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Inviato: 20 ago 2009, 17:22
da sarracino
"....Prendi pure il tuo arrivederci come un addio....."

Grazie Piergiorgio a nome di molti ...e forse di tutti.

...e Cordialissimi saluti.

Flavio

Inviato: 20 ago 2009, 17:24
da Luc1gnol0
mi era venuto di credere che la pensaste tutti come Dueeffe
Originariamente inviato da Fabrizio Calabrese - 20/08/2009 :  10:55:53
QED... non "sai" l'italiano.

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 20 ago 2009, 17:40
da Luc1gnol0
OT
Prendi pure il tuo arrivederci come un addio.
Originariamente inviato da plovati - 20/08/2009 :  11:35:17

Guarda che sono gli altri forumer (ormai disperati) che prenderanno il tuo invito per una tua promessa: regolati.

/OT

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 20 ago 2009, 18:02
da Echo
Cordialissimi Saluti ed arrivederci tra un bel pò.
Fabrizio Calabrese


Originariamente inviato da Fabrizio Calabrese - 20/08/2009 :  10:55:53
...spero che hai trovato altri lidi da infestare con discussioni rissose che nulla portano alla crescita della comunità, perchè non penso proprio tu sia capace di placare, questo che sembra, il tuo unico sport.

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http://gabrielligiorgio.wordpress.com/

Inviato: 21 ago 2009, 01:13
da mau749
In attesa che Fabio e Fabrizio si rifocillino, puliscano le armi e le ricarichino a pallettoni, dico la mia.

Per carità, nessuna argomentazione tecnica, queste le lascio agli esperti, solo un una serie di considerazioni.

Io sono uno di quelli che NON ascolta musica di sottofondo, la amo troppo per fare dell'altro ascoltandola: quando ho tempo (sempre troppo poco) accendo l'impianto, metto su il CD (spesso meglio un LP) che voglio ascoltare, mi siedo sul mio comodo divano, luce diffusa se non spenta e fuoco alle polveri!

Questo comporta già una prima considerazione: i livelli d'ascolto sono dunque sufficientemente elevati (75-80 dB) da portarsi su quelle "famose curve" in zona decisamente meno critica.

E di notte direte voi? Di notte ho due soluzioni: l'uso di una buona cuffia, una Koss E.9 elettrostatica pilotata da un finalino SE dedicato (il Triodino I con le 5998), eccellente qualità ma pesa un tonnellata e dopo dieci minuti vengono i crampi alle orecchie.

L'altra soluzione? Semplice, rinuncio all'idea dell'Hi Fi, mi ficco nelle orecchie due auricolari Sony chiusi acquistati al centro commerciale per l'esorbitante cifra di 19.90 euri iva compresa, accendo l'iPod (ohibò) e via andare: quello che non c'è me lo immagino, tanto la musica la conosco.

Incuriosito da questa lunga discussione giorni fa mi sono ricordato che in cantina, fra il ciarpame ammucchiato c'era anche un vecchio integratone Sanyo (!) da 50W/ch che, come tutti gli apparecchi dell'epoca, ha il famigerato controllo loudness.

Mi sono fatto coraggio, l'ho ripulito dalle ragnatele, acceso e provato (funziona ancora) e dopo un'abbondante dose di Malox per prevenire violenti attacchi d'ulcera e probabili conati di vomito, l'ho collegato al resto dell'impianto.

Solito CD di prova (colonna sonora de "Il Gladiatore") dove di bassi ce n'è a iosa, e volume di normale ascolto.

Qualche minuto per riprendermi e riprendere il controllo della situazione e poi a step, diminuzione del volume fino a circa 65 dB SPL al punto d'ascolto e quindi circa - 15 dB SPL rispetto al livello normale.

Fino a quel momento, fatta salva la timbrica del sistema, l'immagine ed un'infinità di altre cose, la risposta in frequenza, "a orecchio" non era variata un granchè, le sensazioni all'ascolto erano più o meno le stesse di quello del livello di partenza.

A questo punto inserisco il loudness: sparite le medie, bassi gonfi, slabbrati ed invadenti, alte frequenze da trapano nei timpani: INASCOLTABILE!

Questo non ha ovviamente la pretesa di essere un esperimento scientifico, solo qualcosa di molto, molto empirico.

Ora mi chiedo e vi chiedo: perchè?

Abitudine, effetto di ricostruzione del cervello, psicoacustica o cos'altro?

A che ne sa più di me l'ardua sentenza!

Saluti




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Maurizio

Inviato: 21 ago 2009, 05:33
da Fabrizio Calabrese
...Solito CD di prova (colonna sonora de "Il Gladiatore") dove di bassi ce n'è a iosa, e volume di normale ascolto.

Qualche minuto per riprendermi e riprendere il controllo della situazione e poi a step, diminuzione del volume fino a circa 65 dB SPL al punto d'ascolto e quindi circa - 15 dB SPL rispetto al livello normale.
(...)
A questo punto inserisco il loudness: sparite le medie, bassi gonfi, slabbrati ed invadenti, alte frequenze da trapano nei timpani: INASCOLTABILE!
E certo...! Il Loudness era una pessima idea in quegli anni, quando le incisioni erano tipicamente poco compresse...

E' un'idea semplicemente demenziale oggi, quando ogni livello sonoro è manipolato in sede di missaggio...

Semplicemente, oggi è impossibile far riferimento ad altro che al volume d'ascolto scelto dal fonico: se lo si replica non occorre alcuna compensazione... Se non lo si replica: addio equilibrio...!!!

La sensazione di presenza dei bassi a 75/80 dB lo conferma.

La compensazione presente in quei vecchi integrati era peraltro erronea, cioè eccessiva: sarebbe stato strano che fosse accettabile.

Ho risposto io per semplice necessità di chiartezza... non è un rientro !!!

Saluti
F.C.

Inviato: 21 ago 2009, 05:52
da mau749
Se ho ben compreso, Fabrizio, per una corretta riproduzione fai riferimento al livello sonoro "scelto" dal fonico in sede di missaggio e non quindi a quello dell'evento originale come mi era parso di capire nei post precedenti; ma non importa.

A questo punto allora bisogna "indovinare" qual'è questo livello per una riproduzione fedele, indovinare quale sistema di diffusori ha impiegato, quanto è "sordo" il fonico stesso, e se poi capita, come è capitato a me, di veder mixare un intero LP con le Yamaha NS10 poggiate sul banco in uno studio a Formia che tu dovresti conoscere e nel quale tra l'altro molti anni fa ci siamo conosciuti,... beh allora è più facile fare un sei al Superenalotto che ascoltare "correttamente" musica!

E poi parliamo di sistemi invarianti e non invarianti...!

Con queste ipotesi dunque non solo dovremmo riprodurre il livello scelto dal fonico di turno ma dovremmo avere in casa anche lo stesso impianto perchè come mi insegni non suonano tutti allo stesso modo ed in più spesso equalizzati arbitrariamente "alla membro di segugio" dallo stesso tecnico del suono che spesso non conosce nemmeno l'esistenza del pan-pot sul banco...

C'è qualcosa che non funziona in tutto questo, non credi...?

Cordialmente



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Maurizio

Inviato: 21 ago 2009, 05:54
da Luc1gnol0
C'è qualcosa che non funziona in tutto questo, non credi...?
Originariamente inviato da mau749 - 21/08/2009 :  00:52:21
Ma perché perdi tempo a rispondergli?

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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"

Inviato: 21 ago 2009, 06:44
da mau749
Ma perché perdi tempo a rispondergli?
A dire il vero, Luca, ho risposto con una domanda e non credo che sia una perdita di tempo.

Ho fatto "l'esperimento" citato non per confermare o smentire le affermazioni di nessuno ma in fondo per tornare all'idea iniziale di questo post e sull'articolo di Aloia che in un certo senso "approva" l'utilizzo del controllo di loudness o pseudo tale basandosi proprio sulle curve isofoniche.

Dopo tante chiacchiere, alcune costruttive, altre decisamente meno, mi sono chiesto se l'esperienza accumulata in quasi cinquant'anni di ascolto della musica (non solo riprodotta,... anzi...) servisse realmente a qualcosa o invece non avessi capito assolutamente nulla.

In una cosa posso dare ragione a Fabrizio: tutti noi autocostruttori "tariamo" i nostri impianti ad un determinato livello di pressione sonora, facciamo misure e prove a volumi di solito vicini a quelli che poi saranno quelli medi d'ascolto; pochi credo si sono mai preoccupati di sentire come suona il tutto a livelli decisamente inferiori, caso mai accade il contrario: si tende a cercar di capire i limiti del sistema alzando il volume magari al clipping feroce del povero finalino di turno o al limite ed oltre l'escursione delle bobine degli altoparlanti.

Che esista dunque un livello d'ascolto "ideale" è molto probabile ma da questo al sostenere che al di sotto di questo il sistema sia da buttare alle ortiche il passo mi pare decisamente troppo lungo.

Insomma, finora abbiamo sbagliato tutti a costruire pre, finali e diffusori i più semplici e lineari possibile (in senso generale): è il caso di tornare ai controlli di tono per compensare progressivamente la non linearità del nostro orecchio?

Resta il problema di capire quale debba essere questa compensazione ai vari livelli sonori ma questo è un altro discorso.

Una domanda però a Fabrizio la voglio fare: cosa succede se ascoltiamo ad un livello SUPERIORE a quello scelto dal fonico?

Capisco, conoscendone molti, che è abbastanza improbabile, ma conosco anche qualche matto che ascolta con sistemi pro a 100 dB medi a 3 metri!

Saluti

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Maurizio

Inviato: 21 ago 2009, 16:58
da dueeffe
è il caso di tornare ai controlli di tono per compensare progressivamente la non linearità del nostro orecchio?

Resta il problema di capire quale debba essere questa compensazione ai vari livelli sonori ma questo è un altro discorso.


Saluti

___________________
Maurizio


Originally posted by mau749 - 21/08/2009 : 01:44:53



Ciao Maurizio.

Quello che forse è sfuggito (forse per colpa della "bagarre"), ma che ho cercato di ripetere sino all'infinito, è il fatto che nemmeno più nelle "so called" Normal equal-loudness-level contours (che pur ritengo di poco conto) si rileva una differenza sostanziale tra bassi, medi ed alti livelli.

Le "nuove" curve, infatti, non mostrano più quelle differenze che apparivano nelle curve del 1933.

Ti rimetto, per comodità, il grafico comparativo che avevo già usato in altra discussione:

Immagine


Come puoi notare, non c'è più quella linearità (sotto il 1kHz) ad alti livelli che appariva nelle curve "antiche" (Luca Lucignolo s’era anche divertito, in questo stesso 3D, a far due “conticini” in proposito).

Ragione per cui oggi è assurdo parlare di controllo loudness o controllo dei toni, per andare a compensare delle differenze che, almeno secondo le curve attuali, non esistono.

Mi spiace per chi si è preso la briga di scriverci articoli (se la prenda con la ISO, non con me).

Secondo le nuove curve, la sensibilità umana è abbastanza costante per ogni livello (l'andamento ora si assomiglia per tutte le curve).

Resterebbe il fatto di una minor sensibilità alle basse frequenze, a tutti i livelli.

È però evidente che nulla debba esser compensato, dal momento che tale comportamento umano si presenterebbe sia all'ascolto dal vivo che all'ascolto riprodotto.

Quello sarebbe l'uomo, infatti (sempre secondo le nuove curve).

Devo anche sottolineare, per amor di scienza e di logica, che vi è stata comunque una grossa ingenuità collettiva, in passato.

Pensiamo, per un attimo (e per assurdo), che le curve originarie del 1933 siano "vere" ed immutate.

Si rileverebbe una sostanziale differenza di sensibilità dell'uomo, specie alle basse frequenze, rispetto al livello.

Ok, dico io, quello è l'uomo. Quella è la Natura dell’uomo.
E gli strumenti musicali, nei secoli, sono stati costruiti (senza misurare alcunché) proprio in funzione dell’uomo, tenendo presente i suoi gusti e la sua sensibilità!

Il pretendere di compensarla (con controlli loudness o di tono) equivarrebbe ad aggiungere qualcosa di artificiale all'ascolto (che l'uomo riconoscerebbe appunto come estraneo e non coerente, cioè come non conforme alla Natura della sua esperienza).
L'uomo infatti avrebbe esperienza "Naturale" nel recepire una precisa risposta rispetto ad un preciso livello.

Cioè l'esperienza della musica dal vivo, fatta inevitabilmente sia di livelli alti che medi che bassi, nel semplice fluire (e fruire dei passaggi musicali stessi) o magari ascoltando concerti da vicino o da lontano o lontanissimo (a chi non è capitato di ascoltare il pianoforte del tizio di fronte casa, e quindi di ascoltarlo a basso livello, da lontano. A chi non è mai capitato di passare dalle parti di un concerto senza entrare, cioè di ascoltar musica da lontano, almeno per un momento...oppure il contrario, un concerto a livelli più alti del “consueto”) sarebbe stravolta.
L'uomo riconoscerebbe una incongruenza tra il livello e la risposta (nel caso di una compensazione artificiale) e non avrebbe perciò la sensazione del "naturale".

Infine (e detto questo) mi preme sottolineare (ancora una volta) che tutto questo discorso è fatto "per assurdo", perchè personalmente non attribuisco grande valenza a quelle curve (nuove o vecchie non ha importanza).

Il fatto che siano in continua revisione, il fatto che siano ottenute tramite inevitabili errori sperimentali, il fatto che siano una "prova" (ricordo la frase riportata in uno degli scritti della mia discussione "flooding": “Il modello del parallelismo – cioè della corrispondenza biunivoca tra stimoli e sensazioni – è applicabile (al limite) all’osservatore umano quando questo funziona come uno strumento per la misura di attributi fisici isolati ma non quando valuta un oggetto complesso”) ed, infine la non invarianza del sistema, ci conduce verso altri tipi di considerazioni ed altri tipi di azioni.

Azioni che tendono alla Natura (umana) e non al “contro Natura”.
“contro Natura” che purtroppo giornalmente si “consuma” proprio nel non voler riconoscere (ingenuamente e capronicamente) la differenza tra la realtà fisica e la realtà percepita (forzare le misure in ambiente, considerarle attendibili ed imporle all'uomo),
o nel voler compensare la fisiologia umana, (stravolgendo la sua esperienza di percezione).

Saluti,

Fabio.



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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)

Inviato: 21 ago 2009, 18:01
da mau749
Grazie Fabio per la risposta.

Per qualche momento, come ripeto, mi era venuto il dubbio di non aver compreso proprio nulla ma il tuo scritto mi conforta nel proseguire "fidandomi" delle mie orecchie e senza andar in giro col fonometro a misurare quà e là livelli sonori.

Sinceramente, sotto sotto, anche se da questo dibattito fosse scaturita la conclusione che era necessario o opportuno in qualche modo compensare le "presunte" deficienze del nostro orecchio difficilmente le avrei messe in pratica.

Insomma, quando vado ad un concerto con un'orchestra sinfonica che suona, anche a 50 metri di distanza, violoncelli e contrabbassi mi piacciono così come sono, alla faccia di tutte le curve di questo mondo.

Grazie ancora

Un cordiale saluto



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Maurizio

Inviato: 22 ago 2009, 06:03
da Fabrizio Calabrese
Insomma, quando vado ad un concerto con un'orchestra sinfonica che suona, anche a 50 metri di distanza, violoncelli e contrabbassi mi piacciono così come sono, alla faccia di tutte le curve di questo mondo.
Una semplice curiosità.

Se contrabbassi e violoncelli fossero all'aperto, a 150 metri.. sarebbe lo stesso...???

Saluti
F.C.

Inviato: 22 ago 2009, 06:10
da Fabrizio Calabrese
...Mi spiace per chi si è preso la briga di scriverci articoli (se la prenda con la ISO, non con me).

Secondo le nuove curve, la sensibilità umana è abbastanza costante per ogni livello (l'andamento ora si assomiglia per tutte le curve).

Resterebbe il fatto di una minor sensibilità alle basse frequenze, a tutti i livelli.

(Al Capone)
Per favore, osservate con attenzione: ad un livello di 100 dB la differenza di sensibilità tra 1 KHz e 20 Hz è di una trentina di dB...

Ad un livello di 20 dB la stessa differenza si eleva fino a 70 deciBel...

Ma lo sapete quale differenza c'è tra 30 e 70 deciBel...??? Diecimila volte, in termini energetici...!!!

Vorrei che vi rendeste conto di quali vette di pressappochismo si possano scalare, senza essere spernacchiati adeguatamente, da queste parti...

Affranti saluti
Fabrizio Calabrese

Inviato: 22 ago 2009, 06:52
da mau749
Una semplice curiosità.

Se contrabbassi e violoncelli fossero all'aperto, a 150 metri.. sarebbe lo stesso...???

Saluti
F.C.
Semplice, non andrei mai a sentire un concerto del genere e mi comprerei il CD sperando che il tecnico(?) del suono non sia un imbecille!

Mio malgrado... polemici saluti



___________________
Maurizio

Inviato: 22 ago 2009, 15:44
da dueeffe

Vorrei che vi rendeste conto di quali vette di pressappochismo si possano scalare, senza essere spernacchiati adeguatamente, da queste parti...

Affranti saluti
Fabrizio Calabrese


Originally posted by Fabrizio Calabrese - 22/08/2009 :  01:10:38




L'unico che è un "pressappochista" e che perciò merita d'essere spernacchiato sei tu.

O non leggi gli altri o non capisci.
Oppure entrambe le cose.

a)Si è detto che quelle curve, qualsiasi esse siano (del 1933 o del 2003 è uguale), non sono la legge.
(errori sperimentali, diverso atteggiamento umano rispetto alla musica, sono in continua revisione ecc. ecc.)

2)Se per assurdo rappresentassero la legge (e non possono), esse non indicherebbero altro che il funzionamento dell'uomo.
Quello è l'uomo. Se ci sono mille decibel differenza tra una curva e l'altra, questo non avrebbe importanza alcuna.
Perchè sarebbe uguale anche per il concerto dal vivo.
La vita quotidiana le "userebbe" tutte, così come una serie di concerti.
L'esperienza umana sarebbe basata su quelle curve, e quindi guai a tentare di compensarle (v. controllo del loudness ed altro)!
Si stravolgerebbe l'esperienza dell'uomo, creando un assurdo, un paradosso inutile.
Inoltre, non essendovi una "freccina", in quelle curve, dove è scritto: "questa è la curva giusta" (e non può esservi, perchè nè la musica nè la percezione quotidiana possono esser certo "statiche") è perfettamente inutile venire a giustificare i tuoi "ascolti da baraccone" dicendo: "più sparo forte e più l'uomo sente i bassi".

c)sei "pressappochista" anche perchè, come al solito, hai svicolato alla grande:

1)Non avendo tu scritto perchè le nuove curve isofoniche appaiono (solo a te) "peggiori" (rispetto ai miei ragionamenti) di quelle originarie del 1933.

2)Non avendo tu risposto a Plovati (non in modo serio)

3)Non avendo tu risposto a DrPaolo

4)Non avendo tu risposto a Lucignonlo su Haas...

5)Non avendo tu risposto a Lucignolo sull'MP3

6)Non avendo tu indicato la esatta funzione di correlazione tra analisi fisica e suono percepito, pur sostenendo che essa esite.

dimostrando quindi di non esserne capace.
Ma com'è possibile? UN gran professionista sentenziatore come te che fugge e svicola!!!
Io mi vergognerei, se fossi in te...
Hai solo una gran bella "facciatosta".

FF


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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)

Inviato: 25 ago 2009, 22:24
da Fabrizio Calabrese
Calabrese, non svicoli come fa di solito, ma risponda nel merito riguardo al comportamento lineare o non lineare dell'orecchio (e dalle sue parole sembra evicersi che lei propenda per un comportamento lineare, a meno che abbia qualche problema nel comprendere la frase.
Ho avuto qualche giorno di black-out, per cui provvedo ad adempiere alle richiesta di Dueeffe e del qui citato Dr. Paolo.

L'udito umano è evidentemente non-lineare, ma da questo a trarne deduzioni cretine ci passa davvero poco.

Quanto a me, io penso che si debba tentare di replicare quanto più fedelmente possibile, se non l'evento musicale che su vuole rivivere all'ascolto, almeno quella versione addomesticata che ne è stata fatta dal fonico che ha missato la registrazione. Ascoltare ad un livello 15 dB inferiore è uno dei modi SICURI per perdere la fedeltà della replica.

Ora, mi è sembrato di capire che alcuno, da queste parti, la pensi ben diversamente: liberissimo... Tanto più che si risparmia in legno, altoparlanti ed amplificazione...!!!

Ma tra una onesta ricognizione del proprio desiderio a risparmiare, incluso il costo di progettazione, che con un monovia si azzera anche in termini di tempo da perdere a studiare altro che le poche soluzioni progettuali possibili... e la boria di dare degli ignoranti a tutti quelli che non la pensano egualmente o che non "supportano" l'idea... ne passa e come.

Per chiudere l'argomento: io penso che la migliore soluzione sia quella di consigliare costoro di persistere nelle loro pratiche... a casa loro !!!

Cordiali Saluti
Fabrizio Calabrese

Inviato: 25 ago 2009, 22:32
da Fabrizio Calabrese
Comunque la correlazione esiste... basta ponderare gli arrivi di energia secondo la curva di Haas...

Prego?

Forse volevi riferirti all'effetto Haas?

Oppure ad un'altra cosa?

Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 19/08/2009 :  09:17:12
L'udito umano percepisce i primi arrivi, quelli ritardati da 3-5 millisecondi a 20-30 millisecondi, come attenuati di una decina di dB. L'esperimento è alla portata di tutti, da quando esistono le linee di ritardo digitali, anche negli effetti per musicisti...

Questo comportamento si può replicare a livello di misurazioni.

Il risultato delle misurazioni si può impiegare per "correggere" la curva di risposta di un sistema non lineare (come risposta... non altro.).
E se la correzione suona molto meglio della versione non corretta, vuol dire che la misura era corretta... e se la miksura era corretta, lo era anche la compensazione...

Si tratta di ragionare... prima di scrivere (non dico a Lucignolo...).

Ho risposto...???

Saluti
F.C.

Inviato: 25 ago 2009, 22:40
da Fabrizio Calabrese
...5)Non avendo tu risposto a Lucignolo sull'MP3

6)Non avendo tu indicato la esatta funzione di correlazione tra analisi fisica e suono percepito, pur sostenendo che essa esite.

dimostrando quindi di non esserne capace.
Ma com'è possibile? UN gran professionista sentenziatore come te che fugge e svicola!!!
Io mi vergognerei, se fossi in te...
Hai solo una gran bella "facciatosta".

(Al Capone)
5)- Mi sembrava di essere stato chiaro: per mettere a punto i codificatori MP3 (ma anche quelli per qualsiasi altro tipo di codifica) sono stati compiuti studi spettacolarmente approfonditi sui meccanismi percettivi dell'udito umano... fino al punto di modellare algoritmi in grado di valutare efficientemente quale parte del segnale potesse essere considerata ridondante ed essere dunque scartata senza soverchi danni all'ascolto. Senza questa cultura alle spalle, i sistemi a codifica percettiva non emetterebbero altro che fischi e botti...!!!

6)- La formula esiste, ed è stata messa a punto proprio da Brian C. Moore e Brian Glasberg... Non l'ho pubblicata per non sbeffeggiarti oltre il necessario e perché richiede pagine di spiegazioni...

Mi sa tanto che dovrei rivedere questa mia decisione...

Cosa manca, a chiudere bocca al nostro simpatico "gallinaceo"...???

Saluti
Fabrizio Calabrese

Inviato: 25 ago 2009, 22:53
da Fabrizio Calabrese
...2)Se per assurdo rappresentassero la legge (e non possono), esse non indicherebbero altro che il funzionamento dell'uomo.
Quello è l'uomo. Se ci sono mille decibel differenza tra una curva e l'altra, questo non avrebbe importanza alcuna.
Perchè sarebbe uguale anche per il concerto dal vivo. (Al Capone)
Come è dura spiegare una cosa ovvia a chi ha spento le meningi, perlomeno nello specifico...

Il tuo ragionamento, quotato, vale solo ed esclusivamente se si ascolta allo stesso livello dell'esecuzione originale e se la registrazione non contiene manipolazioni dinamiche, del tipo dei pianissimi tirati sù, o i pieni orchestrali "addomesticati"... Come è però la regola.

Ascoltando a livelli superiori ci si sposta in una zona dove c'è maggiore sensibilità relativa alle basse, che però è abbastanza innocua, proprio perché si può verificare anche dal vivo, se ci si avvicina moltissimo o se gli esecutori suonano in un ambiente piccolo.

Ascoltando invece a livelli molto inferiori, c'è il rischio concreto di collocare i livelli delle bassissime frequenze al di sotto o della soglia di udibilità, o comunque a livelli cui corrisponde una sensazione relativa spoporzionatamente inferiore. Non è un caso che io abbia chiesto se vi piace un'orchestra distante ed all'aperto...

A chi ci vede poco, e scrive che "le nuove curve sono parallele", ripeto quel che ho già scritto:
Per favore, osservate con attenzione: ad un livello di 100 dB la differenza di sensibilità tra 1 KHz e 20 Hz è di una trentina di dB...
Ad un livello di 20 dB la stessa differenza si eleva fino a 70 deciBel...
Ma lo sapete quale differenza c'è tra 30 e 70 deciBel...??? Diecimila volte, in termini energetici...!!!
Ho risposto...???

Saluti
F.C.

Inviato: 25 ago 2009, 23:15
da dueeffe

6)- La formula esiste, ed è stata messa a punto proprio da Brian C. Moore e Brian Glasberg... Non l'ho pubblicata per non sbeffeggiarti oltre il necessario e perché richiede pagine di spiegazioni...

Mi sa tanto che dovrei rivedere questa mia decisione...

Cosa manca, a chiudere bocca al nostro simpatico "gallinaceo"...???

Saluti
Fabrizio Calabrese


Originally posted by Fabrizio Calabrese - 25/08/2009 :  17:40:52


Premesso che questi giorni non sono assolutamente in vena, e quindi la pazienza tende a "meno infinito", ti preciso che:

1)La suddetta formula di correlazione non esiste, e non può esistere.
Lo dice la teoria dei sistemi.
Ed infatti ancora una volta non la vedo da te pubblicata.

2)Solo un mentecatto (di proporzioni "bibliche") o un genio assoluto (con tanto di documentazione teorica dettagliata e rivoluzionaria portata "appresso", a dimostrazione) può affermare ciò che stai affermando tu.
Siccome la documentazione non si vede e i tuoi piccoli ragionamenti "sono quel che sono"...il campo si restringe...

3)Certi termini cerca di rivolgerli a te stesso piuttosto che agli altri, che è meglio.
Chiaro, piccolo escreto?

FF


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(Al Capone)