Inviato: 19 ago 2009, 05:26
Finalmente si può dibattere con calma (al prossimo post la spiegazione dell'esperimento psicologico...) !!!...Ti ho scritto in tutte le lingue possibili che le curve "Fletcher-Munson" sono state riconosciute come contenenti grossolani errori.
(e continui a citarle come esempio e ad assimilarle alle nuove evoluzioni/revisioni, quando invece sono molto diverse). (Al Capone)
Proviamo a spiegare a tutti come stanno veramente le cose...
Quando leggiamo sulle riviste di 20 Hz, o 1 KHz, o 15 KHz, alla mente viene un segnale puro, sinusoidale, che in natura non esiste...
Ed infatti l'udito umano non è fatto per nulla per apprezzare questo tipo di segnali, che sono sistematicamente fastidiosi, a dir poco.
L'udito umano opera un'analisi spettrale "fisica", cioè basata sulla differente collocazione delle cellule ciliate lungo una membrana che vibra ben diversamente, sezione per sezione, al variare della frequenza. Questa analisi spettrale è dunque un meccanismo imprescindibile, non soggetto, in prima analisi, al controllo dei centri superiori.
Dunque la "sensazione di livello sonoro" percepita è semplicemente la "somma" delle sensazioni percepite per ogni banda critica... come sanno benissimo tutti i cultori della materia. Che il mascheramento intervenga può essere un'argomentazione discutibile nel caso dell'ascolto dal vivo, ma se si riascolta materiale registrato apparee ovvio che si debba perseguire un identico livello di mascheramento, se si vuol perseguire una corretta sensazione di equilibrio timbrico...
E' dunque assolutamente ovvio che, traslando verso il basso il livello d'ascolto, si rischia da una parte di veder scomparire le bande più basse al di sotto della soglia di percezione (o del rumore di fondo ambientale...), dall'altra parte si incorre nel normale e conosciutissimo meccanismo di attenuazione delle basse frequenze ai bassi volumi, che ne altera enormemente la percezione, a parità di livello relativo rispetto alle altre frequenze, medie ed alte.
Basta chiederlo ad un ragazzino che va in discoteca: risponderà senz'altro che al di sotto di un certo livello d'ascolto "i bassi spariscono...".
Dunque, chi teorizza l'invarianza della percezione in funzione del livello d'ascolto, dice una strepitosa fesseria, oppure è un bravo ipnotizzatore dei suoi adepti...
Detta semplicemente e senza polemica !
Cordiali Saluti
Fabrizio Calabrese