Oh dunque.
Raccolto un po' di materiale, e spronato dal buon (buon?) Piergiorgio, vedo di rispondere finalmente a questo quesito.
Vorrei mantenermi nella direzione segnata da Mario, ossia cercando di evitare (da una parte) la semplice caccia al link, e dall'altra parte però, l'evitare l'ovvia risposta che mi aspetto:
"ma scusa, è stata usata fino adesso, arrivi fresco fresco tu e dici che non va bene? Ma chi vuoi essere più bravo dei progettisti McIntosh, Marantz, Dynaco etc etc..."
Ragazzi, lo sapete benissimo. Chi si occupa di elettronica non audio lo sa ancora meglio. A livello industriale,
quando mai vengono scelti i componenti che vanno meglio. Si scelgono in base a ben altri criteri... prezzo, reperibilità, "nome" (mettere un tubo sconosciuto su un apparecchio è pericoloso per le vendite, molto meglio metterne uno ultra-famoso).
Allora qui ci vuole una premessa. Premetto infatti che è
stupido pensare che ci siano le valvole buone e le valvole cattive, che ce ne siano di totalmente inutili (es.
conosco uno che ce l'ha con la ECC88). Ognuna ha un suo uso, un'applicazione in cui può essere meglio di altre, e altri usi in cui può cedere il passo. In ogni caso, sta al progettista (o all'appassionato) sapere cosa cerca e dove lo può prendere.
Ma ma ma... come ama dire il mio prof. di Fisica. C'è un però: ci possono essere casi di valvole molto, ma molto simili tra loro. Talmente simili, che in un certo senso, seppur con tutti i distinguo e le premesse del caso, un
minimo di confronto può essere fatto. Per esempio, 5751 vs 6N2P vs 12AX7, oppure 6J5 vs 6SN7 (o meglio, vs una delle sezioni di), 6N1P vs ECC88.
Oppure, ECC82 vs 6SN7 vs 6CG7 (e tutte le loro varianti militari, a basso rumore, a riscaldamento controllato, a tensioni di filamento diverse, etc etc...).
Per carità: non vorrei che chi leggesse pensasse che sto parlando di valvole intercambiabili. Non sia mai! E' quantomai ovvio che una 6SN7 non la riesci a mettere dove ci va una ECC82/12AU7

, ma è importante non prendere alla lettera nemmeno il 6CG7 vs ECC82, piedinatura diversa, mi dispiace, niente confronti "on the fly".
Il confronto che propongo dunque è puramente pensato "in fase di design", ossia nel momento in cui si individua di cosa abbiamo bisogno, e pensiamo che un tubo con un mu di circa 20, una rp di circa 7k, fa al nostro caso. O magari, stiamo guardando un design già fatto e vogliamo copiarlo (o migliorarlo). Ebbene, abbiamo davanti queste alternative:
- ECC82/12AU7
- 6CG7/6FQ7
- 6SN7 (o due 6J5, sinceramente questo è un tubo che non ho usato, anche se mi dicono che, essendo meno popolare, è più facile trovare esemplari di ottime marche).
Ebbene, la mia tesi è dimostrare che: tra le tre, la ECC82 è decisamente l'ultima scelta.
Vediamo perchè. Il confronto ovviamente lo mantengo come ECC82 vs 6SN7, poichè la sopraccitata 6CG7 è di fatto una 6SN7 noval, addirittura mi dicono che le ultimissime 6SN7 prodotte usassero di fatto le meccaniche della 6CG7. Ah, ovviamente non prendete niente di quello che dico per oro colato, se non mi credete sovrapponete le curve anodiche, coincidono.
E' quantomai
ovvio che non mi soffermo sulle altre differenze che ci possono essere, es. tensioni massime, dissipazioni, dimensioni, etc etc, parametri che in questa analisi sono di secondaria importanza.
Curve, curve e curve:
Fonti: questo bel sito
http://www.audiomatica.com/tubes/
Prendiamo la 6SN7:
Cosa ci vede chi ha un minimo di esperienza? Noi sappiamo che per mettere una valvola in condizioni di amplificare un segnale, dobbiamo alimentarla in DC (ossia decidere il punto di lavoro) e "programmare" cosa essa farà in presenza di segnali alternati. Come si fa?
Si traccia una retta di carico, ovvio. La procedura è descritta nel dettaglio qui:
http://members.aol.com/sbench102/po-dis.html
Già ad occhio, già senza dover per forza tracciare la retta, osserviamo che per molta parte delle curve, la 6SN7 ha un mu (dVa/dVg) costante, e questo lo si vede dal fatto che le varie curve per varie tensioni di griglia sono in prima approssimazione equidistanti tra di loro.
Cosa vuol dire questo? Che l'amplificazione della valvola (si noti che non sto ancora parlando di topologie) è indipendente dal punto del ciclo nel quale la sinusoide si trova. Ossia per passare da -4 a -2V, all'anodo approssimativamente ci sarà la stessa deltaV che nel caso in cui la griglia passa tra -6V e -4V. Idem nell'altra direzione: è ovvio che in prossimità del cutoff questa proporzionalità non si mantiene, è una cosa comune a tutte le valvole e il progettista deve tenerne conto.
Si noti che di solito, se c'è una variazione sostanziale del mu della valvola nelle curve, è di solito "unidirezionale", ossia quasi sempre si va, partendo da sinistra, da mu alti a mu più limitati. Questo aspetto "asimmetrico" si riflette nell'asimmetria della
distorsione introdotta dal dispositivo attivo, che in prima approssimazione è evidente che si costituirà prevalentemente di armoniche di ordine pari, principalmente la tanto amata seconda armonica.
Perchè tanto amata? perchè (per citare Mario,
parlo della mia esperienza) è ottima per coprire i difetti progettuali e le distorsioni di ordine superiore generate da questi difetti, punti di lavoro scelti male, valvole portate al limite, etc etc...
Questo nel male, ma nel bene (anche se non è ancora qualcosa di scientifico) si potrebbe obiettare che la seconda armonica è comoda poichè è in grado di entrare in cancellazione con la distorsione tipica dei diffusori, e in particolare di monovia, driver per trombe, etc etc.
Quindi siamo abbastanza a posto con la 6SN7. Cosa ci spinge a cercare di meglio? Vediamo se, dal canto suo, la ECC82 può riproporre queste stesse caratteristiche di costanza del mu nelle varie porzioni di curve operative, o addirittura, è in grado di avere prestazioni addirittura superiori.
Eccole qua:
Ecco che, salta all'occhio immediatamente, il mu non è più tanto costante. Senza andare a vedere nelle zone oramai compromesse delle curve, basta osservare che distanza c'è tra la curva 0V e la curva -2V, e confrontarla con la distanza che c'è tra la curva -6 e -8V.
Basterebbe polarizzare la valvola a -7V, sui 150V e sui 7mA, si vede subito che se il segnale supera i 2-3Vpk la ECC82 inizia a cambiare mu, ossia la percorrenza della retta di carico (facciamo 22k, ok?) arriva ben presto nelle zone dove la distanza tra le curve è molto maggiore (mu più alto).
Adesso si riprendano le curve della 6SN7: a parità di condizioni, questo avviene?
E la risposta è
NO!!!.
Ecco che (spero) di aver fatto capire che a parità di condizioni, due valvole dai parametri dinamici praticamente identici (quindi, applicazioni piuttosto simili) possono differire drammaticamente come comportamento.
Ovviamente questi discorsi valgono in presenza di carichi resistivi, e di configurazioni a catodo a massa o poco altro. Ci possono essere tutta una serie di "trucchi" per linearizzare la risposta: in particolare, usare un'altra ECC82 come carico anodico (SRPP), le nonlinearità dovrebbero tendere ad escludersi a vicenda. Oppure, usarne due in cascata, etc etc...
Quindi spero di essere stato chiaro e
di non essere frainteso: non ho dimostrato che la ECC82 = male e 6SN7 = bene, ho solo fatto notare che in condizioni molto semplificate, già di per sé la 6SN7 garantisce prestazioni piuttosto lineari, mentre la ECC82 è un tubo a mu variabile (come del resto in alcuna letteratura è definita!). Condizioni molto semplificate vuol dire punto di lavoro simile, carico resistivo uguale e configurazione a catodo a massa, in pratica quello che già dal 1904 si faceva con questi strani oggetti di vetro.
Ciò non toglie che la ECC82 vada benissimo (almeno quanto la 6SN7) in SRPP, per i motivi sopraccitati. Oppure, il suo spettro di distorsione faccia comodo per entrare in cancellazione con la distorsione di chessò io, una 300B per esempio. O quella di un diffusore monovia.
Quindi, alla domanda
"Is ECC82/12AU7 suitable for audio?" io rispondo
si ma con riserva, e la riserva è un designer bravo che la sappia sfruttare per quello che di positivo può fare, e non il progettista della domenica che ne schiaffa due in cascata, con la polarizzazione del datasheet, a pilotare una 300B (ho descritto il 70% dei 300B sul mercato che, anche se non usano una ECC82, riescono a tirare fuori distorsioni pazzesche anche dalle 6SN7). Per cui all'appassionato, magari non tanto esperto, che mi chiede se usare la 6SN7 (o 6CG7) o la ECC82, rispondo le prime, poichè essendo (si, fatemelo dire, penso che si possa dire oramai)
intrinsecamente più lineari si prestano meglio ad applicazioni e design molto semplici.
Spero di non aver annoiato nessuno
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org