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Inviato: 14 giu 2006, 21:08
da Manolo
Salve!
Ultimamente mi sono imbattuto in molti siti che vendono acidi per realizzare stampati, però non ci ho capito molto, o meglio... non riesco a capire quale sia la cosa più economica o conveniente per le mie esigenze...
Ciò che devo fare sono circuiti stampati per crossover ed eventualmente qualche pcb con pochi collegamenti...
Cosa mi consigliate?
Ho visto che generalmente si prende la basetta in rame, ci si disegna il circuito con le trasferibili "particolari" o con una penna apposita, e poi si immerge nell'acido... corretto?
Dove e che tipo di materiale mi consigliate di acquistare?
Grazie dell'attenzione!
saluti,
Manolo
Inviato: 14 giu 2006, 21:50
da Dragone
io sono approdato al bromografo dopo 1000 insuccessi, l' ho costruito da me con 4 lampade ad ultraviloetti, ci sono anche dei fogli trasferibili in cui prima devi stamparli con una stampante poi li passi col ferro da stiro, ma non ho mai provato, se usi le fotosensibili occorre anche il liquido per lo sviluppo, con il cloruro ferrico occorre parecchio tempo per incidere, come liquido di incisione uso acido muriatico e acqua ossigenata, l' acido lo trovi al brico, l' acqua ossigenata 130volumi in colorificio, immergi la basetta nell' acido muriatico e poco per volta versi l' acqua ossigenata, in qualche secondo il rame viene via, ma devi stare attentissimo perchè si liberano una gran quantità di gas tossici e pestilenziali, come minimo devi fare questo lavoro in giardino
Saluti, Stefano
Inviato: 14 giu 2006, 22:50
da gserpentino
Se il circuito e' semplice ho visto fare delle incisioni con un punteruolo
in modo da portare via il rame fisicamente.
Io non ho mai provato....
gabriele
Inviato: 14 giu 2006, 23:40
da riccardo
http://www.vincenzov.net/tutorial/stampati/stampati.htm
Salve!
Ultimamente mi sono imbattuto in molti siti che vendono acidi per realizzare stampati, però non ci ho capito molto, o meglio... non riesco a capire quale sia la cosa più economica o conveniente per le mie esigenze...
Ciò che devo fare sono circuiti stampati per crossover ed eventualmente qualche pcb con pochi collegamenti...
Cosa mi consigliate?
Ho visto che generalmente si prende la basetta in rame, ci si disegna il circuito con le trasferibili "particolari" o con una penna apposita, e poi si immerge nell'acido... corretto?
Dove e che tipo di materiale mi consigliate di acquistare?
Grazie dell'attenzione!
saluti,
Manolo
Originariamente inviato da Manolo - 14/06/2006 : 16:08:01
Saluti
R.R.
Inviato: 15 giu 2006, 03:56
da Manolo
Grazie a tutti per i suggerimenti!
Comincio a farmi un idea di come operare...
Sapete indicarmi un sito online o a Roma dove acquistare a buon prezzo?
Inviato: 15 giu 2006, 04:00
da riccardo
IN che zona di Roma?
Grazie a tutti per i suggerimenti!
Comincio a farmi un idea di come operare...
Sapete indicarmi un sito online o a Roma dove acquistare a buon prezzo?
Originariamente inviato da Manolo - 14/06/2006 : 22:56:42
Saluti
R.R.
Inviato: 15 giu 2006, 14:56
da Manolo
In queste zone non conosco nessun negozio di elettronica.
Però ce ne sono a via tiburtina. Prova sull'elenco del telefono. A mio avviso i negozi più utili sono quelli che lavorano con i riparatori, anche di TV.
IN che zona di Roma?
Saluti
R.R.
Originariamente inviato da riccardo - 14/06/2006 : 23:00:15
Roma Est, prenestina, centocelle...
Proverò a sentire anche Kit House...
Inviato: 15 giu 2006, 17:56
da Manolo
In queste zone non conosco nessun negozio di elettronica.
Però ce ne sono a via tiburtina. Prova sull'elenco del telefono. A mio avviso i negozi più utili sono quelli che lavorano con i riparatori, anche di TV.
Cercherò qualcuno... cmq noto che ci sono molti tipi di acidi, di modi per disegnare il circuito e molti tipi di supporto (rame)... come fare per scegliere quello che fà più al caso nostro?

Inviato: 15 giu 2006, 19:29
da riccardo
ma lo hai letto il tutorial che ti ho segnalato?
In queste zone non conosco nessun negozio di elettronica.
Però ce ne sono a via tiburtina. Prova sull'elenco del telefono. A mio avviso i negozi più utili sono quelli che lavorano con i riparatori, anche di TV.
Cercherò qualcuno... cmq noto che ci sono molti tipi di acidi, di modi per disegnare il circuito e molti tipi di supporto (rame)... come fare per scegliere quello che fà più al caso nostro?
Originariamente inviato da Manolo - 15/06/2006 : 12:56:28
Saluti
R.R.
Inviato: 15 giu 2006, 22:31
da m60gpmg
Le 2 tecniche altamente consigliate per un hobbista attualmente sono 2:
Il trsferimento di toner su basetta in rame e la fotoincisione.
Personalmente preferisco la fotoincisione poichè mi permette di rimediare ad errori prima dell'incisone mentre con il metodo toner-transfer non diesco mai ad accorgermi se in certe zone c'è una leggera mancanza di toner che poi nella fase di incisione mi genera dei microfori che proprio non sopporto.
il sistema della fotoincisione lo trovi quì:
http://www.vincenzov.net/tutorial/stamp ... isione.htm
mentre il trasferimento diretto (stira ed ammira) del toner lo trovi qui:
http://web.ticino.com/aisi/elettronica/stira.htm
Alcuni consigli:
Per la fotoincisione esiste anche la bomboletta di vernice fotoresistente e costa sui 15 euro (si chiama Positiv 20) che ti permete di ricreare lo strato resistente fotosensibile nel caso il processo di sviluppo non vada a buon fine.
Per crearti il master con una stampante a getto di inchiostro ti basta stampare 3 volte il master su di un foglio trasparente lucido per ink-jet e sovrapporli; ti assicuto che formano un master prefetto.
Per i primi tentativi non serve il bromoforo ma una comune lampada alogena da scrivania; i tempi si allungano sino a 5-6 ore invece dei canonici 2-3 minuti con il bromoforo.
Per il metodo Stira ed Ammira ti consiglio di utilizzare la carta da forno del BENNET
Nella fase di incisione hai 2 sistemi,
1) utilizzi il cloruro ferrico PREGI: relativamente innocuo DIFETTI: macchia in modo quasi irrimediabile (quindi non metterti in bagno, magari su un piano in marmo chiaro e non utilizzarlo mentre indossi un abito di Armani); è piuttosto lento nell'incisione.
2)Utilizzi una miscela di acqua, acido cloridrico e acqua ossigenata PREGI: molto veloce DIFETTI: Piuttoso pericolosa per un inesperto (non macchia, ma intacca!)
Se devi usare quest'ultima miscela ti sconsiglio vivamente di utilizzarla in soluzione concentrata come consigliato da DRAGONE (avresti corrosione sia laterale che verticale, inoltre il fotoresist non è progettato per resistere a simili concentrazioni), ma ti consiglio di diluire il tutto in acqua. Personalmente utilizzo 8 parti di H2O, 1 parte di HCL 33% ed 1 parte di H2O2 130vol.
STAI ATTENTISSIMO IN MODO PARTICOLARE CON L'ACQUA OSSIGENATA A 130 VOLUMI !!!!!!!!!!!!! SOPRATUTTO AGLI OCCHI (meglio se usi una protezione)
L'acqua ossigenata oltre che dal colorificio la puoi trovare anche in farmacia ma a 130 volumi ti costa 5-6 volte tanto.
L'acido cloridrico si trova in diversi ambienti e varia di molto la sua concentrazione dal 15-18% per il muriatico sino al 66% per il concentrato
Saluti
D.N.
P.S. ho scritto alla velocità della luce e quindi spero di non aver commesso molti errori, soprattutto di battittura.
Inviato: 15 giu 2006, 22:59
da MBaudino
..si chiama Positiv 20
Dove l' hai comprata? La mia ormai è inutilizzabile; ho girato almeno una decina di negozi e non la trattano perchè ha vita commerciale troppo breve
Grazie Mauro
Inviato: 15 giu 2006, 23:47
da m60gpmg
Dove l' hai comprata? La mia ormai è inutilizzabile; ho girato almeno una decina di negozi e non la trattano perchè ha vita commerciale troppo breve
Grazie Mauro
In che senso "inutilizzabile"?
Io la trovo da un negozio vicino a casa ma la trovi anche qui:
http://www.cevec.it/shop/cat169.htm#1
http://www.calpedel.it/sprlst.htm (16° riga partendo dall'alto)
Inviato: 16 giu 2006, 00:10
da MBaudino
In che senso "inutilizzabile"
Ha molti anni, è diventata marron molto scuro. Quindi la maggior parte dei legami fotosensibili ormai si sono rotti.
Di norma dura poco più di un anno se tenuta al fresco. La mia confezione ha perlomeno 6 anni.
Grazie per i link
Mauro
Inviato: 16 giu 2006, 00:55
da Dragone
Le 2 tecniche altamente consigliate per un hobbista attualmente sono 2:
Il trsferimento di toner su basetta in rame e la fotoincisione.
Personalmente preferisco la fotoincisione poichè mi permette di rimediare ad errori prima dell'incisone mentre con il metodo toner-transfer non diesco mai ad accorgermi se in certe zone c'è una leggera mancanza di toner che poi nella fase di incisione mi genera dei microfori che proprio non sopporto.
il sistema della fotoincisione lo trovi quì:
http://www.vincenzov.net/tutorial/stamp ... isione.htm
mentre il trasferimento diretto (stira ed ammira) del toner lo trovi qui:
http://web.ticino.com/aisi/elettronica/stira.htm
Alcuni consigli:
Per la fotoincisione esiste anche la bomboletta di vernice fotoresistente e costa sui 15 euro (si chiama Positiv 20) che ti permete di ricreare lo strato resistente fotosensibile nel caso il processo di sviluppo non vada a buon fine.
Per crearti il master con una stampante a getto di inchiostro ti basta stampare 3 volte il master su di un foglio trasparente lucido per ink-jet e sovrapporli; ti assicuto che formano un master prefetto.
Per i primi tentativi non serve il bromoforo ma una comune lampada alogena da scrivania; i tempi si allungano sino a 5-6 ore invece dei canonici 2-3 minuti con il bromoforo.
Per il metodo Stira ed Ammira ti consiglio di utilizzare la carta da forno del BENNET
Nella fase di incisione hai 2 sistemi,
1) utilizzi il cloruro ferrico PREGI: relativamente innocuo DIFETTI: macchia in modo quasi irrimediabile (quindi non metterti in bagno, magari su un piano in marmo chiaro e non utilizzarlo mentre indossi un abito di Armani); è piuttosto lento nell'incisione.
2)Utilizzi una miscela di acqua, acido cloridrico e acqua ossigenata PREGI: molto veloce DIFETTI: Piuttoso pericolosa per un inesperto (non macchia, ma intacca!)
Se devi usare quest'ultima miscela ti sconsiglio vivamente di utilizzarla in soluzione concentrata come consigliato da DRAGONE (avresti corrosione sia laterale che verticale, inoltre il fotoresist non è progettato per resistere a simili concentrazioni), ma ti consiglio di diluire il tutto in acqua. Personalmente utilizzo 8 parti di H2O, 1 parte di HCL 33% ed 1 parte di H2O2 130vol.
STAI ATTENTISSIMO IN MODO PARTICOLARE CON L'ACQUA OSSIGENATA A 130 VOLUMI !!!!!!!!!!!!! SOPRATUTTO AGLI OCCHI (meglio se usi una protezione)
L'acqua ossigenata oltre che dal colorificio la puoi trovare anche in farmacia ma a 130 volumi ti costa 5-6 volte tanto.
L'acido cloridrico si trova in diversi ambienti e varia di molto la sua concentrazione dal 15-18% per il muriatico sino al 66% per il concentrato
Saluti
D.N.
P.S. ho scritto alla velocità della luce e quindi spero di non aver commesso molti errori, soprattutto di battittura.
Originariamente inviato da m60gpmg - 15/06/2006 : 17:31:52
non ho mai avuto problemi senza diluirla, verso l' acqua ossigenata "ad occhio" in modo da "regolare" la velocità di reazione a piacimento, c'è da dire che usando acido muriatico da supermercato o brico questo risulta molto diluito per questo non diluisco ulteriormente, la 130 volumi costa 2€ in colorificio in confezione da un litro, in farmacia costa molto di più in concentrazioni minori
Comunque segui il consiglio di usare occhiali e guanti, è più bastarda l' acqua ossigenata che l' acido, se tocca la pelle fà delle "bruciature banche"
Saluti, Stefano
Inviato: 16 giu 2006, 23:02
da riccardo
MI permetto di intervenire per invitarVi a maggiore ponderazione nel suggerire pubblicamente e sul forum
tecniche di sviluppo di circuiti stampati basate su combinazione di elementi chimici altamente pericolosi, sia singolarmente che utilizzati nel provocare reazioni chimiche instabili e difficilmente controllabili in caso di errore in quantità di sostanze e/o sequenza di procedure. IN OGNI CASO, vi assumete la responsabilità diretta di quanto suggerito.
Si invitano inoltre coloro i quali volessero esercitarsi nell'incisione, di ricorrere alle istruzioni fornite dal venditore del materiale, e IN OGNI CASO di procedere, per le prime esperienze, all'utilizzo delle tecniche tradizionali e sufficientemente documentate.
Scusate l'intervento, ma questo sito, sebbene sembri un angolino tranquillo, è frequentato da moltissimi visistatori, ed è bene suggerire ed invitare, sempre e comunque, sia gli iscritti che gli avventori, ad esercitare la MASSIMA CAUTELA e diligenza nel mettere in atto quanto possono leggere nei messaggi di persone magari molto più esperte.
In ogni caso, si tratti di lavori che hanno a che vedere con tensione e amperaggi , o con sostanze chimiche, audiofaidate.org declina ogni responsabilità sia in merito al contenuto dei post espressi dagli iscritti e partecipanti, che a ogni accadimento dovesse verificarsi a seguito e in dipendenza diretta o indiretta dagli stessi.
Saluti
R.R.
Inviato: 17 giu 2006, 01:10
da Manolo
Premesso che mi atterrò a quanto suggerito da Riccardo, dato che non avendo esperienza non vorrei ritrovarmi con un dito sciolto nell'acido...

ho appreso molte cose interessanti, quindi mi sono fatto una idea di cosa dovrò o potrò fare.
Penso che attuerò la procedura consigliata dal tutorial, in modo da poter ridurre al minimo i rischi d'errore, dato che si tratta delle prime volte.
Grazie a tutti per i suggerimenti e per le preziose informazioni!

Inviato: 17 giu 2006, 02:27
da freccia
Ho avuto per anni una ditta di circuiti stampati per cui mi sento di dare un altro consiglio nell'uso di cloridrico +acqua assigenata:
La reazione con il rame e con altri metalli (escluso la lega stagno-piombo) è ALTAMENTE ESOTERMICA ossia più la reazione aumenta, più la soluzione si scalda e quindi più la reazione aumenta e più..........
Nel caso avvenisse, levare il circuito, passarlo sotto acqua corrente e riprendere l'incisione (aggiungendo magari una piccola quantità di acqua).
Appena la reazione si ferma controllare contro luce che non ci siano residui di rame(eventuali puntini o piccole righe si possono levare con uno sgarzino) e lavare con un getto d'acqua.
Non insistere nell'incisione perchè specialmente con piste molto sottili si può manifestare il processo di sottoincisione : la soluzione inizia ad intaccare il rame sul fianco delle piste stesse e sotto il resist.
Se l'incisione è molto-molto lenta aggiungere pochissima acqua ossigenata e solo nel caso non cambi nulla, aggiungere pochissimo acido un pò per volta.
Appena si cominciano a vedere delle piccole bollicine, vuol dire che la reazione è iniziata.
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NON USARE assolutamente contenitori di alluminio, di rame o altri metalli.
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Usare esclusivamente contenitori in plastica resistente o inattaccabili dagli acidi.
Tra le due sostanze la più pericolosa per la persona è l'acqua ossigenata a 130 volumi.
L'acido muriatico (acido cloridrico già diluito al 10% in acqua) viene usato normalmente per igienizzare nei lavori di casa.
------------------------------------------------------------------------
L'acido cloridrico puro a 66 gradi Baume' è PERICOLOSISSIMO !!!!!
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Nel caso si dovesse procedere alla sua diluizione NON AGGIUNGERE MAI L'ACQUA ALL'ACIDO : LA REAZIONE POTREBBE ARRIVARE A PROVOCARE ANCHE UN'ESPLOSIONE DEL LIQUIDO ma sempre il contrario e MAI dall'alto e in un solo colpo: miscelare poco alla volta avendo l'accortezza di girare continuamente la soluzione.
Saluti:
freccia
Inviato: 17 giu 2006, 02:51
da MBaudino
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L'acido cloridrico puro a 66 gradi Baume' è PERICOLOSISSIMO !!!!!
------------------------------------------------------------------------
Nel caso si dovesse procedere alla sua diluizione NON AGGIUNGERE MAI L'ACQUA ALL'ACIDO : LA REAZIONE POTREBBE ARRIVARE A PROVOCARE ANCHE UN'ESPLOSIONE DEL LIQUIDO ma sempre il contrario e MAI dall'alto e in un solo colpo: miscelare poco alla volta avendo l'accortezza di girare continuamente la soluzione.
Originariamente inviato da freccia - 16/06/2006 : 21:27:51
Condivido tutte le indicazioni date ai fini della sicurezza, comprese quelle di Freccia: purtroppo quelle che 'quotato' qui sopra non lo sono.
Non lo sono perchè si riferiscono all' acido solforico, e non al cloridrico.
Molti produttori di circuiti stampatiusano la miscela solforico+ ossigenata (anzichè cloridrico+ ossigenata) perchè:
- non puzza
- non da vapori corrosivi
- semplifica il trattamento delle acque di scarico
L' acido solforico a 66°B è pericolosissimo, e lo dice un vecchio chimico abituato a tutto e non un fighetta ecologista. Le aziende sanno come formare i propri dipendenti (a volte) e quindi riescono a maneggiarlo con sicurezza.
L' acido cloridrico per l' incisione va ancora meglio ed è questo che consiglio all' hobbysta ( anzi, consiglio il cloruro ferrico - macchia ma non crea disastri). Il cloridrico viene prodotto al massimo al 35-37%,, concentrazione alla quale non sempre i privati riescono a trovarlo. Piu' spesso viene tagliato con acqua al 10-25% e venduto col nome commerciale di acido muriatico. Negli occhi non fa bene, berlo è pericoloso, può irritare anche molto la pelle (specie se sensibile) ma non fa disastri. I suoi vapori invece puzzano molto e sono corrosivi (per i metalli) e se respirati a fondo fanno piuttosto male o anche molto male ( bisogna operare all' aperto o sotto cappa). Quindi il cloridrico non fa bene, ma non fa neppure disastri se usato incautamente.
Il solforico invece è pericolosissimo, si può rimanere pesantemente ustionati e lasciarci anche la pelle. Se si aggiunge acqua all' acido si sviluppa un sacco di calore, il tutto si mette a bollire, partono schizzi caldi e corrosivi da tutte le parti.... aggiungeteci la legge di Murphy... e lasciatelo perdere.
Mescolare acqua e cloridrico sviluppa un poco di calore, ma il tutto è molto blando.
L' acqua ossigenata a 130volumi è anche essa molto pericolosa. Provoca delle ustioni bianche molto dolorose. Negli occhi è micidiale. Pur essendo meno pericolosa del solforico, ma maneggiata con buon senso.
Alla fin fine consiglierei di usare il cloruro ferrico tiepido (40-50°C) , con PCB tenuto verticale: è rapido, costa poco, macchia ma non crea problemi seri.
DOMANDA: voi che sarete tutti giovani e tutti ecologisti, cosa ne fate di:
- bagni di incisione esauriti
- acqua di lavaggio e risciacquo delle basette incise.
Non è che buttate tutto nel gabinetto, vero????
Mauro
Inviato: 17 giu 2006, 02:55
da Dragone
io faccio la "tanica delle schifezze" se le pigliano nel centro di raccolta differenziata del mio paese assieme ad oli esausti ecc...
un consiglio, come vaschette usate quelle per lo sviluppo fotografico, ne ho una decina e sono eccezzionali
Saluti, Stefano
Inviato: 17 giu 2006, 03:23
da freccia
Effettivamente ha ragione Mauro, quello che usavo era acido solforico, il cloridrico lo usavo per i prototipi per non riscaldare la vasca da 150 litri. Dopo 20 anni di inattività ....... la memoria mi ha tradito.
Restano comunque le avvertenze sulla reazione esotermica.
Saluti:
Francesco
Inviato: 17 giu 2006, 03:38
da riccardo
DOMANDA: voi che sarete tutti giovani e tutti ecologisti, cosa ne fate di:
- bagni di incisione esauriti
- acqua di lavaggio e risciacquo delle basette incise.
Non è che buttate tutto nel gabinetto, vero????
Mauro
Originariamente inviato da MBaudino - 16/06/2006 : 21:51:26
Caro Mauro, ti quoto perchè è necessario approfondire l'argomento.
Dragone ha la fortuna di un centro di raccolta dedicato.
MA: coloro che abitano nelle grandi città, cosa possono fare?
Cercheremo di documentarci.
Saluti
R.R.
Inviato: 17 giu 2006, 15:53
da plovati
Quoto in pieno le avvertenze di Riccardo. Contrariamente all'impostazione generale di audiofaidate, in questo caso ritengo non sia prudente e consigliabile divugare certe tecniche empirico-casalinghe. Chi sa come fare ha in genere competenza e prudenza tali da arrangiarsi da sè, chi ha bisogno di una descrizione operativa passo-passo è meglio che lasci perdere: potrebbe commettere imprudenze gravissime.
Tra l'altro è pieno di servizi di PCBpooling che a costi ragionevoli offrono un prodotto di qualità professionale, doppia faccia fori metallizzati fresature etc etc. Al limite ci si potrebbe mettere d'accordo in 3-4 per ridurre i costi. Questa sì che è una pratica che mi sento di raccomandare: fate acquisti di gruppo.
_________
Piergiorgio
Inviato: 17 giu 2006, 16:14
da drpaolo
Avete fatto bene a dare tutte le informazioni relative alla sicurezza;
AVVISO PER I PRINCIPIANTIi: se ne sentite l'odore -e vale per tutte le sostanze- vuol dire che è già nel vostro naso (e nei vostri bronchi, e nei vostri polmoni) per cui ATTENZIONE:
usate solo percloruro ferrico tiepido per le incisioni.
Ottimo il consiglio di tenere la basetta verticale, o comunque inclinata, cui mi sentirei di aggiungere il consiglio di ossigenare il liquido di incisione con l'aria emessa da una pompetta da acquario, terminata con una "pietra porosa" (si trova anch'essa dai rivenditori di materiali per acquario) oppure facendo oscillare la vaschetta.
se non avete la pazienza di farla oscillare a mano, potete usare un motoriduttore che fa girare una camma di compensato, su cui appoggiare la vaschetta (vincolata da un lato).
Anche questo metodo è stato da me utilizzato con ottimi risultati.
Per il disegno dei circuiti (o il ritocco di quelli fotoincisi, prima del bagno nel percloruro ferrico) consiglio di usare comuni pennarelli Schwan STABILO OH Pen 841 (si trovano nelle cartolerie a 1,50 euro l'uno) e hanno punte di diversi diametri.
Se il rame da togliere è veramente poco (per una basetta da crossover, ad es.) potete usare un trapanino Dremel con fresa da 2 mm oppure incidere le porzioni da asportare con un cutte da 0,50 Euro e poi asportare il rame con la punta calda del saldatore; è meno rischioso e di migliore effetto che l'uso di un punteruolo.
Per lo smaltimento del liquido si può ricorrere alle amicizie con Ditte che abbiano il registro di smaltimento di liquidi pericolosi; sarebbe però una bella cosa che, in questo forum, si mettessero in comune le conoscenze per arrivare ad una forma diu smaltimento sicura per tutti, anche cooperativa.
La reazionedi sostituzione Cu-Fe nella soluzione di incisione dovrebbe essere reversibile (chiedo lumi a Mauro) ; se egli riuscisse a suggerire un procedimento sicuro, rimarrebbe solo da smaltire il precipitato di rame (dannosissimo per l'ambiente, ma di volume più ridotto) e la soluzione di incisione potrebbe essere riutilizzata per un periodo di tempo assai elevato.
Una discreta Ditta italiana che realizza, a costi accettabili, circuiti stampati in piccolissima e piccola serie è qui:
www.mdsrl.it
Questi circuiti sono validi per prototipazioni e per gli hobbisti; la Ditta accetta files Gerber e quindi il lavoro può essere fatto con quasi tutti gli sbrogliatori di circuiti esistenti.
Della serie: Alcuni pensieri disordinati sull'argomento.
Cordialmente.
Paolo Caviglia
Inviato: 22 giu 2006, 01:37
da UnixMan
AVVISO PER I PRINCIPIANTIi: se ne sentite l'odore -e vale per tutte le sostanze- vuol dire che è già nel vostro naso (e nei vostri bronchi, e nei vostri polmoni)
gia` gia`...
pensa che a noi, a SCUOLA (istituto tecnico statale, primi anni '80) ci
facevano incidere i c.s. in una pirofila rettangolare di pirex appoggiata
su un fornelletto elettrico per tenere quasi bollente il bagno, che era
costituito proprio da una soluzione acquosa di HCl+H2O2 !
Come se non bastasse, il "laboratorio di incisione" era stato ricavato
da un sottoscala senza finestre e pressoche` privo di aerazione!!!
Quando ne uscivamo -ma e` superfluo dirlo- avevamo occhi e polmoni
che bruciavano...
roba da denuncia, a pensarci adesso!!!
Ciao,
Paolo.
Inviato: 22 giu 2006, 02:50
da freccia
Beh in quegli anni si usava anche l'Eternit (da Eterno...sic !!)
Saluti:
Francesco
Inviato: 22 giu 2006, 14:39
da nick
DOMANDA: voi che sarete tutti giovani e tutti ecologisti, cosa ne fate di:
- bagni di incisione esauriti
- acqua di lavaggio e risciacquo delle basette incise.
Non è che buttate tutto nel gabinetto, vero????
Mauro
Originariamente inviato da MBaudino - 16/06/2006 : 21:51:26
sempre con i dovuti caveat...
http://www.qsl.net/iz7ath/web/02_brew/1 ... dex_it.htm
CIao
Nick
Inviato: 22 giu 2006, 15:00
da MBaudino
Ciao, conoscevo quel link ed ho sempre pensato che fosse una delle principali nefandezze apparse sul web (con tutto il rispetto).
L' aggiunta di acido cloridrico modifica il tipo di bagno e lo rende decisamente corrosivo.: tanto vale usare subito acido cloridrico ed un ossidante.
Francamente assurda l' idea di ripristinare la condizione ossidante aggiungendo ipoclorito, che in campo acido ( il percloruro è acido di suo, ma dopo l' aggiunta di cloridrico...) sviluppa cloro gassoso (lo stesso cloro usato come aggressivo chimico nella prima guerra mondiale) che è decisamente pericoloso.
IMHO una vera stupidaggine: per funzionare funziona, ma tanto vale usare fin dall' inizio acido e acqua ossigenata, che è un metodo pericoloso, non adatto ai principianti, ma almeno è chiaro come dosaggi. L' aggiunta casual di acido cloridrico e conegrina invece è del tutto imprevedibile.
Mauro
Inviato: 22 giu 2006, 15:28
da nick
Ciao, conoscevo quel link ed ho sempre pensato che fosse una delle principali nefandezze apparse sul web (con tutto il rispetto).
L' aggiunta di acido cloridrico modifica il tipo di bagno e lo rende decisamente corrosivo.: tanto vale usare subito acido cloridrico ed un ossidante.
Francamente assurda l' idea di ripristinare la condizione ossidante aggiungendo ipoclorito, che in campo acido ( il percloruro è acido di suo, ma dopo l' aggiunta di cloridrico...) sviluppa cloro gassoso (lo stesso cloro usato come aggressivo chimico nella prima guerra mondiale) che è decisamente pericoloso.
IMHO una vera stupidaggine: per funzionare funziona, ma tanto vale usare fin dall' inizio acido e acqua ossigenata, che è un metodo pericoloso, non adatto ai principianti, ma almeno è chiaro come dosaggi. L' aggiunta casual di acido cloridrico e conegrina invece è del tutto imprevedibile.
Mauro
Originariamente inviato da MBaudino - 22/06/2006 : 10:00:34
Be', l'idea è quella principalmente di riciclare il prodotto, anzi, re-ciclarlo.
Per quanto riguarda la pericolosità, questa c'è, ma come fai notare tu stesso, c'è anche con l'altro metodo, e (mi pare) che l'entità sia grossomodo la stessa.
Io preferisco usare il percloruro, come metodo, perchè mi permette di controllare un po' meglio i tempi di corrosione. I risultati non sono poi malaccio, ma incidero' si e no un pcb ogni due mesi, quindi posso fare poco testo.
del resto, rimane il consiglio per i neofiti di essere estremamente cauti, poi, se un metodo funziona, sulla terrazza si può sempre provare...
Ciao
Nick
P.S. ma non esiste anche un inattivante per il percloruro f.?
Inviato: 22 giu 2006, 15:38
da MBaudino
P.S. ma non esiste anche un inattivante per il percloruro f.?
Si potrebbe trasformare il tutto in un rifiuto solido, aggiungendo (inizialmente con cautela) calce spenta ( calce idraulica, idrossido di calcio) o cemento. Alla fine ottieni un solido che conterrà tutto il rame iniziale, ma avrà scarsissima tendenza a rilasciarlo.
Ove esistono, è meglio portare il liquido nelle aree comunali di raccolta dei rifiuti pericolosi o ingombranti.
Inviato: 28 giu 2006, 19:33
da st2_998
Se qualcuno si è autocostruito un bromografo, che tipo di lampade usate? Ci sono quelle apposite per processi industriali (tipo Osram Ultra-Vitalux) che devono costare una sassata, o altrimenti quelle da lampade solari, che sono neon ad alta potenza (non facile trovare a poco prezzo gli alimentatori) che emettono a pieno spettro. Un'altra possibilità potrebbero essere le lampade UV per acquari... ma qual'è la lunghezza d'onda richiesta per quello strato sensibile?
Luca
Inviato: 28 giu 2006, 20:55
da drpaolo
Se qualcuno si è autocostruito un bromografo, che tipo di lampade usate? Ci sono quelle apposite per processi industriali (tipo Osram Ultra-Vitalux)
Io uso una Osram Vitalux (200 W) da oramai vent'anni; funziona molto bene ed è affidabile.
Ho costruito un trespolo che la tiene sollevata a circa 55 cm dalla piastra; in queste condizioni il tempo di illuminazione si aggira intorno ai 2,3 / 3 minuti (spessore del vetro di ritenuta della pellicola: 3 mm).
Utilizzando la Ostram Vitalux di questa potenza è preferibile che il lucido con il disegno del pcb sia costituito da una pellicola fotomeccanica incisa; l'utilizzo di lucidi stampati con stampante è possibile, ma al prezzo di un degrado di qualità del pezzo.
Saluti.
Paolo Caviglia
Inviato: 03 lug 2006, 03:42
da st2_998
Pellicola fotomeccanica incisa...
Come la ottieni?
Luca
Inviato: 03 lug 2006, 13:55
da drpaolo
Pellicola fotomeccanica incisa...
Come la ottieni?
Porto una stampa del circuito, nella scala desiderata, da una qualsiasi Ditta che realizza pellicole per la serigrafia o per la stampa di fotografie su periodici locali (ce n'è una in ogni capoluogo, credo).
Saluti.
Paolo Caviglia
Inviato: 04 lug 2006, 03:00
da st2_998
Chiaro
Tu dici che una ink-jet fotografica su lucido non si ottiene un risultato soddisfacente? Il problema è l'opacità o la regolarità delle linee?
Grazie
Luca
Inviato: 04 lug 2006, 03:20
da Dragone
lucido da disegno (quello opaco) stampato con una laser, sono sempre venuti molto bene, dipende molto anche dalla qualità della basetta presensibilizzata, come lampade uso 4 osram non ricordo il tipo ma sono quelle che si utilizzano nei bromografi, le ho prese in un negozio di elettronica mi pare che le ho pagate 4€ l' una
Saluti, Stefano
Inviato: 04 lug 2006, 15:53
da audiog
Salve a tutti.
Sperando di essere d'aiuto, vi racconto del mio metodo per fotoincisioni, collaudatissimo, dopo un po' di pratica i risultati sono professionali.
1) bromografo: è necessario avere la distanza lampada - master/pcb costante altrimenti ogni volta si devono fare vari tentativi per il tempo d'esposizione. In internet si trovano progettini vari per i più pigri.
Altrimenti ecco la ricetta del clone di un bromografo professionale per grafica: lampade fluorescenti attiniche, cioè philips TLAD 15W/05 o Hitachi attiniche serie BL, 2,5 euro l'una con un reattore per coppia. Ne uso 4 parallele a distanza di 4 cm vetro vetro. Nei negozi di elettrotecnica basta chiedere l'equivalente alla suddetta philips, si usano anche per le zanzariere e per gli acquari e i terranei, sono quelle con la lunghezza d'onda giusta. Le ho messe sul fondo di una scatola di legno rivestita di alluminio da cucina, reattori e starter su un lato lungo dentro, c'è addirittura un fusibile. A circa 6cm sopra c'è il vetro, 5mm di spessore, normale non trattato altrimenti filtra gli UVA, montato su un telaeitto fatto con profilato d'alluminio. Lampada pilota neon bianco normale piccola posta tra i due tubi UV centrali, montata più in basso per non dar luogo ad ombre quando funzionano i tubi superiori. Coperchio di legno con spugnetta per premere, in modo che pellicola e pcb siano planari senza bolle e rigonfiamenti, non deve uscire luce UV durante il funzionamento, anche se sono +/- UVA, possono fare danni. Niente timer, anche se per 7 euro si trovano dai cinesi del tipo presa-spina passante, uso interruttore a cipolla sul filo e orologio. A me servono 5'30" ma non significa niente, bisogna fare delle prove per scoprire il giusto tempo d'esposizione.
2) PCB presenzibilizzate. compro sempre le stesse dallo stesso fornitore, ho fatto una volta sola le prove di tempo d'esposizione con un master fatto con linee parallele di diverso spessore e distanza.
3)Il master o pellicola, con la laser su acetato da fotocopiatrice non mi sono mai venute bene, forse giocando con le impostazioni della stampante, ci sono delle caratteristiche che vanno bene per stampare testo e figure per la lettura, si dovrebbero escludere ma i manuali non dicono mai niente su come ottenere il nero compatto, generalmente è retinato e non va bene perchè quando si asciuga sull'acetato lascia microfori. Inoltre l'acetato di qualsiasi marca, anche epson o hp, si ondula leggermente col calore. Uso pellicole per inkjet "hp premium trasparency film" per inkjet, hanno un lato ruvido, stampa in quadricromia (chissà perchè), alta risoluzione, la stampante è una banale inkjet hp. Stampare in una sola passata due copie sullo stesso foglio, possibilmente il lato lungo del disegno deve essere nel senso d'uscita del foglio, così le dimensioni saranno identiche, lasciare asciugare i fogli per molto tempo, diciamo 3 ore.
Le due copie le sovrappongo sul vetro del bromografo, una la fisso e l'altra la faccio scorrere per combaciare tre punti su un ideale circonferenza, mi aiuto con la lampada pilota.
Importante: fate le stampe in modo che il lato con l'inchiostro sia a contatto col PCB, cio provoca meno sbavature ai bordi delle pista in rame.
Poi soda caustica, in drogheria, un cucchioaio in 1L acqua, e cloruro ferrico al solito.
Il problema fondamentale è la qualità della pellicola! Mi hanno riferito che le stampanti a sublimazione sono ottime, sarebbero quelle che si usano per stampare in casa le foto digitali in 10*15, ma non so su che foglio.
Altra soluzione con la laser è l'uso dei fogli lucidi, opachi.
Ho usato le pellicole press'pell, dopo aver rovinato il ferro da stiro muliebre, accartocciato la pellicola ed ottenuto risultati appena decenti dopo aver scoperto che la pellicola deve essere staccata sotto acqua fredda corrente. Ho regalato i fogli, qui a Roma 7 euro l'uno, ad uno studente ITIS che prende il mio stesso autobus, il quale ha detto che li avrebbe regalati a sua volta perchè aveva il bromografo a casa e quei fogli erano scomodissimi anche per lui.
Ciao a Tutti.
P.S.
Argomento da post: come settare la laser per ottenere il nero denso.
Inviato: 05 lug 2006, 03:07
da st2_998
Dipende da driver a driver...
Potresti tentare aumentando la densità del toner, se i singoli "punti" si allargano forse i microfori vengono coperti
In qualche angolo delle opzioni di stampa di solito c'è la possibilità, con un cursore, di regolare la densità della copertura
E poi bisogna sicuramente deselezionare eventuali opzioni grafiche di retinatura
Grazie della tua descrizione
Luca
Inviato: 05 lug 2006, 23:49
da audiog
Ciao Luca,
Il problema è proprio nella possibilità di gestire fisicamente la stampa, i driver HP generalmente non contengono queste opzioni, inviai una email a HP sevice, mi risposero che ci stavano pensando perchè altri avevano un problema simile. Mi avrebbero fatto saper, dissero 8 anni fa.
Comunque per me resta valido un solo metodo: stampa quadricromica inkjet su trasparenti dedicati alla stampante.
A proposito di soluzioni corrosive, ma il percloruro non è già abbestanza efficace?
Ciao.
Ciao.
Inviato: 07 lug 2006, 00:33
da st2_998
Io, su molte stampanti HP che ho usato o posseduto, l'ho trovato. Sulla mia:
In "stampanti e fax" (se hai Win XP) clic destro sulla stampante, Proprietà, Generale, preferenze di stampa, funzioni, funzioni avanzate.
Sarà diverso da laser a inkjet ma un controllo di densità l'ho sempre visto, anche nei driver per Win 3.1 ...
ciao!
Luca
Inviato: 04 gen 2007, 05:59
da Manolo
Della serie... meglio tardi che mai... finalmente ho realizzato il mio primo PCB!
Fatto con pennarello per disegnare le piste (la prossima volta vado di trasferibili o di stampante laser e fogli dedicati) e cloruro ferrico (già pronto)... basetta 10x16... totale, meno di 10euro...
Avevo fatto qualche errore...
- non avevo pulito bene la basetta dallo strato di vernice protettiva...
- non avevo scaldato l'acido (ho messo la vaschetta sul termosifone

)...
- non avevo considerato che il punteruolo buca tanto se martelli forte

e la parte posteriore presenta dei bozzetti di vetronite...
Ma poco male... ora ho capito gli errori e posso solo che migliorare...
Ecco il risultato:
http://img486.imageshack.us/my.php?image=pcb3ww8.jpg
Inviato: 04 gen 2007, 07:25
da Arge
Dai, per essere la prima non ti è venuta tanto male...
JOE
PS: che è ??
Inviato: 04 gen 2007, 08:00
da Manolo
Dai, per essere la prima non ti è venuta tanto male...
JOE
PS: che è ??
Originariamente inviato da Arge - 04/01/2007 : 01:25:33
E' la pcb di un ampli 10W in classe A di provenienza non meglio identificata (lo schema lo aveva un amico) che utilizza i 2N3055... ho deciso di provare a costruirlo... vediamo che combino...
Più che altro non pensavo che il pennarello fosse così difficile da usare... se ci ripassi sopra ti si toglie quel che già si era depositato...
Però una nota positiva c'è... ho visto che tiene molto la corrosione dell'acido... e ho capito i tempi e i modi... considera che per l'errore di non aver rimosso bene la vernice protettiva della basetta, ho tenuto il tutto a "bagno" per quasi 4 ore!!! e se non scaldavo l'acido con il termosifone, penso che stava ancora là...
Ehehehe sbagliando si impara!
Il prossimo spero sia un pcb di ampli a valvole che mi auto-proggetterò... ho preso quel libro e devo dire che dice molto e lo dice chiaramente!

Inviato: 06 gen 2007, 02:10
da nikola
Io invece i circuiti stampati li faccio in diverso modo:
1) il disegno lo faccio al computer con un programma di grafica vettoriale FREEHAND della MACROMEDIA
2) porto il file con una pendrive in un qualsiasi studio grafico che fa cartellonistica pubblicitaria e mi faccio tagliare con il plotter il circuito stampato su carta adesiva che è la stessa che viene utilizzata per fare le insegne luminose. La larghezza del rotolo e di circa 1metro e solitamente ne faccio tagliare più di uno, tanto il prezzo e uguale.
3) Rimuovo tutta la parte della carta adesiva che non serve, quella cioè che non fa parte del circuito stampato
4) Applico l'aplication (è un adesivo che si può rimuovere facilmente) sopra il circuito stampato adesivo, lo spatolo in modo che l'aplication aderisca sul circuito stampato adesivo, stacco i due lembi, carta (non adesiva) e adesivo+aplication applico sulla basetta di rame dopo averla pulita e spatolo ancora facendo attenzione a non rimuovere parte del circuito stampato adesivo insieme all'aplication.
5) Ora mi trovo con il circuito stampato in carta adesiva appiccicato sulla basetta di rame come se fossero dei trasferelli.
Butto tutto nell' acido e il gioco e fatto. E' più difficile spiegarlo che farlo comunque il tutto lo si fa in poco tempo ed inoltre e poco costoso.
Ciao
Nikola
Inviato: 06 gen 2007, 03:07
da Manolo
Io invece i circuiti stampati li faccio in diverso modo:
1) il disegno lo faccio al computer con un programma di grafica vettoriale FREEHAND della MACROMEDIA
2) porto il file con una pendrive in un qualsiasi studio grafico che fa cartellonistica pubblicitaria e mi faccio tagliare con il plotter il circuito stampato su carta adesiva che è la stessa che viene utilizzata per fare le insegne luminose. La larghezza del rotolo e di circa 1metro e solitamente ne faccio tagliare più di uno, tanto il prezzo e uguale.
3) Rimuovo tutta la parte della carta adesiva che non serve, quella cioè che non fa parte del circuito stampato
4) Applico l'aplication (è un adesivo che si può rimuovere facilmente) sopra il circuito stampato adesivo, lo spatolo in modo che l'aplication aderisca sul circuito stampato adesivo, stacco i due lembi, carta (non adesiva) e adesivo+aplication applico sulla basetta di rame dopo averla pulita e spatolo ancora facendo attenzione a non rimuovere parte del circuito stampato adesivo insieme all'aplication.
5) Ora mi trovo con il circuito stampato in carta adesiva appiccicato sulla basetta di rame come se fossero dei trasferelli.
Butto tutto nell' acido e il gioco e fatto. E' più difficile spiegarlo che farlo comunque il tutto lo si fa in poco tempo ed inoltre e poco costoso.
Ciao
Nikola
Originariamente inviato da nikola - 05/01/2007 : 20:10:06
Mi sono perso nei "meandri" del punto 4...
Non mi è chiara una cosa... tu ti fai stampare un "adesivo" praticamente... ossia, hai un foglio trasparente con un lato adesivo e un lato con sopra la stampa (che presumo essere quella nera opaca e di un certo spessore... giusto? Se si, ok... ma mi sono perso nel capire come farla passare da là alla basetta di rame...

Inviato: 06 gen 2007, 08:56
da tokyorose
Salve!
Ultimamente mi sono imbattuto in molti siti che vendono acidi per realizzare stampati, però non ci ho capito molto, o meglio... non riesco a capire quale sia la cosa più economica o conveniente per le mie esigenze...
Ciò che devo fare sono circuiti stampati per crossover ed eventualmente qualche pcb con pochi collegamenti...
Cosa mi consigliate?
Ho visto che generalmente si prende la basetta in rame, ci si disegna il circuito con le trasferibili "particolari" o con una penna apposita, e poi si immerge nell'acido... corretto?
Dove e che tipo di materiale mi consigliate di acquistare?
Grazie dell'attenzione!
saluti,
Manolo
Originariamente inviato da Manolo - 14/06/2006 : 16:08:01
Inviato: 06 gen 2007, 17:09
da Dragone
Io invece i circuiti stampati li faccio in diverso modo:
1) il disegno lo faccio al computer con un programma di grafica vettoriale FREEHAND della MACROMEDIA
2) porto il file con una pendrive in un qualsiasi studio grafico che fa cartellonistica pubblicitaria e mi faccio tagliare con il plotter il circuito stampato su carta adesiva che è la stessa che viene utilizzata per fare le insegne luminose. La larghezza del rotolo e di circa 1metro e solitamente ne faccio tagliare più di uno, tanto il prezzo e uguale.
3) Rimuovo tutta la parte della carta adesiva che non serve, quella cioè che non fa parte del circuito stampato
4) Applico l'aplication (è un adesivo che si può rimuovere facilmente) sopra il circuito stampato adesivo, lo spatolo in modo che l'aplication aderisca sul circuito stampato adesivo, stacco i due lembi, carta (non adesiva) e adesivo+aplication applico sulla basetta di rame dopo averla pulita e spatolo ancora facendo attenzione a non rimuovere parte del circuito stampato adesivo insieme all'aplication.
5) Ora mi trovo con il circuito stampato in carta adesiva appiccicato sulla basetta di rame come se fossero dei trasferelli.
Butto tutto nell' acido e il gioco e fatto. E' più difficile spiegarlo che farlo comunque il tutto lo si fa in poco tempo ed inoltre e poco costoso.
Ciao
Nikola
Originariamente inviato da nikola - 05/01/2007 : 20:10:06
Mi sono perso nei "meandri" del punto 4...
Non mi è chiara una cosa... tu ti fai stampare un "adesivo" praticamente... ossia, hai un foglio trasparente con un lato adesivo e un lato con sopra la stampa (che presumo essere quella nera opaca e di un certo spessore... giusto? Se si, ok... ma mi sono perso nel capire come farla passare da là alla basetta di rame...
Originariamente inviato da Manolo - 05/01/2007 : 21:07:27
Davvero non male come idea, c'è un posto che conosco che fà questi lavori, ma non riesce a fare dei tagli troppo piccolo per cui le piste più picole non me le può fare... andavo sempre a farmi fare con questa tecnica gli adesivi per la moto.
Saluti, Stefano
Inviato: 06 gen 2007, 22:28
da nikola
Io invece i circuiti stampati li faccio in diverso modo:
1) il disegno lo faccio al computer con un programma di grafica vettoriale FREEHAND della MACROMEDIA
2) porto il file con una pendrive in un qualsiasi studio grafico che fa cartellonistica pubblicitaria e mi faccio tagliare con il plotter il circuito stampato su carta adesiva che è la stessa che viene utilizzata per fare le insegne luminose. La larghezza del rotolo e di circa 1metro e solitamente ne faccio tagliare più di uno, tanto il prezzo e uguale.
3) Rimuovo tutta la parte della carta adesiva che non serve, quella cioè che non fa parte del circuito stampato
4) Applico l'aplication (è un adesivo che si può rimuovere facilmente) sopra il circuito stampato adesivo, lo spatolo in modo che l'aplication aderisca sul circuito stampato adesivo, stacco i due lembi, carta (non adesiva) e adesivo+aplication applico sulla basetta di rame dopo averla pulita e spatolo ancora facendo attenzione a non rimuovere parte del circuito stampato adesivo insieme all'aplication.
5) Ora mi trovo con il circuito stampato in carta adesiva appiccicato sulla basetta di rame come se fossero dei trasferelli.
Butto tutto nell' acido e il gioco e fatto. E' più difficile spiegarlo che farlo comunque il tutto lo si fa in poco tempo ed inoltre e poco costoso.
Ciao
Nikola
Originariamente inviato da nikola - 05/01/2007 : 20:10:06
Mi sono perso nei "meandri" del punto 4...
Non mi è chiara una cosa... tu ti fai stampare un "adesivo" praticamente... ossia, hai un foglio trasparente con un lato adesivo e un lato con sopra la stampa (che presumo essere quella nera opaca e di un certo spessore... giusto? Se si, ok... ma mi sono perso nel capire come farla passare da là alla basetta di rame...
Originariamente inviato da Manolo - 05/01/2007 : 21:07:27
Allora sei pronto Manolo?
Dopo aver fatto il disegno al pc e dopo averlo portato in uno studio grafico, il disegno viene ritagliato sulla carta adesiva da un plotter.
La carta adesiva che uttilizzano e composta da una parte di CARTA e una di CARTA ADESIVA come le figurine panini per intenderci. Il plotter segue il tuo disegno ritagliando con una lama solo la parte di CARTA ADESIVA lasciando intato il supporto cioè la CARTA su cui aderiva l'adesivo.
Una volta che il plotter a finito devi togliere tutta la carta adesiva che non serve quella che ti ritrovi a destra e a sinistra delle piste. Fatto ciò avrai il tuo circuito stampato ancora sul supporto di carta pronto ad essere trasferito sul rame. Ora se il tuo circuito stampato fosse una semplice figura geometrica come un cerchio sarebbe facilissimo staccare il cerchio adesivo e appicicarlo sulla basetta, ma cosi' non è quindi e ovvio che serve un qualcosa che possa staccare tutto il circuito stampato dal supporto di carta (linee e cerchi) per poterlo poi applicare sulla basetta come se fosse un trasferello. Dobbiamo fare uso dell'aplication che sembra uno scotch molto largo che ha un potere adesivo leggero. Applichi l'aplication sul supporto di carta e sulla carta adesiva appena tagliata spattoli per fare aderire il circuito stamapato sull'aplication, stacchi l'aplication dal supporto di carta facendo attenzione a non lasciare parte del circuito sul supporto ma portandolo via insieme all'aplication, ti ritrovi alla fine con in mano l'aplication con tutto il circuito stampato in carta adesiva.
Non ti resta che applicarlo sul rame, spattoli il tutto, elimini l'aplication lasciando il circuito stampato (la carta adesiva) sulla basetta. Avrai aquesto punto il tuo circuito stampato sulla basetta pronto ad essere immerso nell'acido. Butti tutto in acido per esempio il percloruro ferrico, il tempo che basta altrimenti comincia a portare via il rame anche sotto l'adesivo. Ricordati che il plotter non puo' fare linee sotto il millimetro quindi falle almeno 1.2 millimetri. Dimenticavo di dirti che questa tecnica la uso da molti anni è un metodo veloce, preciso e io faccio tutto in doppia faccia come il file che ti allego. E' un ampli ibrido con un totempole ibrido alla Nardi e uno stadio di potenza con i sap16p/n che suona molto bene ed è piuttosto contenuto con una potenza di circa 80Watt in classe AB ovviamente con un costo che fa ridere.
ciao
Nikola
Inviato: 06 gen 2007, 22:31
da nikola
Io invece i circuiti stampati li faccio in diverso modo:
1) il disegno lo faccio al computer con un programma di grafica vettoriale FREEHAND della MACROMEDIA
2) porto il file con una pendrive in un qualsiasi studio grafico che fa cartellonistica pubblicitaria e mi faccio tagliare con il plotter il circuito stampato su carta adesiva che è la stessa che viene utilizzata per fare le insegne luminose. La larghezza del rotolo e di circa 1metro e solitamente ne faccio tagliare più di uno, tanto il prezzo e uguale.
3) Rimuovo tutta la parte della carta adesiva che non serve, quella cioè che non fa parte del circuito stampato
4) Applico l'aplication (è un adesivo che si può rimuovere facilmente) sopra il circuito stampato adesivo, lo spatolo in modo che l'aplication aderisca sul circuito stampato adesivo, stacco i due lembi, carta (non adesiva) e adesivo+aplication applico sulla basetta di rame dopo averla pulita e spatolo ancora facendo attenzione a non rimuovere parte del circuito stampato adesivo insieme all'aplication.
5) Ora mi trovo con il circuito stampato in carta adesiva appiccicato sulla basetta di rame come se fossero dei trasferelli.
Butto tutto nell' acido e il gioco e fatto. E' più difficile spiegarlo che farlo comunque il tutto lo si fa in poco tempo ed inoltre e poco costoso.
Ciao
Nikola
Originariamente inviato da nikola - 05/01/2007 : 20:10:06
Mi sono perso nei "meandri" del punto 4...
Non mi è chiara una cosa... tu ti fai stampare un "adesivo" praticamente... ossia, hai un foglio trasparente con un lato adesivo e un lato con sopra la stampa (che presumo essere quella nera opaca e di un certo spessore... giusto? Se si, ok... ma mi sono perso nel capire come farla passare da là alla basetta di rame...
Originariamente inviato da Manolo - 05/01/2007 : 21:07:27
Dimenticavo Manolo i circuiti per farti capire meglio

Ciao
Nikola
Inviato: 07 gen 2007, 00:27
da Manolo
Allora sei pronto Manolo?
Dopo aver fatto il disegno al pc e dopo averlo portato in uno studio grafico, il disegno viene ritagliato sulla carta adesiva da un plotter.
La carta adesiva che uttilizzano e composta da una parte di CARTA e una di CARTA ADESIVA come le figurine panini per intenderci. Il plotter segue il tuo disegno ritagliando con una lama solo la parte di CARTA ADESIVA lasciando intato il supporto cioè la CARTA su cui aderiva l'adesivo.
Una volta che il plotter a finito devi togliere tutta la carta adesiva che non serve quella che ti ritrovi a destra e a sinistra delle piste. Fatto ciò avrai il tuo circuito stampato ancora sul supporto di carta pronto ad essere trasferito sul rame. Ora se il tuo circuito stampato fosse una semplice figura geometrica come un cerchio sarebbe facilissimo staccare il cerchio adesivo e appicicarlo sulla basetta, ma cosi' non è quindi e ovvio che serve un qualcosa che possa staccare tutto il circuito stampato dal supporto di carta (linee e cerchi) per poterlo poi applicare sulla basetta come se fosse un trasferello. Dobbiamo fare uso dell'aplication che sembra uno scotch molto largo che ha un potere adesivo leggero. Applichi l'aplication sul supporto di carta e sulla carta adesiva appena tagliata spattoli per fare aderire il circuito stamapato sull'aplication, stacchi l'aplication dal supporto di carta facendo attenzione a non lasciare parte del circuito sul supporto ma portandolo via insieme all'aplication, ti ritrovi alla fine con in mano l'aplication con tutto il circuito stampato in carta adesiva.
Non ti resta che applicarlo sul rame, spattoli il tutto, elimini l'aplication lasciando il circuito stampato (la carta adesiva) sulla basetta. Avrai aquesto punto il tuo circuito stampato sulla basetta pronto ad essere immerso nell'acido. Butti tutto in acido per esempio il percloruro ferrico, il tempo che basta altrimenti comincia a portare via il rame anche sotto l'adesivo. Ricordati che il plotter non puo' fare linee sotto il millimetro quindi falle almeno 1.2 millimetri. Dimenticavo di dirti che questa tecnica la uso da molti anni è un metodo veloce, preciso e io faccio tutto in doppia faccia come il file che ti allego. E' un ampli ibrido con un totempole ibrido alla Nardi e uno stadio di potenza con i sap16p/n che suona molto bene ed è piuttosto contenuto con una potenza di circa 80Watt in classe AB ovviamente con un costo che fa ridere.
ciao
Nikola
Originariamente inviato da nikola - 06/01/2007 : 16:28:13
Sei stato assolutamente chiarissimo!
Ora ho capito tutto... e ho capito che è un metodo FAVOLOSO!!! :o
Due domande...
- Che tipo di carta "adesiva" devo chiedere allo studio grafico? Dico semplicemente "quella delle insegne"? Più o meno quali sono i costi (tanto per non farmi "sfegare"... ) ?
- Non è che mi manderesti la lista dei componenti (e la disposizione) per il tuo ampli? Mi hai fatto venire voglia di costruirlo appena finisco il mio...

Inviato: 07 gen 2007, 01:08
da nikola
Allora sei pronto Manolo?
Dopo aver fatto il disegno al pc e dopo averlo portato in uno studio grafico, il disegno viene ritagliato sulla carta adesiva da un plotter.
La carta adesiva che uttilizzano e composta da una parte di CARTA e una di CARTA ADESIVA come le figurine panini per intenderci. Il plotter segue il tuo disegno ritagliando con una lama solo la parte di CARTA ADESIVA lasciando intato il supporto cioè la CARTA su cui aderiva l'adesivo.
Una volta che il plotter a finito devi togliere tutta la carta adesiva che non serve quella che ti ritrovi a destra e a sinistra delle piste. Fatto ciò avrai il tuo circuito stampato ancora sul supporto di carta pronto ad essere trasferito sul rame. Ora se il tuo circuito stampato fosse una semplice figura geometrica come un cerchio sarebbe facilissimo staccare il cerchio adesivo e appicicarlo sulla basetta, ma cosi' non è quindi e ovvio che serve un qualcosa che possa staccare tutto il circuito stampato dal supporto di carta (linee e cerchi) per poterlo poi applicare sulla basetta come se fosse un trasferello. Dobbiamo fare uso dell'aplication che sembra uno scotch molto largo che ha un potere adesivo leggero. Applichi l'aplication sul supporto di carta e sulla carta adesiva appena tagliata spattoli per fare aderire il circuito stamapato sull'aplication, stacchi l'aplication dal supporto di carta facendo attenzione a non lasciare parte del circuito sul supporto ma portandolo via insieme all'aplication, ti ritrovi alla fine con in mano l'aplication con tutto il circuito stampato in carta adesiva.
Non ti resta che applicarlo sul rame, spattoli il tutto, elimini l'aplication lasciando il circuito stampato (la carta adesiva) sulla basetta. Avrai aquesto punto il tuo circuito stampato sulla basetta pronto ad essere immerso nell'acido. Butti tutto in acido per esempio il percloruro ferrico, il tempo che basta altrimenti comincia a portare via il rame anche sotto l'adesivo. Ricordati che il plotter non puo' fare linee sotto il millimetro quindi falle almeno 1.2 millimetri. Dimenticavo di dirti che questa tecnica la uso da molti anni è un metodo veloce, preciso e io faccio tutto in doppia faccia come il file che ti allego. E' un ampli ibrido con un totempole ibrido alla Nardi e uno stadio di potenza con i sap16p/n che suona molto bene ed è piuttosto contenuto con una potenza di circa 80Watt in classe AB ovviamente con un costo che fa ridere.
ciao
Nikola
Originariamente inviato da nikola - 06/01/2007 : 16:28:13
Sei stato assolutamente chiarissimo!
Ora ho capito tutto... e ho capito che è un metodo FAVOLOSO!!! :o
Due domande...
- Che tipo di carta "adesiva" devo chiedere allo studio grafico? Dico semplicemente "quella delle insegne"? Più o meno quali sono i costi (tanto per non farmi "sfegare"... ) ?
- Non è che mi manderesti la lista dei componenti (e la disposizione) per il tuo ampli? Mi hai fatto venire voglia di costruirlo appena finisco il mio...
Originariamente inviato da Manolo - 06/01/2007 : 18:27:52
Il costo è di pochi euro se il disegno lo fai tu al computer, anche perchè il plotter ci mette al massimo 20 secondi a tragliare il tutto. Ti ricordo che il programma che uso è freehand 9 della macromedia è un programma di grafica vettoriale che lavora con i livelli come photoshop.
Un livello per i componenti uno per le piste lato inferiore e laltro per le piste lato superiore. So che lo studio grafico poi lo converte in file illustrator che il file che legge il plotter. La carta adesiva e quella per le insegne, loro ti chiedono il colore tu di che non importa tanto una volta che la basetta la levi dal bagno di acido la carta adesiva la devi rimuovere dalla basetta. Ia lista dei componenti e lo schema lo cerco poi telo mando.
Ciao
Nikola
Inviato: 07 gen 2007, 07:20
da Manolo
Il costo è di pochi euro se il disegno lo fai tu al computer, anche perchè il plotter ci mette al massimo 20 secondi a tragliare il tutto. Ti ricordo che il programma che uso è freehand 9 della macromedia è un programma di grafica vettoriale che lavora con i livelli come photoshop.
Un livello per i componenti uno per le piste lato inferiore e laltro per le piste lato superiore. So che lo studio grafico poi lo converte in file illustrator che il file che legge il plotter. La carta adesiva e quella per le insegne, loro ti chiedono il colore tu di che non importa tanto una volta che la basetta la levi dal bagno di acido la carta adesiva la devi rimuovere dalla basetta. Ia lista dei componenti e lo schema lo cerco poi telo mando.
Ciao
Nikola
Originariamente inviato da nikola - 06/01/2007 : 19:08:58
Ok!
- Conosco entrambi i programmi (e li ho), a questo punto forse faccio prima con Illustrator...
- Ok per la carta e il colore.
- Ottimo, quando puoi. Mi piace anche il fatto che si tratti di SAP... :p

Inviato: 10 set 2008, 17:32
da plovati
Ciao, conoscevo quel link ed ho sempre pensato che fosse una delle principali nefandezze apparse sul web (con tutto il rispetto).
L' aggiunta di acido cloridrico modifica il tipo di bagno e lo rende decisamente corrosivo.: tanto vale usare subito acido cloridrico ed un ossidante.
Francamente assurda l' idea di ripristinare la condizione ossidante aggiungendo ipoclorito, che in campo acido ( il percloruro è acido di suo, ma dopo l' aggiunta di cloridrico...) sviluppa cloro gassoso (lo stesso cloro usato come aggressivo chimico nella prima guerra mondiale) che è decisamente pericoloso.
IMHO una vera stupidaggine: per funzionare funziona, ma tanto vale usare fin dall' inizio acido e acqua ossigenata, che è un metodo pericoloso, non adatto ai principianti, ma almeno è chiaro come dosaggi. L' aggiunta casual di acido cloridrico e conegrina invece è del tutto imprevedibile.
Mauro
Originally posted by MBaudino - 22/06/2006 : 10:00:34
UP!
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Piergiorgio
Inviato: 10 set 2008, 17:34
da plovati
Avete fatto bene a dare tutte le informazioni relative alla sicurezza;
AVVISO PER I PRINCIPIANTIi: se ne sentite l'odore -e vale per tutte le sostanze- vuol dire che è già nel vostro naso (e nei vostri bronchi, e nei vostri polmoni) per cui ATTENZIONE:
usate solo percloruro ferrico tiepido per le incisioni.
Ottimo il consiglio di tenere la basetta verticale, o comunque inclinata, cui mi sentirei di aggiungere il consiglio di ossigenare il liquido di incisione con l'aria emessa da una pompetta da acquario, terminata con una "pietra porosa" (si trova anch'essa dai rivenditori di materiali per acquario) oppure facendo oscillare la vaschetta.
se non avete la pazienza di farla oscillare a mano, potete usare un motoriduttore che fa girare una camma di compensato, su cui appoggiare la vaschetta (vincolata da un lato).
Anche questo metodo è stato da me utilizzato con ottimi risultati.
Per il disegno dei circuiti (o il ritocco di quelli fotoincisi, prima del bagno nel percloruro ferrico) consiglio di usare comuni pennarelli Schwan STABILO OH Pen 841 (si trovano nelle cartolerie a 1,50 euro l'uno) e hanno punte di diversi diametri.
Se il rame da togliere è veramente poco (per una basetta da crossover, ad es.) potete usare un trapanino Dremel con fresa da 2 mm oppure incidere le porzioni da asportare con un cutte da 0,50 Euro e poi asportare il rame con la punta calda del saldatore; è meno rischioso e di migliore effetto che l'uso di un punteruolo.
Per lo smaltimento del liquido si può ricorrere alle amicizie con Ditte che abbiano il registro di smaltimento di liquidi pericolosi; sarebbe però una bella cosa che, in questo forum, si mettessero in comune le conoscenze per arrivare ad una forma diu smaltimento sicura per tutti, anche cooperativa.
La reazionedi sostituzione Cu-Fe nella soluzione di incisione dovrebbe essere reversibile (chiedo lumi a Mauro) ; se egli riuscisse a suggerire un procedimento sicuro, rimarrebbe solo da smaltire il precipitato di rame (dannosissimo per l'ambiente, ma di volume più ridotto) e la soluzione di incisione potrebbe essere riutilizzata per un periodo di tempo assai elevato.
Una discreta Ditta italiana che realizza, a costi accettabili, circuiti stampati in piccolissima e piccola serie è qui:
www.mdsrl.it
Questi circuiti sono validi per prototipazioni e per gli hobbisti; la Ditta accetta files Gerber e quindi il lavoro può essere fatto con quasi tutti gli sbrogliatori di circuiti esistenti.
Della serie: Alcuni pensieri disordinati sull'argomento.
Cordialmente.
Paolo Caviglia
Originally posted by drpaolo - 17/06/2006 : 11:14:56
UP!
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Piergiorgio
Inviato: 10 set 2008, 18:10
da Luc1gnol0
Per lo smaltimento del liquido si può ricorrere alle amicizie con Ditte che abbiano il registro di smaltimento di liquidi pericolosi; sarebbe però una bella cosa che, in questo forum, si mettessero in comune le conoscenze per arrivare ad una forma diu smaltimento sicura per tutti, anche cooperativa.
La reazionedi sostituzione Cu-Fe nella soluzione di incisione dovrebbe essere reversibile (chiedo lumi a Mauro) ; se egli riuscisse a suggerire un procedimento sicuro, rimarrebbe solo da smaltire il precipitato di rame (dannosissimo per l'ambiente, ma di volume più ridotto) e la soluzione di incisione potrebbe essere riutilizzata per un periodo di tempo assai elevato.
Originally posted by drpaolo - 17/06/2006 : 11:14:56
Purtroppo, malgrado i desiderata del dr. Paolo Caviglia (e gli avvisi ai naviganti del cloruro di Mauro Baudino), sembra che le uniche conoscenze messe in comune sui Forum itagliani, riguardo alle forme di smaltimento dei rifiuti tossici, siano solo certi inviti, anche apparentemente di provenienze ritenute "autorevoli", ad un certo qual illegale dispregio della tutela della salute e dell'ambiente, nonché delle leggi dello Stato (cu fu?) e del vivere civile, inviti forse figli di quella sub-cultura che abbiamo visto quali rigogliosi frutti abbia dato in quel di Napoli in fine di campagna elettorale (e oggi pure).
Sembra che neanche concetti egoistici come il NIMBY siano in grado di porre un'argine all'unica immensità dell'universo.
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
Inviato: 10 set 2008, 19:10
da MBaudino
.... sembra che le uniche conoscenze messe in comune sui Forum italiani, riguardo alle forme di smaltimento dei rifiuti tossici, siano solo certi inviti, anche apparentemente di provenienze ritenute "autorevoli", ad un certo qual illegale dispregio della tutela della salute e dell'ambiente, nonché delle leggi dello Stato (cu fu?) e del vivere civile, inviti forse figli di quella sub-cultura che abbiamo visto quali rigogliosi frutti abbia dato in quel di Napoli in fine di campagna elettorale (e oggi pure).
Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 10/09/2008 : 13:10:22
Se ti riferisci a tale Maltese che scrive, sul forum di Bassanelli:
<<2) smaltirlo... posto che non siamo industrie inquinanti che producono ettolitri di acidi vari, se lo metti in bottiglia e ti fai un giro in qualche zona già brulla, ne spargi un pò qui e un pò lì... e non creerà alcun problema (io l'ho addirittura versato sotto alcuni olivi e hanno fatto olive più grosse e saporite)>>
http://www.costruirehifi.net/forum/viewtopic.php?t=555
si tratta di un comportamento alquanto bizzarro. Per di piu' avendo partita IVA (o no?) si applica a lui senza alcun dubbio tutta la normativa ambientale rivolta alle aziende, indipendentemente dalla loro dimensione, certamente in sede civile che soprattutto penale. Pure invita ad emularlo .... :o
A Bassanelli, che fai?
Mauro
PS: troppo bella, conserviamola per la storia:
PPS: grazie Luca
Inviato: 10 set 2008, 19:20
da Luc1gnol0
OTA Bassanelli, che fai?
Originariamente inviato da MBaudino - 10/09/2008 : 14:10:45
Il Dir. Gen. A. Bassanelli, come ha già detto, non legge questo forum.
Probabilmente avrà solo l'avviso di sottoscrizione che gli recapita un reminder in casella quando qualcheduno invia un post in quello specifico thread su CHF che ben conosciamo.
En passant ricordo a tutti, moderatori compresi, che il crossposting, in qualunque variante, è
* MALE* , o quasi.
Ricordo infine a tutti, me compreso oltre che a Bassanelli, che in Italia è suscettibile di strascichi il dare del "ladro" ad un ladro reo confesso e condannato con sentenza passata in giudicato.
/OT
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
Inviato: 10 set 2008, 22:38
da Luc1gnol0
si tratta di un comportamento alquanto bizzarro.
Originariamente inviato da MBaudino - 10/09/2008 : 14:10:45
L'ho stigmatizzato
direttamente, riportando quanto "imparato" da te. ; )
Dopodiché, mi defilo.
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
Inviato: 10 set 2008, 22:59
da PPoli
... sui Forum itagliani,
Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 10/09/2008 : 13:10:22
...noo...dimmi che è stato fatto apposta....
PS scusate il fuori argomento
Inviato: 10 set 2008, 23:00
da Luc1gnol0
dimmi che è stato fatto apposta
Originariamente inviato da PPoli - 10/09/2008 : 17:59:29
Te lo dico.
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
Inviato: 10 set 2008, 23:03
da MBaudino
O novello Catone....
Ne abbiamo già parlato troppo; comunque non è un autocostruttore meridionale; secondo quanto lui dice la sua è un' azienda del Trapanese che ha prodotto una scheda che lui chiama Hitachi/Aurion (dal nome della sua azienda, presumo), usando una soluzione di etching PROFESSIONALE (come tende a specificare) e della quale non vuole diffondere il master essendo una legittima fonte di guadagno per la sua attività.
L' aver distribuito la soluzione esausta fra gli ulivi è sicuramente un illecito, ma anche un delitto. Il suggerirlo orgogliosamente ad altri come un metodo 'furbo' di smaltimento non saprei esattamente come definirlo.
Per inciso, il rame fa male agli organismi acquatici e non agli ulivi. In forma solubile, come è il rame post etching, finisce sicuramente nelle acque superficiali. Fastidiosa in effetti non tanto la 'trovata' in se stessa, quanto l' orgoglio con cui ne parla.
Per inciso, Torino era uno dei poli dei c.s. in Italia;ormai hanno chiuso quasi tutti (fra i quali 4 dei miei clienti) e gli ultimi lo stanno facendo. Il motivo, concorrenza asiatica, non è solo causato dal basso costo della mano d'opera, ma anche dai costi italiani per sicurezza ed ambiente.
Diciamo che questo Maltese ha trovato un sistema competitivo con la Cina.
Mauro
Inviato: 10 set 2008, 23:09
da Luc1gnol0
comunque non è un autocostruttore meridionale
Originariamente inviato da MBaudino - 10/09/2008 : 18:03:38
Eh, Mauro, io parlavo a titolo esemplificativo. ; )
Ciò che sia il sig. Maltese non lo so.
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
Inviato: 24 set 2008, 14:18
da mrttg
Link intereressante.
Saluti Tiziano
Inviato: 26 set 2008, 00:56
da ValerioV
Prevedo di realizzare il mio nuovo bromografo con 4 lampade Wood da 6W e accensione
elettronica...
E probabilmente, i tempi di esposizione saranno leggermente diversi...
una domanda :
Per il master ho acquistato un album di lucidi A4 semitrasparente da 82.5gr/mq ,
cioè quelli che si utilizzavano per il disegno tecnico a china..
posso utilizzarli con la stampante laser, oppure si rovina li tamburo ?
Quali sono i "famosi" lucidi da evitare ? quelli per lavagna luminosa ?
Grazie..

Inviato: 30 nov 2008, 17:01
da mrttg
Inviato: 08 gen 2009, 21:07
da green marlin
Salve a tutti torno su l'annoso problema dei c.s. , leggendo il topic trovavo interessante ll fatto di fare il c.s. su pellicola autoadesiva, il problema è trovare chi lo fà.
Cosi pensando dico ma se io prendo un foglio di carta adesivo abastanza semplice da trovare tipo quelle delle etichette, ci faccio il disegno sopra, lo attacco alla basetta tolgo le parti eccedenti con un taglierino affilato, forse mi
tolgo dalle scatole il problema che sistema stira e ammira.(che ho utilizzato varie volte, ma il toner non copre bene , tempi ecc.
Con il processo fotografico ci vogliono le basette fotosensibile , bromografo (poi sti cosi occupano spazio) ecc.
Cosi vi faccio vedere cosa o tirato fuori , certo si possono fare cose semplici
però il risultato a me mi pare buono superiore a quello che mi era uscito prima.
Poi ho potuto provare la pasta per stagnare il circuito
Ciao Sergio

Re: Realizzare circuiti stampati fai-da-te: come?
Inviato: 08 ago 2014, 07:35
da mrttg
Prima di spedire i gerber al costruttore di pcb conviene dare uno sguardo con un viewer esterno al cad che si usa, questo è semplice e ottimo:
http://gerbv.geda-project.org/
Ottimo service cinese:
http://www.makepcb.com/index.php