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Inviato: 16 apr 2008, 01:05
da JJT
Ciao a tutti
Le mie più sentite e sincere condoglianze.
Saluti
JJT

Inviato: 16 apr 2008, 01:17
da audiofanatic
Ciao a tutti
Le mie più sentite e sincere condoglianze.
Saluti
JJT


Originariamente inviato da jorge toribio - 15/04/2008 : 20:05:33

non è che hai sottomano una fazenda nella pampa?

Filippo

Inviato: 16 apr 2008, 01:57
da Giaime
Io è meglio che non parlo :evil: :evil:

Ciao!
Giaime Ugliano

Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys

Inviato: 16 apr 2008, 02:12
da drpaolo
Ciao a tutti
Le mie più sentite e sincere condoglianze.
Saluti
JJT
Grazie !

Per non saper né leggere né scrivere, questa mattina sono andato alla scuola di lingue del mio paesello e mi sono iscritto ad un corso intensivo di lingua tedesca. ; )


Paolo

Inviato: 16 apr 2008, 02:14
da same
infinita tristezza... :evil:

giorgio

Inviato: 16 apr 2008, 02:21
da mariovalvola
l'importante è domandarsi perché tanta gente ha votato la destra e la lega nonostante i cinque anni da poco trascorsi. Tralasciando una certa carenza di memoria, qualche domanda dobbiamo porcela.
-che peso ha avuto l'incapacità di Prodi di mantenere le promesse elettorali?
-che peso ha avuto l'attaccamento alle poltrone nonostante una precaria capacità di sopravvivere, non dico di governare (tutto per non consegnare l'Italia a Berlusconi.... ex post la manovra è stata un successone)
-che peso ha avuto l'opacità sul caso Abu Omar Pio Pompa Pollari?
-che effetto ha sortito un miglioramento delle entrate fatto con criteri economico contabili anziché utilizzando un vero indirizzo politico . Se si voleva una reale politica di sinistra, poteva essere praticata: fare pagare più bollo alle persone che non possono cambiarsi l'auto vecchia è, invece, un'operazione contabilmente poco significativa ma che denota una perfidia miope e autolesionista, Inquina di più una macchina vecchia o costruirne una nuova? le tasse sui SUV? si sono viste? Un reale ristabilimento di una progressività delle imposte?
-con tutto quello che c'era da fare sulle leggi vergogna, il conflitto d'interesse, politiche fiscali di sinistra, abbiamo fatto , di tutto , tranne quello che serviva veramente per il paese.
-siamo stati bravissimi a farci del male da soli in ogni circostanza.
-lasciamo perdere il marketing politico del PD. Il nuovo con i vecchi che si sono rifatti una precaria verginità rinnegando il recente passato. Quante energie che potevano essere convogliate in Parlamento per fare quello che serviva .
-dopo le allergie del centro destra verso la magistratura, come si è comportato il centro sinistra di fronte alle indagini sulle scalate bancarie? è stata più bravo dei suoi predecessori a imbavagliare gli inquirenti.
-Cosa si è fatto REALMENTE per chi ha redditi bassi? cosa si è fatto invece per facilitare i rentiers?

mi fermo qui :D

Mario Straneo

Inviato: 16 apr 2008, 02:34
da mrttg
Ciao a tutti
Le mie più sentite e sincere condoglianze.
Saluti
JJT


Originally posted by jorge toribio - 15/04/2008 : 20:05:33
:) Ciao Jorge come è la vita alle canarie...

In questo paese se non cambia tutta la classe politica poco cambia :)

Mario con il primo decreto governativo sull ICI ci compri un triodino non tanto NOS :D :D



Saluti Tiziano

Inviato: 16 apr 2008, 05:07
da drpaolo
Per governare un Paese complesso e abbastanza moderno qual è l'Italia occorono purtroppo doti non comuni di intelligenza, cultura e "visione" non in tutti i politici, ma almeno nei leader.

Queste doti (intelligenza e cultura, soprattutto) latitano nei governanti odierni al cui paragone i nostri statisti degli anni '60/'70 fanno la figura di giganti del pensiero.
Ebbi l'occasione di conoscerne alcuni e devo dire che il paragone con gli ominicchi di adesso è impietoso, sempre e comunque.

Qui non parlo di "onestà", "pulizia" o altre belle e cospicue doti che spesso mancano ai politici di ogni ceto e di ogni tempo; parlo proprio di doti intellettuali di comprensione e sintesi, che afferrano ogni aspetto del problema e gli danno una risposta "politica", cioè possibile e realizzabile in quel tempo e in quel luogo.

Rimpiango anche la laicità dello stato, esercitata nel suo massimo grado sotto i governi di presidenti del Consiglio cattolici da messa quotidiana quali De Gasperi, Fanfani o Moro. Il concetto della laicità , seppure nell' agone politico odierno popolato da puttanieri e transessuali, nonchè da cocainomani patenti, si è ora bellamente perso e la gestione dello stato è diventata "clericale" (che non vuol dire solo che dà ragione al Vaticano).

Rimpiango anche il fatto che una volta la politica dava voce e sosteneva tutti assieme i diritti del Cittadino bianco nero, giallo o marziano del quarto sesso che fosse (grande retaggio dell'epoca romana).
I quali diritti, sanciti dalla Costituzione, sono: lavoro, casa, istruzione, salute, sviluppo delle capacità individuali e prescindono dal sesso, dalla razza o dalle attitudini sessuali.

Ora la modernità politica se ne frega bellamente dei diritti del cittadino e promuove invece a fasi alterne e separatamente i diritti del maschio, della donna, del nero, del giallo, del trans, del marziano verde con le antenne, con il risultato che la disuguaglianza cresce, la povertà cresce, l'istruzione cala (il 28% degli elettori ha come titolo di studio la licenza di 5a elementare) e i diritti del Cittadino sono diventati carta igienica (sono così poco chic - vuoi mettere il diritto di avere un figlio a 50 anni con l'inseminazione eterologa). Tante volte mi viene da chiedermi se questo divide et impera non sia voluto, proprio per tenerci buoni.

Poi ci si chiede perchè la sinistra arcobaleno prende il 3% dei voti e non è rappresentata in parlamento. E BEN GLI STA !

Negli anni '50 e '60 alcuni governi di "comunisti" (secondo la vulgata di Mr. B e - in effetti- guidati da pericolosi agitatori trotzkisti quali Fanfani e c.) NAZIONALIZZARONO TUTTE LE COMPAGNIE ELETTRICHE espropriando le loro proprietà, ESPROPRIARONO LE TERRE AI GRANDI LATIFONDISTI per creare una rete di piccoli agricoltori proprietari, COSTRUIRONO DECINE DI MIGLIAIA DI CASE POPOLARI, talmente ben fatte e belle che oggi, nella mia zona sono trattate a caro prezzo sul mercato, CREARONO UNA SCUOLA UNICA, GRATUITA E OBBLIGATORIA.

Il progresso ci fa tornare indietro: all'energia privatizzata e carissima, alla scuola rottamata, alle case inesistenti sul mercato, per chi non può acquistarne una, ad un'agricoltura che abbandona le terre perchè è più redditizio fare così.

La politica è lo specchio di questa confusione mentale per cui dobbiamo tenerci i governanti che abbiamo; voglio solo ricordarvi -per tranquillizzarvi :) - che questa situazione politica è pari pari quella della Repubblica di Weimar (eccetto che per la genialità degli uomini di pensiero e degli artisti di quell'epoca), compresa l'inconcludenza della sinistra radicale, la spocchia degli intellettuali progressisti, il criptofascismo della destra (e anche le randellate ai comizi, già allora tutte somministrate a senso unico).

Sappiamo tutti come è andata a finire quell'esperienza.

Paolo

Inviato: 16 apr 2008, 15:08
da audiofanatic
Tante volte mi viene da chiedermi se questo divide et impera non sia voluto, proprio per tenerci buoni.



Paolo


Originariamente inviato da drpaolo - 16/04/2008 : 00:07:14
complimenti a tutti per lo spessore delle analisi...

ho quotato solo una frase cardine, e tiro in ballo una parolina magica: "massoneria"...

Utopista politico, Northcote Parkinson sognava un'Europa dove gli Stati nazionali sarebbero stati spezzati in macro-regioni senza peso politico e senza sovranità, come nel Medio Evo: Assia, Burgundia, Savoia…
Fu sotto l'influenza di Northcote Parkinson che il miliardario olandese Alfred Heineken (proprio il magnate della birra) negli anni '90 lanciò il progetto «Eurotopia», che contemplava il frazionamento dell'Europa in 75 staterelli.
Una «sistemazione» in cui, secondo Heineken e i suoi amici oligarchi, «avrebbero avuto un ruolo i rappresentanti delle antiche dinastie».
Strani percorsi di certe idee: il leghista Speroni presentò, nel primo governo Berlusconi, un progetto per dividere l'Italia in nove macro-regioni, caldeggiato da tutta la Lega.
Un progetto a cui manifestò qualche simpatia anche il cardinal Martini.


il testo evidenziato sopra è tratto da QUI e, per un laico e pure anticlericale come il sottoscritto, è sconfortante vedersi passare sulla testa progetti deliranti a fondamento biblico (una pericolosa accozzaglia fra massoneria, giudaismo, soldi, potere e chiesa cattolica) capaci di ridurre tutti gli spazi di libertà

e mettiamoci dentro il ritorno dei Savoia...

http://www.eurotopia.nl/ e anche QUI
e l'articolo è del '92, da leggere MOLTO attentamente alla luce degli accadimenti odierni, sia in casa nostra che nel resto d'Europa (raggelante la previsione sui Balcani)

si tratta di fantapolitica?? mah, chi lo sa ...teniamo duro e chi vivrà vedrà...

Filippo

Inviato: 16 apr 2008, 15:29
da marziom
quoto mariovalvola...
...aggiungendo la sicurezza come fattore importante. indulto e assasini liberi il giorno dopo ce li ricordiamo tutti....e il voto della lega va letto sopratutto su questo punto.
...una domanda però mi nasce spontanea, dove mi giro, giro vedo gente che teoricamente voterebbe a sinistra (diciamo PD), ma tutti sti voti la destra dove li piglia, mah....

marzio

_____________________
I want to see a beatiful girl... no 00110010111010011001...

Inviato: 16 apr 2008, 15:42
da drpaolo
...una domanda però mi nasce spontanea, dove mi giro, giro vedo gente che teoricamente voterebbe a sinistra (diciamo PD), ma tutti sti voti la destra dove li piglia, mah....
La destra i voti li piglia -e ne piglia tanti- perchè fornisce risposte semplici a problemi complessi.

Risposte semplici che possono essere capite da quel 50% abbondante di potenziali elettori che hanno al massimo il titolo di studio medio inferiore.

Il fatto che su un forum tecnico prevalgano le voci della c.d. "sinistra" non dovrebbe stupire, proprio per la ragione di cui sopra.

La sinistra politica e non forumista -purtroppo- o fornisce risposte confuse o proprio non riesce ad afferrare i problemi, tal quale la destra.

Resta da dimostrare che le risposte semplici e le azioni elementari possano costituire una risposta ai gravi problemi del Paese. Fino ad ora non lo sono state e dubito che mai lo saranno.

Paolo

Inviato: 16 apr 2008, 15:57
da riccardo
la sera di domenica è andato in onda SOUTH PARK

beh, l'argomento erano, strano a dirsi le elezioni, di una mascotte, credo.
Un bambino veniva esiliato perchè si rifiutava di votare...il suo problema era che i candidati ad essere eletti erano, da un canto:
una peretta gigante
dall'altro
Un panino alla m e r d a.

Possiamo definire questa come un sintesi piuttosto valida


Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 16 apr 2008, 16:21
da beautifulsound
Mi associo a Mariovalvola e Drpaolo è sacrosanto quanto dicono classe politica assolutamente incapace,chi ci ha governato in questi due anni forse vive in un altro paese che non è il nostro?Già ma loro che ne sanno di dover far quadrare faticosamente i conti a fine mese...parassiti da noi pagati per fare i loro porci e comodi unici interessi!Probabilmente il sudarsi il pane neanche sanno lontanamente cosa vuol dire...vorrei sapere quanti nella loro vita(prima di fare "tombola"entrando in politica) hanno mai veramente lavorato,come ogniuno di noi fa giornalmente, e mangiato pane giustamente meritato.Ciò che una famiglia spende per vivere loro i signori politici lo consumano,sempre a ns spese,di carta igienica(si fa per dire)e in dettagli superflui che un comune mortale nemmeno sa immaginare.Potevano fare qualcosa... invece ora davvero buona fortuna a tutti.

Inviato: 16 apr 2008, 16:53
da marziom
http://it.youtube.com/watch?v=MUJBk7nZSwA :D

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I want to see a beatiful girl... no 00110010111010011001...

Inviato: 16 apr 2008, 17:22
da drpaolo
parassiti da noi pagati per fare i loro porci e comodi unici interessi!
Vedi, a mia memoria i politici sono sempre stati dei privilegiati e anche un po' "disinvolti" per quanto riguarda il denaro che transitava loro vicino.

Il problema immenso è che i politici degli anni '60 e '70 erano però consapevoli di partecipare ad un progetto, spesso erano geniali teste fine e lavoravano comunque al bene comune (oltre che a quello del loro partito, ma questo era peccato veniale, allora).

La gran parte dei parlamentari di quell'epoca avevano fatto scuola di politica e molta gavetta nelle associazioni, prima di sedere in parlamento.

Dai rampanti anni '80 in poi (non vi dice niente questa coincidenza ?!) in parlamento si è cominciati ad andare per la bella faccina e l'eleganza del vestire; alcune delle anime belle fustigatori di costumi di oggi (ad es. G. Pansa) criticavano allora i parlamentari DC non perchè inetti, ma perchè portavano il calzino corto e bianco !!

Oggi abbiamo i politici in completo Caraceni e le parlamentari (e prossime ministre) strafighe, ma il Paese è allo sfascio e il livello culturale medio del parlamentare italiano è quello di un diplomato di scuola media inferiore ! (cfr. servizi delle Iene).

Non sarebbe giusto prendersela esclusivamente con i nostri rappresentanti, perchè è colpa nostra se scegliamo nel mucchio "i bambini scemi"; evidentemente, oltre ad un po' di masochismo, la nostra scelta è dettata dal fatto che quello che essi dicono è esclusivamente quello che noi siamo in grado di comprendere.

Probabilmente anche gli elettori più in là di tanto non arrivano, con l'intelletto.

Questo è un grave problema, perchè dequalifica la democrazia e la rende illiberale (provate un po' a riflettere: una democrazia autoritaria può perfettamente esistere in astratto e in concreto, come forma di governo, ma quanti di noi la desidererebbero ?!)

Paolo

Inviato: 16 apr 2008, 19:30
da nick
la sera di domenica è andato in onda SOUTH PARK

beh, l'argomento erano, strano a dirsi le elezioni, di una mascotte, credo.
Un bambino veniva esiliato perchè si rifiutava di votare...il suo problema era che i candidati ad essere eletti erano, da un canto:
una peretta gigante
dall'altro
Un panino alla m e r d a.

Possiamo definire questa come un sintesi piuttosto valida


Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Originally posted by riccardo - 16/04/2008 : 10:57:07

:-)
chi ha vinto?
n

Inviato: 16 apr 2008, 19:34
da riccardo
secondo te?
:D

Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 16 apr 2008, 20:35
da same
Vedi, a mia memoria i politici sono sempre stati dei privilegiati e anche un po' "disinvolti" per quanto riguarda il denaro che transitava loro vicino.

Il problema immenso è che i politici degli anni '60 e '70 erano però consapevoli di partecipare ad un progetto, spesso erano geniali teste fine e lavoravano comunque al bene comune (oltre che a quello del loro partito, ma questo era peccato veniale, allora).

La gran parte dei parlamentari di quell'epoca avevano fatto scuola di politica e molta gavetta nelle associazioni, prima di sedere in parlamento.

Dai rampanti anni '80 in poi (non vi dice niente questa coincidenza ?!) in parlamento si è cominciati ad andare per la bella faccina e l'eleganza del vestire; alcune delle anime belle fustigatori di costumi di oggi (ad es. G. Pansa) criticavano allora i parlamentari DC non perchè inetti, ma perchè portavano il calzino corto e bianco !!

Oggi abbiamo i politici in completo Caraceni e le parlamentari (e prossime ministre) strafighe, ma il Paese è allo sfascio e il livello culturale medio del parlamentare italiano è quello di un diplomato di scuola media inferiore ! (cfr. servizi delle Iene).

Non sarebbe giusto prendersela esclusivamente con i nostri rappresentanti, perchè è colpa nostra se scegliamo nel mucchio "i bambini scemi"; evidentemente, oltre ad un po' di masochismo, la nostra scelta è dettata dal fatto che quello che essi dicono è esclusivamente quello che noi siamo in grado di comprendere.
Probabilmente anche gli elettori più in là di tanto non arrivano, con l'intelletto.

Questo è un grave problema, perchè dequalifica la democrazia e la rende illiberale (provate un po' a riflettere: una democrazia autoritaria può perfettamente esistere in astratto e in concreto, come forma di governo, ma quanti di noi la desidererebbero ?!)

Paolo


Originariamente inviato da drpaolo - 16/04/2008 :  12:22:19
perfettamente d'accordo, in particolare con quello evidenziato.

Aggiungerei che, come ha detto Diliberto ieri sera a ballarò, mai come in questo periodo la cultura ha perso valore.
Una persona è considerata unicamente per quello che guadagna e/o possiede e per la sua immagine, tutto il resto non conta, meno che meno la cultura e gli ideali.

Non stupiamoci troppo quindi se populismo ed intolleranza hanno la strada spianata

giorgio

Inviato: 16 apr 2008, 22:26
da Luc1gnol0
Beati sono i santi, i cavalieri e i fanti;
beati i vivi e i morti, ma soprattutto i risorti.

Beati sono i ricchi, perché hanno il mondo in mano.
Beati i potenti e i re, beato chi è sovrano.

Beati i bulli di quartiere, perché non sanno quello che fanno,
e i parlamentari ladri, che sicuramente lo sanno.

Beata è la guerra, chi la fa e chi la decanta,
ma più beata ancora è la guerra quando è santa.

Beati i bambini che sorridono alla mamma,
Beati gli stranieri ed il soufflé di panna.

Beati sono i frati, beate anche le suore.
Beati i premiati con le medaglie d'oro.

Beati i professori, beati gli arrivisti,
I nobili e i padroni, specie se comunisti.

Beata la frontiera, beata la finanza.
Beata è la fiera e ogni circostanza.

Beata la mia prima donna, che mi ha preso ancora vergine.
Beato il sesso libero, se entro un certo margine.

Beati i sottosegretari e i sottufficiali...

Beati i sottoaceti, che ti preparano al cenone.
Beati i critici e gli esegeti di questa mia canzone.

Parapappappappaaa...

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 02:51
da riccardo
Vabbeh, ora è cosa fatta.
Attenzione alla riforma dell'editoria.

Decidere lo schieramento con Grillo, a V2 day, mi pare una cosa su cui riflettere con molta attenzione e disponibilità.



Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 17 apr 2008, 13:16
da plovati
Vabbeh, ora è cosa fatta.
Attenzione alla riforma dell'editoria.

Decidere lo schieramento con Grillo, a V2 day, mi pare una cosa su cui riflettere con molta attenzione e disponibilità.

Originally posted by riccardo - 16/04/2008 :  21:51:51
A Riccà, già non ne ha fatti già abbastanza di danni il Grillo?
Ha predicato attivamente l'astensionismo. Risultato: è sparito anche lo 0,qualcosa di gente che lo stava ada ascoltare e Berlusconi sarà al governo.

Mo' si è messo in testa di rifondare l'informazione... Se tanto mi dà tanto grazie a Grillo ci ritroveremo con il gruppo editoriale l'Espresso/Repubblica in mano a Berlusconi. Oltre che ovviamente alla RAI che non tarderà ad allinearsi e a Mediaset che già possiede.

_________
Piergiorgio

Inviato: 17 apr 2008, 13:34
da plovati
Aggiungerei che, come ha detto Diliberto ieri sera a ballarò, mai come in questo periodo la cultura ha perso valore.
Una persona è considerata unicamente per quello che guadagna e/o possiede e per la sua immagine, tutto il resto non conta, meno che meno la cultura e gli ideali.
Originally posted by same - 16/04/2008 :  15:35:14
Va bene Giorgio. Ma in mano di chi è stata storicamente da sempre l'istruzione e la cultura?
Non è che Diliberto è per caso esponente e discendente di quella sinistra che da Gramsci in poi si e appropriata della cultura italiana e dell'istruzione dell'obbligo?
Chi ha propagandato l'insensato e controproducente egualitarismo del 18 politico? Chi ha ideato e introdotto tutte le deleterie riforme dell'istruzioine degli ultimi 20 anni? Berlinguer non è di destra.
La Moratti, e sopratutto certa culturetta da slogan (le tre I), ha solo messo la ciliegina sulla torta.
Torta preparata e sfornata dalla sinistra.


_________
Piergiorgio

Inviato: 17 apr 2008, 14:14
da andypairo
Vabbeh, ora è cosa fatta.
Attenzione alla riforma dell'editoria.

Decidere lo schieramento con Grillo, a V2 day, mi pare una cosa su cui riflettere con molta attenzione e disponibilità.

Originally posted by riccardo - 16/04/2008 :  21:51:51
A Riccà, già non ne ha fatti già abbastanza di danni il Grillo?
Ha predicato attivamente l'astensionismo. Risultato: è sparito anche lo 0,qualcosa di gente che lo stava ada ascoltare e Berlusconi sarà al governo.

Mo' si è messo in testa di rifondare l'informazione... Se tanto mi dà tanto grazie a Grillo ci ritroveremo con il gruppo editoriale l'Espresso/Repubblica in mano a Berlusconi. Oltre che ovviamente alla RAI che non tarderà ad allinearsi e a Mediaset che già possiede.

_________
Piergiorgio


Originally posted by plovati - 17/04/2008 :  08:16:26
Vabbè ma di foraggiare giornali di "partit(in)o" che vengono fondati solo per prendere finanziamenti e per aumentare la carta straccia sarebbe anche ora di finirla.

E per quanto riguarda lo scempio RAI mi irrita pagare il canone e vedere quanta qualità viene prodotta... per non parlare della pubblicità che è quasi a livello di Mediaset come "invadenza" anche durante i film....

Ciao

Andrea

Inviato: 17 apr 2008, 15:20
da Luc1gnol0
E per quanto riguarda lo scempio RAI mi irrita pagare il canone e vedere quanta qualità viene prodotta... per non parlare della pubblicità che è quasi a livello di Mediaset come "invadenza" anche durante i film....
Originally posted by andypairo - 17/04/2008 : 09:14:57
Non ho capito il tuo punto: in generale la RAI è così proprio per la presenza di Berlusconi-imprenditore (fatto), e credo che determinati aspetti si accentueranno con il Berlusconi-Capo del Governo - ha messo la sua segretaria personale nella dirigenza RAI, l'ultima volta che ha governato... -, Grillo o non Grillo (opinione).

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 16:02
da andypairo
Non ho capito il tuo punto: in generale la RAI è così proprio per la presenza di Berlusconi-imprenditore (fatto), e credo che determinati aspetti si accentueranno con il Berlusconi-Capo del Governo - ha messo la sua segretaria personale nella dirigenza RAI, l'ultima volta che ha governato... -, Grillo o non Grillo (opinione).

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Ciao, Luca


Originally posted by Luc1gnol0 - 17/04/2008 :  10:20:01
Il mio punto è che la politicizzazione del servizio pubblico (=spartizione di cariche per meriti "politici" e NON professionali, e questo da ben prima che arrivasse il Berlusca) ha portato a far percepire il canone solo un balzello e non una risorsa per alzare la qualità delle reti RAI rispetto alla concorrenza privata.

Ciao

Andrea

Inviato: 17 apr 2008, 16:14
da same
Aggiungerei che, come ha detto Diliberto ieri sera a ballarò, mai come in questo periodo la cultura ha perso valore.
Una persona è considerata unicamente per quello che guadagna e/o possiede e per la sua immagine, tutto il resto non conta, meno che meno la cultura e gli ideali.
Originally posted by same - 16/04/2008 :  15:35:14
Va bene Giorgio. Ma in mano di chi è stata storicamente da sempre l'istruzione e la cultura?
Non è che Diliberto è per caso esponente e discendente di quella sinistra che da Gramsci in poi si e appropriata della cultura italiana e dell'istruzione dell'obbligo?
Chi ha propagandato l'insensato e controproducente egualitarismo del 18 politico? Chi ha ideato e introdotto tutte le deleterie riforme dell'istruzioine degli ultimi 20 anni? Berlinguer non è di destra.
La Moratti, e sopratutto certa culturetta da slogan (le tre I), ha solo messo la ciliegina sulla torta.
Torta preparata e sfornata dalla sinistra.
_________
Piergiorgio


Originally posted by plovati - 17/04/2008 :  08:34:09
beh attribuire interamentelo lo sfacelo della scuola italiana attuale alla sinistra mi sembra quantomeno esagerato! :D ; )
tutti i ministri della PI hanno contribuito al declino della scuola italiana da Iervolino in poi, effettivamente l'UNICO controcorrente degli ultimi 20 anni è stato proprio Fioroni che ha cercato, con misure alquanto impolari (per tutti: studenti, insegnanti e presidi) di ridare un minimo di dignità al sistema scolastico. Fatica sprecata visto l'esito delle elezioni :D

Comunque il mio discorso non era tanto indirizzato al sistema di istruzione, che come (purtroppo) tutti constatiamo è ridotto maluccio ma si riferiva in generale ai nonvalori che sostengono la società attuale.
Se la cultura non è più un valore anche la scuola migliore del mondo diventa inutile.
E di questa decadenza non possiamo certo ritenere incolpevole la TV spazzatura che ha imperversato dagli 80 in poi.

giorgio

Inviato: 17 apr 2008, 16:39
da paoletto
Io non sono più me stesso da 3 giorni.

Vorrei piangere,ma mi mancano le lacrime.

Quello che è successo mi lascia di stucco,ancora stento a crederci.

Colpa della sinistra non c'è che dire.Le elezioni le hanno perse per la loro incapacità di fornire risposte concrete agli elettori.
Quando la gente si lamenta e dice che non ce la fa ad arrivare alla fine del mese,che tutto è rincarato,che c'è precarietà..un governo di sinistra non può fare orecchie da mercante per la miseria!!

Perchè non si sono impegnati a fare quello che avevano promesso in campagna elettorale?

Perchè sempre così tanto astio fra di loro?

Ma che cosa volevano fare???
Pensavano di prendere ancora voti??

Ma lo avete visto Bertinotti??Giacche di chiffon,cravatte lussuose scarpe opulente,e lui starebbe dalla parte dei lavoratori???
Non lo è mai stato!
Ben gli sta se han perso elettori,un occasione per riflettere!

Io sono napoletano,conoscete benissimo la nostra situazione.
Mi vergogno.
Non è stato fatto nulla per la mia città.
E io non posso lamentarmi molto perchè abito al centro e la situazione è meno drammatica che in periferia dove la spazzatura intasa le strade.
Dove sono finiti i nostri soldi???Paghiamo oltre 300 euro all'anno per la spazzatura!
Bassolino?:per se e per i suoi!!
Mastella??:stendiamo un velo pietoso!!

ma tutti sti voti la destra dove li piglia, mah....
Dal popolino è ovvio.Gente con un Q.I inferiore al 50%!!!
E' bastato distribuire qualche pezzo di pane....... :twisted:

Fine dello sfogo!

Staremo a vedere cosa combinano Berlusconi & co!

Saluti a tutti

Paoletto

Inviato: 17 apr 2008, 17:42
da mauropenasa
Vediamo il lato positivo:

Siamo nel "nuovo corso delle libertà".
Il premier ha caldeggiato lo sciopero fiscale, il suo braccio destro mette l' indipendenza locale (difesa dagli "squadristi della libertà"... :D ) davanti a tutto, il suo ex braccio destro, ora declassato a zerbino, ha come slogan la coerenza, voce "mai dire mai".
Godiamoci quindi questo lungo periodo di "libertà" applicando le regole base dei nostri governanti, ossia il motto satirico coniato da Guzzanti: "- facciamo un poco come caxxo ci pare...." :D

La fregatura è che non ho soldi da riciclare o azioni illecite da condonare, ma con un poco di impegno.... :D

ciao

Mauro

Inviato: 17 apr 2008, 17:45
da Luc1gnol0
Il mio punto è che la politicizzazione del servizio pubblico
Originally posted by andypairo - 17/04/2008 : 11:02:05
Io non credo sia la "politicizzazione" tout court ad aver dato quella percezione.

Da una parte c'è una maggiore attenzione al concetto di tassa (pagata a fronte di un'utilità) e di imposta (pagata in ragione della capacità contributiva), e nel possedere un TVfonino, un tuner-TV nel PC o un televisore non si ravvisano gli estremi né della prima, né della seconda, il che porta a percepire il canone RAI chiaramente come abusivo nelle forme e nella sostanza.

Dall'altra la questione della qualità delle trasmissioni è strettamente legata al mercato (drogato) della pubblicità, e quindi al gioco delle parti tra RAI e Publitalia/Mediaset: in un mercato oligopolistico i concorrenti copiano se stessi, al più ponendosi, per riprendere Riccardo, come peretta gigante o panino alla mèrda.

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 17:52
da Luc1gnol0
Ma lo avete visto Bertinotti??Giacche di chiffon
Con lo chiffon non ci si posson cucire giacche.
Io sono napoletano,conoscete benissimo la nostra situazione.
Mi vergogno.
Non è stato fatto nulla per la mia città.
Da chi?
E lo squallore che si respira per le strade e le città della Campania, Napoli, Caserta o Battipaglia che sia, prescinde pure dall'emergenza rifiuti.
Gente con un Q.I inferiore al 50%!!!
Che io sappia il QI non si esprime in percentuale.
Staremo a vedere cosa combinano Berlusconi & co!

Originally posted by paoletto - 17/04/2008 : 11:39:15
Dalla sua ultima sparata (qualcosa tipo: "eliminata la sinistra, bisognerebbe eliminare anche i giornali" - alla faccia di Thomas Jefferson) presumo molto poco di buono e molto di poco buono.

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 18:26
da paoletto
Ma lo avete visto Bertinotti??Giacche di chiffon


Con lo chiffon non ci si posson cucire giacche.
:oops: al di la della tua precisazione hai capito cosa voglio dire no?
Che io sappia il QI non si esprime in percentuale.
Idem come sopra

Ciao

Inviato: 17 apr 2008, 18:39
da plovati
Se la cultura non è più un valore anche la scuola migliore del mondo diventa inutile.
E di questa decadenza non possiamo certo ritenere incolpevole la TV spazzatura che ha imperversato dagli 80 in poi.

Originally posted by same - 17/04/2008 :  11:14:21
D'accordo. Ma anche la cultura (stampa, radio, TV rai, case editrici, saggisti, intellettuali a tempo pieno e a tempo perso) in mano di chi è stata?
E perchè non sono mai riusciti a fare quello che con mezzi più limitati la Svizzera riesce a fare?
Invece che coltivare il bello e educare al buono, tutta l'apparato della cultura militante si è preoccupato di autosostenersi, riservando sdegno al popolino e disprezzo a chi non ha riconosciuto in loro gli unici degni interlocutori.

Da questa impostazione è nata l'attitudine ad una certa sufficienza quando non irritante sicumera che certa sinistra (la gran parte dovrei dire) indossa nei confronti di chi non viene convinto dalle (loro) belle parole.

Anche in questa campagna elettorale, che di fatto con la fondazione del PD le primarie era partita con il piede giusto, ha prevalso la usuale sufficienza verso le richieste della gente comune:

Sicurezza: non fate i giustizialisti!
Immigrazione clandestina: non fate i razzisti!
Traffico: non usate le auto inquinanti, ma i traporti pubblici!
Immondizia: colpa di chi ci ha preceduto!
Istruzione: tema praticamente assente.
...


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Piergiorgio

Inviato: 17 apr 2008, 18:46
da Luc1gnol0
:oops: al di la della tua precisazione hai capito cosa voglio dire no?
Originally posted by paoletto - 17/04/2008 : 13:26:40
Al di là dei miei modi :oops: , ritengo che se una persona ricopra la carica di Presidente della Camera dei Deputati, la medesima possa e debba vestire in modo consono alla terza carica della Repubblica (e visto l'appannaggio, non credo gli manchino i mezzi economici). Il resto è solo "invidia".

Quanto al QI, dopo la sinistra in Parlamento ed i giornali, bisognerebbe eliminare pure il cd. "popolino"? Non mi pare sia una soluzione praticabile o auspicabile (eppure sarebbe forse l'unica).

Da una parte hai secondo me ragione nel dire che c'è (stata) carenza di proposte e di alternative.

Dall'altra si pone pure un problema di compatibilità, storicamente ritengo ormai accertata, tra la capacità di critica e la capacità di governo.

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 19:50
da paoletto
Al di là dei miei modi , ritengo che se una persona ricopra la carica di Presidente della Camera dei Deputati, la medesima possa e debba vestire in modo consono alla terza carica della Repubblica (e visto l'appannaggio, non credo gli manchino i mezzi economici). Il resto è solo "invidia".
Certo mica può andare vestito come uno straccione,ci mancherebbe,ma almeno cercare di scendere un gradino più giù e dare l'impressione di essere dalla parte di chi li ha votati.
Il resto è solo "invidia".
Io certamente non lo invidio.Semmai lo compatisco visto che è finito come è finito.
bisognerebbe eliminare pure il cd. "popolino"? Non mi pare sia una soluzione praticabile o auspicabile (eppure sarebbe forse l'unica).
No certo!Ma educarlo ed abituarlo alla cultura,allo studio,alla critica,
cosa che purtroppo non avviene.
Finquando propineranno in TV le solite s*****ate,altro che diffusione della cultura,finiranno per metterci il bavaglio alla bocca (e chissà se non lo stanno già facendo).

Pazienza!
Se la sinistra fosse stata più seria,se avesse ascoltato le lamentele della gente,se si fosse messa più al loro livello invece di confonderli con i loro pesantissimi discorsi intellettuali che fai anche fatica a seguire probabilmente non sarebbe successo quello che è successo.

Per ora ci becchiamo Silvio :twisted:

Inviato: 17 apr 2008, 19:50
da audiofanatic
:oops: al di la della tua precisazione hai capito cosa voglio dire no?
Originally posted by paoletto - 17/04/2008 : 13:26:40
Al di là dei miei modi :oops: , ritengo che se una persona ricopra la carica di Presidente della Camera dei Deputati, la medesima possa e debba vestire in modo consono alla terza carica della Repubblica (e visto l'appannaggio, non credo gli manchino i mezzi economici). Il resto è solo "invidia".

Quanto al QI, dopo la sinistra in Parlamento ed i giornali, bisognerebbe eliminare pure il cd. "popolino"? Non mi pare sia una soluzione praticabile o auspicabile (eppure sarebbe forse l'unica).

Da una parte hai secondo me ragione nel dire che c'è (stata) carenza di proposte e di alternative.

Dall'altra si pone pure un problema di compatibilità, storicamente ritengo ormai accertata, tra la capacità di critica e la capacità di governo.

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Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 17/04/2008 : 13:46:31
la possibilità di mettere dei limiti al "popolino" ci sarebbero...
per condurre un autocarro oltre le 7,5 t o un autosnodato devi avere 21 anni, ma per "condurre" la Repubblica te ne bastano 18... che si voti a partire dai 21 anni.
E poi, dato che si chiama "scuola dell'obbligo", che si dia il voto a chi ha terminato gli studi, anche in corsi serali, da promuovere e sostenere, nel caso... il fatto che la mia vita sia decisa dal voto di un diciottenne ignorante non mi va giù... si maschera con la scusa del suffragio universale una pericolosa mancanza di cultura politica e di responsabilizzazione della funzione di cittadino

e sarebbero le cose minime per una democrazia consapevole e anche meno "pilotabile" da chi manovra i mezzi di informazione

Filippo

Inviato: 17 apr 2008, 20:04
da same

D'accordo. Ma anche la cultura (stampa, radio, TV rai, case editrici, saggisti, intellettuali a tempo pieno e a tempo perso) in mano di chi è stata?
E perchè non sono mai riusciti a fare quello che con mezzi più limitati la Svizzera riesce a fare?
Invece che coltivare il bello e educare al buono, tutta l'apparato della cultura militante si è preoccupato di autosostenersi, riservando sdegno al popolino e disprezzo a chi non ha riconosciuto in loro gli unici degni interlocutori.
difficile educare al buono quando sull'altra sponda c'è chi propone t****, culi e demenza e oltretutto con lo strumento di informazione ( o lobotomizzazione? :D ) più potente di tutti. Missione ardua se non impossibile.
che poi esista una sorta di autoreferenzialità di certa sinistra non ci piove..

ricordo poi che l'italia non è la svizzera.... basti guardare le strade di ginevra e quelle di napoli (e non diamo tutte le colpe alla politica... anche la genetica ha le sue responsabilità :D )
Anche in questa campagna elettorale, che di fatto con la fondazione del PD le primarie era partita con il piede giusto, ha prevalso la usuale sufficienza verso le richieste della gente comune:

Sicurezza: non fate i giustizialisti!
Immigrazione clandestina: non fate i razzisti!
Traffico: non usate le auto inquinanti, ma i traporti pubblici!
Immondizia: colpa di chi ci ha preceduto!
Istruzione: tema praticamente assente.
la gente, a quanto pare non desidera risposte concrete ai problemi reali ma preferisce le favole ed il PD effettivamente non è stato bravo a raccontarle.
Per questo stanno facendo autocritica.... termine sconosciuto alla destra....

giorgio

Inviato: 17 apr 2008, 20:20
da paoletto
ma per "condurre" la Repubblica te ne bastano 18... che si voti a partire dai 21 anni.
Ma se nn c'è diffusione di cultura non c'è molta differenza tra la testa di un 18 enne e quella di un 21enne.
la gente, a quanto pare non desidera risposte concrete ai problemi reali ma preferisce le favole ed il PD effettivamente non è stato bravo a raccontarle.
Desidera l'immediatezza,la risoluzione lampo dei suoi problemi,oltre che le favole ovviamente..

Inviato: 17 apr 2008, 20:31
da mr2a3
Prima di leggervi confesso che credevo di essere l'ultimo cretino che, almeno al nord, ha votato e creduto al PD.
Da un certo punto di vista mi sento sollevato

OK per i tanti errori dell'ultimo governo, alcuni così stupidi da sospettare approvati di nascosto da infiltrati dell'opposizione, non mi dilungo su questi.

Ma in questa corsa i cavalli erano davvero diversi, come non capirlo!

Avete letto (es. lavoce.info) le diverse posizioni sulla mafia?
O sulle regola di nomina negli enti burocratici?

Ma soprattutto avete letto l'ultimo libro di Tremonti?
Un misto di paura e protezione (già visto in Italia?)
Arriva a scrivere che lo stato non è "la cosa di tutti" ma "l'associazione di interessi comuni (e quindi necessariamente locali)"
Addiritture nega la fiducia nel progresso scientifico (definito di sinistra) che oggi sarebbe in crisi (e quindi difficile da gestire = di destra?!?)
E lo stato sociale? Sarebbe un'istituzione obsoleta che nell'era di internet (?!?) non interessa più nessuno (e la costituzione?)

E qui mi fermo, in fondo vivendo io al nord ed avendo un lavoro mi sa che sarò favorito, visto che la lega otterrà di tenere qui più risorse e che se toglie le tasse dai premi salariali chi li ha ne avrà un beneficio.

Forse chi l'ha votato l'ha fatto anche in nome di un bell'egoismo.
Anche se non ho una villa da 500mq ma un'appartamentino da 85 in fondo la mia bella ICI la risparmierò anch'io, stesso discorso per il bollo auto, non serve avere un SUV per risparmiare e visto che in questo mondo di destra (= internet) le aliquote fiscali non potranno che essere flat (stupido chi ancora non l'ha capito) tanto vale tenerci anche la mafia con il suo bel ponte inutile (al sud) e i suoi soldi che non puzzano (al nord).

Ciao
Massimo

Inviato: 17 apr 2008, 21:20
da plovati
ricordo poi che l'italia non è la svizzera.... basti guardare le strade di ginevra e quelle di napoli (e non diamo tutte le colpe alla politica... anche la genetica ha le sue responsabilità :D )
Originally posted by same - 17/04/2008 :  15:04:30
Posso garantire che non è questione di genetica. Gli Svizzeri sono tali solo perchè sono controllatissimi. E' a tutti gli effetti uno stato di polizia.

E' non è che il grado di cultura medio sia più elevato che in Italia, anzi...
La Lega dei Ticinesi ha recentemente avuto una ottima affermazione utilizzando gli stessi argomenti (e gli stessi manisfesti!) di Bossi. Ma contro gli italiani :) .

Questo non toglie che le trasmissioni della TV svizzera siano di alta qualità e che i giornali siano molto meno sbracati dei nostri.

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Piergiorgio

Inviato: 17 apr 2008, 21:43
da Luc1gnol0
Certo mica può andare vestito come uno straccione,ci mancherebbe,ma almeno cercare di scendere un gradino più giù e dare l'impressione di essere dalla parte di chi li ha votati.
Mi pare un luogo comune, o appunto, invidia-fra-virgolette.

Che Bertinotti si vesta o si comporti come un mannequin delle vetrine di Caraceni è solo ciò che il gossip politico-televisivo vuole imporre (anche perché ci si veste Berlusconi da Caraceni, a 15k euro per doppiopetto, e l'hanno votato lo stesso, il popolino povero in canna).
Avrà le sue colpe, ma non coincidono con la asserita ricercatezza nel vestire.

Niente di sostanziale però, questa mia contestazione, al di là della denuncia di un vizio di pensiero (IMO): peraltro a me, più della fine di Bertinotti, sarebbe piaciuto vedere la faccia del Pecoraro-Scanio quando ha realizzato di esser stato trombato.
Se la sinistra fosse stata più seria,se avesse ascoltato le lamentele della gente,se si fosse messa più al loro livello invece di confonderli con i loro pesantissimi discorsi intellettuali che fai anche fatica a seguire probabilmente non sarebbe successo quello che è successo.
Originally posted by paoletto - 17/04/2008 : 14:50:41
Mi pare un po' in contraddizione, questa considerazione, con la tua affermazione precedente
educarlo ed abituarlo alla cultura,allo studio,alla critica,
Questo in teoria.

In pratica se ripenso a certe (recenti) fotografie gaudenti e goderecce dei Paolo Cento ed Angelo Bonelli (vedi il Pecoraro di prima), degne più della Destra, di Mastella alla Casina Valadier, o di un Michele Vietti in dolce compagnia, trovo molto più comprensibile la tua considerazione: la divaricazione tra ciò che il prete dice e ciò che il prete fa era patente, ed i discorsi chiari come cortine fumogene al largo dello Jutland.

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 21:52
da Luc1gnol0
si maschera con la scusa del suffragio universale una pericolosa mancanza di cultura politica e di responsabilizzazione della funzione di cittadino
Originally posted by audiofanatic - 17/04/2008 : 14:50:55
Ed a quando un bel suffragio su base censuale?

Ricordo peraltro che il suffragio universale venne concesso quando l'ottundimento dovuto all'ignoranza ed alla condizione sociale era molto più ponderoso di quello odierno, ben altro che 28% della popolazione colla licenza elementare.

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 21:59
da Luc1gnol0
ricordo poi che l'italia non è la svizzera.... basti guardare le strade di ginevra e quelle di napoli (e non diamo tutte le colpe alla politica... anche la genetica ha le sue responsabilità :D )
Originally posted by same - 17/04/2008 : 15:04:30
Se per genetica s'intendesse principalmente quella parte dei geni che nel tempo lungo vengono influenzati dall'ambiente di riferimento, probabilmente sì, sarebbe solo un problema di scala.

Peraltro non credo serva andare in Svizzera; qualsiasi posto a nord della Linea Gotica e del fiume Sangro (o del Metauro, secondo alcuni) ha ottime probabilità di elevarsi sovra lo squallore di gran parte delle lande meridionali, che si chiamino Campania o Puglia o quel che si preferisca (a ragione?) denigrare: Milano è già Svizzera rispetto a qualsiasi reggia angioino-borbonica.

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 22:00
da Luc1gnol0
Posso garantire che non è questione di genetica. Gli Svizzeri sono tali solo perchè sono controllatissimi. E' a tutti gli effetti uno stato di polizia.
Originally posted by plovati - 17/04/2008 : 16:20:09
La Francia ti risulta alla stessa maniera?

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 22:04
da Giaime
Sei rimasto molto indietro Luca, il nord ha già avviato il suo processo di "meriodionalizzazione"... per quanto riguarda il clientelismo e i rapporti tra politica e economia.

E' arcinoto poi (v. Saviano, Biutiful Cauntri) che le organizzazioni criminali sono quasi più forti qui che al sud...

Ciao!
Giaime Ugliano

Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys

Inviato: 17 apr 2008, 22:12
da riccardo
uno dei nomi sui quali non si intende transigere per la nomina a ministro.

Il ministero è quello della FAMIGLIA.

Immagine

la Sua famiglia è di Caserta



Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 17 apr 2008, 22:13
da paoletto
con la tua affermazione precedente
Quale?

Inviato: 17 apr 2008, 22:23
da Luc1gnol0
Sei rimasto molto indietro Luca, il nord ha già avviato il suo processo di "meriodionalizzazione
Originally posted by Giaime - 17/04/2008 : 17:04:15
Ho come l'impressione che tu non capiti tanto spesso al Sud, appeso solo al giorno delle mappe del tuo navigatore GPS, o Giaime, altrimenti non confonderesti troppo Padova col lungomare di Sapri (che già è oro).
Mi sbaglio?

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 22:27
da Luc1gnol0
Il ministero è quello della FAMIGLIA.
Nel senso che poi a turno sarà dato un permesso temporaneo di soggiorno tra le sue coscie per incrementare il tasso di natalità dell'Italia nel corso del governo Berlusconi?
la Sua famiglia è di Caserta
Originally posted by riccardo - 17/04/2008 : 17:12:37
Squallida oltre ogni dire, quella "città". Di sicuro urbanisticamente parlando.

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Ciao, Luca

P.S.: mi risulta nata a Salerno, il che marca comunque una differenza, storico-culturale ed urbanistica, rispetto a Caserta.

Inviato: 17 apr 2008, 22:32
da marziom
uno dei nomi sui quali non si intende transigere per la nomina a ministro.

Il ministero è quello della FAMIGLIA.
la preferivo più cosi....
http://www.allcelebrity.it/Carfagna/03.jpg

_____________________
I want to see a beatiful girl... no 00110010111010011001...

Inviato: 17 apr 2008, 22:38
da plovati
La Francia ti risulta alla stessa maniera?

Originally posted by Luc1gnol0 - 17/04/2008 :  17:00:37
Dovresti dirmelo tu. A Parigi ho trovato un senso dello stato che non ha paragone in nessun altro paese europeo. Essere dipendenti di un ministero è una ragione di orgoglio. Fare la carriera militare pure.
A Marsiglia non è lo stesso.
Ivo che dice?

_________
Piergiorgio

Inviato: 17 apr 2008, 22:43
da Luc1gnol0
la preferivo più cosi....
http://www.allcelebrity.it/Carfagna/03.jpg[i]
Originally posted by marziom - 17/04/2008 : 17:32:55
[/i]
Pure la stampa estera saccheggiò quel sito:

Immagine

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 22:47
da Luc1gnol0
Dovresti dirmelo tu.
Originally posted by plovati - 17/04/2008 : 17:38:47
Mi riferivo alla sensazione di pulizia coatta suggerita dalla tua frase
Gli Svizzeri sono tali solo perchè sono controllatissimi. E' a tutti gli effetti uno stato di polizia.
Originally posted by plovati - 17/04/2008 : 16:20:09
Ho equivocato?

Parigi *attualmente* è meravigliosa, ancor più per una metropoli di dieci milioni di abitanti.

Solo in Italia pensiamo che sia assediata da fantomatiche banlieu a-la "black block", chissà perché.

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 22:52
da drpaolo
Ricordo peraltro che il suffragio universale venne concesso quando l'ottundimento dovuto all'ignoranza ed alla condizione sociale era molto più ponderoso di quello odierno, ben altro che 28% della popolazione colla licenza elementare.
Questo paragone -permettimi- ritengo non sia molto corretto:

Il vero suffragio universale fu concesso solo nel 1946; a quell'epoca gli italiani si sentivano veramente parte di un progetto comune e si sentivano talmente responsabilizzati per il loro destino che -paradossalmente- erano persino disposti a riempirsi di botte e a spararsi addosso per far valere le proprie idee. Tutto il contrario della plebe anestetizzata odierna.

A quell'epoca la volontà di capire, di imparare, di elevarsi era talmente tanta che fiorivano addirittura i corsi di cultura per operai e lavoratori.

Ho ancora a casa -datato 1949- un libro "La Scienza per i lavoratori" scritto da un tal pischello chiamato Edoardo Amaldi ; )

Tale libro veniva distribuito nelle fabbriche (dove mio padre lo acquisì).

Ricordo anche che, all'inizio degli anni '60 arrivava a mio padre il pacco dono dall'azienda dove, assieme al burro, allo zucchero e al panettone, c'era sempre un libro (edizioni speciali aziendali) di tipo "leggero" (il Gattopardo, Poesie di poeti italiani, ecc. ecc.).

Mio padre -tornato dalla fabbrica- si forzava ogni giorno a sentire un po' di "musica classica" sul giradischi a valvole di Selezione, perchè "sapeva" che quello faceva parte -in senso lato- di una cultura completa.

C'era molta povertà, ma c'era anche una voglia spaventosa di imparare e di essere protagonisti del proprio futuro.

Perchè il problema non è l'ignoranza consapevole (e sentita come un imbarazzo), ma l'ignoranza ostentata.

L'ignoranza è soprattutto colpa grave in una società complessa, che non ammette scorciatoie -pena disastri- ed è, a maggior ragione, una colpa gravissima quando si associa ad una ricchezza "indebita".

Intendiamoci "indebita" non è moralismo e non è colpa. Voglio solo dire che -per secoli- "sapere" si è sempre associato a "benessere".

Da qualche decennio (due o giù di lì) questa eguaglianza si è annullata e ha creato distorsioni tali nel gusto e nei comportamenti individuali che hanno anche alterato la psiche delle persone (non lo sostengo io, questo, lo sostengono fior di sociologi: cfr. il Corriere di ieri).

Ecco perchè l'elettore ignorante è un pericolo per la democrazia; perchè non afferra e non comprende fino in fondo qual è il potere che il suo voto gli conferisce.

Potere che si spinge -ad esempio- a mandare gente per il mondo ad ammazzare proprii simili -mai visti e conosciuti- e a farsi ammazzare senza una ragione plausibile, perchè non c'è ragione politica e neanche strategica (per il Paese) nel nostro andare in guerra in terre straniere.

Ecco perchè il suffragio universale va meritato e non può essere una concessione stabilita una tantum (e lo stesso -ma facciamo fatica a ricordarcelo- vale anche per la democrazia liberale).

Paolo

Inviato: 17 apr 2008, 22:53
da rusval
E di questa decadenza non possiamo certo ritenere incolpevole la TV spazzatura che ha imperversato dagli 80 in poi.
Le TV, radio, giornali, internet in sè no, perché veicolo prima (ma ero bambino...), ma ormai (e questo posso constatarlo) veicolo inarrestabile.
Come dar colpa di ciò che c'è dietro la vetrina alla... vetrina. Il problema è a monte. Il boom del benessere (tra i miei nonni e i miei genitori c'era un abisso) ha creato denaro... e necessità non necessarie, perché se il denaro c'è volete che vi rimanga nelle tasche? Qualche fesso ha pensato bene di vendere prima qualcosa di utile... che ha venduto... fino ai giorni nostri dove qualche stupido con QI 3 ha pensato di vendere suonerie per cellulari. Pensate, è tanto stupido che... ne vende a vagonate!
Avidità e consumismo - vizi - schiacciano i valori ed estrinsecano la parte volgare ed ancestrale dell'uomo, quella dell'egoismo e della spietatezza, che lima la volontà a favore dell'istinto: conosco persone di poca intelligenza ma di enorme furbizia... che si ferma però al presente e non al futuro prossimo (magari fosse remoto!). Come per i bambini!

Una colpa è dei genitori odierni, a cavallo fra giovanili privazioni (subite da loro stessi) e mature elargizioni (ai figli). L'educazione familiare forse potrebbe fare qualcosa...

Non cerchiamo sempre nello stato e nelle istituzioni - o comunque negli "altri" - l'aiuto di cui abbiamo bisogno! Abbiamo "il nostro" (affetti, esperienza, vissuto...), iniziamo da quello!

Valerio

Inviato: 17 apr 2008, 23:04
da audiofanatic
si maschera con la scusa del suffragio universale una pericolosa mancanza di cultura politica e di responsabilizzazione della funzione di cittadino
Originally posted by audiofanatic - 17/04/2008 : 14:50:55
Ed a quando un bel suffragio su base censuale?

Ricordo peraltro che il suffragio universale venne concesso quando l'ottundimento dovuto all'ignoranza ed alla condizione sociale era molto più ponderoso di quello odierno, ben altro che 28% della popolazione colla licenza elementare.

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Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 17/04/2008 : 16:52:17
il censo ormai non esiste più...

riguardo al resto...

1912 La legge promulgata da Giovanni Giolitti assegna un suffragio quasi universale per gli uomini, questa legge prevedeva infatti che tutti gli uomini capaci di leggere e scrivere con almeno 20 anni potessero votare, mentre gli analfabeti potevano votare a partire dai 30 anni.
1918 Viene modificata la legge precedente: possono votare tutti i cittadini maschi di almeno 20 anni di età, viene quindi abolita la distinzione per gli analfabeti.


elezioni del 1919
Socialisti 32,3 Popolari 20,5

elezioni del 1921
Socialisti 24,7 Popolari 20,5 Fascisti 0,5

elezioni del 1923
Fascisti 61,3 Popolari 9,1 Socialisti vari meno del 14

12 anni per plagiare un popolo di analfabeti?
in realtà nel 1913 gli aventi diritto erano circa 8.700.000, nel 1919 erano saliti a 10.230.000, quindi la differenza potrebbe essere data proprio dagli analfabeti sotto i 30 anni, ma in mezzo c'era stata anche la Grande Guerra con circa 700.000 morti... certamente non tutti letterati...

certo che le elezioni del 1909, senza suffragio (quasi) universale, ebbero meno di 3.000.000 di aventi diritto e 2.000.000 di votanti
in pratica si passò in 10 anni a più che triplicare la base elettorale, e i risultati non furono molto brillanti :D

Filippo

Inviato: 17 apr 2008, 23:13
da audiofanatic
uno dei nomi sui quali non si intende transigere per la nomina a ministro.

Il ministero è quello della FAMIGLIA.



la Sua famiglia è di Caserta



Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Originariamente inviato da riccardo - 17/04/2008 : 17:12:37
me la ricordo quando, eletta Miss Sorrisi, passò a trovarci in redazione :D

Filippo

Inviato: 17 apr 2008, 23:17
da Luc1gnol0
il censo ormai non esiste più...
...già, tutti evasori ormai...
riguardo al resto...
Originally posted by audiofanatic - 17/04/2008 : 18:04:41
...mettetevi d'accordo, con drpaolo e con la storia d'Italia: nel 1946 - e 1948 - il suffragio era universale, i risultati non furono però quelli del 1921 (ma forse neanche tanto diversi)...

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 23:20
da Luc1gnol0
me la ricordo quando, eletta Miss Sorrisi
Originally posted by audiofanatic - 17/04/2008 : 18:13:02
miss sorrisi... è proprio vero che una laurea in giurisprudenza non si nega a nessuno...

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 23:23
da audiofanatic
il censo ormai non esiste più...
...già, tutti evasori ormai...
riguardo al resto...
Originally posted by audiofanatic - 17/04/2008 : 18:04:41
...mettetevi d'accordo, con drpaolo e con la storia d'Italia: nel 1946 - e 1948 - il suffragio era universale, i risultati non furono però quelli del 1921 (ma forse neanche tanto diversi)...

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Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 17/04/2008 : 18:17:48
ah, prima della Seconda Guerra le donne non votavano, era un suffragio universale,ma era l'universo alla creazione di Adamo, Eva venne più tardi :D :grin:

le donne fecero la differenza nel 46-48? probabile... i votanti furono 26.264.458, le ultime elezioni prima della guerra furono nel 34 con 10.433.536 aventi diritto, anche considerando gli incentivi del duce alla figliazione, e sottraendo i caduti in guerra, si parla di molto più del doppio dei votanti in dodici anni...

Filippo

Inviato: 17 apr 2008, 23:36
da Luc1gnol0
Questo paragone -permettimi- ritengo non sia molto corretto:
Originally posted by drpaolo - 17/04/2008 : 17:52:33
Ti permetto qualsiasi dissenso: tuttavia credo che sia un altro paio di maniche, pardon, lo stessissimo.

Tu stai parlando di un'attitudine propositiva che oggi manca, e su questo concordo, con qualche distinguo che per ora ti risparmio per amor di brevità e perché i tuoi ricordi sono stati come una tazza di the caldo per me.

E questo è un lato della medaglia all'ignoranza degli italiani.

Io mi riferivo invece all'altra faccia (ad un'altra faccia, l'ignoranza è una medaglia cubista), alla questione, sottolineata da alcuni, circa la capacità di suggestionare parte dell'elettorato - il cd. popolino - con risposte semplici e semplicistiche: le terribili semplificazioni, come disse qualche francese (forse Merleaux-Ponty?).

Si è detto in questa sede, o almeno così ho capito io, che ciò dipenderebbe dal livello culturale dell'elettorato, che influirebbe sulla capacità critica dell'elettorato medesimo: ecco, al riguardo ritengo che la supposta incapacità critica, di discernere, tra proposte semplici e semplicistiche, dovuta alla cultura, è una falsa rappresentazione del problema, perché il livello culturale odierno non è minore di quello di sessanta anni fa, anzi.

Ed al riguardo di quello che hai scritto tu, e di quello che ho scritto io, visto che ho aperto l'altro giorno i miei interventi citando un meridionale DOCG, Rino Gaetano, permettimi di chiosare in chiusura con un altro suo testo che credo un poco ci "azzecchi"


E partiva l'emigrante, e portava le provviste.
E due o tre pacchi di riviste.
E partiva l'emigrante, ritornava dal paese.
Con la fotografia di Bice, bella come un attrice.
E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.
E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.

E partiva il mercenario, con un figlio da sfamare.
Ed un nemico a cui sparare.
E partiva il mercenario, verso una crociata nuova.
Per difendere un'effigie e per amare ancora Bice.
E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.
E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.

E partiva il produttore, con un film da girare.
Ed un azienda da salvare.
E partiva il produttore, con il copione scritto in fretta.
Cercava qualche bella attrice, ma lui amava solo Bice.
E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.
E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.

E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.
E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.
E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.
E cantava le canzone che sentiva sempr a lu mare.
...

E perdonami se ti fossi sentito "indebitamente" tirato in ballo da quella percentuale citata! :oops:

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 23:39
da Luc1gnol0
le donne fecero la differenza nel 46-48? probabile... i votanti furono 26.264.458, le ultime elezioni prima della guerra furono nel 34 con 10.433.536 aventi diritto, anche considerando gli incentivi del duce alla figliazione, e sottraendo i caduti in guerra, si parla di molto più del doppio dei votanti in dodici anni...
Originally posted by audiofanatic - 17/04/2008 : 18:23:07
Facciamo un suffragio su base sessuale? :oops:

E Mara Carfagna not for President! :grin:

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Ciao, Luca

Inviato: 17 apr 2008, 23:50
da Giaime
Ho come l'impressione che tu non capiti tanto spesso al Sud, appeso solo al giorno delle mappe del tuo navigatore GPS, o Giaime, altrimenti non confonderesti troppo Padova col lungomare di Sapri (che già è oro).
Mi sbaglio?

Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 17/04/2008 : 17:23:05
Sbagli, ho vissuto sia al sud (provincia di Salerno) per tanti anni, che qui al nord, provincia di Venezia. Non c'è nessuna differenza per densità di criminalità, densità di truffe, densità di corruzione, densità di clientelismo, densità di loggie e pseudo-società pseudo-segrete... E tu, da quant'è che manchi in un università del nord? 8)

Ciao!
Giaime Ugliano

Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys

Inviato: 18 apr 2008, 01:04
da same
ricordo poi che l'italia non è la svizzera.... basti guardare le strade di ginevra e quelle di napoli (e non diamo tutte le colpe alla politica... anche la genetica ha le sue responsabilità :D )
Originally posted by same - 17/04/2008 :  15:04:30
Posso garantire che non è questione di genetica. Gli Svizzeri sono tali solo perchè sono controllatissimi. E' a tutti gli effetti uno stato di polizia.

E' non è che il grado di cultura medio sia più elevato che in Italia, anzi...
La Lega dei Ticinesi ha recentemente avuto una ottima affermazione utilizzando gli stessi argomenti (e gli stessi manisfesti!) di Bossi. Ma contro gli italiani :) .

Questo non toglie che le trasmissioni della TV svizzera siano di alta qualità e che i giornali siano molto meno sbracati dei nostri.
il mio era un discorso ironico.... ma non troppo! :)

ho citato la svizzera perchè ne hai parlato tu ma potrei citarti un qualsiasi paese scandinavo, ad esempio.
Non è tanto una questione di cultura, o almeno solo di quella. Il popolo italico (a differenti livelli, ovvio) ha nel suo dna l'atteggiamento egoista e "furbesco" (da intendersi come capacità di aggirare le regole per conseguire il proprio tornaconto).
Tutto ciò probabilmente deriva da uno spiccato individualismo che, in rarissimi casi produce genio, ma nella stragrande maggioranza delle persone induce a comportamenti al limite della legalità (o anche oltre)
E' chiaro che la cultura interessa poco a simili soggetti, meglio cercare scorciatoie per il successo che faticare per un qualcosa che non sembra avere utilità pratica.



giorgio

Inviato: 18 apr 2008, 03:08
da drpaolo
perché il livello culturale odierno non è minore di quello di sessanta anni fa, anzi.
Mi permetto cortesemente di dissentire: il livello culturale medio odierno della popolazione italiana è inferiore a quello di una generazione o due generazioni fa, sia in senso relativo, che in senso assoluto.

In senso relativo: il livello di conoscenze necessario per gestire una società moderna si è notevolmente innalzato, a causa dei progressi della tecnica, ma la qualità dell'insegnamento scolastico si è abbassata, per cui...

In senso assoluto: le cognizioni di meccanica e di chimica di base (o di orticoltura, o di matematica) che erano patrimonio comune di diplomati di scuola media inferiore (o del c.d. "Avviamento") oggi sono sconosciute alla quasi totalità dei giovani.

Chi sa -oggi- non dico coltivare un orto, ma interpretare l'epatta o leggere un calibro, o miscelare un acido forte con l'acqua ?

E queste sono nozioni -un tempo comunissime tra la popolazione- adatte ad una civiltà post-contadina o neo-industriale !

Oggi le persone che hanno sufficienti nozioni di biochimica e di genetica per interpretare le panzane giornalistiche sugli OGM, si contano a parti per milione della popolazione (non proprio, ma quasi).

Allo stesso modo le persone che conoscono sufficientemente la termodinamica o il calcolo chimico stechiometrico (nozioni indispensabili per votare a cuor leggero su centrali elettronucleari o termiche o sui c.d. termovalorizzatori) si debbono cercare con il lanternino all'interno di una qualsiasi comunità di votanti.

Idem per quanto riguarda i rudimenti del calcolo differenziale e la conoscenza di semplici algoritmi di diffusione, senza la quale non è possibile esprimere alcun documentato parere o voto riguardo il fenomeno della diffusione della CO2 atmosferica e del c.d. riscaldamento globale.

La cultura abborracciata della scuola dell'obbligo odierna, o quella di matrice televisiva (Piero Angela non è sufficiente, mi spiace !) non è più idonea per gestire un mondo popolato da sei miliardi di persone, prossimo al collasso delle risorse.

Sintomatici sono due articoli pubblicati prima di Pasqua su un quotidiano italiano nella pagina della Scienza (?), riguardanti l'uso del boomerang in assenza di gravità e la teoria della c.d. Terra Piatta.
Gli articoli mostravano tale brutale ignoranza da far ribrezzo, però tale importante giornale non si peritava di pubblicarli alla voce: Scienza.

Ripeto, il problema non è nell'incultura (nessuno può conoscere tutto del mondo, ovviamente), ma nel perverso piacere che oggi la gran parte della popolazione italica mostra nel dichiarare di non aver tempo di imparare nulla "perchè devo lavorare e guadagnare".

Paolo

Inviato: 18 apr 2008, 04:53
da paoletto
Mi permetto cortesemente di dissentire: il livello culturale medio odierno della popolazione italiana è inferiore a quello di una generazione o due generazioni fa, sia in senso relativo, che in senso assoluto.

In senso relativo: il livello di conoscenze necessario per gestire una società moderna si è notevolmente innalzato, a causa dei progressi della tecnica, ma la qualità dell'insegnamento scolastico si è abbassata, per cui...

In senso assoluto: le cognizioni di meccanica e di chimica di base (o di orticoltura, o di matematica) che erano patrimonio comune di diplomati di scuola media inferiore (o del c.d. "Avviamento") oggi sono sconosciute alla quasi totalità dei giovani.

Chi sa -oggi- non dico coltivare un orto, ma interpretare l'epatta o leggere un calibro, o miscelare un acido forte con l'acqua ?

E queste sono nozioni -un tempo comunissime tra la popolazione- adatte ad una civiltà post-contadina o neo-industriale !...........

Sono perfettamente daccordo.
Per esempio molti anni fa diciamo anni'70 e ancor prima la Scuola Tecnica Industriale era molto impegnativa.Anche più di un liceo.
Si insegnavano materie a mio avviso molto importanti come Macchine ed Aggiustaggio meccanico ormai praticamente sparite.

E' sempre la stessa storia:i ragazzi di oggi sono completamente disinterressati su tutto,su qualsiasi argomento che richiede un minimo di impegno intellettuale.
Non sono curiosi di sapere come funzionano le cose,di scoprire nuove cose,ma forse non è nemmeno colpa loro,ma colpa della decadenza della società,di questa stramaledetta televisione che propina solo menate!
Avete mai visto un ragazzo di 16-18 anni con un libro in mano?
Si contano!!
Però si comprano il telefonino...

Paoletto

Inviato: 18 apr 2008, 14:45
da Luc1gnol0
Sbagli, ho vissuto sia al sud (provincia di Salerno) per tanti anni, che qui al nord, provincia di Venezia. Non c'è nessuna differenza per densità di criminalità, densità di truffe, densità di corruzione, densità di clientelismo, densità di loggie e pseudo-società pseudo-segrete...
Sarà, ma a parte che la tua vita non è così lunga come certi tuoi giudizi (oddio, si potrebbe dire anche di me), ma rimango dell'idea che certe tue asserzioni citate (densità di truffe?) siano piuttosto campate per aria o fortemente limitate dall'età (mentale?) in cui hai vissuto al Sud. Solo per limitarsi alle truffe ai danni delle assicurazioni siamo ordini di grandezza lontani.
In ogni caso lo squallore civile di una Cava dei Tirreni o di una Battipaglia non hanno molti termini di paragone più a nord (per limitarci alla provincia di Salerno che asserisci di conoscere).
E tu, da quant'è che manchi in un università del nord?
Originally posted by Giaime - 17/04/2008 : 18:50:56
L'ultima volta che ho messo piede al Politecnico di Milano (o all'università di Modena) credo fosse il 2001. Non ritengo siano paragonabili ad una Federico II di Napoli (e magari pure in qualche sede distaccata...).

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Ciao, Luca

Inviato: 18 apr 2008, 14:56
da Luc1gnol0
Mi permetto cortesemente di dissentire: il livello culturale medio odierno della popolazione italiana è inferiore a quello di una generazione o due generazioni fa, sia in senso relativo, che in senso assoluto.
Paolo, ho come l'impressione che tu sia un po' influenzato dalle tue radici territoriali.
Io posso dire che il livello culturale delle popolazioni del Sud, dal 1946 e fino a trent'anni dopo, non era assolutamente simile a quello da te riportato e questo lo testimonia lo stesso aspetto del territorio oggi!

Sono poi d'accordo con te quando parli di livello di conoscenze in senso relativo, con qualche distinguo.
Oggi che praticamente nessuno (la percentuale di addetti in agricoltura è ai minimi termini) si occupa di coltivazione, che senso ha parlare di epatta, fasi lunari, calibri ed acidi?

E sei davvero sicuro che un contadino o operaio culturalmente evoluto di allora saprebbe districarsi tra OGM e centrali nucleari?

Se parliamo di insufficienza culturale tout court io ti do ragione: crediamo di dominare il mondo, o per citare un marchettaro pro BMW, crediamo di sapere sempre dove andare, ma non è vero in alcun modo.
Ma questo non ci porta ad una posizione inferiore in senso assoluto ai cafoni della riforma agraria e della nascita delle regioni degli anni '60 e '70.
Ripeto, il problema non è nell'incultura (nessuno può conoscere tutto del mondo, ovviamente), ma nel perverso piacere che oggi la gran parte della popolazione italica mostra nel dichiarare di non aver tempo di imparare nulla "perchè devo lavorare e guadagnare".
Originally posted by drpaolo - 17/04/2008 : 22:08:16
Il che a me sembra, condividendo le tue preoccupazioni, un problema connesso ma diverso da quello di parificare o meno la condizione culturale dell'INTERA popolazione italiana tra il 1946 ed il 2008 AI FINI DEL VOTO.

Quello che hanno fatto gli italiani domenica e lunedì lo si fa dai tempi di Omero e della guerra di Troia (e per alcuni versi lo fanno da sempre pure le pecore).

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Ciao, Luca

Inviato: 18 apr 2008, 15:30
da plovati
C'era molta povertà, ma c'era anche una voglia spaventosa di imparare e di essere protagonisti del proprio futuro.
Originally posted by drpaolo - 17/04/2008 :  17:52:33
Dimentichi anche di ricordare che c'era la reale possibilità di migliorare la propria posizione sociale grazie all'istruzione.
Chi era più istruito, guadagnava di più e viveva meglio.

E' ancora così, oggi? Domanda retorica..

Conosco persone in possesso di titoli di studio superiori (master, dottorato etc.) che nel curriculum inviato alle aziende italiane omettono accuratamente qualsiasi titolo superiore alla laurea.

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Piergiorgio

Inviato: 18 apr 2008, 15:34
da plovati
In ogni caso lo squallore civile di una Cava dei Tirreni o di una Battipaglia non hanno molti termini di paragone più a nord (per limitarci alla provincia di Salerno che asserisci di conoscere).

Originally posted by Luc1gnol0 - 18/04/2008 :  09:45:28
Pellestrina ? :D


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Piergiorgio

Inviato: 18 apr 2008, 16:34
da mr2a3
Mi permetto cortesemente di dissentire: il livello culturale medio odierno della popolazione italiana è inferiore a quello di una generazione o due generazioni fa, sia in senso relativo, che in senso assoluto.

In senso relativo: il livello di conoscenze necessario per gestire una società moderna si è notevolmente innalzato, a causa dei progressi della tecnica, ma la qualità dell'insegnamento scolastico si è abbassata, per cui...

In senso assoluto: le cognizioni di meccanica e di chimica di base (o di orticoltura, o di matematica) che erano patrimonio comune di diplomati di scuola media inferiore (o del c.d. "Avviamento") oggi sono sconosciute alla quasi totalità dei giovani.
Secondo me queste affermazioni aprono un discorso tuttaltro che semplice.
Ad esempio nelle multinazionali è ormai da molto tempo che, escludendo forse i laboratori, quello che è richiesto è sostanzialmente di applicare procedure già scritte, a tutti i livelli.
In pratica c'è un gruppo centrale (spesso in outsourcing) che ha definito in modo integrato cosa serve e come comunicarlo dopodiche tutto il mondo applica la stessa procedura, con lo stesso sistema informativo e su un unico database (logico).

Questo non mi porta a dire che "basta una scimmia" ma che è davvero cambiato il mondo e con lui il tipo di cultura/competenza richiesto.
E' un modo, non l'unico, di intendere il lavoro di gruppo.

Confesso che io, ma sono vecchio, fatico a capire perchè scegliere laureati anche per lavori semplici ma chi lo fa sostiene anche l'importanza che abbiano avuto buoni voti, perchè questo testimonia la capacità di applicazione costante a qualsiasi soggetto (?!)

Ciao
Massimo

Inviato: 18 apr 2008, 18:13
da mauropenasa
Scusate una intromissione poco profonda e forse intellettualmente non all'altezza delle quintalate di luoghi comuni (condivisibili e non) già dette in precedenza, ma in questo intreccio non mi tornano alcune equazioni logiche.

In primis, la "becera cultura collettiva attuale" non è generata da ragazzini ignoranti di 18 anni, che semmai si limitano a subirla.
Se le vecchie generazioni hanno ricevuto una istruzione con la "I" maiuscola, come mai le stesse generazioni hanno inteso rigettare questo bagaglio ?

Come mai un governo politico con età media di 70anni, quindi stante ad alcune teorie qui esposte formato da persone colte (in quanto conoscenti i rudimenti di fisica, chimica e post-contadini :) ) non è in grado di elevare al loro livello la cultura media del paese ?

Come mai la genesi di tutti i movimenti oltransisti/ populisti/assolutisti è prerogativa sistematica delle regioni più ricche e considerate "culturalmente" più evolute ?

Poi io immagino che esistano molte forme di "cultura".
Avere secchiato su tomi di fisica per 20 anni non genera cultura, genera "conoscenza specifica". Difficile dimostrare che un tale (ipotetico) personaggio debba avere elementi conoscitivi e senso civico superiore per eleggere una classe dirigente, semmai è più probabile che tale sensibilità civica sia prerogativa di chi "vive nel mondo reale" e non in istituto....

Detto questo, si continui a dire che si stava meglio quando si stava peggio, sfoggiare tutta la cultura fatta di "nozionismo scolastico".
Mi dispiace, Paolo, non condivido del tutto la tua analisi sulle conoscenze, non è conoscendo semplici elementi di base scolastica che si forma un senso critico, una cultura o un senso civico. Peraltro, come dicono anche altri, non è con semplici elementi di chimica o fisica che al giorno d' oggi si possono affrontare problemi complessi di tecnica.
A mio avviso le menti giovani hanno una marcia in più di quelle forgiate 30-40anni fa.
Il vero problema è semmai che "i vecchi" non sono in grado non solo di formare queste nuove intelligenze, ma manco di "comprenderle", e questo è più grave di tutto il resto.... :oops:


ciao

Mauro

Inviato: 18 apr 2008, 19:05
da paoletto
A mio avviso le menti giovani hanno una marcia in più di quelle forgiate 30-40anni fa.
Ma sono una minoranza.
Crdimi esiste una fetta enorme di ragazzi a cui non gli va di fare un tubo tutto il santo die,completamante disinteressati!

Inviato: 18 apr 2008, 20:38
da Luc1gnol0
Vedo con piacere che certe proditorie uscite alla "membro di segugio" non sono prerogativa degli interventi "tecnici". :D
In primis, la "becera cultura collettiva attuale" non è generata da ragazzini ignoranti di 18 anni, che semmai si limitano a subirla.
E in che modo questo consente alle torme di ragazzini ignoranti di scantonare dalle proprie responsabilità?
Come mai un governo politico con età media di 70anni
Questo dato da dove ti risulta?
Difficile dimostrare che un tale (ipotetico) personaggio debba avere elementi conoscitivi e senso civico superiore per eleggere una classe dirigente, semmai è più probabile che tale sensibilità civica sia prerogativa di chi "vive nel mondo reale" e non in istituto
Se non altro, il secchiare sui tomi avrà inculcato un po' di senso di meritocrazia in seno a tali menti, forse alienate ma almeno non da monomania di comando, come altre che invece "vivono nel mondo reale".
Il vero problema è semmai che "i vecchi" non sono in grado non solo di formare queste nuove intelligenze, ma manco di "comprenderle", e questo è più grave di tutto il resto
Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 13:13:26
Il problema della formazione delle nuove intelligenze è solo collaterale al problema (se mai di problema si tratta in quest'ultimo caso) di vincere o perdere delle elezioni politiche. La soluzione di questo problema dunque non è prioritaria alla stretta contingenza.

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Ciao, Luca

Inviato: 18 apr 2008, 21:09
da same
Avere secchiato su tomi di fisica per 20 anni non genera cultura, genera "conoscenza specifica".



Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 :  13:13:26
potevi scegliere un'altra materia per il tuo esempio, sarebbe stato più efficace.
Ti assicuro che "secchiare" per 20 anni su testi e in laboratori di fisica non ha come unico effetto la generazione di "conoscenza specifica".

Sempre che tu abbia un'idea di cosa sia la fisica teorica moderna

giorgio

Inviato: 18 apr 2008, 22:04
da mauropenasa
Avere secchiato su tomi di fisica per 20 anni non genera cultura, genera "conoscenza specifica".



Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 13:13:26
potevi scegliere un'altra materia per il tuo esempio, sarebbe stato più efficace.
Ti assicuro che "secchiare" per 20 anni su testi e in laboratori di fisica non ha come unico effetto la generazione di "conoscenza specifica".

Sempre che tu abbia un'idea di cosa sia la fisica teorica moderna

giorgio


Originally posted by same - 18/04/2008 : 16:09:41
Beh, al di là del fatto che la questione voleva essere un esempio generico, diciamo che, a giudicare dalla alzata di scudi, abbiamo la conferma che di sicuro tale pratica non promuove ampi gradi di tolleranza verso le altrui idee in materia di società.... :)

sempre che tu abbia una idea di cosa sia questo concetto.... :D

ciao

Mauro

Inviato: 18 apr 2008, 22:58
da Luc1gnol0
abbiamo la conferma che di sicuro tale pratica non promuove ampi gradi di tolleranza verso le altrui idee in materia di società
Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 17:04:22
Idee che non pare tu abbia, pur se in OT, nemmeno vagamente espresse. :D

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Ciao, Luca

Inviato: 18 apr 2008, 23:50
da mauropenasa
Vedo con piacere che certe proditorie uscite alla "membro di segugio" non sono prerogativa degli interventi "tecnici".
Come rinunciare a cotanta occasione di compagnia in tale senso.... :D
E in che modo questo consente alle torme di ragazzini ignoranti di scantonare dalle proprie responsabilità?
Fammi pensare.... forse forse nello stesso modo in cui i benpensanti li giudicano ? (Qualunquismo, diffidenza ? )....; )
Questo dato da dove ti risulta?
Scusa, non volevo toccare la sensibilità dei fini statistici presenti. L' età media sicuramente risulta, su un piano matematico, inferiore, ma ciò non toglie che dal premier (vecchio e nuovo) in giù le figure più potenti ed importanti dello stato siano ultra settantenni.
Chiaramente molti di voi fanno riferimento alla loro conoscenza diretta di Giolitti, quando parlando di "cultura vecchio stampo", io mi fermo ai politici in voga negli anni 60-70 spesso ancora presenti in senato, peraltro.... :)
Se non altro, il secchiare sui tomi avrà inculcato un po' di senso di meritocrazia in seno a tali menti, forse alienate ma almeno non da monomania di comando, come altre che invece "vivono nel mondo reale".


Anche qui mi devo scusare, scordavo che le istituzioni accademiche sono il nostro riferimento in materia di "meritocrazia".... :)
A pensarci, vera palestra di comportamento parallela a quella politica.... :)
Ed io che non ci avevo pensato.... 8)

"monomania di comando"..... Intrigante concetto....
Dici che il suo opposto si concretizzi di più quando si rinuncia ad una cattedra o un posto da ricercatore sicuro e ben pagato in nome della libertà di ricerca (per non lavorare su armamenti, ad esempio) o quando si rinunzia a ruoli amministrativi in nome del proprio lavoro di studio ?
Incredibile quanto i laureati in materie tecniche siano refrattari a posti di rilievo o cariche private o pubbliche che siano, in nome del duro studio e lavoro a testa bassa.....Mica come il popolino, che ha solo quel chiodo fisso in testa (intendo il comando, ovviamente).... :D
Il vero problema è semmai che "i vecchi" non sono in grado non solo di formare queste nuove intelligenze, ma manco di "comprenderle", e questo è più grave di tutto il resto
Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 13:13:26


Il problema della formazione delle nuove intelligenze è solo collaterale al problema (se mai di problema si tratta in quest'ultimo caso) di vincere o perdere delle elezioni politiche. La soluzione di questo problema dunque non è prioritaria alla stretta contingenza.
Io rileggerei la mia affermazione, leggerei la tua risposta... leggerei di nuovo la mia affermazione... rileggerei la tua risposta.....
Qualche spunto illuminante ?
quote:
abbiamo la conferma che di sicuro tale pratica non promuove ampi gradi di tolleranza verso le altrui idee in materia di società
Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 17:04:22


Idee che non pare tu abbia, pur se in OT, nemmeno vagamente espresse.
Esatto, non ti sfugge nulla.... :)

Infatti nei miei interventi ho preso di petto tutti, avendo l' ardire di dire a Paolo: "Mi dispiace, Paolo, non condivido del tutto la tua analisi sulle conoscenze, non è conoscendo semplici elementi di base scolastica che si forma un senso critico, una cultura o un senso civico. Peraltro, come dicono anche altri, non è con semplici elementi di chimica o fisica che al giorno d' oggi si possono affrontare problemi complessi di tecnica. "

Piuttosto che quello di chiedere lumi con 3 domande (tuttora senza risposta) legate ad una idiosincrasia di fondo tra varie analisi fatte e alcuni dati oggettivi.

Un vero esempio di intolleranza, a rileggermi credo di essere veramente un esempio di qualunquismo provocatorio..... mica come quelli che sanno cosa è la scienza.... 8)


ciao

Mauro

Inviato: 19 apr 2008, 00:26
da same
Avere secchiato su tomi di fisica per 20 anni non genera cultura, genera "conoscenza specifica".



Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 13:13:26
potevi scegliere un'altra materia per il tuo esempio, sarebbe stato più efficace.
Ti assicuro che "secchiare" per 20 anni su testi e in laboratori di fisica non ha come unico effetto la generazione di "conoscenza specifica".

Sempre che tu abbia un'idea di cosa sia la fisica teorica moderna

giorgio


Originally posted by same - 18/04/2008 : 16:09:41
Beh, al di là del fatto che la questione voleva essere un esempio generico, diciamo che, a giudicare dalla alzata di scudi, abbiamo la conferma che di sicuro tale pratica non promuove ampi gradi di tolleranza verso le altrui idee in materia di società.... :)

sempre che tu abbia una idea di cosa sia questo concetto.... :D
non vedo nulla di intollerante nella mia risposta, e sinceramente ed a dire il vero neanche un'alzata di scudi.
Ti ho solo suggerito un esempio più efficace :D

Se poi avere un contradditorio significa doversi scontrare con l'intolleranza nei confronti delle altrui idee..

tra l'altro è risaputo che i fisici sono noti per la loro spiccata intolleranza nei confronti delle idee altrui.... Galilei era piuttosto intollerante verso chi sosteneva che la terra era piatta... :D

giorgio

Inviato: 19 apr 2008, 02:00
da mauropenasa
Avere secchiato su tomi di fisica per 20 anni non genera cultura, genera "conoscenza specifica".



Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 13:13:26
potevi scegliere un'altra materia per il tuo esempio, sarebbe stato più efficace.
Ti assicuro che "secchiare" per 20 anni su testi e in laboratori di fisica non ha come unico effetto la generazione di "conoscenza specifica".

Sempre che tu abbia un'idea di cosa sia la fisica teorica moderna

giorgio


Originally posted by same - 18/04/2008 : 16:09:41
Beh, al di là del fatto che la questione voleva essere un esempio generico, diciamo che, a giudicare dalla alzata di scudi, abbiamo la conferma che di sicuro tale pratica non promuove ampi gradi di tolleranza verso le altrui idee in materia di società.... :)

sempre che tu abbia una idea di cosa sia questo concetto.... :D
non vedo nulla di intollerante nella mia risposta, e sinceramente ed a dire il vero neanche un'alzata di scudi.
Ti ho solo suggerito un esempio più efficace :D

Se poi avere un contradditorio significa doversi scontrare con l'intolleranza nei confronti delle altrui idee..

tra l'altro è risaputo che i fisici sono noti per la loro spiccata intolleranza nei confronti delle idee altrui.... Galilei era piuttosto intollerante verso chi sosteneva che la terra era piatta... :D

giorgio


Originally posted by same - 18/04/2008 : 19:26:28
No no, figurati che penso qualcosa del genere.... :)
Il mio era solo un pensiero a voce alta, stimolato da qualcosa come "...Sempre che tu abbia un'idea di cosa sia la fisica teor
ica moderna"
, che mi era parsa una affermazione un poco "partigiana", da levata di scudi, appunto.... 8)

Le materie scientifiche non sono state messe sul piatto da me, io le ho citate solo per contrapposizione dialettica a titolo esemplificativo.
Per il mio esempio poteva bastare qualsiasi branchia di studio, la chiave era "l'alienazione intellettuale" che uno studio approfondito genera, qualunque esso sia. Proprio in questa chiave, peraltro agnostica (l' alienazione in questione non è di per se ne positiva ne negativa in chiave sociologica), ponevo la questione "civica ed elettorale".

Visto che il mio test sociologico è terminato, grazie alle vostre pronte risposte, posso anche ribadire in modo sintetico (e non provocatorio) la mia visione:

Io stimo quanto o forse più di Paolo alcune doti-caratteristiche socio-culturali di alcune vecchie generazioni.
La differenza è che io penso che la chiave di lettura sulle loro doti non dipende dal fatto che leggessero qualche libro o il maestro usasse il metro di legno sui palmi delle mani, ma semplicemente perchè quelle generazioni erano dotate di doti di "buon senso" e "senso pratico delle cose", cosa che oggi sarebbe considerata un misto tra umiltà ed arroganza.

Per fare un esempio sul tema del lavoro, il dirigente di un tempo si poneva delle domande, si sedeva in mezzo al piazzale, osservava, e decideva. Sbagliava, forse, ma era figlio di un tempo ( il pre e post guerra) in cui bisognava decidere, a tutti i costi, pagando sempre un prezzo.
Il dirigente attuale fa i "brainstorming", va in terapia, studia strategia militare serale per meglio spremere i dipendenti. Tutto insegnato a corsi di master, codificato, strutturato.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche negli sviluppi della società civile.

Ragazzini viziati e svogliati, che votano lega o PDL ?
Figli del loro tempo, come lo erano le figure tanto ammirate.

I tempi peggiori erano migliori (in senso socio-culturale) ?
No, solo che la necessità forma virtù, e qualche generazione ha avuto delle "necessità" piuttosto più dure e forgianti di altre....

Laureati, non laureati, agnostici intellettuali o idealisti ignoranti ?

Non è lo stato sociale che definisce una persona, è il suo stato mentale, ovvero il suo comportamento. Io non riesco a definire una linea di demarcazione culturale tra chi è laureato e chi no, semmai qualche predisposizione diversa a diverse questioni. Vedo molti intellettuali che si ritengono tali solo per disporre di una libreria massiccia enorme, trovo filosofi extracomunitari che tra un accendino ed un altro dimostrano di conoscere i percorsi Umani molto meglio di altri. Ho conosciuto molti dirigenti laureati complici ed artefici di delitti amministrativi e penali, meridionali senza lavoro con una grande dignità e con l' umiltà di emigrare per farsi una vita, insomma, beato chi riesce a categorizzare il nostro complesso mondo sociale Italico....

ciao

Mauro

Inviato: 19 apr 2008, 03:32
da riccardo
Intanto, il Paese rumina, digerisce, e sputa


NOn so se sia vero, ma intanto:
le classi operaie subalterne del nord, attirate dal tranello dell'assecondamento dell'istinto xenofobo, hanno votato in maniera gradita alla loro classe dirigente. Il pacchetto, ben serrato, è già totalmente neutralizzato e diluito nell'unica pretesa - una bella stupidaggine - del federalismo fiscale della lega.
Allo stesso tempo, le anacronistiche misure protezionistiche predilette dal futuro ministro dell'economia, denominate "radici" tuteleranno ancora per qualche mese, o anno, quella medesima classe dirigente dalla concorrenza, permettendogli di incamerare i profitti senza investirli (dico, prendiamo malpensa, a caso).
Alla fine, le industrie in bilico, tra tre anni saranno del tutto fuori mercato, i suddetti operai avranno il loro bel daffare, dopo aver lavorato 75 ore a settimana grazie alla defiscalizzazione degli staordinari, e la classe dirigente, imbottita di soldi, di profitto e tasse non pagate, investirà in Romania, in Thailandia, in Cina.

Infatti, siccome la classe subalterna del settentrione vota lega, ma è iscritta alla cgil, il montezufolo di cui sopra, cosa fa? attacca il sindacato.
Benissimo.
Cos'è che fa soffrire di più, nella vita civile? L'isolamento?
Il sindacato, fra le macerie del suo funzionamento, un merito lo ha. Combatte l'isolamento.
Favorisce un minimo di conoscenza, dialogo, circolazione di informazioni.
Equazione= MENO informazioni, più sudditanza.

Ora, qualunque cosa se ne pensi, vi risulta ragionevole il perchè Grillo considera, a mio modo di vedere in maniere molto sentita e sofferta, che il suo compito principale non sia, diventare un uomo di potere, ma indicare come una delle strade possibili e necessarie la demolizione del controllo delle informazioni?


Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 19 apr 2008, 17:21
da same
Non è lo stato sociale che definisce una persona, è il suo stato mentale, ovvero il suo comportamento. Io non riesco a definire una linea di demarcazione culturale tra chi è laureato e chi no, semmai qualche predisposizione diversa a diverse questioni. Vedo molti intellettuali che si ritengono tali solo per disporre di una libreria massiccia enorme, trovo filosofi extracomunitari che tra un accendino ed un altro dimostrano di conoscere i percorsi Umani molto meglio di altri. Ho conosciuto molti dirigenti laureati complici ed artefici di delitti amministrativi e penali, meridionali senza lavoro con una grande dignità e con l' umiltà di emigrare per farsi una vita, insomma, beato chi riesce a categorizzare il nostro complesso mondo sociale Italico....
sono perfettamente d'accordo con questo pensiero. A questo proposito (semplificando molto) distinguerei due tipologie di soggetto "laureato": quello il cui studio ha contribuito alla formazione di capacità di analisi e comprensione (in senso ampio) ed ha formato quindi di un individuo "consapevole" e un'altro che ha accumulato soltanto nozioni e conoscenza specifica.
E questo indipendentemente (o quasi :D ) dall'indirizzo di studio percorso....

giorgio

Inviato: 19 apr 2008, 19:17
da mauropenasa
Non è lo stato sociale che definisce una persona, è il suo stato mentale, ovvero il suo comportamento. Io non riesco a definire una linea di demarcazione culturale tra chi è laureato e chi no, semmai qualche predisposizione diversa a diverse questioni. Vedo molti intellettuali che si ritengono tali solo per disporre di una libreria massiccia enorme, trovo filosofi extracomunitari che tra un accendino ed un altro dimostrano di conoscere i percorsi Umani molto meglio di altri. Ho conosciuto molti dirigenti laureati complici ed artefici di delitti amministrativi e penali, meridionali senza lavoro con una grande dignità e con l' umiltà di emigrare per farsi una vita, insomma, beato chi riesce a categorizzare il nostro complesso mondo sociale Italico....
sono perfettamente d'accordo con questo pensiero. A questo proposito (semplificando molto) distinguerei due tipologie di soggetto "laureato": quello il cui studio ha contribuito alla formazione di capacità di analisi e comprensione (in senso ampio) ed ha formato quindi di un individuo "consapevole" e un'altro che ha accumulato soltanto nozioni e conoscenza specifica.
E questo indipendentemente (o quasi :D ) dall'indirizzo di studio percorso....

giorgio


Originally posted by same - 19/04/2008 : 12:21:07
Analisi assolutamente condivisibile.... :)

ciao

Mauro

Inviato: 19 apr 2008, 19:24
da MBaudino
Le mie più sentite e sincere condoglianze.


Originally posted by jorge toribio - 15/04/2008 :  20:05:33
Sono appena tornato adesso da una settimana magnetico /gastronomica fra Romagna e profondo Sud; ma che è successo di così grave che sono 4 pagine che ne parlate? Sembra quasi che sia scomparso qualcuno. :D
PECORARO BYE BYE BYE BYE BYE BYE BYE BYE BYE BYE
Mauro

PS: se può interessare le vostre analisi, sono stato per un paio di giorni nei reparti di una delle poche grandi aziende meccaniche del Sud. Nessuno mi sembrava triste; tutti molto piu' interessati a come si muoverà la nuova proprietà. Di 'preoccupazioni' come le vostre ne ho solo sentito parlare fra i clienti dei tavoli vicini nei ristoranti in cui sono stato (50-60 euro a botta, senza vino.. e belli zeppi di compagni tanto tanto tanto tanto preoccupati dal nano). Hasta la victoria

Inviato: 19 apr 2008, 20:16
da riccardo
Sono sempre più disorientato dal fatto che la questione governativa sia ancora affrontata con l'ingiustificabile calore del tifo...
allora...
Vi segnalo qualcosa che appare ai più come una notizia sportiva, ma che avrà significati probabilmente assai profondi per l'intero paese...

Offerta di Soros per l'AS Roma

Saluti

R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Inviato: 20 apr 2008, 04:59
da drpaolo
(Parzialmente OT).
Oggi ero sul Belvedere di Genova Sampierdarena per assistere ad una partita di calcio e mentre aspettavo l'inizio osservavo il panorama della città da li; ebbene:

Laminatoio "Oscar Sinigaglia" dell'Italsider = CHIUSO E DEMOLITO
Altoforni Italsider = CHIUSI E DEMOLITI
Lavorazioni a freddo acciaieria Riva =CHIUSE E DEMOLITE
Marconi Italiana = FABBRICA FALLITA
Ansaldo Energia = FABBRICA CHIUSA
Ansaldo Reggiane = FALLITA E CHIUSA

Al posto di questi colossi dell'industria (Mauro, tieniti pure la tua "grande fabbrica meccanica del sud") ore c'è l'IKEA, un mega centro commerciale, una concessionaria di automobili e tanti, tanti appartamenti.

Questo è il risultato della "politica" odierna, tanto ammirata e delle grandi menti pensanti che, secondo alcuni forumisti , hanno rimpiazzato i "contadini" di 30 o 40 anni fa di cui parlai in precedenza.

E' superfluo ricordare che, con questa demolizione del tessuto industriale di un Paese si perde tanta intelligenza (forse non avete nemmeno la più pallida idea di cosa fossero i reparti di progettazione di Marconi e Ansaldo) e si perde anche tanta cultura (cultura tecnica, che è la cultura del ben fare, del lavorare per progetti, è la cultura della "mente ordinata" che si oppone al caos).

Va perso anche un mondo di coesione sociale e un'aristocrazia del lavoro che aveva fatto di questa parte d'Italia un modello di civiltà, prima ancora che di produttività.

Se poi ritenete che -comunque- in questa Italia di oggi si viva meglio, ci sia più civismo, più cultura, più politica ben fatta siete liberissimi di pensare ciò; solo ditemi da che spacciatore vi servite, che così magari incomincio a vedere il futuro rosa anch'io. :twisted:

Vorrei poi sapere chi vi autorizza a pensare (per me) che si stava "meglio quando si stava peggio".

Io questo non l'ho mai detto: dico solo che quell'epoca da me descritta non era peggiore di quella attuale, anzi, per certi aspetti era nettamente superiore.

Non fosse altro perchè in quell'epoca c'era ancora la speranza di un futuro migliore cosa che, almeno nella mia regione, oggi non esiste più, né tra le persone di mezza età, né -tantomeno- tra i giovani !

(E' notizia di oggi che un amico rumeno di mio figlio torna in Romania, perchè laggiù ha la speranza di avere un avvenire migliore di quello che avrebbe in Italia. Chiaramente questa notizia -in sé- non vuole dire nulla; vedete voi che significato attribuirle).

Paolo

Inviato: 20 apr 2008, 05:24
da Giaime
Ma Paolo, se con l'industria leggera (anzi, già con i soli rifiuti urbani) riusciamo a mettere in ginocchio l'ecosistema, figuriamoci se proseguivamo nella direzione dell'industria pesante... :x

Ciao!
Giaime Ugliano

Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys

Inviato: 20 apr 2008, 15:12
da MBaudino
(Parzialmente OT).
Oggi ero sul Belvedere di Genova Sampierdarena per assistere ad una partita di calcio

Originally posted by drpaolo - 19/04/2008 :  23:59:35
Ciao, in sintesi condivido quello che hai scritto. Proprio nello stesso punto in cui eri tu (ho messo una sonda vicino al campi di calcio dove ha giocato tuo figlio) facevo le tue stesse considerazioni con i tecnici di ArpaL e Provincia Ge. A forza di chiudere aziende e sostituirle con centri commerciali, finiremo per avere ognuno il suo supermercato personale. A Torino la situazione è in valore assoluto rilevante, ma si diluisce per il maggior numero di aziende in partenza. Le acciaierie sono incompatibili con le città, vero; l' errore è considerarle incompatibili ovunque, ed in ogni caso l' acciaio importato costa meno e forse è anche migliore. Di conseguenza è inutile tenerle in piedi (mi pare che rimanga attiva solo una parte della laminazione a freddo). Di tutto cio' che c'era sul lungo mare Cenepa rimane di sicuro solo la centrale di cogenerazione attaccata al centro Fornara, ed anche a loro stanno rendendo la vita difficile; comitati di quartiere, scout, acli, verdi, arcobaleni, grillini, studentelli, tute bianche, pre - post- neo comunisti, formalisti e quanti altri che vorrebbero anche la chiusura della centrale (dopo quella delle altre aziende) trascurano il fatto fondamentale: è troppo piccola (25 MW) per giustificarsi economicamente, praticamente un bagno di sangue.
A Genova il quadro residuo è desolante, e maggiore desolazione ho visto al Sud. Non tanto a Bari, quanto ad esempio nella zona di Castrovillari / Saracena: desolazione non è il termine corretto, perchè è una zona di bellezza incredibile; semplicemente non è mai esistito lavoro, forestali a parte; soprattutto manca la speranza e probabilmente l' iniziativa.
Diciamo che l' uovo e la gallina sono difficili da avere insieme, soprattutto se devono anche mantenersi, se non produrre utili almeno minimali, e devo produrre beni o servizi vendibili.
Mauro

Inviato: 20 apr 2008, 16:16
da mauropenasa
Questo è il risultato della "politica" odierna, tanto ammirata e delle grandi menti pensanti che, secondo alcuni forumisti , hanno rimpiazzato i "contadini" di 30 o 40 anni fa di cui parlai in precedenza.

E' superfluo ricordare che, con questa demolizione del tessuto industriale di un Paese si perde tanta intelligenza (forse non avete nemmeno la più pallida idea di cosa fossero i reparti di progettazione di Marconi e Ansaldo) e si perde anche tanta cultura (cultura tecnica, che è la cultura del ben fare, del lavorare per progetti, è la cultura della "mente ordinata" che si oppone al caos).

Va perso anche un mondo di coesione sociale e un'aristocrazia del lavoro che aveva fatto di questa parte d'Italia un modello di civiltà, prima ancora che di produttività.
Paolo, personalmente dispiace che tu prenda un giro di commenti più o meno leggeri da parte di alcuni di noi con una certa amarezza di fondo.
Per quello che mi riguarda ho già ribadito che alcune delle condizioni che citi fanno parte di un bagaglio di cultura importante.

Per quello che mi riguarda, il problema non verte nel prendere atto di un certo sfascio attuale, sotto gli occhi di tutti, ma nel verificare CHI ha generato quello sfascio.
Le grandi Industrie che citi, a cui aggiungerei una certa Olivetti che insegnò agli Americani a concepire i moderni PC e molte altre in ambito elettronico, non sono state smobilitate ne dalla politica moderna ne dai comunisti.

A dirla tutta, poche delle tue belle fabbriche citate (credo nessuna) sono state costruite con i soldi privati, ma con i fondi del piano di ricostruzione del dopoguerra. Se dipende da me, questo può anche andare bene, ma visti i risultati evidentemente questo sistema non funziona.
Non vorrei parlare del tributo di sangue pagato dagli Italiani per quei "fiori all' occhiello", meglio non infierire, bastano le statistiche e le lapidi. Peraltro vorrei chiedere a Mauro se ci può dire per quante generazioni pagheremo il tasso di inquinamento sul territorio delle industrie chimiche smobilitate (a spese nostre). Mi fa piacere che nessuno dei presenti (nostalgici) si ricordi di qualche "effetto collaterale" del progresso a Seveso. All epoca non esisteva, mi risulta, ne la classe politica odierna ne la smobilitazione generale di oggi.

Giusto per capire, dove è ora quello che resta del: "un'aristocrazia del lavoro" ?
Te lo dico io. La celeberrima aristocrazia del lavoro, dopo avere svenduto tutte le realtà produttive chi a stranieri che allo stato chi al curatore fallimentare si è ritirata a fare la vita da vip. Di questo non si può incolpare ne la vita politica Nazionale ne la società civile, spero.

Tra di loro sicuramente ci sono state persone serie e meritevoli, e di sicuro le loro realtà hanno contribuito a generare una cultura tecnica di altissimo livello. Questo è innegabile. Ma la realtà delle Aziende che tu hai citato, se vuoi entriamo nel merito una a una, è che appena lo stato ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti pubblici la proprietà ha chiuso, con buona pace per i tecnici e gli operai che su di essa avevano investito la loro esistenza.

Se vogliamo parlare di Romania e di India, parliamone.
Fatti un giro da quelle parti e capirai perchè loro hanno qualche possibilità di futuro. Forse forse che molto di quello che resta dai nomi che hai citato hanno smobilitato da noi per costruire da loro, a scopo di puro sfruttamento ?
Dove credi che il Rumeno pensi di andare a lavorare, sottopagato e senza garanzie, una volta rimpatriato ?
Dai figli di una certa "aristocrazia del lavoro" Italica stanziata a casa sua per il periodo sufficiente a pigliare i soldi statali e poi andare in qualche altro paese sfortunato.

Ricordati anche di questo, caro Paolo, quando fai analisi di questo tipo.

Sul "si stava meglio quando si stava peggio", dato che sono stato io a tirare in ballo questo modo di dire:

Non credo serva spiegarti perchè negli anni 60 si "stesse peggio", spero che tu ne sia consapevole.
Mi pare che emerga da varie fonti che come contraltare di quei tempi ci fossero condizioni psicologiche e di sviluppo che desse un alone di migliore organizzazione lavorativa, da qui il declamare il "meglio".
Non si mette in bocca nulla a nessuno eseguendo una semplice sintesi grammaticale come questa, si applicano solo regole semantiche.

Potrei anche chiedere alle "memorie storiche" del forum dove erano loro durante questi processi di decomposizione. A leggervi, si direbbe che da un giorno all' altro si sia sostituita tutta la società e la classe politica, senza merito o demerito di nessuno.
Chi, dei presenti, ha creduto in Craxi ?
Chi ha votato alcuni Referendum chiave ?
Chi ha formato le menti attuali, cosi distorte ?

Non sarà che invece le nuove generazioni stanno pagando gli errori delle vostre generazioni ?
Non sarà che "Voi" avete acceso i mutui sulla pelle dei ragazzini odierni e tocca a loro pagare le vostre ansie di crescita degli anni 60-70 ?

Senza acredine, senza polemica, ma per amor della verità storica. Rispettiamo almeno la nostra intelligenza.

ciao

Mauro

Inviato: 21 apr 2008, 15:30
da Luc1gnol0
Mi pare, specie dopo gli ultimi interventi dei due Mauro e di Paolo, che si stia allargando in maniera inopinata il thema disputandum.

Dico inopinata perché secondo me si rischia solo di fare una gran confusione nel sovrapporre il diritto di voto e come lo si esercita concretamente, con il modello e lo stato attuale ed effettivo della società civile a cui il primo è prodromico e strumentale.

Un conto è fare (o contestare) un'affermazione del tipo: "non mi va che un frescone ignorante decida col suo voto per me che frescone non lo sono - più? -", un conto è cercare risposte o fare analisi sulle domande: chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando, pur limitandoci alla sola situazione italiana e senza ricorrere alla solita semplificazione del numero 42.

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 21 apr 2008, 15:48
da Luc1gnol0
Vedo con piacere che certe proditorie uscite alla "membro di segugio" non sono prerogativa degli interventi "tecnici".
Come rinunciare a cotanta occasione di compagnia in tale senso
Già, non ti si deve mai tirare per i capelli quando si tratta di fraintendere o randellare.
Questo dato da dove ti risulta?
Scusa, non volevo toccare la sensibilità dei fini statistici presenti.

E' che siccome avevi esordito dicendo che non ti sentivi all'altezza delle quintalate di luoghi comuni espressi fino al momento della tua discesa in campo, pensavo volessi risparmiarci almeno i contributi spannometrici.
Mica come il popolino, che ha solo quel chiodo fisso in testa (intendo il comando, ovviamente)
Ecco che stai ri-applicando la statistica del pollo a testa a chi polli non ne mangia: forse gli altri dovresti ascoltarli, forse dovresti chiedere ogni tanto, forse, invece di essere sempre e comunque autoreferenziale.
Il vero problema è semmai che "i vecchi" non sono in grado non solo di formare queste nuove intelligenze, ma manco di "comprenderle", e questo è più grave di tutto il resto
Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 13:13:26
Il problema della formazione delle nuove intelligenze è solo collaterale al problema (se mai di problema si tratta in quest'ultimo caso) di vincere o perdere delle elezioni politiche. La soluzione di questo problema dunque non è prioritaria alla stretta contingenza.
Io rileggerei la mia affermazione, leggerei la tua risposta... leggerei di nuovo la mia affermazione... rileggerei la tua risposta.....
Qualche spunto illuminante ?
Veramente non ho capito una mazza di quello che hai scritto tre giorni fa, ma riconosco che ti ci sei messo di buzzo buono a renderti così.
abbiamo la conferma che di sicuro tale pratica non promuove ampi gradi di tolleranza verso le altrui idee in materia di società
Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 17:04:22
Idee che non pare tu abbia, pur se in OT, nemmeno vagamente espresse.
Esatto, non ti sfugge nulla
Non direi: mi sfugge il tuo senso dell'umorismo, per esempio.
Infatti nei miei interventi ho preso di petto tutti, avendo l' ardire di dire a Paolo: "Mi dispiace, Paolo, non condivido del tutto la tua analisi sulle conoscenze, non è conoscendo semplici elementi di base scolastica che si forma un senso critico, una cultura o un senso civico. Peraltro, come dicono anche altri, non è con semplici elementi di chimica o fisica che al giorno d' oggi si possono affrontare problemi complessi di tecnica. "

Piuttosto che quello di chiedere lumi con 3 domande (tuttora senza risposta) legate ad una idiosincrasia di fondo tra varie analisi fatte e alcuni dati oggettivi.
Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 18:50:54
Qualunquista non lo so se lo sei, hai qualche accento secondo me, ma non sono contro gli epigoni de "L'uomo qualunque".

Come provocatorio, senza causa e senza risultati vantaggiosi (per te e per la ns. piccola collettività), sai porti molte volte, non scopriamo l'acqua calda.
Ponendoti così, scagliandoti contro tutti ad un tempo, hai seppellito le tue domande da te nel polverone, ammesso che meritassero risposte o non già le entro-contenessero.

Ah, la scienza tu sai cosa sia e cosa c'entri, o è ancora e solo l'eco dell'epiteto di "neuropenoso" che brucia sotto la cenere?

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Ciao, Luca

Inviato: 21 apr 2008, 16:38
da same
Laminatoio "Oscar Sinigaglia" dell'Italsider = CHIUSO E DEMOLITO
Altoforni Italsider = CHIUSI E DEMOLITI
Lavorazioni a freddo acciaieria Riva =CHIUSE E DEMOLITE
La chiusura dell'altoforno sinceramente non la reputo una grande tragedia per genova, la vera tragedia forse era stata edificare una delle più grandi acciaierie italiane dove vi era una tra le più belle spiagge della liguria, di fronte al quartiere più elegante del ponente genovese (ora in uno stato di degrado imbarazzante)
Altri tempi e altre mentalità....
Il reparto di lavorazione a freddo mi risulta che sia ancora in mano a Riva e funzionante...

giorgio

Inviato: 21 apr 2008, 17:53
da mauropenasa
quote:

quote:
Vedo con piacere che certe proditorie uscite alla "membro di segugio" non sono prerogativa degli interventi "tecnici".


Come rinunciare a cotanta occasione di compagnia in tale senso


Già, non ti si deve mai tirare per i capelli quando si tratta di fraintendere o randellare.
Caro Luca, forse hai ragione. :)
Sul fraintendere non lo so, potrebbe essere anche un piccolo eccesso di sicurezza nelle analisi di chi ritiene di capire meglio di me i post degli altri...; )
Sul randellare, certo, sono notoriamente il bastian contrario dei forum.... :)
E' che siccome avevi esordito dicendo che non ti sentivi all'altezza delle quintalate di luoghi comuni espressi fino al momento della tua discesa in campo, pensavo volessi risparmiarci almeno i contributi spannometrici.
La questione della coerenza tra il predicare e l' agire ?
Se questo presupposto fosse messo in atto credo che nessuno potrebbe più scrivere, specie nelle sezioni tecniche di forum come questi.... :D
quote:
Mica come il popolino, che ha solo quel chiodo fisso in testa (intendo il comando, ovviamente)


Ecco che stai ri-applicando la statistica del pollo a testa a chi polli non ne mangia: forse gli altri dovresti ascoltarli, forse dovresti chiedere ogni tanto, forse, invece di essere sempre e comunque autoreferenziale.
A un fine cultore del lessico come te sicuramente non sfugge la percentuale di autoreferenzialità presente in chiunque scriva qualcosa. D'altronde quando si comincia un capitolo con un "secondo me", una volta sortiva a rappresentare un punto di vista implicitamente autoreferenziale (e quindi parziale e relativo), dopo l' avvento dei forum e della moderna letteratura giornalistica questo viene spesso frainteso.
Esiste anche sempre la tendenza nel vedere riflesso sugli altri i propri limiti, tendenza sicuramente molto forte anche in me....

Non direi: mi sfugge il tuo senso dell'umorismo, per esempio.
Relativo, tutto relativo.
La prossima volta cercherò un testo da cantautore adatto alla risposta, almeno per farci qualche sana risata in compagnia.... :D
Poi è risaputo che io sono un noioso polemico collerico.
Come provocatorio, senza causa e senza risultati vantaggiosi (per te e per la ns. piccola collettività), sai porti molte volte, non scopriamo l'acqua calda.
Ponendoti così, scagliandoti contro tutti ad un tempo, hai seppellito le tue domande da te nel polverone, ammesso che meritassero risposte o non già le entro-contenessero.
Qii hai assolutamente ragione. In verità io non mi sono scagliato molto più di altri "contro tutti", ma tant' è, l'analisi dei risultati che hai fatto è reale.
Ah, la scienza tu sai cosa sia e cosa c'entri, o è ancora e solo l'eco dell'epiteto di "neuropenoso" che brucia sotto la cenere?
Mah, cosa vuoi, io frequento questo genere di forum per erudirmi sulla scienza e sulle sue implementazioni nella vita sociale.
Però in genere quando voglio farmi una secchiata di lessico futurista prediligo Marinetti o D'annunzio, gli autori contemporanei non sono di mio gradimento.

ciao

Mauro

Inviato: 21 apr 2008, 22:31
da Luc1gnol0
Sul fraintendere non lo so, potrebbe essere anche un piccolo eccesso di sicurezza nelle analisi di chi ritiene di capire meglio di me i post degli altri...; )
Non ritengo di essere chiamato in causa. Io mi riferivo al nostro specifico contraddittorio, ed in ogni caso non penso, e non ho pensato prima, di capire i post degli altri meglio di te, per dirlo in maniera non equivocabile.
La questione della coerenza tra il predicare e l' agire ?
Se questo presupposto fosse messo in atto credo che nessuno potrebbe più scrivere, specie nelle sezioni tecniche di forum come questi
Il mal comune, nonostante il comune dire, non ha mai fatto un mezzo gaudio, e la situazione discussa credo lo possa anche testimoniare.
quando si comincia un capitolo con un "secondo me", una volta sortiva a rappresentare un punto di vista implicitamente autoreferenziale (e quindi parziale e relativo), dopo l' avvento dei forum e della moderna letteratura giornalistica questo viene spesso frainteso.
Perdonami, non sono stato in grado di trovarlo nei testi, questo "secondo me": ma tralascerei il punto, non voglio farne questione sostanziale.
Esiste anche sempre la tendenza nel vedere riflesso sugli altri i propri limiti, tendenza sicuramente molto forte anche in me
E', ritengo, alla base di ogni affectio negativa, dall'intolleranza politico-etnico-religiosa, alla semplice antipatia fino, forse, al banale fraintendersi.
almeno per farci qualche sana risata in compagnia
La tua compagnia m'è sempre gradita, nonostante l'asserita collericità. ; )
E' che forse due randellatori dovrebbero esecitare dei freni inibitori molto pronti e/o potenti, per poter discutere senza parlarsi troppo addosso, o solo contro.

In ogni caso, di che si discute di qui innanzi?
Massimamente di sistemi (come pare), o del voto così come espresso?

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 21 apr 2008, 22:57
da Luc1gnol0
"monomania di comando"..... Intrigante concetto....
Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 18:50:54
Just to smile, please...

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Ciao, Luca

Inviato: 21 apr 2008, 23:15
da mauropenasa
"monomania di comando"..... Intrigante concetto....
Originally posted by mauropenasa - 18/04/2008 : 18:50:54
Just to smile, please...

--- --- ---
Ciao, Luca


Originally posted by Luc1gnol0 - 21/04/2008 : 17:57:11
:D
In ogni caso, di che si discute di qui innanzi?
Massimamente di sistemi (come pare), o del voto così come espresso?
Acc... ora che mi hai "disinnescato" non mi diverto più..... :D

Nè che possiamo inventarci qualcos'altro su cui litigare, cosi, per il gusto ? :D

ciao

Mauro

Inviato: 22 apr 2008, 19:09
da Luc1gnol0
Acc... ora che mi hai "disinnescato" non mi diverto più
Ma alla fine di che orientamento tendenzialmente sei? Vetero-comunista, leghista... papista? ; )
Nè che possiamo inventarci qualcos'altro su cui litigare, cosi, per il gusto ?
Originariamente inviato da mauropenasa - 21/04/2008 : 18:15:07
Beh, possiamo sempre tornare alla questione della trasformata di Fourier della risposta all'impulso (ovvero FFT in frequenza): io aspetto ancora di capire bene le cose da chi afferma di saperle! :D

In ogni caso, Filippo e Paolo Caviglia si mettano il cuore in pace: l'Italia è un paese "tradizionalista", per un pugno di voti non abbiamo la monarchia, figuriamoci buttare giù da cavallo Berlusconi & Co. :D

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 22 apr 2008, 23:00
da Giaime
4 pagine. E poi quando si parla di argomenti tecnici seri.... mah... boh... ni... non so... non c'ero... non me l'hanno detto... :twisted: 8)

Ciao!
Giaime Ugliano

Don't Be a Wimp. Use NFB and use tons of it.
Bruno Putzeys

Inviato: 23 apr 2008, 00:06
da mauropenasa
OT:
Beh, possiamo sempre tornare alla questione della trasformata di Fourier della risposta all'impulso (ovvero FFT in frequenza): io aspetto ancora di capire bene le cose da chi afferma di saperle!
Non mancherà occasione, sempre che qualcuno si legga ogni tanto quello che scrivo in chiave propositiva. La questione comunque non è manco molto rilevante. Prima di porsi il problema dei limiti di Fourier, bisogna capire fino in fondo i principi di funzionamento dell'oggetto sotto inchiesta ed il suo target di applicazione.


dimenticavo:
Ma alla fine di che orientamento tendenzialmente sei? Vetero-comunista, leghista... papista?
Progressista.
Dove si possa collocare nel panorama politico attuale non è facile capirlo, visto che di progressisti non se ne trovano. Temporaneamente si tenta di votare in modo sinistrorso tappandosi il naso... :D

ciao

Mauro

Inviato: 23 apr 2008, 13:20
da Luc1gnol0
OT
bisogna capire fino in fondo i principi di funzionamento dell'oggetto sotto inchiesta ed il suo target di applicazione.
A quello mi riferivo. :D

/OT
Progressista.
Dove si possa collocare nel panorama politico attuale non è facile capirlo, visto che di progressisti non se ne trovano. Temporaneamente si tenta di votare in modo sinistrorso tappandosi il naso
Originariamente inviato da mauropenasa - 22/04/2008 : 19:06:02
Capito: "avete" imbastito una sassaiola tra poveri, a-la "I ragazzi della via Pal". :D

Io (credo di essere) "liberale": dove si possa collocare nel panorama della mia mente ondivaga non mi è facile capirlo, di sicuro non ha diritto di cittadinanza politica in Italia da tempo immemorabile, al di là di legende e nomenclature. :oops: E non so nemmeno se sia poi tanto diverso da un cd. "progressista" (per limitarsi alla cd. emergenza economico-sociale, Keynes non era certo un emulo di Engels).

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Ciao, Luca