizzazione di parametri diversi (un DSP audio per PC deve essere pieno di "effetti" non di ottimizzazioni delle performances in condizioni "flat").
Il top sarebbe usare una scheda audio per PC di alta gamma, esterna, (hardware ottimo e flessibile) e riprogrammarla con algoritmi di ottimizzazione stream audio, a livello locale....
ciao
Mauro
Inviato: 03 nov 2005, 21:13
da riccardo
Non so quanto serva lavorare su questi piani, in audio. il problema è che non siamo noi a sviluppare i chips integrati che svolgono il lavoro (per fortuna), e inventarsi l' acqua calda nell' ultimo stadio della catena non è un metodo efficiente.
Molto meglio usare le ultime generazioni di chips ottimizzate a questo lavoro dai costruttori....
ciao
Mauro
Originally posted by mauropenasa - 02/11/2005 : 19:02:08
Mi chiedo se i chip di cui parli sopra sono i filtri, come l'SAA7220 oppure proprio del componente oscillatore singolo crystal quartz, nei suoi moderni sviluppi VCO XO VCXO TCXO e via discorrendo...
grazie
Saluti
R.R.
Inviato: 03 nov 2005, 22:36
da drpaolo
Il top sarebbe usare una scheda audio per PC di alta gamma, esterna, (hardware ottimo e flessibile) e riprogrammarla con algoritmi di ottimizzazione stream audio, a livello locale....
...e non dovrebbe vedere neanche di lontano il sistema operativo Windows
(non è solo una facile battuta, ovviamente).
Saluti.
Paolo Caviglia
Inviato: 19 nov 2005, 18:34
da riccardo
Originariamente inviato da riccardo - 31/10/2005 : 19:57:40
Ciao.
Piuttosto poco fiducioso sui possibili risultati, ieri sera, con un paio di orette molto abbondanti di lavoro, (chassis con spazi estremamente ridotti) ho montato nel cdp il clock nello schema.
Ho collegato i rami di alimentazione a monte dei regolatori di tensione della parte digitale, +5 e - 6.
L'output del clock l'ho connesso direttamente al pin 11 del filtro SAA7220p/B.
La massa, portata al pin 12.
Bene, il nuovo apparato necessità di qualche ora di adattamento, ma il risultato sonoro è assolutamente tangibile, e direi ottimo.Tralascio commenti di tipo audiofilo, ma diciamo che ha acquisito una maggiore trasparenza.
Il cristallo usato è quello originale della macchina.
Il collegamento digitale l'ho eseguito senza usare cavi schermati, ma semplice awg 23 solid core di provenienza informatica. (belden, teflon)
Il supply coi soliti cavetti rame ag, isoltati teflon 20 awg.
Insomma, funziona molto bene.
Saluti
R.R.