Pagina 4 di 7

Inviato: 08 giu 2006, 18:37
da Badra69
secondariamente se abbiamo visto e compreso grazie a Giaime che la resistenza di uscita a triodo è non meno di 4 ohm anche con un trasformatore di eccellenti prestazioni, a pentodo quanto sarà?
.....era da molto tempo che seguivo questa discussione finalmente è arrivata al punto che derideravo per porre alcune mie considerazioni.
Chiaramente è impossibile collegare qualsiasi tipo di normale cassa acustica ad un amplificatore siffatto, (provate a tracciare la risposta in frequanza di un ampli del genere collegato ad una mormale cassa acustica) io e "Fscarpa" eravamo arrivati super giù alle stesse conclusioni in una discussione andata perduta del vecchio forum di "Audiocostruzioni", ecco perchè nel settaggio del "nostro trafo" avevo chiesto la possibilità che potesse gestire più corrente e più potenza in modo da poter collegare un quartetto di triodi/pentodi.
Qualcosa così già potrebbe migliorare sia come resistenza di uscita che come potenza (cioè, bene chiarire, maggior possibilità di interfacciamento con la maggior parte dei diffusori sulla piazza).
Come mio contributo, invece, vi chiedo se già avete pensato alla reazione sui catodi delle finali ottenute con il secondario del trafo di uscita? penso che potrebbe migliorare un pò le cose.


Calogero


P.s. chiaramente senza spirito polemico ma solo propositivo.

Inviato: 08 giu 2006, 19:01
da plovati
Ricordo la discussione, anche se non in tutti i suoi aspetti.

Sempre senza nessuna polemica, in merito all’interfacciamento con i diffusori, io credo che ampli e diffusori siano un tutt’uno e vadano progettati assieme, non a caso il progetto primo prevedeva entrambi. Quanti poi lo fanno veramente si contano sulle dita di un a mano (di un vecchio falegname, citazione per far contento nullo).
Noto poi che da un problema ben posto (voglio impedenza di uscita bassa) trai una conclusione non del tutto corretta secondo me (ergo necessito di più potenza).
In realtà ti serve o una valvola a bassa impedenza interna o un fattore di controreazione maggiore.

Il cathode feedback è un ottimo sistema per abbassare l’impedenza di uscita, ma non l’unico. Tra l’altro proporre una variante solo ad uno stadio senza considerare in toto l’intero amplificatore non porta troppo lontano. Il trasformatore di uscita universale è stato pensato anche per questa configurazione, cercando di bilanciare i secondari il più possibile nei limiti di una semplicità costruttiva che implichi costi bassi.

Vorrei soprattutto evitare che questa discussioni si areni in mille critiche proposte e controproposte. Ognuno ha le sue preferenze ed idiosincrasie, se si tenesse conto di un principio di maggioranza non se ne verrebbe più fuori. Meglio approcciare un progetto semplice, non ottimale ma molto ben documentato e discusso in tutti i particolari. Non vuol dire che poi si debba fare questo, ma questo progetto potrebbe essere la base didattica per elaborare ciascuno la propria soluzione.

In più mi sembra che stiano a poco a poco emergendo delle lacune di base che questo progetto cerca di colmare.


_________
Piergiorgio

Inviato: 08 giu 2006, 21:23
da Badra69
.....ora condivido in pieno il tuo intervento, il mio era proprio un intento costruttivo, volevo solo far rilevare che a costo di una lieve complicazione circuitale è possibile (il trafo lo permette) il cathode feedback.....poi un 6/12
db di controreazione totale ( di più non credo che sia applicabile rischiamo di creare un bell'oscillatore di potenza) e "l'accrocco" potrebbe stare in piedi.
Scusami il parziale O.T. e se solo ora mi sono tolto qualche sassolino dalla scarpa ;-)). :) :)


Calogero

P.s. Ribadisco il concetto una lieve maggior potenza (non 1.000 Watt in più) può essere utile a pilotare casse con efficenza medio/bassa e non solo ad alta efficenza

Inviato: 08 giu 2006, 21:54
da audiog
Salve a tutti,

concordo con molto ma non con tutto.

Una cosa su tutto, è vero che il progetto è molto sulla carta e un po' sul

PC, ma se eravamo più pratici di progettazione con dispositivi

termoionici....................!

Una nota importante per qualche neofita in ascolto:

Il passaggio a dB di una grandezza sempre adimensionale si fa così:

(x1/X2)db = 20 * Log (x1/x2) [dB];

dove Log sta per logaritmo in base 10.

Il logaritmo neperiano o naturale invece ha come base il n.ro di

nepero "e". Esso spesso è indicato col simbolo ln.

Questo sistema di calcolo è particolarmente comodo quando si deve

fare uso di formule con moltiplicazioni o divisioni, che con i decibel si

trasformano rispettivamente in somme e sottrazioni.

Giaime ha fatto i calcoli esattamente: 20Log(14) = 22,9dB;

ha solo scritto una cosa per un altra, ah la fretta.

Ciaoooo.

Inviato: 08 giu 2006, 22:02
da plovati
P.s. Ribadisco il concetto una lieve maggior potenza (non 1.000 Watt in più) può essere utile a pilotare casse con efficenza medio/bassa e non solo ad alta efficenza


Originariamente inviato da Badra69 - 08/06/2006 :  16:23:14
Mi sembra che i tempi siano maturi allora per una nuova discussione dal titolo: <<ma quanta potenza serve?>>.
Come usuale da noi, visto che hai lanciato il sasso nello stagno, ora ti ci butti :) . Apri un nuovo thread su questo argomento, mi sembra che ci siano dei provetti nuotatori che attendono solo il primo che si tuffa.

_________
Piergiorgio

Inviato: 08 giu 2006, 22:42
da Badra69
quote:
P.s. Ribadisco il concetto una lieve maggior potenza (non 1.000 Watt in più) può essere utile a pilotare casse con efficenza medio/bassa e non solo ad alta efficenza

Originariamente inviato da Badra69 - 08/06/2006 : 16:23:14



Mi sembra che i tempi siano maturi allora per una nuova discussione dal titolo: <<ma quanta potenza serve?>>.
Come usuale da noi, visto che hai lanciato il sasso nello stagno, ora ti ci butti. Apri un nuovo thread su questo argomento, mi sembra che ci siano dei provetti nuotatori che attendono solo il primo che si tuffa.

_________
Piergiorgio
.....raccolgo volentieri l'invito tempo di preparare il testo per il nuovo thread, a proposito lo apro qui o nella sezione "autocostruzione diffusori" che mi pare ultimamente langua un pò troppo appresso a sistemi ad alta efficenza, trombe, trombette, risuonatori, sistemi accordati, monovia, stetoscopi per ascoltare i bassi, trombetta auricolare per ascoltare gli alti ecc. :) :)
Spero soltanto che i provetti nuotatori non siano altro che degli squali che aspettano proprio il primo tuffatore.....abbiate pietà... :D


Calogero



P.s. Doveroso affermare che ognuno di noi ascolti come gli pare e piaccia
senza astio ma con spirito propositivo, vorrei solo proporre delle riflessioni.

Inviato: 09 giu 2006, 01:04
da Giaime
Grazie del tuo preziosissimo intervento Calogero,

infatti io penso che 10W SE ottenuti con una Zout ridicola riescono a soddisfare chiunque, e ciò giustifica le scelte che faccio IO per il mio personale amplificatore (EL36).

Però è giustissimo che un progetto per principianti NON preveda l'uso di tubi non in attuale produzione e per giunta difficili da pilotare (e da maneggiare, non mi sento di consigliare ad un "novizio" i tubi dal cappuccetto, quelli sono per noi esperti ehehehehe :D ). Quindi ben vengano le EL84, ben venga l'ultralineare (perchè il pentodo "alla Giaime" non è troppo da principianti), ben venga secondo me più che la direzione del cathode feedback (ragazzi ricordate che è un PP, per implementare C.F. bisogna faticare un po'!!!) io sceglierei la direzione del continuamente citato e mai preso seriamente in considerazione shunt feedback.

Suvvia, non ditemi che lo snobbate solo perchè è stato già fatto? (v. lavoro del nostro Ivo con le ECL86).
Oltretutto risolviamo anche i problemi della dipendenza dalla qualità del TU ;)

Se invece vogliamo proseguire verso la direzione dei 20dB di controreazione globale, SENZA ANCORA conoscere le caratteristiche del TU (e se questo regge), beh, se ci si riesce meritiamo davvero l'applauso :D

Comunque, facciamo il punto della situazione:
- abbiamo uno stadio d'uscita, EL84 PP AB1, ci dà una decina di watt con una Zout a partire dai 5 - 10ohm (a breve vedrò di fare i conti), ha bisogno di circa 16Vrms per essere pilotato.
- abbiamo capito che abbiamo bisogno di NFB: sicuramente ci và un po' di NFB globale, è da decidere se vogliamo ripartire questo NFB tra locale e globale.
- abbiamo capito che finchè esistono le ECC83 sulla terra, non avremo problemi di guadagno, poichè persino con 20dB di controreazione ce la facciamo ancora come guadagno ad anello aperto (seppure con qualche forzatura di troppo).
- sappiamo inoltre che le ECC83 ci permettono lo shunt feedback, poichè vogliono pochissima corrente anodica.

Decisioni da prendere:
- LTP o cathodyna: solo se decidiamo questo possiamo decidere se possiamo usare o meno feedback locale.
- deciso questo, decidiamo quanto NFB totale ci basta (12dB dice Giaime) e vediamo COME ripartirlo.

A voi la palla! io ribadisco, 10W con 1ohm Zout è, secondo me, l'obiettivo che ci dobbiamo porre.

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 09 giu 2006, 01:08
da Giaime
Ecco le curve della EL84 in UL, da qui vedrò di calcolare la Zout del nostro stadio:
http://www.tubes.mynetcologne.de/roehre ... l_300v.pdf

Anche se NON useremo il 40%, anche se la nostra B+ sarà un poco diversa, anche se il punto operativo NON sarà proprio quello... in ogni caso ci facciamo un'idea sull'ordine di grandezza della nostra Zout.

Edit: ad occhio e croce il punto di lavoro scelto non è ottimale, il carico dovrebbe essere almeno 10k e non 8k (andiamo fuori dalla curva di massima dissipazione). Faccio i conti per 10k... 14k sarebbe l'ideale.
Scegliendo come punto operativo -9Vgk, 39mA, 300Vak e 300Vg2k abbiamo una rp di 5300ohm.

Se fossimo in classe A pura, questo secondo le formule sopraccitate ci porterebbe a una Zout (sempre con 300ohm di Rprim e 0.5ohm Rsec) di circa 10ohm.

Devo pensarci ancora, non sono sicuro dell'influenza che il passaggio in AB abbia sulla Zout. Nel momento in cui è solo un tubo a condurre, avremmo lo stesso valore di Zout, poichè non uso più 2rp ma rp, e il rapporto di trasformazione è riferito al semiprimario (ossia raddoppiato). L'unica differenza è la Rdc del primario che viene contata a metà, in ogni caso viene a contare pochetto.

Per avere una stima precisa, in ogni caso, bisognerebbe tracciare le linee anodiche composite, e da lì calcolare Rp come dVa/dIa almeno nell'intorno del nostro punto operativo.

Alla luce di quanto vedo, forse questo valore di 20dB di feedback non è proprio campato in aria... anche se ripeto, non può solo basarsi su NFB ad anello globale.

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 09 giu 2006, 03:43
da mr2a3
Salve, ecco il capitolo successivo.


Allegato: 00_00_03_PPEL84_V01.zip ( 125265bytes )

Il lavoro purtroppo va a rilento. Vi invito a sparare a zero ed a suggerire cosa aggiungere.

Manca ancora il calcolo della resistenza d'uscita dell'ampli e il DF per completare lo stadio finale.
Ciao Giuseppe, intanto che qualcuno si spreme su argomenti anche più ostici ti segnalo che qualche imprecisione in questa "puntata" c'è. Per me non è semplice o rapido farne un elenco, anche perchè al momento di tempo ne ho poco, magari durante il week-end . . . .

Comincio comunque col segnalarti qualcosa relativo alla parte iniziale.
Ad esempio che i PP cancellano le armoniche pari, non quelle dispari.
Anche sul fatto che sia la configurazione a pentodo a generare le armoniche dispari non sarei troppo convinto, in PP infatti lo fanno anche i triodi.
Il concetto di intermodulazione poi non mi sembra troppo chiaro, e se è vero che le armoniche (pari) calano, è vero anche che aumentano di ordine, cosa che, direi sia oggettivo, le rende anche più udibili.

Per le formule ci risentiamo, prima devo riguardarmi qualcosa :D

Ciao!
Massimo

Inviato: 09 giu 2006, 04:01
da Giaime
Dobbiamo prendere una chiara e ferma decisione, secondo me.

Lasciando da parte tutti i discorsi su LTP, cathodyna si o no (NO!), la verità che dobbiamo accettare è:

Per un PP AB1 di EL84, con una sola coppia di tubi, un DF di 8 è chiedere troppo, in un progetto per principianti.

Non vedo infatti il senso di implementare soluzioni raffinate quanto pericolose da gestire, come CF, shunt feedback, nfb globale che farebbe impallidire il mio Marantz 1060... e che, ovviamente, trasformerebbe "l'ampli per principianti" in un "oscillatore per principianti".

Abbassiamo la crestina, guardiamo un po' più le scarpe e meno il cielo, e riformuliamo i nostri obiettivi, che ne dite? Puntiamo a una Zout di massimo 2ohm al posto di 1?

No perchè ho dato un occhio in giro, devo dire che PP UL di EL84 non ne ho mai visti con più di 10-12dB di controreazione.

Si tratterebbe di rimettere profondamente mano a quest'ultimo capitolo.

Però scusatemi, senza vena polemica, qua mi pare che noi stiamo a discutere, e il nostro Giuseppe (audiog) continua per la sua strada spedita, senza curarsi granchè dei dubbi che stiamo sollevando.

Visto che non voglio fare diventare questo topic in una lotta tra me e Giuseppe, chiederei una maggiore collaborazione e presenza, prima di buttare giù ulteriori capitoli. Se poi invece pensate che la strada intrapresa è corretta, fatemi il favore la prossima volta di non parlare più di "progetto collettivo".

Sembra quasi che Giuseppe il progetto l'abbia già fatto :( , se doveva essere uno showcase personale bastava dirlo...

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 09 giu 2006, 04:21
da plovati
Abbassiamo la crestina, guardiamo un po' più le scarpe e meno il cielo, e riformuliamo i nostri obiettivi, che ne dite? Puntiamo a una Zout di massimo 2ohm al posto di 1?
e che ho detto? Anzi facciamo anche una Rout di 3-4ohm.
Però scusatemi, senza vena polemica, qua mi pare che noi stiamo a discutere, e il nostro Giuseppe (audiog) continua per la sua strada spedita, senza curarsi granchè dei dubbi che stiamo sollevando.

Originariamente inviato da Giaime - 08/06/2006 : 23:01:46
Si era cercato più volte di fare una cosa simile e ci si era sempre persi nei mille e più distinguo. Giuseppe ha il merito di essere partito smazzandosi una parte non banale di messa in bella di varie considerazioni. Non è tanto importante il risultato secondo me ma piuttosto che ci sia un risultato e che le varie alternative vengano soppesate senza mai perdere di vista il quadro complessivo.
Il prezzo da pagare è una tirannia illuminata? Io lo pago volentieri. La democrazia non funziona sempre e meno che mai in una discussione didattica. Non interessa vedere lo scontro tra due 'insegnanti' ma piuttosto una discussione ragionata tra due o più esperti in modo da chiarire il più possibile ogni scelta progettuale.


_________
Piergiorgio

Inviato: 09 giu 2006, 04:26
da Giaime
Ok Piergiorgio...

dunque vada per i 3-4ohm di Zout...

Attendo con ansia dunque la revisione dei calcoli per il guadagno.

Giuseppe, dammi un numerino, il guadagno necessario open loop del primo stadio, e vedo cosa riesco a tirare fuori, chissà, magari un cathodyna accoppiato in DC...

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 09 giu 2006, 04:35
da tonino60
Scusate forse non è proprio in tema ma qualcuno conosce praticamente per averci lavorato a qesta configurazione particolare di push-pull.?
Dovrebbe offire bassa distorsione ,alto df,ma deve essere pilotato con tensioni molto alte non avendo guadagno.


Immagine Allegato: PP.pdf ( 56251bytes )

Inviato: 09 giu 2006, 14:40
da MBaudino
E' da qualche giorno che soffro perchè vorrei darvi un minimo contributo, ma ho ancora tutta la documentazione imballata. Negli anni 90 avevo giocato attorno ad un kit Verdier 210, un PP classe A di EL84. Circa 12dB di CR globale, circa 3ohm di Zout.
Vado molto a memoria. Ecc83 amplificatrice, splitter a carico ripartito con Ecc81, configurazione ultralineare.
Avevo provato a triodo e ultralineare, con e senza CR e con tassi intermedi. Il TU era un 8000 ohm a/a.
In sintesi lo smorzamento era adeguato con CR, deprimente senza. O meglio, con delle LBL di Aloia la differenza era enorme: in assenza di CR i bassi diventavano assolutamente sbrodolati. Con dei TQWT il peggioramento era trascurabile ( il woofer era un Davies da 17- essendo quasi assenti in partenza, i bassi non potevano peggiorare).
In assenza di CR migliorava in tutti i casi la percezione della gamma media.
In pratica senza CR con gli Aloia il finale era inascoltabile quasi sempre, tranne che per voci e pochi strumenti. Con i TWQT era sopportabile in molti piu' casi, ma solo perchè mancavano i bassi.

Nel caso specifico, evendo un TU con solo 8000 ohm, a triodo dovreste avere Rint di circa 4 -come già detto da Giaime-, valore che secondo me è inadatto a tutti i wooferoni ma solo ai largabanda; concordo quindi con chi vede la necessità di una bella CR (che nel Verdier era leggermente compensata in frequenza in quanto riportata all' ingresso). Mi spiace di non potervi dare i pochi numeri che dopo tanti anni mi sono rimasti.

Circa la proposta di Tonino60, l' uscita di catodo è un ottima idea e supera quasi tutti i problemi per lo stadio finale, ma li sposta al driver: la vedo (molto bene) solo nei casi in cui le finali siano di potenza elevata (possibilmente alta corrente e bassa tensione - tipole 6C33C), altrimenti avresti un driver praticamente uguale alle finali (naturalmente con meno problemi, perchè dve fornire solo tensione ma poca -o abbastanza poca- corrente) Il costo diventerebbe comunque più elevato, trovando scarsa giustificazione in un progetto di questo tipo. In pratica, dopo lo splitter, dovresti mettere delle EL84 che pilotano le EL84 con TU sul catodo.
Buon lavoro
Mauro

Inviato: 09 giu 2006, 14:52
da mr2a3
Circa la proposta di Tonino60, l' uscita di catodo è un ottima idea e supera quasi tutti i problemi per lo stadio finale, ma li sposta al driver: la vedo (molto bene) solo nei casi in cui le finali siano di potenza elevata (possibilmente alta corrente e bassa tensione - tipole 6C33C), altrimenti avresti un driver praticamente uguale alle finali (naturalmente con meno problemi, perchè dve fornire solo tensione ma poca -o abbastanza poca- corrente) Il costo diventerebbe comunque più elevato, trovando scarsa giustificazione in un progetto di questo tipo. In pratica, dopo lo splitter, dovresti mettere delle EL84 che pilotano le EL84 con TU sul catodo.
Perchè, in fondo per generare lo swing di tensione necessario dovrebbe bastare una qualsiasi valvolina doppia, il problema semmai è la tensione di alimentazione che con un carico "normale" tipo R o CCS deve essere decisamente più alta.
Certo che (idea per il contest più che per questo 3D) avrei sullo scaffale un paio di induttanzine che almeno per una prova forse potrebbero andare, immagino che il TU audiofaidate possa essere utilizzato . . . . . . che faccio apro un 3D? :)

Massimo

Inviato: 09 giu 2006, 15:07
da MBaudino
che faccio apro un 3D? :)
assolutamente si. L' uscita catodica, a parte gli articoli su Tube Cad, è poco proposta: ma mi sembra veramente interessante. Se fai un PP di induttanze o CCS c'è ne vogliono 4. Per 5w su 4000 ohm (in SE), il driver dovrebbe gestire a bassa distorsione circa 150 Vrms: credo che siano troppi per le ECCxx. Parliamone.
Mauro

Inviato: 09 giu 2006, 15:09
da mr2a3
Devo pensarci ancora, non sono sicuro dell'influenza che il passaggio in AB abbia sulla Zout. Nel momento in cui è solo un tubo a condurre, avremmo lo stesso valore di Zout, poichè non uso più 2rp ma rp, e il rapporto di trasformazione è riferito al semiprimario (ossia raddoppiato). L'unica differenza è la Rdc del primario che viene contata a metà, in ogni caso viene a contare pochetto.
Interessante la considerazione sulla rp, non ci avevo pensato ma effettivamente in un PP le due valvole sembrano (sono) proprio in serie rispetto al segnale :?:
Il semiprimario (metà avvolgimento) però riflette 1/4 dell'impedenza, per cui dovrei concludere che nel passaggio in classe B la Zout raddoppia?

In realtà questo credo possa valere per un PP in classe AB di triodi o pentodi, ovvero configurazioni che "vedono" un carico (teoricamente) costante.
L'UL invece mi sembra più ostico, e non sò proprio da che parte cominciare a considerare gli effetti del FB "locale" (presa intermedia su g2) visto che mi sembra che anche questo vari passando all'uso di un solo semiprimario.
Diciamola meglio, dell'UL non riesco nemmeno ad immaginare qualcosa di sbagliato :x :D

Ciao
Massimo

Inviato: 09 giu 2006, 17:11
da audiog
Salve a tutti,

Bene, ripetiamo il caposaldo principale.

Lo scopo finale della discussione non è la progettazione di un PP di EL84 in configurazione UL al 43%, questo

è piuttosto l'effetto (danno?) collaterale del vero obbiettivo, che è, e ripeto è, la raccolta e

organizzazione del collettivo sapere sulla progettazione di un amplificatore a valvole in Push Pull, per

uniformare e ampliare il collettivo sapere sui concetti base.
A me sembra che stiamo centrando l'obbiettivo, si stanno sviscerando le problematiche generalmente trascurate

ma estremamente importanti. Ecco perchè ho stabilito dei paletti iniziali, che nel tempo potranno essere

rimossi con una operazione iterativa, determinati i meccanismi che governano le problematiche più intime i

paletti iniziali possono essere modificati alla luce dei risutati.
Mi spiego meglio con un esempio attinente. In realtà, nonostante continui a scrivere BOZZE di capitoli, siamo

ancora fermi allo stadio finale, dove per scopo propedeutico ho arbitrariamente fissato il punto di

polarizzazione come consigliato dal costruttore, mi sottraggo alla discussione della sua bontà perchè in

realtà dobbiamo prima scoprire analiticamente come calcolare alcuni parametri la cui influenza acustica può

essere egualmente determinante rispetto alla massima potenza in uscita e al tasso di distorsione, mi

riferisco ad esempio alla resistenza d'uscita dinamica del PP in UL e il valore del Damping Factor più
opportuno. Scoperto ciò potremmo tornare indietro sul punto di lavoro e determinare un'altra scelta che sarà

il compromesso di più esigenze, Pmax, distorsione, Damping F. ecc.

A proposito del D.F., secondo me dovremmo prima cercare di stimare un valore di ro equivalente ai teminali

d'uscita e poi conoscendo il tasso massimo di controreazione applicabile, attuare una scelta di compromesso

tra questi due valori. Dovremmo accettare un valore calato dall'alto come una resa, al massimo un rinvio

della risoluzione di una problematica.
Credo di aver capito che Giaime si offre volontario, sempre se può sottrarre prezioso tempo alla sua

prioritaria e principale attività di studente, di analizzare e quadernizzare (scrivere) la determinazione di
ro_eq.
Giusto per dire la mia, il valore di ro_differenziale di placca_equivalente deve essere compreso tra quello

massimo di uno stadio PP configurato a pentodo e quello minimo di uno stadio PP con lo stesso pentodo
connesso a triodo, minimo perchè nella connessione a triodo si applica una controreazione tensione serie,

riportando in griglia2 tutto il segnale presente sull'anodo. Ciò implica la diminuzione del guadagno e della
resitenza differenziale d'uscita, a parità di carico e punto di lavoro ovviamente. Nella UL invece riporto

in griglia2 un'aliquota minore del segnale prelevato sul carico anodico quindi la diminiuzione di Av e ro è

minore, il discorso è valido in linea di principio a meno delle semplificazioni concettuali. Non volendo

intraprendere la costruzione delle caratteristiche composite del tubo equivalente in PP a triodo e a pentodo,

si potrebbe trovare una via sufficientemente analitica per stimare dei valori, anche con una analisi

indiretta o inversa.

La produzione di capitoli "a testa bassa" ha unicamente lo scopo di creare una base di lavoro che abbia

un'inizio ed una fine (oltre un certo effetto marketing per attirare altri potenziali interessati).

Dovremmo pensare di adottare il metodo delle revisioni, cioè, chi vuole farlo, introduce aggiunte o modifiche

ai .doc di base, l'importante è salvare il file modificato in modo da identificare la bozza su cui si è

lavorato, l'autore e il numero progressivo della sua modifica. In pratica si potrebbe usare questa

convenzione:
Capitolo_X Versione_Y Autore_numero modifica.
Ad esempio Plovati decide di infilare delle modifiche al capitolo 3 Versione 1, che ho identificato come

00_00_03_PPEL84_V01 cioè capitolo 3° del PPEL84 versione 01. Allora Plovati scriverà le modifiche con un

colore di carattere diverso dal nero, diciamo rosso, poi salverà il documento come CAP3_V01_Plovati_01.doc

E' un metodo collaudato che funziona bene quando si scrivono documenti a più mani, ci vuole però un revisore

finale, avanti con le candidature.

Giusto per non contraddirmi ecco la prima bozza (ed esagero a definirla tale: la dovrei chiamare primo

scarabocchio). Sono totalmente d'accordo con l'osservazione fatta a proposito della scelta dell'accoppiamento

diretto, avrei dovuto prima passare per l'accoppiamento RC e poi evolvere, in pratica mi sono contraddetto
nel metodo. OK, un passo alla volta, ormai frittata fatta, completiamo lo stadio finale, nel frattempo torno

indietro e cerco di integrare il capitolo che comunque vi sottopongo perchè lo ho abbozzato e credo che ci
sarà da discutere soprattutto sui punti di lavoro scelti, però cerchiamo di concentriamoci sul metodo, è più

importante! Poi rivediamo i punti di lavoro.

Ovvio upgrade tecnologico dovrebbe essere lo sfasatore basato sul principio dell'ampli differenziale,

chiamamolo poi come ci pare. A freddo credo che si dovrà affrontare il problema della variazione parametrica
delle caratteristiche fisiche dei due triodi, per motivi sia di produzione che di invecchiamento del

dispositivo, e il problema dello sbilanciamento delle sue uscite. Per non appesantire la trattazione vorrei

rimandare la descrizione del principio di funzionamento ad un rif. bibliografico (da trovare) non pesante.
Ma forse l'impiego di tale soluzione potrebbe essere più opportuno con altre finali, e qui rimando a quanto

discusso molto prima. Rimane una questione aperta, ma per me ora congelata.

Ciaoooo!

Noto che devo dividere il documento perchè troppo lungo, lo zippo in due file e l invio con due risposte.

Inviato: 09 giu 2006, 22:40
da Giaime
che faccio apro un 3D? :)
assolutamente si. L' uscita catodica, a parte gli articoli su Tube Cad, è poco proposta: ma mi sembra veramente interessante. Se fai un PP di induttanze o CCS c'è ne vogliono 4. Per 5w su 4000 ohm (in SE), il driver dovrebbe gestire a bassa distorsione circa 150 Vrms: credo che siano troppi per le ECCxx. Parliamone.
Mauro



Originally posted by MBaudino - 09/06/2006 : 10:07:01
E' molto interessante l'argomento, e vale la pena parlarne. Ma magari fuori di qui, meglio.

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 09 giu 2006, 22:48
da Giaime
Credo di aver capito che Giaime si offre volontario, sempre se può sottrarre prezioso tempo alla sua

prioritaria e principale attività di studente, di analizzare e quadernizzare (scrivere) la determinazione di
ro_eq.

Originally posted by audiog - 09/06/2006 : 12:11:53
Volentieri carissimo, spero di potermi liberare entro l'inizio di luglio. In ogni caso con limitate possibilità vi continuerò a seguire, oggi tra una lezione e l'altra ho rifatto i calcoli per la determinazione dei vari guadagni ipotizzando le ECC83 in LTP all'ingresso, ho circa 12dB di controreazione con Zout = 2.3ohm, anche se come al solito non mi fido dei calcoli che faccio :)
Giusto per dire la mia, il valore di ro_differenziale di placca_equivalente deve essere compreso tra quello

massimo di uno stadio PP configurato a pentodo e quello minimo di uno stadio PP con lo stesso pentodo
connesso a triodo, minimo perchè nella connessione a triodo si applica una controreazione tensione serie,

riportando in griglia2 tutto il segnale presente sull'anodo. Ciò implica la diminuzione del guadagno e della
resitenza differenziale d'uscita, a parità di carico e punto di lavoro ovviamente. Nella UL invece riporto

in griglia2 un'aliquota minore del segnale prelevato sul carico anodico quindi la diminiuzione di Av e ro è

minore, il discorso è valido in linea di principio a meno delle semplificazioni concettuali. Non volendo

intraprendere la costruzione delle caratteristiche composite del tubo equivalente in PP a triodo e a pentodo,

si potrebbe trovare una via sufficientemente analitica per stimare dei valori, anche con una analisi

indiretta o inversa.

Originally posted by audiog - 09/06/2006 : 12:11:53
Ottimo, mi hai dato parecchio pane per i miei denti. Penso però che una attenta rilettura dei "sacri testi" ci possa portare la risposta...
A freddo credo che si dovrà affrontare il problema della variazione parametrica
delle caratteristiche fisiche dei due triodi, per motivi sia di produzione che di invecchiamento del

dispositivo, e il problema dello sbilanciamento delle sue uscite. Per non appesantire la trattazione vorrei

rimandare la descrizione del principio di funzionamento ad un rif. bibliografico (da trovare) non pesante.

Originally posted by audiog - 09/06/2006 : 12:11:53
A parer mio... qui si sta ingigantendo troppo il problema. Tu citi i problemi di un LTP vecchia maniera senza CCS, io ti rispondo con 2 cose:

1) l'LTP che ho previsto usa un CCS catodico, che aiuta a stabilizzare il punto operativo (in un certo qual modo introduce una controreazione a livello DC)
2) tutti i problemi che tu risolvi con il cathodyna, li vai a dare ad uno stadio precedente che necessariamente, essendo per PRINCIPIANTI l'amplificatore, non potrà essere un lineare quanto complicato totem pole, ma un banale stadio a catodo a massa. Certo, può venire bene, bello lineare: ma NON offendermi dicendo che ANCHE lui sarà esente da problemi come il cathodyna... ;)

Saluti termoionici
ImmagineImmagineImmagine

Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org