Originally posted by mauropenasa - 30/08/2006 : 11:21:46
Bene, noto che siamo tornati al punto di partenza...
ogni tanto e` cosa buona e giusta...
La piccola diatriba sul percettivo si chiude da sola, anche perchè mi pare che non mi riguardi per nulla, dato che io alterno di continuo le misure con l'ascolto (quindi sono "omologato" alla concezione di Paolo).
assolutamente, il mio "sfogo" era generico, non personale... anche se pure tu, di tanto in tanto, tendi a prendere delle posizioni "tecnocratiche" un po` per partito preso...

mi sa` che pero` il problema e` che da questo punto di vista abbiamo caratteri simili, tendiamo entrambi a fare gli "avvocati del diavolo" e ad estremizzare certe posizioni. Forse e` per questo che finiamo sempre per "punzecchiarci" all'arma bianca!
(N.B.: nota x gli altri, a scanso equivoci: i rapporti tra me e Mauro, da che ci siamo incontrati la prima volta su diyaudio, sono sempre stati caratterizzati da una certa apparente "litigiosita`" fatta di reciproche "frecciatine" e "sfotto`", talvolta anche piuttosto "acidi" all'apparenza, ma in realta` goliardici e privi di qualsiasi reale animosita`; insomma, se a volte dovesse sembrare che ci stiamo scannando, non preoccupatevi: e` solo fumo, non sta` andando a fuoco nulla!

).
Se i risultati possono essere diversi dipende dal fatto che non esistono 2 persone che "percepiscono" la stessa identica sensazione a parità di stimolo acustico, per cui forse "l' arroganza" (di credere di "sentire" meglio degli altri) potrebbe essere più concreta di quella dei cosi detti "tecnocrati"...
vedi il cenno ai codec... grazie ai forti interessi in gioco, si sono fatti e si stanno facendo numerosi studi in quel settore, e si sono scoperte / si stanno scoprendo un gran numero di cose interessanti. In quel campo tutto e` centrato intorno alla percezione... nonostante le variabilita` soggettive, si sono trovati un gran numero di trend "oggettivi" e generalizzabili e sono convinto che tanto c'e` ancora da scoprire.
E` un vero peccato che nel campo della riproduzione audio in generale e di quella "Hi-End" in particolare quelle ricerche passino quasi inosservate anziche` cercare di sfruttarle a fondo per migliorare la nostra (attualmente piuttosto scarsa) conoscenza dei parametri tecnici rilevanti rispetto alla percezione uditiva.
Guarda che tanto per fare un nome, Carver, il doppio cieco lo fece, e pure in modo scientifico e certificato (uscendone pare vincente, nel senso che non si riusciva a distinguere l' originale), con tanto di commercializzazione successiva.... Non mi pare che il suo modello "T" sia stato poi cosi decantato, in seguito....
interessante, questa non la sapevo. Appena posso provo a cercare un po` di documentazione. Il punto pero` probabilmente e` vedere che cosa ha clonato...
Le mie realizzazioni (mi pare che tu ti riferisca a questo) non hanno mai preso ad esempio i suoni che tu citi, e per inciso da molto tempo (già da prima della revA) hanno una loro ben precisa conformazione "acustica", che mira il più possibile ad una trasparenza talvolta raggiunta talvolta solo ambita....
no, anche se mi riferisco spesso a quelle, in questo caso non c'entravano nulla. Come giustamente dici, non mi sembrano proprio oggetti mirati a "clonare" un sistema valvolare. Ancorche` l'obbiettivo della massima trasparenza (unito a quello affatto antitetico della massima "naturalezza") sia sostanzialmente lo stesso che perseguo anche io con i miei modesti sforzi valvolari...
(BTW, a proposito di "cloni"; non ricordo se te lo avevo gia` detto: ad un certo punto, una delle "evoluzioni" del prototipo del powertotem, sentito a casa di George, era pressoche` indistinguibile dal suo revC! :o)
Io potrei agevolemente clonare le situazioni che citi, ma non mi interessa per le ragioni sopra descritte.
peccato, perche` sarei decisamente curioso di provare a sentire cosa ne uscirebbe fuori... :p
(BTW, a me resta il dubbio che tu abbia qualche preconcetto sul "suono valvolare"

legato forse ad esperienze con oggetti che hanno caratteristiche sonore magari piu` o meno gradevoli ma che nulla hanno a che vedere con la mia idea di buon suono, che forse non e` poi cosi` lontana dalla tua).
THD: Mi fai un plot di THD dei tuoi Williamson sotto i 100Hz a piena potenza ?
volentieri. Quando torno dalle ferie appena ho un attimo vedo di farteli...
La compensazione reciproca di THD, specie di ordine pari, la ipotizzai in prima persona diversi mesi fa credo anche su questo forum, non è uno scandalo per me, è una ipotesi realistica.
Il problema è che questo 3D non si intitola: "cancellazione armonica ampli-diffusore".
e infatti non mi pare che si stesse discutendo di quello... era solo una punzecchiatura a margine del discorso gia` di per se` marginale (rispetto a questo 3D) relativo all'annosa questione della rilevanza della THD sulle impressioni di ascolto.
Se mi si paventano ipotesi di pilotaggio alternativo, io ribadisco le cose che io conosco su questo tema, punto e basta. Come non vedo quantificate questi presunti vantaggi del pilotaggio in potenza, non vedo quantificate manco quelle della cancellazione armonica. Per quantificarle mi servono elementi o teorici o strumentali REALI.
senza dubbio, ma per poter fare verifiche strumentali (e prove di ascolto, aggiungo io...

) bisogna prima mettersi daccordo su cosa fare, poi capire come farlo ed infine tradurre il tutto in rame e silicio...
Sul piano teorico, fare una analisi puntuale e dettagiata a priori e` qualcosa al di sopra delle mie conoscenze e capacita` in materia per cui, x quanto mi riguarda, e` fuori questione. Se qualcuno e` in grado di farlo e` il benvenuto!
Tutto quello che potevo dire in proposito credo di averlo detto, e onestamente da quanto detto di
possibili vantaggi se ne intravedono diversi sia per quanto riguarda l'ipotesi del pilotaggio "a potenza attiva costante" che, se pure in maniera minore e con un maggior numero di possibili svantaggi, anche per l'ipotesi di pilotaggio "a potenza apparente costante".
Ho notato che tutti sfuggono alle mie domande finali:
E' più probabile che si sentano differenze (percezione) da un pilotaggio non adeguato per un certo diffusore (variazioni di livello acustico localizzato anche di diversi dB) o da una ipotetica o reale riduzione percentuale di THD ?
ovviamente la prima delle due... ma, ripeto, mi sembra che tu "ti dimentichi" sempre delle variazioni lagate alla effettiva risposta in ambiente reale ed al posizionamento, che possono facilmente essere di gran lunga maggiori. Ovvio che cambiando l'impedenza di uscita "cambia" il suono prima di tutto a causa di questi effetti, ma tipicamente questi si possono facilmente compensare "lavorando" sul posizionamento e/o sull'acustica ambientale.
Viceversa, alcune caratteristiche del suono sono difficilmente imputabili a questioni di risposta in frequenza e sono talmente generalizzate rispetto a impianti ed ambienti completamente diversi tra loro da rendere IMHO piuttosto inverosimile che questa ne possa essere la causa. Ad es., le variazioni sulla risposta in freq. di un diffusore ad una, due, tre, quattro o piu` vie rispetto alle variazioni di impedenza della sorgente sono ovviamente diverse tra loro e dipendono dai tagli, dal tipo di xover, dalle Ft, etc... eppure, vari esempi di sistemi cosi` diversi tra loro hanno mostrato tutti indifferentemente lo stesso tipo di differenze se pilotati da un SS ad alto DF piuttosto che con un valvolare a basso DF. Coincidenze? mi pare alquanto improbabile...
E' vero o non è vero che in un sitema con THD (che per non agitare Paolo ipotizziamo nell' ordine del 5%+1%, anzi del 4% tenendo conto della cancellazione armonica eventuale...

), comunque elevata e che per opinione diffusa "non si sente", una riduzione percentuale eventuale non si dovrebbe sentire ?
Sarebbe curioso che si sentisse una riduzione di qualcosa che "non si sente".
ROFL...
su questo non ti so` rispondere. La mia tesi e`: proviamo e sentiamo, dopo di che cerchiamo di capire quello che abbiamo sentito e perche`...
BTW, ripeto, secondo me la cosa piu` importante dal punto di vista "percettivo" non e` sicuramente la THD, ma casomai la risposta ai transienti e quindi la risposta impulsiva.
IMHO, a livello di pura "intuizione informata",

la cosa fondamentale in campo audio
potrebbe essere l'ottenimento dello "
smorzamento critico" nelle risposte impulsive.
E questo non solo per quanto riguarda i diffusori, ma per tutto cio` che ha a che fare con l'audio, dalla sorgente ai diffusori passando per tutte le elettroniche.
Se questa ipotesi si rivelasse esatta, potrebbe anche spiegare ad es. alcuni effetti negativi solitamente imputati all'uso del NFB, che ovviamente ha tra i suoi effetti tipicamente quello di modificare la risposta all'impulso del sistema... ed ovviamente sarebbe anche relativamente semplice risolvere il problema progettando ed ottimizzando accuratamente il sistema per raggiungere il risultato voluto. Ma questo e` un altro discorso...
P.S.: ragazzi, ci siamo... finalmente parto x le agognate ferie. Ci si risente a fine Settembre!
Oh, se magari al mio ritorno mi faceste trovare un bel progettino di un ampli in potenza...
Ciao,
Paolo.