Mentre invito Dueffe a prendere in considerazione la domanda di Echo che mi sembra interessante. Vorrei che fossero dati almeno degli elementi che permettano un tentativo di applicazione del metodo scientifico.
Ciao,
Francesco
Originally posted by hobbit - 30/07/2009 : 10:46:10
Ciao Francesco.
Non è che io non lo voglia fare.
Capita praticamente sempre, che, fatto un discorso del genere, molti comincino a chiedere una immediata "applicazione pratica", per poi vedersi recapitare una risposta del tipo "non sono open source, mi spiace".
Questa risposta è una ulteriore "provocazione". e fa parte del "gioco" (se così vogliamo definirlo).
Puoi vederla, per esempio. come primo e semplice "test".
Io credo fermamente che le coscienze vadano "svegliate" prima di tutto.
Non ho mai trovato nessuno che mi abbia mai risposto (per esempio): "non mi pare che sia vero".
Se fossi veramente contro l'open source, non avrei mai iniziato questo discorso (o un qualsiasi altro discorso).
Non ti pare?
Se c'è un inizio di descrizione, beh...questa è la prova che quella frase potrebbe essere un "bluff".
Ma se nessuno si ferma a ragionare, ad assimilare, a controbattermi in questi termini, che ritengo "semplici", figuriamoci se possiamo andare avanti.
Tutto va fatto per gradi, ed il primo passo è lungi dall'essere stato compiuto.
Dire che il sistema è non invariante, potrebbe esser sufficiente, per coscienze che abbiano la volontà di iniziare a comprendere la portata di questa affermazione.
Mi spiego.
Potrei, come secondo passo, dire che non voglio aggiungere nulla di più, o che non sono capace di dir nulla di più (una delle due condizioni potrebbe esser anche vera, chissà...)
Se chi legge, però, ha compreso la portata della prima affermazione, ed ha capito che con le misure in ambiente non si va da nessuna parte, dovrebbe scientificamente iniziare un percorso personale, o almeno tentarlo, anzichè insistere nel chiedere "qualcosa in più", o tornare ad agire come prima, cioè tornare nell'errore.
Ci sono persone che han preso coscienza della non invarianza con l'articolo di Nuti, oppure con discorsi magari precedenti o successivi.
Qualcuno potrebbe aver preso coscienza della "cosa" anche da questa discussione (chissà...), ma questo poco conta.
L'importante è prenderne coscienza.
Chi, poi, ha agito in conseguenza, come ha fatto?
Metti che qualcuno abbia letto l'articolo di Nuti e capito la "portata" di certe affermazioni.
Sono abbastanza convinto che Nuti non abbia aggiunto granchè, sull'argomento, dopo il 1981.
Eppure non credo che all'epoca le persone si siano precipitare da lui a pretendere una "dritta" su cosa fare.
Non so se mi sono spiegato...
A parte questo, comunque, mi sembra che allo stato attuale, qui sul forum, vi sia la volontà di approfondire, sino a chiedere delle linee di azione (pratica?).
Calma e gesso.
Non credo che si sia compresa l'intera "portata" del discorso.
E senza basi si andrebbe a brancolare nel buio.
A metter in pratica dei dettami di cui non si è minimamente compreso il meccanismo.
io avrei intenzione di usare questo 3D per discuterne, per "sviscerare".
Come si comporta l'uomo?
Quali sono le componenti significative, in un discorso della prercezione?
Cosa posso intendere, per esempio, per "signifiacazione"?
Come percepisce, l'uomo, durante un concerto?
Cosa sono gli schemi, a struttura piramidale, che l'uomo sembra attivare?
Le misure discutono di frequenze, di distorsioni, di livelli...
Perchè trovo scritto (su una delle pagine presenti nel "mare magnum" della rete):
"
Tuttavia, il linguaggio comune spesso usa altri termini per definire le qualità di un suono. Questi termini, in genere, ed anche quando accidentalmente hanno lo stesso nome di una grandezza fisica (come intensità), non si riferiscono a caratteristiche oggettive del suono, ma a caratteristiche della percezione del fenomeno sonoro"
oppure:
"
Il momento percettivo introduce notevoli complicazioni per cui, ad esempio, l'altezza di un suono potrà, più o meno debolmente, dipendere anche dall'intensità del suono e viceversa, il timbro variare al variare della frequenza, dell'intensità e dalla modalità di eccitazione della sorgente vibrante da parte dello strumentista"
Possiamo, insomma, iniziare ad "assimilare" che una sensazione di aumento dell'intensità sonora possa derivare da una trama musicale bene precisa, anche essa fosse eseguita tutta allo stesso livello (uno strumento di misura non rileverebbe nessuna variazione, quando l'uomo potrebbe giurare di aver percepito un crescendo di intensità sonora)?
Possiamo, insomma, inziare a discutere del fatto che l'uomo può percepire un suono che secondo la fisica non esiste (terzo suono di tartiti, cercalo in rete).
Possiamo, insomma, iniziare a capire che la misura è addititiva, quando la percezione è selettiva (o sottrattiva, chiamala come meglio credi).
Mascheramento!
Vedi che ieri sono intervenuto molto tardi, sul forum.
Avevo cose ben più importanti da fare.
Poi, dopo cena, sono andato a far due passi, insieme alla mia famiglia ed ai miei amici (cosa anche questa più importante del forum, naturalmente).
C'era uno spettacolo, in piazza,
La musica era forte. Non riuscivo a parlare, ad intendermi.
Mascheramento?
Smetteva la musica, parlavo con tutti.
Ricominciava la musica, avevo difficoltà a comunicare.
Mascheramento?
Cosa ti dice uno strumento di misura, sul mascheramento?
Era uno spettacolo per bambini.
Un prestigiatore.
Quando arrivava il momento di chiamare qualche bambino a fare da "assistente", capitava che tutti volessero andare.
Direi naturale.
Servivano uno o due bambini, e quelli erano in trecento.
Sai come si regolava, il prestigiatore, per scegliere, senza far torto a nessuno?
Chiamava tutti i bambini al centro della piazza e faceva un gioco ad eliminazione.
I due che rimanevano erano gli "eletti".
Diceva il prestigiatore:
Ora, quando dirò "tutti su", dovrete mettervi seduti.
Quando dirò "tutti giù" dovrete scattare in piedi.
Nel giro di dieci minuti i "trecento" sono diventati due.
Un esempio banalissimo di vita reale.
"Cosa c'entra questo, col discorso?" mi chiedi...
Può darsi che non c'entri nulla.
Dimmelo tu...
Fabio.
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"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)