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Inviato: 17 mar 2007, 00:15
da marziom
Ti sto preparando le curve da importare, spero di farcela entro stasera ma non ti prometto niente
fai con comodo
1)allineamento molto simile all'SC4, 20 litri netti, fb 35hz, f3 53hz. Allineamento "medio" come estensione e smorzamento. Verrebbe una mezza torre o una torre volendo tenere stretto il baffle.

3)allineamento SBB4, 15 litri netti, fb 30hz (o qualcosa in più), f3 65Hz. Allineamento molto smorzato, meno esteso. Vedo problematico il condotto e al contempo è controproducente farlo di area piccola (riducendo il Q del condotto smorzi ancora di più la risposta perdendo estensione). Possibile bookshelf, sicuramente col condotto a clessidra, verticale posto sul retro.

Ho scartato gli allineamenti più estesi e meno smorzati che puoi ottenere aumentando il volume oltre i 20 litri e abbassando gradatamente la fb da 45hz per togliere il ripple. Si puiò arrivare fino a 45Hz o poco meno e non oltre la trentina di litri :o.
direi la prima, ci sono meno problemi per il tubo di accordo e mi permette di sperimentare anche volumi più grandi e vedere come va (cioè voglio dire il box di prova posso farlo anche sui 25litri e poi magari accorciarlo a 20, sempre solo per provare... )

marzio

Inviato: 17 mar 2007, 19:36
da rusval
Ciao Marzio!
Ti allego le curve direttamente importabili in AFW. Sono state prese dal datasheet col Digitizer, ripassate in Excel, eseguito il resample con programmino interno, estratta la fase minima con FRCombiner, importate in AFW. Quelle del woofer sono giuntate aalla risposta in aria libera: non ho perso tempo ad aggiustare fase e livello, per cui ci sarà un gradino, non importa, siamo fuori dalla zona di crossover. Anche l'impedenza del woofer è stata guntata a quella simulata in base ai parametri.
Hai sia le risposte in asse che quelle a 30 gradi.
Ora l'unico punto interrogativo del progetto sarà l'offset fra i due driver e dovremo accettare un errore.

Visiona le curve, sia in asse che fuori asse e iniziamo a fare le nostre considerazioni sul cross.

Per Filippo:
Sì, consegnasti a me il progetto delle Vifamore: il carico però l'ho fatto diverso (sempre reflex), quindi non so dire nulla della gamma bassa. Il tweeter andava un altro pò attenuato per bilanciarsi col woofer. La scena era buona, in assoluto un pò costretta sia in larghezza che in profondità (prendevano lieve paga dalle Munis come dimensioni, ma come timbrica, dettaglio e focalizzazione le Vifamore erano di un altro pianeta, molto più raffinate! Però la dinamica in gamma bassa era dinuovo a favore delle Munis e sappiamo il perché). Comunque a quanto ho capito era un progetto solo abbozzato, infatti non l'ho mai più visto pubblicato sul tuo sito. Peccato! Mi sarebbe piaciuto sapere come l'avresti migliorato. E' stata un'ottima base di partenza e una molto gradita palestra, soprattutto per imparare a fare misure. Aggiungo che partendo da zero ho dovuto faticare non poco per arrivare a risultati simili con gli stessi altoparlanti ed un DCAAV che mai ha fatto andare daccordo misure e simulazioni (il reflex era invece molto più attendibile). Sicuramente mea culpa, ero all'inizio con Speaker Workshop ed il Vifa non è esattamente un campione di costanza dei parametri: l'ho capito solo dopo, quando ormai ero passato al reflex, ed era più facile capire cosa non andasse (il DCAAV ha due variabili in più per infinito alla 4 combinazioni come si dice in algebra lineare): abbandonai il progetto del DCAAV per godermi il sano reflex e sviluppare SJIG. I Vifa li ho poi venduti a Marzio, ahimé, per recuperare dindini destinati ad altro. Ed eccoci qua!

Ciao!
Valerio

Inviato: 17 mar 2007, 19:38
da rusval
Mamma che cranio bacato (sarà la primavera?)
Marzio, ecco le curve:




Immagine Allegato: Marzio_2.zip ( 9499bytes )

Ciao!
Valerio

Inviato: 17 mar 2007, 21:34
da rusval
Ciao Marzio!
Ora che hai le curve, importiamole correttamente ed impostiamo il sistema.
Intanto un piccolo preambolo sulle curve di risposta: sul tweeter non è stata fatta la tail correction per il roll on sotto i 200Hz, per cui la curva del tweeter sotto i 200Hz è cannata. Spiegazione: il datasheet riporta la curva solo sopra i 200Hz, per cui nella curva di AFW quello che c'è sotto i 200Hz non è valido. Per ovviare a questo in genere si giunta la risposta misurata (presa dal datasheet nel nostro caso) con la risposta di un filtro passa alto del 2 ordine per completare ("tail correction") verso il basso ("roll on") la risposta. Nel nostro caso non l'ho fatto :D

Altra cosa da tenere bene a mente: in tutte le curve la fase è quella minima, equivalente a quella misurata se per assurdo la capsula del mic fosse posta esattamente nel centro acustico dell'altoparlante. Che significa questo? Significa che dovremo impostare un offset di profondità corretto per i due altoparlanti. Ora se con una riga misuri la distanza fra attaccatura del centratore (che nel Vifa corrisponde all'attaccatura cono alla bobina) e piano di appoggio del woofer (piano di montaggio, cioè parte inferiore della flangia) e toglie diciamo 5mm (offset tweeter rispetto al piano di montaggio) otteniamo l'offset di profondità molto approssimativo (questa non è una spiegazione scientifica però!!!!!).

Creiamo due sistemi, uno lo chiamiamo "marzio_on axis" e vi carichiamo le curve appunto "onaxis" dei due altoparlanti. Un altro sistema lo chiamiamo "marzio_30deg" e vi carichiamo le curve fuori asse. In ognuno dei due sistemi il tweeter andrà su un pannello diverso da quello del woofer e lo avanzeremo di una distanza pari all'offset.
Carichiamo il woofer con 22litri virtuali, vale a dire i preventivati 20 litri netti, e poniamo la Fb a 35Hz in antrambi i files (puoi aprire due istanze di AFW!!) Lasciamo un attimo a casaccio le posizioni degli altoparlanti.

Domanda a cui rispondo io: perché ti ho fatto creare due files, uno con le risp in asse e l'altro fuori? risp: ma per scegliere la freq di crossover!
Domanda 1bis: puoi scegliere la freq e l'ordine di taglio solo dalla risposta in asse?
Domanda 2: non abbiamo sistemato gli altoparlanti sui pannelli nè tenuto conto delle diffrazioni. E' lecito scegliere l'ordine del taglio del tweeter e lo smorzamento del cross del woofer in queste condizioni?

Ti lascio agli interrogativi retorici :)
Riprendiamo il discorso più tardi con qualche figura esplicativa.

Ciao!
Valerio

Inviato: 18 mar 2007, 17:21
da marziom
La cosa comincia a farsi interessante....
ci ho messo tempo a rispondervi perche ho letto e riletto + volte i messaggi cercando di capire ogni singolo passo....infatti:
...estratta la fase minima con FRCombiner...
Scusa Valerio, mi spieghi a cosa serve questo passaggio? ho scaricato digitzer e ho capito come funziona (pensa che io l'avevo fatto a mano.... :evil: ) non ho capito a cosa servono i passaggi successivi...
Intanto un piccolo preambolo sulle curve di risposta: sul tweeter non è stata fatta la tail correction per il roll on sotto i 200Hz, per cui la curva del tweeter sotto i 200Hz è cannata. Spiegazione: il datasheet riporta la curva solo sopra i 200Hz, per cui nella curva di AFW quello che c'è sotto i 200Hz non è valido. Per ovviare a questo in genere si giunta la risposta misurata (presa dal datasheet nel nostro caso) con la risposta di un filtro passa alto del 2 ordine per completare ("tail correction") verso il basso ("roll on") la risposta. Nel nostro caso non l'ho fatto :D
si può fare da AFW? potrei farlo io se mi dite come...
Altra cosa da tenere bene a mente: in tutte le curve la fase è quella minima, equivalente a quella misurata se per assurdo la capsula del mic fosse posta esattamente nel centro acustico dell'altoparlante. Che significa questo? Significa che dovremo impostare un offset di profondità corretto per i due altoparlanti. Ora se con una riga misuri la distanza fra attaccatura del centratore (che nel Vifa corrisponde all'attaccatura cono alla bobina) e piano di appoggio del woofer (piano di montaggio, cioè parte inferiore della flangia) e toglie diciamo 5mm (offset tweeter rispetto al piano di montaggio) otteniamo l'offset di profondità molto approssimativo (questa non è una spiegazione scientifica però!!!!!).
ho trovato questo in rete, è proprio del P17:
Immagine
Creiamo due sistemi, uno lo chiamiamo "marzio_on axis" e vi carichiamo le curve appunto "onaxis" dei due altoparlanti. Un altro sistema lo chiamiamo "marzio_30deg" e vi carichiamo le curve fuori asse. In ognuno dei due sistemi il tweeter andrà su un pannello diverso da quello del woofer e lo avanzeremo di una distanza pari all'offset.
Carichiamo il woofer con 22litri virtuali, vale a dire i preventivati 20 litri netti, e poniamo la Fb a 35Hz in antrambi i files (puoi aprire due istanze di AFW!!) Lasciamo un attimo a casaccio le posizioni degli altoparlanti.
fatto!
AP in aria libera, no xover, solo risposta delle curve:
in asse:

Immagine

30 gradi:
Immagine

dopo ho caricato il woofer, spostato indietro il tweeter messe 4 misure sui pannelli, ancora no xover:
in asse:
Immagine

30 gradi:
Immagine


questi i file di AFW:

Immagine Attachment: bozza3.zip ( 11075bytes )
Domanda a cui rispondo io: perché ti ho fatto creare due files, uno con le risp in asse e l'altro fuori? risp: ma per scegliere la freq di crossover!
Domanda 1bis: puoi scegliere la freq e l'ordine di taglio solo dalla risposta in asse?
Domanda 2: non abbiamo sistemato gli altoparlanti sui pannelli nè tenuto conto delle diffrazioni. E' lecito scegliere l'ordine del taglio del tweeter e lo smorzamento del cross del woofer in queste condizioni?
vuoi le risposte da me....??? :)
devo ancora studiare.....io la frequenza di xover l'avrei scelta dai grafici publicati....
la frequenza di xover è influenzata da questi parametri? come?

ci sto prendendo gusto sempre di più...

marzio

Inviato: 18 mar 2007, 23:59
da rusval
Ciao Marzio!

Dunque... ti spiegherò innanzitutto molto blandamente cos'è la fase minima.

La prima cosa che devi visualizzare è questa: l'altoparlante montato su un pannello infinito è DA SOLO un filtro passabanda con un roll on del secondo ordine (il cui polo e Q sono proprio fs e qts) ed un roll off che può andare dal secondo al quarto ordine, andamento dettato dalle leggi meccaniche, difficilmente prevedibili e simulabili, cui è sottoposto il cono in regione di breakup.
Come ben sai i filtri elettrici , così come è visualizzabile l'altoparlante stesso, sono caratterizzati da una funzione di trasferimento in modulo e fase, ma le due non sono scorrelate, bensì dipendenti: la fase è legata al modulo da una relazione che chiamasi trasformata di Hilbert, un'operazione matematica di cui ci interessa poco purché sia implementata nei nostri software. Saprai già che un filtro del primo ordine sfasa di 90°, uno del secondo, etc etc, variando il Q la fase ruota più dolcemente o meno... Ecco, nei filtri RLC (e come ben sai un altoparlante è simulabile come una rete RLC tutto sommato abbastanza semplice, sempre se SPICE ci aiuta) la fase varia perché varia il modulo!
Per dimensionare il crossover non puoi prescindere dal considerare la fase: esempio banale, se i due altoparlanti ad una certa frequenza emettono la stessa pressione ma sono in antipolarità (180° di sfasamento l'uno ri spetto all'altro, o- con terminologia più corretta - con fase RELATIVA di 180°), avrai un bel bu***** all'incrocio.

Dunque, se metti il microfono esattamente dove si origina il suono (qui potremmo aprire una parentei lunga fino a dopodomani, ma resta il fatto che in un qualche punto dell'altoparlante il suono ha origine) andrai a misurare la stessa fase che otterresti simulando l'altoparlante come rete RLC, fase che chiamiamo MINIMA. Sapendo che sei bravissimo autocostruttore di elettroniche ho cercato di prendere la cosa dal lato delle reti RLC, ma sono possibili altre spiegazioni...

Quando misuri un altoparlante invece lo fai alla canonica distanza di un metro oppure meno. Il suono viaggia a 344m\s circa e dunque ogni frequenza partendo dall'altoparlante arriverà al microfono ritardata di 1metro / 344 = 0,00291s=2,91ms (millisecondi), quello che in gergo dicesi TEMPO DI VOLO. Ora: ritardare 100Hz di 2,91ms significa sfasarli di TOT (non ricordo la formuletta ma è semplice). Ritardare invece i 10KHz di 2,91ms significa far ruotare la fase diverse volte! Questo perché il periodo dei 10khz è molto corto rispetto a quello dei 100Hz: in sostanza stiamo dicendo che misurando ad un acerta distanza dall'altoparlante introdurrai uno sfasamento non uguale per tutte le frequenze, ma che varia linearmente da un minimo per le frequenze più basse ad un massimo per quelle più alte. La fase che misuri ad 1 metro (o a 50cm o a 10metri) si dice MISURATA.

Cosa ha di brutto la fase misurata? Che è illeggibile! Perché balza da -180 a +180 gradi moltissime volte da 20hz a 20khz. E allora che si fa? Il software di simulazione è capace di sottrarre il tempo il volo in modo da farti vedere non più la fase misurata ma quella minima. Ovvero ad ogni frequenza toglie il tempo di volo e dunque sottrae una fase detta IN ECCESSO per darti la misura come se i suoni invece di metterci 2,91ms ad arrivare al mic ci avessero messo 0,000000ms ad arrivare al mic.

Spero sia chiaro... 8)

Nel nostro caso, in cui misure non ne facciamo (Per ora!!!!!), prendiamo la risposta misurata sui datasheet. Domanda numero uno: che risposta vuole AFW? Quella misurata su un angolo solido di 2pi str, ovvero su baffle infinito, due diciture in tecnichese che volgiono dire: abbiamo messo un altoparlante dentro una parete altissima e larghissima e lo abbiamo misurato. Siccome noi abbiamo c***, Vifa e Scanspeak hanno misurato i nostri altoparlanti proprio in questo modo (altri misurano su un pannello di determinate dimensioni e dunque si devono fare altre considerazioni su cui sorvoliamo per ora...)
Allora si aprono due strade: siccome AFW è una bomba ti permette di simulare le risposte degli altoparlanti, ovvero di ricostruirle a mano immettendo roll on, roll off e risonanze ed infine un numeretto molto simpatico che è l'offset acustico dell'altoparlante rispetto alla flangia. In base ai dai su roll on, roll off e risonanze AFW ti fa vedere la risposta; in base al modulo e all'offset ascutico si ricava la fase perché dentro di esso è implementata la trasformata di Hilbert a cui poi è stato aggiunto un ritardo dovuto all'offset di profondità del centro acustico.
Dunque la risposta che ottieni ha un modulo che è tanto più vicino a quello del datasheet quanto più sei stato bravo a plasmarla. La fase simulata non è quella minima perché hai messo un offset acustico! la fase sarà relativa proprio alla flangia dell'altoparlante, ovvero al pannello di montaggio, un riferimento certo e sicuro!

Ri petendo il ragionamento per il tweeter otterrai una risposta in cui la fase è ancora riferita al pannello di montaggio, quindi direttamente confrontabile con quella del woofer. Dopodiché parti a cannone a smanettare col tuo bel cross.

Nel nostro caso (es: tweeter) invece ho provveduto a digitizerizzare :D la rispopsta del tweeter dal catalogo. A cui manca la fase! E come si ricava la fase? Mbeh, possiamo ricavare la fase minima con la trasformata di Hilbert! E dove la trovo? Ma in Frequency Response Combiner, il foglio excel meno capibile di questo mondo ma che mi ha tolto "e paccheri d'a faccia" almeno fin quando non sono usciti altri software di misura rispetto ad SW.

Ed eccoci qui, con un modulo quanto più aderente possibile al datasheet e con la fase minima calcolata. A questo punto importiamo in AFW!

A cosa dobbiamo stare attenti? Nel caso precedente (simulazione della risposta) noi ottenevamo una fase sia per il woofer che per il tweeter la quale era riferita in ENTRAMBI i casi al pannello (e duqneu non più minima).
Nel nostro caso (fase minima) invece dobbiamo ancora impostare un offset per il woofer e per il tweeter, ovvero un offset relativo woofer - tweeter.
Dal disegno che mi hai mandato (ma che c*** che hai!!!) l'offset risulta 41mm - lo spessore della flangia, 4,8mm e dunque 36,2mm. Ebbene... non ritengo veritiero questo dato, e mi spiego. Nella letteratura tecnica (un pò vecchiotta) si dice che il centro acustico dell'altoparlante si trova sulla prima spira della bobina. Risultati sperimentali mi hanno fatto sempre trovare un offset minore (chiedilo a Claudio Negro quando preparava gli articoli sulle misure con SW per CHF...gli offset venivano sempre ridotti di qualche millimetro). Fabrizio Montanucci su AR ce ne dà una spiegazione molto bella: l'insieme bobina- supporto è praticamente rigido e dunque possiamo considerare come centro acustico l'attaccatura della bobina al cono che, nel P17 corrisponde più o meno a dove è incollato il centratore, forse poco più sotto.
Allora, sono 36,2mm + 4mm di xmax (la sporgenza della bobina dala prima piastra polare) - 11,9 (la distanza centratore piastra polare)= 28mm circa.

Per il tweeter dobbiamo inventarci un dato. Nel Ciare HT264 possiamo praticamente dire zero mm rispetto alla flangia inferiore (la bobina inizia circa 2mm più sotto). Diciamo 2mm, anche per lo Scan, ma stiamo inventando!!!!!!

Allora l'offset relativo wf-tw sarà 28-2=26mm. Di 26mm allora dovremo AVANZARE (non arretrare!!!!!!!!!) il pannello di montaggio del tweeter in AFW per tenere conto dell'offset fra gli altoparlanti.

Guardiamo le risposte in asse, senza diffrazioni: il woofer è piatto fino a 4khz, dopodiché scende dolce per poi precipitare dopo gli 8Khz con oltre 24dbxoct. Domanda: se filtro con un primo ordine vero, ad esempio con un filtro attivo o digitale a 8khz secondo te la pendenza del woofer filtrato dopo gli 8Khz quanto sarà? 6db x ottava? E che fa invece di essere filtrato guadagna pressione? La risposta è...24+6 = 30dBxoct!

Tieni sempre a mente questo: gli altoparlanti già da soli sono filtri, filtrandoli non farai altro che...filtrarli di più di quanto non lo siano già!
Possiamo concludere che: filtrando il woofer a 8khz anche con semplice primo ordine vero otteniamo 30dbxoct. Filtrandolo a 4khz sempre con un primo ordine vero otteniamo all'incirca un secondo ordine fino a 8khz e poi 30dB xoct sopra gli 8khz. Filtrandolo a 2Khz otterremo un primo ordine fino a 4khz e un 5 ordine dopo gli 8khz. Capita l'antifona?

Faccio pausa...

Ciao!
Valerio

Inviato: 19 mar 2007, 01:51
da rusval
Secondo round.

Ricorda questa definizione: filtro acustico= filtro elettrico + altoparlante. Per quanto già detto: ordine acustico > ordine elettrico, sempre!

Guardando le curve in asse, tiriamo le somme. Gli altoparlanti hanno una regione di overlap (sovrapposizione) che può andare da 1 a 4Khz. logico scegliere la frequenza di crossover qui in mezzo. Mettiamo i paletti. Se tagliamo a 1Khz (!?!?!) per il woofer abbiamo tutte le varietà possibili: il primo ordine acustico viene mantenuto fino a 8khz. Fattibili allora tutti gli ordini acustici dal secondo in su! Passiamo al tweeter. Sotto 1Khz scende già di 12Dbxoct (secondo ordine). Non possibile il primo ordine a questa frequenza.

Parziale sintesi:

Woofer: tutti i filtri acustici possibili a 1Khz; dal quinto ordine in su (sesto, settimo, etc) a 8khz, dal quarto ordine in su a 4khz, dal secondo in su a 2Khz e così via.
Tweeter: dal secondo ordine in su a 1Khz e così via a salire con la frequenza.

Di cosa non abbiamo tenuto conto? Di 3 cose: distorsione del tweeter, breakup del woofer, dispersione orizzontale degli altoparlanti.

Brevemente: il tweeter è come un woofer, se si muove troppo distorce. In secondo luogo non è fatto per tenere tantissima potenza elettrica (e più giù lo tagliamo, più si riscalderà a parità di SPL). Bene, non abbiamo la THD del tweeter, il blasone ci dice che è coriaceo e il buon senso ci dice di non osare sotto i 2Khz e di usare un secondo ordine elettrico.

Il woofer è in polipropilene, un materiale morbido (e per questo non possiamo attenderci il dettaglio spinto tipico di altri materiali) e smorzato (suono pulito, decadimento non velocissimo, sottoprodotto della morbidezza, ma neanche con una regione critica, vedi ad es. woofer in alluminio, a certe frequenze sono come dei gong): complice anche la Le non ridottissima come vediamo dalla misura in asse non c'è alcun piccone, solo una graduale e blanda risalita verso le medie, ed addirittura una discesa dolce in gamma medioalta: una pacchia da filtrare. Ricorda: il woofer è una cella RLC, se la sua risposta ha un picco ... sta risuonando! E come sai una cella che risuona è una cella che ci mette del tempo a zittirsi (costante di tempo, etc etc etc). Beh, qui ci sarebbe altro da dire e da scovare con una waterfall. Non possiamo misurare e quindi soprassediamo.

Sintesi 2:

woofer come sopra (se il wf fosse stato di alluminio, kevlar, etc avremmo dovuto aggiungere una cella a smorzare il breakup) ma il filtro a 1khz non è possibile perché il tweeter non è un midrange :p
tweeter da 2khz in su con 2 ordine elettrico almeno (quindi dal quarto ordine acustico in su)


E veniamo all'ultima e non ultima questione: la dispersione orizzontale.

Metti che scegliamo un filtro nei campi di esistenza che abbiamo dato. Ci danniamo per avere una curva di risposta dritta come le righe che usano alla Kef. Ascoltiamo e... ma la media è leggerina, come mai? Mettiamo di misurare la risposta in ambiente con rumore rosa e trovi un bel buco non profondo ma largo in gamma media. Beh, due sono le cose che concorrono a questa sensazione: dispersione orizzontale e verticale. Mentre l'ultima è figlia del crossover oltre che della naturale disperisone degli altoparlanti, per la prima il crossover non può fare altro che ridurla, sempre e comunque. Domanda: se il crossover attenua di 13dB a 2500Hz, lo fa solo per la risposta in asse o anche per quella fuori asse?

Allora, volendo un andamento prevedibile in ambiente, la risposta degli ap filtrati deve essere il più simile possibile sia in asse che fuori asse. Ci sono anche altre ragioni, affatto esoteriche ma che non mi sogno di spiegare (il "vero perché" non ce l'ho manco io, o meglio, c'ho una parvenza di perché, lunga e tortuosa da spiegare). Come si fa ad avere una risposta che fuori asse è simile a quella in asse? Beh, ma tagliando non entro i limiti della risposta in asse...ma entro quelli della risposta fuori asse!!!!!
Domanda: quand'è che gli ap diventano direttivi? Risposta: verso l'estremo alto della loro banda. E dunque, la questione dispersione orizzontale non tocca il tweeter ( a parte trombe, guide d'onda...) ma solo il woofer!

Guardiamo le curve fuori asse: Beh, ma al di sopra di 2,5khz il woofer scende da solo di 12dB x ottava!!!! Upperlamiseria, ma allora col cavolo che posso filtrare a 4khz! e notare che la risposta fuori asse che abbiamo noi è a 30gradi, in genere si usano i 45 gradi come riferimento fuori asse (non me la sono sentita di fare l'average fra 30 e 60 gradi, entrambe disponibili sul datasheet... anche perché sarebbe una media, non la realtà!). Ovviamente a 45gradi la situazione sarà lievemente peggiore che a 30gradi.
Aggiorniamo la sintesi:

woofer: dal secondo ordine in su a 2,5khz
tweeter: dal quarto ordine in su a 2khz

Ultimo ragionamento: ma dire per il woofer che taglio col secondo ordine a 2,5khz significa dire: taglio la risposta in asse ma ... non taglio quella fuori asse perché è GIA' del secondo ordine! e allora? O tagli più basso, ma non puoi sotto i 2khz (tweeter), oppure aumenti l'ordine di taglio.

Ti rimangono praticamente terzo ordine o oltre a 2,5khz oppure quarto ordine o oltre a 2khz. Primo e secondo ordine mai possibili!

A questo punto si apre il discorso sulla scelta del filtro... oppure no? Ci siamo arrivati? Beh, ti incacchierai come una iena... :D ma ci sarebbe la questioncina che quando monti gli altoparlanti non più su pannello infinito ma su un pannello reale qualcosina succede... in questo caso non sarà la fine del mondo però, in altri invece....

Ciao!!!
Valerio

Inviato: 19 mar 2007, 14:01
da danyx
Mannaggia Valerio!

Hai riassunto un manuale in poche pagine, complimenti!
Io ho imparato così che esiste, Digitizer e FRC .....roba oscura per me, ora la cerco e la scarico :) può sempre servire!



la fortuna è averla

Inviato: 19 mar 2007, 16:36
da marziom
puff...patt..... ho passato tutta la serata di ieri a leggere e rileggere il testo
Grande Valerio!
Come ben sai i filtri elettrici , così come è visualizzabile l'altoparlante stesso, sono caratterizzati da una funzione di trasferimento in modulo e fase, ma le due non sono scorrelate, bensì dipendenti: la

fase è legata al modulo da una relazione che chiamasi trasformata di Hilbert, un'operazione matematica di cui ci interessa poco purché sia implementata nei nostri software. Saprai già che un filtro

del primo ordine sfasa di 90°, uno del secondo, etc etc, variando il Q la fase ruota più dolcemente o meno... Ecco, nei filtri RLC (e come ben sai un altoparlante è simulabile come una rete RLC tutto

sommato abbastanza semplice, sempre se SPICE ci aiuta) la fase varia perché varia il modulo!
Per dimensionare il crossover non puoi prescindere dal considerare la fase: esempio banale, se i due altoparlanti ad una certa frequenza emettono la stessa pressione ma sono in antipolarità (180°

di sfasamento l'uno ri spetto all'altro, o- con terminologia più corretta - con fase RELATIVA di 180°), avrai un bel bu***** all'incrocio.
Dunque, se metti il microfono esattamente dove si origina il suono (qui potremmo aprire una parentei lunga fino a dopodomani, ma resta il fatto che in un qualche punto dell'altoparlante il suono ha

origine) andrai a misurare la stessa fase che otterresti simulando l'altoparlante come rete RLC, fase che chiamiamo MINIMA. Sapendo che sei bravissimo autocostruttore di elettroniche ho cercato di

prendere la cosa dal lato delle reti RLC, ma sono possibili altre spiegazioni...
credo di aver capito, in pratica mi stai dicendo che l'onda acustica emessa dall'AP è sfasata rispetto al segnale elettrico che gli applico, o meglio esiste un andamento della fase rispetto alla

frequenza.
Ho riguardato le curve che mi hai dato e ho visto che di fatto gli AP sono in fase solo ad una determinata frequenza (quindi se ho capito bene la membrana si muove in fase con il segnale elettrico

solo in quella regione) è una casualità o è sempre cosi?....per curiosità c'è qualche legame teorico tra questa frequenza e gli altri paramentri dell'AP?
Quando misuri un altoparlante invece lo fai alla canonica distanza di un metro oppure meno. Il suono viaggia a 344m\s circa e dunque ogni frequenza partendo dall'altoparlante arriverà al microfono

ritardata di 1metro / 344 = 0,00291s=2,91ms (millisecondi), quello che in gergo dicesi TEMPO DI VOLO. Ora: ritardare 100Hz di 2,91ms significa sfasarli di TOT (non ricordo la formuletta ma è

semplice). Ritardare invece i 10KHz di 2,91ms significa far ruotare la fase diverse volte! Questo perché il periodo dei 10khz è molto corto rispetto a quello dei 100Hz: in sostanza stiamo dicendo che

misurando ad un acerta distanza dall'altoparlante introdurrai uno sfasamento non uguale per tutte le frequenze, ma che varia linearmente da un minimo per le frequenze più basse ad un massimo per

quelle più alte. La fase che misuri ad 1 metro (o a 50cm o a 10metri) si dice MISURATA.
Cosa ha di brutto la fase misurata? Che è illeggibile! Perché balza da -180 a +180 gradi moltissime volte da 20hz a 20khz. E allora che si fa? Il software di simulazione è capace di sottrarre il tempo il

volo in modo da farti vedere non più la fase misurata ma quella minima. Ovvero ad ogni frequenza toglie il tempo di volo e dunque sottrae una fase detta IN ECCESSO per darti la misura come se i

suoni invece di metterci 2,91ms ad arrivare al mic ci avessero messo 0,000000ms ad arrivare al mic.
Spero sia chiaro...
si questo mi è chiaro...
Allora, sono 36,2mm + 4mm di xmax (la sporgenza della bobina dala prima piastra polare) - 11,9 (la distanza centratore piastra polare)= 28mm circa.
Per il tweeter dobbiamo inventarci un dato. Nel Ciare HT264 possiamo praticamente dire zero mm rispetto alla flangia inferiore (la bobina inizia circa 2mm più sotto). Diciamo 2mm, anche per lo

Scan, ma stiamo inventando!!!!!!
Allora l'offset relativo wf-tw sarà 28-2=26mm. Di 26mm allora dovremo AVANZARE (non arretrare!!!!!!!!!) il pannello di montaggio del tweeter in AFW per tenere conto dell'offset fra gli altoparlanti.
offset positivo = avanzare giusto?!

E veniamo all'ultima e non ultima questione: la dispersione orizzontale.
Metti che scegliamo un filtro nei campi di esistenza che abbiamo dato. Ci danniamo per avere una curva di risposta dritta come le righe che usano alla Kef. Ascoltiamo e... ma la media è leggerina,

come mai? Mettiamo di misurare la risposta in ambiente con rumore rosa e trovi un bel buco non profondo ma largo in gamma media. Beh, due sono le cose che concorrono a questa sensazione:

dispersione orizzontale e verticale. Mentre l'ultima è figlia del crossover oltre che della naturale disperisone degli altoparlanti, per la prima il crossover non può fare altro che ridurla, sempre e

comunque. Domanda: se il crossover attenua di 13dB a 2500Hz, lo fa solo per la risposta in asse o anche per quella fuori asse?
mia risposta: il crossover attenua sempre!
ed è per questo che non riesco a capire come un filtro elettrico possa influire sulla dispersione (orizontale o verticale che sia) di un AP.

Allora, volendo un andamento prevedibile in ambiente, la risposta degli ap filtrati deve essere il più simile possibile sia in asse che fuori asse. Ci sono anche altre ragioni, affatto esoteriche ma che

non mi sogno di spiegare (il "vero perché" non ce l'ho manco io, o meglio, c'ho una parvenza di perché, lunga e tortuosa da spiegare). Come si fa ad avere una risposta che fuori asse è simile a

quella in asse? Beh, ma tagliando non entro i limiti della risposta in asse...ma entro quelli della risposta fuori asse!!!!!
Domanda: quand'è che gli ap diventano direttivi? Risposta: verso l'estremo alto della loro banda. E dunque, la questione dispersione orizzontale non tocca il tweeter ( a parte trombe, guide d'onda...)

ma solo il woofer!
ecco mi rimane difficile focalizzare il fatto che con il crossover posso modificare la dispersione degli AP, puoi spendere (o anche qualcun'altro) qualche altra parola in merito?

Ultimo ragionamento: ma dire per il woofer che taglio col secondo ordine a 2,5khz significa dire: taglio la risposta in asse ma ... non taglio quella fuori asse perché è GIA' del secondo ordine! e allora?
non ho capito, se taglio con un filtro del secondo ordine taglio e basta, dopodiche la risposta sara: pendenza del filtro + rolloff del woofer
O tagli più basso, ma non puoi sotto i 2khz (tweeter), oppure aumenti l'ordine di taglio.
Ti rimangono praticamente terzo ordine o oltre a 2,5khz oppure quarto ordine o oltre a 2khz. Primo e secondo ordine mai possibili!
A questo punto si apre il discorso sulla scelta del filtro... oppure no? Ci siamo arrivati? Beh, ti incacchierai come una iena... ma ci sarebbe la questioncina che quando monti gli altoparlanti non più su

pannello infinito ma su un pannello reale qualcosina succede... in questo caso non sarà la fine del mondo però, in altri invece....
Cerco di seguirti... anche se alcuni punti ancora non mi sono chiari....
comunque è tutto molto interessante....mi viene da pensare che quando si progettano le elettroniche e si mette una R di 8 ohm per simulare l'AP......bè e come scambiare una bottiglia con un chip... :-)

sempre di silio è fatta.....

marzio

Inviato: 19 mar 2007, 16:57
da CeLeo
Non consiglierei allineamenti accordati così in basso, la curva di MOL ottenuta è un po' bassina sotto i 100 Hz,
Se ad esempio mantenendo un diffusore da circa 20 litri alzi l'accordo a 45 Hz guadagni ben 7 db di MOL a 50 Hz!!!



CeLeo

Inviato: 19 mar 2007, 17:22
da audiofanatic
puff...patt..... ho passato tutta la serata di ieri a leggere e rileggere il testo
Grande Valerio!


mi associo, con l'inserimento di qualche "figurina" ne potrebbe venire fuori un bigino molto utile.

riguardo alla dispersione e alla funzione del filtro, in realtà la dispersione orizzontale del singolo componente non viene "variata" dal filtro, se non che, limitando l'estensione in frequenza e impedendo al componente di lavorare dove inizia a diventare direttivo, si può ottenere un sistema con risposta costante sul piano orizzontale (perlomeno fino a una certa angolazione, diciamo 45-60°). Sul piano verticale le cose vanno in modo leggermente diverso, dato che si osservano interferenze distruttive per la presenza di sorgenti che emettono le stesse frequenze poste a una certa distanza tra loro; il filtro in questo caso ha la funzione di minimizzare dette interferenze (che con un filtro divisore a pendenza infinita sarebbero teoricamente nulle) e, sfruttando anche gli offset orizzontali e le fasi relative all'incrocio, orientare opportunamente l'asse di emissione verso il punto di ascolto.

Filippo

Inviato: 19 mar 2007, 18:03
da marziom
per la dispersione orizontale credo di aver capito, teoricamente sarebbe meglio tagliare in basso, cioè prima che il woofer diventi direttivo, però bisogna fare i conti con il tweeter....e siamo arrivati al compromesso.

per la dispersione verticale ancora ho qualche dubbio, prima di tutto perchè c'è differenza tra dispersione verticale ed orizontale??
non dovrebbero essere alla fine punti di vista diversi dello stesso problema? cioè di come emette il nostro diffusore nello spazio??

Nel caso della dispersione verticale (e non capisco perchè non sia la stessa cosa per l'orizontale) ho capito che questa è funzione anche di come interaggiscono tra loro tweeter e woofer, interazione che è funzione della distanza di emissione (distanza nello spazio cioè distanza sul piano di emissione e offset tra i centri di emissione) e della fase reciproca.
Come possiamo aiutare questa interazione con un filtro elettrico? possiamo variare la fase del punto di incrocio?

scusate, ma sono de coccio... :)

marzio

Inviato: 19 mar 2007, 19:10
da rusval
Ciao ragazzi,
non fatemi i complimenti (grazie comunque a tutti e due!), ho scritto coi piedi e pure in fretta... ma non volevo dare in pasto a Marzio un progetto già bello che pronto, volevo suscitare un pò di interesse...
Vedo troppa facilità nell'impostare i progetti e un certo fuggi fuggi dai progetti classici, che più classici non si può, come in questo caso, come se si volesse rifuggire dagli stilemi standard e rifugiarsi dietro al componente vintage, monovia, al crossover semplice a tutti icosti (salvo poi metterci condensatori con tolleranze del 30%). Non sono queste azioni deprecabili, non lo sono affatto, ma prima di arrivare ai sistemi particolari mi piacerebbe che si avessero le basi. Senza dimenticare che il settore casse, sia per i materiali, sia per le toerie che vi sono alla base, è piuttosto cambiato nel corso degli anni, nel senso che vi si sono aggiunte nuove variabili, nuovi studi...

E veniamo ai più che leciti dubbi di Marzio.
credo di aver capito, in pratica mi stai dicendo che l'onda acustica emessa dall'AP è sfasata rispetto al segnale elettrico che gli applico, o meglio esiste un andamento della fase rispetto alla frequenza.
Ho riguardato le curve che mi hai dato e ho visto che di fatto gli AP sono in fase solo ad una determinata frequenza (quindi se ho capito bene la membrana si muove in fase con il segnale elettrico solo in quella regione) è una casualità o è sempre cosi?....per curiosità c'è qualche legame teorico tra questa frequenza e gli altri paramentri dell'AP?
Hai capito perfettamente, e mi permetto un puntiglio. Lo sfasamento è fra onda acustica e segnale elettrico. Quello fra movimento membrana e segnale elettrico è diverso dal precedente, ma comunque esiste. La membrana è accoppiata all'aria che muove in modo assolutamente non banale, tramite la relazione data dalla cosiddetta impedenza di radiazione, che non riuscirei mai a spiegarti :( in modo intuitivo!
Un piccolo input potrebbe essere questo: gli strati adiacenti d'aria si comportano da molla, ma non allo stesso modo al variare della frequenza.
Comunque... ehm... sappi che l'approfondimento sarebbe praticamente solo teorico e non aggiungerebbe credo nulla al saper impostare un crossover. Salvo poi rimangiarmi le parole...ma non credo!

Poi: non è una casualità se c'è un pnto in cui emissione acustica e segnale elettrico sono in fase, succede per tutti gli altoparlanti. La pendenza della fase è legata, come dicevo al modulo e in particolare al passa basso in primis (dunque al roll off) ed anche al passa alto, tanto è vero che lo smorzamento di una cassa puoi vederla alternativamente valutando la rotazione di fase invece che la pendenza della risposta. O meglio, usando la funzione ritardo di gruppo, legato alla derivata della fase (e dunque alla sua pendenza). Per questo motivo una rotazione di fase lineare con la frequenza vuol semplicemente dire puro ritardo temporale (ritardo di gruppo costante). Lo ritrovi pure n qualcosa che ho scritto ieri. Ma non andiamo oltre...
offset positivo = avanzare giusto?!
Beh, l'offset per sua defizione è una differenza e come sai la sottrazione non gode della proprietà commutativa... nel nostro caso corrisponde ad avanzare, e mi spiego: il centro acustico del tweeter si trova 2 mm dietro alla flangia, quello del woofer 28 mm dietro alla flangia. Se montiamo woofer e tweeter sullo steso pannello di legno (reale) il centro acustico del tweeter sarà 28-2=26 mm più avanti di quello del woofer.
mia risposta: il crossover attenua sempre!
ed è per questo che non riesco a capire come un filtro elettrico possa influire sulla dispersione (orizontale o verticale che sia) di un AP.
La risposta è esatta ma io sono stato impreciso. Scindi le due cose: dispersione orizzontale e verticale. Parliamo della prima. Il nostro scopo è quello di ottenere una cassa la cui dispersione (della CASSA intera, e quindi di ogni altoparlante!) non presenti buchi localizzati o che sia semplicemente calante, e aggiungo la mia personale impostazione, che non sia calante affatto a parte le altissime. Non credo di riuscire a spiegare meglio di Giussani, per cui sul suo sito troverai le varie puntate sui crossover, il concetto di dispersione dovrebbe stare nella prima o nella seconda, se vuoi approfondire (e ti consiglio di farlo, magari dando adesso per scontato e poi andando ad approfondire per evitare confusione).
Siccome il crossover attenua sempre bisogna adottare una frequenza e un ordine di taglio acustico tali che l'altoparlante filtrato abbia un comportamento molto simile sia in asse che fuori. Credo che un esempio valga più di mille parole:


Immagine

Le curve tratteggiate sono del Vifa in asse e fuori asse, senza crossover. Come vedi c'è una certa differenza in alta frequenza fra le due curve. Le curve piene sono invece sempre relative a Vifa in asse e fuori asse ottenute tagliando sia la risposta in asse che quella fuori asse con lo stesso identico filtro attivo del 3 ordine butt. a 1khz. Come vedi filtrando gli altoparlanti avviciniamo le curve in asse e fuori asse! Tale avvicinamento è poi tanto più marcato quanto siamo lontani dal roll off naturale dell'altoparlante e quanto maggiore è l'ordine del filtro. Esempio: filtro del terzo ordine a 4khz:

Immagine

Come vedi in questo caso, pur con un filtro sempre del terzo ordine, le due curve in asse e fuori asse sono più distanti.

Dunque riguardo alla dispersione orizzontale il filtro... la modifica! ma la modifica perché semplicemente... attenua! E' cioè un semplice fatto si somma algebrica fra attenuazione e curva: più attenui, più la differenza fra curve in asse e fuori viene meno!
Giocaci tu stesso, è estremamente didattico e ti permette di fare anche l'occhio su quali siano gli ordini di filtro da adottare.

La dispersione dell'altoparlante, se rotondo, è la stessa in qualunque direzione, verso destra, sinistra, alto o basso. Per un altoparlante ovale non è così, ma non approfondiamo... E passiamo alla dispersione verticale. Oltre al discorso appena fatto e dovuto alla semplice attenuazione data dal filtro, si aggiunge quel simpatico concetto che è la fase relativa wf-tw.
Ora: immagina che in asse due altoparlanti abbiano la stessa fase ad una certa frequenza, ovvero fase relativa (differenza di fase) nulla. Se ti alzi in piedi il woofer che è posto più in basso avrà una distanza da te di tot metri. Il tweeter invece, di quasi tot, perché sta più in alto. Si viene così a creare una differenza di cammino fra wf e tw con l'orecchio e questo... significa che la fase relativa alle tue orecchie non sarà più zero! Per cui a quella frequenza non avrai più somma in fase! Parimenti ad una frequenza invece in cui woofer e tweeter non sono in fase in asse può accadere che alzandoti azzeri la fase relativa e quindi avrai somma in fase!

Domanda: e per un centrale di un i pianto home theater? Il problema si ripropone tale e quale ma non più sul piano verticale, ma su quello orizzontale, perché gli altoparlanti sono disposti in orizzontale!

Domanda due: e se montiamo gli altoparlanti invertiti, cioé woofer sopra e tweeter sotto? Modifichiamo la dispersione verticale!

Domanda tre: e se allontaniamo \avviciniamo woofer e tweeter? modifichiamo la dispersione verticale!

Facciamo un passo avanti.
Quando restringi la banda dell'altoparlante, cioè quando lo filtri, ne modifichi anche la fase... il perché dovrebbe essere chiaro: cambia il modulo... cambia la fase! Allora: un filtro DA MANUALE (cioé teorico) del primo ordine acustico (e senza offset) esibirà all'incrocio una fase relativa di 90°. Il che significa che in asse non avrai somma in fase, ma l'avrai un pò più giù dell'asse se monti il tweeter sopra il woofer o un pò più su dell'asse se il woofer è montato sopra il tweeter. Questo perché il tweeter è in anticipo di 90 deg rispetto al woofer.
E con un filtro del secondo ordine? Del terzo? E variando il Q?
Diventa una trattazione troppo lunga! :?

Ora il tutto ti sembrerà un minestrone (e non hai affatto torto!). Non è banale legare tutti i concetti, non c'è un libro, una linea teorica che è meglio seguire. Il simulatore qui è insostituibile!!!!

Per rimettere le cose nella giusta prospettiva bisogna analizzare tutti i tipi di filtro. Mi limito al filtro che secondo me più proficuamente possiamo adottare nel nostro caso, cercando di mettere l'accento sul perché è più proficuo e lasciandoti quindi spazio per giocare e capire.

Ma lo faremo nella prossima puntata :D

Ciao!
Valerio

Inviato: 19 mar 2007, 20:44
da enricopriami
azz... in un unico mesaggio, un minilibro sulla progettazione delle casse acustiche.. ; )

Inviato: 19 mar 2007, 21:45
da rusval
... Prossima puntata (se fosse Beautiful sarebbe già finito...ma gli attori anziani avrebbero sempre la stessa età apparente e i piccoli sarebbero diventati anziani....aaaaaaaahhhhh, beato Peter Pan!!!)

A questo punto abbiamo:
detto come scegliere la frequenza di crossover
capito come l'ordine del filtro elettrico altera il filtro acustico
detto del'importanza della dispersione orizzontale
e quindi stabilito grosso modo l'ordine del filtro
accennato alla dispersione verticale, precisando che è affare del filtro e della disposizione dei componenti

Ma... è tutto?

I due altoparlanti dobbiamo pur metterli insieme, e si aprono numerose strade. Riferiamoci ai soli filtri acustici, da manuale, perfetti, tutti con offset nullo e centri acustici coincidenti.

La scelta della tipologia di filtro coinvolge le seguenti aree:
risposta in asse
dispersione orizzontale
fase relativa e dispersione verticale
fase assoluta

Le prime 3 determinano la risposta in potenza e dunque la timbrica.
Tutte e 4 stabiliscono se il filtro introduce alterazioni nel dominio del tempo. Quest'ultimo è un agomento molto dibattuto e che in pratica ha minore rilevanza rispetto al primo, ma in un sistema che aspira ad essere perfetto io ce lo metterei, ma è mia opinione. Comunque trattasi di cosa difficilissima da ottenere con filtri passivi e di cui, se vuoi, parleremo in seguito. Per ora ne facciamo un accenno.

I filtri acustici (non lo ripeterò più) possono essere simmetrici oppure meno, possono anche non essere perfettamente del primo o del secondo ordine o avere pendenza di 22 dB per ottava, non ha importanza. La cosa importante è che rispettino almeno i primi 3 punti su visti. Per questo il simulatore è indispensabile. A volte, per rispettare anche il punto 4 si utilizzano filtri fortemente asimmetrici, insieme ad offset particolari, ma li archiviamo come sistemi particolari, non meno interessanti ma non possiamo aprire un capitolo innestato in un altro. D'ora in poi ci riferiamo a filtri simmetrici (passa alto=passa basso)

Due esempi: filtro del primo ordine e del quarto ordine Linkwitz Riley (filtri acustici con offset zero). Sono un pò l'estremo di quanto si può ottenere. Il primo ordine acustico con filtri passivi (che cioè non possono guadagnare) non sarà mai perfetto su altoparlanti reali, che hanno roll on e roll off almeno del secondo ordine. D'altro canto andare oltre il quarto ordine può condurre a reti complesse in cui la tolleranza dei componenti inizia a farsi sentire e si riscontra meno aderenza con le simulazioni. All'atto pratico non vi sono poi benefici con filtri più pendenti.

Primo ordine: attenuazione di 6db per ottava, sfasamento fra gli altoparlanti: 90 gradi costanti, fase assoluta lineare.

Abbiamo già detto che ottenere una attenuazione di 6dB per ottava non è in pratica facile ed oltre una certa frequenza, impossibile per via passiva ma possibile solo per via attiva o digitale. Ricordo che ogni scostamento del modulo da quello teorico significa alterazione della fase, per cui se non abbiamo ottenuto modulo perfettamente aderente al teorico non potremo compiutamente parlare del secondo e del terzo punto.
Posto che abbiamo ottenuto un filtro perfetto, lo sfasamento fra gli ap è di 90 gradi: ci saranno problemi nella dispersione verticale!
La somma del palto e pbasso ci darà risposta sull'asse piatta. Lo stesso può dirsi della risposta in potenza (nonostante la dispersione verticale). La potenza totale irradiata non è di immediata intuizione, per cui... fidati (a meno di miei errori, ma ci sono i sacri testi a correggermi). E per finire... la risposta somma palto + pbasso ha pure fase lineare. Questo significa che un'onda quadra che "passa" attraverso questo crossover non subisce alterazioni nè di forma nè di dimensioni. Ma allora il primo ordine è perfetto! ma manco per sogno! Sulla carta sì (eccettuato il problema della dispersione verticale). con gli altoparlanti reali... ho già dato e avrai già capito :D . Impossibile da ottenere in pratica con filtri passivi. pone seri problemi alla dispersione orizzontale e verticale: gli altoparlanti devono essere molto poco direttivi, perché il filtro del 1 ordine...filtra poco! inoltre in realtà i centri acustici non sono coincidenti sul piano verticale nè su quello della profondità. E dunque la qualità di constant power crossover (cpc)viene miseramente meno all'atto pratico!

Quarto ordine Linkwitz Riley: attenuaz. 24db x oct, sfasamento fra gli ap 360 gradi, fase assoluta...uno schifo. Come ben sai i filtri di ordine superiore al primo sono caratterizzati oltre che dalla pendenza asintotica anche dal Q. Ebbene il Q del linkwitz Riley è 0,5, una specie di numero perfetto quando si parla di oscillatori in meccanica ma anche in acustica, ma questo è un altro discorso... la somma in asse è perfettamente piatta. Ma questo non è un filtro cpc, bensì un apc (all pass crossover) che esibisce sì una risposta sull'asse piatta ma non una risposta in potenza piatta. vi è da aggiungere però che la risposta in potenza ha uno stretto dip e come sappiamo i dip stretti sono meno udibili. Ad esempio un 2 ordine link-Ril ha invece un dip più largo...
La disperisone verticale è ottima (sfasamento fra gli ap 360 gradi, ehm, non sono 0 al paese mio, ma su segnali sinusoidali sì: beato a chi ascolta sinusoidi!). la risposta in fase data dalla somma di palto e pbasso fa sì che una quadra che passi in questo filtro ne esca come... una cosa che non è più una quadra, un pò come trasformare un umano nel mostro di Lochness (però ti rimane il dubbio sulla sua reale esistenza...) e quindi: risposta nel tempo...una chiavica. Vuoi sapere dove stanno i vantaggi del quarto ordine? passiamo allora agli altoparlanti reali! La forte pendenza del filtro fa sì che poco oltre la zona di incrocio gli ap sono in pratica ammutoliti e dunque l'influenza della loro fase se ne va (se non suonano che ci frega della fase???). E dunque è più facile avere una dispersione verticale buona. Per lo stesso motivo il quarto ordine è meno sensibile agli offset di altezza e profondità. Non sei obbligato a fare baffle con gli scalini! Altra cosa già detta: la dispersione orizzontale migliora! Rimane la disastrosa prestazione nel tempo, prestazione che all'atto pratico ha un'influenza piiiiiiiiiiiiccola. Ma udibile, almeno in cuffia.

Il filtro del terzo ordine Butterworth (Q 0,707) è simile al primo come caratteristiche (è apc e cpc insieme), lo sfasam è 270 gradi, con in più i vantaggi dell'alta pendenza sugli altoparlanti reali.

Finita la solfa teorica.
Nel nostro caso siamo obbligati al terzo o al quarto ordine se vogliamo una dispersione orizzontale migliore possibile. Questo è uno dei miei capitolati di progetto, la dispersione orizzontale potrebbe anche essere calante non c'è problema, l'importante è che non abbia sbalzi: buchi, picchi... Però...beh, poi te lo dirò! :D

Allora... vogliamo passare al progetto vero e proprio? Dobbiamo sistemare gli altoparlanti sul baffle e fare simulazioni su pannello reale. Siccome la scelta non può cadere su un filtro di basso ordine, ce ne freghiamo altamente dell'offset di profondità e montiamo gli ap sullo stesso baffle. Questo è un primo punto. Per far sì, nel nostro caso che wf e tw siano simulati come montati sullo stesso baffle in AFW dobbiamo avanzare il tw di 26mm come già visto. Mi pare avessi detto che volevi una cassa stretta. Il limite è dato dal woofer, largo 165mm. Non è consigliabile che le pareti interne della cassa siano troppo vicine alla membrana: quando monti l'ap in cassa si viene a creare alle spalle del wf una sorta di tunnel che si comporta come una transmission line e quindi altera la prestazione, ahimé alle medie. Avvicinando le pareti laterali, l'effetto è più pronunciato. inoltre, il foro nel legno dovrai pur farcelo senza indebolire oltremodo il baffle (che essendo forato è anche il pannello che vibra di più...) Diciamo allora 18 cm interni. Con MDF da 19mm significa un baffle largo 22 cm. La flangia del tweeter è da circa 10cm, quindi la distanza minima fra gli ap è 165/2 + 100/2 = 14 cm circa. Il tweeter può stare al massimo a 5cm dal bordo superiore del cabinet; infine il tw sarà a 95 cm dal suolo, come si usa in genere.
Seconda alternativa (perché certe cose si DEVONO far vedere, specie quando ci hai sbattuto il muso contro). Simuliamo il deprecabile vizio di montare il tweeter FUORI dalla cassa, magari tenuto da una sola vite (eeeeeeeh, l'accelerometro ci sta, prima o poi vi farò vedere che succede!).

Cassa classica:


Immagine Allegato: bozza_4.zip ( 5161bytes )

Cassa col tweeter fuori:


Immagine Allegato: bozza_4bis.zip ( 5167bytes )

Bene, la prossima volta vedremo che succede passando alla pratica, cioè montando gli ap in cassa.

Ciao!
Valerio

Inviato: 19 mar 2007, 23:34
da marziom
ecchime..... dopo n riletture del testo per evitare di dire str.....
La risposta è esatta ma io sono stato impreciso. Scindi le due cose: dispersione orizzontale e

verticale. Parliamo della prima. Il nostro scopo è quello di ottenere una cassa la cui dispersione (della

CASSA intera, e quindi di ogni altoparlante!) non presenti buchi localizzati o che sia semplicemente

calante, e aggiungo la mia personale impostazione, che non sia calante affatto a parte le altissime.

Non credo di riuscire a spiegare meglio di Giussani, per cui sul suo sito troverai le varie puntate sui

crossover, il concetto di dispersione dovrebbe stare nella prima o nella seconda, se vuoi

approfondire (e ti consiglio di farlo, magari dando adesso per scontato e poi andando ad

approfondire per evitare confusione).
gia scaricato e stampato, questa sera avrò di che leggere... :-)

Siccome il crossover attenua sempre bisogna adottare una frequenza e un ordine di taglio acustico

tali che l'altoparlante filtrato abbia un comportamento molto simile sia in asse che fuori. Credo che un

esempio valga più di mille parole:
...
Dunque riguardo alla dispersione orizzontale il filtro... la modifica! ma la modifica perché

semplicemente... attenua! E' cioè un semplice fatto si somma algebrica fra attenuazione e curva: più

attenui, più la differenza fra curve in asse e fuori viene meno!
Giocaci tu stesso, è estremamente didattico e ti permette di fare anche l'occhio su quali siano gli

ordini di filtro da adottare.
esempio illuminante... ho capito perfettamente il problema, si deve cercare con il filtro di

"nascondere" l'effetto direttivo....il che significa ancora una volta tirare in basso la frequenza di

crossover.

La dispersione dell'altoparlante, se rotondo, è la stessa in qualunque direzione, verso destra, sinistra,

alto o basso. Per un altoparlante ovale non è così, ma non approfondiamo... E passiamo alla

dispersione verticale. Oltre al discorso appena fatto e dovuto alla semplice attenuazione data dal

filtro, si aggiunge quel simpatico concetto che è la fase relativa wf-tw.
Ora: immagina che in asse due altoparlanti abbiano la stessa fase ad una certa frequenza, ovvero

fase relativa (differenza di fase) nulla. Se ti alzi in piedi il woofer che è posto più in basso avrà una

distanza da te di tot metri. Il tweeter invece, di quasi tot, perché sta più in alto. Si viene così a creare

una differenza di cammino fra wf e tw con l'orecchio e questo... significa che la fase relativa alle tue

orecchie non sarà più zero! Per cui a quella frequenza non avrai più somma in fase! Parimenti ad una

frequenza invece in cui woofer e tweeter non sono in fase in asse può accadere che alzandoti azzeri

la fase relativa e quindi avrai somma in fase!
Domanda: e per un centrale di un i pianto home theater? Il problema si ripropone tale e quale ma non

più sul piano verticale, ma su quello orizzontale, perché gli altoparlanti sono disposti in orizzontale!
Domanda due: e se montiamo gli altoparlanti invertiti, cioé woofer sopra e tweeter sotto?

Modifichiamo la dispersione verticale!
Domanda tre: e se allontaniamo \avviciniamo woofer e tweeter? modifichiamo la dispersione

verticale!
anche qui sei stato illuminante! l'orinetamento si riferisce all'asse WF-TW....
Facciamo un passo avanti.
Quando restringi la banda dell'altoparlante, cioè quando lo filtri, ne modifichi anche la fase... il perché

dovrebbe essere chiaro: cambia il modulo... cambia la fase! Allora: un filtro DA MANUALE (cioé

teorico) del primo ordine acustico (e senza offset) esibirà all'incrocio una fase relativa di 90°. Il che

significa che in asse non avrai somma in fase, ma l'avrai un pò più giù dell'asse se monti il tweeter

sopra il woofer o un pò più su dell'asse se il woofer è montato sopra il tweeter. Questo perché il

tweeter è in anticipo di 90 deg rispetto al woofer.
ma il discorso è speculare giusto?...ci troviamo cioè proprio tra due lobi?!
E con un filtro del secondo ordine? Del terzo? E variando il Q?
Diventa una trattazione troppo lunga!
Ora il tutto ti sembrerà un minestrone (e non hai affatto torto!). Non è banale legare tutti i concetti, non

c'è un libro, una linea teorica che è meglio seguire. Il simulatore qui è insostituibile!!!!
chiaro, aumentando le variabili in gioco e meglio far lavorare il PC....

La scelta della tipologia di filtro coinvolge le seguenti aree:
risposta in asse
dispersione orizzontale
fase relativa e dispersione verticale
fase assoluta
fase assoluta = andamento della fase dell'intero diffusore??
Le prime 3 determinano la risposta in potenza e dunque la timbrica.
Tutte e 4 stabiliscono se il filtro introduce alterazioni nel dominio del tempo. Quest'ultimo è un

agomento molto dibattuto e che in pratica ha minore rilevanza rispetto al primo, ma in un sistema che

aspira ad essere perfetto io ce lo metterei, ma è mia opinione. Comunque trattasi di cosa

difficilissima da ottenere con filtri passivi e di cui, se vuoi, parleremo in seguito. Per ora ne facciamo

un accenno.
La cosa importante è che rispettino almeno i primi 3 punti su visti. Per questo il simulatore è

indispensabile. A volte, per rispettare anche il punto 4 si utilizzano filtri fortemente asimmetrici,

insieme ad offset particolari, ma li archiviamo come sistemi particolari, non meno interessanti ma non

possiamo aprire un capitolo innestato in un altro. D'ora in poi ci riferiamo a filtri simmetrici (passa

alto=passa basso)
brevemente, significa gestire un adamento della fase coerente nella zona di incrocio?
Primo ordine: attenuazione di 6db per ottava, sfasamento fra gli altoparlanti: 90 gradi costanti, fase

assoluta lineare.
Abbiamo già detto che ottenere una attenuazione di 6dB per ottava non è in pratica facile ed oltre una

certa frequenza, impossibile per via passiva ma possibile solo per via attiva o digitale. Ricordo che

ogni scostamento del modulo da quello teorico significa alterazione della fase, per cui se non

abbiamo ottenuto modulo perfettamente aderente al teorico non potremo compiutamente parlare del

secondo e del terzo punto.
Posto che abbiamo ottenuto un filtro perfetto, lo sfasamento fra gli ap è di 90 gradi: ci saranno

problemi nella dispersione verticale!
La somma del palto e pbasso ci darà risposta sull'asse piatta. Lo stesso può dirsi della risposta in

potenza (nonostante la dispersione verticale). La potenza totale irradiata non è di immediata

intuizione, per cui... fidati (a meno di miei errori, ma ci sono i sacri testi a correggermi). E per finire...

la risposta somma palto + pbasso ha pure fase lineare. Questo significa che un'onda quadra che

"passa" attraverso questo crossover non subisce alterazioni nè di forma nè di dimensioni. Ma allora il

primo ordine è perfetto! ma manco per sogno! Sulla carta sì (eccettuato il problema della dispersione

verticale). con gli altoparlanti reali... ho già dato e avrai già capito . Impossibile da ottenere in pratica

con filtri passivi. pone seri problemi alla dispersione orizzontale e verticale: gli altoparlanti devono

essere molto poco direttivi, perché il filtro del 1 ordine...filtra poco! inoltre in realtà i centri acustici non

sono coincidenti sul piano verticale nè su quello della profondità. E dunque la qualità di constant

power crossover (cpc)viene miseramente meno all'atto pratico!
capito!... a parte il fatto che "passivamente" è impossibile avere un incrocio acustico a 6db/ottava,

dopo di che ci sono tutti i problemi legati a mettere d'accordo la fase dei due AP con filtri molto

blandi.... cioè occorrerebbe raccordarli per una buona fetta di frequenze nell'area di incrocio. Giusto?
Quarto ordine Linkwitz Riley: attenuaz. 24db x oct, sfasamento fra gli ap 360 gradi, fase assoluta...uno

schifo. Come ben sai i filtri di ordine superiore al primo sono caratterizzati oltre che dalla pendenza

asintotica anche dal Q. Ebbene il Q del linkwitz Riley è 0,5, una specie di numero perfetto quando si

parla di oscillatori in meccanica ma anche in acustica, ma questo è un altro discorso... la somma in

asse è perfettamente piatta. Ma questo non è un filtro cpc, bensì un apc (all pass crossover) che

esibisce sì una risposta sull'asse piatta ma non una risposta in potenza piatta. vi è da aggiungere

però che la risposta in potenza ha uno stretto dip e come sappiamo i dip stretti sono meno udibili. Ad

esempio un 2 ordine link-Ril ha invece un dip più largo...
La disperisone verticale è ottima (sfasamento fra gli ap 360 gradi, ehm, non sono 0 al paese mio, ma

su segnali sinusoidali sì: beato a chi ascolta sinusoidi!). la risposta in fase data dalla somma di palto

e pbasso fa sì che una quadra che passi in questo filtro ne esca come... una cosa che non è più una

quadra, un pò come trasformare un umano nel mostro di Lochness (però ti rimane il dubbio sulla sua

reale esistenza...) e quindi: risposta nel tempo...una chiavica. Vuoi sapere dove stanno i vantaggi del

quarto ordine? passiamo allora agli altoparlanti reali! La forte pendenza del filtro fa sì che poco oltre

la zona di incrocio gli ap sono in pratica ammutoliti e dunque l'influenza della loro fase se ne va (se

non suonano che ci frega della fase???). E dunque è più facile avere una dispersione verticale

buona. Per lo stesso motivo il quarto ordine è meno sensibile agli offset di altezza e profondità. Non

sei obbligato a fare baffle con gli scalini! Altra cosa già detta: la dispersione orizzontale migliora!

Rimane la disastrosa prestazione nel tempo, prestazione che all'atto pratico ha un'influenza

piiiiiiiiiiiiccola. Ma udibile, almeno in cuffia.
capito!... con la forza si piega tutto al nostro volere......ma la forza bruta piega tutto anche il nostro

segnale...

Il filtro del terzo ordine Butterworth (Q 0,707) è simile al primo come caratteristiche (è apc e cpc

insieme), lo sfasam è 270 gradi, con in più i vantaggi dell'alta pendenza sugli altoparlanti reali.
ma 270 significa -90 = problemi di dispersione verticale?
Finita la solfa teorica.
Nel nostro caso siamo obbligati al terzo o al quarto ordine se vogliamo una dispersione orizzontale

migliore possibile. Questo è uno dei miei capitolati di progetto, la dispersione orizzontale potrebbe

anche essere calante non c'è problema, l'importante è che non abbia sbalzi: buchi, picchi...

Però...beh, poi te lo dirò!
aspè, aspè..... come ci siamo arrivato ad un 3° + 4° ordine?!?....... mi sembrava che volevi fare un 3°

+ 3°?, il 4° è uscito per???
Allora... vogliamo passare al progetto vero e proprio? Dobbiamo sistemare gli altoparlanti sul baffle e

fare simulazioni su pannello reale. Siccome la scelta non può cadere su un filtro di basso ordine, ce

ne freghiamo altamente dell'offset di profondità e montiamo gli ap sullo stesso baffle. Questo è un

primo punto. Per far sì, nel nostro caso che wf e tw siano simulati come montati sullo stesso baffle in

AFW dobbiamo avanzare il tw di 26mm come già visto.
non è più giusto, e più reale, mettere il woofer a -26?
Mi pare avessi detto che volevi una cassa stretta. Il limite è dato dal woofer, largo 165mm. Non è

consigliabile che le pareti interne della cassa siano troppo vicine alla membrana: quando monti l'ap in

cassa si viene a creare alle spalle del wf una sorta di tunnel che si comporta come una transmission

line e quindi altera la prestazione, ahimé alle medie. Avvicinando le pareti laterali, l'effetto è più

pronunciato. inoltre, il foro nel legno dovrai pur farcelo senza indebolire oltremodo il baffle (che

essendo forato è anche il pannello che vibra di più...) Diciamo allora 18 cm interni. Con MDF da

19mm significa un baffle largo 22 cm. La flangia del tweeter è da circa 10cm, quindi la distanza

minima fra gli ap è 165/2 + 100/2 = 14 cm circa. Il tweeter può stare al massimo a 5cm dal bordo

superiore del

Inviato: 20 mar 2007, 05:04
da rusval
Ciao Marzio!!!!!
Hai ingarrato su tutto alla grandissima, pure sul 3 ordine: 270 gradi vuol dire - 90 e quindi gli stessi problemi di dispersione verticale del primo ordine, solo "rovesciati" , cioè simmetrici. Ti sarà illuminante la lettura degli articoli di Giussani. A questo proposito c'è anche un articolo estremamente illuminante del grande Kreskovsky che trovi qui: http://www.musicanddesign.com/Power.html
occhio che sono più pagine!
non è più giusto, e più reale, mettere il woofer a -26?
Ora che ci penso hai ragione! Comunque non fa differenza all'atto pratico.
fase assoluta = andamento della fase dell'intero diffusore??
Esattamente. E aggiungo a titolo di completezza: la risposta in fase delle casse complete, a differenza di quella dei singoli altoparlanti non è necessariamente a fase minima. Puoi sottrarre tutto il ritardo che vuoi ma non ottieni mai la fase minima. Solo una cassa con cross del primo ordine (o con altro tipo di filtratura che in questa sede abbiamo...bistrattato in favore di una trattazione classica) ha la fase legata a doppio filo al modulo, cioè minima (se abbiamo sottratto il tempo di volo).
E infatti i sistemi transient perfect, quelli attraverso i quali una quadra passa indenne hanno... fase minima o lineare! Cmq era solo per completezza... i sistemi transient perfect sono un caso particolare di tutti i tipi di filtro possibili, non necessariamente migliori. Parlarne qui significa doverci fermare per aprire un capitolo a parte. Comunque mi pare che ne abbia accennato nel forum...
Allora, ricapitolando:
La frequenza di incrocio la scelgo tenendo conto di :
1) breakup del woofer
2) linearità del tweeter
3) dispersione orizontale, cioè il taglio che mi attenua di più gli effetti di dispersione del woofer
4) dispersione verticale, cioè la pendeza del filtro che mette d'accordo meglio il diagramma polare

verticale
....mi sto perdendo qualche pezzo???
Allora, più che breakup, diciamo in generale risposta del woofer. se per linearità del tweeter intendi la risposta, sì... se intendi la distorsione... pure! infine la disperisone verticale non coinvolge la scelta della frequenza di cross (perlomeno non direttamente) ma è legata invece al tipo di filtro (ordine, q, etc...)
Vorrei infine farti notare una cosa: l'essere così restrittivo nel riguardare la dispersione orizzontale è una mia impostazione, negli articoli di Giussani troverai una trattazione più generale.

Per l'ordine del filtro avevamo detto primo e secondo mai possiile, nè per wf nè per tw. Volendo un filtro simmetrico come possibilità rimane il terzo ordine a 2,5khz o il quarto a 2khz. Tra i due scelgo il secondo (per i discorsi sulla dispersione): tra l'altro il 4 ord LR è un classico, e se la maggior parte dei costruttori commerciali lo adottano (e risparmiare un'induttanza su migliaia di diffusori prodotti non è indifferente...) non sarà un caso!

Ciao!
Valerio

Inviato: 20 mar 2007, 20:05
da marziom
qualche simulazione fatta in pausa pranzo per fissare le idee del discorso....
sistema senza filtro, curve in asse e a 30°
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filtro sul woofer (dal nome si capisce come...)
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come è brutta quella gobba sui filtri di ordine superiore.... :(

tweeter...
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marzio

Inviato: 20 mar 2007, 20:38
da danyx
Da quello che vedo continui a fare calcolare a AFW il filtro in automatico, troppo semplice!!! :D

AFW ti calcola il filtro su una resistenza pura di 6,2 ohm, quindi non tiene conto ne dell’impedenza ne tanto meno della curva acustica dell’altoparlante, con il risultato che ti escono delle belle gobbe.

In poche parole devi variare i valori dei componenti manualmente fino ad ottenere la curva voluta :)


la fortuna è averla

Inviato: 20 mar 2007, 20:50
da marziom
ho....ci evevo pensato, ma mi sono detto, fa tutti sti calcoli, vuoi vede che non tiene conto dell'impedenza dell'AP nel punto di incrocio??
:x
.... ma vaf......; )


marzio