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Inviato: 18 feb 2007, 16:06
da Piercarlo
Ciao Piercarlo ( posso dire la mia?..ho avuto le LRLONE :D ), credo che al massimo stabilirai la differenza fra un registratore ed un altro.
Fanno così schifo??? :oops:
Il parlato registrato è individuabile di giorno alla luce e di notte con la nebbia :D , rispetto al naturale.

Se poi lo registri in digitale, te lo saluto....

Aloia non scherzava affato nello sceglierlo come parametro determinante, sarà perchè siamo ben sintonizzati e sensibili sul parlato?

..il cantato, ma non chiedermi il perchè, riesce meglio ad ingannarti, forse Paolo potrebbe aiutarci a spiegare perchè, io mi posso limitare a dirti le mie impressioni.
Su questo ho già un'idea mia. Il cantato è semplicemente ascoltato da un'altra parte del cervello rispetto al parlato. Un'altra parte a cui interessa più il cantato in sè che non il fatto che sia prodotto o riprodotto. Il cantare è anzitutto un mezzo per *sedurre* (e lasciarsi sedurre), quindi lascio a te immaginare quanto gliene frega al cervello dell'iperrealismo... ;)
Comunque il problema non si dovrebbe porre più di tanto, siamo partiti chiedendoci come esprimere al meglio il registrato, non come farlo apparire vero. Troppi errori in partenza si fanno sentire.
Ok... quindi volete misurare la perfezione dell'imperfezione? :D
Ho un amico fonico e mi diverto sempre a farlo arrabbiare criminalizzandolo. Lui mi risponde che registrare in digitale costa poco ed è l'unica maniera per far tornare i conti (economici).
E non basta neppure... molti hanno comunque chiuso. E non erano cipollari, te l'assicuro.
Se non ricordo male, mi ha parlato di qualcosa come oltre 20 tracce, per la sola batteria nel disco della Pausini, del fatto che tutto sommato non fosse male e che invece, dopo il mix, fosse terribile.
Visto gli effetti deleteri che si hanno anche semplicemente mixando due canali stereo per averne uno mono, direi che è già un risultato eroico ottenere un risultato soltanto "orribile" con il mix-down di venti tracce. E' un po' come pretendere di mantenere la tridimensionalità di ciò che vedi in una foto. Al più, se sei bravo, puoi mantenerne l'illusione...

Ciao
Piercarlo

Inviato: 18 feb 2007, 16:25
da nullo
quote:
Ciao Piercarlo ( posso dire la mia?..ho avuto le LRLONE), credo che al massimo stabilirai la differenza fra un registratore ed un altro.



Fanno così schifo???
..è il miglior diffusore per così dire classico che abbia mai ascoltato finora :) .
quote:

Il parlato registrato è individuabile di giorno alla luce e di notte con la nebbia, rispetto al naturale.

Se poi lo registri in digitale, te lo saluto....

Aloia non scherzava affato nello sceglierlo come parametro determinante, sarà perchè siamo ben sintonizzati e sensibili sul parlato?

..il cantato, ma non chiedermi il perchè, riesce meglio ad ingannarti, forse Paolo potrebbe aiutarci a spiegare perchè, io mi posso limitare a dirti le mie impressioni.



Su questo ho già un'idea mia. Il cantato è semplicemente ascoltato da un'altra parte del cervello rispetto al parlato. Un'altra parte a cui interessa più il cantato in sè che non il fatto che sia prodotto o riprodotto. Il cantare è anzitutto un mezzo per *sedurre* (e lasciarsi sedurre), quindi lascio a te immaginare quanto gliene frega al cervello dell'iperrealismo...
Forse è un pò semplicistico, per me c'è di più, a partire dal fatto che echi e tempi di un parlato sono chiari nella tua testa e quelli di un cantato no, ma aspetto un commento di Paolo.

Se così fosse si capirebbe perchè chi non è attento e preparat,o non coglie il tipo di sfumature ( mpissime peraltro) di cui andiamo parlando. Molti cosidetti audiofili, non hanno neanche un'idea di quella che sia una dinamica naturale, o troppo, o troppo poco. La mancanza di preparazione deve essere superata se vogliamo avere aspettative il più oggettive possibile.


quote:

Comunque il problema non si dovrebbe porre più di tanto, siamo partiti chiedendoci come esprimere al meglio il registrato, non come farlo apparire vero. Troppi errori in partenza si fanno sentire.



Ok... quindi volete misurare la perfezione dell'imperfezione?
Mai avuto pretese del genere, voglio semplicemente sopravvivere all'imperfezione :D

quote:

Se non ricordo male, mi ha parlato di qualcosa come oltre 20 tracce, per la sola batteria nel disco della Pausini, del fatto che tutto sommato non fosse male e che invece, dopo il mix, fosse terribile.



Visto gli effetti deleteri che si hanno anche semplicemente mixando due canali stereo per averne uno mono, direi che è già un risultato eroico ottenere un risultato soltanto "orribile" con il mix-down di venti tracce. E' un po' come pretendere di mantenere la tridimensionalità di ciò che vedi in una foto. Al più, se sei bravo, puoi mantenerne l'illusione...
In effetti quelle registrazioni vanno accompagnate dall'uso di droghe specifiche, che alterano la percezione spazio temporale, mai provate? :D :D :D

Ciao, Roberto

Inviato: 18 feb 2007, 16:51
da Piercarlo
Forse è un pò semplicistico, per me c'è di più, a partire dal fatto che echi e tempi di un parlato sono chiari nella tua testa e quelli di un cantato no, ma aspetto un commento di Paolo.

Se così fosse si capirebbe perchè chi non è attento e preparat,o non coglie il tipo di sfumature ( mpissime peraltro) di cui andiamo parlando. Molti cosidetti audiofili, non hanno neanche un'idea di quella che sia una dinamica naturale, o troppo, o troppo poco. La mancanza di preparazione deve essere superata se vogliamo avere aspettative il più oggettive possibile.
Secondo me, a questo riguardo, l'oggettivo proprio non esiste. Ella Fitzgerald è sempre Ella Fitzgerald sia che canti da un impianto multimilionario che da una radiolina trovata nel sacchetto delle patatine. E' "lei" che canta, non l'impianto o la radiolina.

Mi sbaglierò ma forse tutto l'equivoco nasce da una mancanza di chiarezza su dove si trovi il confine tra "hi-fi" e "my-fi", ovvero tra oggettivo e soggettivo... Forse è una mancanza di chiarezza destinata a rimanere tale. O se vogliamo la mancanza di chiarezza è su dove sia il confine tra "decodificato" (perché l'orecchio è *anche* un decodificatore) e "interpretato" (in cui c'entra solo il cervello e per di più, spesso e volentieri, neppure a livello cosciente).

Ciao
Piercarlo

Inviato: 18 feb 2007, 17:46
da nullo
quote:

Forse è un pò semplicistico, per me c'è di più, a partire dal fatto che echi e tempi di un parlato sono chiari nella tua testa e quelli di un cantato no, ma aspetto un commento di Paolo.

Se così fosse si capirebbe perchè chi non è attento e preparat,o non coglie il tipo di sfumature ( mpissime peraltro) di cui andiamo parlando. Molti cosidetti audiofili, non hanno neanche un'idea di quella che sia una dinamica naturale, o troppo, o troppo poco. La mancanza di preparazione deve essere superata se vogliamo avere aspettative il più oggettive possibile.


Secondo me, a questo riguardo, l'oggettivo proprio non esiste. Ella Fitzgerald è sempre Ella Fitzgerald sia che canti da un impianto multimilionario che da una radiolina trovata nel sacchetto delle patatine. E' "lei" che canta, non l'impianto o la radiolina.

Mi sbaglierò ma forse tutto l'equivoco nasce da una mancanza di chiarezza su dove si trovi il confine tra "hi-fi" e "my-fi", ovvero tra oggettivo e soggettivo... Forse è una mancanza di chiarezza destinata a rimanere tale. O se vogliamo la mancanza di chiarezza è su dove sia il confine tra "decodificato" (perché l'orecchio è *anche* un decodificatore) e "interpretato" (in cui c'entra solo il cervello e per di più, spesso e volentieri, neppure a livello cosciente).
?? probabilmente ci fraintendiamo. Come sarebbe a dire che l'oggettivo non esiste?

... certo che Ella rimane Ella, è il mezzo che cambia, disco compreso. Ma se non ho memoria di come cantava Ella, quale è la Ella giusta fra le tante che ascolto alla radio, da un impianto o dall'altro?

Quello che ho inteso dire , come avevo dette in precedenza tra l'altro, è che l'educazione in direzione dell'oggettivo ( la conoscenza diretta dell'originale passa comunque dall'nterpretazione tua, è la cosa più vicina all'oggettivo), rimane la cosa da attuare, per creare le giuste aspettative di cui parlavo sopra.

SE vogliamo fare passi avanti, non dobbiamo assecondare ciò che esiste, ma PRETENDERE di più.

Allora ecco perchè non amo gli impianti colorati, negano il progresso.

La trasparenza e la dinamica naturale, sono le condizioni di base che aggiunte al controllo sui tempi di esistenza ( vedi Russo), ti permettono di giudicare cosa stai ascoltando.

Viceversa cercare un accomodamento su di un disco che non vale per l'altro che senso ha? Tariamo la nostra maccchina per ogni circuito?

Ciao, Roberto

Inviato: 18 feb 2007, 18:27
da Piercarlo
?? probabilmente ci fraintendiamo. Come sarebbe a dire che l'oggettivo non esiste?

... certo che Ella rimane Ella, è il mezzo che cambia, disco compreso. Ma se non ho memoria di come cantava Ella, quale è la Ella giusta fra le tante che ascolto alla radio, da un impianto o dall'altro?
Forse adesso ti sorprendo un po'! :) Semplicemente NON ESISTE ALCUNA "ELLA GIUSTA", NEPPURE QUELLA CHE CANTA(VA) dal vivo.
Quello che ho inteso dire , come avevo dette in precedenza tra l'altro, è che l'educazione in direzione dell'oggettivo ( la conoscenza diretta dell'originale passa comunque dall'nterpretazione tua, è la cosa più vicina all'oggettivo), rimane la cosa da attuare, per creare le giuste aspettative di cui parlavo sopra.
Cosa significa "giusta aspettativa?". Per me è solo un tentativo di oggettivare il soggettivo. D'accordo che alle volte non hai alternativa a questo e che comunque a una qualche "realtà", interna o esterna alla tua mente, ti devi in qualche modo "attaccare"...
SE vogliamo fare passi avanti, non dobbiamo assecondare ciò che esiste, ma PRETENDERE di più.

Allora ecco perchè non amo gli impianti colorati, negano il progresso.
Il fatto è che, a mio modo di vedere, è stato proprio questo "pretendere di più" che ha condotto al dilagare della riproduzone "colorata" (e alla confusione tra il "piacevole" e il "corretto". Il "piacevole" ti può andare bene ma non è in alcun modo obbligato a essere pure "corretto").
La trasparenza e la dinamica naturale, sono le condizioni di base che aggiunte al controllo sui tempi di esistenza ( vedi Russo), ti permettono di giudicare cosa stai ascoltando.
Questo, in una riproduzione, non la otterrai mai. Non con le tecnologie attuali almeno, quali che siano i trucchi usati. Ci si sta cominciando ad avvicinare adesso ma da campi molto lontani dall'audio (tipo la modellazione di forme statiche in un fuido per mezzo di fasci di onde sonore). Ora come ora un qualche tipo di "accomodamento" lo devi comunque fare. Per quanto perfezioni il "realismo" o la "naturalità" della tua riproduzione, questa diviene accettabile solo dal momento in cui ammetti che, per quanto ti sforzi, per fartela "andare bene" devi anche un po' prenderti in giro da solo. Devi "crederci" insomma..

Ciao
Piercarlo

Inviato: 18 feb 2007, 19:17
da nullo
quote:
?? probabilmente ci fraintendiamo. Come sarebbe a dire che l'oggettivo non esiste?

... certo che Ella rimane Ella, è il mezzo che cambia, disco compreso. Ma se non ho memoria di come cantava Ella, quale è la Ella giusta fra le tante che ascolto alla radio, da un impianto o dall'altro?



Forse adesso ti sorprendo un po'! Semplicemente NON ESISTE ALCUNA "ELLA GIUSTA", NEPPURE QUELLA CHE CANTA(VA) dal vivo.
Claro Piercarlo, la media, ovvero l'esperienza diretta mi crea le condizioni per giudicare, altrimenti di cosa andiamo parlando? Se non sappiamo cosa è salato, come pensiamo di giudicare se un piatto è insipido?
quote:

La trasparenza e la dinamica naturale, sono le condizioni di base che aggiunte al controllo sui tempi di esistenza ( vedi Russo), ti permettono di giudicare cosa stai ascoltando.



Questo, in una riproduzione, non la otterrai mai. Non con le tecnologie attuali almeno, quali che siano i trucchi usati. Ci si sta cominciando ad avvicinare adesso ma da campi molto lontani dall'audio (tipo la modellazione di forme statiche in un fuido per mezzo di fasci di onde sonore). Ora come ora un qualche tipo di "accomodamento" lo devi comunque fare. Per quanto perfezioni il "realismo" o la "naturalità" della tua riproduzione, questa diviene accettabile solo dal momento in cui ammetti che, per quanto ti sforzi, per fartela "andare bene" devi anche un po' prenderti in giro da solo. Devi "crederci" insomma..
Evidentamente parlo strano :D :D

Ho SOLAMENTE detto che l'accrocchio di cui sopra, è quello che mi permette di vedere il DISCO, non la realtà, ciò mi permetterà di capire quali scelte fare sulle incisioni e le dirazioni in cui andare.

Se un impianto colora, come posso giudicare la registrazione?

Tornando a ll'inizio, quali sono le misure che mi indicano questi parametri?

Ciao, Roberto

Inviato: 18 feb 2007, 20:29
da mariovalvola
L'unica misura che uso è l'analisi di spettro per selezionare la bontà e la conservazione di un tubo. (Se ho due tubi dht di segnale, per esempio, il mio preferito sarà quello con meno imprecisioni di montaggio che, dovrebbero manifestarsi con una distorsione minore) .

All'ascolto della musica, mi sono arreso. Le misure comunemente intese non contano. Come dice Paolo,
Per quanto riguarda le misure io sono partito ad un'osservazione molto banale: gli impianti "stereo" che ho ascoltato sin dall'inizio della mia vita audiofila non si avvicinano se non parzialmente, alla realtà della "riproduzione di suoni musicali" quindi ci deve essere qualcosa di errato, nel profondo.
Se così non fosse, saremmo molto più avanti con gli impianti di "vertice"

in sintesi, le misure contano moltissimo. Lo dicono molte signore interrogate sull'argomento :D :D

Mario Straneo

Inviato: 18 feb 2007, 21:31
da Piercarlo
Claro Piercarlo, la media, ovvero l'esperienza diretta mi crea le condizioni per giudicare, altrimenti di cosa andiamo parlando? Se non sappiamo cosa è salato, come pensiamo di giudicare se un piatto è insipido?
Per alcune (piatto sapito e insipido) ci ha pensato la natura coo quello che è a tutti gli effetti un firmware (gusti base, odori base, sensazioni tattili di base - caldo, freddo, liscio, ruvido.... - sospetto che qualcosa di simile esista anche per alcuni elementi base dell'udito e della vista). Per altre hai solo l'imprinting e le sue estensioni (tra cui, non da poco, anche la cultura). Insomma, per dirla tutta, non saprei proprio dove andare a prendere dei termini di confronto "assoluti".
Ho SOLAMENTE detto che l'accrocchio di cui sopra, è quello che mi permette di vedere il DISCO, non la realtà, ciò mi permetterà di capire quali scelte fare sulle incisioni e le dirazioni in cui andare.

Se un impianto colora, come posso giudicare la registrazione?
Chiedilo a un cromista! :D - E' una battuta solo a metà. Se conosci il lavoro dei cromisti, capirai perché...
Tornando a ll'inizio, quali sono le misure che mi indicano questi parametri?
Un rapporto segnale rumore veramente alto in tutte le condizioni di lavoro?
Una risposta in frequenza veramente neutra e piatta in tutte le condizioni di lavoro?

Sembrano stupidaggini ma secondo me lo sono molto meno di quello che sembrano... e sono anche molto meno banali da ottenere di quello che si ritiene comunemente. Lo dico perché in effetti molti apparecchi *non* li ottengono affatto! E non sto parlando di cantinerie!

Ciao
Piercarlo

Ciao, Roberto



Originariamente inviato da nullo - 18/02/2007 : 13:17:17

[/quote]

Inviato: 19 feb 2007, 05:41
da nullo
quote:

Claro Piercarlo, la media, ovvero l'esperienza diretta mi crea le condizioni per giudicare, altrimenti di cosa andiamo parlando? Se non sappiamo cosa è salato, come pensiamo di giudicare se un piatto è insipido?



Per alcune (piatto sapito e insipido) ci ha pensato la natura coo quello che è a tutti gli effetti un firmware (gusti base, odori base, sensazioni tattili di base - caldo, freddo, liscio, ruvido.... - sospetto che qualcosa di simile esista anche per alcuni elementi base dell'udito e della vista). Per altre hai solo l'imprinting e le sue estensioni (tra cui, non da poco, anche la cultura). Insomma, per dirla tutta, non saprei proprio dove andare a prendere dei termini di confronto "assoluti".
Questi scambi apparentemente banali, hanno più sugo di ciò che si possa pensare..

Comunque qui un punto di contatto, tu tecnico ed io analfabeta, l'abbiamo avuto, la cultura ti da gli elementi di base per il discernimento, solo la conoscenza del reale, ti permette di valutare la giusta direzione. Se si prescinde dal reale appare con prepotenza il gusto soggettivo, nell'interpretare la riproduzione.
quote:

Tornando a ll'inizio, quali sono le misure che mi indicano questi parametri?



Un rapporto segnale rumore veramente alto in tutte le condizioni di lavoro?
Una risposta in frequenza veramente neutra e piatta in tutte le condizioni di lavoro?

Sembrano stupidaggini ma secondo me lo sono molto meno di quello che sembrano... e sono anche molto meno banali da ottenere di quello che si ritiene comunemente. Lo dico perché in effetti molti apparecchi *non* li ottengono affatto! E non sto parlando di cantinerie!
Qui andiamo proprio a braccetto, solo un abbattimento del rumore ci permette di far venir fuori quegli insignificanti dettagli che fanno la grande differenza fra un prodotto scadente ed un grande prodotto.

Ho inseguito questo con una buona dose di determinazione, cercando cosa mi potesse dare il risultato. AP particolari, alimentazioni ipercurate, trasformatori sulla linea ed altro mi hanno spinto relativamente avanti, poi ho trovato una linea di resistenza, solo l'incontro con Ferdinando e Paolo, che mi hanno fatto conoscere il lavoro di Lorenzo (Moss), mi ha dato a possibilità di sfondare quel muro.

Dietro c'era un autostrada a quattro corsie leggermente in discesa, frutto di un lavoro certosino di ricerca, durato anni. Un salto in un mondo sconosciuto ai più, con tanto da imparare e poi metabolizzare. I primi tentennanti passi, sono poco costosi e relativamente facili da attuare, non capisco la resistenza di alcuni a provare.

Se come credo di aver capito, il rumore correlato al suono sparisce anche solo in parte, il salto in avanti è cospicuo, poco importa se questo sia determinato dalle vibrazioni e nessuno ne avesse capito l'importanza.

Questo non deve assolutamente escludere il lavoro precedente di ricerca, deve SOLO INTEGRARLO, non sostituirlo, come erroneamente qualcuno ha tentato di far passare.

Avrei davvero tanto piacere di scambiare impressioni al riguardo con voi, ma evidentemente dovrò rassegnarmi ai quattro pazzi con cui sono in contatto diretto abitualmente.

Ciao, Roberto

PS tu Mario sei un caso a parte :) , il tuo è un approccio gastronomicalternativintelletualstorico :D

Inviato: 22 feb 2007, 03:22
da Piercarlo
Se come credo di aver capito, il rumore correlato al suono sparisce anche solo in parte, il salto in avanti è cospicuo, poco importa se questo sia determinato dalle vibrazioni e nessuno ne avesse capito l'importanza.
Ma guarda che strano... Nei mesi scorsi m sono interessato ad alcune cose rirguardanti alcuni apparecchi Grundig. A prescindere dalle opinioni della gente sui Grundig e su chi se ne è fatto promotore in Italia (Ambrosini più un discreto stuolo di seguaci), il problema *di fondo* era esattamente lo stesso ma proposto in versione elettronica: eliminare quel "qualcosa" che "canta" insieme al suono (rovinandolo) per ridare a quest'ultimo tutto lo spazio che gli compete.

Sarebbe interessante - molto! - che chi, sparso qua e là, ha di queste idee, trovasse un modo di mettersi in contatto con gli altri in panni più sobri e più socializzanti di quelli di "messia audio".... ne avremmo da guadagnarci tutti quanti, veramente.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 22 feb 2007, 05:29
da Luc1gnol0
Nei mesi scorsi m sono interessato ad alcune cose rirguardanti alcuni apparecchi Grundig. A prescindere dalle opinioni della gente sui Grundig e su chi se ne è fatto promotore in Italia (Ambrosini più un discreto stuolo di seguaci)
Originariamente inviato da Piercarlo - 21/02/2007 : 21:22:18
OT
Per quanto le attitudini di istrionico polemista di Russo siano fin troppo evidenti, tuttavia PROPRIO non si pùò citare Ambrosini (LT) ed il "suo" CCI a paragone con il primo: non ci sono i presupposti né di preparazione, né di studi, né di etica (e parla uno che s'è preso una discreta dose di frasi che definirei "livorose", da parte del primo). Tantomeno quanto a risultati e verificabilità degli stessi.
/OT

--- --- ---
Ciao, Luca

Inviato: 22 feb 2007, 13:25
da drpaolo
Nei mesi scorsi m sono interessato ad alcune cose rirguardanti alcuni apparecchi Grundig.
Ma per carità !!! :twisted: Luca ha perfettamente ragione; non confondiamo il grano con il loglio.

Almeno questo Forum, che è il migliore di tutti, dichiariamolo "Degrundizzato" o "Deambrosinizzato" :D :D :D

Io che -per competenza- sono uno degli ultimi qui dentro (e so quello che dico !) penso di poter insegnare una certa quantità di cose -in campo elettrotecnico- al signor Ambrosini, mentre devo solo imparare dall'Ing. Russo (e non lo dico per piaggeria, anche perchè io sono tendenzialmente un saputello :| ).

Il problema, in ogni campo della tecnica (o della scienza) è che più si crede di sapere, più si capisce quale sia la propria ignoranza.
Di conseguenza si cercano degli interlocutori (una volta venivano chiamati "maestri") di livello più elevato del tuo per cercare di fare ulteriore luce su quanto ti circonda; AudioFaiDate ne ha un'elevata concentrazione, al suo interno 8) -davvero-.

Mettiamola così: il "livello Ambrosini" l'ho superato da tempo :D (questa vuole essere una battuta e non ha significato offensivo verso nessuno !).

Se si comprende, come dice Luca, che si tratta di due cose completamente diverse, si saranno fatti dei passi avanti nella comprensione dei fenomeni che regolano la riproduzione della musica incisa (almeno questo è quello che credo io).

Cordialmente.

Paolo Caviglia

Inviato: 22 feb 2007, 16:59
da Piercarlo
Tantomeno quanto a risultati e verificabilità degli stessi.
Io, senza stare tanto a badare quello che diceva il soggetto, mi sono andato a verificare le cose che potevano avere un senso fisico dei fatti che riferiva. E qualcosa *è* saltato fuori.

Poi per il resto... non ho intenzione di bermi il cervello per nessuno, ne per Ambrosini, ne per Russo.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 22 feb 2007, 18:43
da Piercarlo
Io che -per competenza- sono uno degli ultimi qui dentro (e so quello che dico !) penso di poter insegnare una certa quantità di cose -in campo elettrotecnico- al signor Ambrosini, mentre devo solo imparare dall'Ing. Russo (e non lo dico per piaggeria, anche perchè io sono tendenzialmente un saputello :| ).
Bhe, io non mi faccio problemi ad imparare cose nuove anche dal portinaio se occorre. Ascolto, comparo quel che sento con quello che so e mi tengo i conti che non tornano (o che tornano ma in altri ambiti) perché spesso è lì che sta il bello! :) . Con Ambrosini adotto lo stesso approccio e, se per ventura so qualcosa di più... non ho nessun problema a condividere quello che so. Purché ricambiato.
Il problema, in ogni campo della tecnica (o della scienza) è che più si crede di sapere, più si capisce quale sia la propria ignoranza.
Questa è stata la prima cosa che ho imparato. La seconda è che se hai una onesta volontà di superarla... non c'è nulla di cui vergognarsi. L'unica cosa che non accetto è il "voglio essere ignorante per scelta". Mi incavolo e basta. Per me essere ignoranti "per scelta" è come essere ladri per scelta: rubare il lavoro degli altri (anche solo mentale) lo giudico un furto da codice penale! :evil:
Se si comprende, come dice Luca, che si tratta di due cose completamente diverse, si saranno fatti dei passi avanti nella comprensione dei fenomeni che regolano la riproduzione della musica incisa (almeno questo è quello che credo io).
E io invece le ho accomunate perché *mi è parso* (devo ancora approfondire però) che i due, da piani diversi e con linguaggi diversi, stessero parlando della stessa cosa. Comunque, ripeto: se questo benedetto "ambiente audio" non fosse (come spesso è) il rifugio di tutti i "geni incompresi" del pianeta, sarebbe un gran bel vivere!

Ciao
Piercarlo

Inviato: 23 feb 2007, 03:18
da drpaolo
Perdonami Piercarlo, ma non sono per niente d'accordo; quello che Russo dice è scienza, quello che Ambrosini afferma è, nel migliore dei casi, metafisica.

I termini non sono scelti a caso, perchè proprio questi temini sono utilizzati da Karl Popper famoso filosofo della scienza, per decidere ciò che è scienza da ciò che non lo è, in base alla sua teoria della falsificabilità.

In base a questa famosa teoria (comunemente accettata dalla comunità scientifica mondiale) le teorie controllabili, che appartengono al campo della scienza sono falsificabili, cioè "dalle sue premesse di base devono poter essere deducibili le condizioni di almeno un esperimento che la possa dimostrare integralmente falsa alla prova dei fatti" (cito)
Se questo non avviene, la teoria non è scientifica.

Per consentire la prova della falsificabilità la teoria deve essere almeno pubblicata -lo consentirai-
Quello che dice Russo è verificabile ed è stato ben descritto da titano.

Esso è quindi, almeno per definizione, potenzialmente falsificabile e quindi quella teoria pertiene al campo della scienza.

Quanto dice Ambrosini riguardo al CCI lo sa solo lui; questa teoria non è conosciuta da alcun referente, quindi non è falsificabile -ergo: non è scientifica-
Quando Ambrosini renderà noti gli assunti su cui si basa la sua teoria del CCI allora se ne potrà verificare la sua attendibilità (e quindi la sua falsificabilità) e allora -solo allora-potremo forse confrontare qualcosa.
Il fatto che del CCi non è uscito ancora nulla mi fa fortemente dubitare di tutta la faccenda ;)

Questo solo ragionando sul piano teorico, perchè sul piano pratico il discorso dell'Ing. Russo si tiene completamente secondo le teorie note dell'elettrotecnica e della fisica; quello di Ambrosini, mah...?

Questo il mio parere.

Cordialmente.

Paolo Caviglia

Inviato: 23 feb 2007, 03:43
da Piercarlo
Perdonami Piercarlo, ma non sono per niente d'accordo; quello che Russo dice è scienza, quello che Ambrosini afferma è, nel migliore dei casi, metafisica.
Ok, adesso non perdiamoci a fare gli avvocati su ciò che è una teoria e ciò che non lo è... non fosse che per il fatto che Ambrosini non ha enunciato *nessuna* teoria; ha solo coniato uno slogan per definire una serie di *pratiche di costruzione* (perché di questo si tratta, non di teorie) che possono condurre a ottenere dei risultati, a suo dire, verificabili e soprattutto ripetibili che, molto più delle chiacchiere di Popper, stabiliscono sul terreno concreto dell'esperiemtno (e del laboratorio per chi ce l'ha) cosa sia scientifico e cosa no.

Al riguardo mi sto attrezzando per verificare per conto mio quanto sono consistenti questi risultati ottenuti secondo la "via Ambrosini".
Ottenuti secondo una *mia* via (che hanno comportato due-tre mesi di sbattimento a filtrare il grano dal loglio dalle dichiarazioni e consigli di Ambrosini e a trovarci un filo logico) i risultati ci sono stati eccome. Non sono "nuova scienza" o "nuova conoscienza"; sono soltanto un uso un po' più spregiudicato (ma non disinvolto, spero che si colga la differenza) di quanto si sapeva già in altri ambiti (compatibilità elettromagnetica e tecniche annesse di riduzione o immunizzazione dal rumore ambientale).

Nel caso non fosse chiaro... non andiamo a scomodare Popper: non si tratta di trovare nuove teorie (Ambrosini non ne ha) e di giudicarle con qualche filtro concettuale; si tratta semmai di rimettere a posto i cartellini con i nomi giusti sulle teorie vecchie (che esistono almeno da quando Maxwell ha messo giù le sue famose equazioni).

Tutto qui.

Ciao
Piercarlo

PS - Mi tolgo un'altro bel "sassolino": ma Popper ha detto qualcosa di davvero utile? A leggere Sokal (che è un fisico, autore di quello stupendo libro che è "imposture intellettuali") verrebbe da dire: "non molto"...

Ciao! :)

Inviato: 23 feb 2007, 04:31
da drpaolo
PS - Mi tolgo un'altro bel "sassolino": ma Popper ha detto qualcosa di davvero utile? A leggere Sokal (che è un fisico, autore di quello stupendo libro che è "imposture intellettuali") verrebbe da dire: "non molto"...
Vedi, questo che hai citato è -forse senza volerlo- proprio un esempio calzante.

Se tu avessi citato la buonanima di Feynman o il Clifford Stoll di "Silicon Snake Oil" (un genio e un astrofisico, entrambi "penne appuntite") avrei potuto darti ragione riguardo alla denuncia delle imposture intellettuali.
Citando Sokol si ha forse (ma potrei sbagliarmi) proprio il classico personaggio con atteggiamento : "vorrei, ma non posso, ma intanto mi faccio pubblicità a spese di altri ;) " che caratterizza la gran parte dei guru rivistaiol-nostrani (non di tutti, per la verità).

E' piuttosto facile sparare a zero contro qualsiasi persona, anche fosse il massimo genio (e ricordiamoci sempre che ogni teoria scientifica è valida solo "pro tempore" ) perchè per ognuno viene "l'ora dello stupido" e anche i geni a volte sbagliano, oppure perchè la teoria da lui propugnata è stata superata da un'altra.

Se Ambrosini non divulga e tu hai capito in cosa consiste il CCI, perchè non ce lo racconti tu ? Questo sarebbe pienamente in linea con AudioFaiDate e ci consentirebbe di valutare con la nostra testa in che cosa consista questa innovazione tecnica.

In fondo Ferdinando e Titano hanno fatto proprio questo con molle ad aria e confinamento inerziale.

Ognuno si farà il proprio parere (il mio, su questo argomento, penso si sia già evidenziato, ma questo è -appunto- solo il mio parere).

Tieni solo presente che "alcuni" di noi hanno a che fare con le misure EMC per ragioni professionali, per cui si accettano solo teorie "falsificabili" :D :D :D

Cordialmente.

Paolo Caviglia

Inviato: 23 feb 2007, 04:57
da Luc1gnol0
ma Popper ha detto qualcosa di davvero utile?
Originariamente inviato da Piercarlo - 22/02/2007 : 21:43:52
«La bellezza è verità, la verità è bellezza: questo è tutto ciò che voi sapete in terra e tutto ciò che vi occorre sapere.» - John Keats, poeta.

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Ciao, Luca

Inviato: 23 feb 2007, 04:59
da Piercarlo
Se Ambrosini non divulga e tu hai capito in cosa consiste il CCI, perchè non ce lo racconti tu ? Questo sarebbe pienamente in linea con AudioFaiDate e ci consentirebbe di valutare con la nostra testa in che cosa consista questa innovazione tecnica.
Infatti. Io mi sono fatto un'idea abbastanza corposa di cosa "c'è dietro" questa CCI (o almeno il genere di fenomeni di cui è espressione). Ma finora non ho avuto modo di provare ad esaminare una cosiddetta "catena full-CCI doc" per cui, qualunque discorso avessi detto avrebbe riguardato solo esprerimenti di ciò che IO penso sia questa faccenda, ma nulla su questa faccenda in quanto tale.
Il risultato sarebbe stato che qualcuno avrebbe avuto buon gioco nel dire "no, non c'entra niente, stai parlando di una cosa diversa da quella che intendo io". E saremmo stati di nuovo al punto di prima.

Ora finalmente si sta realizzando la possibilità di fare alcuni esperimenti controllati con componenti "ufficiali", reperiti tramite amici, di cui sarà anzitutto verificata la conformità ai manuali di servizio oriiginali della Grundig. Dopodiché verificherò la coerenza tra ciò che penso sia questa famosa "CCI" e ciò che effettivamente è (se esiste...).

Se vi saranno alcune conferme sostanziali della faccenda non solo spiegherò quel poco di teoria che ci va dietro (non c'è bisogno di cose nuove ma solo dell'apertura mentale necessaria a guardare con occhi nuovi le cose vecchie) ma elencherò anche il genere di modifiche che vanno attuate per conseguire certi risutlati (e che, nel complesso, non sono niente di nuovo e nemmeno niente di complicato).

Abbiate pazienza... io non ho da nascondere nulla ma ho bisogno di tempo per fare le cose con un po' di metodo.

Ciao
Piercarlo

PS - A prescindere dal fatto che quanto troverò sia o no "CCI", illustrerò comunque alcune modifiche e procedure perché comunque, al di là delle etichette e degli slogan, sono stati ottenuti risultati interessanti che vale la pena di divulgare e riproporre in giro. Se poi questa cosa invece di "Gabriella" si chiama "Giorgia"... bhe, non credo che gliene importi veramente qualcosa a qualcuno.

Ciao!

Inviato: 23 feb 2007, 05:01
da Piercarlo
ma Popper ha detto qualcosa di davvero utile?
Originariamente inviato da Piercarlo - 22/02/2007 : 21:43:52
«La bellezza è verità, la verità è bellezza: questo è tutto ciò che voi sapete in terra e tutto ciò che vi occorre sapere.» - John Keats, poeta.

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Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 22/02/2007 : 22:57:34
Ecco, con i poeti vado molto più d'accordo che con i filosofi... :)

Ciao
Piercarlo