Caricamento Aperiodico
Inviato: 02 dic 2015, 17:31
Ciao. Allora, se ne è già parlato ma in rete le info sono molto frammentarie e sparse. Sarebbe bello scrivere qui qualcosa di concreto, con osservazioni e sperimentazioni di chi ci ha lavorato.
Butto giù qualche considerazione. Esso si trova a congiungere la sospensione pneumatica, al dipolo, al carico imai al variovent, e si passa dall'uno all'altro a seconda della dimensione della porta che si apre nel diffusore.
Può essere visto come una sospensione pneumatica, con mobile con alte perdite, quando si utilizza uno o piu dispositivi variovent, che sono delle resistenze acustiche, che hanno un diametro di 10 cm. Con esso il picco di impedenza viene smorzato, e il data sheet dynaudio recita che il modulo semplice e pulito facilita il pilotaggio. L'assorbente acustico in questo caso, viene messo in tutto il mobile tranne che nella zona che visivamente collega il woofer al dispositivo variovent.
Quando il foro diventa circa pari alla superficie Sd dell'altoparlante, si parla di carico Imai e qui possiamo distinguere due casi: si mette la resistenza acustica sulla porta, o non la si mette. Se non la si mette, e stiamo trattando grandi woofer in box relativamente piccoli ( come il disegno di nullo del carico imai del 416) secondo me il carico si avvicina ad un dipolo nel quale le pareti laterali sono molto ripiegate.
Diego Nardi fece un diffusore aperiodico con un woofer d'epoca su CHF n 176 pag 40. Articolo interessante, voleva fare un aperiodico con porta pari alla Sd del woofer e forse mettere una resistenza acustica sulla porta, poi è finito per essere positivamente impressionato del suono della cassa senza pannello posteriore, e la ha lasciata cosi. Il woofer che usa ha un Qt attorno 0.5 se ben ricordo.
Poi possiamo avere il box completamente aperto posteriormente e qui la parentela con il dipolo è ancora più spinta. Bellino ne parla nel suo libro
Sarei felice che esprimesse le vostre opinioni esperienze e considerazioni. Infatti nella variante Ima
Sto sperimentando in questi giorni come varia il modulo di impedenza del woofer al variare della porta. Messo un 10 pollici in box da 80 litri Fs 50 hz Qts 0.5, con pannello posteriore rimosso, la curva di impedenza è circa uguale a quella in aria libera. Mettendo il pannello posteriore, con foro pari ad Sd, il picco principale si smorza e diminuisce in frequenza, ma ne appare uno secondario attorno circa 90 hz, con del ripple sul fronte di salita. Parzializzando l'apertura con un pannello di legno , la curva del modulo assume la forma tipica del bass reflex, con due picchi chiari e definiti. Invece con porta aperta e resistenza acustica sulla porta accade che il picco di risonanza principale scompare quasi completamente, mentre il secondo picco a 90 hz viene molto smorzato, anche se non scompare del tutto. Facendo una misura in campo vicino dell'emissione della porta con rumore rosa, ho visto che , forse è un caso forse no, il picco di emissione è proprio a 90 hz. Senza resistenza acustica questo picco è molto alto, con resistenza acustica si abbassa e si spalma leggermente sulle frequenze attigue.
Una cosa di cui si è poco parlato è il Qts del woofer adatto a questi caricamenti. Il 416 del carico imai postato da Nullo ha un Qts credo sotto 0,3, essendo molto motorizzato, viceversa nardi nel suo articolo dice che in questi tipi di carichi sarebbe meglio usare woofer poco smorzati , che non necessitano di un risuonatore d'aria per funzionare. Quindi??
Sarebbe bello capire come si passa dal variovent al carico imai e con e senza resistenza acustica sulla porta, a seconda del Qts del woofer. Ed infine sapere come la volumetria influenza il tutto, assieme alla quantità di assorbente acustico da usare.
Ho messo dentro un bel pò di info, spero sia divertente e stimolante costruirci delle idee chiare attorno, visto che in rete spesso se ne parla male, chi lo chiama errore, chi lo conosce poco, insomma un pò di chiarezza sarebbe auspicabile.
Saluti
Stefano
Butto giù qualche considerazione. Esso si trova a congiungere la sospensione pneumatica, al dipolo, al carico imai al variovent, e si passa dall'uno all'altro a seconda della dimensione della porta che si apre nel diffusore.
Può essere visto come una sospensione pneumatica, con mobile con alte perdite, quando si utilizza uno o piu dispositivi variovent, che sono delle resistenze acustiche, che hanno un diametro di 10 cm. Con esso il picco di impedenza viene smorzato, e il data sheet dynaudio recita che il modulo semplice e pulito facilita il pilotaggio. L'assorbente acustico in questo caso, viene messo in tutto il mobile tranne che nella zona che visivamente collega il woofer al dispositivo variovent.
Quando il foro diventa circa pari alla superficie Sd dell'altoparlante, si parla di carico Imai e qui possiamo distinguere due casi: si mette la resistenza acustica sulla porta, o non la si mette. Se non la si mette, e stiamo trattando grandi woofer in box relativamente piccoli ( come il disegno di nullo del carico imai del 416) secondo me il carico si avvicina ad un dipolo nel quale le pareti laterali sono molto ripiegate.
Diego Nardi fece un diffusore aperiodico con un woofer d'epoca su CHF n 176 pag 40. Articolo interessante, voleva fare un aperiodico con porta pari alla Sd del woofer e forse mettere una resistenza acustica sulla porta, poi è finito per essere positivamente impressionato del suono della cassa senza pannello posteriore, e la ha lasciata cosi. Il woofer che usa ha un Qt attorno 0.5 se ben ricordo.
Poi possiamo avere il box completamente aperto posteriormente e qui la parentela con il dipolo è ancora più spinta. Bellino ne parla nel suo libro
Sarei felice che esprimesse le vostre opinioni esperienze e considerazioni. Infatti nella variante Ima
Sto sperimentando in questi giorni come varia il modulo di impedenza del woofer al variare della porta. Messo un 10 pollici in box da 80 litri Fs 50 hz Qts 0.5, con pannello posteriore rimosso, la curva di impedenza è circa uguale a quella in aria libera. Mettendo il pannello posteriore, con foro pari ad Sd, il picco principale si smorza e diminuisce in frequenza, ma ne appare uno secondario attorno circa 90 hz, con del ripple sul fronte di salita. Parzializzando l'apertura con un pannello di legno , la curva del modulo assume la forma tipica del bass reflex, con due picchi chiari e definiti. Invece con porta aperta e resistenza acustica sulla porta accade che il picco di risonanza principale scompare quasi completamente, mentre il secondo picco a 90 hz viene molto smorzato, anche se non scompare del tutto. Facendo una misura in campo vicino dell'emissione della porta con rumore rosa, ho visto che , forse è un caso forse no, il picco di emissione è proprio a 90 hz. Senza resistenza acustica questo picco è molto alto, con resistenza acustica si abbassa e si spalma leggermente sulle frequenze attigue.
Una cosa di cui si è poco parlato è il Qts del woofer adatto a questi caricamenti. Il 416 del carico imai postato da Nullo ha un Qts credo sotto 0,3, essendo molto motorizzato, viceversa nardi nel suo articolo dice che in questi tipi di carichi sarebbe meglio usare woofer poco smorzati , che non necessitano di un risuonatore d'aria per funzionare. Quindi??
Sarebbe bello capire come si passa dal variovent al carico imai e con e senza resistenza acustica sulla porta, a seconda del Qts del woofer. Ed infine sapere come la volumetria influenza il tutto, assieme alla quantità di assorbente acustico da usare.
Ho messo dentro un bel pò di info, spero sia divertente e stimolante costruirci delle idee chiare attorno, visto che in rete spesso se ne parla male, chi lo chiama errore, chi lo conosce poco, insomma un pò di chiarezza sarebbe auspicabile.
Saluti
Stefano