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Inviato: 13 ago 2006, 01:45
da MBaudino
Devo fare una serie di librerie e altri mobili. Pensavo di finirli a cera, ma visto il primo comincio ad avere qualche dubbio.
Ho realizzato una prima piccola libreria di prova, realizzata in lamellare di Pawlonia.
Ho carteggiato le superfici con carta 120 e poi 400. Ho dato una mano di impregnante poliuretanico all' acqua (rovere scuro), mano molto leggera per non scurire troppo il legno.
Ho passato della paglietta inox 00 e poi incerato con cera in pasta (cera in trementina). Ho applicato la cera due -tre volte e non è ancora del tutto asciutta: ho comunque provato a lucidare conuno straccio una piccola zona già asciutta ma il risultato è mediocre, aspetto spento e parecchio opaco.Applicherò ancora una mano di cera, ma ho il sospetto di sbagliare qualche cosa.
Dopo l' ultima mano lascierò il tutto ad asciugare per qualche giorno (tre grassi giorni di vacanza, finalmente) e poi proverò con panno di lana; dubito però che così come è venga un bel lavoro.
Avete consigli?
Mauro

Inviato: 13 ago 2006, 06:00
da nullo
Mah, l'effetto dipende dal legno, dalla qualità della cera ed, ovviamente dalla lucidatura. Comunque, al massimo, ottieni un semilucido di caldo aspetto, non pensare ad un effetto ceralacca.

Pawlonia? Un albero dalla bellissima fioritura, non l'ho mai vista usare in falegnameria, non ne conosco le prerogative.

Se assorbe troppo, puoi provare a fare un test, su di una porzione non in vista, passando una mano di isolante, così da risolvere il problema.

Ciuao, Roberto

Inviato: 13 ago 2006, 12:47
da MBaudino
....ovviamente dalla lucidatura. .
Lucidatura: conviene qualche utensile o solo straccio di lana ed olio di gomito.???? :)

Pawlonia:legno tenerissimo, molto leggero. Si riga solo a guardarlo. Non è granchè. E' piu' bello dell' abete, molto meno duro e piu' economico del tiglio. Non lo avevo mai usato e sono indeciso se continuare ad usarlo.

Ciao grazie Mauro

Inviato: 13 ago 2006, 15:34
da nullo
Olio di gomito..ehehe, certo che se tu rimediassi una bella cuffia di agnello e l'apposito flessible a basso numero di giri...


Roberto

Inviato: 13 ago 2006, 15:43
da Arge
Olio di gomito..ehehe, certo che se tu rimediassi una bella cuffia di agnello e l'apposito flessible a basso numero di giri...


Roberto



Originariamente inviato da nullo - 13/08/2006 :  10:34:41
il flessibile se vuoi posso prestartelo....
l' olio di gomito però serve anche a me.....

Io per ovviare al problema, su consiglio di un amico, usai sul legno grezzo, una vernice impregnante alla cera, e devo dire che ci si specchia...
Si è costosa, ma ne vale la pena !!


ciao a tutti da GIOVANNI

Inviato: 14 ago 2006, 16:50
da PPoli
Io ultimamente uso i prodotti della Colron/Ronseal che trovi facilmente anche nei fai-da-te.

Il ciclo completo prevede
carteggiatura da 100-120 (meglio se con la rotoorbitale che non lascia segni) passata di colorante (attenzione che ne esistono de versioni, per legni duri e morbidi, se usi quello per legni duri sui morbidi laci delle macchie)
Altra passata da 120
Fondo turapori
Carteggiata da 240
Finitura a cera (io uso qella neutra) tirata con lo straccio dopo almenu un'ora dalla posa. Per una librera ovviamente ti occorre una macchina, ma si trovano quelle per cerare le autoobili nei supermercati a 15-20 euro.

Attenzione che lo scopo della finitura a cera non è ottenere una superficie lucida, ma setosa al tatto. Inoltre la finitura a cera è troppo delicata per una libreria.

Per le librerie che mi sono fatto in casa ho utilizzato un ciclo completo di vernici della Linea Blu della Sayerlac e solo dopo la finitura ho passato una mano di cera Ambra per pavimenti. Il legno era impiallacciato di noce e il risultato è stato perfetto (cercherò il codice del prodotto).
Per le librerie della camera dei bimbi invece, in impiallaccato e massello di faggio, ho usato un ciclo, sempre Sayerlac, a base di nitro.

Inviato: 16 ago 2006, 00:33
da MBaudino
OK, sono arrivato adesso adesso da una tre giorni fra Padova e Venezia.
Non avevo ancora posato la valigia che sono andato a recuperami la piccola libreria. La cera era quasi del tutto asciutta (ancora un poco di odore di trementina). Ho cominciato a passare lo straccio di lana e poi, con il mouse ( almeno così io chiamo la minicarteggiatrice a forma di piccolo ferro da stiro) ho iniziato a passare i teli in sintetico, dal piu' grossolano alla schiuma di poliuretano espanso.
Non è venuto granchè, neanche brutta però.
Credo di aver capito l' errore fondamentale: il legno era molto tenero ed assorbiva molto. Ho usato un impregnante rovere scuro e per evitare che scurisse troppo ne ho dato una mano leggerissima. Poi, sopra, nessuna vernice ma solo molte passate di cera. I pori sono quindi rimasti troppo aperti e la cera è stata straassorbita.
Certamente volevo l' effetto setoso e non troppo lucido, ma così è esagerato. Comunque per questo mobile va bene così.
Questa sera tiro la cera su tutto il mobile e vedo il risultato.
Domani inizio un mobile nel bagno. Prenderò un impregnante piu' chiaro e darò piu' prodotto. Poi anche una bella mano di turapori/trasparenti e poi eventualmente la cera: vediamo la differenza.
Poi per le librerie penso che passerò alla ceralacca o un bel poliuretano.
Intanto domani cerco la cuffia di agnello.
Grazie a tutti, veramente gentili.
Mauro

Inviato: 16 ago 2006, 00:44
da Giaime
OK, sono arrivato adesso adesso da una tre giorni fra Padova e Venezia.

Originally posted by MBaudino - 15/08/2006 : 19:33:20
E farti sentire no? Io abito proprio in quella zona :)

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 16 ago 2006, 01:09
da MBaudino
OK, sono arrivato adesso adesso da una tre giorni fra Padova e Venezia.

Originally posted by MBaudino - 15/08/2006 : 19:33:20
E farti sentire no? Io abito proprio in quella zona :)

Saluti termoionici


Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org



Originariamente inviato da Giaime - 15/08/2006 :  19:44:09
Lo sò, ti avrei incontrato volentieri. Ma facendo tre giorni tre di ferie, avessi proposto a Tiziana una cosa del genere mi avrebbe 'suicidato'.
Sicuramente al prossimo giro. Ciao
Mauro

Inviato: 22 ago 2006, 22:04
da gserpentino
io per le finiture in legno degli ampli uso il seguente metodo:

Passata finale di carta vetrata finissima.
Passata di olio di lino cotto (il legno diventa bellissimo e setoso)
Passata di turapori.
Scartavetrata finissima leggera per far tornare il legno liscio.
Mano di certa con una bella dose di olio di gomito e quando asciutta scartavetrata.
alla fine 4 o 5 mani di gommalacca .
Tra una mano di gommalacca e l'altra una leggera scartavetrata finissima.


Certo che per fare un ampli tutto in legno e con una finitura del genere ci metto una vita ma il risultato e molto buono...

Per fare una libreria e sicuramente un lavoraccio....

gabriele

Inviato: 23 ago 2006, 15:53
da MBaudino
....
Passata di turapori.
Scartavetrata finissima leggera per far tornare il legno liscio.
Mano di certa con una bella dose di olio di gomito e quando asciutta scartavetrata.
alla fine 4 o 5 mani di gommalacca .
Tra una mano di gommalacca e l'altra una leggera scartavetrata finissima.
Potresti anche pensara alla laccatura secondo tradizione cino-giapponese (mi pare 30 e piu' mani) :D

Secondo me però fai un errore.
Non dovresti inserire una mano di cera fra strati di vernice.
La differenza fondamentale fra cera e vernici è che le cere (oltre ad avere un peso molecolare piu' basso, e quindi essere generalmente piu' morbide) non formano un film reticolato, ovvero ogni molecola viaggia per conto suo. Ne risulta una bassa o nulla aderenza degli strati di vernice che vai ad applicarci sopra, tanto è vero che il maggior numero di distaccanti è formulato a base di cere (silicone a parte). La porosità del legno probabilmente evita che questo fenomeno si manifesti in maniera evidente, tuttavia fai un mucchio di lavoro sul tuo legno interponendo giusto a metà uno strato intrinsecamente debole, come caratteristiche filmogene e soprattutto come aderenza dello strato che segue nel ciclo di verniciatura.
Verrà sicuramente bene, ma credo che sarebbe ugualmente bello anche senza strato intermedio di cera: così hai introdotto una maglia debole nella catena.
Il tutto IMHO, ovviamente.
Ciao Mauro

PS: fanno eccezione le tipologie di cere all' acqua create in questi ultimi 15 anni, tipo le autolucidanti, le polimeriche ecc. Si tratta in questo caso di 'vernici' molto morbide, molto lucide, piu' delicate delle vernici normali ( devono poter esssere levate facilmente) ma pur sempre in grado di fare un film sulla superficie su cui vengono applicate. Nel discorso di prima mi riferivo alle cere classiche, tipo cera d' api, paraffine, ozocheriti ecc ( sia solide che in pasta o in emulsione)

Inviato: 23 ago 2006, 20:39
da gserpentino
Mauro,
non uso vernici.
La cera la do' perche rende il legno perfettamente liscio e la gommalacca
lo rende bello lucido.

Ma non ho mai parlato di vernici.

Il colore e' quello naturale del legno, esaltato dall'olio di lino cotto.

gabriele

Inviato: 23 ago 2006, 21:36
da MBaudino
Mauro,
non uso vernici.
La gommalacca è una vernice 'naturale'. Anche l' olio di lino cotto è una vernice (anche quello non cotto). Anche il turapori.
Comunque la mia è puramente una fisima da tecnologo, probabilmente l' aderenza sarà sempre sufficiente.
Ciao Mauro

Inviato: 23 ago 2006, 21:59
da gserpentino
ok , non avevo capito il significato che davi alla parola vernice...

Beh , poi alla fine se regge bene se no fra tot anni quando il legno dara' segni di cedimento sara' comunque bello cosi perche' avra un'aria vissuta....

Alla peggo mi compro un Sony a transistor e tanti saluti... ;) :)