Pagina 1 di 1

Inviato: 22 ott 2005, 23:03
da mr2a3
Ciao a tutti.
Vorrei tornare un attimo sul concetto di impedenza (vista dal carico) e corrente (emessa dalla sorgente).
In particolare mi riferisco alla "spiega" (3D Preamplificatori e controllo volume) su come un pot. sia visto con R quasi costante dalla sorgente ma che a seconda della sua posizione mostra R variabili al carico.
Fin quì tutto bene, in pratica "grazie" al pot. mi sembra si ottenga contemporaneamente una R alta per il generatore e (relativamente) più bassa per l'utilizzatore.
Ovviamente però, credo, la corrente disponibile sarà sempre solo quella (V/R) emessa della sorgente.

A questo punto mi chiedo: ma quanta corrente serve per un carico capacitativo?
Nello stesso 3D c'è un grafico di Mauro che mostra un esempio di carico come: 200pF//100k//200pF che a mè viene 12k a 20kHz.
E qui non sono più capace di andare avanti perché mi sembra che "manchi corrente" in quanto la sorgente ne emettrà solo quanto serve al carico che vede che, sempre nell'esempio, è 50k . . . se poi penso alla nota regola empirica <<il carico deve avere impedenza 10 volte superiore a quella di uscita del generatore>> . . . . frano del tutto . . . . . .dove mi sbaglio?

Grazie e ciao!
Massimo

Inviato: 23 ott 2005, 18:10
da plovati
Una sola parola: Thevenin.
Sostituisci il generatore di segnale ed il suo partitore resistivo con l'equivalente secondo Thevenin. Poi ragionando su questo circuito equivalente ti si chiarirà tutto.

_________
Piergiorgio

Inviato: 24 ott 2005, 04:54
da riccardo
UNA sola parola: ce lo fate vede'?

Una sola parola: Thevenin.
Saluti

R.R.

Inviato: 24 ott 2005, 14:54
da plovati
Immagine

:) :) :) :)

Inviato: 24 ott 2005, 15:33
da mauropenasa
ah ecco, adesso è tutto più chiaro.... :D :D

ciao

Mauro

Inviato: 24 ott 2005, 16:56
da mr2a3
Ho cercato un po' in rete e qualcosa ho trovato.

In effetti, sempre che per la fretta non abbia travisato tutto, sembra abbastanza semplice.
In pratica incorporando il partitore nel generatore si ottiene un nuovo generatore con:
Vth=V*(R2/R1+R2) --> R1 "parte superiore" del partitore, R2 "parte inferiore" e V tensione ai capi del pot.
e R più bassa in quanto: Rth=(R1*R2)/(R1+R2).

Insomma mi sembra una conferma che mantenendo il pot. poco o molto ruotato (R2 o R1 piccole) si hanno solo vantaggi.
Semmai "il limite" della capacità di pilotaggio si avrà a volume intermedio, e in ogni caso il "nuovo" generatore al max avrà R pari a metà di quella del pot.
A limitare la corrente quindi rimane, ovviamente direi, solo la capacità di erogarne da parte del generatore, mentre non ci sono problemi per la tensione (in quanto Vth è sempre minore a V).

Insomma ho capito che di come funziona un pot. prima avevo capito ben poco! :D

Grazie e ciao.
Massimo

Inviato: 24 ott 2005, 17:17
da plovati
... dimostrazione di quanto meglio sia digerire da sè le nozioni, piuttosto che averle già scodellate...
Bravo Max e scusa se ti ho 'usato' per questo piccolo esperimento :)

_________
Piergiorgio

Inviato: 24 ott 2005, 18:08
da mauropenasa
Hahaha, non so se Piergiorgio è più sadico o masochista, quando fa cosi... :D

Riguardo alla res equ di uscita, per fortuna quella massima è di 1/4 di Rin...

ciao

Mauro

Inviato: 24 ott 2005, 20:51
da riccardo
Eh ehe :-)

intendevo una cosa un attimo per step.
Per esempio, qui c'è il teorema e un suo sviluppo.
Se occorresse a qualcuno, dico, (a me occorresse)
http://www.risorsehitech.it/elettronica ... evenin.php

ah ecco, adesso è tutto più chiaro.... :D :D

ciao

Mauro


Originally posted by mauropenasa - 24/10/2005 : 10:33:18
Saluti

R.R.

Inviato: 25 ott 2005, 17:43
da mr2a3
Hai ragione, avrei pututo allegare prima il link che più mi ha aiutato che è:

http://www.df.unipi.it/~ferrante/thevenin.pdf

In particolare la pag. 5 è esattamente il nostro caso!

Ciao
Massimo