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Inviato: 04 ott 2006, 17:58
da titano
Dopo aver pensato a quale tipo di finitura estetica scegliere per le mie mosquito, ho alla fine deciso di abbandonare l'idea di usare un riporto di ebano makassar. Bellissimo, ma troppo costoso sia per in confronto alla spesa totale sostenuta per il progetto, che per le mie attuali finanze.
Non avendo esperienza in merito chiedo aiuto per scegliere un tipo di trattamento economico e dal buon risultato finale.
Le casse sono tutte in okumè di ottima qualità, con una bella venatura naturale. Stavo pensando di trattarle a cera o a olio di teck in modo da mantenere bella viva la venatura naturale.
Qualche consiglio? Quale procedura seguire per ottenere un risultato ottimale?
Marco
Inviato: 04 ott 2006, 18:12
da MBaudino
...Stavo pensando di trattarle a cera o a olio di teck in modo da mantenere bella viva la venatura naturale.
Qualche consiglio? Quale procedura seguire per ottenere un risultato ottimale?
Marco
Originariamente inviato da titano - 04/10/2006 : 12:58:47
Sto facendo in questi giorni delle prove su una tavola di pero (legno molto molto duro).
I migliori risultati ( se non si vuole modificare il colore con impregnanti) li ho ottenuti con passaggi successivi di carte fino alla 400 e poi cera in pasta applicata con paglietta di ferro 000/0000.
Bisogna finire a carta molto bene, eventualmente con seppie ancora piu' fini, in modo da ridurre al minimo l' uso della paglietta, in quanto c'è una certa tendenza della polvere di ferro a piantarsi nel legno.
Il legno viene estremamente liscio, serico, un lucido 'sapientemente' satinato , con vena molto in evidenza.
Mauro
Inviato: 04 ott 2006, 18:18
da titano
Da quanto ho letto cercando on line, sembra che la cosa migliore da fare prima di passare la cera sia dare una mano di turapori al nitro.
Il turapori protegge il legno e lo rende compatto prima della passata della mano a cera.
Mi piace comunque anche l'idea di usare olio di teck o lino, che rendono il legno leggermente più scuro, mantenendo viva la venatura.
Li hai mai provati?
Marco
Inviato: 04 ott 2006, 20:13
da MBaudino
Si, ho fatto delle prove con turapori e cera. E' un sistema molto piu' rapido, analogo a quello ''impregnante+ cera''. E' meno tradizionale della sola finitura a cera senza pretrattamento con materiali polimerici.
Come dire: valvole contro mosfet....... Con i secondi ottieni misure sicuramente migliori ( L' high-tech fa parte del mio lavoro, non dei miei hobbies

)
Il ciclo turapori+cera ha una serie di grossi vantaggi:
- risparmi veramente tanto tempo in fase di carteggiatura
- viene piu' liscio ed il pelo non si 'raddrizzerà mai piu'
- il legno è piu' protetto
A mio avviso ci sono controindicazioni:
- la cera non penetra nel legno e dura di meno
- il poro del legno rimane chiuso o quasi chiuso
- è una finitura piu' artificiale
- piu' che levigare il legno, lucidi la vernice turapori
Naturalmente in termini di prestazioni, i cicli di verniciatura moderni sono indubbiamente piu' efficaci: turapori poliuretanico, base come sopra e finitura satinata acrilica ti danno il top.
La finitura a cera è semplicemente piu' tradizionale, con un aspetto ''piu' antico'', ma qui si va a gusti. In una piccola libreria, su legno tenero, sono arrivato a dare sei mani di cera, in parte a caldo... ma non tutti i gusti sono alla menta.
Gommalacca, olio di lino (cotto o crudo), olio di teck sono altre opzioni; direi che non cambia molto in termini di protezione, ma è un problema di preferenze estetiche. Personalmente non metterei oli siccativi su legno destinato ad ambienti chiusi: danno troppo l' idea delle vernici, senza essercene veramente bisogno.
Gli esperti 'ebanisti' sono Nullo e Poli: spero che diano un parere...
Ciao Mauro
Aggiungerei solo alcune considerazioni. La gommalacca è stata introdotta in occidente alla fine del cinquecento, e solo verso la fine del seicento è stata utilizzata in modo significativo. Solo nell' ottocento è diventata di uso frequente. Pensando a finiture 'very old fashion' dovresti quindi escluderla. La lucidatura mista ( fondo con gommalacca e lucidatura a cera ) è quindi relativamente recente.
La lucidatura a sola cera (con paglietta metallica o straccio) ha lo svantaggio che potrebbe far depositare la polvere fra le fibre del legno: è quindi meglio pensarla per i soli legni molto molto duri ( appunto il pero, fra quelli italiani). Non conosco il tuo legno, ma se è simile al wange è piu' duro del pero e meno dell' ebano.
Inviato: 04 ott 2006, 22:42
da titano
Si tratta di un multistrato di okumè, come per le originali:
http://www.audiofanatic.it/Diffusori/mo ... ito_4.html
http://litongwood.en.alibaba.com/produc ... ywood.html
Le mie sono state fatte tutte con ukumè da 18mm, col frontale fresato per mantenere la stessa area della faccia su cui sono montati gli altoparlanti.
Mi pare che anche Jorge abbia scelto una finitura a olio.
Il risltato finale dovrebbe somigliare a questo:
http://www.maclementhorn.it/maclementhorn_D-37.htm
So per certo che Clementi usa olio di lino per la finitura delle sue trombe.
Non è male, non trovi?
Marco
Inviato: 04 ott 2006, 23:02
da MBaudino
Mi pare che anche Jorge abbia scelto una finitura a olio.
Il risltato finale dovrebbe somigliare a questo:
http://www.maclementhorn.it/maclementhorn_D-37.htm
So per certo che Clementi usa olio di lino per la finitura delle sue trombe.
Non è male, non trovi?
Marco
Originariamente inviato da titano - 04/10/2006 : 17:42:30
Non impazzisco per il multistrato a vista, preferirei metterci un listellino.
Però quella delle foto è una soluzione molto pratica; quasi sempre -nel mio caso- il 'meglio' è nemico del bene
L' olio di teak è cotto? E che effetto fa? Tipo olio di lino?
Mauro
Inviato: 04 ott 2006, 23:12
da titano
Se ho ben capito deve essere una miscela di olio tung e lino, più coloranti per scurire il legno.
Devo informarmi meglio, ne ho letto su una rivista. Pare che dia un'ottima protezione del legno (viene usato per ravvivare i legni esotici in campo nautico, resiste bene alla slasedine e all'umidità) e che la finutura sia leggermente "dorata" e "calda".
Marco
Inviato: 04 ott 2006, 23:24
da mariovalvola
Il mio onken è in okumè. L'ho trattato con 2 mani di mordente all'acqua, carteggiato lievemente tra una mano e l'altra, una mano di turapori, e quattro mani di trasparente sempre ad acqua. ll legno deve essere ovviamente liscio prima di cominciare
Mario Straneo
Inviato: 04 ott 2006, 23:26
da titano
Foto?
Marco
Inviato: 04 ott 2006, 23:59
da mariovalvola
Inviato: 05 ott 2006, 01:48
da titano
Bello...fa un po' credenza della nonna ma mi pare un ottimo lavoro, come al solito
Forse preferisco una finitura meno lucida, qualcosa di un po' più opaco sarebbe meglio
Marco
Inviato: 05 ott 2006, 02:13
da mariovalvola
Forse hai ragione ma ho tutti i mobili , in sala, più o meno "della nonna"
[
Mario Straneo
Inviato: 05 ott 2006, 02:56
da MBaudino
Bellissime casse, non sapevo che eri un ''ebanista'' super.
Il mobile lo hai fatto tu?
Mauro
Inviato: 05 ott 2006, 03:08
da mariovalvola
Non sono un ebanista.

Ho fatto tagliare e levigare quattro assi e le ho incollate con calma. (non mi ricordo neanche quanti anni sono passati). Questo cassone, è almeno facile da costruire.
Mi sono fatto furbo per i fori del frontale: ho chiesto a un fabbricante che costruisce mobili da bar , di fare i buchi con una fresa a controllo numerico.
p.s. E' una cassa sola: vado in mono
Mario Straneo
Inviato: 05 ott 2006, 03:48
da Arge
Confermo, sono ben fatte ...ops.. ben fatta !!!! e suona anche egreggiamente.
Comunque,il consiglio di un mio amico mobiliere "arte povera" è stato quello che per avere una buona finitura,facile da ottenere e di ottimo livello, è quello di usare l'impregnante a cera,che unisce i vantaggi dell'uno con quelli dell' altro, si trova in finitura lucida e satinata in tolle da 750 ml. del colore che si vuole.
E' più costoso di un impregnante, ma ne vale la pena visto i risultati.
metodo d' uso:
-levigare bene la superfice da trattare con carta vetrata. da 180/240/400
-passare l' impregnante in modo uniforme seguendo le venature
-una volta ascugato levigare con carta vetrata fine da 400/600
se il colore e quello desiderato passare la cera ,altrimenti ripassare l'impregnante e ripetere il tutto.
per la finitura lucida se il legno è preparato bene,non c' è bisogno di passare cere o altro.
ciao da Giovanni
Inviato: 05 ott 2006, 04:06
da MBaudino
<<è quello di usare l'impregnante a cera,che unisce i vantaggi dell'uno con quelli dell' altro, si trova in finitura lucida e satinata in tolle da 750 ml. del colore che si vuole.>> by Arge
E' quello che uso anche io, un mix di poliuretano e cera ( all' acqua). Senza la finitura finale (cera o olio o gommalacca o vernice) è però poverello, e mi sembra troppo 'aperto' alla polvere.
Io aumento la varietà di colori dando due mani di colori diversi: es.
1° mano di ciliego selvatico
asciugatura di almeno 30 minuti
2° mano di rovere scuro
La seconda mano penetrerà poco e quindi svilupperà solo in parte il suo colore. Nell' esempioo fatto si ottiene un rovere non troppo scuro e con una forte tonalità calda sul rosso.
Mauro
Inviato: 05 ott 2006, 04:46
da Arge
E' quello che uso anche io, un mix di poliuretano e cera ( all' acqua). Senza la finitura finale (cera o olio o gommalacca o vernice) è però poverello, e mi sembra troppo 'aperto' alla polvere.
Mauro
Originariamente inviato da MBaudino - 04/10/2006 : 23:06:08
No, non credo sia la stessa cosa,difatti la finitura che io uso di solito è quella lucida e ti assicuro che non è "poverella e aperta"..... è la stessa finitura lucida dei mobili arte povera...
domini mi riprometto di fare due foto a un mobile con tale finitura.
ciao da Giovanni
Inviato: 05 ott 2006, 22:52
da Arge
Foto:
è una baule...,quindi sono stato molto rustico nella preparazione, nel senso che ho dato una carteggiata veloce ( ma bene) e una sola mano di impregnante alla cera Maxmayer,senza nessuna altro trattamento !!!!
eppure il risultato è ottimo ( le foto non rendono giustizia..)
un saluto da Giovanni
Inviato: 05 ott 2006, 23:40
da MBaudino
Ho capito, almeno penso.
Si tratta di una finitura '' con cera'', in genere è inodore ma diluita in solvente. Dovrei averne ancora a casa e domani controllo. Si tratta però di una vernice (e quindi con percentuale di resina pari al 50-60%- capibile da quello che viene chiamato ''secco''), destinata a fare un film sulla superficie del legno (ovviamente se il legno è molto poroso penetrerà parecchio).
Per impregnante in genere si intende una vernice ( sempre di 'vernici' si tratta - sono solo denominazioni) con piu' solvente e meno resina, destinato a penetrare integralmente nel legno senza lasciare una pellicola visibile sulla superficie. E quindi il poro del legno rimane quasi completamente aperto; il vantaggio è che non essendoci pellicola in superficie, questa non potrà mai deteriorarsi. Lo svantaggio è che richiedono una frequente manutenzione (typ ogni 2-3 anni, ma basta una carteggiata leggera e si ripassa sopra) Possono essere all' acqua o al solvente, ma sono in genere ottimizzati proprio per penetrare il piu' possibile. In genere contengono ossidi di ferro opportuni ( micronizzati in modo estremamente fine da non coprire il legno, e quindi non nascondere la vena), in modo da dare le varie tinte.
L' impregnante 'piu' autentico' è quello verdastro che vedi in molti profilati grezzi di legno destinati all' uso all' aperto (recinzioni, panchine ecc): penetra molto (anche applicato sottovuoto) e non fà nessuna pellicola superficiale.
COmunque sono solo denominazioni commerciali ed in fondo si tratta di gusti personali.... ognuno hai i suoi, per fortuna.
Mauro
Inviato: 06 ott 2006, 01:30
da Arge
Ho capito, almeno penso.
Si tratta di una finitura '' con cera'', in genere è inodore ma diluita in solvente. Dovrei averne ancora a casa e domani controllo. Si tratta però di una vernice (e quindi con percentuale di resina pari al 50-60%- capibile da quello che viene chiamato ''secco''), destinata a fare un film sulla superficie del legno (ovviamente se il legno è molto poroso penetrerà parecchio).
Per impregnante in genere si intende una vernice ( sempre di 'vernici' si tratta - sono solo denominazioni) con piu' solvente e meno resina, destinato a penetrare integralmente nel legno senza lasciare una pellicola visibile sulla superficie. E quindi il poro del legno rimane quasi completamente aperto; il vantaggio è che non essendoci pellicola in superficie, questa non potrà mai deteriorarsi. Lo svantaggio è che richiedono una frequente manutenzione (typ ogni 2-3 anni, ma basta una carteggiata leggera e si ripassa sopra) Possono essere all' acqua o al solvente, ma sono in genere ottimizzati proprio per penetrare il piu' possibile. In genere contengono ossidi di ferro opportuni ( micronizzati in modo estremamente fine da non coprire il legno, e quindi non nascondere la vena), in modo da dare le varie tinte.
L' impregnante 'piu' autentico' è quello verdastro che vedi in molti profilati grezzi di legno destinati all' uso all' aperto (recinzioni, panchine ecc): penetra molto (anche applicato sottovuoto) e non fà nessuna pellicola superficiale.
COmunque sono solo denominazioni commerciali ed in fondo si tratta di gusti personali.... ognuno hai i suoi, per fortuna.
Mauro
Originariamente inviato da MBaudino - 05/10/2006 : 18:40:43
Si è un qualcosa del genere,ma ancora non ci siamo
è un impregnante, e quindi penetra nel legno lasciando le venature,senza coprirle.E' essenzialmente a base di resine e nell' appunto usa come solvente un distillato di trementina,che di per se è gia un oleoresina.Ascugandosi da i vantaggi dell 'impregnante:lunga durata .
e della cera:effetto lucido o satinato,ma non lascia i pori aperti
Ora non sono un falegname,ma la persona che me lo ha consigliato, lo è, e mi ha anche detto che il 95% dei mobili arte povera sono verniciati con questa procedura....(non è l' unica..)
per i gusti hai perfettamente ragione !!!
Io ho visto il mio vicino dare prima l' olio di lino cotto rosso su i serramenti color faggio e poi dare su il flatting....
risultato? ...fate Voi.....
IO RIDEVO;ANZI ANCORA RIDO !!!!
ciao a tutti
Inviato: 06 ott 2006, 14:56
da PPoli
Scusa Marco, sono stato impegnato negli ultimi giorni in un'avvetura che mi ha portato a spendere tutti miei risparmi (e forse anche alcuni futuri).
Se vuoi un parere personale l'okumè, per qanto sia uno dei migliori tra i multistrati, anche come finitura, non può essere paragonato ad un buon piallacio. E quindi non cercherei finiture "raffinate" direttamente sull'okumè.
Penso, ma è solo un'impressione, che una finitura con olio di lino (attenzione che per ottenere buoni risultati occorrono olte mani, fino a venti per i vecchi artigiani) o gommalacca si adattebbero male.
Se hai tenuto il frontale colorato come nella versione di Filippo potresti pensare di rivestire le pareti laterali delle casse con un piallaccio di qualche legno "giovane" esempio pero, lasciando in vista le rigature del multistrato evidenziando il contrasto.
Con essenze tipo noce o ciliegio credo che l'abbinamento con la rigatura a vista non sia ottimale. E se le hai già montate diventa difficile bordarle (il listellino di cui parlava Mauro) In quel caso sarebbe meglio rivestire anche il frontale, rinunciando al listello di bordatura (stile proac per intenderci).
Un foglio di piallaccio di un buon legno costerà una ventina di euro credo. Se vuoi mi informo dai miei amici che realiìzzano pannelli per i falegnami.
Hanno anche molte essenze strane (mi sembra di ricordare anche un'ebano scuro con delle fiammate chiare, ma non ricordo se è quello che cercavi, ricordo però che costava un bel po').
Se invece abbandoni l'idea del rivestimento starei su un trattamento impregnante (esempio turapori nitro) con finitura opaca, magari a cera.
E' vero che chiudi il poro e la cera serve principalmente per la patina, ma il multistrato di okume non ha problemi di conservazione, e non deve "respirare", a meno che non conti di metterle in piscina (dentro la vasca).
Se poi vuoi "evidenziare" la rigatura del multistrato potresti pensare ad una stondatura raggio 12-20 dei bordi.
Inviato: 06 ott 2006, 15:05
da MBaudino
so sprach zarathustra!!!!
Grande Poli
Mauro
Inviato: 07 ott 2006, 00:42
da titano
Paolo grazie per le dritte.
Come ho detto all'inizio della discussione il problema è solo di tipo economico.
Voglio una finitura semplice da eseguire e che costi il mono possibile.
Non ho nessun problema a trovare piallicci di nobile origine (zebrano, makassar, ecc) però in questa occasione non ho intenzione di ricorrere a questa soluzione. Sia per il costo che per l'impegno tecnico richiesto.
Le mie casse (già assemblate) sono tutte in okumè da 18mm, col frontale fresato. Niente riporti ni neoprene, solo legno.
Tornando alla finitura ho pensato all'olio di lino per semplice fatto che mi attira una gradazione di colore tipo questa:
http://www.maclementhorn.it/PHY-HP.htm
Mi spiace se continuo a pescare da quà, però è qualcosa di simile che vorrei raggiungere.
I lavori di Clementi li ho visti dal vero e devo dire che l'effetto ottenuto usando solo olio di lino non è per nulla male.
Detto questo io pensavo inizialmente di dare una mano di impregnate nitro e finire a cera...che cosa ne viene fuori secondo te?
Però, detto questo, mi rimetto ai consigli dell'ebanista sperando che ora i miei desideri siano più chiari
PS so che sei deluso visto che ho abbandonato il makassar, ma ho pensato di risparmiare per farmi le kolkoz
Marco
Inviato: 07 ott 2006, 01:14
da PPoli
Non male i dipoli del link
Detto questo io pensavo inizialmente di dare una mano di impregnate nitro e finire a cera...che cosa ne viene fuori secondo te?
Secondo me è il tipo di finitura che meglio si adatta al tipo di legno.
Come fondo puoi utilizzare il fondo turapori della Liberon che trovi nei fai da te. Pochi euro per la tanichetta da 250. Ha il vantaggio che si tira a pennello molto, ma molto facilmente, senza sbavature. Potresti addirittura stenderlo con uno scotex o con della carta igenica (per dire quanto e facile, meglio usare un pennello). Penetra in profondità (l'okumè addirittura se lo beve) e crea un fondo veramente liscio. L'unica attenzione quando lo carteggi, tende a fare delle macchie disuniformi se usi carta troppo grossa, meglio della 400 o la paglietta.
E' anche leggermente ambrato e "tira fuori" molto la venatura.
Se ti ricordi il mio amplificatore con le 300B a Marzaglia, era in massello di noce finito con una mano di questo fondo e sopra la cera d'api Ambra, quella nelle scatole gialle che le nonne utilizzavano per i pavimenti.
Per l'olio di lino ti consiglio questo
http://www.dick.biz/cgi-bin/dick.storefront/452698b000722de2273f50f336090651/Product/View/705286
Olio di Tung, viene utilizzato da sapienti artigiani per i calci dei fucili (molto tempo all'aria aperta all'umidità) artigianali.
Mai usato, ma ne ho sentito parlare molto bene.
...ho pensato di risparmiare per farmi le kolkoz...
Disgraziati, le fate tutti e io ho speso tutti i soldi che mi erano rimasti. Adesso vado a vedere se trovo qualcosa nei salvadanai dei bimbi.

Inviato: 11 ott 2006, 16:42
da titano
Maledizione....
Sono andato a prendere le casse dal falegname a cui le avevo date per faremi levigare e mettere in piano 5 dei 6 lati dei cabinet.
Dico 5 perchè avevo chiaramente specificato di non toccare i frontali già fresti con gli incassi per gli altoparlanti. Come parlare arabo, ha levigato anche i frontali.
Ora, tralasciando il fatto che i cerstelli non sono più a filo, ci sono due punti dove si intravede lo strato inferiore del multistrato, su entrambe le casse e sempre solo sui frontali (entrambi collocati nei pressi della fresatura per il cestello del woofer).
Lo odio...
Come diavolo risolvo il problema? I cestelli sono fuori di quasi un mm ad occhio. E poi c'è il problema del fontale, che non può certamente essere più finito solo a cera. Se fosse solo per questo potrei anche verniciare solo il frontale con un colore opaco e lasciare il resto finito a cera, ma mi disturba non poco il fatto di aver perso la planarità tra le flange e i cestelli.
Marco
Inviato: 11 ott 2006, 17:10
da audiofanatic
Maledizione....
Sono andato a prendere le casse dal falegname a cui le avevo date per faremi levigare e mettere in piano 5 dei 6 lati dei cabinet.
Dico 5 perchè avevo chiaramente specificato di non toccare i frontali già fresti con gli incassi per gli altoparlanti. Come parlare arabo, ha levigato anche i frontali.
Ora, tralasciando il fatto che i cerstelli non sono più a filo, ci sono due punti dove si intravede lo strato inferiore del multistrato, su entrambe le casse e sempre solo sui frontali (entrambi collocati nei pressi della fresatura per il cestello del woofer).
Lo odio...
Come diavolo risolvo il problema? I cestelli sono fuori di quasi un mm ad occhio. E poi c'è il problema del fontale, che non può certamente essere più finito solo a cera. Se fosse solo per questo potrei anche verniciare solo il frontale con un colore opaco e lasciare il resto finito a cera, ma mi disturba non poco il fatto di aver perso la planarità tra le flange e i cestelli.
Marco
Originariamente inviato da titano - 11/10/2006 : 11:42:16
e mettere un piallaccio da 1mm???
Filippo
Inviato: 11 ott 2006, 17:16
da PPoli
Sono anni che sostengo che si perde più tempo a recuperare gli errori degli artigiani a cui abbiamo commissionati i lavori che a farceli da soli.
La vedo molto dura nel tuo caso, perchè il bello della cassa con le rigature del multistrato a vista si perde se appiccichi un foglio di qualcosa davanti, anche se ti limiti alla zona del frontale ed escludi i bordi, sembra qualcosa di posticcio.
A questo punto o le rivesti completamente con un piallaccio oppure ti prendi un rischio e levighi il frontale di 2-4 decimi, in modo da far affiorare dappertutto il secondo strato, sperando che il secondo strato sia bello come sopra, potrebbero esserci nodi, giunte o buchi. In quest'ultimo caso però ti rimane la soluzione della verniciatura.
Ultima soluzione, laboriosa, con una fresatrice tiri via 2 decimi solo nella parte del pannello, preservando i bordi, rifinisci gli angoli a mano (scalpello) e ci metti un bel pannellino da 2 decimi di piallaccio a scelta, oppure a quel punto gomma, pelle, ...
Puoi anche riprendere le fresate per allineare le flangie, però devi utilizzare un pezzo di legno, dentro ai dori, che ti faccia da centro.
In ogni caso un bel lavoretto, e tu che volevi risparmiare tempo...
Inviato: 11 ott 2006, 17:32
da titano
Allora...calibro alla mano sono fuori di circa 5/6decimi sui cerstelli degli altoparlanti, qualcosa di più sul tubo di accordo.
Filippo cosa succede se me ne frego altamente e non sono perfettamente a filo col frontale ma fuori di mezzo millimetro?
Marco
Inviato: 11 ott 2006, 17:58
da audiofanatic
Allora...calibro alla mano sono fuori di circa 5/6decimi sui cerstelli degli altoparlanti, qualcosa di più sul tubo di accordo.
Filippo cosa succede se me ne frego altamente e non sono perfettamente a filo col frontale ma fuori di mezzo millimetro?
Marco
Originariamente inviato da titano - 11/10/2006 : 12:32:32
per mezzo millimetro forse nulla, ma visto che è così poco magari riesci ad abbassare la sede interna lavorando di carta vetro, eventualmente una levigatina con il dremel porta via pochi minuti...
Tieni conto che devi mettere anche una guarnizione di stucco plastico che ruba qualche decimo
Filippo
Inviato: 11 ott 2006, 18:08
da titano
per mezzo millimetro forse nulla, ma visto che è così poco magari riesci ad abbassare la sede interna lavorando di carta vetro, eventualmente una levigatina con il dremel porta via pochi minuti...
Tieni conto che devi mettere anche una guarnizione di stucco plastico che ruba qualche decimo
I 5decimi sono stati misurati con la guarnizione (ho usato uno strato sottile di silicone). Comunque carteggerò bene la fresatura e vediamo cosa ne viene fuori.
Quanto alla questione estetica del frontale, penso che vernicerò solo la tavola frontale di nero o grigio opaco, con il resto finito a cera.
Le fresature a 45° non sono su tutta la profondità delle tavole laterali e quindi il gli strati dell'okumè formano anche una "cornice" sullo stesso piano della tavola frontale.
Dovrebbe venire accettabile. Peccato non poter fare una foto x farvi valutare la situazione
Marco
Inviato: 11 ott 2006, 18:46
da PPoli
6 decimi...
... e un pannellino di formica colorata che porta via giusto 6 decimi?, Te lo tagliano facilmente preciso preciso?
Le svasature a 45° sono verso l'interno o verso l'esterno?
Prchè se sono all'interno e la cornice "cresce" non hai problemi a metter un pannellino, se sono esterni e la cornice "cala" si.
Inviato: 11 ott 2006, 19:19
da titano
Le svasature a 45° sono verso l'interno o verso l'esterno?
Prchè se sono all'interno e la cornice "cresce" non hai problemi a metter un pannellino, se sono esterni e la cornice "cala" si.
Non credo di aver capito cosa intendi per esterno ed interno.
Scusa la foto ma è l'unica che ho disponibile da dove scrivo...
...immagina di vedere anche i due pannelli lateriali incollati. Le linee rosse indicano più o meno gli spigoli della fresata a 45° (come prima immaginala su tutti e quattro i lati)
Se vedi a contatto col frontale e sullo stesso piano rimane una specie di cornice evidenzata dagli strati della tavola.
Comunque vedo cosa riesco a fare levigando un po' a mano le fresature, se funziona poi passo tutto con un paio di mani di turapori, vernicio solo la tavola frontale e poi passo la cera.
Marco
Inviato: 13 ott 2006, 20:10
da titano
Aggionamento:
Ieri ho preso un rotolo di carta adesiva nero opaco per fare qualche esperimento prima di decidere come finire il frontale. Devo dire che mi piace l'idea di verniciare solo la tavola frontale. Si inghiotte letteralmente gli AP e il tubo di accordo.
Aggiudicato.
Ho dato una prima mano di turapori della liberon come suggerito da Paolo. Bello, è leggermente ambrato, ha dato un tocco di calore in più alla tinta originale. La prima mano ormai è asciutta e devo dire che la sensazione tattile è molto diversa dal turapori al nitro. Il secondo rende la superficie molto liscia e "palstica", mentre quello usato compatta solo il legno lasciando comunque la sensazione di toccare la tavola invece di uno strato protettivo.
Al punto che non so se mi conviene dare una second amano o provare a carteggiarlo bene per vedere quanto si riesce a "tirare".
Consigli?
Marco
Inviato: 13 ott 2006, 23:55
da PPoli
Io di solito do una mano sola, poi passo con carta molto fine (400) o meglio ancora con una paglietta, ma senza premere molto, giusto una passata per lisciare e poi passo direttamente la cera. Temo che due mani rendano il fondo troppo impermeabile, e che poi sei costretto a carteggiare per preparare il fondo per la cera. Inoltre non credo che la vena del legno venga fuori meglio con due mani, già la prima fa miracoli. Se però vuoi fare degli esperimenti sappimi dire.
Inviato: 14 ott 2006, 00:22
da titano
Una mano basta e avanza....
Ho aprovato a dargli una lisciata con la paghietta e con carta grana 1000...viene perfetto.
Bello anche il colore.
Domani vernicio il frontale e poi passo a cera il resto. Che passion...
Marco
Inviato: 14 ott 2006, 00:33
da mariovalvola
Marco, Complimenti. Piccola cassa ma grande realizzazione.
Ti romperò le scatole quando mi metterò a farla pure io.
Mario Straneo
Inviato: 22 ott 2006, 20:29
da titano
Lasciamo perdere, per ora, le viti...
Marco
Inviato: 22 ott 2006, 20:30
da mariovalvola
Ricomplimenti. Sono davvero belle.
Mario Straneo
Inviato: 22 ott 2006, 20:32
da titano
in coppia...
Marco
Inviato: 22 ott 2006, 20:34
da titano
Ricomplimenti. Sono davvero belle.
Mario Straneo
Originally posted by mariovalvola - 22/10/2006 : 15:30:48
Grazie Mario
beccati il filtro...
Marco
Inviato: 22 ott 2006, 20:36
da mariovalvola
Mancano solo i piedistalli
Mario Straneo
Inviato: 22 ott 2006, 20:41
da titano
Precisamente...ci stavo giusto pensando.
Le due zanzare sono molto (molto...) sensibili all'altezza da terra. La dispersione sul piano orizzontale è spettacolare, mentre variando l'altezza ci sono delle differenze veramente incredibili.
Ho fatto un po' di esperimenti (su consiglio del buon Filippo) ed ora sono pronto a costruire gli stand.
Avevo in mente di costruire un traliccio di aste di alluminio, riempire di fono assorbente il centro e ricoprire il tutto con un tessuto piacevole alla vista...una specie di tube traps in miniatura
Marco
Inviato: 22 ott 2006, 20:43
da mariovalvola
Bella idea.
Mario Straneo
Inviato: 22 ott 2006, 20:51
da titano
Bella idea.
Dici? Al brico l'altro giorno ho visto dei profilati a sezione quadrata, di diversi materiali. Plastica, ferro e alluminio. Ci sono degli inserti a pressione da mettere negli angoli per creare strutture e una serie di accessori per la costruzione di combinazioni complesse (snodi, piastre di ancoraggio ecc). I profilati fanno circa 2*2 [cm], aste da 1m
Pensavo di usare questi materiali per costruire uno stand leggero e solido, tanto per avere una frequenza di risonanza molto elevata ed evitare risonanze proprio alle frequenze dove l'energia è massima.
Tra l'altro spezzare la continuita del traliccio di alluminio con materiali plastici proprio negli angoli, seppur non il massimo dal punto di vista strettamente strutturale, dovrebbe aiutare non poco a smorzare treni d'onda che si propagano nei profilati.
Per stabilizzare lo stand, metterei una massa in un punto basso, sufficiente a rendere solida la colonna con diffusore in loco.
In pratica una massa sufficiente a posizionare il baricentro di massa in zona di sicurezza.
(Pensavo di riempire di sabbia i profilati fin tanto che la struttura si stabilizza)
Il resto lo si potrebbe pannellare di lana di roccia compressa lasciando l'interno vuoto come nei tube traps e richiudere il tutto con tessuto a piacere.
Ti suona ancora bene?
Marco
Inviato: 22 ott 2006, 20:54
da mariovalvola
Impegnativo ma fattibile e interessante.
...effettivamente è un diffusore piccolo ma va incredibilmente in basso.
Mario Straneo
Inviato: 22 ott 2006, 20:59
da titano
Mah...secondo me è una struttura semplice da fare. Sempre che si abbia accesso al materiale che ho trovato io. Per la struttura basta segare i profilati, e inserire le giunzioni. Finito.
Il resto è tutta roba in più, che si può fare o no, comunque non credo sia nulla di troppo camplicato
Non ho idea del costo piuttosto. Mi devo ancora fare un'idea.
Marco
Inviato: 23 ott 2006, 03:59
da PPoli
Ma allora sei riuscito a riportare "a filo" le flange.
Proprio belle.
Giusto per dire qualcosa e per dimostrarti che me le sono guardate per bene ti segnalo tre mini osservazioni dal punto di vista estetico:
1) Fresando i bordi sul frontale lo spigolo tra i lati e il top assume un'aspetto troppo "affilato", avrei dato una fresatina, piana o tonda anche a quelli, pochi millimetri, 4 o 6, giusto per rompere il taglio.
2) A me personalmente non piacciono le fiammate "contro misura", per i fianchi avrei scelto due pezzi con la fiamma ta verticale, come hai fato per il retro.
3) le viti esistono anche nere.
Per il resto sono perfette. Mi piace molto anche l'idea degli Speakon/Neutrik, è parecchio che ho in mente di utilizzarli anche io. Dopo aver visto le tue sono certo che le prossime le farò così.
Confermi l'impressione avuta a Marzaglia (all'aperto) che sono voraci di watt? Con un SE da 8 W girano o sono sedute?
Inviato: 23 ott 2006, 14:46
da titano
Ma allora sei riuscito a riportare "a filo" le flange.
+/-, il nero appiattisce la situazione. Diciamo che sono quasi a filo
1) Fresando i bordi sul frontale lo spigolo tra i lati e il top assume un'aspetto troppo "affilato", avrei dato una fresatina, piana o tonda anche a quelli, pochi millimetri, 4 o 6, giusto per rompere il taglio.
Già, e pensa che per ammorbidirli li ho leggermente stodati a mano in fase di carteggiatura.
Comunque dal vero danno un'impressione più morbida che in foto.
2) A me personalmente non piacciono le fiammate "contro misura", per i fianchi avrei scelto due pezzi con la fiamma ta verticale, come hai fato per il retro.
Quando a suo tempo ho preparato i piani di taglio da presentare ad amico falegname, da bravo ing. ho pensato solo ad ottimizzare il processo. Ho minimizzato per quanto possibile lo scarto, senza pensare alla venatura. La curva di apprendimento non finisce mai
3) le viti esistono anche nere.
Hai guardao bene bene le foto ma non hai letto quello che ho scritto, birbantello. Il mio ferramenta di fiducia me le sta cercando...
Per il resto sono perfette. Mi piace molto anche l'idea degli Speakon/Neutrik, è parecchio che ho in mente di utilizzarli anche io. Dopo aver visto le tue sono certo che le prossime le farò così.
Sono eccezionali. Sto seriamente valutando di dotare tutte le future elettroniche di potenza di questi collegamenti. Dal punto di vista strutturale e funzionale sono un altro pianeta rispetto alle solite boccole.
Non parliamo poi della sicurezza...
Confermi l'impressione avuta a Marzaglia (all'aperto) che sono voraci di watt? Con un SE da 8 W girano o sono sedute?
Confermo. Nel mio ambiente (4.2mx5.8m) le ho provate con un parellelo di el84 a pentodo (seven) che a dispetto della bassa potenza ha un discretofattore di smorzamento. Suonano, ma non ci siamo, mancano totalmente di controllo.
Con l'evolution la storia cambia. Non noto nessun problema nel pilotaggio.
Devo ancora ascoltarle a fondo e lasciarle rodare bene, prima di poter esprimere un giudizio completo.
Originally posted by PPoli - 22/10/2006 : 22:59:15
[/quote]
Marco
Inviato: 23 ott 2006, 18:19
da audiofanatic
Ricomplimenti. Sono davvero belle.
Mario Straneo
Originally posted by mariovalvola - 22/10/2006 : 15:30:48
Grazie Mario
beccati il filtro...
Marco
Originariamente inviato da titano - 22/10/2006 : 15:34:08
il metallo mi perplime*
nella mia "ricerca" sul campo disperso dalle induttanze ho notato che la schermatura riduce il valore di induzione... sei sicuro che il filtro non si sballi?
Filippo
*
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/ ... &ctg_id=44
Inviato: 23 ott 2006, 18:37
da titano
Onestamente non ne ho idea...e neppure mi ero posto il problema.
il ponte che avevo è rotto, non ho modo di misurare nulla al momento, oggi pomeriggio prova empirica, lo estraggo dal contenitore e lo butto nudo su una tavola.
Marco
Inviato: 23 ott 2006, 21:29
da titano
A sensazione, con cd test, non mi pare disentire grosse differenze tra cross "scoperchiato" e non. Per scrupolo comunque prenderò una scatola in pvc se mi dai il tuo "placet" *
Piuttosto Filippo, come mi consigli di posizionare l'assorbente nella prima camera?
E cosa mi devo aspettare dopo un buon rodaggio degli altoparlanti?
Le basse frequenze ci sono tutte, telluriche oserei dire, però un po' troppo confuse per i miei gusti al momento. La stanza non aiuta di certo, sia chiaro, devo ancora finire di arredarla e possibilmente "trattarla".
*
http://www.etimo.it/?term=placet
Marco
Inviato: 23 ott 2006, 21:50
da audiofanatic
A sensazione, con cd test, non mi pare disentire grosse differenze tra cross "scoperchiato" e non. Per scrupolo comunque prenderò una scatola in pvc se mi dai il tuo "placet" *
Piuttosto Filippo, come mi consigli di posizionare l'assorbente nella prima camera?
E cosa mi devo aspettare dopo un buon rodaggio degli altoparlanti?
Le basse frequenze ci sono tutte, telluriche oserei dire, però un po' troppo confuse per i miei gusti al momento. La stanza non aiuta di certo, sia chiaro, devo ancora finire di arredarla e possibilmente "trattarla".
*
http://www.etimo.it/?term=placet
Marco
Originariamente inviato da titano - 23/10/2006 : 16:29:59
l'assorbente nella prima camera va provato con cura, dovrei andare a rivedere cosa ho messo nelle mie, ma mi pare di ricordare un semplice pannellino di espanso sul fondo e una manciata di Dacron non compresso dietro al woofer.
Il rodaggio farà sicuramente qualcosa, di solito Qt e Fs si abbassano di qualche ordine percentuale. Il basso delle Mosquito deve essere frenato e profondo, se si innescano risonanze devi rivedere materiale e posizione dell'assorbente nella prima camera, in genere gli interventi sono facilmente avvertibili e la tolleranza ai materiali e quantità è buona quindi non si dovrebbero avere problemi a trovare il giusto equilibrio anche con materiali diversi.
Se riesco vedo di controllare come sono fatte le mie dato che non me lo ricordo...
Filippo
Inviato: 23 ott 2006, 21:55
da titano
Grazie....sperimenterò. Al momento ho solo messo un foglio di dacron che mi avevi dato al top audio.
Mi daresti qualche suggerimento del tipo "se vuoi più xxxx allora usa yyyy e posizionaleo wwwww, se invece vuoi l'opposto allora...ecc ecc"
Non so se si è capito...
Marco
Inviato: 23 ott 2006, 22:14
da audiofanatic
Grazie....sperimenterò. Al momento ho solo messo un foglio di dacron che mi avevi dato al top audio.
Mi daresti qualche suggerimento del tipo "se vuoi più xxxx allora usa yyyy e posizionaleo wwwww, se invece vuoi l'opposto allora...ecc ecc"
Non so se si è capito...
Marco
Originariamente inviato da titano - 23/10/2006 : 16:55:14
-
si è capito...
dunque, senza andare sull'esoterico, nel posizionamento dell'assorbente bisogna tenere conto di due/tre fattori:
-l'aumento del volume che porta con sè una variazione della frequenza di risonanza e una diminuzione del fattore di merito (Q) del risuonatore
-l'assorbimento delle riflessioni interne che potrebbero "riapparire" attraverso lo schermo della membrana
Nel DCAAV, e nelle Mosquito in particolare, l'assorbente ha una certa importanza introducendo perdite non sempre quantificabili con precisione, anche perché entra in gioco la distanza relativa tra il foro della prima camera e l'uscita della seconda.
Ponendo che il secondo volume lo lasciamo vuoto e non introduciamo quella variabile, non ci rimane che giocare più facilmente con la sola prima camera.
quindi, se aggiungiamo assorbente potremmo avere contemporaneamente un abbassamento della Fb del primo risuonatore, e questo porta a una accentuazione del dip caratteristico in zona mediobassa, contemporaneamente verranno assorbite le medie frequenze e si avrà un po' di pulizia in più. Il risultato sarà un basso gommoso e senza punch, con poca articolazione.
Viceversa, se non mettiamo assorbente il mediobasso finirà per prevalere e si aggiungerà una certa colorazione in media frequenza.
Tieni conto che si può opportunamente giocare anche con la posizione dell'assorbente (il Dacron, ovviamente) che, se posto a coprire il condotto, creerà una resistenza acustica che aiuterà il mediobasso a rimanere sostenuto, pur aumentando comunque virtualmente il volume e abbassando la Fb.
Poichè non è facile capire al primo colpo cosa mettere e come va messo l'assorbente, consiglio di ascoltare il diffusore nelle condizioni limite, vuoto e ben pieno, quindi cominciare a togliere o mettere assorbente in modo da trovare in primis la quantità. definita questa si può iniziare a spostarla all'interno, dividendola ai lati del cono o posizionandola sul retro a coprire o meno il foro. Sto parlando principalmente del dacron, dato che un pannellino di espanso sul fondo e su un lato dovrebbe essere quasi standard.
Filippo
Inviato: 24 ott 2006, 15:48
da audiofanatic
Grazie....sperimenterò. Al momento ho solo messo un foglio di dacron che mi avevi dato al top audio.
Mi daresti qualche suggerimento del tipo "se vuoi più xxxx allora usa yyyy e posizionaleo wwwww, se invece vuoi l'opposto allora...ecc ecc"
Non so se si è capito...
Marco
Originariamente inviato da titano - 23/10/2006 : 16:55:14
RESET
ho aperto le Mosquito, l'assorbente all'interno è il seguente:
1 pannello di espanso da 1 cm dim. 18x23 sul fondo (piegato a U sul fondo e maggiormente sulla parete frontale)
2 pannelli di espanso da 2,5 cm dim. 15x18 sui lati (piegati a U a lambire il foro del woofer e il foro di accordo sul fondo
Non c'è Dacron

evidentemente era una prova che avevo fatto e mi era rimasta in mente...
Filippo
Inviato: 24 ott 2006, 18:28
da titano
RESET
ho aperto le Mosquito, l'assorbente all'interno è il seguente:
1 pannello di espanso da 1 cm dim. 18x23 sul fondo (piegato a U sul fondo e maggiormente sulla parete frontale)
2 pannelli di espanso da 2,5 cm dim. 15x18 sui lati (piegati a U a lambire il foro del woofer e il foro di accordo sul fondo
Non c'è Dacron

evidentemente era una prova che avevo fatto e mi era rimasta in mente...
Di preciso cosa intendi con "espanso"? Bugnato o liscio?
Marco
Inviato: 24 ott 2006, 19:50
da audiofanatic
RESET
ho aperto le Mosquito, l'assorbente all'interno è il seguente:
1 pannello di espanso da 1 cm dim. 18x23 sul fondo (piegato a U sul fondo e maggiormente sulla parete frontale)
2 pannelli di espanso da 2,5 cm dim. 15x18 sui lati (piegati a U a lambire il foro del woofer e il foro di accordo sul fondo
Non c'è Dacron

evidentemente era una prova che avevo fatto e mi era rimasta in mente...
Liscio, quello che ho usato io viene dal recupero di imballaggi, niente di particolare
Filippo
l
Di preciso cosa intendi con "espanso"? Bugnato o liscio?
Marco
Originariamente inviato da titano - 24/10/2006 : 13:28:52
Inviato: 24 ott 2006, 22:58
da titano
Ho fatto una prova con quel che avevo in casa, un foglio di "gommapiuma" da 2cm.
Molto molto meglio, soprattutto nella chiarezza in gamma media.
Meglio anche l'estremo basso, restano alcune code "gommose".
Ci sono alcuni passaggi in cui le frequenze più gravi sembrano slegate dal resto, poco chiare e gonfie.
Devo provare a svuotare ancora un po' laprima camera, eliminare la scatola di metallo e riprovare.
Vedo se riesco a trovare anche un po' di bugnato tanto per fare qualche prova.
Marco
Inviato: 25 ott 2006, 03:29
da PPoli
Da Castorama hanno un bugnato piramidale (tipo camera anecoica) in fogli piccoli (circa 60*60), spessore circa 4 cm (sulle punte).