riccardo ha scritto:Da quanto ho capito del datasheet, l'alimentatore mantenendo costante la corrente in uscita a 700 mA (il valore è cmq regolabile con un dimmer sul corpo dell'alimentatore)
...perché allora non usi banalmente quello per regolare la luminosità, senza stare a commutare i LED?
Se è possibile aprire il contenitore dell'alimentatore, ti basta sostituire il potenziometro di regolazione con uno dotato di un alberino su cui montare una comoda manopola (oppure "portarlo fuori", ecc).
In caso contrario puoi realizzare un accrocchio meccanico con un alberino la cui testa provvederai a sagomare opportunamente ("a cacciavite", delle dimensioni esatte richieste per "fittare" con la vite di regolazione) tenuto in sede da una molla, all'altro capo del quale monti la solita manopola...
riccardo ha scritto:adatta la Vout al carico, con una certa rapidità, ma siccome un led mi è già scoppiato,
evidentemente è troppo lento, basta vedere i tempi di reazione sul datasheet. D'altro canto è un alimentatore
in corrente, pensato quindi per essere utilizzato con il carico sempre connesso (e, nel caso specifico, probabilmente presupposto pure circa costante), non è assolutamente adatto per usarlo come vorresti.
Ma non basta: se il commutatore che hai utilizzato è un comune "
Break-Before-Make" (non cortocircuitante), pensato per circuiti che lavorano "in tensione", anziché uno "
Make-Before-Break" (cortocircuitante), pensato per commutare circuiti che lavorano "in corrente" (com'è il tuo caso), potresti avere un problema ancora più serio.
Se infatti il commutatore è del tipo non cortocircuitante, quando commuti tra una posizione e l'altra si verifica un transitorio durante il quale il contatto comune non è connesso né alla posizione precedente né a quella successiva, cioè il circuito risulta completamente aperto.
In tal caso, se non hai avuto l'accortezza di realizzare uno schema di connessione in cui il commutatore agisce
cortocircuitando i LED da spegnere (anziché collegando quelli da accendere ovvero "spostando" il punto di alimentazione), pensato in modo tale da garantire che (almeno dal punto di vista dell'alimentatore) il circuito resti sempre
chiuso, cioè che la corrente prevista possa passare sempre e comunque (anche quando il contatto comune del commutatore si trova nel punto intermedio tra due posizioni e non è connesso da nessuna parte), ad ogni commutazione c'è almeno un attimo in cui il circuito si apre completamente e l'alimentatore si ritrova improvvisamente scollegato dal carico.
In tali condizioni un generatore di corrente costante reagisce portando la sua uscita alla max tensione possibile...
con il che, quando il contatto si chiude sulla posizione successiva, i LED si prendono una bella "sberla". Che di certo non gradiscono affatto.
Così come lo stesso alimentatore potrebbe non gradire affatto di essere sottoposto a tali transienti senza carico (su circuito aperto): quando si lavora "in corrente", si presuppone che il circuito sia
sempre mantenuto chiuso in modo che il generatore possa sempre erogare la corrente prevista.
(per "staccare" il carico da un generatore di corrente
non si deve mai aprire il circuito, si deve invece sempre mettere in corto il carico... o il generatore stesso! Aprire il circuito di un generatore di corrente è l'equivalente di mettere in corto-circuito un generatore di tensione: non va fatto mai, per nessuna ragione!)