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Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 25 dic 2010, 23:05
da UnixMan
nullo ha scritto:Paolo

, sono senza parole...
nel senso che ho frainteso o perché non credi che sia così?
nullo ha scritto:Paolo, ma che stai dicendo? Al bottom avrei ridotto il tempo di riverbero per quei pochi rotoli in una stanza piuttosto grande?
forse non di molto, ma sicuramente si. Poi, a seconda di come li hai disposti, potresti aver eliminato/attenuato le riflessioni primarie, che sono le più dannose.
nullo ha scritto:Avrei coperto l'emissione? Ma hai visto come erano posti?
non ho seguito tutte le tue prove al Bottom, ma sia a casa tua che in almeno una delle prove cui ho assistito c'erano un paio di "rotoloni" posti tra i diffusori ed il punto di ascolto, in posizioni che così a occhio mi sono sembrate compatibili con quella funzione.
Una prova per verificare quella ipotesi la potresti fare abbastanza facilmente. Invia a ciascuno dei due canali un tono puro in gamma media, di pari ampiezza ma frequenza leggermente diversa (abbastanza diversa da essere facilmente distinguibile ma non troppo da rischiare effetti legati al non uniforme assorbimento delle diverse frequenze; assicurati inoltre di non usare frequenze troppo vicine a quella di cross-over dei diffusori!). Per fare le cose per bene a questo punto ci vorrebbe un sistema di misura con cui fare una FFT in tempo reale e guardare come cambiano i livelli relativi dei due toni spostando il microfono nell'intorno del punto di ascolto. Ma con un po' di fortuna dovresti essere in grado di farti una idea anche con una semplice valutazione a orecchio (sempre spostandoti leggermente intorno al punto di ascolto, girando la testa, ecc).
nullo ha scritto:Chiedi a Mau, che sosteneva che l'effetto più significativo lo si otteneva con un rotolo posto all'esterno delle casse ( Dx e SX),
questi, se erano disposti come nello schema che hai postato di seguito, direi che agiscono sulle riflessioni primarie. Dovrebbero avere un effetto più o meno analogo al più comune trattamento che prevede di porre dell'assorbente sulle pareti laterali in corrispondenza dei punti in cui tali riflessiono avvengono (all'incirca a metà strada tra il piano dei diffusori ed il punto di ascolto).
nullo ha scritto:Hai già detto, in precedenza che il trattamento sul CDP non serve,
per quanto riguarda il CDP, a dire il vero in altra sede ti avevo detto ben altra cosa. E cioè che se un sistema digitale funziona bene, certi interventi NON si devono sentire. Se si sentono vuol dire che c'è qualcosa che non funziona come dovrebbe (e quindi è piuttosto per risolvere quei problemi che si dovrebbe lavorare).
Se poi vogliamo ammettere che i microscopici effetti legati alle vibrazioni abbiano davvero una qualche conseguenza udibile (cosa che non posso escludere a priori, pur essendo piuttosto scettico) gli unici elementi che forse potrebbero beneficiare di una qualche cura "meccanica" sono quelli analogici, quindi tutto quanto riguarda i circuiti in uscita (dal DAC in poi e le relative alimentazioni) ed i circuiti di clock, oscillatori a quarzo in particolare (e relative alimentazioni).
Sul resto (non sui trattamenti acustici!) diciamo che ho più di qualche dubbio e perplessità, ma per il momento evitiamo di mettere troppa carne al fuoco.
UnixMan ha scritto:Diciamo anche a Paolo e Francesco che non tornino da me per provare come sorgente il PC perché non serve (tu sai già come andrà e perché) e siamo a posto.
vogliamo scommettere? Se arrivano e piazzano li un PC al volo, senza lavorare su tutto il sistema per riottimizzare il tutto e trovare un nuovo equilibrio, la prova sarà quasi certamente deludente su tutta la linea. Diciamo che sarei alquanto sorpreso se accadesse il contrario.

Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 25 dic 2010, 23:26
da UnixMan
nullo ha scritto:ecco un semplice schizzo con visione in pianta della situazione:
Diposizione rotoloni1.jpg
interessante. Ma è la situazione che hai a casa tua? in scala? A memoria mi pareva un po' diversa...
Cmq, assumendo che la situazione sia questa (e che il disegno sia approssimativamente in scala), direi che l'effetto principale è sul controllo delle riflessioni (soprattutto quelle primarie).
Curiosamente, a casa ho una situazione per certi versi in parte simile, avendo due grosse poltrone (imbottite e rivestite in tessuto, quindi molto assorbenti) poste proprio tra i (ed a ridosso dei) diffusori.

Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 26 dic 2010, 00:58
da nullo
UnixMan ha scritto:nullo ha scritto:Paolo

, sono senza parole...
nel senso che ho frainteso o perché non credi che sia così?
Hai ovviamente frainteso.
UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:Paolo, ma che stai dicendo? Al bottom avrei ridotto il tempo di riverbero per quei pochi rotoli in una stanza piuttosto grande?
forse non di molto, ma sicuramente si. Poi, a seconda di come li hai disposti, potresti aver eliminato/attenuato le riflessioni primarie, che sono le più dannose.
Si chiamano specchi e sono molto scivolosi, non vale la pena arrampicarcisi.
La testa a casa mia la puoi girare come la bimba dell'esorcista, non cambia nulla.
UnixMan ha scritto:
nullo ha scritto:Chiedi a Mau, che sosteneva che l'effetto più significativo lo si otteneva con un rotolo posto all'esterno delle casse ( Dx e SX),
questi, se erano disposti come nello schema che hai postato di seguito, direi che agiscono sulle riflessioni primarie. Dovrebbero avere un effetto più o meno analogo al più comune trattamento che prevede di porre dell'assorbente sulle pareti laterali in corrispondenza dei punti in cui tali riflessiono avvengono (all'incirca a metà strada tra il piano dei diffusori ed il punto di ascolto).
Non ricordi, questo è il punto, i rotoli si trovavano a fianco delle casse in maniera tale che non potevano lavorare nel modo a cui fai riferimento. Fai riferimento a qualcosa che hai in testa, perché normalmente è così che si fa, ci si appoggia alle proprie esperienze ( o letture), in questo caso, stai cercando inutilmente perché qualcosa di simile in testa non ce l'hai e non l'hai mai testato. Questo vale anche per i giudizi sulle presunte microscopiche influenze che riferisci ai trattamenti meccanici. Lo fai per via induttiva, e non è corretto.
Il suono non si comporta propriamente come esemplificato dalle frecce del disegno, è l'errore più naturale che viene di fare, l'avevo accennato prima quando ho parlato di uno schermo in schiuma di poliuretano e piombo. Il suono ammanta, aggira e permane... non si limita a passare in linea retta, per poi sparire.
Difficile visualizzare, però si possono fare paralleli, divertitevi ad immaginare cosa succede per suoni complessi e nello spazio:
http://www.youtube.com/watch?v=J_xd9hUZ2AY&NR=1
http://www.youtube.com/watch?v=leKDzn6R ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=Iv5vppgQ ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=O4p36GZ7 ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=tI6S5CS- ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=PCYv0_qP ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=_BbkDTrYVhM&NR=1
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 26 dic 2010, 23:50
da nullo
UnixMan ha scritto:nullo ha scritto:ecco un semplice schizzo con visione in pianta della situazione:
Diposizione rotoloni1.jpg
interessante. Ma è la situazione che hai a casa tua? in scala? A memoria mi pareva un po' diversa...
Paolo, la sistemazione è quella, non è riportata al cm. però.
Poiché ho sostituito i cavi dal cross-over agli ap, sono stato qualche tempo a fare attenti ascolti, ho anche avuto il tempo per ripetere alcuni test proprio per riproporti le impressioni senza il timore che il tempo passato mi induca in errore.
Con la situazione descritta sopra, schermo assorbente citato sopra di circa 30 x 30 cm.:
Schermo a partire dalle vicinanze dell'orecchio ad allontanarsi verso la cassa di pertinenza, lieve attenuazione del livello e delle note più acute, spostamento di pochi cm. della sorgente virtuale dalla parte opposta. Effetto blando. Ottengo lo stesso spostamento ponendo la mano ad aumentare la superficie del padiglione, ma senza attenuazione degli acuti.
Schermo davanti al naso, perpendicolare rispetto alla congiungente le orecchie, effetto nullo.
Chiusura totale di una delle due orecchie, suono ovattato in corrispondenza dell'orecchio tappato, ma
nessuno spostamento della sorgente corrispondente all'orecchio ( in questo caso ho usato anche un CD del Modern Jazz Quartet... solita vecchia registrazione con strumenti molto divisi fra L ed R)
Sembra apparentemente che in quelle condizioni ogni singolo orecchio riceva informazioni sufficienti ad individuare il posizionamento delle sorgenti virtuali, vedrò di approfondire.
Per i cavi occorrerà ancora tempo per capire meglio che è successo, comunque è una bella differenza rispetto a prima, la sezione è leggermente più alta, ma abbondantemente sotto il mmq. il suono è diverso, d'acchito bassi ed alti più contenuti, un curioso effetto sulle tracce mono. Prima una traccia mono conduceva ad un "alone sonoro" ( sorgente) di una certa dimensione ed ora è sensibilmente ridotto. Di quanto ridotti i bassi? In modo tale da far sparire quella ridondanza che era stata avvertita da più persone.
Quello che manca ora, era frutto di una aberrazione che si creava in precedenza o il problema si è creato ora col solido? L'intervento sui bassi, ricordo, era stato facilmente avvertito anche da Mau, con i suoi test sul solido
http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... &start=140
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 02 gen 2011, 00:31
da nullo
Sto cercando di documentarmi un po' sul cross-talk, una fissa che ho in testa al momento

Quanto mi piacerebbe che qualcuno dicesse la sua al riguardo, ma temo che aspetterò inutilmente come al solito.
Il cross talk è un problema o un'opportunità? Quali implicazioni porta con sé? Perché il giradischi analogico che ne soffre alquanto, sembra andare bene agli ascolti?
Tra le tante cose lette e trovate in rete, questo sito può offrire qualche spunto interessante nel considerare alcune problematiche:
http://www.stereotimes.com/ambiophonicsch3.shtml
Nel disegno un'idea di come il suono prodotto da ogni cassa, raggiunga entrambe le orecchie, qualsiasi trattamento alle pareti (o al limite con l'utilizzo delle colonne nello spazio compreso fra i due box e l'ascoltatore), non può risolvere la questione. Un pannello davanti al naso, sperimentato al Bottom, come anche da me, non ha comunque risolto il problema, il suono trova comunque la strada per arrivare, magari cambiando un poco le sue caratteristiche. Che dire del suono che arriva pure se ci tappiamo le orecchie?

Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 03 gen 2011, 00:46
da hobbit
In realtà il disegnetto secondo me trae in inganno. Quando in geometria euclidea devo dimostrare o comunque capire la veridicità di un assunto non disegno mai un triangolo equilatero, isoscele o rettangolo, ma sempre scaleno senza angoli particolari. Il disegno pone la fonte sonora al centro e tra le due situazioni rappresentate non noto molte differenze. Se la sorgente fosse posta non simmetricamente allora avrei varie differenze, nelle intensità, nelle fasi, etc.
Altra cosa che mi viene in mente è che già il cross-talk ci complica la comprensione e il sistema perde di semplicità il tutto diventa infernale nel caso di sorgente non puntiforme (almeno dal punto di vista dell'asse verticale). Intuitivamente mi viene da pensare che ragionare su una o più vie ma con cono molto stretto sia una necessità.
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 03 gen 2011, 01:39
da UnixMan
nullo ha scritto:Il cross talk è un problema o un'opportunità? Quali implicazioni porta con sé? Perché il giradischi analogico che ne soffre alquanto, sembra andare bene agli ascolti?
domanda interessante. A cui però non so' darti una risposta. Secondo il metodo ambiophonics, il cross-talk va eliminato completamente. Avendolo sperimentato con successo, posso testimoniare che se correttamente applicato quel metodo funziona decisamente bene, sia per quanto riguarda la ricostruzione scenica che per l'aumento della chiarezza e della "comprensibilità" del "messaggio" sonoro registrato (risoluzione, dettaglio, ecc).
Ma, nondimeno, sempre per esperienza diretta, soluzioni completamente diverse per non dire diametralmente opposte quali i diffusori omnidirezionali come ad es. le "periakusma" (che di certo non riducono il "cross-talk") si sono dimostrate estremamente efficaci nel restituire una scena acustica estremamente "realistica" e credibile con grande sensazione di naturalezza (e senza le scomode limitazioni tipiche del sistema ambiophonics).
Quindi i dubbi non solo restano... ma si moltiplicano.
Interessante anche l'ipotesi del cross-talk quale possibile spiegazione di alcune delle "qualità" attribuite ai sistemi analogici (vinile) rispetto ai sistemi digitali. La cosa si potrebbe indagare provando ad aggiungere artificialmente un cross-talk simile a quello introdotto da un sistema analogico in un sistema digitale. Con un sistema "liquido" si potrebbe fare comodamente lavorando interamente in software. L'unica difficoltà è reperire informazioni esaurienti e dettagliate sul cross-talk introdotto da un sistema "vinilico"

per poterlo "emulare" correttamente.
molto interessante. Devo trovare il tempo di leggermelo tutto con calma. Ad una prima rapida occhiata mi sembra che dica più o meno le stesse cose riportate anche nei vari "tutorial" del sito ufficiale di ambiophonics. Ma forse anche qualcosa in più. Tipo l'interessante aneddoto del test live-versus-recorded alla Carnegie Hall:
« The fact that such an illusion could be created with low-powered vacuum-tube amplifiers and excellent but still relatively primitive loudspeakers should have tipped us off to the fact that ambience is essentially everything, and equipment quality relatively insignificant where realism is concerned. »
http://www.stereotimes.com/ambiophonicsch7.shtml
(che mi fa ripensare all'esperienza nel teatro Pagani al Bottom 2008...).
nullo ha scritto:Un pannello davanti al naso, sperimentato al Bottom, come anche da me, non ha comunque risolto il problema,
ma avevate riposizionato adeguatamente le casse? con quel sistema devono essere messe strettissime (praticamente appiccicate alla barriera) a formare un angolo di appena 20 gradi rispetto all'ascoltatore. Altro possibile problema è la barriera, che deve fermare efficacemente tutte le frequenze. Cosa che come sai è tuttaltro che banale. Se vedi il thread relativo su diyaudio, quelli che hanno usato con successo quel sistema hanno utilizzato barriere piuttosto grandi e composte da un'anima centrale solida (pannello di legno o simili) abbondantemente rivestita da spessi strati di materiale assorbente. E quasi tutti usavano anche pesanti trattamenti su tutto il resto dell'ambiente per assorbire le riflessioni e ridurre drasticamente il tempo di riverberazione.
nullo ha scritto:Che dire del suono che arriva pure se ci tappiamo le orecchie?
quello direi che è un altro discorso...

Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 03 gen 2011, 09:02
da nullo
hobbit ha scritto:In realtà il disegnetto secondo me trae in inganno. Quando in geometria euclidea devo dimostrare o comunque capire la veridicità di un assunto non disegno mai un triangolo equilatero, isoscele o rettangolo, ma sempre scaleno senza angoli particolari. Il disegno pone la fonte sonora al centro e tra le due situazioni rappresentate non noto molte differenze. Se la sorgente fosse posta non simmetricamente allora avrei varie differenze, nelle intensità, nelle fasi, etc.
Altra cosa che mi viene in mente è che già il cross-talk ci complica la comprensione e il sistema perde di semplicità il tutto diventa infernale nel caso di sorgente non puntiforme (almeno dal punto di vista dell'asse verticale). Intuitivamente mi viene da pensare che ragionare su una o più vie ma con cono molto stretto sia una necessità.
Spesso, ultimamente, ho chiesto se fosse possibile o meno affermare che la "somma" tra i due canali potesse essere uguale ad una sorgente posta al centro, questo per semplicità.
La sola differenza fra gli angoli con cui viene proposto il messaggio, crea, tramite il diverso filtraggio proposto dalla testa ed il relativo aumento di ritardo, un bel problema a mio avviso.
Poi ci sono, ovviamente, tutte le altre variabili da gestire ...
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 04 gen 2011, 22:15
da plovati
4701951_Acoustic_imager.pdf
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 08 gen 2011, 16:56
da UnixMan
Robbe', non avevo avuto tempo di leggermi questo:
non ho mai visto una simile accozzaglia di cretinate pseudoscientifiche. Ma questa poi è grandiosa:
Pertanto in riferimento a tale struttura tradizionale dello spazio-tempo i fenomeni di sinestesia
(comunicazione immediata tra diverse aree del cervello) o peggio ancora di telepatia ( comunicazione
simultanea tra persone lontane tra loro) , per quanto possano essere evidenze note e sperimentabili
Non è che per caso era datato 1o aprile?
(mi ricorda il famoso articolo sulla "rete anticipatrice alla tiotimolina"... solo che quello era fatto molto meglio: se non si rifletteva sulle conseguenze di una rete anticipatrice e sulla sua impossibilità fisica, si rischiava di crederci... ed infatti all'epoca in molti ci sono caduti con tutte le scarpe!)

Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 08 gen 2011, 17:06
da passionflower
Paolo l'importante è crederci.
(Scrivo questo tenue pensiero nella speranza che non venga censurato al pari dei precedenti)
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 08 gen 2011, 18:11
da riccardo
Te lo lascio giusto per far vedere di che pasta sono fatti, questi tuoi "interventi".
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 09 gen 2011, 09:27
da nullo
UnixMan ha scritto:Robbe', non avevo avuto tempo di leggermi questo:
non ho mai visto una simile accozzaglia di cretinate pseudoscientifiche. Ma questa poi è grandiosa:
Pertanto in riferimento a tale struttura tradizionale dello spazio-tempo i fenomeni di sinestesia
(comunicazione immediata tra diverse aree del cervello) o peggio ancora di telepatia ( comunicazione
simultanea tra persone lontane tra loro) , per quanto possano essere evidenze note e sperimentabili
Non è che per caso era datato 1o aprile?
(mi ricorda il famoso articolo sulla "rete anticipatrice alla tiotimolina"... solo che quello era fatto molto meglio: se non si rifletteva sulle conseguenze di una rete anticipatrice e sulla sua impossibilità fisica, si rischiava di crederci... ed infatti all'epoca in molti ci sono caduti con tutte le scarpe!)

Oggi vedo di dare alcune risposte e di fare alcune domande in questa disgraziata discussione, vedrò di farlo separatamente, in modo da lasciare il rumore col rumore e qualche spunto a chi vorrà approfondire. Certo che se andiamo avanti così, la si può lasciar tranquillamente languire, come del resto avevo già pensato di fare...
Veniamo a Paolo Unix:
Paolo, ho postato velocemente alcune pagine in cui c'erano spunti adatti a proseguire la discussione, non erano le tavole della legge, pagine del vangelo o qualsiasi altra fonte che per qualcuno possa avere un valore assoluto.
Se le leggi con quell'intento, trovi diverse opportunità anche nella pagina che hai indicato col link, se vuoi fare rumore, sottolinei invece i riferimenti alla telepatia. Non starò ad indicarti cosa tenere e cosa scartare, perché sei in grado di farlo da solo, il problema sta invece nel cercare un senso al tuo intervento, sempre che tu non dica di nuovo che sei intervenuto per salvare le menti deboli, che avrebbero potuto essere tratte in inganno dalla parte del documento che tu hai ritenuto indispensabile sottolineare.
In questo caso di invito di nuovo ( è già successo poco tempo fa) a pensare più intelligenti di quel che pensi, i fruitori del forum.
Puoi ovviamente replicare a questa mia, spero, nel caso, tu lo faccia nel solco della discussione, ma servirebbe alla discussione stessa?
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 09 gen 2011, 09:52
da passionflower
Riccardo non faccia il bambino. Il mio era un commento più che lecito e tranquillo. Concordavo con Paolo e esprimevo un concetto plausibile: l'importante è crederci nelle cose.
Inutile fare i superiori solo perchè si è moderatori.
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 09 gen 2011, 10:01
da nullo
passionflower ha scritto:Paolo l'importante è crederci.
(Scrivo questo tenue pensiero nella speranza che non venga censurato al pari dei precedenti)
Caro high passion flower, mi scuserai se aggiungo high al tuo nick, ma leggendo i tuoi interventi sul forum, legati a specifici argomenti, la vis polemica, il lessico usato, abbiamo, nell'ambito staff, da tempo pensato che un nick più coerente dovesse contere tale aggettivo a te caro.
Ti è stato cancellato un (1) intervento, poi uno di replica che, per regolamento non DEVE essere postato. Sei stato in seguito contattato da vari moderatori e anche da me; io in particolare, ti ho ben specificato che per quanto mi riguarda, hai diritto di esprimere il tuo pensiero come e quando vuoi ( mi pare che tu faccia il contrario in ambiti da te controllati). I tuoi interventi sono stati salvati, come i messaggi privati, per quanto mi riguarda, possiamo postare anche quelli.
Per quanto riguarda il credere, dopo essere stato da me invitato ad un ascolto ( poiché sono sempre interessato a scambiare opinioni e ad imparare qualcosa da chiunque possa aiutarmi nel mio percorso... in fondo tu abiti ad un ora e mezza di macchina...), hai affermato in uno dei messaggi scambiati qualcosa come no grazie, sappiamo già come suonano certe cose e neppure ci interessa perché... mi chiedo perché partecipi alla discussione allora...
Io perché tu parli al plurale riferendoti a me, e perché rispondi al plurale, riferendoti a te (rif. al: ...già sappiamo...), non lo so, ma di certo, una affermazione come quella di prima, la dice lunga, su chi crede e chi invece si limita ad ascoltare, osservare ed a porsi delle domande a cui mi piacerebbe avere risposta.
Io posso dire senza tema di smentita, che tu non puoi assolutamente prevedere cosa ti possa aspettare a casa mia, tu invece
credi di saperlo. Ti invito di nuovo a venire, ascoltare, poi potrai con tutta tranquillità scrivere pagine e pagine su quella esperienza negativa...
Farlo in via preventiva mi pare azzardato anche per chi abbia una esperienza eccezionale come puoi avere senz'altro tu, basta infatti averne una piccola come la mia, per capire che gli elementi di carattere predittivo, sono troppo pochi per fare sentenze definitive.
Qui chiudo con l'inutile rumore e non ci saranno eventuali repliche da parte mia, se non dopo un ascolto diretto da parte tua.
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 09 gen 2011, 10:12
da hobbit
passionflower ha scritto:Riccardo non faccia il bambino. Il mio era un commento più che lecito e tranquillo. Concordavo con Paolo e esprimevo un concetto plausibile: l'importante è crederci nelle cose.
Inutile fare i superiori solo perchè si è moderatori.
Facciamo una cosa, sia lei che Paolo che è addirittura admin intervenite in-topic, grazie.
Comunque se la moderazione di questo forum non le sta simpatica, può risparmiar la sua e la nostra banda ed evitare di visitarci.
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 09 gen 2011, 10:37
da passionflower
O, non importa. Chiedo scusa a Francesco e agli altri e chiudo qui i miei interventi. Scriverò a Paolo in privato i miei eventuali apprezzamenti.
nA Roberto (nullo) ricordo che sta da tempo parlando di "rumore" senza averne cognizione di causa (forse conosce meglio quello del phon). Pazienza; importante per lui è che ci creda.
Con questo chiudo veramente. Dovessi io sprecare banda a favore della reale banda sprecata a discutere nel nulla per la millesima volta (e di questo Paolo s'è ne è reso conto già ad tempo).
Fate vobis. Bye!
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 09 gen 2011, 10:58
da nullo
Vediamo di tornare in tema con una domanda
Venerdì sera sono venute un paio di persone a casa, abbiamo condotto un lungo ascolto, solite condizioni, massimo silenzio, concentrazione ecc.
Ad un certo punto siamo passati da piccoli gruppi che si esprimevano in ambito jazz, ad una sostanziosa orchestra di stampo classico, nella fattispecie un disco che ha ascoltato anche uno dei nostri protagonisti, Paolo P., e che gli è piaciuto al punto di chiedermi lumi sulla edizione, immagino per comprarne una copia.
Anne-Sophie Mutter; Herbert Von Karajan: Berlin Philharmonic Orchestra
http://www.lastfm.it/music/Anne-Sophie% ... BOrchestra
Il violin concerto in re maggiore di Tchaikovsky, che ha apparentemente entusiasmato Poli ha invece per me un limite ( beh, forse più di uno.. ma ora interessa parlare di un particolare aspetto della performance)
Una delle due zucche mi dice che lì, ha notato un limite nella dinamica, quando l'orchestra si propone nel suo insieme con livelli sostenuti, senza che l'impianto manifestasse alcun problema di clipping.
Metto allora lo stesso brano eseguito da Oistrakh/ Ormandy
http://www.discogs.com/Tchaikovsky-Emil ... se/2225048
( che in questa versione non è invece piaciuta a Paolo)
Due click ed abbasso il livello di 6dB sul pre( il risultato non sarà necessariamente di quella entità, dato che non ho controllato i livelli di incisione), ed ascoltiamo a livello più basso.
Questa vola la stessa zucca ( Alberto) mi dice che ora tutto è a posto... che è successo gli chiedo?
Tentenna un attimo, allora gli faccio notare che nella ripresa precedente (ascoltata a volume più alto), il violino, in primo piano, ha un livello incoerente rispetto a quello del pieno orchestrale ( è decisamente troppo alto), mentre nel secondo il li vello è decisamente più coerente. Mi risponde semplicemente annuendo.
Partendo da questo "paciugoso" riassunto... ecco la domanda, cos'è la dinamica?
Cosa sono in realtà i volumi realistici, che tante volte troviamo citati nelle recensioni e nei riassunti delle esperienze?
La dinamica è un concetto assoluto o relativo? Per rappresentarla, a partire da un buon software, è necessario un alto volume o può bastare tanto silenzio?
Riporto a proposito della dinamica, una frase di Paolo P., postata all'inizio della discussione:
PPoli ha scritto:Ottima anche la dinamica (forse oggi ho capito esattamente cosa sia)
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 09 gen 2011, 12:39
da PPoli
Solo una osservazione sulle due versioni del concerto di Tchaikowsky, giusto per non darti un informazione sbagliata. A me della Mutter era piaciuta molto l'interpretazione. Tra l'altro mi sembra di ricordare che avevamo notato una certa anomalia sul violino.
Voglio però darti una chiave di lettura diversa. Non attinente a questa discussione ma che può essere utile in generale.
Prova ad invitare una volta a casa tua un musicista. Un violinista meglio, o comunque di uno strumento che lascia ampia libertà nelle sfumature delle note (il piano suona quelle, non puoi salire o scendere di una frazione di tono). Ti accorgerai che non ascolta la bontà dell'impianto, il dettaglio degli strumenti, l'ampiezza della scena..... ascolta le note e la capacità di chi le esegue di allungarle, stirarle, raggrupparle, interpretarle, arrivare al limite della rottura senza superarla.....
Da quando ho una figlia che suona il violino ci faccio più caso anche io.
Per la dinamica direi che nel tuo impianto mi ha impressionato la profondità dei vuoti/silenzi più che la velocità nell'esplosione dei forti. E soprattutto la possibilità di distingure differenti livelli, strumenti e pian sonori anche a volumi relativamente bassi. Forse il termine più coretto sarebbe "profondità dinamica" o "risoluzione dinamica".
Ma io non faccio testo. sono abituato ad ascoltare musica con molta gente che parla, grida, salta. Raramente riesco a fare ascolti concentrati come a casa tua.
Re: Paolo e Francesco a casa mia
Inviato: 09 gen 2011, 13:42
da nullo
PPoli ha scritto:Solo una osservazione sulle due versioni del concerto di Tchaikowsky, giusto per non darti un informazione sbagliata. A me della Mutter era piaciuta molto l'interpretazione. Tra l'altro mi sembra di ricordare che avevamo notato una certa anomalia sul violino.
Sì, certo... inoltre ricordi perfettamente.
PPoli ha scritto:
Voglio però darti una chiave di lettura diversa. Non attinente a questa discussione ma che può essere utile in generale.
Prova ad invitare una volta a casa tua un musicista. Un violinista meglio, o comunque di uno strumento che lascia ampia libertà nelle sfumature delle note (il piano suona quelle, non puoi salire o scendere di una frazione di tono). Ti accorgerai che non ascolta la bontà dell'impianto, il dettaglio degli strumenti, l'ampiezza della scena..... ascolta le note e la capacità di chi le esegue di allungarle, stirarle, raggrupparle, interpretarle, arrivare al limite della rottura senza superarla.....
Da quando ho una figlia che suona il violino ci faccio più caso anche io.
Naturalmente, è altra cosa ed è comunque uno dei tanti parametro relativi a dove si direziona l'attenzione. Ci si può anche divertire a condizionare le persone se è per quello
PPoli ha scritto:
Per la dinamica direi che nel tuo impianto mi ha impressionato la profondità dei vuoti/silenzi più che la velocità nell'esplosione dei forti. E soprattutto la possibilità di distingure differenti livelli, strumenti e pian sonori anche a volumi relativamente bassi. Forse il termine più coretto sarebbe "profondità dinamica" o "risoluzione dinamica".
Mi compiaccio di questa sottolineatura, era uno degli obiettivi.
Se ci pensi, è legato molto strettamente a quando detto sopra. In fondo, tanto più rendi il decadimento opportuno, tanto meno la microfonocità e altre problematiche infieriscono sul suono, tanto più ottieni quell'effetto.
Ricordo che non ho affatto usato altoparlanti particolarmente prestazionali da quel punto di vista e sicuramente in un contesto non certo ottimizzato, sono solo tentativi di valutare alcune incidenze fatti da un inesperto... eppure il tutto è sicuramente interessante e di grande impatto sul suono. Una prossima volta, se tornerai, ci si potrà divertire a fare un downgrade... potrai sentire quali drammi si paleseranno.